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BPS
SOCCORSO PSICOLOGICO DI BASE
@ilmiopsicosessuologo
www.annacarderi.it
Dr.ssa Anna Carderi
Psicoterapeuta
sessuologo
cOSè?
è un protocollo di primo
soccorso ideato per soccorritori
occasionali e costituito da manovre e
comportamenti finalizzati alla gestione
immediata dei sintomi dell'attacco di
panico e dell'ansia acuta
Il BPS NON è un intervento medico,
psicologico o psicoterapeutico
Perché?
- In una situazione di emergenza la persona in stato di necessità può
sentirsi impaurita, turbata, confusa, arrabbiata…
- Condotte inappropriate possono portare al prolungamento degli
attacchi di panico (Galeazzi e Meazzini 2004)
- Rendere meno traumatica l’esperienza dell’attacco di panico
- Agevolare l’intervento dei soccorritori sanitari
Assistenza di base centrata su aspetti pratici ed emotivi
• Semplice
• Efficace
• Modulare
Algoritmo del BPS
È costituito da fasi:
sicurezza
contatto
valutazione
preliminare
valutazione
intervento
Ri-valutazione
risoluzione
1
5
4
3
2
7
6
Sicurezza Ambientale
-Controllare la nostra eventuale ansia ed altre
emozioni (distanziamento emotivo) in modo da:
Trasmettere all’altro fiducia.. così da
farlo aderire alla messa in atto delle
manovre protocollari
Orientarci al compito
Rimando di autoefficacia
Fronteggiamento
-Controllare che non ci siano pericoli imminenti e
fattori ambientali particolarmente dannosi in modo
da non mettere a repentaglio l’incolumità propria e
dell’altro
-Allontanare eventuale folla … curiosi.. e chi
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esecuzione del protocollo..
contatto
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efficace Evitare locuzioni che si
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Stia tranquillo….Si calmi
Non si agiti….Si rilassi
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BPS
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incoerenti
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volta che ha un attacco di panico
Valutazione
preliminare
Individuare quali dei 13
sintomi dell’attacco di
panico sono presenti e la
loro intensità
Rilevazione 4-30
Permette di verificare in 30’’ la
presenza e l’intensità di 4 sintomi
somatici (oggettivi) presenti
nell’AdP
Tachicardia
Sudorazione
Tremori fini o a grandi scosse
dispnea
Inchiesta
Consente di rilevare la presenza di
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comprenderne il grado di disagio
esperito
Chiedere direttamente:
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percepita in una scala da 1 a 10
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valutare l’efficacia delle strategie
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monitorare e valutare l’efficacia del
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Valutare il grado di criticità da
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Secondo le più recenti linee guida sul
1 soccorso la valutazione delle
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patologie e del malore che ha
colpito la persona rappresentano
una priorità del 1 soccorso
valutazione
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•Sento battere forte il cuore
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Più frequentemente e
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più si aggrava e prolunga la
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Ripetere le manovre
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Ri-valutazione
Nuova valutazione dei parametri per:
- monitorare l’andamento dei sintomi
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Nuovi parametri uguali ai vecchi
=
ripetere la fase dell’intervento
Terminata la fase acuta il soggetto entra nella fase
post-critica: se sente debole, esausto, privo di
forze ed energie entra in uno stato di astenia fisica
protratta. Inoltre si sente terrorizzato e pervaso da
una sensazione di angoscia e insicurezza.
Non lasciarlo mai solo
Assicurarsi che la persona sia
nelle condizioni di riprendere
le normali attività
Intervento trasversale
risoluzione
Consiste nell’incoraggiare la persona a
rimanere nel luogo e nella situazione in
cui l’attacco di panico si è manifestato
Scoraggiare la tendenza alla fuga e
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ansiogena evita che :
la persona in futuro soffra di ansia
anticipatoria in prossimità della
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similari (generalizzazione)
Aumenti la frequenza con la quale gli
attacchi di panico si presentano
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risoluzione
Attraverso l’Intervento trasversale
la persona si potrà rendere conto
che:
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Che il luogo e la situazione non
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ricorrere alla fuga, all’evitamento e
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sicurezza
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sicurezza
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valutazione
preliminare
Risposta
affermativa
si
1
2
3
no
valutazione
4 intervento
5
Ri-valutazione
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sintomi? no
si
6
risoluzione
Chiamata al 118
7
BPS: SOCCORSO PSICOLOGICO DI BASE

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BPS: SOCCORSO PSICOLOGICO DI BASE

  • 1. BPS SOCCORSO PSICOLOGICO DI BASE @ilmiopsicosessuologo www.annacarderi.it Dr.ssa Anna Carderi Psicoterapeuta sessuologo
  • 2. cOSè? è un protocollo di primo soccorso ideato per soccorritori occasionali e costituito da manovre e comportamenti finalizzati alla gestione immediata dei sintomi dell'attacco di panico e dell'ansia acuta
  • 3. Il BPS NON è un intervento medico, psicologico o psicoterapeutico
  • 4. Perché? - In una situazione di emergenza la persona in stato di necessità può sentirsi impaurita, turbata, confusa, arrabbiata… - Condotte inappropriate possono portare al prolungamento degli attacchi di panico (Galeazzi e Meazzini 2004) - Rendere meno traumatica l’esperienza dell’attacco di panico - Agevolare l’intervento dei soccorritori sanitari
  • 5. Assistenza di base centrata su aspetti pratici ed emotivi • Semplice • Efficace • Modulare
  • 6. Algoritmo del BPS È costituito da fasi: sicurezza contatto valutazione preliminare valutazione intervento Ri-valutazione risoluzione 1 5 4 3 2 7 6
  • 7. Sicurezza Ambientale -Controllare la nostra eventuale ansia ed altre emozioni (distanziamento emotivo) in modo da: Trasmettere all’altro fiducia.. così da farlo aderire alla messa in atto delle manovre protocollari Orientarci al compito Rimando di autoefficacia Fronteggiamento -Controllare che non ci siano pericoli imminenti e fattori ambientali particolarmente dannosi in modo da non mettere a repentaglio l’incolumità propria e dell’altro -Allontanare eventuale folla … curiosi.. e chi potrebbe risultare essere un intralcio per la corretta esecuzione del protocollo..
