Terza fase del progetto EpiCa di Casoria.
Queste sono le slide utilizzate nei seminari rivolti agli studenti delle classi terze delle scuole medie di Casoria per informare, sensibilizzare, prevenire e consigliare su un corretto stile di vita. Il progetto fa parte di un programma di monitoraggio del fenomeno cancro a Casoria, città di circa 80000 abitanti nell'area nord della provincia di Napoli. I seminari coinvolgo gli alunni delle classi terze della scuola media, delle classi quarte della scuola superiore ed i loro docenti; entro la fine dell'anno scolastico saranno coinvolti anche i docenti e i genitori degli alunni della scuola primaria.
Il progetto EpiCa è condotto dai medici di famiglia, dai pediatri e dai medici del distretto del DS 43 dell'ASL Napoli 2 nord
Balistreri P. Il Ruolo dell'Anatomopatologo nel Terzo Millennio. ASMaD 2016
Cassiamo il cancro
1. EpiCa nelle scuole: informazione e prevenzione nelle scuole econdarie
di 1° grado di Casoria
Dr.ssa Laura Casolaro, dr Giuseppe Fiorentino, dr Vincenzo Lacava, dr.ssa
Daniela Marchesini,
dr. Mariano Marino, dr Umberto Parlati, dr Domenico Russo, dr
Ferdinando Russo
Distretto 43
Asl Napoli2 Nord
dr Domenico RUSSO
dr Umberto PARLATI
2. La conoscenza della realtà che ci circonda è il requisito fondamentale per educare
le generazioni future a tutto ciò che può essere messo in atto in tema di
Prevenzione e Miglioramento dello stile di Vita.
Il Programma
EPI.CA nelle
SCUOLESi propone di fornire ai docenti della Scuola Primaria e agli studenti delle Scuole
Secondarie di I e II grado del Comune di Casoria incontri informativi, mettendo a
Disposizione di Docenti ed Alunni l’esperienza maturata dal Distretto 43 di
Casoria attraverso l’attuazione del Progetto EPI.CA
3.
4.
5.
6.
7.
8. Il Cancro
è un mostro?
E’ una patologia spesso evitabile, non sempre letale ma curabile, in parte prevedibile e
prevenibile.
Negli ultimi anni sono migliorate le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque
anni dalla diagnosi
In Italia i valori di sopravvivenza sono sostanzialmente in linea con quelli dei Paesi nordeuropei, degli Stati Uniti e
dell'Australia
Merito soprattutto della maggiore adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia
in uno stadio iniziale, e della maggiore efficacia delle terapie.
Molti tumori potrebbero, infatti, essere prevenuti o diagnosticati in tempo se tutti adottassero stili di vita corretti
e aderissero ai protocolli di screening e diagnosi precoce.
AIRTUM 2014
9. EPI.CA
Cancro e territorio
L’idea, il progetto, la sfida
Cos’è Progetto EPI.CA.? Un osservatorio permanente del fenomeno cancro
nel Distretto sanitario di Casoria
L’ Idea Nasce a Gennaio 2013 tra i Medici di Medicina Generale
ed il Distretto Sanitario 43 di Casoria
Il Progetto È quello di allestire un osservatorio epidemiologico
permanente in grado di sorvegliare l’andamento del
fenomeno cancro nel Territorio del Distretto 43,
monitorare la prevalenza, l’incidenza e la mortalità
locali e paragonare i dati locali a quelli nazionali.
La Sfida Consiste nel fotografare l’andamento del fenomeno
cancro sul nostro territorio, attraverso una
metodologia di raccolta dati unica ed originale.
10. Studio osservazionale descrittivo sulle
malattie neoplastiche nel distretto di
Casoria
Medici e Pediatri di Casoria
Medici che hanno aderito alla fase iniziale progetto
marzo 2013
Medici che hanno aderito alla seconda fase del
progetto Dicembre 2013
11. Il metodo
Siamo partiti dal presupposto che i migliori conoscitori
dei casi di malattie oncologiche presenti sul territorio sono il
Medico di Medicina Generale e il Pediatra di Libera Scelta
Incontrano e gestiscono quotidianamente le problematiche
dei loro pazienti. A loro spetta il compito di
Formulare una ipotesi diagnostica
Avviare il paziente all’approfondimento diagnostico
Prendere atto di ogni singola, nuova diagnosi
Avviare il paziente alla terapia
Tutto ciò che avviene nello studio viene quotidianamente registrato
nei database informatico che utilizzato per gestire le storie cliniche dei
pazienti ( KAPPAMED ).
