SlideShare a Scribd company logo
1 of 108
EpiCa nelle scuole: informazione e prevenzione nelle scuole econdarie
di 1° grado di Casoria
Dr.ssa Laura Casolaro, dr Giuseppe Fiorentino, dr Vincenzo Lacava, dr.ssa
Daniela Marchesini,
dr. Mariano Marino, dr Umberto Parlati, dr Domenico Russo, dr
Ferdinando Russo
Distretto 43
Asl Napoli2 Nord
dr Domenico RUSSO
dr Umberto PARLATI
La conoscenza della realtà che ci circonda è il requisito fondamentale per educare
le generazioni future a tutto ciò che può essere messo in atto in tema di
Prevenzione e Miglioramento dello stile di Vita.
Il Programma
EPI.CA nelle
SCUOLESi propone di fornire ai docenti della Scuola Primaria e agli studenti delle Scuole
Secondarie di I e II grado del Comune di Casoria incontri informativi, mettendo a
Disposizione di Docenti ed Alunni l’esperienza maturata dal Distretto 43 di
Casoria attraverso l’attuazione del Progetto EPI.CA
Il Cancro
è un mostro?
E’ una patologia spesso evitabile, non sempre letale ma curabile, in parte prevedibile e
prevenibile.
Negli ultimi anni sono migliorate le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque
anni dalla diagnosi
In Italia i valori di sopravvivenza sono sostanzialmente in linea con quelli dei Paesi nordeuropei, degli Stati Uniti e
dell'Australia
Merito soprattutto della maggiore adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia
in uno stadio iniziale, e della maggiore efficacia delle terapie.
Molti tumori potrebbero, infatti, essere prevenuti o diagnosticati in tempo se tutti adottassero stili di vita corretti
e aderissero ai protocolli di screening e diagnosi precoce.
AIRTUM 2014
EPI.CA
Cancro e territorio
L’idea, il progetto, la sfida
Cos’è Progetto EPI.CA.? Un osservatorio permanente del fenomeno cancro
nel Distretto sanitario di Casoria
L’ Idea Nasce a Gennaio 2013 tra i Medici di Medicina Generale
ed il Distretto Sanitario 43 di Casoria
Il Progetto È quello di allestire un osservatorio epidemiologico
permanente in grado di sorvegliare l’andamento del
fenomeno cancro nel Territorio del Distretto 43,
monitorare la prevalenza, l’incidenza e la mortalità
locali e paragonare i dati locali a quelli nazionali.
La Sfida Consiste nel fotografare l’andamento del fenomeno
cancro sul nostro territorio, attraverso una
metodologia di raccolta dati unica ed originale.
Studio osservazionale descrittivo sulle
malattie neoplastiche nel distretto di
Casoria
Medici e Pediatri di Casoria
Medici che hanno aderito alla fase iniziale progetto
marzo 2013
Medici che hanno aderito alla seconda fase del
progetto Dicembre 2013
Il metodo
Siamo partiti dal presupposto che i migliori conoscitori
dei casi di malattie oncologiche presenti sul territorio sono il
Medico di Medicina Generale e il Pediatra di Libera Scelta
Incontrano e gestiscono quotidianamente le problematiche
dei loro pazienti. A loro spetta il compito di
Formulare una ipotesi diagnostica
Avviare il paziente all’approfondimento diagnostico
Prendere atto di ogni singola, nuova diagnosi
Avviare il paziente alla terapia
Tutto ciò che avviene nello studio viene quotidianamente registrato
nei database informatico che utilizzato per gestire le storie cliniche dei
pazienti ( KAPPAMED ).
L’invio telematico delle schede oncologiche informatizzate al
Distretto 43 da parte di tutti i medici di Medicina Generale e Pediatri
ha consentito la redazione di un REGISTRO TUMORI DISTRETTUALE
Suddivisione in zone del
Territorio Comunale
I dati ottenuti, in maniera assolutamente anonima,
sono stati «ripuliti» e classificati secondo alcuni
parametri:
Sesso, età, diagnosi, età attuale, età alla diagnosi,
indirizzo
Abbiamo attribuito ad ogni caso un indirizzo di
residenza
Abbiamo fatto il GEOCODING, ovvero abbiamo
trasformato
gli indirizzi in coordinate geografiche
Questo metodo ci ha permesso la
GEOREFERENZIAZIONE
ovvero la distribuzione dei singoli casi sul
Territorio, quartiere per quartiere, strada
per strada
Misure di Frequenza
In epidemiologia abbiamo 2 importanti misure di frequenza
Incidenza
I risultati del Progetto EPI.CA sono stati presentati in due convegni
STUDIO DI PREVALENZA STUDIO DI INCIDENZA
Ogni giorno in Italia si scoprono 1000
nuovi casi di cancro
Negli ultimi anni sono complessivamente
migliorate le percentuali
di guarigione:
63% delle donne
57% degli uomini
Vivi a cinque anni dalla diagnosi.
Associazione italiana registri tumori (AIRTUM) relativi al 2014
STUDIO DI INCIDENZA nella città di CASORIA
TOTALE TUMORI OSSERVATI
