I dati del Censis sulla dieta mediatica degli italiani, i dati Digital Monitor - Anica sulle abitudini del pubblico delle sale cinematografiche, due case histories internazionali e cinque buone pratiche di comunicazione.
Presentazione all'interno delle Giornate Professionali del Cinema 2013, Seminario ANEC: "Dalla pubblicazione alla web-reputation: come cambia la comunicazione del cinema"
Democrazia senza fiducia, comunicazione extramediale, il ruolo di Internet: le nuove dinamiche di socializzazione elettorale.
Reggio Emilia
PolitiCamp – W la libertà
6 Luglio 2013
Cinque domande che gli studenti ci fanno durante le docenzeDino Amenduni
1. Manifesti elettorali: faccioni sì o faccioni no?
2. Lavorate per tutti i politici che vi chiamano?
3. Non avete paura che le vostre campagne siano oggetto di satira?
4. Il marketing virale può aiutare la politica?
5. Voglio fare comunicazione politica: mi date un consiglio?
Semantica dei nuovi media: il wikivocabolario (quinta versione)Dino Amenduni
Quaranta parole-chiave (aggiornabilissime) per chi lavora online e sui social media: strategie, tattiche, buone pratiche, strumenti, opportunità e limiti.
Dino Amenduni - lavorare coi social media (aggiornamento febbraio 2013)Dino Amenduni
Comunicazione, politica, economia, giornalismo: cosa cambia se tutto cambia su Internet
Febbraio-Giugno 2013
Eurogiovani - Master in non-conventional marketing e social media
Cinque domande frequenti sulla comunicazione politica onlineDino Amenduni
In queste slide ho provato a rispondere a un po' di quesiti che in questi anni hanno spesso rimbalzato tra docenze e social media:
1. Un politico sta per iniziare una campagna elettorale
e vuole fare il primo passo su Facebook:
meglio usare un profilo o aprire una pagina pubblica?
2. Chi deve gestire gli account social dei politici
in campagna elettorale (il candidato, i comunicatori, entrambi)?
3. Cosa faccio quando un utente trolla o insulta?
4. È utile utilizzare i social media anche in contesti territoriali molto piccoli?
5. Esiste un profilo professionale ideale per lavorare sulla comunicazione politica online?
Scrivere (per) la politica - dieci idee per un buon discorso politico Dino Amenduni
1. Semplicità, non banalità
2. Definizione della tua identità
3. Coerenza tra forme e contenuti
4. A prova di fact-checking
5. La verità è strategica
6. Empatia, non ruffianeria
7. Pathos e concretezza
8. Parlare della vita delle persone
9. Politica-pop, un tema delicato
10. Evitare l'autoreferenzialità.
Democrazia senza fiducia, comunicazione extramediale, il ruolo di Internet: le nuove dinamiche di socializzazione elettorale.
Reggio Emilia
PolitiCamp – W la libertà
6 Luglio 2013
Cinque domande che gli studenti ci fanno durante le docenzeDino Amenduni
1. Manifesti elettorali: faccioni sì o faccioni no?
2. Lavorate per tutti i politici che vi chiamano?
3. Non avete paura che le vostre campagne siano oggetto di satira?
4. Il marketing virale può aiutare la politica?
5. Voglio fare comunicazione politica: mi date un consiglio?
Semantica dei nuovi media: il wikivocabolario (quinta versione)Dino Amenduni
Quaranta parole-chiave (aggiornabilissime) per chi lavora online e sui social media: strategie, tattiche, buone pratiche, strumenti, opportunità e limiti.
Dino Amenduni - lavorare coi social media (aggiornamento febbraio 2013)Dino Amenduni
Comunicazione, politica, economia, giornalismo: cosa cambia se tutto cambia su Internet
Febbraio-Giugno 2013
Eurogiovani - Master in non-conventional marketing e social media
Cinque domande frequenti sulla comunicazione politica onlineDino Amenduni
In queste slide ho provato a rispondere a un po' di quesiti che in questi anni hanno spesso rimbalzato tra docenze e social media:
1. Un politico sta per iniziare una campagna elettorale
e vuole fare il primo passo su Facebook:
meglio usare un profilo o aprire una pagina pubblica?
2. Chi deve gestire gli account social dei politici
in campagna elettorale (il candidato, i comunicatori, entrambi)?
3. Cosa faccio quando un utente trolla o insulta?
4. È utile utilizzare i social media anche in contesti territoriali molto piccoli?
5. Esiste un profilo professionale ideale per lavorare sulla comunicazione politica online?
Scrivere (per) la politica - dieci idee per un buon discorso politico Dino Amenduni
1. Semplicità, non banalità
2. Definizione della tua identità
3. Coerenza tra forme e contenuti
4. A prova di fact-checking
5. La verità è strategica
6. Empatia, non ruffianeria
7. Pathos e concretezza
8. Parlare della vita delle persone
9. Politica-pop, un tema delicato
10. Evitare l'autoreferenzialità.
Dieci regole-base per gestire la presenza sui social mediaDino Amenduni
1. Tu sei un utente come tutti gli altri (anche quando non è vero)
2. Dai notizie in anteprima
3. Vuoi (proprio) moderare i commenti? Spiegalo subito
4. Se non rispondi tu, lo faranno gli altri
5. Cerca la multimedialità
6. Meglio non comunicare che comunicare male
7. Ricicla i contenuti dagli altri mezzi di comunicazione
8. Non aprire troppi canali social se non sai come gestirli
9. Rispetta l’algoritmo
10. Una volta che hai iniziato, non puoi fermarti (senza danni)
L’evoluzione digitale della specie - la dieta mediatica degli italiani 2013Dino Amenduni
L'analisi delle più importanti tabelle presentate nella ricerca annuale con cui il Censis racconta le abitudini informative degli italiani: quali mezzi utilizzano, per quanto tempo, con quali scopi, quanto e come condividono le informazioni. La ricerca è un documento fondamentale per tutti gli operatori della comunicazione e nell'edizione 2013 emergono alcune tendenze assai significative per il futuro del giornalismo, in particolare la nascita del press divide, cioè esiste una quota di italiani che ha smesso di leggere dalla carta stampata.
Partecipazione alla vita politica in Italia: da dove ripartireDino Amenduni
1. Non trattare gli iscritti ai partiti come un gruppo di idioti
2. Accettare la complessità: si è in campagna elettorale tutti i giorni, volenti o nolenti
3. Iniziare (finalmente!) a considerare Internet come il luogo del dialogo e non del monologo
4. Aggiornare il significato delle parole sinistra e destra
5. Rinunciare all’alibi preferito di chi non vuole iniziare mai: “su Internet ci vanno solo i giovani”
(slideshow presentato agli Stati Generali della Comunicazione Politica, LUISS - Roma, 29 maggio 2013)
Lo storytelling al servizio della comunicazione istituzionale Proforma
Slide, video, tormentoni: diritti e doveri di chi deve parlare ai cittadini.
Contenuti della presentazione:
- l'ingresso delle slide a Palazzo Chigi
- il ruolo delle metafore nella comunicazione di lungo periodo
- il ruolo dei leader nella comunicazione istituzionale
- il ruolo dei video nella comunicazione istituzionale
- l’integrazione tra comunicazione istituzionale ed elettorale
- l’effetto-Trump sulle regole classiche della comunicazione politica
(presentato alla Scuola Holden sabato 25 marzo 2017)
Cinque idee di comunicazione per chi ha appena vinto le elezioniDino Amenduni
Cinque cose da fare subito dopo aver vinto le elezioni:
1. Evitare un cambio drastico delle abitudini di comunicazione
2. Ampliare e diversificare la propria presenza sui social
per evitare l’effetto-parafulmine
3. Continuare a fornire contenuti inediti e aggiornati ai sostenitori
4. Creare (e comunicare) format stabili di comunicazione
5. Organizzare la mobilitazione: le super-issues
Cinque regole per costruire la domanda di cambiamentoDino Amenduni
1. Integrità-credibilità-accountability
(a partire dai risultati)
2. Comunicazione permanente
3. Ascoltare e non pensare di avere sempre ragione
4. Stare nell’agenda e parlare dei problemi reali delle persone
5. Non misurare tutto in termini economici
Da spin doctor a ricercatori - Come cambia il ruolo del consulente politico a...Dino Amenduni
La comunicazione politica è una disciplina del tutto differente dalla comunicazione commerciale: diffidate da chi applica teorie classiche di marketing
per appuntamenti elettorali.
