Ogni decisione assunta in azienda viene presa all'interno di un contesto organizzativo, perciò bisogna innanzitutto tener presente che l'impresa è un sistema complesso: cioé un insieme di insiemi organizzati (gerarchicamente, funzionalmente o per processi) che quindi porta con sé anche una gerarchia di obiettivi.
Una decisione non é quindi solo una scelta puntuale tra le alternative, ma é un processo con cui un soggetto (persona/gruppo) attiva e seleziona un comportamento organizzativo tra diverse alternative.
In un contesto così caratterizzato diventano necessari strumenti di analisi e supporto alle decisioni condivisi che non siano solo performanti nello sviluppo della reportistica ma che creino una vera e propria "empatia aziendale" cioé una condivisione di cultura, visione, linguaggio numeri.
Come implementare sistemi di analisi direzionale é uno spunto di riflessione su come il decision making debba diventare un vero e proprio processo se applicato in un contesto organizzativo complesso come le aziende modernamente strutturate.
SIMCO: La Business Intelligence per lo sviluppo di politiche competitiveSimco Consulting
Lo scorso 9 febbraio, SIMCO ha organizzato un evento dedicato ad un nuovo approccio ai cruscotti aziendali.
L'intervento di Marco Cernuschi, responsabile dei progetti di Business Intelligence di SIMCO, pone l'attenzione sui tradizionali sistemi di reportistica che denunciano importanti carenze. Il nuovo modello di reporting deve essere in grado di fornire una base solida e condivisa per la valutazione delle prestazioni (quelle aziendali, quelle dei manager e quelle dei fornitori o outsourcer), una serie ampia di KPI (non solo monetari ma anche quelli legati agli intangibile asset), di assicurare la giusta tempestività e frequenza delle informazioni e di avere una forma comunicativa chiara e comprensibile.
La Business Intelligence é una risposta a queste nuove esigenze. La potenzialità di questi strumenti é molto elevata, purtroppo in molti casi vengono decisamente sotto utilizzati soprattutto a seguito di un approccio meramente informatico. E' necessario che l'implementazione di un sistema Business Intelligence sia supportata da una serie di competenze che da un lato conoscano le caratteristiche e le potenzialità di un prodotto di Business Intelligence ma che dall'altro sappiano individuare e impostare le giuste necessità di controllo che interessano le varie aree/funzioni aziendali.
Su questa base si delinea la soluzione di SIMCO KPM Enterprise che vuol essere una sintesi tra le competenze tipiche della consulenza di direzione e di analisi dei processi supportate da moderni strumenti software di Business Intelligence.
Nella sezione download potrete scaricare gli atti del workshop "La Business Intelligence per lo sviluppo delle politiche competitive" e, comunque, per qualsiasi approfondimento su questi argomenti potete mandare una mail a Marco Cernuschi o contattarci allo 02 39325605.
SIMCO: La Business Intelligence per lo sviluppo di politiche competitiveSimco Consulting
Lo scorso 9 febbraio, SIMCO ha organizzato un evento dedicato ad un nuovo approccio ai cruscotti aziendali.
L'intervento di Marco Cernuschi, responsabile dei progetti di Business Intelligence di SIMCO, pone l'attenzione sui tradizionali sistemi di reportistica che denunciano importanti carenze. Il nuovo modello di reporting deve essere in grado di fornire una base solida e condivisa per la valutazione delle prestazioni (quelle aziendali, quelle dei manager e quelle dei fornitori o outsourcer), una serie ampia di KPI (non solo monetari ma anche quelli legati agli intangibile asset), di assicurare la giusta tempestività e frequenza delle informazioni e di avere una forma comunicativa chiara e comprensibile.
La Business Intelligence é una risposta a queste nuove esigenze. La potenzialità di questi strumenti é molto elevata, purtroppo in molti casi vengono decisamente sotto utilizzati soprattutto a seguito di un approccio meramente informatico. E' necessario che l'implementazione di un sistema Business Intelligence sia supportata da una serie di competenze che da un lato conoscano le caratteristiche e le potenzialità di un prodotto di Business Intelligence ma che dall'altro sappiano individuare e impostare le giuste necessità di controllo che interessano le varie aree/funzioni aziendali.
Su questa base si delinea la soluzione di SIMCO KPM Enterprise che vuol essere una sintesi tra le competenze tipiche della consulenza di direzione e di analisi dei processi supportate da moderni strumenti software di Business Intelligence.
Nella sezione download potrete scaricare gli atti del workshop "La Business Intelligence per lo sviluppo delle politiche competitive" e, comunque, per qualsiasi approfondimento su questi argomenti potete mandare una mail a Marco Cernuschi o contattarci allo 02 39325605.
SIMCO: I sistemi avanzati di picking quali sono e quando utilizzarliSimco Consulting
Tra le attività di magazzino il picking è sicuramente una di quelle più critiche sia perché assorbe gran parte delle risorse, tecnologiche e soprattutto forza lavoro, sia perché condiziona in modo significativo il livello di servizio espresso al cliente per quanto concerne accuratezza dello spedito e tempestività di risposta.
L’evoluzione delle politiche aziendali (orientate al contenimento dei costi sul versante cliente e al miglioramento del servizio sul versante fornitore) ha fatto si che, a parità di fatturato, il lavoro connesso alla preparazione degli ordini sia diventato più complicato ed impegnativo generando un considerevole aumento delle consegne e delle righe d’ordine, delle richieste urgenti, delle personalizzazioni, del corredo di informazioni associate alle merci spedite. Per questo motivo affrontare un progetto di riorganizzazione della preparazione degli ordini implica la realizzazione di un’analisi approfondita che si estende a tutti i processi di magazzino (e non solo) e lo sviluppo di soluzioni che devono avere precisi riscontri sul piano economico, organizzativo e tecnologico, sia sul versante Material Handling sia sul versante Information Technology. Lo scopo della relazione è di evidenziare i criteri guida per una corretta progettazione e di effettuare una rapida escursione tra le principali e più innovative soluzioni tecnologiche che propone il mercato, sottolineando i vantaggi e gli svantaggi: operativi, economici (investimenti e costi di gestione) e qualitativi.
Le tradizionali modalità di gestione del trasporto, basate sulla leva della contrattazione coi fornitori per spuntare prezzi più bassi, non sono più in grado di produrre ulteriori risparmi.
