1. Tu sei un utente come tutti gli altri (anche quando non è vero)
2. Dai notizie in anteprima
3. Vuoi (proprio) moderare i commenti? Spiegalo subito
4. Se non rispondi tu, lo faranno gli altri
5. Cerca la multimedialità
6. Meglio non comunicare che comunicare male
7. Ricicla i contenuti dagli altri mezzi di comunicazione
8. Non aprire troppi canali social se non sai come gestirli
9. Rispetta l’algoritmo
10. Una volta che hai iniziato, non puoi fermarti (senza danni)
Come si promuove, difende o compromette la propria reputazione onlineDino Amenduni
Dieci storie per comprendere come si promuove, difende o compromette la propria reputazione online. Cinque WIN, cinque FAIL e cinque riflessioni per districarsi sui social media
Dino Amenduni - lavorare coi social media (aggiornamento febbraio 2013)Dino Amenduni
Comunicazione, politica, economia, giornalismo: cosa cambia se tutto cambia su Internet
Febbraio-Giugno 2013
Eurogiovani - Master in non-conventional marketing e social media
Come sopravvivere al nuovo algoritmo di FacebookDino Amenduni
Quali conseguenze ci sono per i produttori di contenuti? Il ruolo della reputazione, del chi-cosa-come, il peso dei video e delle community nella generazione di interesse.
(slide presentate allo Sport Digital Marketing Festival di Riccione, 14 giugno 2018)
Semantica dei nuovi media: il wikivocabolario (quinta versione)Dino Amenduni
Quaranta parole-chiave (aggiornabilissime) per chi lavora online e sui social media: strategie, tattiche, buone pratiche, strumenti, opportunità e limiti.
Cinque domande che gli studenti ci fanno durante le docenzeDino Amenduni
1. Manifesti elettorali: faccioni sì o faccioni no?
2. Lavorate per tutti i politici che vi chiamano?
3. Non avete paura che le vostre campagne siano oggetto di satira?
4. Il marketing virale può aiutare la politica?
5. Voglio fare comunicazione politica: mi date un consiglio?
I dati del Censis sulla dieta mediatica degli italiani, i dati Digital Monitor - Anica sulle abitudini del pubblico delle sale cinematografiche, due case histories internazionali e cinque buone pratiche di comunicazione.
Presentazione all'interno delle Giornate Professionali del Cinema 2013, Seminario ANEC: "Dalla pubblicazione alla web-reputation: come cambia la comunicazione del cinema"
Cinque domande frequenti sulla comunicazione politica onlineDino Amenduni
In queste slide ho provato a rispondere a un po' di quesiti che in questi anni hanno spesso rimbalzato tra docenze e social media:
1. Un politico sta per iniziare una campagna elettorale
e vuole fare il primo passo su Facebook:
meglio usare un profilo o aprire una pagina pubblica?
2. Chi deve gestire gli account social dei politici
in campagna elettorale (il candidato, i comunicatori, entrambi)?
3. Cosa faccio quando un utente trolla o insulta?
4. È utile utilizzare i social media anche in contesti territoriali molto piccoli?
5. Esiste un profilo professionale ideale per lavorare sulla comunicazione politica online?
Come si promuove, difende o compromette la propria reputazione onlineDino Amenduni
Dieci storie per comprendere come si promuove, difende o compromette la propria reputazione online. Cinque WIN, cinque FAIL e cinque riflessioni per districarsi sui social media
Dino Amenduni - lavorare coi social media (aggiornamento febbraio 2013)Dino Amenduni
Comunicazione, politica, economia, giornalismo: cosa cambia se tutto cambia su Internet
Febbraio-Giugno 2013
Eurogiovani - Master in non-conventional marketing e social media
Come sopravvivere al nuovo algoritmo di FacebookDino Amenduni
Quali conseguenze ci sono per i produttori di contenuti? Il ruolo della reputazione, del chi-cosa-come, il peso dei video e delle community nella generazione di interesse.
(slide presentate allo Sport Digital Marketing Festival di Riccione, 14 giugno 2018)
Semantica dei nuovi media: il wikivocabolario (quinta versione)Dino Amenduni
Quaranta parole-chiave (aggiornabilissime) per chi lavora online e sui social media: strategie, tattiche, buone pratiche, strumenti, opportunità e limiti.
Cinque domande che gli studenti ci fanno durante le docenzeDino Amenduni
1. Manifesti elettorali: faccioni sì o faccioni no?
2. Lavorate per tutti i politici che vi chiamano?
3. Non avete paura che le vostre campagne siano oggetto di satira?
4. Il marketing virale può aiutare la politica?
5. Voglio fare comunicazione politica: mi date un consiglio?
I dati del Censis sulla dieta mediatica degli italiani, i dati Digital Monitor - Anica sulle abitudini del pubblico delle sale cinematografiche, due case histories internazionali e cinque buone pratiche di comunicazione.
Presentazione all'interno delle Giornate Professionali del Cinema 2013, Seminario ANEC: "Dalla pubblicazione alla web-reputation: come cambia la comunicazione del cinema"
Cinque domande frequenti sulla comunicazione politica onlineDino Amenduni
In queste slide ho provato a rispondere a un po' di quesiti che in questi anni hanno spesso rimbalzato tra docenze e social media:
1. Un politico sta per iniziare una campagna elettorale
e vuole fare il primo passo su Facebook:
meglio usare un profilo o aprire una pagina pubblica?
2. Chi deve gestire gli account social dei politici
in campagna elettorale (il candidato, i comunicatori, entrambi)?
3. Cosa faccio quando un utente trolla o insulta?
4. È utile utilizzare i social media anche in contesti territoriali molto piccoli?
5. Esiste un profilo professionale ideale per lavorare sulla comunicazione politica online?
Comunicazione autentica, comunicazione efficace: le dieci caratteristicheDino Amenduni
1. Coerenza messaggio/biografia
2. Non nascondere i difetti
3. Serio sì, serioso no
4. Dalla descrizione alla narrazione
5. No all’eccesso di retorica
6. Favorire i processi di identificazione
7. Didascalico, non autoreferenziale
8. La verità è una strategia quotidiana
9. Non eccedere in professionismo
10. Il testimonial sì, solo se esclusivo
Comunicare Nichi Vendola sui social media: la giornata tipoDino Amenduni
Informazione, feedback, analisi, creatività: la costruzione quotidiana di una strategia politica 2.0.