Cinque motivi per affidarsi ai professionisti della comunicazione politica e due storie che raccontano che non sono più sufficienti.
Architettura delle campagne elettorali - otto idee per non impazzireDino Amenduni
1 - Nessuna campagna elettorale dovrebbe iniziare senza dati.
2 - Non si inizia dalle caratteristiche del candidato con cui si lavora, ma dall’analisi degli avversari e delle regole: chi sono, quanti sono, qual è la legge elettorale.
3 - Costruisci l’architettura di una campagna elettorale: lo staff, i ruoli, le funzioni, le spie di allarme.
4 - Esiste solo un 5% di decisioni strategiche per cui è davvero importante tenere il punto a tutti i costi.
Per tutte le altre: attacca il ciuccio dove vuole il padrone (regola del 95%).
5 - Molto spesso le campagne si vincono per errori degli avversari, non per meriti propri.
6 - In campagna elettorale non esistono orari, non esistono i weekend, non esistono i giorni festivi.
7 - È sempre meglio lavorare insieme a un’altra agenzia
di comunicazione del luogo in cui ci sono le elezioni.
8 - Quantità e qualità della consulenza politica sono molto spesso incompatibili.
(presentata l'8 novembre 2014 all'ottavo summit di Architecta - www.architecta.it)
Dieci cose che ho imparato dopo 700 giorni consecutivi di campagne elettoraliDino Amenduni
Tempi e orari di lavoro, ruolo dei social media, peso della comunicazione, gestione delle crisi, l’importanza di avere patatine e taralli a portata di mano (slide realizzate a giugno 2015)
Dieci cose utili da sapere per condurre una campagna elettorale in ItaliaProforma
Le slide di Dino Amenduni durante #laprof, scuola di comunicazione politica di Proforma, Polignano a Mare, 1-3 luglio.
Sommario:
1. Chi “sposta i voti”?
2. Quali sono gli strumenti di comunicazione più rilevanti?
3. Quali sono i canali di comunicazione più utilizzati per reperire informazioni?
4. Quali sono le tecniche di contatto più e caci con gli elettori?
5. Qual è il momento chiave di una campagna elettorale?
6. Come si scrive un buon post sui social media?
7. Quando si deve usare Facebook, quando Twitter e quando altro?
8. Come si determina lo “spin” dopo un confronto pubblico/televisivo?
9. Quali competenze tecniche sono maggiormente utili
in un comitato elettorale?
10. Quali sono le caratteristiche del volontario “ideale”?
Dieci domande che gli studenti ci fanno durante le docenzeProforma
1. Lavorate per tutti i politici che vi chiamano?
2. Voglio fare comunicazione politica: mi date un consiglio?
3. Esiste un pro lo professionale ideale per lavorare sulla comunicazione politica online?
4. Manifesti elettorali: faccioni sì o faccioni no?
5. Non avete paura che le vostre campagne siano oggetto di satira?
6. Un politico sta per iniziare una campagna elettorale e vuole fare il primo passo su Facebook: meglio usare un pro lo o aprire una pagina pubblica?
7. Chi deve gestire gli account social dei politici in campagna elettorale
(il candidato, i comunicatori, entrambi)?
8. Cosa faccio quando un utente trolla o insulta?
9. È e cace l’utilizzo dei social media anche in contesti territoriali molto piccoli?
10. Il marketing virale può aiutare la politica?
(slide presentate allo IED, corso universitario in comunicazione politica, giovedì 26 novembre 2015)
I consiglieri del principe - scienziati della politica come spin doctor?Proforma
Analisi dei Big data e psicometria: due cose che gli accademici
sanno fare meglio dei comunicatori.
(intervento all'interno di una tavola rotonda durante la Scuola Italiana di Scienza Politica, Urbino, 14 settembre 2017)
Cambiano i mercati, cambiano i clienti,
cambia la comunicazione: verso l’era biomediatica
(presentato al Seminario UNICOM: il riscatto del Sud comincia dalla comunicazione?
Lecce, 12 ottobre 2012)
presentazione utilizzata da Dino Amenduni nella sua lezione su "Comunicazione politica social" (27 settembre 2014) per il corso di aggiornamento in Social Media Strategies organizzato dal Communication Strategies Lab
Come sopravvivere al nuovo algoritmo di FacebookDino Amenduni
Quali conseguenze ci sono per i produttori di contenuti? Il ruolo della reputazione, del chi-cosa-come, il peso dei video e delle community nella generazione di interesse.
(slide presentate allo Sport Digital Marketing Festival di Riccione, 14 giugno 2018)
Come si promuove, difende o compromette la propria reputazione onlineDino Amenduni
Dieci storie per comprendere come si promuove, difende o compromette la propria reputazione online. Cinque WIN, cinque FAIL e cinque riflessioni per districarsi sui social media
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)Dino Amenduni
Un esperimento lungo, in continuo divenire e quindi potenzialmente infinito: la definizione del vocabolario dei nuovi media
Cinquanta parole chiave che spiegano l’universo di questo pezzo di mondo della comunicazione e ne intrecciano dinamiche e metodi di studio.
(psicologia, sociologia, semiotica, applicazione, comunicazione aziendale, istituzionale, politica)
Slides del webinar dedicato al mondo del Cinema ed alla promozione online. Un'introduzione pratica alle dinamiche ed alle strategie principali utili a promuovere film e corti online.
Video del webinar (youtube):
Parte 1: http://youtu.be/i6Itl_c1-9c
Parte 2: http://youtu.be/RkU2o6XyMes
Dieci regole-base per gestire la presenza sui social mediaDino Amenduni
1. Tu sei un utente come tutti gli altri (anche quando non è vero)
2. Dai notizie in anteprima
3. Vuoi (proprio) moderare i commenti? Spiegalo subito
4. Se non rispondi tu, lo faranno gli altri
5. Cerca la multimedialità
6. Meglio non comunicare che comunicare male
7. Ricicla i contenuti dagli altri mezzi di comunicazione
8. Non aprire troppi canali social se non sai come gestirli
9. Rispetta l’algoritmo
10. Una volta che hai iniziato, non puoi fermarti (senza danni)
L’evoluzione digitale della specie - la dieta mediatica degli italiani 2013Dino Amenduni
L'analisi delle più importanti tabelle presentate nella ricerca annuale con cui il Censis racconta le abitudini informative degli italiani: quali mezzi utilizzano, per quanto tempo, con quali scopi, quanto e come condividono le informazioni. La ricerca è un documento fondamentale per tutti gli operatori della comunicazione e nell'edizione 2013 emergono alcune tendenze assai significative per il futuro del giornalismo, in particolare la nascita del press divide, cioè esiste una quota di italiani che ha smesso di leggere dalla carta stampata.
Partecipazione alla vita politica in Italia: da dove ripartireDino Amenduni
1. Non trattare gli iscritti ai partiti come un gruppo di idioti
2. Accettare la complessità: si è in campagna elettorale tutti i giorni, volenti o nolenti
3. Iniziare (finalmente!) a considerare Internet come il luogo del dialogo e non del monologo
4. Aggiornare il significato delle parole sinistra e destra
5. Rinunciare all’alibi preferito di chi non vuole iniziare mai: “su Internet ci vanno solo i giovani”
(slideshow presentato agli Stati Generali della Comunicazione Politica, LUISS - Roma, 29 maggio 2013)
Lo storytelling al servizio della comunicazione istituzionale Proforma
Slide, video, tormentoni: diritti e doveri di chi deve parlare ai cittadini.
