La storia di un calciatore del Bari e della sua squadra, passata in 90 giorni dal fallimento della società al quasi-miracolo sportivo. Nel frattempo, su Facebook, la storia è stata raccontata da un osservatore privilegiato: Daniele Sciaudone, centrocampista del Bari.
In questa presentazione, una piccola grande lezione di comunicazione interna, aziendale, istituzionale, ma soprattutto per chi, di lavoro, gestisce spazi sui social media.
Come scrivere un brief di comunicazione e come declinarlo sui social mediaDino Amenduni
Analisi di scenario, SWOT analysis, quadrato semiotico, obiettivi e declinazioni: traccia per un’esercitazione (di 6-8 ore).
(presentata a Mantova il 24 luglio 2014 all'interno del laboratorio di progettazione "Imprese per i beni comuni")
Avversari, non nemici: come affrontare una campagna elettorale senza trasform...Dino Amenduni
1. Ridurre al massimo l’uso delle categorie pre-politiche dell’odio e dell’amore (soprattutto se usate dai leader, parlando di loro stessi).
2. Ridurre al massimo l’uso dei numeri falsi, usati pur di vincere a tutti i costi.
3. Evitare di comunicare la politica limitandosi a elogiare la propria parte e a contestare la parte avversaria: il riconoscimento del buono che arriva dall’altra parte è più credibile e distende gli animi.
4. Riconoscere la sconfitta, quando arriva. Senza alibi
(slide presentate a Parole Ostili, Trieste, 18 febbraio 2017)
Perché la politica italiana usa poco i dati? Dino Amenduni
Assenza della cultura del database, antipolitica, legislazione antiquata: storia di un amore mai nato.
Intervento al Personal Democracy Forum Italia
Workshop: Data-driven campaigns in Europe: what went wrong after Obama?
Roma, 29 settembre 2014
5 motivi per cui potresti aver visto almeno un post di Gianni Morandi nell’es...Dino Amenduni
1. Il racconto è autentico: è la pagina di Gianni Morandi, non è una pagina su Gianni Morandi.
2. Contenuti (multimediali) pubblicati ogni giorno, tutti i giorni: la serialità rende la pagina sempre invitante.
3. Sta “sul pezzo”: tiene conto delle discussioni d’attualità.
4. La gestione della pagina, pur essendo di un personaggio pubblico, non dimentica né omette la componente privata della propria vita.
5. Il vero vantaggio competitivo (perché lo fanno in pochissimi): risponde ai commenti!
Crisi di fiducia, centralità dei media tradizionali, il ruolo dei social media:una professione in radicale cambiamento. Modulo di comunicazione politica all'interno del Corso in social media e digital marketing di Eurogiovani.
http://socialmediamarketing.eurogiovani.it/
Michele Emiliano - Puglia 2015/2020: il programma del sindaco di Puglia e del...Dino Amenduni
Tutte le proposte del programma di Michele Emiliano candidato presidente della Regione Puglia su:
- rifiuti
- sanità
- legge elettorale e parità di genere
- borse di studio e formazione
- reddito di dignità
- "meno cemento, più Puglia"
- ricerca e innovazione
- ILVA
- riqualificazione urbana
Cinque riflessioni sul giornalismo politico in italiaDino Amenduni
Avere “millecinquecento lettori” non basta più: i pensieri di Enzo Forcella applicati alla campagna elettorale permanente.
Cosa fare?
1. Spostare il centro del proprio lavoro dalla sola ricerca della notizia alla verifica dell’attendibilità delle informazioni offerte dai politici
2. Decidere: o si fa il tifo, o si fanno analisi
3. Ricordarsi che il lettore è il lettore e non (solo) il politico
4. Stare un po’ più su Facebook e un po’ meno su Twitter
(e stare un po’ di più online in generale)
5. (se possibile) ridurre i momenti di aggregazione informale con i politici, e anche con i comunicatori politici
(Slide presentate a Cortina Tra Le Righe, 13 luglio 2015)
Dieci cose che ho imparato dopo 700 giorni consecutivi di campagne elettoraliDino Amenduni
Tempi e orari di lavoro, ruolo dei social media, peso della comunicazione, gestione delle crisi, l’importanza di avere patatine e taralli a portata di mano (slide realizzate a giugno 2015)
Come scrivere un brief di comunicazione e come declinarlo sui social mediaDino Amenduni
Analisi di scenario, SWOT analysis, quadrato semiotico, obiettivi e declinazioni: traccia per un’esercitazione (di 6-8 ore).
(presentata a Mantova il 24 luglio 2014 all'interno del laboratorio di progettazione "Imprese per i beni comuni")
Avversari, non nemici: come affrontare una campagna elettorale senza trasform...Dino Amenduni
1. Ridurre al massimo l’uso delle categorie pre-politiche dell’odio e dell’amore (soprattutto se usate dai leader, parlando di loro stessi).
2. Ridurre al massimo l’uso dei numeri falsi, usati pur di vincere a tutti i costi.
3. Evitare di comunicare la politica limitandosi a elogiare la propria parte e a contestare la parte avversaria: il riconoscimento del buono che arriva dall’altra parte è più credibile e distende gli animi.
4. Riconoscere la sconfitta, quando arriva. Senza alibi
(slide presentate a Parole Ostili, Trieste, 18 febbraio 2017)
Perché la politica italiana usa poco i dati? Dino Amenduni
Assenza della cultura del database, antipolitica, legislazione antiquata: storia di un amore mai nato.
Intervento al Personal Democracy Forum Italia
Workshop: Data-driven campaigns in Europe: what went wrong after Obama?