1970
Periodo osservazionale
Anni 2008 - 2013
Confronto Prevalenze
Confronto tra
quinquenni
Aumento neoplasie
Tasso grezzo di incidenza CCR
Nuovi casi/aa per centomila abitanti
anno casi
2008 51
2009 38
2010 44
2011 57
2012 68
dr. Domenico Russo ASL NA2 nord DS 43
Nuovi casi di ca del colon
Il sud aveva incidenza nettamente inferiore al centro nord ...
già nel 2012 siamo ben oltre le previsioni
68
Georeferenziazione del Cancro della Tiroide nel
Comune di Casoria
( Progetto EPI.CA 23 maggio 2013 )
Georeferenziazione del Cancro della mammella
nel Comune di Casoria
( Progetto EPI.CA 23 maggio 2013 )
Cancro della Vescica nel Comune di Casoria
( Progetto EPI.CA 23 maggio 2013 )
Geolocalizzazione di alcune forme di tumore
Che cos’ è un tumore?
«Una massa abnormale di tessuto che cresce in eccesso ed in modo scoordinato rispetto ai tessuti
normali, e che persiste in questo stato dopo la cessazione degli stimoli che hanno indotto il processo»,
Questa è la definizione di Rupert Allan Willis, oncologo, accettata a livello internazionale
Sinonimi sono i termini
•NEOPLASIA, dal greco NEOS ( nuovo ) e PLÀSIS ( formazione )
•TUMORE dal latino TUMOR ( rigonfiamento )
Tutti i tumori hanno origine da una cellula.
Nei tessuti normali le cellule si moltiplicano d
dividendosi con due finalità
CRESCITA SOSTITUZIONE
TERAPIA
TUMORE BENIGNO
ASPORTAZIONE CHIRURGICA
quasi sempre risolutiva
NEO BENIGNO MELANOMA CUTANEO
TUMORE MALIGNO
APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE
•terapia chirurgica
•chemioterapia o radioterapia
Un tumore si nutre di diversi
fattori di crescita
che si procura da molteplici
fonti
Dal sangue O2 e sostanze nutritive ( angiogenesi )
infiammazioneinfiammazione
CITOCHINE ( fattori di crescita )
ONCOSOPPRESSIONE (interleuchine
Proteina p53 )
STILI DI VITA MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE
Cause
I numeri del cancro in Italia 2012. AIOM e AIRTUM luglio 2012
cancro
Fattori interni
mutazioni
immunodepressione
Fattori
esterni
ambiente
Stili di vita
Studia tutte le modificazioni ereditabili che variano
l'espressione genica pur non alterando la sequenza del DNA; è
la scienza quindi che studia i cambiamenti che influenzano il
fenotipo senza alterare il genotipo.
L’epigenetica descrive i processi cellulari che determinano
se un certo gene viene trascritto e tradotto nella sua
proteina corrispondente.
EPIGENETICA
Una variazione del messaggio può essere trasmessa attraverso piccolo e
reversibili modificazioni a carico dell’impalcatura proteica del DNA ( ISTONI )
“…viene voglia di chiedersi se questo nastro attorcigliato di zuccheri e basi
puriniche  e pirimidiniche non sia, effettivamente, Dio”
J. Watson
Tutte le cellule del nostro corpo contengono lo stesso
DNA composto da circa 20.000 geni ma di questi solo il
10% produce proteine, il restante 90 % si trova invece
in uno stato di quiescenza.
Secondo la definizione elaborata dallo scienziato, esperto mondiale di
epigenetica, Bruce Lipton, questa disciplina è: ”quella scienza che mostra che
i geni non si auto-controllano, ma sono controllati dall’ambiente”.
ANGIOLINA JOLIE
E’ portatrice di una mutazione del gene BRCA1 che normalmente codifica
per un proteina che ha il compito di riparare i danni indotti sul DNA da
Fattori esterni.
Tale mutazione comporta:
4 probabilità su 5 di sviluppare un cancro della mammella
5 probabilità su 10 di sviluppare un cancro delle ovaie
La necessità di appurare la presenza di una mutazione dei geni BRCA nasce da
alcuni situazioni specifiche:
Se due parenti di primo grado hanno avuto un cancro della mammella prima
dei 60 anni.
Se una parente di primo grado ha avuto un cancro dell’ovaio o della mammella
prima dei 40 anni
se un parente maschio ha avuto un cancro della mammella
Da qui la decisione di sottoporsi a mastectomia bilaterale ed
ovariectomia bilaterale
Cause del cancro che possiamo prevenire
Sulla base delle conoscenze
attuali, si stima che circa
l’80% dei tumori può essere
prevenuto
““Se fossimo in grado diSe fossimo in grado di
fornire a ciascuno lafornire a ciascuno la
giusta dose di nutrimentogiusta dose di nutrimento
ed esercizio fisico, nè ined esercizio fisico, nè in
difetto nè in eccesso,difetto nè in eccesso,
avremmo trovato laavremmo trovato la
strada per la salute”strada per la salute”
Ippocrate
460 – 377 a.C
DIETA MEDITERRANEA E CANCRO DELLA MAMMELLA
La dieta mediterranea arricchita con olio extravergine si
associa a un rischio più basso di cancro al seno