(slideshow presentato a Forlì il 28 febbraio 2011, seminario "Giornalismo e politica", corso di Laurea Magistrale in "Mass Media e Politica", Università di Bologna.
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)Dino Amenduni
Un esperimento lungo, in continuo divenire e quindi potenzialmente infinito: la definizione del vocabolario dei nuovi media
Cinquanta parole chiave che spiegano l’universo di questo pezzo di mondo della comunicazione e ne intrecciano dinamiche e metodi di studio.
(psicologia, sociologia, semiotica, applicazione, comunicazione aziendale, istituzionale, politica)
Nichi Vendola: la sfida italiana della comunicazione politica sul webDino Amenduni
Dalla Presidenza della Regione Puglia
alla corsa per diventare Premier:
il ruolo dei social media
Parigi, 16 novembre 2011
Du web en politique: que nous reserve 2012?
RSLN – Microsoft France
Come scrivere un brief di comunicazione e come declinarlo sui social mediaDino Amenduni
Analisi di scenario, SWOT analysis, quadrato semiotico, obiettivi e declinazioni: traccia per un’esercitazione (di 6-8 ore).
(presentata a Mantova il 24 luglio 2014 all'interno del laboratorio di progettazione "Imprese per i beni comuni")
La comunicazione sui social media della Fiera del Levante 2013 - la nostra ca...Dino Amenduni
Le scelte strategiche, di gestione del budget, di creatività su Facebook, di staff, di gestione delle crisi di comunicazione e i risultati ottenuti: i frutti del lavoro di Proforma sui social media per l'edizione 2013 della Fiera del Levante (www.facebook.com/fieradellevante)
Greenpeace e la comunicazione politica (ambientale)Dino Amenduni
In questa presentazione, analizziamo cinque campagne di Greenpeace per ricavarne cinque punti di forza della loro strategia di comunicazione:
1. Indipendenza ed equidistanza
2. Coinvolgimento personale e fisico dei volontari
3. Registro linguistico multiforme
4. Integrazione tra attivismo digitale e azioni sul territorio
5. Reputazione consolidata negli anni -> credibilità
Uno spunto di riflessione utile per tutti gli attori della comunicazione politica.
Cinque regole per costruire la domanda di cambiamentoDino Amenduni
1. Integrità-credibilità-accountability
(a partire dai risultati)
2. Comunicazione permanente
3. Ascoltare e non pensare di avere sempre ragione
4. Stare nell’agenda e parlare dei problemi reali delle persone
5. Non misurare tutto in termini economici
Scrivere (per) la politica - dieci idee per un buon discorso politico Dino Amenduni
1. Semplicità, non banalità
2. Definizione della tua identità
3. Coerenza tra forme e contenuti
4. A prova di fact-checking
5. La verità è strategica
6. Empatia, non ruffianeria
7. Pathos e concretezza
8. Parlare della vita delle persone
9. Politica-pop, un tema delicato
10. Evitare l'autoreferenzialità.
Dieci domande che gli studenti ci fanno durante le docenzeProforma
1. Lavorate per tutti i politici che vi chiamano?
2. Voglio fare comunicazione politica: mi date un consiglio?
3. Esiste un pro lo professionale ideale per lavorare sulla comunicazione politica online?
4. Manifesti elettorali: faccioni sì o faccioni no?
5. Non avete paura che le vostre campagne siano oggetto di satira?
6. Un politico sta per iniziare una campagna elettorale e vuole fare il primo passo su Facebook: meglio usare un pro lo o aprire una pagina pubblica?
7. Chi deve gestire gli account social dei politici in campagna elettorale
(il candidato, i comunicatori, entrambi)?
8. Cosa faccio quando un utente trolla o insulta?
9. È e cace l’utilizzo dei social media anche in contesti territoriali molto piccoli?
10. Il marketing virale può aiutare la politica?
(slide presentate allo IED, corso universitario in comunicazione politica, giovedì 26 novembre 2015)
Cambiano i mercati, cambiano i clienti,
cambia la comunicazione: verso l’era biomediatica
(presentato al Seminario UNICOM: il riscatto del Sud comincia dalla comunicazione?
Lecce, 12 ottobre 2012)
Vincere l’internet senza usare il clickbait - otto consigli per l'ottimizzazi...Proforma
1. Individua l'eroe
2. Punta su interessi di nicchia
3. Trova storie che ispirino i comportamenti virtuosi delle persone
4. Sii multimediale
5. Usa didascalie descrittive e con un linguaggio familiare
6. Usa testi emozionanti e creano interesse
7. Inserisci tutte le informazioni indispensabili in didascalia
8. Non creare enfasi dove non serve
Lo storytelling al servizio della comunicazione istituzionale Proforma
Slide, video, tormentoni: diritti e doveri di chi deve parlare ai cittadini.
Contenuti della presentazione:
- l'ingresso delle slide a Palazzo Chigi
- il ruolo delle metafore nella comunicazione di lungo periodo
- il ruolo dei leader nella comunicazione istituzionale
- il ruolo dei video nella comunicazione istituzionale
- l’integrazione tra comunicazione istituzionale ed elettorale
- l’effetto-Trump sulle regole classiche della comunicazione politica
(presentato alla Scuola Holden sabato 25 marzo 2017)
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (seconda versione)Dino Amenduni
Questa presentazione è la prima parte di un processo che sarà lungo e in continuo divenire: la definizione del vocabolario dei nuovi media: cinquanta parole chiave che spiegano l’universo di questo pezzo di mondo della comunicazione e ne intrecciano dinamiche e metodi di studio
(psicologia, sociologia, semiotica, applicazione, comunicazione aziendale, istituzionale, politica). La prossima release è il 28 febbraio 2011, per suggerimenti: dino.amenduni@proformaweb.it
Partecipazione alla vita politica in Italia: da dove ripartireDino Amenduni
1. Non trattare gli iscritti ai partiti come un gruppo di idioti
2. Accettare la complessità: si è in campagna elettorale tutti i giorni, volenti o nolenti
3. Iniziare (finalmente!) a considerare Internet come il luogo del dialogo e non del monologo
4. Aggiornare il significato delle parole sinistra e destra
5. Rinunciare all’alibi preferito di chi non vuole iniziare mai: “su Internet ci vanno solo i giovani”
(slideshow presentato agli Stati Generali della Comunicazione Politica, LUISS - Roma, 29 maggio 2013)
Cinque riflessioni sul giornalismo politico in italiaDino Amenduni
Avere “millecinquecento lettori” non basta più: i pensieri di Enzo Forcella applicati alla campagna elettorale permanente.
