COLLABORATIVE PLANNING, FORECASTING & REPLENISHMENT: COME RIDURRE LE SCORTE E CONTEMPORANEAMENTE MANTENERE UN ELEVATO LIVELLO DI SERVIZIO. LE ESPERIENZE DI DE LONGHI, POLTI E KONICA MINOLTA
DIP – Demand & Inventory Planner è lo strumento di pianificazione “demand-driven” che alcune rilevanti aziende a livello Europeo hanno scelto a supporto del loro processo di Sales Inventory & Operation Planning (SIOP). Nel corso dell’intervento verranno presentati gli elementi caratteristici dei progetti realizzati ed i risultati conseguiti ponendo particolare enfasi sulle caratteristiche innovative dello strumento utilizzato e sui tangibili e significativi vantaggi conseguibili da parte delle aziende di produzione e di distribuzione.
Relatore: Roberto Canova | Amministratore Delegato di Erredi Consulting. Fin dall’avvio nel 1983 della sua attività professionale nel Gruppo Pirelli, è stato particolarmente attivo sui temi della movimentazione automatica nei magazzini e della loro informatizzazione. Nel 1994 avvia Datilog quale iniziativa di successo focalizzata sui temi del Warehouse e del Trasportation Management e dal 2012 è Socio Fondatore ed Amministratore Delegato di Erredi Consulting.
Lo scorso 9 aprile Simco ha organizzato, ottenendo un lusinghiero successo di affluenza e di interesse dei partecipanti, il Workshop "Ottimizzare il picking" nel corso del quale sono state illustrate le metodologie progettuali, le possibili soluzioni realizzative e tre interessanti casi aziendali.
Tra le attività di magazzino il picking è sicuramente una di quelle più critiche sia perchè assorbe gran parte delle risorse, tecnologiche e soprattutto forza lavoro, sia perchè condiziona...
SIMCO: Quando conviene realizzare un magazzino automaticoSimco Consulting
La realizzazione di un magazzino automatico é un'iniziativa che molte aziende vivono come una possibilità remota, un "bel sogno" che però può essere realizzato solamente da poche aziende, normalmente di grandi dimensioni. Oltre all'ostacolo dell'investimento, giudicato abitualmente elevato, si pensa che i magazzini automatici siano rigidi e, conseguentemente, rischiosi da realizzare.
La nostra esperienza, peraltro supportata dal trend di crescita dei magazzini automatici nel resto dell'U.E., mostra che tutte le aziende che hanno realizzato magazzini automatici (grandi e piccoli) hanno, negli anni, maturato giudizi positivi ed insistito sulla strada dell'automazione a testimonianza della bontà delle soluzioni.
Ovviamente non sempre un magazzino con trasloelevatori é la soluzione migliore e, in ogni caso, la sua progettazione, soprattutto per quanto concerne la testata di movimentazione e le strategie di funzionamento, deve essere sviluppata con estrema attenzione.
La realizzazione di un magazzino automatico é un'iniziativa che molte aziende vivono come una possibilità remota, un "bel sogno" che però può essere realizzato solamente da poche aziende, normalmente di grandi dimensioni. Oltre all'ostacolo dell'investimento, giudicato abitualmente elevato, si pensa che i magazzini automatici siano rigidi e, conseguentemente, rischiosi da realizzare.
La nostra esperienza, peraltro supportata dal trend di crescita dei magazzini automatici nel resto dell'U.E., mostra che tutte le aziende che hanno realizzato magazzini automatici (grandi e piccoli) hanno, negli anni, maturato giudizi positivi ed insistito sulla strada dell'automazione a testimonianza della bontà delle soluzioni.
Ovviamente non sempre un magazzino con trasloelevatori é la soluzione migliore e, in ogni caso, la sua progettazione, soprattutto per quanto concerne la testata di movimentazione e le strategie di funzionamento, deve essere sviluppata con estrema attenzione.
L'INNOVAZIONE NELLA PROGETTAZIONE DEI MAGAZZINI - SIMCO CONSULTINGlogisticaefficiente
L'INNOVAZIONE NELLA PROGETTAZIONE DEI MAGAZZINI - SIMCO CONSULTING
il magazzino moderno, progettare o riorganizzare il magazzino, studio di fattibilità, stima dell'investimento e soluzioni alternative
Nell'ambito dei costi della distribuzione fisica i costi dei trasporti incidono mediamente quasi la metà del totale. Molte volte le aziende affrontano il problema della riduzione dei costi di trasporto agendo prevalentemente sulla competitività che riescono a generare tra gli operatori del settore; in realtà è necessario avere un approccio a più ampio spettro così da coinvolgere gli aspetti organizzativi e di pianificazione delle attività, definire le modalità tariffarie più interessanti, saper individuare facilmente gli operatori più convenienti per una determinata consegna/destinazione, individuare e gestire un adeguato set di indicatori di costo e di prestazione e altro ancora.
COLLABORATIVE PLANNING, FORECASTING & REPLENISHMENT: COME RIDURRE LE SCORTE E CONTEMPORANEAMENTE MANTENERE UN ELEVATO LIVELLO DI SERVIZIO. LE ESPERIENZE DI DE LONGHI, POLTI E KONICA MINOLTA
DIP – Demand & Inventory Planner è lo strumento di pianificazione “demand-driven” che alcune rilevanti aziende a livello Europeo hanno scelto a supporto del loro processo di Sales Inventory & Operation Planning (SIOP). Nel corso dell’intervento verranno presentati gli elementi caratteristici dei progetti realizzati ed i risultati conseguiti ponendo particolare enfasi sulle caratteristiche innovative dello strumento utilizzato e sui tangibili e significativi vantaggi conseguibili da parte delle aziende di produzione e di distribuzione.
Relatore: Roberto Canova | Amministratore Delegato di Erredi Consulting. Fin dall’avvio nel 1983 della sua attività professionale nel Gruppo Pirelli, è stato particolarmente attivo sui temi della movimentazione automatica nei magazzini e della loro informatizzazione. Nel 1994 avvia Datilog quale iniziativa di successo focalizzata sui temi del Warehouse e del Trasportation Management e dal 2012 è Socio Fondatore ed Amministratore Delegato di Erredi Consulting.
Lo scorso 9 aprile Simco ha organizzato, ottenendo un lusinghiero successo di affluenza e di interesse dei partecipanti, il Workshop "Ottimizzare il picking" nel corso del quale sono state illustrate le metodologie progettuali, le possibili soluzioni realizzative e tre interessanti casi aziendali.
Tra le attività di magazzino il picking è sicuramente una di quelle più critiche sia perchè assorbe gran parte delle risorse, tecnologiche e soprattutto forza lavoro, sia perchè condiziona...
SIMCO: Quando conviene realizzare un magazzino automaticoSimco Consulting
La realizzazione di un magazzino automatico é un'iniziativa che molte aziende vivono come una possibilità remota, un "bel sogno" che però può essere realizzato solamente da poche aziende, normalmente di grandi dimensioni. Oltre all'ostacolo dell'investimento, giudicato abitualmente elevato, si pensa che i magazzini automatici siano rigidi e, conseguentemente, rischiosi da realizzare.
La nostra esperienza, peraltro supportata dal trend di crescita dei magazzini automatici nel resto dell'U.E., mostra che tutte le aziende che hanno realizzato magazzini automatici (grandi e piccoli) hanno, negli anni, maturato giudizi positivi ed insistito sulla strada dell'automazione a testimonianza della bontà delle soluzioni.
Ovviamente non sempre un magazzino con trasloelevatori é la soluzione migliore e, in ogni caso, la sua progettazione, soprattutto per quanto concerne la testata di movimentazione e le strategie di funzionamento, deve essere sviluppata con estrema attenzione.
La realizzazione di un magazzino automatico é un'iniziativa che molte aziende vivono come una possibilità remota, un "bel sogno" che però può essere realizzato solamente da poche aziende, normalmente di grandi dimensioni. Oltre all'ostacolo dell'investimento, giudicato abitualmente elevato, si pensa che i magazzini automatici siano rigidi e, conseguentemente, rischiosi da realizzare.
La nostra esperienza, peraltro supportata dal trend di crescita dei magazzini automatici nel resto dell'U.E., mostra che tutte le aziende che hanno realizzato magazzini automatici (grandi e piccoli) hanno, negli anni, maturato giudizi positivi ed insistito sulla strada dell'automazione a testimonianza della bontà delle soluzioni.
Ovviamente non sempre un magazzino con trasloelevatori é la soluzione migliore e, in ogni caso, la sua progettazione, soprattutto per quanto concerne la testata di movimentazione e le strategie di funzionamento, deve essere sviluppata con estrema attenzione.