Contenuti della presentazione:
- l'ingresso delle slide a Palazzo Chigi
- il ruolo delle metafore nella comunicazione di lungo periodo
- il ruolo dei leader nella comunicazione istituzionale
- il ruolo dei video nella comunicazione istituzionale
- l’integrazione tra comunicazione istituzionale ed elettorale
- l’effetto-Trump sulle regole classiche della comunicazione politica
(presentato alla Scuola Holden sabato 25 marzo 2017)
Cinque idee di comunicazione per chi ha appena vinto le elezioniDino Amenduni
Cinque cose da fare subito dopo aver vinto le elezioni:
1. Evitare un cambio drastico delle abitudini di comunicazione
2. Ampliare e diversificare la propria presenza sui social
per evitare l’effetto-parafulmine
3. Continuare a fornire contenuti inediti e aggiornati ai sostenitori
4. Creare (e comunicare) format stabili di comunicazione
5. Organizzare la mobilitazione: le super-issues
Cinque regole per costruire la domanda di cambiamentoDino Amenduni
1. Integrità-credibilità-accountability
(a partire dai risultati)
2. Comunicazione permanente
3. Ascoltare e non pensare di avere sempre ragione
4. Stare nell’agenda e parlare dei problemi reali delle persone
5. Non misurare tutto in termini economici
Da spin doctor a ricercatori - Come cambia il ruolo del consulente politico a...Dino Amenduni
La comunicazione politica è una disciplina del tutto differente dalla comunicazione commerciale: diffidate da chi applica teorie classiche di marketing
per appuntamenti elettorali.
Cinque motivi per affidarsi ai professionisti della comunicazione politica e due storie che raccontano che non sono più sufficienti.
Architettura delle campagne elettorali - otto idee per non impazzireDino Amenduni
1 - Nessuna campagna elettorale dovrebbe iniziare senza dati.
2 - Non si inizia dalle caratteristiche del candidato con cui si lavora, ma dall’analisi degli avversari e delle regole: chi sono, quanti sono, qual è la legge elettorale.
3 - Costruisci l’architettura di una campagna elettorale: lo staff, i ruoli, le funzioni, le spie di allarme.
4 - Esiste solo un 5% di decisioni strategiche per cui è davvero importante tenere il punto a tutti i costi.
Per tutte le altre: attacca il ciuccio dove vuole il padrone (regola del 95%).
5 - Molto spesso le campagne si vincono per errori degli avversari, non per meriti propri.
6 - In campagna elettorale non esistono orari, non esistono i weekend, non esistono i giorni festivi.
7 - È sempre meglio lavorare insieme a un’altra agenzia
di comunicazione del luogo in cui ci sono le elezioni.
8 - Quantità e qualità della consulenza politica sono molto spesso incompatibili.
(presentata l'8 novembre 2014 all'ottavo summit di Architecta - www.architecta.it)
Dieci cose che ho imparato dopo 700 giorni consecutivi di campagne elettoraliDino Amenduni
Tempi e orari di lavoro, ruolo dei social media, peso della comunicazione, gestione delle crisi, l’importanza di avere patatine e taralli a portata di mano (slide realizzate a giugno 2015)
Dieci cose utili da sapere per condurre una campagna elettorale in ItaliaProforma
Le slide di Dino Amenduni durante #laprof, scuola di comunicazione politica di Proforma, Polignano a Mare, 1-3 luglio.
Sommario:
1. Chi “sposta i voti”?
2. Quali sono gli strumenti di comunicazione più rilevanti?
3. Quali sono i canali di comunicazione più utilizzati per reperire informazioni?
4. Quali sono le tecniche di contatto più e caci con gli elettori?
5. Qual è il momento chiave di una campagna elettorale?
6. Come si scrive un buon post sui social media?
7. Quando si deve usare Facebook, quando Twitter e quando altro?
8. Come si determina lo “spin” dopo un confronto pubblico/televisivo?
9. Quali competenze tecniche sono maggiormente utili
in un comitato elettorale?
10. Quali sono le caratteristiche del volontario “ideale”?
Dieci domande che gli studenti ci fanno durante le docenzeProforma
1. Lavorate per tutti i politici che vi chiamano?
2. Voglio fare comunicazione politica: mi date un consiglio?
3. Esiste un pro lo professionale ideale per lavorare sulla comunicazione politica online?
4. Manifesti elettorali: faccioni sì o faccioni no?
5. Non avete paura che le vostre campagne siano oggetto di satira?
6. Un politico sta per iniziare una campagna elettorale e vuole fare il primo passo su Facebook: meglio usare un pro lo o aprire una pagina pubblica?
7. Chi deve gestire gli account social dei politici in campagna elettorale
(il candidato, i comunicatori, entrambi)?
8. Cosa faccio quando un utente trolla o insulta?
9. È e cace l’utilizzo dei social media anche in contesti territoriali molto piccoli?
10. Il marketing virale può aiutare la politica?
(slide presentate allo IED, corso universitario in comunicazione politica, giovedì 26 novembre 2015)
I consiglieri del principe - scienziati della politica come spin doctor?Proforma
Analisi dei Big data e psicometria: due cose che gli accademici
sanno fare meglio dei comunicatori.
(intervento all'interno di una tavola rotonda durante la Scuola Italiana di Scienza Politica, Urbino, 14 settembre 2017)
Cambiano i mercati, cambiano i clienti,
cambia la comunicazione: verso l’era biomediatica
(presentato al Seminario UNICOM: il riscatto del Sud comincia dalla comunicazione?
Lecce, 12 ottobre 2012)
presentazione utilizzata da Dino Amenduni nella sua lezione su "Comunicazione politica social" (27 settembre 2014) per il corso di aggiornamento in Social Media Strategies organizzato dal Communication Strategies Lab
Come sopravvivere al nuovo algoritmo di FacebookDino Amenduni
Quali conseguenze ci sono per i produttori di contenuti? Il ruolo della reputazione, del chi-cosa-come, il peso dei video e delle community nella generazione di interesse.
(slide presentate allo Sport Digital Marketing Festival di Riccione, 14 giugno 2018)
Come si promuove, difende o compromette la propria reputazione onlineDino Amenduni
Dieci storie per comprendere come si promuove, difende o compromette la propria reputazione online. Cinque WIN, cinque FAIL e cinque riflessioni per districarsi sui social media
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)Dino Amenduni
Un esperimento lungo, in continuo divenire e quindi potenzialmente infinito: la definizione del vocabolario dei nuovi media
Cinquanta parole chiave che spiegano l’universo di questo pezzo di mondo della comunicazione e ne intrecciano dinamiche e metodi di studio.
(psicologia, sociologia, semiotica, applicazione, comunicazione aziendale, istituzionale, politica)
Slides del webinar dedicato al mondo del Cinema ed alla promozione online. Un'introduzione pratica alle dinamiche ed alle strategie principali utili a promuovere film e corti online.
Video del webinar (youtube):
Parte 1: http://youtu.be/i6Itl_c1-9c
Parte 2: http://youtu.be/RkU2o6XyMes
Campagne elettorali: perché l'Italia è diversa da tutti gli altri PaesiDino Amenduni
La presentazione con cui ho partecipato al dibattito con Michael Slaby (Chief Innovation and Integration Office, Obama 2008&2012) a Bari, il 25 settembre, per provare a spiegare perché Italia e Stati Uniti non sono paragonabili, a mio avviso, dal punto di vista elettorale.
Italia 2.0 - L'inarrestabile corsa verso un nuovo PaeseDino Amenduni
Politica, comunicazione, opinione pubblica:
l’inarrestabile corsa verso un nuovo Paese (slideshow presentato al Collegio di Milano, 30 maggio, corso di cultura e innovazione digitale)
Le cinque ragioni del successo strategico di Bergoglio:
Empatia
Avvicinamento (fisico) con il popolo
Registro linguistico moderno
Coscienza delle reti sociali di riferimento
Coerenza (percepita) tra parole e fatti
In questo slideshow, cinque esempi di buone pratiche di comunicazione di Papa Francesco, e il ruolo dei social media nel potenziare o nel favorire alcune di queste scelte strategiche.
Campagne elettorali - i professionisti sono indispensabili?Dino Amenduni
Cinque ragioni per affidarsi ai tecnici della comunicazione politica. Slideshow presentato il 17 dicembre 2011 a San Giorgio a Cremano (Na) per Comizi di Classe, scuola di formazione politica del Pd Napoli
La comunicazione sui social media della Fiera del Levante 2013 - la nostra ca...Dino Amenduni
Le scelte strategiche, di gestione del budget, di creatività su Facebook, di staff, di gestione delle crisi di comunicazione e i risultati ottenuti: i frutti del lavoro di Proforma sui social media per l'edizione 2013 della Fiera del Levante (www.facebook.com/fieradellevante)
Internet come mezzo di comunicazione democraticoValentina T.