L’invio telematico delle schede oncologiche informatizzate al
Distretto 43 da parte di tutti i medici di Medicina Generale e Pediatri
ha consentito la redazione di un REGISTRO TUMORI DISTRETTUALE
13. I dati ottenuti, in maniera assolutamente anonima,
sono stati «ripuliti» e classificati secondo alcuni
parametri:
Sesso, età, diagnosi, età attuale, età alla diagnosi,
indirizzo
Abbiamo attribuito ad ogni caso un indirizzo di
residenza
Abbiamo fatto il GEOCODING, ovvero abbiamo
trasformato
gli indirizzi in coordinate geografiche
Questo metodo ci ha permesso la
GEOREFERENZIAZIONE
ovvero la distribuzione dei singoli casi sul
Territorio, quartiere per quartiere, strada
per strada
15. I risultati del Progetto EPI.CA sono stati presentati in due convegni
STUDIO DI PREVALENZA STUDIO DI INCIDENZA
16. Ogni giorno in Italia si scoprono 1000
nuovi casi di cancro
Negli ultimi anni sono complessivamente
migliorate le percentuali
di guarigione:
63% delle donne
57% degli uomini
Vivi a cinque anni dalla diagnosi.
Associazione italiana registri tumori (AIRTUM) relativi al 2014
17. STUDIO DI INCIDENZA nella città di CASORIA
TOTALE TUMORI OSSERVATI
1970
Periodo osservazionale
Anni 2008 - 2013
20. Tasso grezzo di incidenza CCR
Nuovi casi/aa per centomila abitanti
anno casi
2008 51
2009 38
2010 44
2011 57
2012 68
dr. Domenico Russo ASL NA2 nord DS 43
Nuovi casi di ca del colon
21. Il sud aveva incidenza nettamente inferiore al centro nord ...
già nel 2012 siamo ben oltre le previsioni
68
24. Cancro della Vescica nel Comune di Casoria
( Progetto EPI.CA 23 maggio 2013 )
Geolocalizzazione di alcune forme di tumore
25. Che cos’ è un tumore?
«Una massa abnormale di tessuto che cresce in eccesso ed in modo scoordinato rispetto ai tessuti
normali, e che persiste in questo stato dopo la cessazione degli stimoli che hanno indotto il processo»,
Questa è la definizione di Rupert Allan Willis, oncologo, accettata a livello internazionale
Sinonimi sono i termini
•NEOPLASIA, dal greco NEOS ( nuovo ) e PLÀSIS ( formazione )
•TUMORE dal latino TUMOR ( rigonfiamento )
Tutti i tumori hanno origine da una cellula.
Nei tessuti normali le cellule si moltiplicano d
dividendosi con due finalità
CRESCITA SOSTITUZIONE
27. Un tumore si nutre di diversi
fattori di crescita
che si procura da molteplici
fonti
Dal sangue O2 e sostanze nutritive ( angiogenesi )
infiammazioneinfiammazione
CITOCHINE ( fattori di crescita )
ONCOSOPPRESSIONE (interleuchine
Proteina p53 )
STILI DI VITA MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE
28. Cause
I numeri del cancro in Italia 2012. AIOM e AIRTUM luglio 2012
cancro
Fattori interni
mutazioni
immunodepressione
Fattori
esterni
ambiente
Stili di vita
29. Studia tutte le modificazioni ereditabili che variano
l'espressione genica pur non alterando la sequenza del DNA; è
la scienza quindi che studia i cambiamenti che influenzano il
fenotipo senza alterare il genotipo.
L’epigenetica descrive i processi cellulari che determinano
se un certo gene viene trascritto e tradotto nella sua
proteina corrispondente.