L'INNOVAZIONE NELLA PROGETTAZIONE DEI MAGAZZINI - SIMCO CONSULTINGlogisticaefficiente
L'INNOVAZIONE NELLA PROGETTAZIONE DEI MAGAZZINI - SIMCO CONSULTING
il magazzino moderno, progettare o riorganizzare il magazzino, studio di fattibilità, stima dell'investimento e soluzioni alternative
Nell'ambito dei costi della distribuzione fisica i costi dei trasporti incidono mediamente quasi la metà del totale. Molte volte le aziende affrontano il problema della riduzione dei costi di trasporto agendo prevalentemente sulla competitività che riescono a generare tra gli operatori del settore; in realtà è necessario avere un approccio a più ampio spettro così da coinvolgere gli aspetti organizzativi e di pianificazione delle attività, definire le modalità tariffarie più interessanti, saper individuare facilmente gli operatori più convenienti per una determinata consegna/destinazione, individuare e gestire un adeguato set di indicatori di costo e di prestazione e altro ancora.
SIMCO: COME REALIZZARE UNA «LEAN SUPPLY CHAIN» i 10 punti e gli elementi chia...Simco Consulting
L’integrazione dei fornitori: i 10 passi fondamentali per ottenere una “lean supply chain”
La maggior parte delle aziende appartenenti ai diversi settori industriali che hanno impostato il proprio sistema produttivo secondo i principi e le tecniche della “lean manufacturing”, si dichiara non soddisfatta delle prestazioni dei propri fornitori.
Spesso l’implementazione dei principi “lean” nell’ambito della propria realtà produttiva fa emergere e mette in risalto le carenze e le criticità della catena di fornitura, con le conseguenti difficoltà a raggiungere gli obiettivi di miglioramento della qualità, dei livelli di servizio, di riduzione costi e quindi di competitività che il mercato ed il cliente finale richiede.
Queste aziende, pur essendo consapevoli di avere nella gestione ed integrazione dei fornitori un punto critico nel cammino verso l’eccellenza del proprio sistema logistico-produttivo, spesso non dedicano sufficienti risorse ed energie nello sviluppo e miglioramento della propria catena di fornitura.
M&IT Consulting, avendo affiancato diverse importanti aziende in percorsi di valutazione, miglioramento ed integrazione dei fornitori, ha individuato 10 punti chiave su cui le aziende dovrebbero focalizzare le proprie risorse ed energie, al fine di ottenere concretamente una “lean supply chain”.
SIMCO: Migliorare le prestazioni della logistica senza investireSimco Consulting
Le Aziende individuano nel magazzino una componente strategica della catena logistica e si muovono per aumentare il servizio e per raggiungere la massima efficienza operativa, contenendo i costi....
L'analisi dei processi costituisce un'attività chiave per essere critici sul proprio operato, per individuare attività che non forniscono alcun valore aggiunto, per portare avanti un programma di miglioramento. Per essere concreti ed oggettivi è necessario che l'analisi oltre a valutazioni di tipo qualitativo e organizzativo produca dei valori numerici che permettano di sostenere con maggior forza iniziative di miglioramento, soprattutto se devono essere supportate da investimenti.
Lo scorso 28 febbraio Simco ha organizzato, ottenendo un lusinghiero successo di affluenza e di interesse dei partecipanti (più di 50 partecipanti tra la sessione della mattina e quella del pomeriggio), il Workshop "Come funziona il Vostro magazzino?" nel corso del quale sono state illustrate le metodologie e uno strumento, Warehuose Analyst, per il monitoraggio delle prestazioni del magazzino.
Una parte delle giornata é stata riservata alla trattazione generale del tema (requisiti di efficienza, assorbimento delle risorse, metodologie di assegnazione di costi e performances, etc.), con particolare attenzione al disegno dei processi/procedure, progettazione di un sistema di controllo delle performance.
La seconda parte della giornata é stata utilizzata per mostrare un applicativo di Business Intelligence che Simco ha appositamente sviluppato per monitorare le prestazioni del magazzino: Warehouse Analyst. Warehouse Analyst permette di rilevare, calcolare e controllare sistematicamente le produttività, i lead time e molti altri parametri utili alla gestione del magazzino, inoltre se si inseriscono determinate componenti di costo permette di relazionare fattori economici ed operativi; ad esempio calcolare il costo riga di prelievo (eventualmente articolata per tipo d'ordine), il costo di housing e così via. Warehouse Analyst é uno strumento di fondamentale importanza per il responsabile del magazzino per gestire nel modo più efficiente le risorse messe a sua disposizione e per il management aziendale (direzione, commerciale, logistica, approvvigionamenti) per sviluppare politiche di miglioramento della competitività e della profittabilità.
Lo scorso 9 aprile Simco ha organizzato, ottenendo un lusinghiero successo di affluenza e di interesse dei partecipanti, il Workshop "Ottimizzare il picking" nel corso del quale sono state illustrate le metodologie progettuali, le possibili soluzioni realizzative e tre interessanti casi aziendali.
Il magazzino ha un impatto significativo sul servizio e sui costi per le Aziende. Di conseguenza la logistica di magazzino non dovrebbe essere vista come un costo più o meno inevitabile ma come una delle leve per la competitività. Il magazzino inoltre è diventato oggi uno strumento complesso ed avanzato dove confluiscono tecnologie informatiche e di material handling. Per questa ragione la progettazione del magazzino e la sua ottimizzazione devono essere affrontate con adeguati livelli di competenza e professionalità.
SIMCO: I sistemi avanzati di picking quali sono e quando utilizzarliSimco Consulting
Tra le attività di magazzino il picking è sicuramente una di quelle più critiche sia perché assorbe gran parte delle risorse, tecnologiche e soprattutto forza lavoro, sia perché condiziona in modo significativo il livello di servizio espresso al cliente per quanto concerne accuratezza dello spedito e tempestività di risposta.
L’evoluzione delle politiche aziendali (orientate al contenimento dei costi sul versante cliente e al miglioramento del servizio sul versante fornitore) ha fatto si che, a parità di fatturato, il lavoro connesso alla preparazione degli ordini sia diventato più complicato ed impegnativo generando un considerevole aumento delle consegne e delle righe d’ordine, delle richieste urgenti, delle personalizzazioni, del corredo di informazioni associate alle merci spedite. Per questo motivo affrontare un progetto di riorganizzazione della preparazione degli ordini implica la realizzazione di un’analisi approfondita che si estende a tutti i processi di magazzino (e non solo) e lo sviluppo di soluzioni che devono avere precisi riscontri sul piano economico, organizzativo e tecnologico, sia sul versante Material Handling sia sul versante Information Technology. Lo scopo della relazione è di evidenziare i criteri guida per una corretta progettazione e di effettuare una rapida escursione tra le principali e più innovative soluzioni tecnologiche che propone il mercato, sottolineando i vantaggi e gli svantaggi: operativi, economici (investimenti e costi di gestione) e qualitativi.
Dai concetti generali della pianificazione secondo la norma UNI EN ISO 9001, alla realtà della consulenza in materia di compliance aziendale, ai moduli operativi, per arrivare alle doti del pianificatore.
Operations - La Gestione del Prodotto nelle Aziende a CommessaMauro Giovanelli
Come Migliorare i Risultati nelle Aziende a Commessa attraverso la Gestione del Prodotto.
Governare i Processi del Prodotto - Sviluppo prodotto, Vendite, Gestione Commessa, Assistenza Clienti - applicando Soluzioni Integrate tra Commesse e Reparti.
Le Operations: vera leva per aumentare la Competitività e diminuire i Costi.
E' possibile avere più efficienza in magazzino senza investire?Simco Consulting
Le Aziende individuano nel magazzino una componente strategica della catena logistica e si muovono per aumentarne il servizio e per raggiungere la massima efficienza operativa, contenendo i costi.
BI - Rendicontazione commesse settori Industry e Oil&GasGlobal System SRL
Il monitoraggio di progetti, la gestione delle risorse aziendali, la necessità di analizzare i dati durante tutta la fase di commessa sono argomenti fondamentali ma anche di criticità all’interno di organizzazioni industriali con processi produttivi.
La BI diventa uno strumento indispensabile per monitorare in ogni fase della commessa tutti i numeri che concorrono ad una conclusione di profitto.