Internet è da considerarsi, ad oggi, l'unico mezzo di comunicazione intrinsecamente democratico, perchè fa della libertà e dell'equità le sue caratteristiche fondamentali.
Per questo è necessario preservare la Net Neutrality a livello legislativo, affinché la Rete mantenga la sua natura di strumento di innovazione e progresso.
Come il web può cambiare la (comunicazione) politicaDino Amenduni
L’impatto di internet sull’informazione,
le campagne elettorali, la democrazia in Italia
(slideshow presentato a Roma, 23 settembre 2011
Democratica – Scuola di Politica
Parlare chiaro, comunicare il cambiamento)
Comunicazione autentica, comunicazione efficace: le dieci caratteristicheDino Amenduni
1. Coerenza messaggio/biografia
2. Non nascondere i difetti
3. Serio sì, serioso no
4. Dalla descrizione alla narrazione
5. No all’eccesso di retorica
6. Favorire i processi di identificazione
7. Didascalico, non autoreferenziale
8. La verità è una strategia quotidiana
9. Non eccedere in professionismo
10. Il testimonial sì, solo se esclusivo
Comunicazione (politica) online: le worst practices Dino Amenduni
Un’azione di comunicazione (politica) (online) non funziona se:
non è compresa dai destinatari
diventa un boomerang;
mette in evidenza l’incoerenza tra immagine reale e immagine percepita del mittente;
aumenta il livello di crisi comunicativa invece di diminuirlo;
trasforma una non-notizia in notizia;
non tiene conto della natura del pubblico;
non tiene conto della natura dello strumento;
è un errore così grande da cancellare i meriti (politici) del mittente
Cinque cose da sapere se vuoi fare politica nel 2014Dino Amenduni
1. Fiducia nelle istituzioni:
partiti e Parlamento (restano) ai minimi storici 2. Equità fiscale: meglio meno tasse che più servizi 3. Presidenzialismo: l’opinione pubblica italiana è pronta 4. Autoritarismo: per tre italiani su dieci è una possibilità percorribile
5. Una riserva di determinazione:
aumentano gli indici di partecipazione politica e sociale
L'analisi dei dati DEMOS, tratti dalla ricerca "I Cittadini e lo Stato 2013"
Comunicare la politica - ottava edizioneDino Amenduni
Raccolta di presentazioni per le mie docenze del primo semestre del 2014.
I moduli nel dettaglio:
- Cinque cose da sapere se vuoi fare politica in Italia nel 2014;
- Web 2.0: modelli teorici di riferimento;
- Campagne elettorali: dieci cose che ho imparato (fino a ora);
- Cinque domande che gli studenti ci fanno durante le docenze;
- L’evoluzione digitale della specie - la dieta mediatica degli italiani;
- Dove sono i voti degli italiani?
- Cinque buone idee di comunicazione per chi ha appena vinto le elezioni;
- Scrivere (per) la politica;
- Un'esercitazione
Social media, stili di vita digitali e reputation- Gerenzani IAB Forumcarla campana
Social Media, stili di vita digitali e (Digital) Reputation. Come integrare l'ascolto della rete con i driver della Reputation per una gestione efficiente degli interventi di Digital PR
Social Media Week Milano: Introduzione al Social Media EngagementFreedata Labs
Una breve presentazione di formazione dedicata alle aziende, che introduce i lettori al mondo dei social media.
Racconta che ruolo possono avere i social media nel marketing mix e come misurarne l’impatto, superando i tre dubbi più frequenti: “per il mio mercato il social media non funziona”, “la gente in rete non conversa dei miei prodotti”, “non riesco a misurare il ritorno di queste iniziative”.
E' stata presentata in 45' alla Social Media Week Milano 2011.
Quattro passi tra social media e nuovo webMatteo Ranzi
Riflessioni e dati (aggiornati ad Aprile 2010, mese in cui è stata preparata la presentazione) su social media, nuovo web e sul ruolo delle persone nei confronti delle aziende negli scenari del web 2.0.
Le PMI possono ancora fare a meno dei social media?Roberto Grossi
Le PMI possono ancora fare a meno di avere una presenza sui Social Media? Qualche considerazione, statistica ed esempio per contribuire ad accrescere la consapevolezza dell'utilità dei Social Media per le aziende.
Le PMI possono ancora fare a meno dei social media?Social Media Easy
Nel momento di difficile congiuntura economica che stiamo attraversando diventa fondamentale per le imprese conoscere ed utilizzare le possibilità offerte dall’evoluzione di internet e dai Social Media per non trascurare le nuove modalità di comunicazione introdotte dal web 2.0.
La continua evoluzione degli ambienti digitali richiede alle aziende modalità di analisi efficaci, in grado di intercettare le conversazioni più significative per il business dell’azienda e strumenti di azione adattivi.
Italia 2.0 (wave di marzo 2014) offre una visione di scenario sulla fruizione, i comportamenti e le attese verso i brand nei territori digitali online. Presentati i risultati della wave di Marzo 2014.
WEB MARKETING EFFICACE PER LE PMI - Social Media Marketing EfficacePaolo Abbiati
Secondo incontro del MiniMaster organizzato da Confartigianato Monza insieme a Wave.
In questo secondo workshop è stato affrontato il tema del Social Media Marketing per le PMI, con un focus particolare sulla strategia.
Come trasformare un fun, un follower in un cliente?
Secondo incontro del MiniMaster organizzato da Confartigianato Monza insieme a Wave.
In questo secondo workshop è stato affrontato il tema del Social Media Marketing per le PMI, con un focus particolare sulla strategia.
Come trasformare un fun, un follower in un cliente?
Un estratto del Workshop sulla Social Communication attraverso l'analisi e la visione di numerosi Video: Viral e Social. Informazioni e spunti sul Web 2.0, il Mobile Marketing, i Social Media ed il futuro che ci aspetta.
Approcciare nuovi mercati con una strategia di social media marketing, richiede l'analisi dei comportamenti dei propri target e dei relativi comportamenti sui social networks.
Una ricerca in rete su varie fonti, con dati aggregati, le sorgenti dei dati sono riportate nella webibliografia.
WEB MARKETING EFFICACE PER LE PMI - Social Media Marketing EfficaceWave S.r.l.
Secondo incontro del MiniMaster organizzato da Confartigianato Monza insieme a Wave.
In questo secondo workshop è stato affrontato il tema del Social Media Marketing per le PMI, con un focus particolare sulla strategia.
Come trasformare un fun, un follower in un cliente?
Secondo incontro del MiniMaster organizzato da Confartigianato Monza insieme a Wave.
In questo secondo workshop è stato affrontato il tema del Social Media Marketing per le PMI, con un focus particolare sulla strategia.
Come trasformare un fun, un follower in un cliente?
Nichi Vendola: la sfida italiana della comunicazione politica sul webDino Amenduni
Dalla Presidenza della Regione Puglia
alla corsa per diventare Premier:
il ruolo dei social media
Parigi, 16 novembre 2011
Du web en politique: que nous reserve 2012?
RSLN – Microsoft France
LE NUOVE PROFESSIONI, I MERCATI E GLI STRUMENTI NELL’ERA DIGITALESimona Bigazzi
Grazie al web le aziende hanno ampliato i propri strumenti di marketing e oggi più che mai sono necessarie figure competenti in grado di saper interpretare i dati, organizzare i lavori e migliorare la comunicazione delle imprese online.
Come identificare una corretta strategia di Marketing Digitaleduepuntozeroresearch
L'intevento di Federico Capeci - founder @Duepuntozero DOXA - al primo webinar firmato Web Intelligence di venerdì 10 maggio.
Numeri, profili e opportunità dello scenario digitale in Italia finalizzati alla generazione di basic insight sulle modalità più opportune per l’identificazione di una strategia di marketing e comunicazione digitale di successo.
Gli Italiani E La Rete - Di Cosa Parlano E Di Chi Si Fidano - Sardegna Ricerc...Digital PR
Presentazione per il seminario “Mercati emergenti per i contenuti digitali nel web 2.0” - Sardegna Ricerche 31-10-08
http://www.sardegnaricerche.it/index.php?xsl=370&s=98198&v=2&c=3134&nc=1&qr=1&qp=2&vd=2&fa=1&t=3
Immediatezza, viralità, globalità sono 3 caratteristiche fondamentali per chi gestisce i Social Network. La comunicazione è sempre più veloce nell’epoca dell’ always on con gli utenti sempre connessi al mobile. Perchè è indispensabile avere una strategia e un piano?