EPIGENETICA
Una variazione del messaggio può essere trasmessa attraverso piccolo e
reversibili modificazioni a carico dell’impalcatura proteica del DNA ( ISTONI )
30. “…viene voglia di chiedersi se questo nastro attorcigliato di zuccheri e basi
puriniche e pirimidiniche non sia, effettivamente, Dio”
J. Watson
Tutte le cellule del nostro corpo contengono lo stesso
DNA composto da circa 20.000 geni ma di questi solo il
10% produce proteine, il restante 90 % si trova invece
in uno stato di quiescenza.
Secondo la definizione elaborata dallo scienziato, esperto mondiale di
epigenetica, Bruce Lipton, questa disciplina è: ”quella scienza che mostra che
i geni non si auto-controllano, ma sono controllati dall’ambiente”.
31. ANGIOLINA JOLIE
E’ portatrice di una mutazione del gene BRCA1 che normalmente codifica
per un proteina che ha il compito di riparare i danni indotti sul DNA da
Fattori esterni.
Tale mutazione comporta:
4 probabilità su 5 di sviluppare un cancro della mammella
5 probabilità su 10 di sviluppare un cancro delle ovaie
La necessità di appurare la presenza di una mutazione dei geni BRCA nasce da
alcuni situazioni specifiche:
Se due parenti di primo grado hanno avuto un cancro della mammella prima
dei 60 anni.
Se una parente di primo grado ha avuto un cancro dell’ovaio o della mammella
prima dei 40 anni
se un parente maschio ha avuto un cancro della mammella
Da qui la decisione di sottoporsi a mastectomia bilaterale ed
ovariectomia bilaterale
32. Cause del cancro che possiamo prevenire
Sulla base delle conoscenze
attuali, si stima che circa
l’80% dei tumori può essere
prevenuto
33. ““Se fossimo in grado diSe fossimo in grado di
fornire a ciascuno lafornire a ciascuno la
giusta dose di nutrimentogiusta dose di nutrimento
ed esercizio fisico, nè ined esercizio fisico, nè in
difetto nè in eccesso,difetto nè in eccesso,
avremmo trovato laavremmo trovato la
strada per la salute”strada per la salute”
Ippocrate
460 – 377 a.C
34. DIETA MEDITERRANEA E CANCRO DELLA MAMMELLA
La dieta mediterranea arricchita con olio extravergine si
associa a un rischio più basso di cancro al seno
Jama Intern Med. Published online September 14, 2015
In una dieta equilibrata i grassi saturi non devono superare il
10 % delle calorie giornaliere
Una dieta ricca di grassi saturi ( quelli contenuti soprattutto
negli alimenti di origine animale ) aumenta il rischio di
tumore al seno del 14 % e il rischio è più elevato nelle donne
che sviluppano tumori ormono-dipendenti, positivi per gli
estrogeni (ER+) e per il progesterone (PR+) e con recettori
negativi per il fattore di crescita dell’epidermide (HER2-).
Progetto Epic (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition)
36. IL PESO
Il WCRF 2007 raccomanda di mantenere il BMI
entro i limiti di normalità (18.5 – 25 kg/m2
)
Per mantenere il peso nella norma, i principali
consigli riguardano:
aumento dell’attività fisica
riduzione degli alimenti ad alta densità
energetica (< 225-275 kcal/100 g)
37. Body Mass Index (Indice di massa corporea)
è stato proposto per la dallo studioso belga Adolphe Quelet
(1830). Ancora oggi è lo strumento diagnostico più
utilizzato per valutare il peso di un soggetto e la sua
distanza da quello ideale associato al minor rischio di
ammalarsi.
38. MANGIAMO PER VIVERE
NON VIVIAMO PER MANGIARE
Dieta sana Attivita’ fisica regolare Non fumare
80% in meno di malattie cardiovascolari
70% di tumori in meno
40. La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e
tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la
pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il
consumo di cibo.
La Dieta Mediterranea è caratterizzata da un modello nutrizionale
rimasto costante nel tempo e nello spazio
Si basa sul consumo di olio di oliva, cereali, frutta
fresca o secca, e verdure, una moderata quantità di
pesce, latticini e carne, e molti condimenti e spezie, il
tutto accompagnato da vino o infusi, sempre in rispetto
delle tradizioni di ogni comunità.