By Giuseppe Stabilini, SDA Professor of Operations and Technology Management
Coordinatore dell’Executive Program in Procurement & Supply Management. Scopri di più sul programma: www.sdabocconi.it/procurement
SIMCO: COME REALIZZARE UNA «LEAN SUPPLY CHAIN» i 10 punti e gli elementi chia...Simco Consulting
L’integrazione dei fornitori: i 10 passi fondamentali per ottenere una “lean supply chain”
La maggior parte delle aziende appartenenti ai diversi settori industriali che hanno impostato il proprio sistema produttivo secondo i principi e le tecniche della “lean manufacturing”, si dichiara non soddisfatta delle prestazioni dei propri fornitori.
Spesso l’implementazione dei principi “lean” nell’ambito della propria realtà produttiva fa emergere e mette in risalto le carenze e le criticità della catena di fornitura, con le conseguenti difficoltà a raggiungere gli obiettivi di miglioramento della qualità, dei livelli di servizio, di riduzione costi e quindi di competitività che il mercato ed il cliente finale richiede.
Queste aziende, pur essendo consapevoli di avere nella gestione ed integrazione dei fornitori un punto critico nel cammino verso l’eccellenza del proprio sistema logistico-produttivo, spesso non dedicano sufficienti risorse ed energie nello sviluppo e miglioramento della propria catena di fornitura.
M&IT Consulting, avendo affiancato diverse importanti aziende in percorsi di valutazione, miglioramento ed integrazione dei fornitori, ha individuato 10 punti chiave su cui le aziende dovrebbero focalizzare le proprie risorse ed energie, al fine di ottenere concretamente una “lean supply chain”.
SIMCO: Migliorare le prestazioni della logistica senza investireSimco Consulting
Le Aziende individuano nel magazzino una componente strategica della catena logistica e si muovono per aumentare il servizio e per raggiungere la massima efficienza operativa, contenendo i costi....
L'analisi dei processi costituisce un'attività chiave per essere critici sul proprio operato, per individuare attività che non forniscono alcun valore aggiunto, per portare avanti un programma di miglioramento. Per essere concreti ed oggettivi è necessario che l'analisi oltre a valutazioni di tipo qualitativo e organizzativo produca dei valori numerici che permettano di sostenere con maggior forza iniziative di miglioramento, soprattutto se devono essere supportate da investimenti.
Lo scorso 28 febbraio Simco ha organizzato, ottenendo un lusinghiero successo di affluenza e di interesse dei partecipanti (più di 50 partecipanti tra la sessione della mattina e quella del pomeriggio), il Workshop "Come funziona il Vostro magazzino?" nel corso del quale sono state illustrate le metodologie e uno strumento, Warehuose Analyst, per il monitoraggio delle prestazioni del magazzino.
Una parte delle giornata é stata riservata alla trattazione generale del tema (requisiti di efficienza, assorbimento delle risorse, metodologie di assegnazione di costi e performances, etc.), con particolare attenzione al disegno dei processi/procedure, progettazione di un sistema di controllo delle performance.
La seconda parte della giornata é stata utilizzata per mostrare un applicativo di Business Intelligence che Simco ha appositamente sviluppato per monitorare le prestazioni del magazzino: Warehouse Analyst. Warehouse Analyst permette di rilevare, calcolare e controllare sistematicamente le produttività, i lead time e molti altri parametri utili alla gestione del magazzino, inoltre se si inseriscono determinate componenti di costo permette di relazionare fattori economici ed operativi; ad esempio calcolare il costo riga di prelievo (eventualmente articolata per tipo d'ordine), il costo di housing e così via. Warehouse Analyst é uno strumento di fondamentale importanza per il responsabile del magazzino per gestire nel modo più efficiente le risorse messe a sua disposizione e per il management aziendale (direzione, commerciale, logistica, approvvigionamenti) per sviluppare politiche di miglioramento della competitività e della profittabilità.
Lo scorso 9 aprile Simco ha organizzato, ottenendo un lusinghiero successo di affluenza e di interesse dei partecipanti, il Workshop "Ottimizzare il picking" nel corso del quale sono state illustrate le metodologie progettuali, le possibili soluzioni realizzative e tre interessanti casi aziendali.
Il magazzino ha un impatto significativo sul servizio e sui costi per le Aziende. Di conseguenza la logistica di magazzino non dovrebbe essere vista come un costo più o meno inevitabile ma come una delle leve per la competitività. Il magazzino inoltre è diventato oggi uno strumento complesso ed avanzato dove confluiscono tecnologie informatiche e di material handling. Per questa ragione la progettazione del magazzino e la sua ottimizzazione devono essere affrontate con adeguati livelli di competenza e professionalità.
SIMCO: I sistemi avanzati di picking quali sono e quando utilizzarliSimco Consulting
Tra le attività di magazzino il picking è sicuramente una di quelle più critiche sia perché assorbe gran parte delle risorse, tecnologiche e soprattutto forza lavoro, sia perché condiziona in modo significativo il livello di servizio espresso al cliente per quanto concerne accuratezza dello spedito e tempestività di risposta.
L’evoluzione delle politiche aziendali (orientate al contenimento dei costi sul versante cliente e al miglioramento del servizio sul versante fornitore) ha fatto si che, a parità di fatturato, il lavoro connesso alla preparazione degli ordini sia diventato più complicato ed impegnativo generando un considerevole aumento delle consegne e delle righe d’ordine, delle richieste urgenti, delle personalizzazioni, del corredo di informazioni associate alle merci spedite. Per questo motivo affrontare un progetto di riorganizzazione della preparazione degli ordini implica la realizzazione di un’analisi approfondita che si estende a tutti i processi di magazzino (e non solo) e lo sviluppo di soluzioni che devono avere precisi riscontri sul piano economico, organizzativo e tecnologico, sia sul versante Material Handling sia sul versante Information Technology. Lo scopo della relazione è di evidenziare i criteri guida per una corretta progettazione e di effettuare una rapida escursione tra le principali e più innovative soluzioni tecnologiche che propone il mercato, sottolineando i vantaggi e gli svantaggi: operativi, economici (investimenti e costi di gestione) e qualitativi.
Dai concetti generali della pianificazione secondo la norma UNI EN ISO 9001, alla realtà della consulenza in materia di compliance aziendale, ai moduli operativi, per arrivare alle doti del pianificatore.
Operations - La Gestione del Prodotto nelle Aziende a CommessaMauro Giovanelli
Come Migliorare i Risultati nelle Aziende a Commessa attraverso la Gestione del Prodotto.
Governare i Processi del Prodotto - Sviluppo prodotto, Vendite, Gestione Commessa, Assistenza Clienti - applicando Soluzioni Integrate tra Commesse e Reparti.
Le Operations: vera leva per aumentare la Competitività e diminuire i Costi.
E' possibile avere più efficienza in magazzino senza investire?Simco Consulting
Le Aziende individuano nel magazzino una componente strategica della catena logistica e si muovono per aumentarne il servizio e per raggiungere la massima efficienza operativa, contenendo i costi.
BI - Rendicontazione commesse settori Industry e Oil&GasGlobal System SRL
Il monitoraggio di progetti, la gestione delle risorse aziendali, la necessità di analizzare i dati durante tutta la fase di commessa sono argomenti fondamentali ma anche di criticità all’interno di organizzazioni industriali con processi produttivi.
La BI diventa uno strumento indispensabile per monitorare in ogni fase della commessa tutti i numeri che concorrono ad una conclusione di profitto.
By Giuseppe Stabilini, SDA Professor of Operations and Technology Management
Coordinatore dell’Executive Program in Procurement & Supply Management. Scopri di più sul programma: www.sdabocconi.it/procurement
Relazione tra organizzazione, auto organizzazione, sistema ed Azienda: per una visione sistemica dell'Organizzazione Aziendale.
Altre info: https://www.pragmatica-mente.com/2014/11/sistemi-complessi-e-auto-organizzazione.html
Web marketing integrato, come un viaggio - MailUp Webinar 30 aprile 2013Miriam Bertoli
Come studiare, preparare e sviluppare un piano di web marketing efficace e integrato.
Avviare una serie di iniziative di web marketing è come partire per un viaggio. Come in un viaggio, possiamo partire all’avventura, senza sapere dove vogliamo arrivare. Muoverci di tappa in tappa secondo l’ispirazione del momento e con i soldi che abbiamo a disposizione.
Oppure possiamo partire sapendo dove vogliamo arrivare, con un obiettivo chiaro, senza necessariamente avere già deciso ogni piccolo dettaglio, ma con una strategia e un piano che tengano insieme in modo armonico tappe, mezzi e azioni.
Intervento di apertura del webinar di MailUp, il video del webinar completo è online http://www.youtube.com/watch?v=DNcWyywzkSQ
Marketing e sostenibilità ambientale nel settore automotiveIlaria Tranquillo
Presentazione della mia tesi di laurea, vincitrice del premio UNRAE 2014. Qual'è il rapporto tra il marketing e la sostenibilità ambientale? Quali gli scenari e le possibili risposte per una crescita sostenibile? Quale l'impatto delle innovazioni sulle dinamiche di mercato?