3.a Edizione dell'Osservatorio Internet sul fenomeno dell'IM in Italia: polit...Silvio De Rossi
La politica sul web: linguaggi, strumenti e nuove frontiere del dibattito politico in Rete. Focus “I giovani e la politica: un’indagine sugli utenti di Windows Live Messenger tra i 18 e i 24 anni”
Perché i politici si prendono a pesci in faccia (e continueranno a farlo)Dino Amenduni
I politici continueranno a prendersi a pesci in faccia fin quando:
1. uno dei due interlocutori sarà debole dal punto di vista pre-politico
2. i politici potranno usare fallacie logiche senza essere redarguiti prima di tutto dal loro elettorato
3. Entrare nel merito non risulterà sufficientemente conveniente.
(slide presentate durante Parole Ostili Trieste, 7 giugno 2018)
Il difficile (ma necessario) incontro tra elettori ed eletti sui social mediaDino Amenduni
1. Vale la pena dedicare tempo a parlare di politica sui social media, o a scrivere commenti sulla bacheca/profilo di un politico se sei un cittadino?
2. Vale la pena dedicare tempo a rispondere ai commenti dei cittadini sui social media se sei un politico?
Ho provato a rispondere a queste due domande nei dieci minuti di intervento durante Inspiring PR 2017 - www.inspiringpr.it
Avversari, non nemici: come affrontare una campagna elettorale senza trasform...Dino Amenduni
1. Ridurre al massimo l’uso delle categorie pre-politiche dell’odio e dell’amore (soprattutto se usate dai leader, parlando di loro stessi).
2. Ridurre al massimo l’uso dei numeri falsi, usati pur di vincere a tutti i costi.
3. Evitare di comunicare la politica limitandosi a elogiare la propria parte e a contestare la parte avversaria: il riconoscimento del buono che arriva dall’altra parte è più credibile e distende gli animi.
4. Riconoscere la sconfitta, quando arriva. Senza alibi
(slide presentate a Parole Ostili, Trieste, 18 febbraio 2017)
Cinque riflessioni sul giornalismo politico in italiaDino Amenduni
Avere “millecinquecento lettori” non basta più: i pensieri di Enzo Forcella applicati alla campagna elettorale permanente.
Cosa fare?
1. Spostare il centro del proprio lavoro dalla sola ricerca della notizia alla verifica dell’attendibilità delle informazioni offerte dai politici
2. Decidere: o si fa il tifo, o si fanno analisi
3. Ricordarsi che il lettore è il lettore e non (solo) il politico
4. Stare un po’ più su Facebook e un po’ meno su Twitter
(e stare un po’ di più online in generale)
5. (se possibile) ridurre i momenti di aggregazione informale con i politici, e anche con i comunicatori politici
(Slide presentate a Cortina Tra Le Righe, 13 luglio 2015)
Michele Emiliano - Puglia 2015/2020: il programma del sindaco di Puglia e del...Dino Amenduni
Tutte le proposte del programma di Michele Emiliano candidato presidente della Regione Puglia su:
- rifiuti
- sanità
- legge elettorale e parità di genere
- borse di studio e formazione
- reddito di dignità
- "meno cemento, più Puglia"
- ricerca e innovazione
- ILVA
- riqualificazione urbana
Il futuro è la parola "Dati", non è la parola “creatività".
Il futuro è la parola "Condividere", non è la parola “nascondere".
Il futuro è la parola "DisruptIon", non è la parola “chiedere il permesso".
Slide presentate durante l'evento TedX Lecce, 25 ottobre 2014, Teatro Politeama Greco.
Art: Miki De Benedictis
Why do italian politicians make little use of statistics?Dino Amenduni
Lack of database culture, anti-politics, obsolete legislation:
the love story that never was
by Dino Amenduni
Personal Democracy Forum Italia
Data-driven campaigns in Europe: what went wrong after Obama? Rome, 29 September 2014
Perché la politica italiana usa poco i dati? Dino Amenduni
Assenza della cultura del database, antipolitica, legislazione antiquata: storia di un amore mai nato.
Intervento al Personal Democracy Forum Italia
Workshop: Data-driven campaigns in Europe: what went wrong after Obama?
Roma, 29 settembre 2014
Crisi di fiducia, centralità dei media tradizionali, il ruolo dei social media:una professione in radicale cambiamento. Modulo di comunicazione politica all'interno del Corso in social media e digital marketing di Eurogiovani.
http://socialmediamarketing.eurogiovani.it/
5 motivi per cui potresti aver visto almeno un post di Gianni Morandi nell’es...Dino Amenduni
1. Il racconto è autentico: è la pagina di Gianni Morandi, non è una pagina su Gianni Morandi.
2. Contenuti (multimediali) pubblicati ogni giorno, tutti i giorni: la serialità rende la pagina sempre invitante.
3. Sta “sul pezzo”: tiene conto delle discussioni d’attualità.
4. La gestione della pagina, pur essendo di un personaggio pubblico, non dimentica né omette la componente privata della propria vita.
5. Il vero vantaggio competitivo (perché lo fanno in pochissimi): risponde ai commenti!
Come scrivere un brief di comunicazione e come declinarlo sui social mediaDino Amenduni
Analisi di scenario, SWOT analysis, quadrato semiotico, obiettivi e declinazioni: traccia per un’esercitazione (di 6-8 ore).
(presentata a Mantova il 24 luglio 2014 all'interno del laboratorio di progettazione "Imprese per i beni comuni")
Il miglior social media manager in Italia (stagione 2013-2014) è Daniele Scia...Dino Amenduni
La storia di un calciatore del Bari e della sua squadra, passata in 90 giorni dal fallimento della società al quasi-miracolo sportivo. Nel frattempo, su Facebook, la storia è stata raccontata da un osservatore privilegiato: Daniele Sciaudone, centrocampista del Bari.
In questa presentazione, una piccola grande lezione di comunicazione interna, aziendale, istituzionale, ma soprattutto per chi, di lavoro, gestisce spazi sui social media.
Antonio Decaro - Amministrative Bari 2014 - storia della campagna elettoraleDino Amenduni
Sei mesi di scelte, decisioni strategiche, idee creative, video, sfottò, stroncature, sondaggi, aneddoti. Tre campagne in una (Primarie, Amministrative, ballottaggio). In questa presentazione c'è tutto (o quasi). È la storia della campagna elettorale di Antonio Decaro, il nuovo sindaco di Bari.
Greenpeace e la comunicazione politica (ambientale)Dino Amenduni
In questa presentazione, analizziamo cinque campagne di Greenpeace per ricavarne cinque punti di forza della loro strategia di comunicazione:
1. Indipendenza ed equidistanza
2. Coinvolgimento personale e fisico dei volontari
3. Registro linguistico multiforme
4. Integrazione tra attivismo digitale e azioni sul territorio
5. Reputazione consolidata negli anni -> credibilità
Uno spunto di riflessione utile per tutti gli attori della comunicazione politica.
Greenpeace e la comunicazione politica (ambientale)
Comunicare il cinema sui social media
1. Comunicare sui social media
Crisi di fiducia, centralità dei media tradizionali,
il ruolo dei social media:
com’è cambiata la pubblicità
negli ultimi cinque anni
di Dino Amenduni
Sorrento, Giornate
professionali del Cinema
4 Dicembre 2013
2. Chi sono
Mi chiamo Dino Amenduni
(dino.amenduni@proformaweb.it http://about.me/dinoamenduni)
Sono il responsabile dei nuovi media e consulente
per la comunicazione politica per l’agenzia Proforma
di Bari (www.proformaweb.it)
Sono collaboratore e blogger per
Finegil-Gruppo Espresso e formatore (su social media
marketing e comunicazione politica)
Tutte le mie presentazioni sono disponibili
gratuitamente (sia la consultazione che il download)
all’indirizzo: www.slideshare.net/doonie
Proforma / Un blog aziendale: perché?