Cosa fare?
1. Spostare il centro del proprio lavoro dalla sola ricerca della notizia alla verifica dell’attendibilità delle informazioni offerte dai politici
2. Decidere: o si fa il tifo, o si fanno analisi
3. Ricordarsi che il lettore è il lettore e non (solo) il politico
4. Stare un po’ più su Facebook e un po’ meno su Twitter
(e stare un po’ di più online in generale)
5. (se possibile) ridurre i momenti di aggregazione informale con i politici, e anche con i comunicatori politici
(Slide presentate a Cortina Tra Le Righe, 13 luglio 2015)
Crisi di fiducia, centralità dei media tradizionali, il ruolo dei social media:una professione in radicale cambiamento. Modulo di comunicazione politica all'interno del Corso in social media e digital marketing di Eurogiovani.
http://socialmediamarketing.eurogiovani.it/
Comunicazione autentica, comunicazione efficace: le dieci caratteristicheDino Amenduni
1. Coerenza messaggio/biografia
2. Non nascondere i difetti
3. Serio sì, serioso no
4. Dalla descrizione alla narrazione
5. No all’eccesso di retorica
6. Favorire i processi di identificazione
7. Didascalico, non autoreferenziale
8. La verità è una strategia quotidiana
9. Non eccedere in professionismo
10. Il testimonial sì, solo se esclusivo
Comunicare Nichi Vendola sui social media: la giornata tipoDino Amenduni
Informazione, feedback, analisi, creatività: la costruzione quotidiana di una strategia politica 2.0.
(slideshow presentato a Forlì il 28 febbraio 2011, seminario "Giornalismo e politica", corso di Laurea Magistrale in "Mass Media e Politica", Università di Bologna.
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)Dino Amenduni
Un esperimento lungo, in continuo divenire e quindi potenzialmente infinito: la definizione del vocabolario dei nuovi media
Cinquanta parole chiave che spiegano l’universo di questo pezzo di mondo della comunicazione e ne intrecciano dinamiche e metodi di studio.
(psicologia, sociologia, semiotica, applicazione, comunicazione aziendale, istituzionale, politica)
Nichi Vendola: la sfida italiana della comunicazione politica sul webDino Amenduni
Dalla Presidenza della Regione Puglia
alla corsa per diventare Premier:
il ruolo dei social media
Parigi, 16 novembre 2011
Du web en politique: que nous reserve 2012?
RSLN – Microsoft France
Come scrivere un brief di comunicazione e come declinarlo sui social mediaDino Amenduni
Analisi di scenario, SWOT analysis, quadrato semiotico, obiettivi e declinazioni: traccia per un’esercitazione (di 6-8 ore).
(presentata a Mantova il 24 luglio 2014 all'interno del laboratorio di progettazione "Imprese per i beni comuni")
La comunicazione sui social media della Fiera del Levante 2013 - la nostra ca...Dino Amenduni
Le scelte strategiche, di gestione del budget, di creatività su Facebook, di staff, di gestione delle crisi di comunicazione e i risultati ottenuti: i frutti del lavoro di Proforma sui social media per l'edizione 2013 della Fiera del Levante (www.facebook.com/fieradellevante)
Greenpeace e la comunicazione politica (ambientale)Dino Amenduni
In questa presentazione, analizziamo cinque campagne di Greenpeace per ricavarne cinque punti di forza della loro strategia di comunicazione:
1. Indipendenza ed equidistanza
2. Coinvolgimento personale e fisico dei volontari
3. Registro linguistico multiforme
4. Integrazione tra attivismo digitale e azioni sul territorio
5. Reputazione consolidata negli anni -> credibilità
Uno spunto di riflessione utile per tutti gli attori della comunicazione politica.
Cinque regole per costruire la domanda di cambiamentoDino Amenduni
1. Integrità-credibilità-accountability
(a partire dai risultati)
2. Comunicazione permanente
3. Ascoltare e non pensare di avere sempre ragione
4. Stare nell’agenda e parlare dei problemi reali delle persone
5. Non misurare tutto in termini economici
Scrivere (per) la politica - dieci idee per un buon discorso politico Dino Amenduni
1. Semplicità, non banalità
2. Definizione della tua identità
3. Coerenza tra forme e contenuti
4. A prova di fact-checking
5. La verità è strategica
6. Empatia, non ruffianeria
7. Pathos e concretezza
8. Parlare della vita delle persone
9. Politica-pop, un tema delicato
10. Evitare l'autoreferenzialità.
Dieci domande che gli studenti ci fanno durante le docenzeProforma
1. Lavorate per tutti i politici che vi chiamano?
2. Voglio fare comunicazione politica: mi date un consiglio?
3. Esiste un pro lo professionale ideale per lavorare sulla comunicazione politica online?
4. Manifesti elettorali: faccioni sì o faccioni no?
5. Non avete paura che le vostre campagne siano oggetto di satira?
6. Un politico sta per iniziare una campagna elettorale e vuole fare il primo passo su Facebook: meglio usare un pro lo o aprire una pagina pubblica?
7. Chi deve gestire gli account social dei politici in campagna elettorale
(il candidato, i comunicatori, entrambi)?
8. Cosa faccio quando un utente trolla o insulta?
9. È e cace l’utilizzo dei social media anche in contesti territoriali molto piccoli?