SIMCO: Outsourcing quando conviene e come attivarlo al meglioSimco Consulting
L'outsourcing logistico è innanzitutto una scelta strategica che comporta un'analisi logistica dettagliata dell'azienda, del magazzino, del sistema di trasporti e di altro ancora.
Come ridurre i costi e incrementare la produttività con il sistema Lean Six S...Fabrizio Favre
Vivien Charrey è un Lean Six Sigma (LSS) Master Black Belt (massimo livello di certificazione della metodologia Lean Six Sigma). Eccoti una prima introduzione al suo sistema.
SIMCO: Carrelli elevatori la classifica dei primi 20 produttoriSimco Consulting
Questo mese vi proponiamo il risultato di un‘indagine, pubblicata dalla rivista Modern Material Handling, relativa ai primi 20 produttori di carrelli elevatori, componente ormai indispensabile per la movimentazione dei materiali industriali.
L’analisi effettuata ha evidenziato un netto contrasto tra le vendite di carrelli elevatori nel corso del 2008: durante i primi tre trimestri infatti, le vendite hanno visto una crescita modesta ma comunque ragionevole, mentre nel corso del quarto trimestre sono crollate a seguito della crisi economica che ha investito diversi settori industriali.
Secondo le statistiche ITA relative al 2008, gli ordini di carrelli hanno avuto un calo su scala globale pari all’8%: negli Usa (-13%), in Europa e in Oceania (- 9%), in Asia (- 5%). L'unica regione a livello mondiale che non ha subito una flessione nelle vendite è stata l'Africa.
Tuttavia non è la prima volta che si assiste ad un crollo come questo del 2008: nel 2001, in termini di fatturato, il mercato globale era diminuito di quasi il 12%, risalendo poi nel 2003 con un balzo del 13% e continuando crescere proprio fino al 2008.
SIMCO: L'automazione in magazzino quando conviene 23 maggio 2013 global logis...Simco Consulting
I magazzini automatici rappresentano l’espressione tecnologicamente più avanzata dei sistemi di stoccaggio e, oggi più che mai, costituiscono un’interessante opzione per risolvere i problemi connessi alla scarsa disponibilità di spazi, al costo della manodopera, al livello di servizio richiesto dai clienti.
Ma è sempre opportuno optare per un magazzino automatico? Possono avere delle controindicazioni sul piano della convenienza economica e delle prestazioni? Quali insidie si nascondono nelle fasi di progettazione? Come tutte le cose ad alte prestazioni richiedono un’attività di analisi e di studio che non deve essere sottovalutata.
- Cosa può fare l’automazione per il magazzino - Quali tecniche impiegare - Le diverse componenti di un magazzino automatico - Il problema del picking - Gli errori da evitare - Alcuni casi aziendali
SIMCO: Lean Warehousing - Come migliorare le prestazioni eliminando gli sprechiSimco Consulting
Le Aziende individuano nel magazzino una componente strategica della catena logistica e si muovono per aumentarne il servizio e per raggiungere la massima efficienza operativa, contenendo i costi. Il magazzino è spesso oggetto di analisi, studi e progetti di miglioramento organizzativo e tecnologico a cui seguono investimenti economici a volte molto cospicui.
Simco, nella sua attività di consulenza e progettazione logistica, è frequentemente coinvolta in modo analitico in queste attività e ritiene che, molto spesso, se non sempre, siano possibili miglioramenti significativi anche ad investimenti zero, utilizzando al meglio le risorse già disponibili. Il lay out è migliorabile in relazione ai flussi e alle giacenze? Il display di picking è corretto? I mezzi di movimentazione sono coerenti all’organizzazione del lavoro? Il rendimento di saturazione dei vani è ottimizzato? Il WMS disponibile, o i suoi succedanei sono sfruttati al meglio? E tante altre osservazioni ancora. Simco evidenzierà gli strumenti, il metodo e le esperienze per ottenere il massimo dalle risorse disponibili, senza investire.
SIMCO: Migliorare le prestazioni dei magazzini senza investireSimco Consulting
Il magazzino é sempre più una leva importante per la competitività al fine di migliorare il servizio e contenere i costi. Le sue prestazioni possono migliorare applicando tecnologie adeguate ed innovative sia per quanto concerne i sistemi di Material Handling sia per quanto riguarda l'Information Communication Technology.
Però le aziende non hanno sempre la possibilità di affrontare investimenti significativi (magari sono già impegnate su altri fronti) o di attivare lunghi processi di trasformazione, soprattutto in momenti in cui é necessario essere estremamente reattivi e flessibili nelle scelte. Ecco che opportuni interventi a livello organizzativo possono coniugare tempestività, bassi livelli di investimento, miglioramenti interessanti.
L'efficacia di questi interventi non é da sottovalutare ma bisogna realizzarli disponendo di un adeguato metodo di lavoro e di specifiche professionalità che sono normalmente patrimonio di una Società di Consulenza che dispone di competenze specialistiche e sufficientemente stratificate nei diversi comparti della logistica.
SIMCO: Global Logistics Migliorare le prestazioni del magazzino senza investireSimco Consulting
Le Aziende individuano nel magazzino una componente strategica della catena logistica e si muovono per aumentarne il servizio e per raggiungere la massima efficienza operativa, contenendo i costi. Il magazzino è spesso oggetto di analisi, studi e progetti di miglioramento organizzativo e tecnologico a cui seguono investimenti economici a volte molto cospicui.
Simco, nella sua attività di consulenza e progettazione logistica, è frequentemente coinvolta in modo analitico in queste attività e ritiene che, molto spesso, se non sempre, siano possibili miglioramenti significativi anche ad investimenti zero, utilizzando al meglio le risorse già disponibili. Il lay out è migliorabile in relazione ai flussi e alle giacenze? Il display di picking è corretto? I mezzi di movimentazione sono coerenti all’organizzazione del lavoro? Il rendimento di saturazione dei vani è ottimizzato? Il WMS disponibile, o i suoi succedanei sono sfruttati al meglio? E tante altre osservazioni ancora. Simco evidenzierà gli strumenti, il metodo e le esperienze per ottenere il massimo dalle risorse disponibili, senza investire.