Time Management e produttività personale: GTD e Zen To DoneFabrizio Pieroni
Gestione del tempo e delle priorità
Ispirato ai lavoro di:
- Stephen Covey
- David Allen
- Leo Babauta
Altre info su https://www.pragmatica-mente.com/2017/07/qualita-della-vita.html
I magazzini automatici rappresentano l'espressione tecnologicamente più avanzata dei sistemi di stoccaggio, e oggi più che mai, costituiscono un'interessante opzione per risolvere i problemi.....
Ogni card descrive uno strumento frugale che le aziende possono applicare autonomamente per migliorare le prestazioni dell'innovazione.
NUOVE CARD VENGONO AGGIUNTE PERIODICAMENTE.
La presentazione di Cesare Cernuschi e di Simco il 23 maggio 2012 alla XVII e...Global Logistics
Cesare Cernuschi, socio fondatore e Amministratore Delegato di SIMCO, il 23 maggio 2012, durante la seconda giornata di Global Logistics, ha presentato “L’automazione nel magazzino: quando conviene?”. I magazzini automatici rappresentano l’espressione tecnologicamente più avanzata dei sistemi di stoccaggio e, oggi più che mai, costituiscono un’interessante opzione per risolvere i problemi connessi alla scarsa disponibilità di spazi, al costo della manodopera, al livello di servizio richiesto dai clienti.
Rischio liquidita’ e gestione dei flussi finanziari: l’esperienza del gruppo ...Fondazione CUOA
Intervento di Fabio Montelatici, Corporate Treasurer Bracco Imaging SpA al seminario del Risk Center "Rischio liquidità e gestione dei flussi finanziari"
ABC dei costi - Edigit International s.r.l.Nicola Amoruso
Data l'importanza che riveste l'analisi dei costi per la corretta gestione aziendale, Edigit ha deciso di mettere direttamente a disposizione delle aziende l'esperienza e gli strumenti necessari ad introdurle all'analisi dei costi. Si tratta appunto di know-how e tools di base, utili per effettuare un primo approccio al calcolo dei propri costi, una specie di ABC introduttivo alla materia per stimolare la conoscenza e l'approfondimento di argomenti fondamentali per la gestione aziendale.
Come quando e perché automatizzare i processi di magazzinoSimco Consulting
I magazzini automatici rappresentano l’espressione tecnologicamente più avanzata dei sistemi di stoccaggio e, oggi più che mai, costituiscono un’interessante opzione per risolvere i problemi.
Il concetto di “lean” ha le sue radici nella produzione di massa, in particolar modo nell’industria automotive, e identifica una filosofia industriale ispirata al Toyota Production System (TPS), la quale mira a minimizzare gli sprechi fino ad annullarli.
La “lean production” è dunque una generalizzazione e divulgazione in occidente del sistema di produzione Toyota, capace di superare i limiti della produzione di massa sviluppata da Henry Ford e Alfred Sloan, ancora oggi applicata in molte aziende occidentali.
SIMCO: L'automazione in magazzino quando conviene 23 maggio 2013 global logis...Simco Consulting
I magazzini automatici rappresentano l’espressione tecnologicamente più avanzata dei sistemi di stoccaggio e, oggi più che mai, costituiscono un’interessante opzione per risolvere i problemi connessi alla scarsa disponibilità di spazi, al costo della manodopera, al livello di servizio richiesto dai clienti.
Ma è sempre opportuno optare per un magazzino automatico? Possono avere delle controindicazioni sul piano della convenienza economica e delle prestazioni? Quali insidie si nascondono nelle fasi di progettazione? Come tutte le cose ad alte prestazioni richiedono un’attività di analisi e di studio che non deve essere sottovalutata.
- Cosa può fare l’automazione per il magazzino - Quali tecniche impiegare - Le diverse componenti di un magazzino automatico - Il problema del picking - Gli errori da evitare - Alcuni casi aziendali
SIMCO: Lean Warehousing - Come migliorare le prestazioni eliminando gli sprechiSimco Consulting
Le Aziende individuano nel magazzino una componente strategica della catena logistica e si muovono per aumentarne il servizio e per raggiungere la massima efficienza operativa, contenendo i costi. Il magazzino è spesso oggetto di analisi, studi e progetti di miglioramento organizzativo e tecnologico a cui seguono investimenti economici a volte molto cospicui.
Simco, nella sua attività di consulenza e progettazione logistica, è frequentemente coinvolta in modo analitico in queste attività e ritiene che, molto spesso, se non sempre, siano possibili miglioramenti significativi anche ad investimenti zero, utilizzando al meglio le risorse già disponibili. Il lay out è migliorabile in relazione ai flussi e alle giacenze? Il display di picking è corretto? I mezzi di movimentazione sono coerenti all’organizzazione del lavoro? Il rendimento di saturazione dei vani è ottimizzato? Il WMS disponibile, o i suoi succedanei sono sfruttati al meglio? E tante altre osservazioni ancora. Simco evidenzierà gli strumenti, il metodo e le esperienze per ottenere il massimo dalle risorse disponibili, senza investire.
Il mercato in cui le Aziende si trovano ad operare rende sempre più esasperata l'attenzione al livello di servizio erogato al Cliente e, allo stesso tempo, al contenimento dei costi logistici. Non sorprende quindi che una Rete Distributiva razionale, moderna ed efficiente sia vista come un elemento chiave per il successo. Il network distributivo, la corretta allocazione delle scorte lungo la rete, la progettazione dei magazzini, la pianificazione dei trasporti devono garantire il costo più corretto per ottenere gli obiettivi prestazionali, spesso ormai di livello "top", coniugando opportunamente organizzazione e tecnologia.
Il report Aberdeen sul quale questa volta abbiamo deciso di proporre alla vostra attenzione riguarda un tema che sta diventando sempre più “caldo” e di grande interesse per tutti i gestori della Supply Chain, ovvero l’integrazione di filiera; in pratica, si è inteso investigare l’atteggiamento delle aziende nei confronti di tutta quella serie di progetti concreti che sono necessari per perseguire davvero tale approccio, per ottenere la tanto agognata visibilità e comunicazione tra gli attori (meglio sarebbe dire “partner”) della Supply Chain.
SIMCO: Il Cliente il vantaggio competitivo dell'aziendaSimco Consulting
Si chiama "Cliente" l'arma vincente delle moderne aziende competitive. In uno scenario complesso fatto di domanda poco più che stabile, di tensione concorrenziale e di aumento della complessità di prodotti/servizi, tenere saldamente legata a se la clientela migliore costituisce il vero obiettivo per il successo dell'impresa. Ma quali sono i clienti migliori e come riconoscerli? Come disegnare efficaci strategie di account profitability e di fidelizzazione?
Gli obiettivi della strategia di ogni azienda di successo dovrebbero essere:
Comprendere come la fidelizzazione della clientela sia importante nella dinamica competitiva
Individuare i clienti più profittevoli
Segmentare i clienti per conoscerli
Costruire un buon portafoglio clienti
Se vuole maggiore informazioni relativamente a questo caso aziendale e all'eventuale applicazione nella Sua azienda, non esiti contattarci.
SIMCO: La Business Intelligence per lo sviluppo di politiche competitiveSimco Consulting
Lo scorso 9 febbraio, SIMCO ha organizzato un evento dedicato ad un nuovo approccio ai cruscotti aziendali.
L'intervento di Marco Cernuschi, responsabile dei progetti di Business Intelligence di SIMCO, pone l'attenzione sui tradizionali sistemi di reportistica che denunciano importanti carenze. Il nuovo modello di reporting deve essere in grado di fornire una base solida e condivisa per la valutazione delle prestazioni (quelle aziendali, quelle dei manager e quelle dei fornitori o outsourcer), una serie ampia di KPI (non solo monetari ma anche quelli legati agli intangibile asset), di assicurare la giusta tempestività e frequenza delle informazioni e di avere una forma comunicativa chiara e comprensibile.
La Business Intelligence é una risposta a queste nuove esigenze. La potenzialità di questi strumenti é molto elevata, purtroppo in molti casi vengono decisamente sotto utilizzati soprattutto a seguito di un approccio meramente informatico. E' necessario che l'implementazione di un sistema Business Intelligence sia supportata da una serie di competenze che da un lato conoscano le caratteristiche e le potenzialità di un prodotto di Business Intelligence ma che dall'altro sappiano individuare e impostare le giuste necessità di controllo che interessano le varie aree/funzioni aziendali.