Jama Intern Med. Published online September 14, 2015
In una dieta equilibrata i grassi saturi non devono superare il
10 % delle calorie giornaliere
Una dieta ricca di grassi saturi ( quelli contenuti soprattutto
negli alimenti di origine animale ) aumenta il rischio di
tumore al seno del 14 % e il rischio è più elevato nelle donne
che sviluppano tumori ormono-dipendenti, positivi per gli
estrogeni (ER+) e per il progesterone (PR+) e con recettori
negativi per il fattore di crescita dell’epidermide (HER2-).
Progetto Epic (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition)
La CIRCONFERENZA ADDOMINALE
è un importante
FATTORE di RISCHIO
88 cm 94 cm
IL PESO
Il WCRF 2007 raccomanda di mantenere il BMI
entro i limiti di normalità (18.5 – 25 kg/m2
)
Per mantenere il peso nella norma, i principali
consigli riguardano:
aumento dell’attività fisica
riduzione degli alimenti ad alta densità
energetica (< 225-275 kcal/100 g)
Body Mass Index (Indice di massa corporea)
è stato proposto per la dallo studioso belga Adolphe Quelet
(1830). Ancora oggi è lo strumento diagnostico più
utilizzato per valutare il peso di un soggetto e la sua
distanza da quello ideale associato al minor rischio di
ammalarsi.
MANGIAMO PER VIVERE
NON VIVIAMO PER MANGIARE
Dieta sana Attivita’ fisica regolare Non fumare
80% in meno di malattie cardiovascolari
70% di tumori in meno
Dieta Mediterranea: Miti, Realtà e Pregiudizi
La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e
tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la
pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il
consumo di cibo.
La Dieta Mediterranea è caratterizzata da un modello nutrizionale
rimasto costante nel tempo e nello spazio
Si basa sul consumo di olio di oliva, cereali, frutta
fresca o secca, e verdure, una moderata quantità di
pesce, latticini e carne, e molti condimenti e spezie, il
tutto accompagnato da vino o infusi, sempre in rispetto
delle tradizioni di ogni comunità.
Il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità
La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo
sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all'agricoltura nelle
comunità del Mediterraneo.
La densità energetica della dieta è
inversamente proporzionale al costo
Alimentazione
In circa il 30% dei casi di tumore è stato riscontrato un legame con le cattive
abitudini alimentari
Il FONDO MONDIALE PER LA RICERCA SUL CANCRO
elenca le regole per un corretto stile di vita
1/3 dei tumori potrebbe essere bypassato con la dieta ideale.
In questa direzione si muove la NUTRIGENOMICA ovvero la scienza che prova a correlare cibo e geni,
E che sembrerebbe il nuovo orizzonte della prevenzione, della diagnosi e della terapia non
solo dei tumori ma anche di altre patologie metaboliche
come il diabete, l’ipercolesterolemia le intolleranze alimentari
AUMENTO DEL RISCHIO RIDUZIONE DEL RISCHIO
CAVO ORALE, FARINGE,
LARINGE
Bevande alcoliche
Vegetali non amidacei e frutta
Alimenti contenenti carotenoidi
ESOFAGO
Bevande alcoliche
Grasso corporeo
Vegetali non amidacei, Frutta, Alimenti
contenenti carotenoidi o vitamina C
STOMACO Sale, Alimenti salati Vegetali non amidacei, Agliacee, Frutta
COLON E RETTO
Carne rossa, carne conservata
Bevande alcoliche (uomini)
Grasso corporeo o addominale
Altezza da adulto
Alimenti contenenti fibre, Latte, Calcio,
Aglio
Bevande alcoliche (donne) Attività fisica
MAMMELLA
pre-menopausa
Bevande alcoliche Allattamento
Altezza da adulto, Peso elevato alla nascita Grasso corporeo
MAMMELLA
post-menopausa
Bevande alcoliche, Grasso corporeo,
Altezza da adulto
Grasso addominale, Aumento di peso da adulto
Evidenze di riduzione/aumento del rischioEvidenze di riduzione/aumento del rischio
Modificato da: WCRF 2007Riduzione convincente
Aumento convincente
Riduzione probabile
Aumento probabile
AUMENTO DEL RISCHIO RIDUZIONE DEL RISCHIO
NASOFARINGE Pesce salato tipo “cantonese”
POLMONE
Arsenico nell’acqua potabile, beta-carotene come
integratore
Frutta, alimenti contenenti carotenoidi
FEGATO
Aflatossine
Bevande alcoliche
PANCREAS
Grasso corporeo
Alimenti contenenti folati
Grasso addominale, altezza da adulto
COLECISTI Grasso corporeo
OVAIO Altezza da adulto
ENDOMETRIO
Grasso corporeo
Grasso addominale
CERVICE UTERINA
RENE Grasso corporeo
CUTE Arsenico nell’acqua potabile
PROSTATA Diete ricche in calcio Alimenti contenenti licopene o selenio
Al cancro piace lo zucchero
“L’aglio sta alla salute
come il profumo sta alla
rosa”
proverbio provenzale