Roma, 29 settembre 2014
5 motivi per cui potresti aver visto almeno un post di Gianni Morandi nell’es...Dino Amenduni
1. Il racconto è autentico: è la pagina di Gianni Morandi, non è una pagina su Gianni Morandi.
2. Contenuti (multimediali) pubblicati ogni giorno, tutti i giorni: la serialità rende la pagina sempre invitante.
3. Sta “sul pezzo”: tiene conto delle discussioni d’attualità.
4. La gestione della pagina, pur essendo di un personaggio pubblico, non dimentica né omette la componente privata della propria vita.
5. Il vero vantaggio competitivo (perché lo fanno in pochissimi): risponde ai commenti!
Crisi di fiducia, centralità dei media tradizionali, il ruolo dei social media:una professione in radicale cambiamento. Modulo di comunicazione politica all'interno del Corso in social media e digital marketing di Eurogiovani.
http://socialmediamarketing.eurogiovani.it/
Michele Emiliano - Puglia 2015/2020: il programma del sindaco di Puglia e del...Dino Amenduni
Tutte le proposte del programma di Michele Emiliano candidato presidente della Regione Puglia su:
- rifiuti
- sanità
- legge elettorale e parità di genere
- borse di studio e formazione
- reddito di dignità
- "meno cemento, più Puglia"
- ricerca e innovazione
- ILVA
- riqualificazione urbana
Cinque riflessioni sul giornalismo politico in italiaDino Amenduni
Avere “millecinquecento lettori” non basta più: i pensieri di Enzo Forcella applicati alla campagna elettorale permanente.
Cosa fare?
1. Spostare il centro del proprio lavoro dalla sola ricerca della notizia alla verifica dell’attendibilità delle informazioni offerte dai politici
2. Decidere: o si fa il tifo, o si fanno analisi
3. Ricordarsi che il lettore è il lettore e non (solo) il politico
4. Stare un po’ più su Facebook e un po’ meno su Twitter
(e stare un po’ di più online in generale)
5. (se possibile) ridurre i momenti di aggregazione informale con i politici, e anche con i comunicatori politici
(Slide presentate a Cortina Tra Le Righe, 13 luglio 2015)
Dieci cose che ho imparato dopo 700 giorni consecutivi di campagne elettoraliDino Amenduni
Tempi e orari di lavoro, ruolo dei social media, peso della comunicazione, gestione delle crisi, l’importanza di avere patatine e taralli a portata di mano (slide realizzate a giugno 2015)
Cinque domande frequenti sulla comunicazione politica onlineDino Amenduni
In queste slide ho provato a rispondere a un po' di quesiti che in questi anni hanno spesso rimbalzato tra docenze e social media:
1. Un politico sta per iniziare una campagna elettorale
e vuole fare il primo passo su Facebook:
meglio usare un profilo o aprire una pagina pubblica?
2. Chi deve gestire gli account social dei politici
in campagna elettorale (il candidato, i comunicatori, entrambi)?
3. Cosa faccio quando un utente trolla o insulta?
4. È utile utilizzare i social media anche in contesti territoriali molto piccoli?
5. Esiste un profilo professionale ideale per lavorare sulla comunicazione politica online?
Why do italian politicians make little use of statistics?Dino Amenduni
Lack of database culture, anti-politics, obsolete legislation:
the love story that never was
by Dino Amenduni
Personal Democracy Forum Italia
Data-driven campaigns in Europe: what went wrong after Obama? Rome, 29 September 2014
Architettura delle campagne elettorali - otto idee per non impazzireDino Amenduni
1 - Nessuna campagna elettorale dovrebbe iniziare senza dati.
2 - Non si inizia dalle caratteristiche del candidato con cui si lavora, ma dall’analisi degli avversari e delle regole: chi sono, quanti sono, qual è la legge elettorale.
3 - Costruisci l’architettura di una campagna elettorale: lo staff, i ruoli, le funzioni, le spie di allarme.
4 - Esiste solo un 5% di decisioni strategiche per cui è davvero importante tenere il punto a tutti i costi.
Per tutte le altre: attacca il ciuccio dove vuole il padrone (regola del 95%).
5 - Molto spesso le campagne si vincono per errori degli avversari, non per meriti propri.
6 - In campagna elettorale non esistono orari, non esistono i weekend, non esistono i giorni festivi.
7 - È sempre meglio lavorare insieme a un’altra agenzia
di comunicazione del luogo in cui ci sono le elezioni.
8 - Quantità e qualità della consulenza politica sono molto spesso incompatibili.
(presentata l'8 novembre 2014 all'ottavo summit di Architecta - www.architecta.it)
Antonio Decaro - Amministrative Bari 2014 - storia della campagna elettoraleDino Amenduni
Sei mesi di scelte, decisioni strategiche, idee creative, video, sfottò, stroncature, sondaggi, aneddoti. Tre campagne in una (Primarie, Amministrative, ballottaggio). In questa presentazione c'è tutto (o quasi). È la storia della campagna elettorale di Antonio Decaro, il nuovo sindaco di Bari.