Il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità
La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo
sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all'agricoltura nelle
comunità del Mediterraneo.
44. Alimentazione
In circa il 30% dei casi di tumore è stato riscontrato un legame con le cattive
abitudini alimentari
Il FONDO MONDIALE PER LA RICERCA SUL CANCRO
elenca le regole per un corretto stile di vita
1/3 dei tumori potrebbe essere bypassato con la dieta ideale.
In questa direzione si muove la NUTRIGENOMICA ovvero la scienza che prova a correlare cibo e geni,
E che sembrerebbe il nuovo orizzonte della prevenzione, della diagnosi e della terapia non
solo dei tumori ma anche di altre patologie metaboliche
come il diabete, l’ipercolesterolemia le intolleranze alimentari
45. AUMENTO DEL RISCHIO RIDUZIONE DEL RISCHIO
CAVO ORALE, FARINGE,
LARINGE
Bevande alcoliche
Vegetali non amidacei e frutta
Alimenti contenenti carotenoidi
ESOFAGO
Bevande alcoliche
Grasso corporeo
Vegetali non amidacei, Frutta, Alimenti
contenenti carotenoidi o vitamina C
STOMACO Sale, Alimenti salati Vegetali non amidacei, Agliacee, Frutta
COLON E RETTO
Carne rossa, carne conservata
Bevande alcoliche (uomini)
Grasso corporeo o addominale
Altezza da adulto
Alimenti contenenti fibre, Latte, Calcio,
Aglio
Bevande alcoliche (donne) Attività fisica
MAMMELLA
pre-menopausa
Bevande alcoliche Allattamento
Altezza da adulto, Peso elevato alla nascita Grasso corporeo
MAMMELLA
post-menopausa
Bevande alcoliche, Grasso corporeo,
Altezza da adulto
Grasso addominale, Aumento di peso da adulto
Evidenze di riduzione/aumento del rischioEvidenze di riduzione/aumento del rischio
Modificato da: WCRF 2007Riduzione convincente
Aumento convincente
Riduzione probabile
Aumento probabile
46. AUMENTO DEL RISCHIO RIDUZIONE DEL RISCHIO
NASOFARINGE Pesce salato tipo “cantonese”
POLMONE
Arsenico nell’acqua potabile, beta-carotene come
integratore
Frutta, alimenti contenenti carotenoidi
FEGATO
Aflatossine
Bevande alcoliche
PANCREAS
Grasso corporeo
Alimenti contenenti folati
Grasso addominale, altezza da adulto
COLECISTI Grasso corporeo
OVAIO Altezza da adulto
ENDOMETRIO
Grasso corporeo
Grasso addominale
CERVICE UTERINA
RENE Grasso corporeo
CUTE Arsenico nell’acqua potabile
PROSTATA Diete ricche in calcio Alimenti contenenti licopene o selenio
48. “L’aglio sta alla salute
come il profumo sta alla
rosa”
proverbio provenzale
AGLIO E CIPOLLA
Hanno azione preventiva nei tumori dell’apparato digerente
Accelerano l’eliminazione di alcune sostanze cancerogene (soprattutto nitrosamine)
Composti fitochimici: allicina e composti solforati
L’allicina viene liberata quando l’aglio viene tagliato o meglio ancora frantumato
49. L’abito non fa il monaco
CAVOLI e BROCCOLI riducono del 90% la probabilità di ammalarsi
Azione preventiva su POLMONE, VESCICA, MAMMELLA, PROSTATA, COLON
Composti fitochimici: glucosinolati, isotiocianati, indoli
Favoriscono lo smaltimento di sostanze nocive
La liberazione dei composti utili avviene mediante la masticazione
I glucosinolati sono idrosolubili e si perdono durante l’ebollizione per tempo prolungato
50. L’ORO di Napoli
POMODORO
Azione preventiva sul tumore della PROSTATA
Composto fitochimico: licopene
Il licopene si accumula a livello della prostata agendo come anti androgeno
La sua attività antitumorale aumenta dopo la cottura, soprattutto in olio