AGLIO E CIPOLLA
Hanno azione preventiva nei tumori dell’apparato digerente
Accelerano l’eliminazione di alcune sostanze cancerogene (soprattutto nitrosamine)
Composti fitochimici: allicina e composti solforati
L’allicina viene liberata quando l’aglio viene tagliato o meglio ancora frantumato
L’abito non fa il monaco
CAVOLI e BROCCOLI riducono del 90% la probabilità di ammalarsi
Azione preventiva su POLMONE, VESCICA, MAMMELLA, PROSTATA, COLON
Composti fitochimici: glucosinolati, isotiocianati, indoli
Favoriscono lo smaltimento di sostanze nocive
La liberazione dei composti utili avviene mediante la masticazione
I glucosinolati sono idrosolubili e si perdono durante l’ebollizione per tempo prolungato
L’ORO di Napoli
POMODORO
Azione preventiva sul tumore della PROSTATA
Composto fitochimico: licopene
Il licopene si accumula a livello della prostata agendo come anti androgeno
La sua attività antitumorale aumenta dopo la cottura, soprattutto in olio
I GRASSI che fanno
bene
PESCE AZZURRO
Conteniene acidi grassi polinsaturi (OMEGA 3 ) che il nostro organismo non è in
grado di produrre
Gli OMEGA 3 sono utilizzati per produrre molecole antinfiammatorie
L’aumento dell’assunzione di OMEGA 3 riduce il rischio di ammalarsi di tumore al
seno, alla prostata, al colon e migliora l’effetto della chemioterapia
L’infuso che calmail cancro
THE VERDE
Azione preventiva sul tumore della VESCICA e della PROSTATA
Composti fitochimici: catechine
Inibizione dello sviluppo dei vasi sangugni
Infusione di foglie di the verde per 8-10 minuti
I toni del rosso
FRUTTI di BOSCO (mirtilli, lamponi, fragole, cranberry)
Azione sulla crescita e propagazione delle cellule tumorali
Composti fitochimici: antocianidine
Propietà antiossidanti ed antiangiogeniche
Il congelamento altera solo in minima parte le proprietà di questi frutti, per cui
possono essere consumati tuttol’anno
VINO ROSSO
Azione preventiva nei confronti del tumore del SENO e del COLON, della PROSTATA
Composto fitochimico: resveratrolo
“Un po’ di vino è un antidoto contro la
morte, in grandi quantità è il veleno della
vita”
proverbio persiano
Limitare il consumo di alcolici
Il consumo di bevande alcoliche non è raccomandato
A chi le consuma si raccomanda di non superare
l’equivalente di due bicchieri al giorno (uomini) o un
bicchiere al giorno (donne)
Attenzione anche a vini liquorosi, aperitivi e
superalcolici, ma anche ai cocktail a basso contenuto
TRA I GIOVANI SI STA DIFFONDENDO UN MODELLO DI CONSUMO
NON SALUTARE
Non più di 120 ml a pasto per le donne e 240 ml per gli uomini
In quantità giuste, grazie al suo contenuto in resveratrolo,svolge
una zione antiossidante
Alimenti animali: ridurre il consumo di carni rosse e in particolare di salumi
Il consumo di carni rosse non è raccomandato e andrebbe il più
possibile limitato, in particolare per quanto riguarda le carni
rosse conservate ed i salumi
Le linee guida WCRF 2007, suggeriscono a chi consuma abitualmente carni
rosse, di non superare i 500 g a settimana
Il consumo di salumi e carni conservate andrebbe invece contenuto il più
possibile
La carne bianca e soprattutto, il pesce, rappresentano valide alternative
Probabilmente non è mai troppo tardi per cambiare la propria dieta
Passare da una dieta ad alto contenuto di grassi ad una dieta ricca di fibre
sembra ridurre il rischio di cancro del colon in sole due settimane
contiene isoflavoni che proteggono dal cancro della mammella
SOIA
CURCUMA deve le sue proprietà anticancro alla CURCUMINA.
Il vero limite è la scarsa biodisponibilità della curcumina assunta
attraverso gli alimenti.
Secondo i ricercatori, la curcumina potrebbe essere utile almeno in 8 tumori: polmoni, bocca,
colon, fegato, rene, pelle (melanoma), mammella e leucemia
I casi di tumore sarebbero inoltre ridotti nelle popolazioni che consumano curcuma ogni
giorno o per lunghi periodi in un quantitativo quotidiano compreso tra i 100 e i 200 mg
SPEZIE E CANCRO
Lo ZENZERO fresco contiene il gingerolo che diventa zingerone
nello zenzero essiccato e gli conferisce il caratteristico sapore
piccante.
La sua azione benefica nella prevenzione e nelle fasi iniziali del
cancro sarebbe legata alle sue proprietà antiinfiammatorie ed
antiossidanti legate alla presenza dell’estratto etanolico di
zenzero.
Il PEPE DI CAYENNA contiene un potente antiossidante ed
antiinfiammatorio, la CAPSAICINA, tossica per le cellule tumorali.
E’ in atto uno studio per l’utilizzo della capsaicina nella terapia