Come si promuove, difende o compromette la propria reputazione onlineDino Amenduni
Dieci storie per comprendere come si promuove, difende o compromette la propria reputazione online. Cinque WIN, cinque FAIL e cinque riflessioni per districarsi sui social media
Dieci regole-base per gestire la presenza sui social mediaDino Amenduni
1. Tu sei un utente come tutti gli altri (anche quando non è vero)
2. Dai notizie in anteprima
3. Vuoi (proprio) moderare i commenti? Spiegalo subito
4. Se non rispondi tu, lo faranno gli altri
5. Cerca la multimedialità
6. Meglio non comunicare che comunicare male
7. Ricicla i contenuti dagli altri mezzi di comunicazione
8. Non aprire troppi canali social se non sai come gestirli
9. Rispetta l’algoritmo
10. Una volta che hai iniziato, non puoi fermarti (senza danni)
Cinque regole per costruire la domanda di cambiamentoDino Amenduni
1. Integrità-credibilità-accountability
(a partire dai risultati)
2. Comunicazione permanente
3. Ascoltare e non pensare di avere sempre ragione
4. Stare nell’agenda e parlare dei problemi reali delle persone
5. Non misurare tutto in termini economici
Il futuro è la parola "Dati", non è la parola “creatività".
Il futuro è la parola "Condividere", non è la parola “nascondere".
Il futuro è la parola "DisruptIon", non è la parola “chiedere il permesso".
Slide presentate durante l'evento TedX Lecce, 25 ottobre 2014, Teatro Politeama Greco.
Art: Miki De Benedictis
Tra complessità e banalizzazione, un’etica della comunicazione politica
Le slide di Andrea Camorrino durante #laprof, scuola di comunicazione politica di Proforma, Polignano a Mare, 1-3 luglio.
Comunicatori (e) permanenti - cosa cambia nell'era dei parrucchieri-influencerProforma
Come si vende un prodotto, raccontare un'idea, vincere una campagna elettorale in un momento della storia in cui i parrucchieri sono tra i cinque professionisti con la maggiore credibilità e un "uomo qualunque" è ritenuto più credibile di un politico, un giornalista, un prete?
Le sfide di questa fase della storia della comunicazione commerciale, istituzionale e politica sono molto grandi e non tutte sono gestibili con facilità. Porsi alcune domande e provare a dare alcune risposte rapide è l'obiettivo di queste slide che ruotano attorno ad alcuni principi.
- La pubblicità è in questo momento lo strumento di persuasione meno convincente tra quelli a disposizione
- Le persone di cui storicamente "ci si fidava" non hanno più questo potere, che ora pare in mano all'uomo qualunque, al passante, all'utente di Internet che condivide un link. Questo comporta un profondissimo shock nelle modalità di formazione dell'opinione pubblica, modalità peraltro non facilmente tracciabili perché fortemente dispersive e atomizzate;
- chi conosce davvero il proprio interlocutore digitale, sa cosa vuole, di cosa ha bisogno, cosa lo annoia ha un enorme vantaggio competitivo su chi invece pensa di poter "vendere" qualcosa basandosi sulla sola forza della comunicazione
- Qualsiasi atto di comunicazione deve tenere conto dei meccanismi neurali che portano alla presa di decisioni. Non basta "avere ragione", essere "razionali": serve assecondare i meccanismi cerebrali semplici, quelli che fanno capo al "sistema 1" per com'è stato descritto da Daniel Kanheman
- Raccontare storie (cioè ordinare i contenuti secondo un formato narrativo e non solo descrittivo) diventa dunque sempre più importante per raggiungere correttamente i destinatari.
Come preparare un dibattito politico in TVProforma
Suggerimenti per i candidati e per gli staff, per il lavoro online e offline. Una guida pratica per la preparazione dei dibattiti, l'analisi dell'avversario e gli accorgimenti per evitare errori, con alcuni consigli per il monitoraggio e la produzione dei contenuti sui social media.
Brexit, Trump, referendum: lezioni dalla politica del 2016Proforma
Errori, buone pratiche, obiettivi e scelte strategiche: traccia di lavoro per le prossime elezioni dopo le esperienze nel Regno Unito, Stati Uniti e Italia.
Vincere l’internet senza usare il clickbait - otto consigli per l'ottimizzazi...Proforma
1. Individua l'eroe
2. Punta su interessi di nicchia
3. Trova storie che ispirino i comportamenti virtuosi delle persone
4. Sii multimediale
5. Usa didascalie descrittive e con un linguaggio familiare
6. Usa testi emozionanti e creano interesse
7. Inserisci tutte le informazioni indispensabili in didascalia
8. Non creare enfasi dove non serve
Lo storytelling al servizio della comunicazione istituzionale Proforma
Slide, video, tormentoni: diritti e doveri di chi deve parlare ai cittadini.
Contenuti della presentazione:
- l'ingresso delle slide a Palazzo Chigi
- il ruolo delle metafore nella comunicazione di lungo periodo
- il ruolo dei leader nella comunicazione istituzionale
- il ruolo dei video nella comunicazione istituzionale
- l’integrazione tra comunicazione istituzionale ed elettorale
- l’effetto-Trump sulle regole classiche della comunicazione politica
(presentato alla Scuola Holden sabato 25 marzo 2017)
Come sopravvivere al nuovo algoritmo di FacebookDino Amenduni
Quali conseguenze ci sono per i produttori di contenuti? Il ruolo della reputazione, del chi-cosa-come, il peso dei video e delle community nella generazione di interesse.
(slide presentate allo Sport Digital Marketing Festival di Riccione, 14 giugno 2018)
Perché i politici si prendono a pesci in faccia (e continueranno a farlo)Dino Amenduni
I politici continueranno a prendersi a pesci in faccia fin quando:
1. uno dei due interlocutori sarà debole dal punto di vista pre-politico
2. i politici potranno usare fallacie logiche senza essere redarguiti prima di tutto dal loro elettorato
3. Entrare nel merito non risulterà sufficientemente conveniente.
(slide presentate durante Parole Ostili Trieste, 7 giugno 2018)
Cinque domande frequenti sulla comunicazione politica onlineDino Amenduni
In queste slide ho provato a rispondere a un po' di quesiti che in questi anni hanno spesso rimbalzato tra docenze e social media:
1. Un politico sta per iniziare una campagna elettorale
e vuole fare il primo passo su Facebook:
meglio usare un profilo o aprire una pagina pubblica?