10. Il marketing virale può aiutare la politica?
(slide presentate allo IED, corso universitario in comunicazione politica, giovedì 26 novembre 2015)
Cambiano i mercati, cambiano i clienti,
cambia la comunicazione: verso l’era biomediatica
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1. Individua l'eroe
2. Punta su interessi di nicchia
3. Trova storie che ispirino i comportamenti virtuosi delle persone
4. Sii multimediale
5. Usa didascalie descrittive e con un linguaggio familiare
6. Usa testi emozionanti e creano interesse
7. Inserisci tutte le informazioni indispensabili in didascalia
8. Non creare enfasi dove non serve
Lo storytelling al servizio della comunicazione istituzionale Proforma
Slide, video, tormentoni: diritti e doveri di chi deve parlare ai cittadini.
Contenuti della presentazione:
- l'ingresso delle slide a Palazzo Chigi
- il ruolo delle metafore nella comunicazione di lungo periodo
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- il ruolo dei video nella comunicazione istituzionale
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(presentato alla Scuola Holden sabato 25 marzo 2017)
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (seconda versione)Dino Amenduni
Questa presentazione è la prima parte di un processo che sarà lungo e in continuo divenire: la definizione del vocabolario dei nuovi media: cinquanta parole chiave che spiegano l’universo di questo pezzo di mondo della comunicazione e ne intrecciano dinamiche e metodi di studio
(psicologia, sociologia, semiotica, applicazione, comunicazione aziendale, istituzionale, politica). La prossima release è il 28 febbraio 2011, per suggerimenti: dino.amenduni@proformaweb.it
Partecipazione alla vita politica in Italia: da dove ripartireDino Amenduni
1. Non trattare gli iscritti ai partiti come un gruppo di idioti
2. Accettare la complessità: si è in campagna elettorale tutti i giorni, volenti o nolenti
3. Iniziare (finalmente!) a considerare Internet come il luogo del dialogo e non del monologo
4. Aggiornare il significato delle parole sinistra e destra
5. Rinunciare all’alibi preferito di chi non vuole iniziare mai: “su Internet ci vanno solo i giovani”
(slideshow presentato agli Stati Generali della Comunicazione Politica, LUISS - Roma, 29 maggio 2013)
Cinque riflessioni sul giornalismo politico in italiaDino Amenduni
Avere “millecinquecento lettori” non basta più: i pensieri di Enzo Forcella applicati alla campagna elettorale permanente.
Cosa fare?
1. Spostare il centro del proprio lavoro dalla sola ricerca della notizia alla verifica dell’attendibilità delle informazioni offerte dai politici
2. Decidere: o si fa il tifo, o si fanno analisi
3. Ricordarsi che il lettore è il lettore e non (solo) il politico
4. Stare un po’ più su Facebook e un po’ meno su Twitter
(e stare un po’ di più online in generale)
5. (se possibile) ridurre i momenti di aggregazione informale con i politici, e anche con i comunicatori politici
(Slide presentate a Cortina Tra Le Righe, 13 luglio 2015)
Crisi di fiducia, centralità dei media tradizionali, il ruolo dei social media:una professione in radicale cambiamento. Modulo di comunicazione politica all'interno del Corso in social media e digital marketing di Eurogiovani.
http://socialmediamarketing.eurogiovani.it/
Il miglior social media manager in Italia (stagione 2013-2014) è Daniele Scia...Dino Amenduni
La storia di un calciatore del Bari e della sua squadra, passata in 90 giorni dal fallimento della società al quasi-miracolo sportivo. Nel frattempo, su Facebook, la storia è stata raccontata da un osservatore privilegiato: Daniele Sciaudone, centrocampista del Bari.
In questa presentazione, una piccola grande lezione di comunicazione interna, aziendale, istituzionale, ma soprattutto per chi, di lavoro, gestisce spazi sui social media.
Dieci cose che ho imparato dopo 700 giorni consecutivi di campagne elettoraliDino Amenduni
Tempi e orari di lavoro, ruolo dei social media, peso della comunicazione, gestione delle crisi, l’importanza di avere patatine e taralli a portata di mano (slide realizzate a giugno 2015)
Avversari, non nemici: come affrontare una campagna elettorale senza trasform...Dino Amenduni
1. Ridurre al massimo l’uso delle categorie pre-politiche dell’odio e dell’amore (soprattutto se usate dai leader, parlando di loro stessi).
2. Ridurre al massimo l’uso dei numeri falsi, usati pur di vincere a tutti i costi.
3. Evitare di comunicare la politica limitandosi a elogiare la propria parte e a contestare la parte avversaria: il riconoscimento del buono che arriva dall’altra parte è più credibile e distende gli animi.
4. Riconoscere la sconfitta, quando arriva. Senza alibi
(slide presentate a Parole Ostili, Trieste, 18 febbraio 2017)
Il futuro è la parola "Dati", non è la parola “creatività".
Il futuro è la parola "Condividere", non è la parola “nascondere".
Il futuro è la parola "DisruptIon", non è la parola “chiedere il permesso".
Slide presentate durante l'evento TedX Lecce, 25 ottobre 2014, Teatro Politeama Greco.
Art: Miki De Benedictis
Perché la politica italiana usa poco i dati? Dino Amenduni
Assenza della cultura del database, antipolitica, legislazione antiquata: storia di un amore mai nato.
Intervento al Personal Democracy Forum Italia
Workshop: Data-driven campaigns in Europe: what went wrong after Obama?
Roma, 29 settembre 2014
5 motivi per cui potresti aver visto almeno un post di Gianni Morandi nell’es...Dino Amenduni
1. Il racconto è autentico: è la pagina di Gianni Morandi, non è una pagina su Gianni Morandi.
2. Contenuti (multimediali) pubblicati ogni giorno, tutti i giorni: la serialità rende la pagina sempre invitante.
3. Sta “sul pezzo”: tiene conto delle discussioni d’attualità.
4. La gestione della pagina, pur essendo di un personaggio pubblico, non dimentica né omette la componente privata della propria vita.
5. Il vero vantaggio competitivo (perché lo fanno in pochissimi): risponde ai commenti!
Antonio Decaro - Amministrative Bari 2014 - storia della campagna elettoraleDino Amenduni
Sei mesi di scelte, decisioni strategiche, idee creative, video, sfottò, stroncature, sondaggi, aneddoti. Tre campagne in una (Primarie, Amministrative, ballottaggio). In questa presentazione c'è tutto (o quasi). È la storia della campagna elettorale di Antonio Decaro, il nuovo sindaco di Bari.