51. I GRASSI che fanno
bene
PESCE AZZURRO
Conteniene acidi grassi polinsaturi (OMEGA 3 ) che il nostro organismo non è in
grado di produrre
Gli OMEGA 3 sono utilizzati per produrre molecole antinfiammatorie
L’aumento dell’assunzione di OMEGA 3 riduce il rischio di ammalarsi di tumore al
seno, alla prostata, al colon e migliora l’effetto della chemioterapia
52. L’infuso che calmail cancro
THE VERDE
Azione preventiva sul tumore della VESCICA e della PROSTATA
Composti fitochimici: catechine
Inibizione dello sviluppo dei vasi sangugni
Infusione di foglie di the verde per 8-10 minuti
53. I toni del rosso
FRUTTI di BOSCO (mirtilli, lamponi, fragole, cranberry)
Azione sulla crescita e propagazione delle cellule tumorali
Composti fitochimici: antocianidine
Propietà antiossidanti ed antiangiogeniche
Il congelamento altera solo in minima parte le proprietà di questi frutti, per cui
possono essere consumati tuttol’anno
54. VINO ROSSO
Azione preventiva nei confronti del tumore del SENO e del COLON, della PROSTATA
Composto fitochimico: resveratrolo
“Un po’ di vino è un antidoto contro la
morte, in grandi quantità è il veleno della
vita”
proverbio persiano
55. Limitare il consumo di alcolici
Il consumo di bevande alcoliche non è raccomandato
A chi le consuma si raccomanda di non superare
l’equivalente di due bicchieri al giorno (uomini) o un
bicchiere al giorno (donne)
Attenzione anche a vini liquorosi, aperitivi e
superalcolici, ma anche ai cocktail a basso contenuto
TRA I GIOVANI SI STA DIFFONDENDO UN MODELLO DI CONSUMO
NON SALUTARE
Non più di 120 ml a pasto per le donne e 240 ml per gli uomini
In quantità giuste, grazie al suo contenuto in resveratrolo,svolge
una zione antiossidante
56. Alimenti animali: ridurre il consumo di carni rosse e in particolare di salumi
Il consumo di carni rosse non è raccomandato e andrebbe il più
possibile limitato, in particolare per quanto riguarda le carni
rosse conservate ed i salumi
Le linee guida WCRF 2007, suggeriscono a chi consuma abitualmente carni
rosse, di non superare i 500 g a settimana
Il consumo di salumi e carni conservate andrebbe invece contenuto il più
possibile
La carne bianca e soprattutto, il pesce, rappresentano valide alternative
Probabilmente non è mai troppo tardi per cambiare la propria dieta
Passare da una dieta ad alto contenuto di grassi ad una dieta ricca di fibre
sembra ridurre il rischio di cancro del colon in sole due settimane
60. CURCUMA deve le sue proprietà anticancro alla CURCUMINA.
Il vero limite è la scarsa biodisponibilità della curcumina assunta
attraverso gli alimenti.
Secondo i ricercatori, la curcumina potrebbe essere utile almeno in 8 tumori: polmoni, bocca,
colon, fegato, rene, pelle (melanoma), mammella e leucemia
I casi di tumore sarebbero inoltre ridotti nelle popolazioni che consumano curcuma ogni
giorno o per lunghi periodi in un quantitativo quotidiano compreso tra i 100 e i 200 mg
SPEZIE E CANCRO
Lo ZENZERO fresco contiene il gingerolo che diventa zingerone
nello zenzero essiccato e gli conferisce il caratteristico sapore
piccante.
La sua azione benefica nella prevenzione e nelle fasi iniziali del
cancro sarebbe legata alle sue proprietà antiinfiammatorie ed
antiossidanti legate alla presenza dell’estratto etanolico di
zenzero.
61. Il PEPE DI CAYENNA contiene un potente antiossidante ed
antiinfiammatorio, la CAPSAICINA, tossica per le cellule tumorali.