Del cancro della prostata
Il PEPE NERO, abbinato alla curcuma avrebbe la capacità di inibire
La crescita delle cellule carcinomatose della mammella
La CANNELLA è al vaglio dei ricercatori per le sue proprietà anticancro
In laboratorio ha dimostrto la capacità di ridurre le proliferazione di
Linfomi e leucemie
ERBE E CANCRO
ROSMARINO
Attraverso il TERPENE sembra migliorare
L’assorbimento di alcuni chemioterapici
ORIGANO
Contiene CRAVACROLO
Una sostanza che ostacola
la diffusione delle
cellule tumorali
PREZZEMOLO
Contiene APIGENINA
Un inibitore della neoangiogenesi
TIMO
Sarebbe particolarmente efficace
Nei tumori del cavo orale in quanto
L’olio essenziale che se ne ricava ha
Proprietà cititossiche
LE RICETTE ANTICANCRO
Associazione
Italiana
Ricerca
Cancro
Corriere della sera ed. Napoli 30/10/2015
E’ importante cuocere il meno
possibile frutta e verdura perché il
calore distrugge molte delle loro
sostanze benefiche, mentre il frigo
aiuta a conservarle.
Bere molta acqua (anche fino a 2,5 l
al giorno) in quanto espelle e/o
diluisce le eventuali sostanze
dannose
ATMOSFERA ED ARIA
Luglio 2013 Lancet Oncology
(Progetto Escape)
La relazione tra smog e aumento dei casi di cancro, specie al polmone è
stata dibattuta a lungo perché era difficile da dimostrare
Esiste una relazione ben nota tra inquinamento ed infiammazione dei
polmoni che può in parte spiegare come lo smog possa favorire la
comparsa del cancro.
Lo smog rimane una causa di tumore polmonare minore rispetto ad altre, in primo luogo il fumo, ma non per
questo deve essere sottovalutata.
Sono ormai noti gli effetti tossici e sulla cancerogenesi di alcuni componenti del
traffico cittadino come Il BENZENE, le polveri sottili ( PARTICOLATO ) presenti
nell’inquinamento da traffico, nei gas di origine industriale e prodotti dai
riscaldamenti nella cancerogenesi, attraverso il meccanismo dell’infiammazione
cronica
L'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) di Lione ha annunciato il 17
ottobre 2013 di avere incluso l'inquinamento atmosferico e le polveri sottili
fra i carcinogeni umani di tipo 1
AmiantoAmianto
Il killer silenzioso
L'asbesto (o amianto) è un insieme di minerali del gruppo
degli inosilicati e del gruppo dei fillosilicati.
La produzione e lavorazione dell'amianto è fuori legge
in Italia dal 1992, ma non la vendita
Il danno provocato dalle fibre di amianto è dovuto alla loro
elevata capacità di penetrare fino agli alveoli, dove si
accumulano in grandi quantità; alla loro capacità di
attivare il sistema immunitario e di far sì che si producano
grandi quantità di tessuto fibroso; alla capacità di favorire
l'insorgenza di tumori; alla capacità di legare, sulle stesse
fibre, alcune sostanze tossiche e cancerogene presenti
nell'ambiente.
Ha un effetto sinergico con il fumo di sigaretta.
IL FUMO DI SIGARETTA
Nel fumo di sigaretta sono presenti quattromila sostanze chimiche. Di queste, 400 sono tossiche e almeno 40
notoriamente cancerogene. Tra queste annoveriamo:
- Benzene, responsabile di un elevato
rischio di leucemie, ma anche di
anemie, danni genetici, danni al tessuto
osseo e con complicanze per le donne in
gravidanza.
- Formaldeide, responsabile di processi
irritativi e infiammatori a carico
dell’apparato respiratorio, aumento di
BPCO e neoplasie a tale livello.
- Arsenico, è un veleno contenuto nei
topicidi: danneggia il cuore, i vasi
sanguigni e il sistema nervoso
- Cadmio, utilizzato per confezionare le batterie, si accumula nel nostro
organismo danneggiando i reni.
- Cromo, utilizzato per le vernici e funziona con un meccanismo cosiddetto da
«Cavallo di Troia», consentendo ad altri cancerogeni di alterare il DNA
umano.
- Monossido di Carbonio, si lega all’emoglobina al posto dell’ossigeno,
diminuendo l’apporto di ossigeno all’organismo.
- Ammoniaca, converte la nicotina in gas facendola assorbire più facilmente
nei polmoni e nel sangue, aumentandone la dipendenza.
GLI ONCOGENI VIRALI
Una causa virale è implicata in circa il 20% dei casi di tumore
Papilloma Virus
VIRUS PER I
QUALI E’
DISPONIBILE
IL VACCINO
Epatite B
 L’epatite B è una malattia del fegato causata dal HBV.
 Il virus viene trasmesso attraverso fluidi corporei
quali sangue, liquido seminale e secrezioni vaginali.
 Quindi le cause più frequenti di contagio da parte del
virus HBV sono:
• - condivisione di siringhe che dovrebbero essere monouso;
• - condivisione di rasoi e spazzolini da denti;
• - rapporti sessuali non protetti.