Su questa base si delinea la soluzione di SIMCO KPM Enterprise che vuol essere una sintesi tra le competenze tipiche della consulenza di direzione e di analisi dei processi supportate da moderni strumenti software di Business Intelligence.
Nella sezione download potrete scaricare gli atti del workshop "La Business Intelligence per lo sviluppo delle politiche competitive" e, comunque, per qualsiasi approfondimento su questi argomenti potete mandare una mail a Marco Cernuschi o contattarci allo 02 39325605.
SIMCO: Come prendere una decisione in un contesto organizzativo complessoSimco Consulting
Ogni decisione assunta in azienda viene presa all'interno di un contesto organizzativo, perciò bisogna innanzitutto tener presente che l'impresa è un sistema complesso: cioé un insieme di insiemi organizzati (gerarchicamente, funzionalmente o per processi) che quindi porta con sé anche una gerarchia di obiettivi.
Una decisione non é quindi solo una scelta puntuale tra le alternative, ma é un processo con cui un soggetto (persona/gruppo) attiva e seleziona un comportamento organizzativo tra diverse alternative.
In un contesto così caratterizzato diventano necessari strumenti di analisi e supporto alle decisioni condivisi che non siano solo performanti nello sviluppo della reportistica ma che creino una vera e propria "empatia aziendale" cioé una condivisione di cultura, visione, linguaggio numeri.
Come implementare sistemi di analisi direzionale é uno spunto di riflessione su come il decision making debba diventare un vero e proprio processo se applicato in un contesto organizzativo complesso come le aziende modernamente strutturate.
SIMCO: Global Logistics Migliorare le prestazioni del magazzino senza investireSimco Consulting
Le Aziende individuano nel magazzino una componente strategica della catena logistica e si muovono per aumentarne il servizio e per raggiungere la massima efficienza operativa, contenendo i costi. Il magazzino è spesso oggetto di analisi, studi e progetti di miglioramento organizzativo e tecnologico a cui seguono investimenti economici a volte molto cospicui.
Simco, nella sua attività di consulenza e progettazione logistica, è frequentemente coinvolta in modo analitico in queste attività e ritiene che, molto spesso, se non sempre, siano possibili miglioramenti significativi anche ad investimenti zero, utilizzando al meglio le risorse già disponibili. Il lay out è migliorabile in relazione ai flussi e alle giacenze? Il display di picking è corretto? I mezzi di movimentazione sono coerenti all’organizzazione del lavoro? Il rendimento di saturazione dei vani è ottimizzato? Il WMS disponibile, o i suoi succedanei sono sfruttati al meglio? E tante altre osservazioni ancora. Simco evidenzierà gli strumenti, il metodo e le esperienze per ottenere il massimo dalle risorse disponibili, senza investire.
SIMCO: Global Logistics l'automazione in magazzino quando conviene?Simco Consulting
I magazzini automatici rappresentano l’espressione tecnologicamente più avanzata dei sistemi di stoccaggio e, oggi più che mai, costituiscono un’interessante opzione per risolvere i problemi connessi alla scarsa disponibilità di spazi, al costo della manodopera, al livello di servizio richiesto dai clienti.
Ma è sempre opportuno optare per un magazzino automatico? Possono avere delle controindicazioni sul piano della convenienza economica e delle prestazioni? Quali insidie si nascondono nelle fasi di progettazione? Come tutte le cose ad alte prestazioni richiedono un’attività di analisi e di studio che non deve essere sottovalutata.
Cosa può fare l’automazione per il magazzino
Quali tecniche impiegare
Le diverse componenti di un magazzino automatico
Il problema del picking
Gli errori da evitare
Alcuni casi aziendali
Sebbene sia opportuno avere sempre un approccio focalizzato alla riduzione degli sprechi succede che solamente in momenti di crisi le aziende diventano particolarmente sensibili a questa pratica; tale considerazione vale ovviamente anche per tutte le attività logistiche: dalla gestione delle scorte, all’efficienza del magazzino e dei trasporti e così via.
Il concetto di Lean Warehousing si sta pertanto diffondendo e alcune aziende si impegnano ad attivare progetti in tal senso; vogliamo però far presente che una gestione non adeguata dei progetti lean potrebbe portare a risultati non ottimali, talvolta modesti, così da scoraggiare un’attività che non dovrebbe essere estemporanea ma decisamente sistematica.
Consigliamo di verificare che il metodo che si intende utilizzare sia effettivamente basato su una solida base teorica ed esperienziale; in questo contesto il contributo di un consulente specialista può essere un valido aiuto per il successo dell’iniziativa e per la sua continuità nel tempo.
Alleghiamo un breve contributo che pensiamo possa fornire una prima idea di come affrontare un’iniziativa Lean in magazzino
Ogni volta che inizio uno Studio, chiudo un cantiere logistico o consegno un progetto al Committente, rifletto sul legame che esiste fra il costo sostenuto per il progetto e il valore del risultato.
Sono molti anni che opero nel settore della consulenza e della progettazione logistica: il film che ho in testa si snoda fra soddisfazioni, difficoltà, nuove modalità e tecniche di realizzazione degli studi, ripensamenti e anche radicali revisioni di progetti svolti in precedenza con un forte impegno intellettuale e di tempo.
SIMCO: Carrelli elevatori la classifica dei primi 20 produttoriSimco Consulting
Questo mese vi proponiamo il risultato di un‘indagine, pubblicata dalla rivista Modern Material Handling, relativa ai primi 20 produttori di carrelli elevatori, componente ormai indispensabile per la movimentazione dei materiali industriali.
L’analisi effettuata ha evidenziato un netto contrasto tra le vendite di carrelli elevatori nel corso del 2008: durante i primi tre trimestri infatti, le vendite hanno visto una crescita modesta ma comunque ragionevole, mentre nel corso del quarto trimestre sono crollate a seguito della crisi economica che ha investito diversi settori industriali.
Secondo le statistiche ITA relative al 2008, gli ordini di carrelli hanno avuto un calo su scala globale pari all’8%: negli Usa (-13%), in Europa e in Oceania (- 9%), in Asia (- 5%). L'unica regione a livello mondiale che non ha subito una flessione nelle vendite è stata l'Africa.
Tuttavia non è la prima volta che si assiste ad un crollo come questo del 2008: nel 2001, in termini di fatturato, il mercato globale era diminuito di quasi il 12%, risalendo poi nel 2003 con un balzo del 13% e continuando crescere proprio fino al 2008.
SIMCO: Migliorare le prestazioni dei magazzini senza investireSimco Consulting
Il magazzino é sempre più una leva importante per la competitività al fine di migliorare il servizio e contenere i costi. Le sue prestazioni possono migliorare applicando tecnologie adeguate ed innovative sia per quanto concerne i sistemi di Material Handling sia per quanto riguarda l'Information Communication Technology.
Però le aziende non hanno sempre la possibilità di affrontare investimenti significativi (magari sono già impegnate su altri fronti) o di attivare lunghi processi di trasformazione, soprattutto in momenti in cui é necessario essere estremamente reattivi e flessibili nelle scelte. Ecco che opportuni interventi a livello organizzativo possono coniugare tempestività, bassi livelli di investimento, miglioramenti interessanti.
L'efficacia di questi interventi non é da sottovalutare ma bisogna realizzarli disponendo di un adeguato metodo di lavoro e di specifiche professionalità che sono normalmente patrimonio di una Società di Consulenza che dispone di competenze specialistiche e sufficientemente stratificate nei diversi comparti della logistica.
SIMCO: Il software di gestione operativa su misura
SIMCO: Previsione della domanda e gestione delle scorte tecniche e strumenti avanzati
1. 15 marzo 2007
Convegno
“LA LOGISTICA DEL FUTURO”
Previsione della domanda e gestione delle
scorte: tecniche e strumenti avanzati
Diego Giometti - SIMCO
2. DAL “CUSTOMER SERVICE” AL “CUSTOMER SUCCESS”
La logistica, nella Supply Chain, deve soddisfare i bisogni del cliente con
costi che rappresentino – a conti fatti – un investimento redditizio per
l’azienda (“il giusto costo” e non necessariamente “il minor costo”).
Occorre capire quali siano i bisogni del mercato e misurare i risultati ottenuti
secondo opportuni indicatori, che misurano tipicamente la disponibilità delle
scorte a fronte delle richieste del mercato, il numero di righe d’ordine evase
complete, gli ordini evasi completi, il rispetto delle date di consegna etc.