Lo scorso 28 febbraio Simco ha organizzato, ottenendo un lusinghiero successo di affluenza e di interesse dei partecipanti (più di 50 partecipanti tra la sessione della mattina e quella del pomeriggio), il Workshop "Come funziona il Vostro magazzino?" nel corso del quale sono state illustrate le metodologie e uno strumento, Warehuose Analyst, per il monitoraggio delle prestazioni del magazzino.
Una parte delle giornata é stata riservata alla trattazione generale del tema (requisiti di efficienza, assorbimento delle risorse, metodologie di assegnazione di costi e performances, etc.), con particolare attenzione al disegno dei processi/procedure, progettazione di un sistema di controllo delle performance.
La seconda parte della giornata é stata utilizzata per mostrare un applicativo di Business Intelligence che Simco ha appositamente sviluppato per monitorare le prestazioni del magazzino: Warehouse Analyst. Warehouse Analyst permette di rilevare, calcolare e controllare sistematicamente le produttività, i lead time e molti altri parametri utili alla gestione del magazzino, inoltre se si inseriscono determinate componenti di costo permette di relazionare fattori economici ed operativi; ad esempio calcolare il costo riga di prelievo (eventualmente articolata per tipo d'ordine), il costo di housing e così via. Warehouse Analyst é uno strumento di fondamentale importanza per il responsabile del magazzino per gestire nel modo più efficiente le risorse messe a sua disposizione e per il management aziendale (direzione, commerciale, logistica, approvvigionamenti) per sviluppare politiche di miglioramento della competitività e della profittabilità.
SIMCO: I sistemi avanzati di picking quali sono e quando utilizzarliSimco Consulting
Tra le attività di magazzino il picking è sicuramente una di quelle più critiche sia perché assorbe gran parte delle risorse, tecnologiche e soprattutto forza lavoro, sia perché condiziona in modo significativo il livello di servizio espresso al cliente per quanto concerne accuratezza dello spedito e tempestività di risposta.
L’evoluzione delle politiche aziendali (orientate al contenimento dei costi sul versante cliente e al miglioramento del servizio sul versante fornitore) ha fatto si che, a parità di fatturato, il lavoro connesso alla preparazione degli ordini sia diventato più complicato ed impegnativo generando un considerevole aumento delle consegne e delle righe d’ordine, delle richieste urgenti, delle personalizzazioni, del corredo di informazioni associate alle merci spedite. Per questo motivo affrontare un progetto di riorganizzazione della preparazione degli ordini implica la realizzazione di un’analisi approfondita che si estende a tutti i processi di magazzino (e non solo) e lo sviluppo di soluzioni che devono avere precisi riscontri sul piano economico, organizzativo e tecnologico, sia sul versante Material Handling sia sul versante Information Technology. Lo scopo della relazione è di evidenziare i criteri guida per una corretta progettazione e di effettuare una rapida escursione tra le principali e più innovative soluzioni tecnologiche che propone il mercato, sottolineando i vantaggi e gli svantaggi: operativi, economici (investimenti e costi di gestione) e qualitativi.
Le tradizionali modalità di gestione del trasporto, basate sulla leva della contrattazione coi fornitori per spuntare prezzi più bassi, non sono più in grado di produrre ulteriori risparmi.
SIMCO: Outsourcing quando conviene e come attivarlo al meglioSimco Consulting
L'outsourcing logistico è innanzitutto una scelta strategica che comporta un'analisi logistica dettagliata dell'azienda, del magazzino, del sistema di trasporti e di altro ancora.
Come ridurre i costi e incrementare la produttività con il sistema Lean Six S...Fabrizio Favre
Vivien Charrey è un Lean Six Sigma (LSS) Master Black Belt (massimo livello di certificazione della metodologia Lean Six Sigma). Eccoti una prima introduzione al suo sistema.
SIMCO: Carrelli elevatori la classifica dei primi 20 produttoriSimco Consulting
Questo mese vi proponiamo il risultato di un‘indagine, pubblicata dalla rivista Modern Material Handling, relativa ai primi 20 produttori di carrelli elevatori, componente ormai indispensabile per la movimentazione dei materiali industriali.
L’analisi effettuata ha evidenziato un netto contrasto tra le vendite di carrelli elevatori nel corso del 2008: durante i primi tre trimestri infatti, le vendite hanno visto una crescita modesta ma comunque ragionevole, mentre nel corso del quarto trimestre sono crollate a seguito della crisi economica che ha investito diversi settori industriali.
Secondo le statistiche ITA relative al 2008, gli ordini di carrelli hanno avuto un calo su scala globale pari all’8%: negli Usa (-13%), in Europa e in Oceania (- 9%), in Asia (- 5%). L'unica regione a livello mondiale che non ha subito una flessione nelle vendite è stata l'Africa.
Tuttavia non è la prima volta che si assiste ad un crollo come questo del 2008: nel 2001, in termini di fatturato, il mercato globale era diminuito di quasi il 12%, risalendo poi nel 2003 con un balzo del 13% e continuando crescere proprio fino al 2008.
SIMCO: L'automazione in magazzino quando conviene 23 maggio 2013 global logis...Simco Consulting
I magazzini automatici rappresentano l’espressione tecnologicamente più avanzata dei sistemi di stoccaggio e, oggi più che mai, costituiscono un’interessante opzione per risolvere i problemi connessi alla scarsa disponibilità di spazi, al costo della manodopera, al livello di servizio richiesto dai clienti.
Ma è sempre opportuno optare per un magazzino automatico? Possono avere delle controindicazioni sul piano della convenienza economica e delle prestazioni? Quali insidie si nascondono nelle fasi di progettazione? Come tutte le cose ad alte prestazioni richiedono un’attività di analisi e di studio che non deve essere sottovalutata.
- Cosa può fare l’automazione per il magazzino - Quali tecniche impiegare - Le diverse componenti di un magazzino automatico - Il problema del picking - Gli errori da evitare - Alcuni casi aziendali
SIMCO: Lean Warehousing - Come migliorare le prestazioni eliminando gli sprechiSimco Consulting
Le Aziende individuano nel magazzino una componente strategica della catena logistica e si muovono per aumentarne il servizio e per raggiungere la massima efficienza operativa, contenendo i costi. Il magazzino è spesso oggetto di analisi, studi e progetti di miglioramento organizzativo e tecnologico a cui seguono investimenti economici a volte molto cospicui.