2. Chi deve gestire gli account social dei politici
in campagna elettorale (il candidato, i comunicatori, entrambi)?
3. Cosa faccio quando un utente trolla o insulta?
4. È utile utilizzare i social media anche in contesti territoriali molto piccoli?
5. Esiste un profilo professionale ideale per lavorare sulla comunicazione politica online?
Why do italian politicians make little use of statistics?Dino Amenduni
Lack of database culture, anti-politics, obsolete legislation:
the love story that never was
by Dino Amenduni
Personal Democracy Forum Italia
Data-driven campaigns in Europe: what went wrong after Obama? Rome, 29 September 2014
Architettura delle campagne elettorali - otto idee per non impazzireDino Amenduni
1 - Nessuna campagna elettorale dovrebbe iniziare senza dati.
2 - Non si inizia dalle caratteristiche del candidato con cui si lavora, ma dall’analisi degli avversari e delle regole: chi sono, quanti sono, qual è la legge elettorale.
3 - Costruisci l’architettura di una campagna elettorale: lo staff, i ruoli, le funzioni, le spie di allarme.
4 - Esiste solo un 5% di decisioni strategiche per cui è davvero importante tenere il punto a tutti i costi.
Per tutte le altre: attacca il ciuccio dove vuole il padrone (regola del 95%).
5 - Molto spesso le campagne si vincono per errori degli avversari, non per meriti propri.
6 - In campagna elettorale non esistono orari, non esistono i weekend, non esistono i giorni festivi.
7 - È sempre meglio lavorare insieme a un’altra agenzia
di comunicazione del luogo in cui ci sono le elezioni.
8 - Quantità e qualità della consulenza politica sono molto spesso incompatibili.
(presentata l'8 novembre 2014 all'ottavo summit di Architecta - www.architecta.it)
Antonio Decaro - Amministrative Bari 2014 - storia della campagna elettoraleDino Amenduni
Sei mesi di scelte, decisioni strategiche, idee creative, video, sfottò, stroncature, sondaggi, aneddoti. Tre campagne in una (Primarie, Amministrative, ballottaggio). In questa presentazione c'è tutto (o quasi). È la storia della campagna elettorale di Antonio Decaro, il nuovo sindaco di Bari.
Come si promuove, difende o compromette la propria reputazione onlineDino Amenduni
Dieci storie per comprendere come si promuove, difende o compromette la propria reputazione online. Cinque WIN, cinque FAIL e cinque riflessioni per districarsi sui social media
Dieci regole-base per gestire la presenza sui social mediaDino Amenduni
1. Tu sei un utente come tutti gli altri (anche quando non è vero)
2. Dai notizie in anteprima
3. Vuoi (proprio) moderare i commenti? Spiegalo subito
4. Se non rispondi tu, lo faranno gli altri
5. Cerca la multimedialità
6. Meglio non comunicare che comunicare male
7. Ricicla i contenuti dagli altri mezzi di comunicazione
8. Non aprire troppi canali social se non sai come gestirli
9. Rispetta l’algoritmo
10. Una volta che hai iniziato, non puoi fermarti (senza danni)
Cinque regole per costruire la domanda di cambiamentoDino Amenduni
1. Integrità-credibilità-accountability
(a partire dai risultati)
2. Comunicazione permanente
3. Ascoltare e non pensare di avere sempre ragione
4. Stare nell’agenda e parlare dei problemi reali delle persone
5. Non misurare tutto in termini economici
Il futuro è la parola "Dati", non è la parola “creatività".
Il futuro è la parola "Condividere", non è la parola “nascondere".
Il futuro è la parola "DisruptIon", non è la parola “chiedere il permesso".
Slide presentate durante l'evento TedX Lecce, 25 ottobre 2014, Teatro Politeama Greco.
Art: Miki De Benedictis
Tra complessità e banalizzazione, un’etica della comunicazione politica
Le slide di Andrea Camorrino durante #laprof, scuola di comunicazione politica di Proforma, Polignano a Mare, 1-3 luglio.
Comunicatori (e) permanenti - cosa cambia nell'era dei parrucchieri-influencerProforma
Come si vende un prodotto, raccontare un'idea, vincere una campagna elettorale in un momento della storia in cui i parrucchieri sono tra i cinque professionisti con la maggiore credibilità e un "uomo qualunque" è ritenuto più credibile di un politico, un giornalista, un prete?
Le sfide di questa fase della storia della comunicazione commerciale, istituzionale e politica sono molto grandi e non tutte sono gestibili con facilità. Porsi alcune domande e provare a dare alcune risposte rapide è l'obiettivo di queste slide che ruotano attorno ad alcuni principi.
- La pubblicità è in questo momento lo strumento di persuasione meno convincente tra quelli a disposizione
- Le persone di cui storicamente "ci si fidava" non hanno più questo potere, che ora pare in mano all'uomo qualunque, al passante, all'utente di Internet che condivide un link. Questo comporta un profondissimo shock nelle modalità di formazione dell'opinione pubblica, modalità peraltro non facilmente tracciabili perché fortemente dispersive e atomizzate;
- chi conosce davvero il proprio interlocutore digitale, sa cosa vuole, di cosa ha bisogno, cosa lo annoia ha un enorme vantaggio competitivo su chi invece pensa di poter "vendere" qualcosa basandosi sulla sola forza della comunicazione
- Qualsiasi atto di comunicazione deve tenere conto dei meccanismi neurali che portano alla presa di decisioni. Non basta "avere ragione", essere "razionali": serve assecondare i meccanismi cerebrali semplici, quelli che fanno capo al "sistema 1" per com'è stato descritto da Daniel Kanheman
- Raccontare storie (cioè ordinare i contenuti secondo un formato narrativo e non solo descrittivo) diventa dunque sempre più importante per raggiungere correttamente i destinatari.