In realtà, la tendenza è quella di darsi come obiettivo il cosiddetto “Ordine
Perfetto”. Il livello di servizio complessivo è misurato come prodotto delle
classiche citate componenti: l’ordine deve essere completo, senza ritardi,
con merce accettabile al 100%, consegnata al posto giusto etc.
Molti dei suddetti aspetti, per essere perseguiti, richiedono alti livelli di
scorte e quindi la gestione razionale delle scorte diventa prioritaria.
Una corretta previsione della domanda è condizione necessaria (anche
se non sufficiente…) per potere competere a costi accettabili.
3. LE SCORTE: UNA RISORSA DA OTTIMIZZARE
MATERIALS
MEN AZIENDA MACHINERY
quanto ordinare, sistemi di
quando ordinare, produzione,
cosa ordinare distribuzione,
stoccaggio, …
MONEY
acquisto, vendita
4. IL COSTO DELLE SCORTE: VALORI PRATICI
Voci % sul valore
ONERI FINANZIARI (capitale immobilizzato) 2-4
OCCUPAZIONE DI SPAZIO (spazio, attrezzature, ...) 4-8
SERVIZI GENERALI (riscaldamento, illuminazione, …) 2-6
ASSICURAZIONE (furto e incendio) 1-3
SCORTA MORTA (deterioramento, obsolescenza)
2-8
Per contro, le scorte costano anche… quando mancano! Il problema
TOTALE DEI VALORI MEDI 20%
è la stima del costo derivante dalla rottura di stock ed il
bilanciamento ottimale di questi costi con quelli (duali) derivanti dal
mantenimento a scorta: si tratta di una questione complessa.
5. PIÙ COMPETITIVI CON UNA CORRETTA GESTIONE
Azienda “A”:
Fatturato annuo: 5 milioni di Euro
Forza lavoro: 85 persone
Immobilizzazioni tecniche (impianti, edifici): 2,5 milioni di Euro
Rimanenza media: 0,5 milioni di Euro
Azienda “B”:
Fatturato annuo: 5 milioni di Euro
Forza lavoro: 85 persone
Immobilizzazioni tecniche (impianti, edifici): 2,5 milioni di Euro
Rimanenza media: 2,5 milioni di Euro
Le due aziende operano nello stesso mercato e conseguono livelli di servizio
simili; inoltre, il bilancio tra interessi passivi ed attivi generato dai crediti e debiti
con Fornitori e Clienti è sostanzialmente in pari.
6. PIÙ COMPETITIVI CON UNA CORRETTA GESTIONE
Le due aziende hanno un costo di mantenimento a scorta simile (oneri finanziari,
spazi di magazzino, obsolescenza etc.) ed è pari al 15% della rimanenza media.
Pertanto, i 2 milioni di Euro di differenza nel valore della scorta mediamente
presente in più nel magazzino dell’Azienda B vanno ad aggravare il bilancio del
seguente extra:
2.000.000 Euro x 0,15 = 300.000 Euro
Pertanto, se a conti fatti l’Azienda A ha avuto un profitto di 500.000 Euro sui 5
milioni di fatturato (ossia, un buon 10% di “return on sales”), a parità di tutto il
resto l’Azienda B avrà un “return on sales” pari appena al 4%!
Una situazione analoga di ha valutando il cosiddetto “return on assets”, ossia la
resa del capitale investito in asset quali edifici, impianti ed anche scorte:
Azienda A = 500.000 Euro / (2.500.000 + 500.000) = 16,7%
Azienda B = 200.000 Euro / (2.500.000 + 2.500.000) = 4,0%
7. LE SCORTE: STRUMENTO PER IL SERVIZIO AL CLIEN
Le scorte riducono i problemi tra fornitori e clienti in termini di:
Spazio: raramente il luogo in cui un bene si produce coincide con
quello in cui tale bene viene consumato. In funzione del tempo
concesso dal Cliente, può essere inevitabile il posizionamento
anticipato dei beni in depositi geograficamente prossimi al mercato
Tempo: alcuni prodotti hanno una produzione concentrata nel tempo,
mentre il consumo è “diluito” (ad es.: i prodotti della terra), per altri è
vero il contrario
Quantità ed assortimento: i produttori, di solito, tendono a produrre
grandi quantità di relativamente pochi codici per ragioni di economia,
mentre il mercato vuole esattamente l’opposto.
Per eliminare queste discrepanze, si tende a produrre in anticipo e
ad avvicinare le merci al Cliente finale: ciò rende pressoché
indispensabile potere disporre di un forecast affidabile, elemento
primo per una Supply Chain efficace ed efficiente.
8. L’IMPREVEDIBILITÀ GENERA SCORTE IN ECCESSO
10%
30%
60%
Migliorare il forecast è la
Le fonti di imprevedibilità
maniera più efficace per
ridurre le incertezze e ridurre
l’eccesso di scorte
Imprevedibilità domanda Inaffidabilità dei fornitori Incertezze interne all'azienda
Fonte: Palo Alto University CA. 2002
9. L’IMPORTANZA DI UN BUON FORECAST: DOVE IMPATTA?
Una previsione “buona” ha impatto sia sulle scorte di ciclo, come è
ovvio, per ordinare davvero quello che ci serve quando ci serve, sia
sulle scorte di sicurezza, comunque inevitabili nel mondo reale.
Infatti, buona parte delle suddette scorte di sicurezza devono fare
fronte alla variabilità cui la domanda è soggetta nell’attesa del ripristino
della disponibilità pianificata: in ottica di forecast, la “variabilità” va letta
come “imprecisione” della previsione stessa.
σ D,LT = LT ⋅ SDE + σ 2 2
LT ⋅P 2
Pertanto, l’aumento dell’affidabilità del forecast significa anche riduzione
di parte delle scorte di sicurezza.
Una buona previsione, inoltre, è un patrimonio sia dell’azienda che dei
fornitori che siano coinvolti in un approccio “collaborativo” nella filiera.
10. LA PREVISIONE DELLE DOMANDA
INPUT
INPUT VINCOLI
VINCOLI FATTORI
FATTORI
AMBIENTALI
AMBIENTALI
Ricerche di mercato
Ricerche di mercato Politiche direzionali
Politiche direzionali
Valori storici della domanda
Valori storici della domanda Risorse disponibili
Risorse disponibili Economici
Economici
Campagne pubblicitarie
Campagne pubblicitarie Condizioni di mercato
Condizioni di mercato Sociali (stile, moda)
Sociali (stile, moda)
Azioni promozionali
Azioni promozionali Tecnologia
Tecnologia Politici (azioni legislative)
Politici (azioni legislative)
Opinioni di esperti
Opinioni di esperti Culturali (nazionalità, etnia)
Culturali (nazionalità, etnia)
FORECAST SYSTEM
FORECAST SYSTEM
What (quali articoli & in quali quantità sono
What (quali articoli & in quali quantità sono
venduti)
venduti)
When (il momento in cui sono richiesti)
When (il momento in cui sono richiesti)
Where (per area geografica e/o per Cliente)
Where (per area geografica e/o per Cliente)
11. LE TECNICHE TRADIZIONALI
- MEDIE MOBILI (semplice, ponderata)
TECNICHE DI ESTRAPOLAZIONE
- SMORZAMENTO ESPONENZIALE (Winters etc.)
DELLE SERIE STORICHE:
- DECOMPOSIZIONE / PROIEZIONE TREND
METODI CAUSALI BASATI - REGRESSIONE (lineare, quadratica,multipla etc.)
SU CORRELAZIONE: - ECONOMETRICI / INPUT-OUTPUT
- FORZA DI VENDITA
METODI A BASE - PANEL DI ESPERTI (Metodo Delphi)
SOGGETTIVA: - SCENARI FUTURI / ANALOGIE
METODI DI RILEVAZIONE - RICERCHE DI MERCATO
QUANTITATIVA: - TEST E SONDAGGI
12. COS’È UN BUON FORECAST?
Una previsione può definirsi “buona” ovviamente in base al rapporto
costi – benefici ad essa associabile.