3. Sommario
1. Dieta mediatica degli italiani 2013 – cinque tabelle
a.
b.
c.
d.
e.
Mezzi di comunicazione utilizzati
Gli italiani e l’accesso a Internet
A cosa serve Internet
Dove si informano gli italiani
Customer care: le dinamiche consumatori-aziende
2. Sala e salotti: il profilo del “consumatore di cinema”
3. Accorciare le distanze:
a. Sito: Glasgow Film Theatre
b. Facebook: UCI Cinemas Brasil
4. Cinque consigli per comunicare il cinema sul web e
social network
Proforma / Un blog aziendale: perché?
4. Premessa
Sempre più frequentemente è l’utente a spostarsi
autonomamente all’interno dell’ampio e variegato sistema
di strumenti mediatici disponibili per costruire i propri
palinsesti personali e autogestiti, fatti su misura,
rintracciando i contenuti di proprio interesse secondo i
tempi e i modi a lui più consoni, secondo le sue
preferenze e i suoi bisogni, facendo individualmente
arbitraggio tra vecchi e nuovi media, per arrivare a
comporre in modo assortito una nicchia di consumi
mediatici a misura di se stesso. Con ciò risulta
tendenzialmente superata la dimensione gerarchica che
attribuiva alle fonti tradizionali il ruolo insostituibile ed
esclusivo di emittenti dei messaggi professionali e
autorevoli dell’informazione mainstream, sostituita dalla
prassi dell’autoassemblaggio delle fonti nell’ambiente web
e da flussi continui e indistinti di informazioni propagate in
una dimensione orizzontale. (Dalla ricerca 2013 del Censis –
PDF scaricabile qui)
Proforma / Un blog aziendale: perché?
5. 1. Dieta mediatica 2013:
cinque tabelle
Mezzi di comunicazione utilizzati
Gli italiani e l’accesso a Internet
A cosa serve Internet
Dove si informano gli italiani
Le dinamiche consumatori-aziende
Proforma / Un blog aziendale: perché?
6. 1. Mezzi di comunicazione
Utenti dei media tradizionali e nuovi in Italia
Evoluzione nel periodo 2007-2013
Tv e radio reggono, crollano i quotidiani
Proforma / Un blog aziendale: perché?
7. 1. Mezzi di comunicazione
1. Televisione +1%, radio +6% in sei anni. Nello stesso
intervallo, Internet: +18% -> l’opposizione media
tradizionali versus nuovi media è smentita dalle cifre
(modello “second screen”: gli utenti guardano la TV con lo
smartphone tra le mani)
2. Lettori dei quotidiani: -20% in sei anni. I giornali a
pagamento hanno perso un quarto dei lettori, ma anche i
quotidiani online hanno meno utenti rispetto a sei anni fa ->
coda lunga dell’informazione, polverizzazione dei manifesti,
agenda giornalistica multimediale e stabilita dall’utente
3. Utenti di Internet: 63.5%. Italiani con lo smartphone: 40%.
Lettura e connettività ubiqua dal punto di vista spaziotemporale -> le redazioni devono allungare i tempi di
produzione dei contenuti (dal mattino presto alla sera
tardi)
4. Lettori di ebook: 5.2%. È un mercato ancora di nicchia
Proforma / Un blog aziendale: perché?
8. 2. Gli italiani e Internet
L’evoluzione digitale della specie
Comportamenti e tipologia degli utenti Internet in Italia
L’inizio del press divide
Proforma / Un blog aziendale: perché?
9. 2. Gli italiani e Internet
1. Un italiano su due ha almeno un profilo sui social media, la
quota sale all’80% tra gli under 30 -> chi è assente, o è
presente in modo inappropriato, perde immediatamente
competitività (cinque anni fa non era così). Questo vale per
ogni segmento dell’informazione, dal giornalismo alla politica
2. Il 20% degli utenti Internet (44.6% tra gli under 30) ha
smesso di leggere informazioni dalla carta stampata:
nascita, e potenziale crescita del press divide in Italia
3. Non solo nativi digitali: l’84.3% degli italiani sotto i 44 anni è
utente di Internet (italiani tra i 14 e 44 anni: 22.9 milioni di
persone, dati ISTAT) -> le aziende non digitali perdono
per strada mezza Italia
4. Il 24.2% degli italiani ha fatto acquisti online negli ultimi
30 giorni -> l’e-commerce non è più un servizio per nicchie
di “coraggiosi”, ma una precisa scelta di marketing
Proforma / Un blog aziendale: perché?
10. 3. A cosa serve Internet
Gli impieghi di Internet della popolazione italiana
Evoluzione nel periodo 2011-2013
Trionfa il segno +: gli italiani fanno sempre più cose
Proforma / Un blog aziendale: perché?
11. 3. A cosa serve Internet
1. Il 43.2% cerca informazioni su aziende, prodotti e servizi
(attività più frequente degli utenti italiani) -> si parla di te
anche se tu non sei online. Ma se non sei online non puoi
gestire le crisi di comunicazione, né imparare, né utilizzare i
dati per migliorare la tua offerta
2. Gli italiani usano sempre di più Internet per ascoltare
musica: 34.5% -> dal supporto fisico (cd), al supporto
digitale (MP3) all’assenza di supporti (streaming)
3. Scarsa centralità delle attività “serie” (eccetto l’home
banking) su Internet, come sbrigare pratiche, allargare la
rete professionale o prenotare una visita medica: colpa
degli italiani, o di chi offre servizi?
4. Internet come luogo della partecipazione diretta alla vita
politica: parzialmente falso. Solo l’8.8% lo fa -> vince chi
mescola porta-a-porta e tecnologia
Proforma / Un blog aziendale: perché?
12. 4. Gli italiani e l’informazione
Mezzi di informazione utilizzati in Italia
Evoluzione nel periodo 2011-2013
Vicinissimi al sorpasso di Facebook sui quotidiani
Proforma / Un blog aziendale: perché?
13. 4. Gli italiani e l’informazione
1. Dominio assoluto dei telegiornali (86% in crescita come
pubblico +5 punti in due anni) e dei giornali radio (55.7%),
ma crollo della fiducia: sette italiani su dieci ritengono
manipolate le informazioni che provengono dai media
tradizionali -> crisi del giornalismo radio-televisivo, non crisi
del mezzo radio-televisivo.
2. I quotidiani sono fonte di informazione per il 39.2%,
Facebook è al 37.6%: due anni fa la distanza era di 21
punti -> i grandi editori devono imparare a stare sui social
media, se vogliono salvare la loro centralità
3. Facebook stacca Twitter (6.3%) di 31 punti percentuali
-> Facebook serve a comunicare in modo im-mediato,
Twitter a comunicare con, e attraverso, i filtri dei media
tradizionali
4. Blog/forum sono letti solo dal 14.1% degli italiani: la
blogosfera italiana è considerata poco matura, o poco
influente (o entrambe le cose)
Proforma / Un blog aziendale: perché?
14. 5. Comportamenti con le aziende
Canali di comunicazione clienti-aziende
Comportamenti adottati negli ultimi sessanta giorni
La pagina FB è più utilizzata dei call center telefonici
Proforma / Un blog aziendale: perché?
15. 5. Comportamenti con le aziende
1. Il 36.6% degli italiani ha avuto un comportamento interattivo
con le aziende negli ultimi 60 giorni -> il modello di
relazione azienda-cliente basato esclusivamente sulla
transazione è definitivamente finito. L’assistenza pre e
post-vendita rappresentano elementi di (web)marketing
sempre più irrinunciabili
2. Il sito web dell’azienda è il primo luogo dell’interazione: un
sito fatto male equivale a una brutta prima impressione,
il cliente può essere perso per sempre
3. Facebook è più utilizzato rispetto alla consulenza
telefonica come forma di interazione cliente-azienda -> la
distribuzione dei budget su social media e sull’assistenza
telefonica è già stata aggiornata sulla base di questo cambio
di comportamento?
4. Contenuti prodotti dagli utenti hanno un peso equivalente ai
contenuti aziendali: dalla reclame alla web reputation
Proforma / Un blog aziendale: perché?
16. Dieta mediatica 2012:
alcuni dati extra
Applicazioni più scaricate
Comportamenti d’acquisto online
Proforma / Un blog aziendale: perché?