Come preparare un dibattito politico in TVProforma
Suggerimenti per i candidati e per gli staff, per il lavoro online e offline. Una guida pratica per la preparazione dei dibattiti, l'analisi dell'avversario e gli accorgimenti per evitare errori, con alcuni consigli per il monitoraggio e la produzione dei contenuti sui social media.
Brexit, Trump, referendum: lezioni dalla politica del 2016Proforma
Errori, buone pratiche, obiettivi e scelte strategiche: traccia di lavoro per le prossime elezioni dopo le esperienze nel Regno Unito, Stati Uniti e Italia.
Vincere l’internet senza usare il clickbait - otto consigli per l'ottimizzazi...Proforma
1. Individua l'eroe
2. Punta su interessi di nicchia
3. Trova storie che ispirino i comportamenti virtuosi delle persone
4. Sii multimediale
5. Usa didascalie descrittive e con un linguaggio familiare
6. Usa testi emozionanti e creano interesse
7. Inserisci tutte le informazioni indispensabili in didascalia
8. Non creare enfasi dove non serve
Lo storytelling al servizio della comunicazione istituzionale Proforma
Slide, video, tormentoni: diritti e doveri di chi deve parlare ai cittadini.
Contenuti della presentazione:
- l'ingresso delle slide a Palazzo Chigi
- il ruolo delle metafore nella comunicazione di lungo periodo
- il ruolo dei leader nella comunicazione istituzionale
- il ruolo dei video nella comunicazione istituzionale
- l’integrazione tra comunicazione istituzionale ed elettorale
- l’effetto-Trump sulle regole classiche della comunicazione politica
(presentato alla Scuola Holden sabato 25 marzo 2017)
Come sopravvivere al nuovo algoritmo di FacebookDino Amenduni
Quali conseguenze ci sono per i produttori di contenuti? Il ruolo della reputazione, del chi-cosa-come, il peso dei video e delle community nella generazione di interesse.
(slide presentate allo Sport Digital Marketing Festival di Riccione, 14 giugno 2018)
Perché i politici si prendono a pesci in faccia (e continueranno a farlo)Dino Amenduni
I politici continueranno a prendersi a pesci in faccia fin quando:
1. uno dei due interlocutori sarà debole dal punto di vista pre-politico
2. i politici potranno usare fallacie logiche senza essere redarguiti prima di tutto dal loro elettorato
3. Entrare nel merito non risulterà sufficientemente conveniente.
(slide presentate durante Parole Ostili Trieste, 7 giugno 2018)
Il difficile (ma necessario) incontro tra elettori ed eletti sui social mediaDino Amenduni
1. Vale la pena dedicare tempo a parlare di politica sui social media, o a scrivere commenti sulla bacheca/profilo di un politico se sei un cittadino?
2. Vale la pena dedicare tempo a rispondere ai commenti dei cittadini sui social media se sei un politico?
Ho provato a rispondere a queste due domande nei dieci minuti di intervento durante Inspiring PR 2017 - www.inspiringpr.it
Comunicare la politica - ottava edizioneDino Amenduni
Raccolta di presentazioni per le mie docenze del primo semestre del 2014.
I moduli nel dettaglio:
- Cinque cose da sapere se vuoi fare politica in Italia nel 2014;
- Web 2.0: modelli teorici di riferimento;
- Campagne elettorali: dieci cose che ho imparato (fino a ora);
- Cinque domande che gli studenti ci fanno durante le docenze;
- L’evoluzione digitale della specie - la dieta mediatica degli italiani;
- Dove sono i voti degli italiani?
- Cinque buone idee di comunicazione per chi ha appena vinto le elezioni;
- Scrivere (per) la politica;
- Un'esercitazione
Cinque idee di comunicazione per chi ha appena vinto le elezioniDino Amenduni
Cinque cose da fare subito dopo aver vinto le elezioni:
1. Evitare un cambio drastico delle abitudini di comunicazione
2. Ampliare e diversificare la propria presenza sui social
per evitare l’effetto-parafulmine
3. Continuare a fornire contenuti inediti e aggiornati ai sostenitori
4. Creare (e comunicare) format stabili di comunicazione
5. Organizzare la mobilitazione: le super-issues
Cinque cose da sapere se vuoi fare politica nel 2014Dino Amenduni
1. Fiducia nelle istituzioni:
partiti e Parlamento (restano) ai minimi storici 2. Equità fiscale: meglio meno tasse che più servizi 3. Presidenzialismo: l’opinione pubblica italiana è pronta 4. Autoritarismo: per tre italiani su dieci è una possibilità percorribile
5. Una riserva di determinazione:
aumentano gli indici di partecipazione politica e sociale
L'analisi dei dati DEMOS, tratti dalla ricerca "I Cittadini e lo Stato 2013"
Cinque domande che gli studenti ci fanno durante le docenzeDino Amenduni
1. Manifesti elettorali: faccioni sì o faccioni no?
2. Lavorate per tutti i politici che vi chiamano?
3. Non avete paura che le vostre campagne siano oggetto di satira?
4. Il marketing virale può aiutare la politica?
5. Voglio fare comunicazione politica: mi date un consiglio?
I dati del Censis sulla dieta mediatica degli italiani, i dati Digital Monitor - Anica sulle abitudini del pubblico delle sale cinematografiche, due case histories internazionali e cinque buone pratiche di comunicazione.