  • 8. contatto Relazione di aiuto efficace Evitare locuzioni che si riferiscono ad aspetti emotivi Sono controproducenti Stia tranquillo….Si calmi Non si agiti….Si rilassi Evitare interpretazioni È tutto nella sua mente Sta esagerando Tono di voce gentile, rassicurante, deciso , chiaro e forte Presentatesi (nome, cognome, professione) Spiegate la motivazione per cui vi siete avvicinati Chiedete l’autorizzazione a prestare soccorso.. Soprattutto se minorenni Il protocollo prevede un seppur limitato, contatto fisico che se non preventivamente autorizzato potrebbe risultare invasivo e disturbante…e portare ad un peggioramento della situazione. L’aiuto può non essere ben accetto o essere avvertito come minaccia. Mantenere la calma empatizare Da questa fase dipenderà la qualità dell’intervento e l’esito del soccorso prestato.
  • 9. contatto Una volta ricevuto il consenso Mantenete il contatto visivo Posizionatevi in modo che il soggetto possa controllare ciò che state facendo Mantenete una distanza personale (45-120 cm dal volto del soggetto) Una distanza tra 0-45 cm potrebbe risultare come invasione dello spazio intimo e amplificare le risposte di allarme Invitate la persona a sedersi Posizionatevi accanto al soggetto lateralmente
  • 10. Verificare se sussistono condizioni di salute necessaria per procedere al BPS Escludere condizioni mediche/organiche/farmacologiche o uso di sostanze che possono indurre sintomi similari all’ansia o agli attacchi di panico Soffre di qualche patologia? Ha assunto medicine o altre soatanze? È la prima volta che le capita di sentirsi così? Fate attenzione alle risposte incoerenti La persona potrebbe negare o dissimulare la presenza di patologie o l’assunzione di farmaci o sostanze Accertarsi se sia o meno la prima volta che ha un attacco di panico Valutazione preliminare
  • 11. Individuare quali dei 13 sintomi dell’attacco di panico sono presenti e la loro intensità Rilevazione 4-30 Permette di verificare in 30’’ la presenza e l’intensità di 4 sintomi somatici (oggettivi) presenti nell’AdP Tachicardia Sudorazione Tremori fini o a grandi scosse dispnea Inchiesta Consente di rilevare la presenza di sintomi di natura più soggettiva e di comprenderne il grado di disagio esperito Chiedere direttamente: cosa sta provando Quali pensieri gli passano per la testa Qual è l’intensità dei sintomi percepita in una scala da 1 a 10 Consente di osservare le variazioni ne corso dell’intervento e quindi di valutare l’efficacia delle strategie messe in atto. Riconoscere non diagnosticare monitorare e valutare l’efficacia del soccorso prestato Valutare il grado di criticità da comunicare al 118 Secondo le più recenti linee guida sul 1 soccorso la valutazione delle condizioni del soggetto e l’individuazione della natura delle patologie e del malore che ha colpito la persona rappresentano una priorità del 1 soccorso valutazione
  • 12. 13 sintomi dell’AdP Palpitazioni, cardiopalmo o tachicardia •Sento battere forte il cuore •Sento il cuore in gola •Il mio cuore sta impazzendo Sudorazione •Mi sudano le mani •Sento le mani fredde •Sono un bagno di sudore Tremori fini o a grandi scosse •Mi tremano le mani •Non riesco a smettere di tremare •Mi tremano le gambe Dispnea o sensazione di soffocamento •Non riesco a respirare bene… soffoco Sensazione di asfissia •Mi manca l’aria •sento un modo alla gola Dolore o fastidio al petto •Ho dolore al petto •Sento fastidio al petto Nausea o disturbi addominali •Ho la nausea •Sento che devo vomitare •Ho i crampi allo stomaco Sensazione di vertigine, instabilità, testa leggera o svenimento •Ho le vertigini •Mi sento come se fossi ubriaco •Mi gira la testa •Sento la testa leggera •Mi sento svenire Brividi o vampate di calore •Ho freddo •Ho i brividi •Ho caldo •Sento come una vampata di calore Parestesie •Sento gli arti addormentati •Mi formicolano le mani e le braccia •Mi formicolano le gambe Derealizzazione o depersonalizzaz ione •È tutto così strano •Tutto mi sembra irreale •È come assistere alla scena di un film •Non sento più il mio corpo •È come se fossi fuori dal mio corpo •Sento il mio corpo strano •È come se alcune parti del mio corpo fossero staccate Paura di perdere il controllo o di impazzire •Non capisco più nulla •Che cosa mi sta succedendo? •Sto perdendo il controllo •Sto impazzendo Paura di morire • È finita! • Sto morendo!