Simco, nella sua attività di consulenza e progettazione logistica, è frequentemente coinvolta in modo analitico in queste attività e ritiene che, molto spesso, se non sempre, siano possibili miglioramenti significativi anche ad investimenti zero, utilizzando al meglio le risorse già disponibili. Il lay out è migliorabile in relazione ai flussi e alle giacenze? Il display di picking è corretto? I mezzi di movimentazione sono coerenti all’organizzazione del lavoro? Il rendimento di saturazione dei vani è ottimizzato? Il WMS disponibile, o i suoi succedanei sono sfruttati al meglio? E tante altre osservazioni ancora. Simco evidenzierà gli strumenti, il metodo e le esperienze per ottenere il massimo dalle risorse disponibili, senza investire.
SIMCO: Migliorare le prestazioni dei magazzini senza investireSimco Consulting
Il magazzino é sempre più una leva importante per la competitività al fine di migliorare il servizio e contenere i costi. Le sue prestazioni possono migliorare applicando tecnologie adeguate ed innovative sia per quanto concerne i sistemi di Material Handling sia per quanto riguarda l'Information Communication Technology.
Però le aziende non hanno sempre la possibilità di affrontare investimenti significativi (magari sono già impegnate su altri fronti) o di attivare lunghi processi di trasformazione, soprattutto in momenti in cui é necessario essere estremamente reattivi e flessibili nelle scelte. Ecco che opportuni interventi a livello organizzativo possono coniugare tempestività, bassi livelli di investimento, miglioramenti interessanti.
L'efficacia di questi interventi non é da sottovalutare ma bisogna realizzarli disponendo di un adeguato metodo di lavoro e di specifiche professionalità che sono normalmente patrimonio di una Società di Consulenza che dispone di competenze specialistiche e sufficientemente stratificate nei diversi comparti della logistica.
SIMCO: Global Logistics Migliorare le prestazioni del magazzino senza investireSimco Consulting
Le Aziende individuano nel magazzino una componente strategica della catena logistica e si muovono per aumentarne il servizio e per raggiungere la massima efficienza operativa, contenendo i costi. Il magazzino è spesso oggetto di analisi, studi e progetti di miglioramento organizzativo e tecnologico a cui seguono investimenti economici a volte molto cospicui.
Simco, nella sua attività di consulenza e progettazione logistica, è frequentemente coinvolta in modo analitico in queste attività e ritiene che, molto spesso, se non sempre, siano possibili miglioramenti significativi anche ad investimenti zero, utilizzando al meglio le risorse già disponibili. Il lay out è migliorabile in relazione ai flussi e alle giacenze? Il display di picking è corretto? I mezzi di movimentazione sono coerenti all’organizzazione del lavoro? Il rendimento di saturazione dei vani è ottimizzato? Il WMS disponibile, o i suoi succedanei sono sfruttati al meglio? E tante altre osservazioni ancora. Simco evidenzierà gli strumenti, il metodo e le esperienze per ottenere il massimo dalle risorse disponibili, senza investire.
Lo scorso 28 febbraio Simco ha organizzato, ottenendo un lusinghiero successo di affluenza e di interesse dei partecipanti (più di 50 partecipanti tra la sessione della mattina e quella del pomeriggio), il Workshop "Come funziona il Vostro magazzino?" nel corso del quale sono state illustrate le metodologie e uno strumento, Warehuose Analyst, per il monitoraggio delle prestazioni del magazzino.
Una parte delle giornata é stata riservata alla trattazione generale del tema (requisiti di efficienza, assorbimento delle risorse, metodologie di assegnazione di costi e performances, etc.), con particolare attenzione al disegno dei processi/procedure, progettazione di un sistema di controllo delle performance.
La seconda parte della giornata é stata utilizzata per mostrare un applicativo di Business Intelligence che Simco ha appositamente sviluppato per monitorare le prestazioni del magazzino: Warehouse Analyst. Warehouse Analyst permette di rilevare, calcolare e controllare sistematicamente le produttività, i lead time e molti altri parametri utili alla gestione del magazzino, inoltre se si inseriscono determinate componenti di costo permette di relazionare fattori economici ed operativi; ad esempio calcolare il costo riga di prelievo (eventualmente articolata per tipo d'ordine), il costo di housing e così via. Warehouse Analyst é uno strumento di fondamentale importanza per il responsabile del magazzino per gestire nel modo più efficiente le risorse messe a sua disposizione e per il management aziendale (direzione, commerciale, logistica, approvvigionamenti) per sviluppare politiche di miglioramento della competitività e della profittabilità.
Brief description of a simple & smar approach to improve DW ROI
Descrizione sintetica di un approccio semplice ed efficace per massimizzare il ROI del datawarehouse
Assintel Report 2009
Presentazione della ricerca sul mercato del software e servizi in Italia condotta da Nextvalue su incarico di Assintel e Confcommercio
I magazzini automatici rappresentano l'espressione tecnologicamente più avanzata dei sistemi di stoccaggio, e oggi più che mai, costituiscono un'interessante opzione per risolvere i problemi.....
Andrea Rossi Assolombarda Aism La gestione della conoscenza di marketing...Andrea Rossi
Intervento "La Gestione Della Conoscenza di Marketing per Creare Valore: la Marketing Knowledege Governance" al convegno organizzato da Assolombarda e da AISM "Marketing Multidimensionale: come rinnovare il Business" del 24.02.201
Andrea Rossi Assolombarda Aism Marketing Knowledge Governance 24 02 201...innovActing
Intervento "La Gestione Della Conoscenza di Marketing per Creare Valore: la Marketing Knowledege Governance" al convegno organizzato da Assolombarda e da AISM "Marketing Multidimensionale: come rinnovare il Business" del 24.02.2010.
Andrea Rossi - Imprese in Rete e Reti Di Imprese per il Turismo Responsabile ...Andrea Rossi
Presentazione delle Reti di Imprese per il Turismo Responsabile al convegno From Cool to Good dell'Università Bicocca di Milano - Andrea Rossi - innovActing - 02/02/2010
Similar to SIMCO: Come prendere una decisione in un contesto organizzativo complesso (20)
E' possibile avere più efficienza in magazzino senza investire?Simco Consulting
Le Aziende individuano nel magazzino una componente strategica della catena logistica e si muovono per aumentarne il servizio e per raggiungere la massima efficienza operativa, contenendo i costi.