Michele Emiliano - Puglia 2015/2020: il programma del sindaco di Puglia e del...Dino Amenduni
Tutte le proposte del programma di Michele Emiliano candidato presidente della Regione Puglia su:
- rifiuti
- sanità
- legge elettorale e parità di genere
- borse di studio e formazione
- reddito di dignità
- "meno cemento, più Puglia"
- ricerca e innovazione
- ILVA
- riqualificazione urbana
Why do italian politicians make little use of statistics?Dino Amenduni
Lack of database culture, anti-politics, obsolete legislation:
the love story that never was
by Dino Amenduni
Personal Democracy Forum Italia
Data-driven campaigns in Europe: what went wrong after Obama? Rome, 29 September 2014
Architettura delle campagne elettorali - otto idee per non impazzireDino Amenduni
1 - Nessuna campagna elettorale dovrebbe iniziare senza dati.
2 - Non si inizia dalle caratteristiche del candidato con cui si lavora, ma dall’analisi degli avversari e delle regole: chi sono, quanti sono, qual è la legge elettorale.
3 - Costruisci l’architettura di una campagna elettorale: lo staff, i ruoli, le funzioni, le spie di allarme.
4 - Esiste solo un 5% di decisioni strategiche per cui è davvero importante tenere il punto a tutti i costi.
Per tutte le altre: attacca il ciuccio dove vuole il padrone (regola del 95%).
5 - Molto spesso le campagne si vincono per errori degli avversari, non per meriti propri.
6 - In campagna elettorale non esistono orari, non esistono i weekend, non esistono i giorni festivi.
7 - È sempre meglio lavorare insieme a un’altra agenzia
di comunicazione del luogo in cui ci sono le elezioni.
8 - Quantità e qualità della consulenza politica sono molto spesso incompatibili.
(presentata l'8 novembre 2014 all'ottavo summit di Architecta - www.architecta.it)
Tra complessità e banalizzazione, un’etica della comunicazione politica
Le slide di Andrea Camorrino durante #laprof, scuola di comunicazione politica di Proforma, Polignano a Mare, 1-3 luglio.
Comunicatori (e) permanenti - cosa cambia nell'era dei parrucchieri-influencerProforma
Come si vende un prodotto, raccontare un'idea, vincere una campagna elettorale in un momento della storia in cui i parrucchieri sono tra i cinque professionisti con la maggiore credibilità e un "uomo qualunque" è ritenuto più credibile di un politico, un giornalista, un prete?
Le sfide di questa fase della storia della comunicazione commerciale, istituzionale e politica sono molto grandi e non tutte sono gestibili con facilità. Porsi alcune domande e provare a dare alcune risposte rapide è l'obiettivo di queste slide che ruotano attorno ad alcuni principi.
- La pubblicità è in questo momento lo strumento di persuasione meno convincente tra quelli a disposizione
- Le persone di cui storicamente "ci si fidava" non hanno più questo potere, che ora pare in mano all'uomo qualunque, al passante, all'utente di Internet che condivide un link. Questo comporta un profondissimo shock nelle modalità di formazione dell'opinione pubblica, modalità peraltro non facilmente tracciabili perché fortemente dispersive e atomizzate;
- chi conosce davvero il proprio interlocutore digitale, sa cosa vuole, di cosa ha bisogno, cosa lo annoia ha un enorme vantaggio competitivo su chi invece pensa di poter "vendere" qualcosa basandosi sulla sola forza della comunicazione
- Qualsiasi atto di comunicazione deve tenere conto dei meccanismi neurali che portano alla presa di decisioni. Non basta "avere ragione", essere "razionali": serve assecondare i meccanismi cerebrali semplici, quelli che fanno capo al "sistema 1" per com'è stato descritto da Daniel Kanheman
- Raccontare storie (cioè ordinare i contenuti secondo un formato narrativo e non solo descrittivo) diventa dunque sempre più importante per raggiungere correttamente i destinatari.
Come preparare un dibattito politico in TVProforma
Suggerimenti per i candidati e per gli staff, per il lavoro online e offline. Una guida pratica per la preparazione dei dibattiti, l'analisi dell'avversario e gli accorgimenti per evitare errori, con alcuni consigli per il monitoraggio e la produzione dei contenuti sui social media.
Marketing positivo Smau 22 ottobre 2014 La Content
Workshop tenuto allo Smau ill 22 ottobre per presentare il libro "Facebook Marketing" scritto con Luca Conti per Hoepli.
Questo libro non vuole essere né un manuale di istruzioni, né una guida da consultare in caso di necessità. È il frutto di un’idea che nasce dall’esperienza diretta, pratica e quotidiana, sul social net- work più famoso del mondo di chi questo libro l’ha scritto, delle aziende e dei testimonial che si sono confrontati con noi in questi mesi raccontandoci certezze, obiettivi e prospettive del marketing online. Prima dell’avvento di Facebook la comunicazione era diver- sa, non necessariamente migliore, ma differente. L’approvazione sociale, uno dei cinque gradini della piramide di Maslow, era un beneficio per poche persone. Anche l’autorealizzazione, altro gradino tra i più alti della scala, non veniva considerata come un desiderio da appagare quotidianamente. Oggi, centinaia di milioni di persone la cercano attraverso un Like (il “Mi piace” che tornerà spesso in queste pagine) o tramite un commento a una foto pubblicata. Questo volume parte da qui.
Scuole APPERTE - Formazione gruppo comunicazioneMoreno Toigo
Formazione per gli studenti del gruppo comunicazione, inseriti nel percorso di alternanza scuola-lavoro previsto dal progetto Scuole APPERTE (www.scuoleapperte.it)
Immediatezza, viralità, globalità sono 3 caratteristiche fondamentali per chi gestisce i Social Network. La comunicazione è sempre più veloce nell’epoca dell’ always on con gli utenti sempre connessi al mobile. Perchè è indispensabile avere una strategia e un piano?
Facebook: trend, contenuti e gestione delle criticitàWebsolute
Image Lab, Centro di Ricerca sui Linguaggi visivi e sulla Moda dell'Università di Urbino, fornisce consigli pratici alle aziende per un efficace utilizzo di Facebook e una corretta gestione delle crisi.