  • 13. Facciamo chiarezza… • Condizione improvvisa di paura o disagio intensi, accompagnata da una serie di sintomi somatici e/o cognitivi • È di breve durata (circa 10 minuti) • Limitato nel tempo • In genere, almeno all’inizio, inaspettato… cioè NoN associato a una situazione specifica Attacco di panico • Disturbo d’ansia caratterizzato dalla comparsa di: • ricorrenti attacchi di manico inaspettati • Preoccupazione persistente per l’insorgenza dell’attacco di panico e delle relative conseguenze • Significativa alterazione disadattativa dei comportamenti correlata agli attacchi di panico Disturbo di panico
  • 14. Tecniche e manovre per gestire i sintomi associati all’attacco di panico Intervento respiratorio L’iperventilazione, di per sé, non induce l’attacco di panico, favorisce la comparsa di vertigini, giramenti di testa, sudorazione, palpitazioni, dispnea, dolori toracici, tremori e parestesie. Favorisce la comparsa di confusione, sensazione di leggerezza alla testa, difficoltà visive, paura di impazzire e di perdere il controllo, depersonalizzazione e derealizzazione > Del ritmo respiratorio Intervento cognitivo La persona tende a focalizzare l’attenzione sulle proprie sensazioni somatiche , sui propri pensieri e sulle proprie paure irrazionali Risposta ansiosa = Reazione esagerata Interpretazione catastrofica Gli stati emotivi e le condotte individuali sono regolati dai propri pensieri, valutazioni e credenze. = Consapevolizzare tale connessione è decisiva < CO2 nel sangue = ipocapmia > O2 nel sangue = alcalosi respiratoria Più frequentemente e intensamente si respira meno O2 arriva al cervello e più si aggrava e prolunga la condizione intervento
  • 15. Intervento respiratorio Respirazione diaframmatica Respirazione controllata Il controllo respiratorio, rispetto alle linee guida per il soccorso, rappresenta la tecnica d’elezione per l’intervento di 1 soccorso in caso di attacco di panico intervento
  • 16. Ripetere le manovre della fase 4 (valutazione) Ripetere la valutazione di presenza + intensità dei sintomi attraverso: la Rilevazione 4-30’’ L’inchiesta Ri-valutazione Nuova valutazione dei parametri per: - monitorare l’andamento dei sintomi - monitorare l’efficacia dell’intervento Nuovi parametri uguali ai vecchi = ripetere la fase dell’intervento
  • 17. Terminata la fase acuta il soggetto entra nella fase post-critica: se sente debole, esausto, privo di forze ed energie entra in uno stato di astenia fisica protratta. Inoltre si sente terrorizzato e pervaso da una sensazione di angoscia e insicurezza. Non lasciarlo mai solo Assicurarsi che la persona sia nelle condizioni di riprendere le normali attività Intervento trasversale risoluzione Consiste nell’incoraggiare la persona a rimanere nel luogo e nella situazione in cui l’attacco di panico si è manifestato Scoraggiare la tendenza alla fuga e all’evitamento della situazione ansiogena evita che : la persona in futuro soffra di ansia anticipatoria in prossimità della situazione/evento scatenante e similari (generalizzazione) Aumenti la frequenza con la quale gli attacchi di panico si presentano La cronicizzazione in disturbo di panico
  • 18. risoluzione Attraverso l’Intervento trasversale la persona si potrà rendere conto che: la reazione ansiosa si riduce spontaneamente Che il luogo e la situazione non sono la causa diretta dei sintomi che sta provando È possibile fronteggiare e gestire l’attacco di panico senza dover ricorrere alla fuga, all’evitamento e ad altri comportamenti protettivi Vivere l’attacco di panico consente di constatare oggettivamente che: - non si muore - Non si impazzisce I sintomi si esauriscono nel giro di poco > autoefficacia Il senso di autoefficacia è fortemente implicato nell’insorgenza e nel mantenimento dell’ansia.