Essere in grado di fare un buon forecast deriva dalla somma di:
la scelta della giusta tecnica algoritmica
fornire i dati giusti all’algoritmo, dove per “giusti” si intende tali da
sottintendere la prevedibilità del fenomeno, scartando gli eventi
eccezionali e memorizzando gli effetti di quelli ripetibili in futuro
(promozioni, pubblicità, sconti etc.)
un buon processo di comunicazione (all’interno all’azienda e/o con
gli altri anelli della Supply Chain) dei risultati ottenuti dagli algoritmi
un buon processo di revisione dei dati stessi, per sfruttare la
conoscenza del mercato: attenzione però a non “esagerare”, ed a
tracciare il “chi, quanto & perché” ha effettuato le modifiche
13. LA PREVISIONE DELLE DOMANDA
FASE 0
FASE 0 FASE 1
FASE 1 Almeno 2 anni se la
Depurazione dei dati storici
Depurazione dei dati storici Scelta ed inizializzazione
Scelta ed inizializzazione domanda è stagionale
di domanda
di domanda dell’algoritmo previsionale
dell’algoritmo previsionale (ovvero 2 cicli di
stagionalità)
FASE 2
Adattamento delle tecniche previsionali
Simulazione della
Simulazione della 1 anno
previsione sui dati storici
previsione sui dati storici (ovvero un ciclo di
stagionalità)
Scelta dei parametri
Scelta dei parametri Analisi degli
Analisi degli
di funzionamento
di funzionamento scostamenti rilevati
scostamenti rilevati
FASE 3
FASE 3
Previsione della
Previsione della
domanda per il futuro 6 mesi - 1 anno
domanda per il futuro
14. LA PREVISIONE DELLE DOMANDA
AZIONI SPECIALI
(politiche di marketing, offerte speciali, A t+m
campagne di vendita, promozioni, ...)
EFFETTI DI CALENDARIO
(festività mobili, giorni lavorativi, …) S’t+m
ALTRE INFORMAZIONI
(commesse particolari, andamento
del mercato, azioni della
K t+m
concorrenza, …)
Pt+m = Pt+m . S’t+m. A t +m + Kt+m
15. STRUMENTI AVANZATI DI DEMAND PLANNING:
L’ESEMPIO DEL “DPM”
DPM è una suite di pianificazione avanzata facile da usare e facile da integrare
con il sistema informativo aziendale.
Market Intelligence Service / Investment Policy Definition
Sistema
Informativo Previsioni di vendita
Fabbisognidi vendita
Previsioni di per garantire
Scorte ottimalidistribuzione, il serviziocliente
al cliente
Aziendale Scorte ottimali per garantire il servizio al
acquisto o produzione
Fabbisogni di distribuzione, acquisto o produzione
DPM richiede un minimo supporto dell’utente
La pianificazione può essere completamente automatizzata e l’intervento
dell’utente può essere limitato alla gestione delle eccezioni.
16. STRUMENTI AVANZATI DI DEMAND PLANNING:
L’ESEMPIO DEL “DPM”
Pianificazione trasporti
Pianificazione acquisti _____
_____ Pianificazione della distribuzione Pianificazione delle scorte e del servizio al cliente
_____ Calcolo previsioni di vendita
Pianificazione delle scorte
nei punti di vendita
Copertura funzionale
Principali attività coperte dallo strumento
17. STRUMENTI AVANZATI DI DEMAND PLANNING:
L’ESEMPIO DEL “DPM”
Benefici ottenibili con DPM
Aumento dei livelli di servizio,
riduzione delle mancate vendite,
riduzione dei costi,
massimizzazione del margine.
• Stato attuale
Curva ottimale DPM
DPM pianifica i flussi per
raggiungere l’obiettivo di servizio
con il minimo costo
Costi sostenuti •Obiettivo
per garantire
il servizio al cliente
0 20 40 60 80 100
Livello di Servizio (%)
18. STRUMENTI AVANZATI DI DEMAND PLANNING:
L’ESEMPIO DEL “DPM”
Attributes
Sales Budgeting Product
Hypercube Management
and Collaborative Global
Global
Totale prodotti
Forecasting Totale prodotti
della divisione
della divisione
Forzatura della
Macrofamily Global
previsione a vari livelli di Macrofamily
Sotto insieme Global
Totale aree e/o canali
della Sotto insieme
stessa divisione Totale aree e/o canali
di vendita
aggregazione per della stessa divisione di vendita
Macroarea
referenza/mercato (o Macroarea
Insieme di area e/o
Insieme di area e/o
canali di vendita
Market
attributi di aggregazione) Family
Family Area
canali di vendita
Sotto insieme Area Attributes
per orizzonti temporali: Sotto insieme
della stessa macrofamily
della stessa macrofamily
Area georafica e/o cliente
Area georafica vendita
e/o canale di e/o cliente
e/o canale di vendita
giornalieri, settimanali, Microarea
Microarea
mensili e annuali (es. Aggregato elementare
Aggregato elementare
di domanda
di domanda
inserimento budget Item
Item
Singola Stock
Singola Stock
generale, per business Keeping Unit
Keeping Unit
unit, per agente ecc).
Inserimento correttivi
Day
alle previsioni per Day
eccezione. Week
Week
Month
Month
Year
Year Time slot
19. STRUMENTI AVANZATI DI DEMAND PLANNING:
L’ESEMPIO DEL “DPM”
Budgeting and
Commercial Overrides
Forzatura della previsione a
vari livelli di aggregazione
per referenza/mercato (o
attributi di aggregazione) per
orizzonti temporali:
giornalieri, settimanali,
mensili e annuali (es.
inserimento budget generale,
per business unit, per agente
ecc). Inserimento correttivi
alle previsioni per eccezione.
20. STRUMENTI AVANZATI DI DEMAND PLANNING:
L’ESEMPIO DEL “DPM”
Automatic Forecast Calculation
FBFTM Unique Technology
Il calcolo automatico delle previsioni è effettuato usando il Frequency Based
Forecasting (FBFTM), primo algoritmo di previsione autoadattativo in grado di
analizzare lo storico della domanda in base alla quantità e al numero di
richieste (analisi frequenza di richiesta).
Vantaggi:
- Minori errori di previsione
- Capacità di reagire alle
variazioni repentine della
domanda (sia per i prodotti
alto movimentati che per i
prodotti basso
movimentati)
- Migliore stima dell’errore
di previsione
21. STRUMENTI AVANZATI DI DEMAND PLANNING:
L’ESEMPIO DEL “DPM”
Trend Analysis
Calcolo automatico del trend per aggregati fino
al dettaglio referenza/cliente
Seasonality Patterns
Analisi comportamento stagionale della domanda
22. STRUMENTI AVANZATI DI DEMAND PLANNING:
L’ESEMPIO DEL “DPM”
Sales Calendar
Gestione effetto dei calendari di vendita
Forecast Error Analysis
Analisi errori nel dettaglio referenza/cliente
23. STRUMENTI AVANZATI DI DEMAND PLANNING:
L’ESEMPIO DEL “DPM”
Supersessions Links
Gestione dei legami di
sostituzione (uscita nuovi
prodotti, sostituzione
vecchi prodotti ecc.)
Old item New item
24. I NUOVI PROCESSI: DAL DEMAND PLANNING AL SIOP
(Sales Inventory & Operation Planning)
Aggregate Forecast / Special Service Agreements / Commercial Overrides
Budget Time Phased Operational Forecast
Forecast x item x area
Target Service Level Network evolution
per product/market segments What if analysis
Service Policy Stock To Service Curves per sku/l
Planning Optimal inventory levels
Indentification of low margin items/markets
Modifyed Aggregate Commercial Overrides
Commercial Forecast (ex. Customer/Family/Product ect.)
Strategic
(Yearly/Quarterly) SO&IP Monthly Reviewed Service Policy
Service & Inventory Constrains
Review Time Phased Operational Forecast Supply Chain
x item x area Planning Suite
Exception Reports & Error Forecast Analysis & Dynamic Inventory
Dynamicly Optimal Optimization System
Inventory Levels by SKU/L
Operational
Tactic Inventory Service Policy By Excepion
(Monthly) Optimization
Purchasing
requirements /
Daily Automatic proposals
Replenishment Exceptions Reports :
Operational Engine Under Service/Overstock
Interdepo Transfer Reports
(Weekly & Daily)
ERP
Execution
25. UN FUTURO SENZA PREVISIONI?
Forecast Purchase Manufacture Stock Sell Deliver
Modello di business tradizionale, basato sulle previsioni
(anticipatory model):
il cuore delle attività è fatto cercando di anticipare i fabbisogni futuri.
Informazioni sulla vendita non disponibili con tempestività
Le imprese che fanno parte della S/C non condividono i loro piani
Il business è necessariamente guidato da forecast elaborati individualmente
A causa degli errori di forecast, inoltre, spesso si rinuncia a farlo o a tenerne
conto
Come risultato:
o scorte non basate sulla pianificazione
o relazioni non collaborative (o addirittura antagoniste) tra gli attori della
S/C
Questo modello di business presenta dei rischi, legati alla non affidabilità delle
previsioni (e questa deve essere una spinta a migliorare la qualità del forecast e
non una scusa per rinunciarvi!) ed inoltre implicitamente comporta una
duplicazione delle previsioni per ciascun azienda partecipante alla S/C.