Presentazione all'interno delle Giornate Professionali del Cinema 2013, Seminario ANEC: "Dalla pubblicazione alla web-reputation: come cambia la comunicazione del cinema"
L’evoluzione digitale della specie - la dieta mediatica degli italiani 2013Dino Amenduni
L'analisi delle più importanti tabelle presentate nella ricerca annuale con cui il Censis racconta le abitudini informative degli italiani: quali mezzi utilizzano, per quanto tempo, con quali scopi, quanto e come condividono le informazioni. La ricerca è un documento fondamentale per tutti gli operatori della comunicazione e nell'edizione 2013 emergono alcune tendenze assai significative per il futuro del giornalismo, in particolare la nascita del press divide, cioè esiste una quota di italiani che ha smesso di leggere dalla carta stampata.
Greenpeace e la comunicazione politica (ambientale)Dino Amenduni
In questa presentazione, analizziamo cinque campagne di Greenpeace per ricavarne cinque punti di forza della loro strategia di comunicazione:
1. Indipendenza ed equidistanza
2. Coinvolgimento personale e fisico dei volontari
3. Registro linguistico multiforme
4. Integrazione tra attivismo digitale e azioni sul territorio
5. Reputazione consolidata negli anni -> credibilità
Uno spunto di riflessione utile per tutti gli attori della comunicazione politica.
Le cinque ragioni del successo strategico di Bergoglio:
Empatia
Avvicinamento (fisico) con il popolo
Registro linguistico moderno
Coscienza delle reti sociali di riferimento
Coerenza (percepita) tra parole e fatti
In questo slideshow, cinque esempi di buone pratiche di comunicazione di Papa Francesco, e il ruolo dei social media nel potenziare o nel favorire alcune di queste scelte strategiche.
Il miglior social media manager in Italia (stagione 2013-2014) è Daniele Sciaudone
1. Il miglior social media manager
d’Italia della stagione 2013-2014
è Daniele Sciaudone
Lezioni per gli addetti ai lavori della comunicazione
da un calciatore del Bari
Sinnova – workshop sul social media marketing
Centro polifunzionale Santa Gilla, Cagliari
28 giugno 2014
2. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
2
Chi sono
Mi chiamo Dino Amenduni
Twitter @doonie
e-mail dino.amenduni@proformaweb.it
tutto il resto about.me/dinoamenduni
Sono il responsabile dei nuovi media e consulente per la comunicazione politica
per l’agenzia Proforma di Bari (www.proformaweb.it)
Sono collaboratore e blogger per Finegil-Gruppo Espresso e La Repubblica Bari
e formatore (su social media marketing e comunicazione politica)
Tutte le mie presentazioni sono disponibili gratuitamente
(sia la consultazione che il download) all’indirizzo:
www.slideshare.net/doonie
3. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
3
2 aprile 2012 – Andrea Masiello,
capitano del Bari, è arrestato per aver
partecipato alla compravendita della
partita Bari-Lecce (derby).
Nella partita incriminata, fa un autogol.
26 mesi di squalifica per il giocatore,
cinque punti di penalizzazione per il Bari.
Si rompe un rapporto
già difficile tra squadra e tifosi.
Il prequel
4. 4
Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
La storia
vista dall’esterno
Dal quasi inferno
al quasi paradiso in 90 giorni:
la salvezza e la rincorsa
a un sogno sportivo.
5. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
5
10 marzo 2014 L’associazione Sportiva Bari (calcio) fallisce.
Dopo 37 anni la famiglia Matarrese lascia: è
stata la gestione più longeva di una squadra
di calcio in Italia. In quel momento del
campionato, il Bari è molto più vicino alla
serie C che alla serie A.
15 marzo Bari-Avellino 1-0. Spettatori: 15722 (fino a quel
momento la media era di circa 2000 paganti).
29 marzo Trapani-Bari 3-4. Il Bari perdeva 2-0 al 12º
minuto, a fine primo tempo era 2-4.
19 aprile Prima asta fallimentare: deserta.
Nel frattempo il Bari è risalito in classifica.
12 maggio Seconda asta fallimentare: deserta.
I giocatori del Bari pubblicano una foto
cercando compratori.
La storia
6. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
6
14 maggio L’hashtag #compratelabari diventa virale,
coinvolgendo anche personaggi famosi che
non tifano Bari.
20 maggio La terza asta non va deserta. Il Bari (titolo
sportivo) è acquistato da Gianluca Paparesta
per 4.7 milioni di Euro. La squadra non deve
ripartire dalle serie minori.
30 maggio Il Bari batte il Novara 4 a 1 e si qualifica
ai playoff di serie B. L’ultima partita è
anche il record assoluto di spettatori
del campionato, 48744 (il Bari aveva
fatto registrare anche il record negativo
stagionale: 936 paganti in Bari-Modena
del 14 settembre 2013).
La storia
7. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
7
3 giugno Crotone-Bari 0-3, la squadra
passa alle semifinali dei playoff.
11 giugno Il Bari è eliminato dal Latina
nella semifinale playoff.
12 giugno Nel video (sulla pagina Facebook
di Sciaudone), l’accoglienza dei
tifosi al ritorno in aeroporto.
La storia
8. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
8
1. Centrocampista (10 agosto 1988) di Bergamo.
2. Gioca la sua prima stagione di serie B con il Bari
(nella stagione 2012-2013).