18. 2. Rete e comportamenti d’acquisto
Proforma / Un blog aziendale: perché?
19. 3. Sale e salotti 2013
Ricerca Digital Monitor – ANICA
Le tipologie del pubblico dei film
nei diversi contesti distributivi
e il rapporto con l’offerta
del cinema italiano
Proforma / Un blog aziendale: perché?
20. 1. Pubblico e biglietti venduti
Biglietti venduti: -20 milioni in due anni
2010: 120.58 milioni di biglietti venduti
2011: 112.12 milioni di biglietti venduti
2012: 101.2 milioni di biglietti venduti
Più persone, meno volte
2010: 27 milioni di consumatori, 4.5 biglietti a testa
2012: 28 milioni di consumatori, 3.6 biglietti a testa
Proforma / Un blog aziendale: perché?
21. 2. Profili: tipologie di consumatore
Cine-Mai - 45% - 0 volte l'anno (47% nel 2010, 54% nel 2011)
Cine-Meno - 15% - 1/2 volte l'anno -> 7.55 milioni di biglietti
Cine-Medio - 21% - 3/4 volte l'anno -> 24.01 milioni di biglietti
Cine-Molto - 16% - 5/10 volte l'anno -> 48.1 milioni di biglietti
Cine-Mad - 4% - 11/20 volte l'anno -> 21.97 milioni di biglietti
Cine-Molto + Cine-Mad = 20% dei consumatori genera il 69%
dei biglietti venduti
Proforma / Un blog aziendale: perché?
22. 2a. Profili: Il Cine-Mad
Cine-Mad (4%): al cinema 11/20 volte l’anno, 21.97 milioni di
biglietti acquistati (20% circa)
Prevalentemente di sesso femminile (54%)
Residenti in aree metropolitane (città con più di 500mila
abitanti)
Età media: 38 anni (il 52% è di età compresa tra i 18 e i 34 anni)
Utenti Internet: 85%
Possessori di smartphone: 62%
Possessori di tablet: 47%
Come raggiungerli? Web e social media
Web-reputation come leva di marketing: utenti Cine-mad
“entusiasti” possono aiutare i meccanismi di passaparola positivo
Proforma / Un blog aziendale: perché?
23. 2b. Profili: Il Cine-Molto
Cine-Molto (16%): al cinema 5-10 volte l’anno, 48.1 milioni di
biglietti venduti (quasi il 50%)
Prevalentemente di sesso maschile (55%)
Residenti in Comuni tra i 30mila e i 100mila abitanti
Età media: 35 anni (il 59% è di età compresa tra i 15 e i 34 anni)
Utenti di Internet 95%
Utenti di smartphone 66%
Utenti di tablet 34%
Come raggiungerli? Rapporto uno-ad-uno
Sito Internet come cuore della comunicazione (newsletter,
servizi dedicati), soprattutto quando il cinema ha scarsa
concorrenza all’interno della sua area urbana
Proforma / Un blog aziendale: perché?
24. 2c. Profili: Il Cine-Medio
Cine-Medio (21%): al cinema 3-4 volte l’anno, 24 milioni di
biglietti venduti (quasi il 25%)
Prevalentemente di sesso maschile (56%)
Residenti in Comuni fra 10mila e 30mila abitanti
Età media: 44 anni
Utenti Internet: 76%
Utenti smartphone: 47%
Utenti tablet 28%
Come raggiungerli? Comunicazione tradizionale
Concentrare il budget su poche azioni concentrate in occasione
della proiezione dei film più attesi, anche con azioni su mezzi
tradizionali (carta stampata, manifesti). Usare i social media per
gestire e integrare “l’ordinaria amministrazione”
Proforma / Un blog aziendale: perché?
25. 3. Cinema: perché no?
Motivi della mancata frequentazione delle sale
Per la presenza di alternative cinematografiche gratuite o a
pagamento in tv (5.5 milioni di persone)
Per disinteresse verso il palinsesto (2 milioni)
Per disinteresse verso i film in generale (700mila)
Per il costo del biglietto (1.3 milioni)
Per la necessità di dover tagliare le spese (1 milione)
Per l’eccesiva distanza delle sale da casa (1.4 milioni)
Per lo scarso gradimento nei confronti dei multisala (500mila)
Perché si è soli (1 milione)
Tutti gli altri parlano di “mancanza di tempo”, “motivi
organizzativi” o non indicano un motivo specifico.
Proforma / Un blog aziendale: perché?
26. 4. Cinema: perché sì
Criteri di scelta del film al cinema
Consiglio di amici/conoscenti: 27.3% (passaparola sale al
38% per gli utenti del cinema meno frequenti)
Visione del trailer: 24.5%
Verifica programmazione sui quotidiani: 19.2%
Verifica programmazione sui siti specializzati: 13.5%
Recensioni sui quotidiani: 10.8%
Scelta sul posto: 7.4%
Presentazione dei film in TV: 7.7%
Recensioni su siti Internet: 11.8%
Trailer sul web: 8.5%
Recensioni sui periodici: 6.6%
(Al cinema in auto: 82% del totale. Due anni fa era il 73%)
Proforma / Un blog aziendale: perché?
27. 5. Cinema: suggerimenti migliorativi
Quali sono gli aspetti che potrebbero convincerla ad andare
al cinema con maggior frequenza (o a riprendere ad
andarci?)
- Più promozioni sui costi dei biglietti: 26%
- Prezzi più bassi negli ultimi giorni di programmazione: 16%
- Migliorare la qualità dei film italiani: 16%
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28. 6. Tendenze e strategie
Alcune riflessioni a partire da questi dati:
- I consumatori chiedono coinvolgimento (nelle scelte degli
esercenti, nelle politiche di prezzi, in alcuni casi nella
programmazione) -> la clientela si fa “comunità di appassionati”
- I consumatori chiedono di accorciare le distanze (fisiche,
rispetto agli altri consumatori, rispetto alla comunicazione)
- I consumatori più fedeli (Cine-Mad, Cine-Molti) sono anche i
più connessi: la loro soddisfazione è una delle più potenti chiavi
di marketing per il futuro -> ascoltare e monitorare i loro
feedback per migliorare il servizio
- Ogni film, ogni sala, ogni stagione richiede strategie di
comunicazione flessibili, basate sul tipo di pubblico che si
intende effettivamente intercettare (i Cine-Mad sono consumatori
molto diversi dai Cine-Medi e dai Cine-Meno: è impensabile
parlare a tutti allo stesso modo)
Proforma / Un blog aziendale: perché?
29. 4. Accorciare le distanze
Sito: Glasgow Film Theatre
Facebook: UCI Cinemas Brasil
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30. 1. Sito: Glasgow Film Theatre
Homepage del sito del Glasgow Film Theatre
(parte bassa – sito integrale: www.glasgowfilm.org/theatre)
Proforma / Un blog aziendale: perché?
31. 1. Tutti i servizi in poco spazio
Link e servizi disponibili già sulla homepage:
1.Programmazione quotidiana, con possibilità diretta di
acquisto dei biglietti
2.Notizie costantemente aggiornate sugli “extra” di
programmazione (eventi speciali, versioni originali, rassegne
monografiche, sessioni “scozzesi” di Festival europei)
3.Possibilità di affittare film direttamente dal sito
4.Social media subito in vista (account Twitter, con gli
aggiornamenti scritti, visibile in forma “esplosa” già dalla home)
5.Sezione blog, con post a cadenza bisettimanale
6.Possibilità di noleggiare le sale per eventi e conferenze
7.Dettaglio di tutti gli accordi con le scuole per favorire l’accesso
al cinema dei ragazzi
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32. 2. Non solo cinema
Albero di navigazione “verticale” del sito:
tutti i servizi in un’unica interfaccia
Card personalizzate, merchandising, assunzioni,
community e social network:
ogni cliente ha il suo percorso di navigazione ideale
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33. 3. Going green
L’etica come modello identitario
(per Glasgow Film come per chi ci lavora)
“Environmental matters are a fundamental part of Glasgow Film’s ethos
and we’re working to extend these principles
to our creative partners, staff, suppliers and patrons”
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34. 1. Facebook: Uci Cinema Brasil
Pagina Facebook ufficiale della catena UCI Cinemas Brasil
Proforma / Un blog aziendale: perché?