E’ in atto uno studio per l’utilizzo della capsaicina nella terapia
Del cancro della prostata
Il PEPE NERO, abbinato alla curcuma avrebbe la capacità di inibire
La crescita delle cellule carcinomatose della mammella
La CANNELLA è al vaglio dei ricercatori per le sue proprietà anticancro
In laboratorio ha dimostrto la capacità di ridurre le proliferazione di
Linfomi e leucemie
62. ERBE E CANCRO
ROSMARINO
Attraverso il TERPENE sembra migliorare
L’assorbimento di alcuni chemioterapici
ORIGANO
Contiene CRAVACROLO
Una sostanza che ostacola
la diffusione delle
cellule tumorali
PREZZEMOLO
Contiene APIGENINA
Un inibitore della neoangiogenesi
TIMO
Sarebbe particolarmente efficace
Nei tumori del cavo orale in quanto
L’olio essenziale che se ne ricava ha
Proprietà cititossiche
67. E’ importante cuocere il meno
possibile frutta e verdura perché il
calore distrugge molte delle loro
sostanze benefiche, mentre il frigo
aiuta a conservarle.
Bere molta acqua (anche fino a 2,5 l
al giorno) in quanto espelle e/o
diluisce le eventuali sostanze
dannose
68.
69.
70.
71.
72. ATMOSFERA ED ARIA
Luglio 2013 Lancet Oncology
(Progetto Escape)
La relazione tra smog e aumento dei casi di cancro, specie al polmone è
stata dibattuta a lungo perché era difficile da dimostrare
Esiste una relazione ben nota tra inquinamento ed infiammazione dei
polmoni che può in parte spiegare come lo smog possa favorire la
comparsa del cancro.
Lo smog rimane una causa di tumore polmonare minore rispetto ad altre, in primo luogo il fumo, ma non per
questo deve essere sottovalutata.
Sono ormai noti gli effetti tossici e sulla cancerogenesi di alcuni componenti del
traffico cittadino come Il BENZENE, le polveri sottili ( PARTICOLATO ) presenti
nell’inquinamento da traffico, nei gas di origine industriale e prodotti dai
riscaldamenti nella cancerogenesi, attraverso il meccanismo dell’infiammazione
cronica
L'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) di Lione ha annunciato il 17
ottobre 2013 di avere incluso l'inquinamento atmosferico e le polveri sottili
fra i carcinogeni umani di tipo 1
73. AmiantoAmianto
Il killer silenzioso
L'asbesto (o amianto) è un insieme di minerali del gruppo
degli inosilicati e del gruppo dei fillosilicati.
La produzione e lavorazione dell'amianto è fuori legge
in Italia dal 1992, ma non la vendita
74. Il danno provocato dalle fibre di amianto è dovuto alla loro
elevata capacità di penetrare fino agli alveoli, dove si
accumulano in grandi quantità; alla loro capacità di
attivare il sistema immunitario e di far sì che si producano
grandi quantità di tessuto fibroso; alla capacità di favorire
l'insorgenza di tumori; alla capacità di legare, sulle stesse
fibre, alcune sostanze tossiche e cancerogene presenti
nell'ambiente.
Ha un effetto sinergico con il fumo di sigaretta.
75. IL FUMO DI SIGARETTA
Nel fumo di sigaretta sono presenti quattromila sostanze chimiche. Di queste, 400 sono tossiche e almeno 40
notoriamente cancerogene. Tra queste annoveriamo:
- Benzene, responsabile di un elevato
rischio di leucemie, ma anche di
anemie, danni genetici, danni al tessuto
osseo e con complicanze per le donne in
gravidanza.
- Formaldeide, responsabile di processi
irritativi e infiammatori a carico
dell’apparato respiratorio, aumento di
BPCO e neoplasie a tale livello.
- Arsenico, è un veleno contenuto nei
topicidi: danneggia il cuore, i vasi
sanguigni e il sistema nervoso
76. - Cadmio, utilizzato per confezionare le batterie, si accumula nel nostro
organismo danneggiando i reni.
- Cromo, utilizzato per le vernici e funziona con un meccanismo cosiddetto da
«Cavallo di Troia», consentendo ad altri cancerogeni di alterare il DNA
umano.