3. Nella stagione 2013-2014: 39 presenze e 4 gol.
4. La sua pagina Facebook passa
da 3000 a 27000 “mi piace”
nei 90 giorni tra il 10 marzo e il 10 giugno 2014.
5. 14 giugno: Sciaudone è premiato come
“Social sport media manager Italia” dal Coni Puglia.
Chi è Daniele Sciaudone
9. 9
Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
La storia
vista dall’interno
Tre mesi indimenticabili
raccontati da un calciatore
sulla sua pagina Facebook.
10. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
10
Primo aggiornamento di stato
dopo il fallimento societario
(il giorno dopo: Bari-Avellino 1-0, 15722 spettatori)
14 marzo 2014
11. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
11
Foto alla curva del Bari
e allo striscione ‘Bari merita rispetto’:
oltre 1000 “mi piace” alla foto
su Facebook.
I tifosi capiscono che la pagina
è direttamente aggiornata
dal giocatore. Nel frattempo
l’entusiasmo in città cresce.
26 marzo 2014
12. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
12
Sciaudone annuncia
il raggiungimento
dei 4000 “like” alla pagina
(+25% in 13 giorni – notare i commenti)
27 marzo 2014
13. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
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Trapani-Bari 3-4:
arriva la prima selfie di spogliatoio
(con il risultato sul tabellone).
Le foto pubblicate,
quasi in diretta, incrociano
l’entusiasmo dei tifosi
per i risultati sportivi.
29 marzo 2014
14. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
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#happysevieniallostadio
Sul canale Youtube del Bari è pubblicato
un video che richiama “Happy” di Pharrell
Williams, per incitare i tifosi a tornare al
San Nicola. Sciaudone pubblica il video
su Facebook.
Primo punto di contatto tra
comunicazione istituzionale
e personale.
4 aprile 2014
15. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
15
Cambio dell’immagine di
copertina Facebook
La foto rappresenta il “trenino”, il tipico
festeggiamento del Bari di fine anni ‘90
(quando era più stabilmente in serie A.
Il trenino è “tornato” quest’anno).
Ulteriore segnale
di attaccamento alla maglia
e alla storia della squadra.
4 aprile 2014
16. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
16
Aggiornamento di stato
dopo la sconfitta in casa con il Latina
(secondo in classifica) e dopo una serie
di risultati utili consecutivi
(notare i commenti).
17 aprile 2014
17. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
17
“Padova stiamo arrivando”
Selfie in aereo, durante un viaggio
per una partita fuori casa.
Uso del dialetto
(seppur imperfetto,
ma se è fatto da un ragazzo
di Bergamo… vale doppio).
25 aprile 2014
18. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
18
Aggiornamento di ringraziamento
per i 10mila “mi piace” (+300% in 45 giorni).
Lo storytelling dallo spogliatoio porta a risultati
incontestabili in termini di seguito ed empatia.
3 maggio 2014
19. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
19
Nel giorno in cui la città festeggia
il Santo Patrono (San Nicola, che
dà il nome anche allo stadio del Bari),
Sciaudone si concede una selfie
con la tipica focaccia barese
(notare le maglie del Bari sullo sfondo…).
La “baresisazzione”
di Sciaudone lo rende una
sorta di “capitano digitale”.
8 maggio 2014
20. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
20
Seconda asta fallimentare del Bari,
ancora una volta deserta. La squadra
(sulla pagina di Sciaudone) pubblica
una foto chiedendo attenzione, e nuovi
acquirenti, mentre è in ritiro per la
trasferta di Carpi.
Questa foto sarà la miccia
della più importante azione
di comunicazione corale
di questi mesi.
12 maggio 2014
21. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
21
Marino Defendi, capitano del Bari
(e squalificato in occasione della
partita col Carpi) pubblica a sua volta
una foto-appello, rilanciata da
Sciaudone su Facebook.
12 maggio 2014
22. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
22
Il Bari vince 2 a 1 a Carpi ed entra in zona
playoff. La squadra dà appuntamento ai
tifosi per il giorno dopo alle 15 in Stazione
centrale con un video pubblicato in piena
notte.
13 maggio 2014
23. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
23
Sciaudone si mescola tra i tifosi
e gira un video all’arrivo della squadra
in stazione dopo la trasferta di Carpi.
L’identificazione tra squadra
e tifosi è ormai completata.
14 maggio 2014
24. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
24
Dopo le foto della squadra,
diventa virale l’hashtag #compratelabari,
con l’appello di migliaia di persone,
famose e non, a salvare il Bari.
La storia non è più locale.
È nazionale.
14 maggio 2014
25. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
25
La Lega Serie A dedica una cartolina
alla storia sportiva del Bari.
Sciaudone condivide questa cartolina
sulla sua pagina Facebook.
La storia non è più locale.
È nazionale.
14 maggio 2014
26. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
26
Il Bari batte il Novara 4 a 1 e raggiunge
un’incredibile qualificazione ai playoff,
a 70 giorni dal fallimento societario
È la partita con il maggior
numero di spettatori dell’intera
stagione di serie B (stagione
regolare: 48744. Prima del
fallimento, la media di tifosi
per partita era circa 2000).
30 maggio 2014
27. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
27
“Non ho popo ben capito che hai detto ?!?!
Il bari ha vinto 3 a 0 a crotone?
Mamma mia che spettacolooooo !!!!
DAGLIEEEEE NOI CI CREDIAMOOOOO !!!!”
(commento di Sciaudone alla foto).
Il Bari supera il primo turno
di playoff vincendo 3 a 0
a Crotone.