35. 2. Facebook: Uci Cinema Brasil
Tutta la programmazione, di tutte le sale, in un click
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36. 2. Facebook: Uci Cinema Brasil
Acquisto del biglietto direttamente senza uscire da FB
(e possibilità di condividere le informazioni
sul proprio profilo personale)
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37. 3. Facebook: Uci Cinema Brasil
Logica digital first: locandine ufficiali, promozioni UCI,
campagne istituzionali ed eventi speciali:
tutto è sui social media, per tutti
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38. 5. Cinque consigli
Il sito = il centro di una comunità
Le “pre-campagne” su Facebook
Post sponsorizzati su Facebook
Le campagne instant
Cinepooling
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39. 1. Il sito: il centro di una comunità
La trasformazione del consumatori in “influencer digitali”
(attraverso il passaparola) e la richiesta di accorciare le distanze
offre agli esercenti un’opportunità sfidante: come faccio a far
sentire i consumatori “a casa”?
Alcuni esempi:
- Facendo conoscere i consumatori tra loro: eventi dedicati
agli iscritti alle newsletter o ai titolari di carte speciali (es. tessera
fedeltà)
- Organizzando sondaggi online (esempio: quali film vorresti nel
tuo cinema?) per avvicinare domanda e offerta
- Valutando politiche promozionali (di prezzo e/o di orario) in
occasione di film
- Utilizzando i social media per premialità speciali (biglietti
gratis in cambio di attivazioni) o format di comunicazione
sistematici (la recensione del giorno, la foto della settimana…)
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40. 2. Pre-campagne su Facebook
Facebook offre la possibilità di costruire campagne di
comunicazione a pagamento mirate all’aumento dei “mi piace”
(utenti veri) di una pagina. È possibile costruire campagne ad
altissimo livello di personalizzazione (per città, per età, per
profilo socio-demografico, per interessi).
Questo permette a sale anche piccole (o presenti in piccoli
centri) di coinvolgere la comunità dei suoi consumatori
potenziali e di costruire una massa critica di utenti “iscritti” alla
pagina, con cui poter comunicare in seguito novità,
programmazione, promozioni, esclusive.
Costo medio per nuovo “mi piace” generato da questo tipo di
campagne: 15-20 centesimi.
Ma non basta: masse critiche grandi non si attivano se sulla
pagina non si producono contenuti coinvolgenti.
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41. 2. Pre-campagne su Facebook
Pannello di controllo di una “pre-campagna”
per costruire la propria comunità personalizzata di utenti/consumatori
Si consulta da qui: basta essere amministratori di una pagina FB
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42. 3. Post sponsorizzati su Facebook
Un post sponsorizzato (promoted post) è un contenuto caricato
su una pagina pubblica a cui gli amministratori della pagina
associano un investimento pubblicitario affinché il contenuto
sia più visibile sulle bacheche Facebook del pubblico-target.
A differenza di un’inserzione classica, il contenuto associato
all’investimento non è creato con finalità commerciali dirette, ma
è un contenuto che resta sulla pagina anche alla fine
dell’investimento pubblicitario.
L’investimento serve dunque ad aumentare la visibilità di quel
contenuto all’interno del pubblico-target su Facebook.
Esempio: comunicazione di un film molto atteso nelle sale (e
della sua programmazione) attraverso un’inserzione destinata
agli utenti FB della città sede del cinema
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43. 3. Post sponsorizzati su Facebook
A differenza di un’inserzione pubblicitaria classica, il post
sponsorizzato appare direttamente sulla home Facebook degli
utenti che si intende raggiungere attraverso la pianificazione.
Per questo, un post sponsorizzato sarà tanto più efficace e meno
invasivo, quanto più non apparirà come un messaggio
esplicitamente pubblicitario, nel linguaggio e nella tipologia di
contenuto presentato.
Così come per le pre-campagne, è possibile gestire tutte le
variabili sociodemografiche. A differenza di campagne pianificate
sui mezzi tradizionali, il budget può essere modulato e
personalizzato in qualsiasi momento (ad esempio: è possibile
investire di più il giovedì e il sabato, meno negli altri giorni della
settimana)
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44. 3. Post sponsorizzati su Facebook
I post sponsorizzati “ideali” sono contenuti di interesse generale,
a forte contenuto virale (ad esempio informazioni sulla
programmazione, o promozioni speciali). L’investimento
economico, in questo caso, è funzionale ad aumentare la
visibilità di quel post all’interno del pubblico target o tra le
persone già iscritte a una pagina. L’obiettivo è far sì che gli utenti
coinvolti non si limitino ad apprendere la notizia, ma che
siano motivati anche a condividerla (esempio: utente di 20
anni vede la locandina di un film nuovo, la condivide sul proprio
profilo chiedendo ai suoi amici di andare al cinema con lui).
I processi di condivisione virale hanno un costo solo se
l’interazione “deriva” dal post sponsorizzato, ma se un utente
condivide il contenuto dalla bacheca di un altro utente,
quell’interazione virale non comporta spese extra per
l’inserzionista.
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45. 3. Post sponsorizzati su Facebook
Buona pratica di post sponsorizzato virale. Il fan dei Blur
condivide questa immagine su FB (e può acquistare un biglietto
per un loro concerto); altri utenti, amici di chi condivide questo
contenuto sul proprio profilo, possono condividere (e
acquistare) a sua volta senza costi extra per l’inserzionista.
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46. 4. Le campagne instant
Una campagna instant è una scelta creativa (prevalentemente
visiva), non necessariamente coerente con un preciso obiettivo
di marketing e comunicazione, finalizzata a trarre vantaggio
dall’attivazione spontanea dell’opinione pubblica online
attorno ad alcuni temi preventivabili (esempio: feste comandate,
eventi fissati in calendario) o non preventivabili (fatti di attualità).
Lo scopo di queste campagne è aumentare la popolarità delle
pagine e, dunque, dell’organizzazione (azienda, ente,
personaggio pubblico) comunicata attraverso Facebook.
A differenza di una campagna “tradizionale”, la campagna instant
deve essere realizzata e progettata in pochissimo tempo, per
sfruttare al meglio l’onda mediatica generata dal caso d’attualità.
Si parla, in questo caso, di real-time marketing.
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47. 4. Le campagne instant
Realizzare una campagna instant è una buona idea perché si
comunica all’interno di un contesto pronto a ricevere messaggi
coerenti ai temi di discussione più popolari nel momento in cui la
campagna è realizzata. Dunque c’è meno rischio che il
messaggio (anche commerciale, anche sponsorizzato) possa
essere percepito come potenzialmente invasivo.
Inoltre l’attivazione mediatica virale utilizzata per
promuovere il contenuto non ha costi, non può e non deve
essere indotta da parte di chi comunica: il rapporto tra costi e
benefici (anche solo in termini di visibilità) è quasi sempre
vantaggioso per chi comunica.
Possibili campagne instant per il cinema: sfruttare
dichiarazioni pubbliche di attori, questioni politiche che hanno a
che fare con il settore, grandi successi o flop di film molto attesi,
campagne di satira (sono solo alcuni esempi).
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48. 4. Le campagne instant
Il caso OREO – Superbowl 2013
C’è un blackout durante la partita. Oreo realizza e pubblica
questa campagna cinque minuti dopo il blackout. Risultato:
22000 interazioni e 20000 nuovi “mi piace” alla fanpage
Facebook di Oreo nelle due ore successive alla pubblicazione.
(qui i dettagli)
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49. 5. Cinepooling
I dati della ricerca Sale e Salotti (Digital Monitor – Anica)
evidenziano due motivi del mancato accesso alle sale
cinematografiche:
- Eccessiva distanza dalle sale (1.4 milioni di persone)
- Perché si è soli (1 milione di persone)
Questi “mancati pubblici” possono essere raggiunti con un’unica
azione, anche direttamente gestita dall’esercente: il cinepooling
Esempio: gli iscritti alla newsletter/area riservata del sito di un
cinema potrebbero mettersi in contatto con altri iscritti per
ammortizzare i costi e l’impegno di un viaggio in auto di molti
chilometri, e/o per evitare di recarsi al cinema da soli.
Vantaggi: aumento del senso di comunità, nuovi consumatori.
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