Come quando e perché automatizzare i processi di magazzinoSimco Consulting
I magazzini automatici rappresentano l’espressione tecnologicamente più avanzata dei sistemi di stoccaggio e, oggi più che mai, costituiscono un’interessante opzione per risolvere i problemi.
Il concetto di “lean” ha le sue radici nella produzione di massa, in particolar modo nell’industria automotive, e identifica una filosofia industriale ispirata al Toyota Production System (TPS), la quale mira a minimizzare gli sprechi fino ad annullarli.
La “lean production” è dunque una generalizzazione e divulgazione in occidente del sistema di produzione Toyota, capace di superare i limiti della produzione di massa sviluppata da Henry Ford e Alfred Sloan, ancora oggi applicata in molte aziende occidentali.
SIMCO: COME REALIZZARE UNA «LEAN SUPPLY CHAIN» i 10 punti e gli elementi chia...Simco Consulting
L’integrazione dei fornitori: i 10 passi fondamentali per ottenere una “lean supply chain”
La maggior parte delle aziende appartenenti ai diversi settori industriali che hanno impostato il proprio sistema produttivo secondo i principi e le tecniche della “lean manufacturing”, si dichiara non soddisfatta delle prestazioni dei propri fornitori.
Spesso l’implementazione dei principi “lean” nell’ambito della propria realtà produttiva fa emergere e mette in risalto le carenze e le criticità della catena di fornitura, con le conseguenti difficoltà a raggiungere gli obiettivi di miglioramento della qualità, dei livelli di servizio, di riduzione costi e quindi di competitività che il mercato ed il cliente finale richiede.
Queste aziende, pur essendo consapevoli di avere nella gestione ed integrazione dei fornitori un punto critico nel cammino verso l’eccellenza del proprio sistema logistico-produttivo, spesso non dedicano sufficienti risorse ed energie nello sviluppo e miglioramento della propria catena di fornitura.
M&IT Consulting, avendo affiancato diverse importanti aziende in percorsi di valutazione, miglioramento ed integrazione dei fornitori, ha individuato 10 punti chiave su cui le aziende dovrebbero focalizzare le proprie risorse ed energie, al fine di ottenere concretamente una “lean supply chain”.
Il mercato in cui le Aziende si trovano ad operare rende sempre più esasperata l'attenzione al livello di servizio erogato al Cliente e, allo stesso tempo, al contenimento dei costi logistici. Non sorprende quindi che una Rete Distributiva razionale, moderna ed efficiente sia vista come un elemento chiave per il successo. Il network distributivo, la corretta allocazione delle scorte lungo la rete, la progettazione dei magazzini, la pianificazione dei trasporti devono garantire il costo più corretto per ottenere gli obiettivi prestazionali, spesso ormai di livello "top", coniugando opportunamente organizzazione e tecnologia.
Il report Aberdeen sul quale questa volta abbiamo deciso di proporre alla vostra attenzione riguarda un tema che sta diventando sempre più “caldo” e di grande interesse per tutti i gestori della Supply Chain, ovvero l’integrazione di filiera; in pratica, si è inteso investigare l’atteggiamento delle aziende nei confronti di tutta quella serie di progetti concreti che sono necessari per perseguire davvero tale approccio, per ottenere la tanto agognata visibilità e comunicazione tra gli attori (meglio sarebbe dire “partner”) della Supply Chain.
SIMCO: Il Cliente il vantaggio competitivo dell'aziendaSimco Consulting
Si chiama "Cliente" l'arma vincente delle moderne aziende competitive. In uno scenario complesso fatto di domanda poco più che stabile, di tensione concorrenziale e di aumento della complessità di prodotti/servizi, tenere saldamente legata a se la clientela migliore costituisce il vero obiettivo per il successo dell'impresa. Ma quali sono i clienti migliori e come riconoscerli? Come disegnare efficaci strategie di account profitability e di fidelizzazione?
Gli obiettivi della strategia di ogni azienda di successo dovrebbero essere:
Comprendere come la fidelizzazione della clientela sia importante nella dinamica competitiva
Individuare i clienti più profittevoli
Segmentare i clienti per conoscerli
Costruire un buon portafoglio clienti
Se vuole maggiore informazioni relativamente a questo caso aziendale e all'eventuale applicazione nella Sua azienda, non esiti contattarci.
SIMCO: Global Logistics l'automazione in magazzino quando conviene?Simco Consulting
I magazzini automatici rappresentano l’espressione tecnologicamente più avanzata dei sistemi di stoccaggio e, oggi più che mai, costituiscono un’interessante opzione per risolvere i problemi connessi alla scarsa disponibilità di spazi, al costo della manodopera, al livello di servizio richiesto dai clienti.
Ma è sempre opportuno optare per un magazzino automatico? Possono avere delle controindicazioni sul piano della convenienza economica e delle prestazioni? Quali insidie si nascondono nelle fasi di progettazione? Come tutte le cose ad alte prestazioni richiedono un’attività di analisi e di studio che non deve essere sottovalutata.
Cosa può fare l’automazione per il magazzino
Quali tecniche impiegare
Le diverse componenti di un magazzino automatico
Il problema del picking
Gli errori da evitare
Alcuni casi aziendali
Sebbene sia opportuno avere sempre un approccio focalizzato alla riduzione degli sprechi succede che solamente in momenti di crisi le aziende diventano particolarmente sensibili a questa pratica; tale considerazione vale ovviamente anche per tutte le attività logistiche: dalla gestione delle scorte, all’efficienza del magazzino e dei trasporti e così via.
Il concetto di Lean Warehousing si sta pertanto diffondendo e alcune aziende si impegnano ad attivare progetti in tal senso; vogliamo però far presente che una gestione non adeguata dei progetti lean potrebbe portare a risultati non ottimali, talvolta modesti, così da scoraggiare un’attività che non dovrebbe essere estemporanea ma decisamente sistematica.
Consigliamo di verificare che il metodo che si intende utilizzare sia effettivamente basato su una solida base teorica ed esperienziale; in questo contesto il contributo di un consulente specialista può essere un valido aiuto per il successo dell’iniziativa e per la sua continuità nel tempo.
Alleghiamo un breve contributo che pensiamo possa fornire una prima idea di come affrontare un’iniziativa Lean in magazzino
Ogni volta che inizio uno Studio, chiudo un cantiere logistico o consegno un progetto al Committente, rifletto sul legame che esiste fra il costo sostenuto per il progetto e il valore del risultato.