26. UN FUTURO SENZA PREVISIONI?
Sell Purchase Manufacture Deliver
Modello di business basato sulla capacità di reazione
(responsive model):
il segreto di questo modello è nella coordinazione.
Cerca di ridurre la dipendenza dalle previsioni, per mezzo di:
o pianificazione congiunta
o rapido scambio delle informazioni tra le aziende parte delle S/C
L’obiettivo finale potrebbe essere addirittura l’eliminazione del forecast!!!
Il presupposto è la disponibilità, grazie ad ICT e internet, di informazioni low-
cost, veloci ed accurate
Altro presupposto – e risultato – è la velocità del ciclo order-to-deliver
Come risultato:
o riduzione delle scorte complessive lungo la S/C
o eliminazione di attività duplicate
o i Clienti finali hanno tempestivamente ciò che vogliono, con alta
personalizzazione (choice-board)
Questo modello di business è teoricamente più efficiente, ossia più rapido e
meno costoso, in quanto offre meno step rispetto a quello tradizionale.
27. UN FUTURO SENZA PREVISIONI?
Il principio del differimento (postponement principle)
Largamente teorizzato da tempo, l’applicazione pratica di questo principio sta
prendendo piede anche grazie all’utilizzo delle moderne tecnologie informatiche.
Cerca di ridurre il rischio legato all’affidabilità del forecast, differendo per
quanto possibile le modificazioni o le personalizzazione dei prodotti nella loro
costituzione e processo produttivo (form postponement) e nella loro disponibilità
nei nodi della catena distributiva (logistic postponement)
Per quel che riguarda l’approccio di form postponement (mantenere il
prodotto il più a lungo possibile “neutro” e “non customizzato”. Un esempio: il
cono gelato!), concetti tipici di “filosofie” quali il lean manufacturing,
contrapposto alle tradizionali “economie di scala” ottenibili con pochi & grossi
lotti, o il JIT hanno aumentato considerevolmente la reattività dei sistemi
produttivi. Mentre l’obiettivo ideale del MTO non è nuovo, è nuova la sfida di
conciliare la flessibilità con l’efficienza ed il contenimento dei costi: lo studio del
trade-off tra i vari costi e rischi non andrebbe mai trascurato!
La semplificazione e standardizzazione dei prodotti e dei processi implica
anche la possibilità che la personalizzazione sia eseguita all’ultimo momento e
da personale con skill più bassi di quelli richiesti normalmente nel
manufacturing. Di conseguenza, tali operazioni (kitting, etichettatura etc.)
possono anche essere eseguite dalla logistica, nei magazzini
28. UN FUTURO SENZA PREVISIONI?
L’approccio del logistic postponement consiste invece nel cercare di
individuare lungo la catena di distribuzione, uno o più depositi “centrali”
partendo dai quali si possa fare fronte agli ordini dei clienti, rispettando il lead-
time atteso, relativamente ad un’ampia gamma di prodotti a scorta
Chiaramente, affinché tale strategia possa essere implementata, si deve
potere contare su una rapida ed efficace trasmissione degli ordini e su trasporti
rapidi ed affidabili
L’obiettivo dichiarato è l’eliminazione, per quanto possibile, delle scorte
“periferiche”, per minimizzare le difficoltà di un forecast “disaggregato” (relativo
ai singoli SKUL, stock keeping units per location), e quindi i costi conseguenza
dell’esistenza delle strutture periferiche stesse e della loro gestione, tipo quelli
relativi ai classici sbilanciamenti del mix (navettaggi, gestione dei back-order,
obsolescenza etc.)
Nelle più evolute S/C gli approcci del logistic e/o form postponement si
combinano, in misura da definirsi di volta in volta
Ad ogni buon conto, il “nemico comune” è proprio l’esistenza di scorte di
prodotti finiti estremamente finalizzati (riduzione dell’assortimento a scorta) e
dispiegati nei pressi dei Clienti finali. In ultima analisi, la necessità di forecast
disaggregati risulterebbe annullata o comunque fortemente ridotta
29. UN FUTURO SENZA PREVISIONI?
Gli ostacoli all’applicazione dei responsive model:
Necessità per le aziende quotate di mantenere determinati target di fatturato
pianificati (ad esempio: il fatturato del quarter): questo provoca una serie di
“sollecitazioni artificiali” della domanda (offerte speciali, azioni promozionali
etc.) che finiscono fatalmente per “caricare” il canale logistico di prodotti che
non sono stati effettivamente venduti al Cliente finale
Difficoltà ad implementare veri rapporti collaborativi tra i vari attori della S/C,
anche (o soprattutto?) per mancanza di attitudine culturale e di esperienza nel
condividere rischi e benefici, specie nel passare dalla teoria alla pratica.
In conclusione, c’è da attendersi ancora una lunga vita per quel che
riguarda il forecast e la sua effettiva importanza per il successo aziendale.
36. Il magazzino ricambi
I numeri:
Referenze a listino: 17.000 (più 3000 non a listino)
(più
Marchi gestiti: 4 (Lombardini; Ruggerini; Lombardini Marine; Acme)
Superficie: 4.000 m²
Personale: 35 persone
Volume di attività: 300.000 righe/anno spedite
Fatturato: 22 milioni di / anno
Il servizio ricambi:
•ripristino stock settimanali worldwide
•servizio di Urgenza (consegna in 3 giorni in tutta Europa)
•Servizio Emergenza e materiale in garanzia (il mattino successivo in tutta Europa)
37. Obiettivi del progetto DPM
Aumentare il livello di servizio
Ridurre il valore di inventories
Gestire stagionalità, campagne promozionali e forecasting
Lavorare per eccezioni
Gestire fase in e fase out
Fare analisi What If su stock vs service
Adottare un sistema user friendly
38. I tempi del progetto DPM
30 giorni 60 giorni 30 giorni
Go live
Implementazione
Analisi e Ed
del modello ed
modellizzazione Analisi
Interfacce con ERP
risultati
Validazione Analisi OUTPUT
Del modello In ambiente di simulazione
39. Servizio, inventories ed analisi what if…
Con DPM siamo in grado di
differenziare il livello di servizio
offerto per classe di materiale
ed adeguare le scorte,
minimizzando gli immobilizzi di
capitale (a parità di classe di
servizio viene privilegiato lo
stock di componenti meno
costosi). E’ inoltre possibile
simulare scenari,
presupponendo un livello di
stock target (e trarne il livello di
servizio erogato) o viceversa.
40. Forecasting
Il forecasting analizza i consumi
storici (continui e non) e propone al
replenishment planner il livello di
riordino, la scorta di sicurezza ed altri
parametri, tenendo conto anche di
richieste eccezionali (tender; affari
speciali; ecc), campagne
promozionali e della stagionalità
nonché di lotti minimi concordati col
fornitore, lead time di consegna,
ritardi medi di fornitura, ecc. I dati
sono analizzati sia intermini di valore
ma anche in numero di righe d’ordine
al fine di non sbilanciare le scorte a
fronte di richieste con anomalo
rapporto pz/riga.
41. Gestione per eccezioni
Tempo=denaro. Il sistema una
volta settato rimane “nascosto”
nell’interfaccia dall’ERP,
riducendo così l’impatto
operativo sul personale. Viene
utilizzato altresì per fare analisi
approfondite sul tipo di domanda
ad aiuta a prevenire eventuali
fenomeni inattesi, evidenziando
le criticità.
42. Fase in e fase out
A magazzino ricambi Lombardini, vengono gestite circa
20.000 referenze. Non di rado un codice sostituisce un altro (o
più d’uno). In questa fase è importante non perdere lo storico
dei consumi. DPM inoltre gestisce i fabbisogni ai diversi livelli di
distinta (componente sciolto o kit).
43. Risultati raggiunti
Riduzione del 25% (da 4 a 3 unità) del
personale all’interno dell’ufficio magazzino
ricambi, con relativa efficienza sui costi fissi di
gestione.
Condivisione con l’ufficio commerciale delle
decisioni sulla base di una piattaforma e di dati
condivisi. Si è così potuto garantire al cliente
finale una migliore prestazione sul materiale
venduto da stock ed una migliore informazione
sul materiale re-supply to order.
44. Risultati raggiunti
Riduzione del 12% delle scorte
Andamento inventories mag. Ricambi
4.100.000
4.000.000
3.900.000
3.800.000 -470.000
(-12 %)
3.700.000
valore
3.600.000
3.500.000
Go live
3.400.000
3.300.000
3.200.000
Mar.06 Apr.06 Mag.06 Giu.06 Lug.06 Ago.06 Set.06 Ott.06 Nov.06 Dic.06 Gen.07
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