Le aziende italiane iniziano a usare i social media nella comunicazione CSR, nonostante il Comma 22.
Workshop organizzato da CSR Manager Network.
Intervento di Carlo Biggi, Key2Know
Facebook e il Social Media Marketing. Come trasformare un fan in un cliente. ...Paolo Abbiati
Workshop rivolto alle PMI delle Marche organizzato da CDO Pesaro in collaborazione con Wave S.r.l.
Introduzione al Social Media Marketing e focus sulle strategie da adottare per trasformare un fan in un cliente
Slide del workshop Social media marketing per PMI che ho tenuto il 21/06/2013 presso il Consorzio Friuli Formazione.
Questo il programma:
Social media marketing per PMI: un percorso pratico orientato ai risultati per utilizzare i social network all’interno del proprio piano di marketing
Social Media: come, quali e quanto
Come impostare una social media strategy, scegliere i social media affini al tuo business e quanto investire in termini di risorse.
Social Media: è l’ora dei risultati
Quello che stai facendo o puoi fare sui social media sta portando risultati al tuo business? Misurazione ed ottimizzazione delle attività sui social network.
Social Advertising
Le opportunità della pubblicità sui social network: Facebook ADV, YouTube ADV e LinkedIN ADV
Social Contest
I concorsi sui social network come prima leva di engagement e passaparola in rete: meccaniche, normativa e case history.
Tendende Social
I social network da tenere d’occhio e le prospettive social del prossimo futuro.
Come organizzare un Piano Strategico di Social Media Marketing. Il Social Planning, il modello P.O.S.T. di Forrester, le metodologie di ascolto in rete, le metriche fondamentali, alcuni strumenti gratuiti (o quasi) per ascoltare la rete.
Instagram è uno dei social più usati al mondo, utile sopratutto per entrare in contatto con il pubblico under 35.
Molti però non usano programma al massimo del potenziale. Vedamo in queste slide come usare instagram business e tutti i trucchi per massimizzare il risultato.
Corso realizzato per i comunicatori della Cgil Emilia-Romagna.
Un estratto del Workshop sulla Social Communication attraverso l'analisi e la visione di numerosi Video: Viral e Social. Informazioni e spunti sul Web 2.0, il Mobile Marketing, i Social Media ed il futuro che ci aspetta.
Terzo appuntamento del ciclo dei 5 incontri di APIWEB 2011, la serie di incontri organizzata da APINDUSTRIA MANTOVA dedicata alle aziende e al mondo di internet. Nel file sono presenti tutte le slide dell'incontro che si è svolto il 14/12/2011 in cui Rinaldo Zambello (NUR Srl) ha relazionato sul tema: "L'azienda che ci mette la faccia - Promozione sui Social Network tra Facebook e dintorni".
Perché i politici si prendono a pesci in faccia (e continueranno a farlo)Dino Amenduni
I politici continueranno a prendersi a pesci in faccia fin quando:
1. uno dei due interlocutori sarà debole dal punto di vista pre-politico
2. i politici potranno usare fallacie logiche senza essere redarguiti prima di tutto dal loro elettorato
3. Entrare nel merito non risulterà sufficientemente conveniente.
(slide presentate durante Parole Ostili Trieste, 7 giugno 2018)
Il difficile (ma necessario) incontro tra elettori ed eletti sui social mediaDino Amenduni
1. Vale la pena dedicare tempo a parlare di politica sui social media, o a scrivere commenti sulla bacheca/profilo di un politico se sei un cittadino?
2. Vale la pena dedicare tempo a rispondere ai commenti dei cittadini sui social media se sei un politico?
Ho provato a rispondere a queste due domande nei dieci minuti di intervento durante Inspiring PR 2017 - www.inspiringpr.it
Comunicare la politica - ottava edizioneDino Amenduni
Raccolta di presentazioni per le mie docenze del primo semestre del 2014.
I moduli nel dettaglio:
- Cinque cose da sapere se vuoi fare politica in Italia nel 2014;
- Web 2.0: modelli teorici di riferimento;
- Campagne elettorali: dieci cose che ho imparato (fino a ora);
- Cinque domande che gli studenti ci fanno durante le docenze;
- L’evoluzione digitale della specie - la dieta mediatica degli italiani;
- Dove sono i voti degli italiani?
- Cinque buone idee di comunicazione per chi ha appena vinto le elezioni;
- Scrivere (per) la politica;
- Un'esercitazione
Cinque idee di comunicazione per chi ha appena vinto le elezioniDino Amenduni
Cinque cose da fare subito dopo aver vinto le elezioni:
1. Evitare un cambio drastico delle abitudini di comunicazione
2. Ampliare e diversificare la propria presenza sui social
per evitare l’effetto-parafulmine
3. Continuare a fornire contenuti inediti e aggiornati ai sostenitori
4. Creare (e comunicare) format stabili di comunicazione
5. Organizzare la mobilitazione: le super-issues
Cinque cose da sapere se vuoi fare politica nel 2014Dino Amenduni
1. Fiducia nelle istituzioni:
partiti e Parlamento (restano) ai minimi storici 2. Equità fiscale: meglio meno tasse che più servizi 3. Presidenzialismo: l’opinione pubblica italiana è pronta 4. Autoritarismo: per tre italiani su dieci è una possibilità percorribile
5. Una riserva di determinazione:
aumentano gli indici di partecipazione politica e sociale
L'analisi dei dati DEMOS, tratti dalla ricerca "I Cittadini e lo Stato 2013"
L’evoluzione digitale della specie - la dieta mediatica degli italiani 2013Dino Amenduni
L'analisi delle più importanti tabelle presentate nella ricerca annuale con cui il Censis racconta le abitudini informative degli italiani: quali mezzi utilizzano, per quanto tempo, con quali scopi, quanto e come condividono le informazioni. La ricerca è un documento fondamentale per tutti gli operatori della comunicazione e nell'edizione 2013 emergono alcune tendenze assai significative per il futuro del giornalismo, in particolare la nascita del press divide, cioè esiste una quota di italiani che ha smesso di leggere dalla carta stampata.