Sono molti anni che opero nel settore della consulenza e della progettazione logistica: il film che ho in testa si snoda fra soddisfazioni, difficoltà, nuove modalità e tecniche di realizzazione degli studi, ripensamenti e anche radicali revisioni di progetti svolti in precedenza con un forte impegno intellettuale e di tempo.
Lo scorso 9 aprile Simco ha organizzato, ottenendo un lusinghiero successo di affluenza e di interesse dei partecipanti, il Workshop "Ottimizzare il picking" nel corso del quale sono state illustrate le metodologie progettuali, le possibili soluzioni realizzative e tre interessanti casi aziendali.
Lo scorso 9 aprile Simco ha organizzato, ottenendo un lusinghiero successo di affluenza e di interesse dei partecipanti, il Workshop "Ottimizzare il picking" nel corso del quale sono state illustrate le metodologie progettuali, le possibili soluzioni realizzative e tre interessanti casi aziendali.
SIMCO: Quando conviene realizzare un magazzino automaticoSimco Consulting
La realizzazione di un magazzino automatico é un'iniziativa che molte aziende vivono come una possibilità remota, un "bel sogno" che però può essere realizzato solamente da poche aziende, normalmente di grandi dimensioni. Oltre all'ostacolo dell'investimento, giudicato abitualmente elevato, si pensa che i magazzini automatici siano rigidi e, conseguentemente, rischiosi da realizzare.
La nostra esperienza, peraltro supportata dal trend di crescita dei magazzini automatici nel resto dell'U.E., mostra che tutte le aziende che hanno realizzato magazzini automatici (grandi e piccoli) hanno, negli anni, maturato giudizi positivi ed insistito sulla strada dell'automazione a testimonianza della bontà delle soluzioni.
Ovviamente non sempre un magazzino con trasloelevatori é la soluzione migliore e, in ogni caso, la sua progettazione, soprattutto per quanto concerne la testata di movimentazione e le strategie di funzionamento, deve essere sviluppata con estrema attenzione.
La realizzazione di un magazzino automatico é un'iniziativa che molte aziende vivono come una possibilità remota, un "bel sogno" che però può essere realizzato solamente da poche aziende, normalmente di grandi dimensioni. Oltre all'ostacolo dell'investimento, giudicato abitualmente elevato, si pensa che i magazzini automatici siano rigidi e, conseguentemente, rischiosi da realizzare.
La nostra esperienza, peraltro supportata dal trend di crescita dei magazzini automatici nel resto dell'U.E., mostra che tutte le aziende che hanno realizzato magazzini automatici (grandi e piccoli) hanno, negli anni, maturato giudizi positivi ed insistito sulla strada dell'automazione a testimonianza della bontà delle soluzioni.
Ovviamente non sempre un magazzino con trasloelevatori é la soluzione migliore e, in ogni caso, la sua progettazione, soprattutto per quanto concerne la testata di movimentazione e le strategie di funzionamento, deve essere sviluppata con estrema attenzione.
SIMCO: Migliorare le prestazioni della logistica senza investireSimco Consulting
Le Aziende individuano nel magazzino una componente strategica della catena logistica e si muovono per aumentare il servizio e per raggiungere la massima efficienza operativa, contenendo i costi....
SIMCO: Migliorare le prestazioni della logistica senza investire
SIMCO: Come prendere una decisione in un contesto organizzativo complesso
1. Corso di formazione SIMCO
I CRUSCOTTI AZIENDALI:
STRUMENTI PER PRENDERE
DECISIONI
SIMCO Srl
Relatori: Marco Cernuschi
Marco Cernuschi
C.so Sempione 6 Milano Alessandro Bariani
Tel. 0233107676 - Fax 0233601195
email m.cernuschi@simcoconsulting.it
I cruscotti aziendali: strumenti per prendere decisioni 1
2. Riepilogo
L’ATTUALE
L’ATTUALE L’ANALISI L’IMPORTANZA
SCENARIO L’ANALISI L’IMPORTANZA
SCENARIO STRATEGICA DELL’INDIVIDUAZI
COMPETITIVO STRATEGICA DELL’INDIVIDUAZI
COMPETITIVO ONE DEI KPI
ONE DEI KPI
IL DATA
IL DATA
WAREHOUSE: CASI GLI INDICATORI DI
WAREHOUSE: CASI GLI INDICATORI DI
CONCETTI AZIENDALI PRESTAZIONE
CONCETTI AZIENDALI PRESTAZIONE
PRINCIPALI
PRINCIPALI
L’ATTUAZIONE DI
L’ATTUAZIONE DI LA VALUTAZIONE
UN SISTEMA DI LA VALUTAZIONE
UN SISTEMA DI DEGLI
BUSINESS DEGLI
BUSINESS SCOSTAMENTI
INTELLIGENCE SCOSTAMENTI
INTELLIGENCE
I cruscotti aziendali: strumenti per prendere decisioni 2
3. Il “dilemma” strategico decisionale
“...Il vero problema in questo nostro mondo non sta nel fatto che esso sia
irragionevole né che esso sia, al contrario, ragionevole. Il più comune tipo di
problema nasce per il fatto che il mondo è quasi ragionevole, ma non
abbastanza. La vita non è illogica; eppure è una trappola per i logici. Essa appare
più matematica e regolare di quanto non sia in realtà; la sua esattezza è ovvia,
ma la sua inesattezza è nascosta...” (Chesterton)
Agire o non agire? E quando agire?
•I problemi manageriali non hanno solo una natura deterministica
•I problemi manageriali non hanno solo una natura interpretativa
•Spesso si deve prendere una decisione su dati incompleti
•Spesso troppi dati impediscono il decision making
I cruscotti aziendali: strumenti per prendere decisioni 3
4. Come si prendono le decisioni in azienda?
“75% dei manager prendono decisioni basandosi su
informazioni incomplete e non aggiornate” (CFO Magazine)
“Mediamente un’azienda spende 120 gg/uomo all’anno in
pianificazione e budgetting per ogni 50 milioni di euro di
fatturato” (Hackett Group)
“Le aziende utilizzano mediamente il 7% delle
informazioni che possiedono al fine di informare solo il
5% del personale.” (Gartner Group )
LE CONSEGUENZE ...