- Monossido di Carbonio, si lega all’emoglobina al posto dell’ossigeno,
diminuendo l’apporto di ossigeno all’organismo.
- Ammoniaca, converte la nicotina in gas facendola assorbire più facilmente
nei polmoni e nel sangue, aumentandone la dipendenza.
77.
78.
79.
80.
81.
82. GLI ONCOGENI VIRALI
Una causa virale è implicata in circa il 20% dei casi di tumore
Papilloma Virus
VIRUS PER I
QUALI E’
DISPONIBILE
IL VACCINO
83. Epatite B
L’epatite B è una malattia del fegato causata dal HBV.
Il virus viene trasmesso attraverso fluidi corporei
quali sangue, liquido seminale e secrezioni vaginali.
Quindi le cause più frequenti di contagio da parte del
virus HBV sono:
• - condivisione di siringhe che dovrebbero essere monouso;
• - condivisione di rasoi e spazzolini da denti;
• - rapporti sessuali non protetti.
• L’epatite B può inoltre essere trasmessa dalla madre al nascituro durante il parto.
- Indicativamente, il 5% degli infetti da HBV contrarrà epatite cronica con possibilità di
degenerazione in steatosi, necrosi, fino a un quadro di cirrosi epatica, con rischio elevato di cancro
del fegato
84. L’introduzione del vaccino dal 1982 ha ridotto drasticamente le percentuali di soggetti HBV-positivi
Quando vaccinare?
al 3°, 5° e 11° mese di vita.
Nel neonato che nasce da madre infetta dal virus dell'epatite B è necessario somministrare la
prima dose entro 12 ore dalla nascita, con la seconda dose somministrata ad un mese di
distanza dalla prima.
85. PAPILLOMA VIRUS
PATOLOGIE CAUSATE DAL PAPILLOMAVIRUS
• Condilomi genitali
• Lesioni potenzialmente precancerose
del collo dell’utero, della Vulva e della vagina
• Cancro invasivo del collo dell’utero, della vulva
e della vagina
L’infezione, contratta attraverso i rapporti sessuali, nel 90% dei casi
guarisce in maniera spontanea
86. VACCINARSI E’ UN MODO EFFICACE DI PREVENIRE LE PATOLOGIE ONCOLOGICHE
DELLA SFERA GENITALE FEMMINILE
È preferibile vaccinarsi il più precocemente possibile. In Italia la
vaccinazione è gratuita entro i 12 anni.
La vaccinazione, in precedenza prevista gratuitamente solo per individui di sesso femminile, di
recente viene proposta gratuitamente anche alla popolazione maschile nella stessa fascia di età
1° dose tempo 0
2° dose 5 ai 7 mesi dopo prima dose
88. “... io speriamo che me la
cavo ...”
Affidarci ai nostri amuleti ?
89. COSA POSSIAMO FARE
PER PREVENIRE L’INSORGENZA DEL CANCRO
OCCORRE
Agire sullo stile di vita e sull’ambiente
PREVENZIONE PRIMARIA
Mirare alla DIAGNOSI PRECOCE attraverso gli SCREENING
PREVENZIONE SECONDARIA
90. Aboliamo il fumo…anche il fumo passivo va evitato.
Aboliamo l’uso di farmaci inutili o in
eccesso
l sole con moderazione. Evitare di esporsi al sole
nelle ore più calde (tra le 12 e le 16) ed utilizzare
una protezione solare adeguata
91. Attività fisica tutti i giorni e riduzione dei comportamenti sedentari
Le evidenze a supporto di un rapporto tra
l’aumento dell’attività fisica e la minore
incidenza di tumori sono andate sempre più
affermandosi
Partendo da un minimo di 30 min/die di
attività moderata (camminata, nuoto
lento o bicicletta), si raccomanda di
mantenere l’impegno fino ad elevarlo a
60 min/die
92.
93.
94. ANDIAMO A PIEDI !ANDIAMO A PIEDI !
Lo smog può essere contenuto con apposite misure di tutela della salute pubblica, oltre che con un
comportamento individuale responsabile
Limitare al massimo l'uso
dell'automobile durante i
periodi di massimo
inquinamento.