• L’epatite B può inoltre essere trasmessa dalla madre al nascituro durante il parto.
- Indicativamente, il 5% degli infetti da HBV contrarrà epatite cronica con possibilità di
degenerazione in steatosi, necrosi, fino a un quadro di cirrosi epatica, con rischio elevato di cancro
del fegato
 L’introduzione del vaccino dal 1982 ha ridotto drasticamente le percentuali di soggetti HBV-positivi
 Quando vaccinare?
al 3°, 5° e 11° mese di vita.
 Nel neonato che nasce da madre infetta dal virus dell'epatite B è necessario somministrare la
prima dose entro 12 ore dalla nascita, con la seconda dose somministrata ad un mese di
distanza dalla prima.
PAPILLOMA VIRUS
PATOLOGIE CAUSATE DAL PAPILLOMAVIRUS
• Condilomi genitali
• Lesioni potenzialmente precancerose
del collo dell’utero, della Vulva e della vagina
• Cancro invasivo del collo dell’utero, della vulva
e della vagina
L’infezione, contratta attraverso i rapporti sessuali, nel 90% dei casi
guarisce in maniera spontanea
VACCINARSI E’ UN MODO EFFICACE DI PREVENIRE LE PATOLOGIE ONCOLOGICHE
DELLA SFERA GENITALE FEMMINILE
È preferibile vaccinarsi il più precocemente possibile. In Italia la
vaccinazione è gratuita entro i 12 anni.
La vaccinazione, in precedenza prevista gratuitamente solo per individui di sesso femminile, di
recente viene proposta gratuitamente anche alla popolazione maschile nella stessa fascia di età
 1° dose tempo 0
 2° dose 5 ai 7 mesi dopo prima dose
COSA
FARE?
“... io speriamo che me la
cavo ...”
Affidarci ai nostri amuleti ?
COSA POSSIAMO FARE
PER PREVENIRE L’INSORGENZA DEL CANCRO
OCCORRE
Agire sullo stile di vita e sull’ambiente
PREVENZIONE PRIMARIA
Mirare alla DIAGNOSI PRECOCE attraverso gli SCREENING
PREVENZIONE SECONDARIA
Aboliamo il fumo…anche il fumo passivo va evitato.
Aboliamo l’uso di farmaci inutili o in
eccesso
l sole con moderazione. Evitare di esporsi al sole
nelle ore più calde (tra le 12 e le 16) ed utilizzare
una protezione solare adeguata
Attività fisica tutti i giorni e riduzione dei comportamenti sedentari
Le evidenze a supporto di un rapporto tra
l’aumento dell’attività fisica e la minore
incidenza di tumori sono andate sempre più
affermandosi
Partendo da un minimo di 30 min/die di
attività moderata (camminata, nuoto
lento o bicicletta), si raccomanda di
mantenere l’impegno fino ad elevarlo a
60 min/die
ANDIAMO A PIEDI !ANDIAMO A PIEDI !
Lo smog può essere contenuto con apposite misure di tutela della salute pubblica, oltre che con un
comportamento individuale responsabile
Limitare al massimo l'uso
dell'automobile durante i
periodi di massimo
inquinamento.
Evitare di sommare
rischio a rischio:
Asteniamoci dal
fumo, soprattutto se
viviamo in citta’.
+
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Gli inceneritori producono ceneri, fumi e
polveri (asbesto, benzene, cloruro di vinile,
piombo, inquinamento atmosferico, polveri
fini e ultrafini, diossine, furani, acido
cloridrico, ossidi di azoto, ossidi di zolfo,
idrocarburi e metalli pesanti etc.) che
causano inquinamento ambientale e
causano danni alla salute. Tra i principali
inquinanti, molti sono dotati di azione
tossica, mutagena e cancerogena.
La riduzione della produzione di rifiuti e la promozione del riciclo della materia, comporta impatti
sanitari, ambientali ed economici nettamente inferiori rispetto a quelli provocati dalla COMBUSTIONE
DEI RIFIUTI
RICICLARE
DIFFERENZIARE
PRIMUM NON NOCERE
Lo screening è rivolto alla popolazione sana
Deve essere sicuro
Minore incidenza possibile
di rischi ed effetti collaterali
Deve essere accettabile
Gradito, indolore, comodo e non faticoso
Deve essere sostenibile nei costi
Gli screening sono a carico del
SSN e devono essere sostenibili per
la comunità
Deve modificare la prognosi
Ovvero la diagnosi precoce deve
costituire un reale vantaggio ai
fini della prognosi
Deve essere affidabile
Ovvero avere specificità alta e
buona sensibilità
La prevenzione secondaria
La diagnosi precoce
Consente l’individuazione della malattia
In una fase molto iniziale, prima della sua diffusione
ad altri organi
Gli screening
Gli screening sono esami condotti a tappeto su una fascia
più o meno ampia della popolazione allo scopo di
individuare una malattia o i suoi precursori (quelle
anomalie da cui la malattia si sviluppa) prima che si
manifesti con sintomi
In questa fase il tumore può essere affrontato con
maggiore efficacia e minori effetti collaterali con
trattamenti chirurgici o farmacologici e maggiori sono le
possibilità di cura
 