INEFFICIENZE
AUMENTO DEI COSTI
MANAGEMENT NON ABBASTANZA INFORMATO
OPPORTUNITÀ PERSE
… PERDITA DI COMPETITIVITÀ!!
I cruscotti aziendali: strumenti per prendere decisioni 4
5. L’evoluzione del contesto competitivo
Dimensioni del Prevalenza sul Concorrenza Fattore
Fattore scarso Risorse Umane
mercato mercato della basata su abbondante
Prima Rivoluzione Scarsa Know-How
Locale Nazionale Offerta Tecnologia Manodopera
industriale concorrenza artigianale
Seconda Rivoluzione Nazionale Energia Materie Elevata
Offerta Costi Capitali
industriale Multinazionale prime specializzazione
Risorse Umane
Competizione globale Mondiale Domanda Qualità Tecnologia Empowerment
qualificate
Ruolo della
Stile
manodopera non Pianificazione Controllo Flessibilità Innovazione
manageriale
qualificata
Diretto ed
Notevole (prodotti Modesta
Prima Rivoluzione Semplice efficace
Importante Autoritario semi-artigianali piccoli garantita dalla
industriale (ambiente statico) (poche
lotti creatività
variabili)
Modesta
Organizzazio
Seconda Rivoluzione Scarsa (prodotti di guidata dalla
Importante ne gerarchica Finanziaria Costi e ricavi
industriale serie, grossi lotti) riduzione dei
per funzioni
costi
Processi e
Complessa Costi, tempo, Elevata
relazioni Elevata (prodotti con
Competizione globale Quasi inesistente (ambiente qualità, guidata dal
cliente/fornito rapido ciclo di vita)
dinamico) innovazione… mercato
re
I cruscotti aziendali: strumenti per prendere decisioni 5
6. Il processo decisionale
COS’E’ IL PROCESSO DECISIONALE?
E’ un elemento, un processo, teorico (ma che ha ripercussioni pratiche) che riguarda e
abbraccia:
•Tutte le funzioni manageriali (organizzare, pianificare, guidare, controllare, innovare)
•Tutti gli ambiti applicativi e le aree funzionali dell’impresa (marketing, produzione,
acquisti, finanza, logistica….)
QUANDO SI ATTIVA IL PROCESSO DECISIONALE?
I processi decisionali strategici nascono da:
•Percezione di minacce per lo sviluppo, la redditività e il valore dell’impresa
•Percezione di opportunità di business da cogliere
•Evidenziazione di un problema da risolvere
•Scelte di routine
I cruscotti aziendali: strumenti per prendere decisioni 6
7. La decisione come risposta ad un problema
L’attenzione all’operatività domina il tempo del manager: La maggior parte del tempo
trascorso dal management in riunioni è dedicato alla discussione di problemi operativi e non
strategici. Si preoccupano sempre del come e non del cosa
Decisione reattiva e non proattiva: Proprio per questa attenzione all’operatività si crea la
tendenza a scivolare in un tipo di management reattivo anziché proattivo. Il profilo dell’azienda
comincia ad essere disegnato da forze esterne, anziché dal proprio management
Niente crisi… niente decisioni: Un andamento positivo è un altro ostacolo che impedisce la
proattività. L’esigenza di riflettere sulla propria direzione si pone di solito dopo una crisi
Strategia quantitativa e non qualitativa: La base di quasi tutti i sistemi di pianificazione
aziendale oggi esistenti è costituita da dati generati all’interno, di natura fortemente
quantitativa e prettamente storica. Questo tipo di pianificazione non fa nulla per cambiare il
“look” o la composizione dell’azienda in termini di prodotti, di mercati e di clienti.
I cruscotti aziendali: strumenti per prendere decisioni 7
8. Le decisioni nei contesti organizzativi
ATTENZIONE PERO’!!!
Ogni decisione assunta in azienda viene presa all’interno di un contesto organizzativo,
perciò bisogna innanzitutto tener presente che l’impresa è un sistema complesso: cioè
un insieme di insiemi organizzati (gerarchicamente, funzionalmente o per processi) che
quindi porta con sè anche una gerarchia di obiettivi.
DECISIONI ORGANIZZAZIONE
Le capacità manageriali essenziali per prendere decisioni in contesti organizzativi sono:
•Capacità di modellizzazione (Problem setting)
•Capacità di generazione delle alternative (Problem solving)
•Capacità di comprendere come la decisione presa si inserisce nella pluralità di
decisioni ai vari livelli
•Capacità di realizzazione della soluzione (lavoro per obiettivi)
I cruscotti aziendali: strumenti per prendere decisioni 8
9. Le decisioni nei contesti organizzativi - Esempio
Aumento quota
di mercato
Produrre di
più
Direttore Generale Migliorare
l’immagine
Vendere di
più
Dir Produzione Dir Marketing Dir Vendite
Modifiche al
prodotto
Investimenti Riduzione
in capacità Aumento Forza dei prezzi
produttiva Più pubblicità per
affermare la qualità di vendita
Ricorso alla del prodotto
sub fornitura
I cruscotti aziendali: strumenti per prendere decisioni 9
10. Il processo decisionale - schema
Una decisione non è quindi solo una scelta puntuale tra le alternative, ma è un processo
con cui un soggetto (persona/gruppo) attiva e seleziona un comportamento organizzativo
tra diverse alternative.