Evitare di sommare
rischio a rischio:
Asteniamoci dal
fumo, soprattutto se
viviamo in citta’.
+
95.
96.
97.
98. LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Gli inceneritori producono ceneri, fumi e
polveri (asbesto, benzene, cloruro di vinile,
piombo, inquinamento atmosferico, polveri
fini e ultrafini, diossine, furani, acido
cloridrico, ossidi di azoto, ossidi di zolfo,
idrocarburi e metalli pesanti etc.) che
causano inquinamento ambientale e
causano danni alla salute. Tra i principali
inquinanti, molti sono dotati di azione
tossica, mutagena e cancerogena.
La riduzione della produzione di rifiuti e la promozione del riciclo della materia, comporta impatti
sanitari, ambientali ed economici nettamente inferiori rispetto a quelli provocati dalla COMBUSTIONE
DEI RIFIUTI
RICICLARE
DIFFERENZIARE
99. PRIMUM NON NOCERE
Lo screening è rivolto alla popolazione sana
Deve essere sicuro
Minore incidenza possibile
di rischi ed effetti collaterali
Deve essere accettabile
Gradito, indolore, comodo e non faticoso
Deve essere sostenibile nei costi
Gli screening sono a carico del
SSN e devono essere sostenibili per
la comunità
Deve modificare la prognosi
Ovvero la diagnosi precoce deve
costituire un reale vantaggio ai
fini della prognosi
Deve essere affidabile
Ovvero avere specificità alta e
buona sensibilità
100. La prevenzione secondaria
La diagnosi precoce
Consente l’individuazione della malattia
In una fase molto iniziale, prima della sua diffusione
ad altri organi
Gli screening
Gli screening sono esami condotti a tappeto su una fascia
più o meno ampia della popolazione allo scopo di
individuare una malattia o i suoi precursori (quelle
anomalie da cui la malattia si sviluppa) prima che si
manifesti con sintomi
In questa fase il tumore può essere affrontato con
maggiore efficacia e minori effetti collaterali con
trattamenti chirurgici o farmacologici e maggiori sono le
possibilità di cura
101.
In Italia il Piano nazionale della prevenzione 2005-2007, prevede il potenziamento
delle campagne di screening.
In particolare sono stati pianificati i protocolli di screening per la diagnosi precoce
del
CANCRO DELLA CERVICE UTERINA
CANCRO DELLA MAMMELLA
CANCRO DEL COLON
102.
In Italia, in particolare, sono stati pianificati i protocolli di screening per la diagnosi
precoce del
CANCRO DELLA CERVICE UTERINA: E’ consigliata l’esecuzione del PAP
TEST una volta ogni tre anni in tutte le donne, dopo il 25° anno di età fino al 65° anno
di età.
CANCRO DELLA MAMMELLA: Lo screening per il cancro del seno si rivolge
alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni e prevede l'esecuzione ogni due
anni della mammografia.
CANCRO DEL COLON: Lo screening prevede ricerca del sangue occulto nelle
feci, ogni due anni dai 50 ai 70 anni; rettosigmoidoscopia e colonscopia
107. Questo è il nostro messaggio
Incontrare i giovani e renderli partecipi di quanto è stato fatto e si continua
a fare per avere costantemente sotto controllo la malattia, « numeri alla
mano».
Condividere con gli alunni la coscienza che
CAMBIARE SI PUO’.
Ma è fondamentale conoscere poche semplici
regole nell’ottica della cultura della salute e
del benessere ma, soprattutto, della
prevenzione e del corretto stile di vita.
Il cancro ha, tra le sue cause, una combinazione di diversi fattori: interni
(propri delle cellule dell’organismo, in alcuni casi trasmissibili alla progenie)
quali mutazioni genetiche, ormoni, funzionalità dell’apparato immunitario, e
fattori esterni, legati sia all’ambiente (p.es., agenti infettivi, prodotti chimici,
radiazioni) sia allo stile di vita del soggetto (ad esempio: alimentazione, livello
di attivita fisica, fumo)..
probabilmente modificando la flora batterica intestinale responsabile della produzione di un metabolita ( il butirrato ) probabile responsabile della cancerogenesi