Le cinque ragioni del successo strategico di Bergoglio:
Empatia
Avvicinamento (fisico) con il popolo
Registro linguistico moderno
Coscienza delle reti sociali di riferimento
Coerenza (percepita) tra parole e fatti
In questo slideshow, cinque esempi di buone pratiche di comunicazione di Papa Francesco, e il ruolo dei social media nel potenziare o nel favorire alcune di queste scelte strategiche.
Dieci regole-base per gestire la presenza sui social media
1. Dieci regole-base
per gestire la tua presenza
sui social media
(Facebook in particolare)
Multimedialità, relazione, cura, notizie in anteprima:
gli ingredienti giusti per non finire nel rumore indistinto
marzo 2014
2. Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
2
Chi sono
Mi chiamo Dino Amenduni
(dino.amenduni@proformaweb.it - about.me/dinoamenduni)
Sono il responsabile dei nuovi media e consulente per la comunicazione politica
per l’agenzia Proforma di Bari (www.proformaweb.it)
Sono collaboratore e blogger per Finegil-Gruppo Espresso
e formatore (su social media marketing e comunicazione politica)
Tutte le mie presentazioni sono disponibili gratuitamente
(sia la consultazione che il download) all’indirizzo:
www.slideshare.net/doonie
3. Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
3
sommario
1. Tu sei un utente come tutti gli altri (anche quando non è vero)
2. Dai notizie in anteprima
3. Vuoi (proprio) moderare i commenti? Spiegalo subito
4. Se non rispondi tu, lo faranno gli altri
5. Cerca la multimedialità
6. Meglio non comunicare che comunicare male
7. Ricicla i contenuti dagli altri mezzi di comunicazione
8. Non aprire troppi canali social se non sai come gestirli
9. Rispetta l’algoritmo
10. Una volta che hai iniziato, non puoi fermarti (senza danni)
Le dieci regole-base
4. 4
Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
Tu sei un utente
come tutti gli altri
(anche quando non è vero)
1.
Le aspettative sociali degli utenti
al centro delle strategie
di comunicazione
5. Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
5
I social media sono “fatti” di persone.
Ogni utente porta con sé le sue aspettative sociali:
se un amico fa una domanda a un altro amico su Facebook,
si aspetta una risposta rapida e trasparente.
Essere personaggi famosi, amministratori pubblici,
manager superimpegnati o organizzazioni con grande potere
non rappresenta una giustificazione
alla non risposta.
Se un utente fa una domanda e non riceve risposta,
la sua aspettativa di parità e trasparenza è frustrata.
Anche se la gerarchia nella “vita vera” dovesse essere
chiaramente a tuo favore, sui social media
bisognerebbe dimenticarsene.
Sei come tutti gli altri
6. Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
6
Michele Emiliano
sindaco di Bari
Risponde in modo diretto
(per usare un eufemismo)
a un tweet di un utente
che lo critica (per usare un
eufemismo).
(Approfondimento qui)
Sei come tutti gli altri
7. 7
Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
Dai notizie
in anteprima
Per catturare i “mi piace”,
devi sempre offrire
una buona ragione
2.
8. Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
8
Il modo migliore per far crescere il numero delle persone
che seguono un canale social è rispondere strategicamente
alla domanda:
“Perché un utente dovrebbe seguire proprio me?”.
La risposta è: “Perché sulla mia pagina trova notizie
che non troverebbe altrove, o che qui trova prima”.
Quando una notizia è tale, è meglio partire sempre
dai propri canali personali e digitali:
gli utenti apprezzeranno, i media dovranno comunque riportarla.
Limitarsi a rilanciare notizie uscite altrove rende una pagina
meno utile per gli utenti, e quindi a rallentare l’aumento
dei mi piace e dei follower.
Dai notizie in anteprima
9. Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
9
Dai notizie in anteprima
Daniele Silvestri
cantautore italiano
Condivide l’emozione della
sua paternità (e il pancione di
sua moglie) sulla sua pagina
Facebook.
(post originale qui)
10. 10
Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
Vuoi (proprio) moderare
i commenti?
Spiegalo subito
Qualsiasi sia la strategia,
bisogna evitare che qualcuno
si senta censurato
3.
11. Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
11
Qualsiasi sia la strategia che intendi adottare per la gestione
dei commenti degli utenti, è fondamentale
informare la tua comunità
con una spiegazione formale delle regole.
Basta un documento di una pagina, una “netiquette”, che indichi
come sono gestiti i commenti,
in quali orari, da chi, quali commenti sono accettati e quali no,
qual è il confine tra critica e insulto, perché alcune interazioni
sono considerate offensive, quando si arriva addirittura
al ban di un utente.
Chiarire le regole all’inizio vuol dire spiegare
che non esiste discrezionalità:
solo così si potrà avere la certezza che nessuno
gridi alla “censura”.
Spiega la moderazione
12. Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
12
Spiega la moderazione
Buona pratica
Comune di Milano – Palazzo Marino
Pagina Facebook ufficiale
di comunicazione istituzionale.
Nel box informazioni sono inseriti orari
e criteri di moderazione dei commenti.
(documento di netiquette qui)
13. 13
Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
Se non rispondi tu,
lo faranno gli altri
Ogni account su un social media
è un servizio di customer care
4.
14. Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
14
Ci sono grandi aziende (soprattutto quelle con forte
orientamento sul singolo consumatore) che rispondono alle
richieste di segnalazione sui social in pochissimi minuti.
Questo alza l’asticella delle aspettative: gli utenti si stanno
abituando ad avere a che fare con aziende, e personaggi pubblici,
che sono sempre più abituati a rispondere in tempo quasi-reale.
Anche questo tipo di capacità dialogica e interattiva
rappresenta una componente fondamentale per entrare nelle grazie
di un utente.
Ricordati:
se non lo fai tu, potrebbero farlo i tuoi competitor
(se non lo stanno già facendo).
Rispondi, o lo faranno gli altri
15. Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
15
Rispondi, o lo faranno gli altri
Dati Blogmeter sui tempi di risposta
su Facebook e Twitter di grandi
aziende sul mercato italiano.
(dati febbraio-marzo 2014)
(approfondimento qui)
16. 16
Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
Cerca
la multimedialità
Non vuoi essere noioso?
Pensa a cosa funziona
nella vita di tutti i giorni,
e fai le stesse cose sui social
5.
17. Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
17
Cerca la multimedialità
Il tono di voce dei social media va curato
con la stessa attenzione con cui si cura
il tono di voce
in una conversazione pubblica.
Gli account social devono essere aggiornati all’insegna della
multimedialità e della varietà.
Bisogna dunque evitare di fare solo aggiornamenti scritti,
o solo foto, o solo video, o solo link, ma alternare i contenuti
per tipologia.
Allo stesso tempo è necessario spaziare tra aggiornamenti
di tipo “professionale” e questioni più informali/personali/
autobiografiche, anche coinvolgendo gli utenti con autoironia e
raccontandosi esattamente
come si farebbe su un blog
o un diario personale.
18. Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
18
Cerca la multimedialità
Pagina Facebook “Calciatori Brutti”
(514mila like su FB a marzo 2014)
(pagina qui)
19. 19
Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
Meglio non comunicare
che comunicare male
La presenza muscolare
non paga più:
meglio la qualità
(con ritmo)
6.
20. Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
20
Comunicare poco e bene
Eccezion fatta per alcune tipologie di mittente che ha bisogno,
per sua natura, di comunicare con regolarità (ad esempio
i quotidiani online, le pagine delle PA, i candidati in campagna
elettorale…), non è necessario aggiornare la pagina con tempi
fissi e serrati.
Non ci si può permettere il lusso di abbandonare una pagina
per troppo tempo (troppo tempo = pochi giorni),
ma allo stesso tempo si deve evitare nel modo più assoluto di
comunicare pur di comunicare,
di scrivere qualsiasi cosa, anche se inutile,
pur di muovere la pagina.
Dunque è meglio fare poco e molto bene,
che molto ma in modo mediocre.
21. Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
21
Comunicare poco e bene
Pagina Facebook deiThe XX
aggiornata da loro in prima persona
(3.1 milioni di like a marzo 2014)
(pagina qui)
22. 22
Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
Ricicla i contenuti
dai mezzi tradizionali
I social media
sono come i maiali:
non si butta via niente
7.
23. Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
23
Ricicla dai media tradizionali
Dare notizie in anteprima è la vera chiave di volta
per il tuo successo sui social media (punto 2 del decalogo).
Allo stesso tempo ogni apparizione pubblica
sui mezzi tradizionali (interviste, ospitate televisive,
partecipazione a eventi) deve essere rilanciata in modo
sistematico sui tuoi canali di comunicazione con
il miglior contributo possibile:
se c’è un video efficace, priorità assoluta al video,
altrimenti andrà bene ciò che c’è.
L’importante è non perdere l’occasione per aumentare la
visibilità di una tua apparizione pubblica, dando l’occasione di
condividere un tuo contenuto interessante
ed efficace a chi ti sostiene.
24. Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
24
Ricicla dai media tradizionali
Matteo Salvini
segretario della Lega Nord
(84mila like a marzo 2014)
(pagina qui)
25. 25
Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
Non aprire
troppi canali social
se non sai come gestirli
Don’t believe the hype:
in Italia, quasi sempre,
bastano Facebook, Twitter e Youtube
8.
26. Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
26
Non aprire troppi canali
La tentazione di avere una presenza su tanti social media
(e seguendo le mode del momento)
è forte, perché è certamente necessario essere sempre
al passo con le novità.
Una presenza scientifica su troppi canali è però impossibile,
a meno che non si è in grado di sostenere economicamente
una redazione all’altezza del compito.
Anche aprire un proprio profilo su un canale e abbandonarlo
dopo pochi mesi è errato, perché si dà l’idea di non avere cura
neanche per la propria immagine personale.
La stragrande maggioranza degli italiani online
è su Facebook, Twitter e Youtube:
al momento non ti serve altro.
27. Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
27
Non aprire troppi canali
Barack Obama
presidente USA
Ha solo quattro canali
di comunicazione personale
(link al sito qui)
28. 28
Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
Rispetta l’algoritmo
Facebook ha i suoi
“trucchetti” tecnici: imparali
(ma fatti condizionare
fino a un certo punto)
9.
29. Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
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Rispetta l’algoritmo
Senza che l’algoritmo di Facebook diventi una malattia
(conta sempre di più cosa dici,
rispetto a come lo dici, per fortuna),
è importante che tu sappia che:
- quanto più un utente interagisce
con la tua pagina (mi piace, commenti e condivisioni),
tanto più spesso lui vedrà i tuoi contenuti;
- quanto più un contenuto attrae interazioni,
tanto più sarà visibile sulle home degli utenti;
- prima i contenuti più visibili erano gli ultimi in ordine di tempo,
ora sono più importanti le interazioni;
- foto, video e link sono più “virali”
rispetto al passato.
30. Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
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Rispetta l’algoritmo
Dati Ignite Social Media
sul calo della portata
di 21 grandi brand americani
(approfondimento qui)
31. 31
Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
Una volta che hai iniziato,
non puoi fermarti
(senza danni)
Se ti fai sentire solo quando
hai bisogno degli utenti,
gli utenti ti abbandoneranno presto
10.
32. Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
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Se inizi, non puoi fermarti
Essere sui social media
non è obbligatorio (ma poco ci manca).
Questo vuol dire che esserci comporta sia oneri che onori.
Un onere è la regolarità.
Non c’è niente che faccia indispettire un utente (di una
pagina pubblica, anche di un personaggio famoso) quanto
un’attivazione della pagina
circoscritta solo ad alcuni momenti
(quando si è in televisione, quando si chiede loro di votarli
per qualche motivo, quando si fanno solo offerte commerciali).
Questo modo di utilizzare i social media è esattamente il contrario
di ciò che si dovrebbe fare. Solo una cura quotidiana della relazione
tra te e i tuoi sostenitori potrà portarti a risultati apprezzabili.
Esattamente come fai con tutti i tuoi amici “veri”.
33. Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
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Se inizi, non puoi fermarti
Matteo Renzi
presidente del Consiglio dei Ministri
Tweet del 18 marzo alle 7:24
(tweet originale qui)
34. Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
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Conclusione
“La paranoia uccide la conversazione.
Questo è il punto.
Ma la mancanza di conversazione
uccide le aziende”.
Cluetrain Manifesto, 1999
35. 35
Dieci regole-base per gestire la tua presenza sui social media (Facebook in particolare)
Grazie.
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