Generazione delle alternative e
valutazione degli effetti
Innesco, percezione del
problema/opportunità Design
(Studio di fattibilità)
Intelligence Choice
(Indagine sulla realtà) (Presa di decisione)
Review Implementation
(Controllo dei risultati) (Attuazione della decisione)
Programmazione e
Misura del risultato e realizzazione
Confronto con gli obiettivi
I cruscotti aziendali: strumenti per prendere decisioni 10
11. Aspetti e problemi legati al processo decisionale
PRESENZA DI MOLTI ATTORI
ORIZZONTE TEMPORALE DI RIFERIMENTO
INDICATORI PER IL CONTROLLO DEI RISUTATI
TRADE-OFF TRA GLI OBIETTIVI
I cruscotti aziendali: strumenti per prendere decisioni 11
12. Presenza di molti attori
Come abbiamo già visto, quando si prende una decisione in azienda la si prende in un
contesto organizzativo quindi attenzione spesso esisterà una distinzione tra:
•Chi stabilisce gli obiettivi (colui che stimola la presa di decisione)
•Chi opera per il raggiungimento degli obiettivi avendo a disposizione determinate
risorse (decisore)
•Qualunque altra persona che opera nello stesso contesto organizzativo
Quindi per queste distinzioni possono nascere conflitti tra:
•Obiettivi aziendali e obiettivi dell’individuo (remunerazione, carriera, prestigio)
•Le diverse unità organizzative (metafore “L’azienda come palo” e “L’azienda come
squadra”)
•I diversi individui (armonizzazione dell’organizzazione ed eventualmente dell’MBO)
I cruscotti aziendali: strumenti per prendere decisioni 12
13. Orizzonte temporale di riferimento
Per ben impostare il Sistema decisionale aziendale bisogna fare attenzione a:
•Tener presente sempre che la prima finalità di un’impresa è la sopravvivenza
nel tempo più lungo possibile (teoricamente infinito) successivamente (e di
conseguenza) vengono tutti gli altri obiettivi
•Non far più affidamento sulle certezze (la teoria della “Razionalità completa”
dell’economia classica ) ma rendersi conto che ci muoviamo in un sistema
turbolento (H.H. Simon teoria della “Razionalità limitata”) e con risorse scarse
(sempre più scarse)
•Esiste un rischio di conflitti tra obiettivi di breve e quelli di medio/lungo termine
in situazioni di turbolenza e scarsità di risorse
•Una pianificazione troppo incentrata sui numeri scoraggia l’assunzione di
rischi. Alcuni importanti studiosi attribuiscono la perdita di competitività americana al
sistema di management quantitativo (come ad esempio i controlli di redditività
finanziaria basati sul ROI). <<Questo sistema - a loro giudizio - determina un
orientamento di breve termine e la tendenza a rifuggire dai rischi>>
•L’utilizzo di strumenti di supporto alle decisioni troppo orientati al breve
periodo
I cruscotti aziendali: strumenti per prendere decisioni 13
14. Indicatori per il controllo dei risultati
Gli indicatori consentono il collegamento tra gli obiettivi e l’azione ma questo provoca un
problema di percezione dell’indicatore stesso.
Esempio – Indicatore del livello di servizio
Due indicatori diversi hanno effetti diversi sul comportamento delle persone che
devono raggiungere l’obiettivo “Livello di servizio”:
•N° ordini evasi/N° ordini totali = viene data la precedenza agli ordini più piccoli
•N°Q.tà evasa/Q.tà ordinata = viene data la precedenza agli ordini grandi
•N° righe evase in tempo/N° righe ordinate = focus sulla puntualità
In generale un obiettivo (ne daremo più di una definizione e classificazione) è definito da
4 elementi:
•Fine o scopo perseguito
•Metrica utilizzata
•Traguardo da raggiungere
•Tempo di realizzazione
I cruscotti aziendali: strumenti per prendere decisioni 14
15. Trade-off tra gli obiettivi
Posso stare sopra il livello di
trade-off solo innovando la mia
Livello Obiettivo 2
Azienda (in realtà non supero il trade-off
ma lo sposto più in alto
Sono sul livello di trade-off tra i due
obiettivi; migliorarne uno significa
comunque peggiorare l’altro
Livello del trade-off
Livello Obiettivo 1
Se sono sotto il livello di trade-off non Esempi di trade-off:
vi è una relazione stretta tra i due
•Breve termine Vs Lungo termine
obiettivi e quindi posso migliorarli
entrambi •Rendimento Vs Rischio
•Livello delle scorte Vs Livello di servizio
I cruscotti aziendali: strumenti per prendere decisioni 15
16. Confini alle possibilità d’azione – i vincoli
I vincoli alle decisioni possono derivare da:
•Ambiente esterno all’azienda (domanda, concorrenza, legislazione, etc.)
•Decisioni di livello superiore (ricordiamoci che ci muoviamo in un contesto
organizzativo)
•Ruoli/competenze attribuite al decisore (ancora organizzazione, ma anche
disponibilità di risorse umane, economiche e tecnologiche)
•Decisioni pregresse (il mio processo decisionale ha sempre funzionato)
Attenzione però:
•Non sempre i vincoli sono “negativi” (a volte facilitano semplificando il processo
decisionale eliminando automaticamente delle alternative)
•Verificare se sono veri o presunti (problema di percezione – gioco dei 9 punti)
•Verificare se sono rigidi (es: il marketing è nato per influenzare la domanda
trasformandola da vincolo a fattore parzialmente endogeno)
I cruscotti aziendali: strumenti per prendere decisioni 16
17. La metafora del buon marinaio
Un buon marinaio ha in se tutte le doti per esser
un buon manager:
•sa dove andare e quando deve arrivare
•sa prevedere le situazioni del vento e del mare
•conosce il comportamento della sua barca e del suo
equipaggio
•sa calcolare opportunamente la rotta, i tempi e le modalità di percorrenza
•sa come e dove informarsi su quanto troverà lungo il tragitto (correnti, secche, rocce
affioranti, caratteristiche e distanze dei porti)
•la sua barca possiede molti strumenti che lo aiutano nella navigazione (strumenti per la
posizione, la direzione, la velocità), sa predisporli e utilizzarli correttamente
I cruscotti aziendali: strumenti per prendere decisioni 17
18. E… se fossimo in regata?
Il governo dell’imbarcazione diventa poi ancora
più complesso se si tratta di una regata.
IN QUESTO CASO UNA NAVIGAZIONE
PERFETTA FINO AL TRAGUARDO NON SARÀ
COMUNQUE UN SUCCESSO SE QUALCUNO
SARÀ ARRIVATO PRIMA.
Il buon marinaio come si comporterà?
•Dovrà migliorare continuamente le caratteristiche dell’equipaggio e dell’imbarcazione
in modo che le loro prestazioni siano tra le migliori in assoluto
•Dovrà conoscere i punti di forza e di debolezza della sua barca e degli avversari
•Dovrà stabilire una condotta di regata flessibile e vincente
QUINDI DOVRA’ UTILIZZARE AL MEGLIO TUTTI GLI STRUMENTI CHE
HA A DISPOSIZIONE PER IL GOVERNO DELL’IMBARCAZIONE
I cruscotti aziendali: strumenti per prendere decisioni 18