3 giugno 2014
28. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
28
Il Bari è eliminato ai playoff dal Latina
(2 a 2 all’andata, 2 a 2 al ritorno.
Conta la migliore posizione in classifica
durante il campionato).
Sciaudone commenta semplicemente
così, e lo fa alle tre di notte.
11 giugno 2014
29. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
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Ultima selfie di squadra della stagione.
“Abbiamo ridato dignità
ad una piazza che merita molto
di più di quello che ha e ce la
metteremo tutta xché succeda
il prossimo anno.
GRAZIE davvero di cuore
a tutti voi compagni miei
ma soprattutto AMICI
e grazie ai tifosi x averci dato
la possibilità di giocare
in uno stadio pieno come
pochi in Italia”.
12 giugno 2014
30. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
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Sciaudone co-conduce la “festa finale”
in piazza, con i tifosi che ringraziano
la squadra per il finale di stagione.
Anche grazie al suo racconto
su Facebook, Sciaudone
diventa un idolo dei tifosi.
15 giugno 2014
31. 31
Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
Conclusioni
Perché una storia sportiva
può ispirare
la comunicazione aziendale.
32. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
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Perché Sciaudone è benchmark
Cinque ingredienti
1. La comunicazione di un’azienda
è più credibile se è fatta dai dipendenti.
2. La capacità tecnica è sopravvalutata:
meglio avere una buona storia.
3. La comunicazione funziona meglio
se parla il linguaggio dei destinatari
(e non dei mittenti).
4. Pop è bello (ma solo se è vero).
5. L’happy ending è consigliabile
ma non è necessario.
33. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
33
Idee per la comunicazione aziendale
Non abbiate paura dei vostri dipendenti
Quando i dipendenti sono contenti del loro lavoro,
e sono liberi di poterlo condividere, rendono più forte
l’azienda per cui lavorano.
Allo stesso tempo diventa sempre più complesso censurare
processi di compromissione della reputazione aziendale
da parte di un dipendente insoddisfatto
(controllare dei profili individuali sui social è possibile?
È giusto? Servirebbe davvero?)
La principale leva di web-marketing è, oggi, il livello
di soddisfazione e motivazione dei dipendenti della vostra
azienda. E oggi la web-reputation conta più
della “reclame”.
34. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
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Idee per la comunicazione aziendale
Meglio una buona storia
che un buon social media manager
Sciaudone scrive frasi con refusi, pubblica
video di qualità non eccelsa, scatta foto con il
cellulare. Ma lo fa in tempo reale, raccontando un finale di
stagione coinvolgente, una storia che interessa ed emoziona
decine di migliaia di persone. Nonostante l’imperfezione
tecnica, il successo delle sue azioni di comunicazione è
testimoniato dai dati quantitativi, dai commenti ai post, e in
definitiva dal ritrovato amore dei tifosi per la loro squadra di
calcio.
Sciaudone è stato testimone privilegiato,
dall’interno. Questa è l’unica cosa che conta davvero.
35. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
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Idee per la comunicazione aziendale
La comunicazione funziona
se parla il linguaggio dei destinatari,
più che quello dei mittenti
Selfie di spogliatoio, foto con la focaccia, frasi in dialetto.
L’utilizzo dei cori dei tifosi, degli hashtag più utilizzati.
Linguaggio semplice, emoticon, nessuna forma
di distanza né linguistica né simbolica
tra mittenti e destinatari.
Queste condizioni sono alla base di una comunicazione
efficace, comprensibile, empatica, coinvolgente.
Non è necessario essere “difficili”
per essere “ufficiali”.
36. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
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Idee per la comunicazione aziendale
Pop è bello, ma solo se è vero
Tutto quello che abbiamo visto avrebbe funzionato
se fosse stato realizzato da uno staff, da un’agenzia,
da un gruppo di professionisti? Forse sì, ma avrebbe funzionato
meno, perché sarebbe stato meno vero
di ciò che abbiamo visto.
Anche in questo senso, l’imperfezione, la sbavatura tecnica,
persino il refuso non devono essere visti con eccessiva
preoccupazione, perché possono essere un segnale di
autenticità. E qualsiasi utente preferirebbe
parlare con il vero Sciaudone piuttosto
che con uno Sciaudone che si firma “staff”.
37. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
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Idee per la comunicazione aziendale
L’happy ending è consigliabile
ma non è necessario
Anche se il Bari non ha raggiunto la promozione, anche
se ci è arrivato così vicino da giustificare una qualche forma
di delusione (eliminati senza aver mai perso ai playoff),
l’accoglienza dei tifosi è stata comunque molto partecipata.
Tra i commenti già si pensa alla prossima stagione.
Quando i dipendenti mostrano di aver dato tutto loro stessi
(anche se non ce l’hanno fatta a raggiungere i loro obiettivi
o i loro standard), quando questo è evidente e misurabile,
i consumatori/elettori/lettori/clienti/cittadini
lo apprezzeranno in ogni caso.
38. Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
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Serie B: spettatori 2013-2014
A settembre 2013 il Bari ha fatto
registrare il numero minimo di paganti.
Prima di marzo era la terzultima squadra
della serie B per pubblico allo stadio.
A fine stagione il Bari risulta in prima
posizione assoluta, grazie al traino degli
ultimi tre mesi, e ottiene un tutto esaurito
nella partita di playoff contro il Latina
(50895 paganti).
La comunicazione
di una storia sportiva
difficilmente ripetibile
può fare la differenza
e trasformare una crisi
in opportunità.
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Il miglior social media manager d’Italia della stagione 2013-2014 è Daniele Sciaudone
Grazie.
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