In Italia il Piano nazionale della prevenzione 2005-2007, prevede il potenziamento
delle campagne di screening.
In particolare sono stati pianificati i protocolli di screening per la diagnosi precoce
del
CANCRO DELLA CERVICE UTERINA
CANCRO DELLA MAMMELLA
CANCRO DEL COLON
 
In Italia, in particolare, sono stati pianificati i protocolli di screening per la diagnosi
precoce del
CANCRO DELLA CERVICE UTERINA: E’ consigliata l’esecuzione del PAP
TEST una volta ogni tre anni in tutte le donne, dopo il 25° anno di età fino al 65° anno
di età.
CANCRO DELLA MAMMELLA: Lo screening per il cancro del seno si rivolge
alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni e prevede l'esecuzione ogni due
anni della mammografia.
CANCRO DEL COLON: Lo screening prevede ricerca del sangue occulto nelle
feci, ogni due anni dai 50 ai 70 anni; rettosigmoidoscopia e colonscopia
Volendo più bene a noi stessi
Questo è il nostro messaggio
Incontrare i giovani e renderli partecipi di quanto è stato fatto e si continua
a fare per avere costantemente sotto controllo la malattia, « numeri alla
mano».
Condividere con gli alunni la coscienza che
CAMBIARE SI PUO’.
Ma è fondamentale conoscere poche semplici
regole nell’ottica della cultura della salute e
del benessere ma, soprattutto, della
prevenzione e del corretto stile di vita.
EPI.CA. nelle scuole
Di Casoria

More Related Content

What's hot

EPI.CA Casoria fase 3 Frattamaggiore 23 Giugno 2016
EPI.CA Casoria fase 3  Frattamaggiore 23 Giugno 2016EPI.CA Casoria fase 3  Frattamaggiore 23 Giugno 2016
EPI.CA Casoria fase 3 Frattamaggiore 23 Giugno 2016Daniela Marchesini
 
C. Torrigiani - La prevenzione del cancro: fattori di protezione e di rischio...
C. Torrigiani - La prevenzione del cancro: fattori di protezione e di rischio...C. Torrigiani - La prevenzione del cancro: fattori di protezione e di rischio...
C. Torrigiani - La prevenzione del cancro: fattori di protezione e di rischio...Istituto nazionale di statistica
 
Intervista 2014 formazione_passi
Intervista 2014 formazione_passiIntervista 2014 formazione_passi
Intervista 2014 formazione_passiVincenzo Di Nucci
 
Screening colorettale in provincia di como
Screening colorettale in provincia di comoScreening colorettale in provincia di como
Screening colorettale in provincia di comoAndrea Favara
 
Live in Caregiver 13/02/2014
Live in Caregiver 13/02/2014Live in Caregiver 13/02/2014
Live in Caregiver 13/02/2014aiserv
 
Campagna anti influenzale Puglia 2015-16
Campagna anti influenzale Puglia 2015-16Campagna anti influenzale Puglia 2015-16
Campagna anti influenzale Puglia 2015-16Giovanni Gorgoni
 
Res654237 rel caso-cont-016-finale
Res654237 rel caso-cont-016-finaleRes654237 rel caso-cont-016-finale
Res654237 rel caso-cont-016-finaleStefano Pasquino
 
Pensiamo alla salute
Pensiamo alla salutePensiamo alla salute
Pensiamo alla salutedannysivo
 

What's hot (11)

95 programmi di prevenzione individuale
95   programmi di prevenzione individuale95   programmi di prevenzione individuale
95 programmi di prevenzione individuale
 
EPI.CA Casoria fase 3 Frattamaggiore 23 Giugno 2016
EPI.CA Casoria fase 3  Frattamaggiore 23 Giugno 2016EPI.CA Casoria fase 3  Frattamaggiore 23 Giugno 2016
EPI.CA Casoria fase 3 Frattamaggiore 23 Giugno 2016
 
C. Torrigiani - La prevenzione del cancro: fattori di protezione e di rischio...
C. Torrigiani - La prevenzione del cancro: fattori di protezione e di rischio...C. Torrigiani - La prevenzione del cancro: fattori di protezione e di rischio...
C. Torrigiani - La prevenzione del cancro: fattori di protezione e di rischio...
 
Rifugiati msf
Rifugiati msfRifugiati msf
Rifugiati msf
 
Intervista 2014 formazione_passi
Intervista 2014 formazione_passiIntervista 2014 formazione_passi
Intervista 2014 formazione_passi
 
Screening colorettale in provincia di como
Screening colorettale in provincia di comoScreening colorettale in provincia di como
Screening colorettale in provincia di como
 
Live in Caregiver 13/02/2014
Live in Caregiver 13/02/2014Live in Caregiver 13/02/2014
Live in Caregiver 13/02/2014
 
Epica 2016 russo D.
Epica 2016 russo D.Epica 2016 russo D.
Epica 2016 russo D.
 
Campagna anti influenzale Puglia 2015-16
Campagna anti influenzale Puglia 2015-16Campagna anti influenzale Puglia 2015-16
Campagna anti influenzale Puglia 2015-16
 
Res654237 rel caso-cont-016-finale
Res654237 rel caso-cont-016-finaleRes654237 rel caso-cont-016-finale
Res654237 rel caso-cont-016-finale
 
Pensiamo alla salute
Pensiamo alla salutePensiamo alla salute
Pensiamo alla salute
 

Viewers also liked

Prevenzione del tumore testicolare
Prevenzione del tumore testicolarePrevenzione del tumore testicolare
Prevenzione del tumore testicolareLuciano Negri
 
Il cancro del testicolo. Manuale per pazienti e familiari, edito dalla Lega s...
Il cancro del testicolo. Manuale per pazienti e familiari, edito dalla Lega s...Il cancro del testicolo. Manuale per pazienti e familiari, edito dalla Lega s...
Il cancro del testicolo. Manuale per pazienti e familiari, edito dalla Lega s...MerqurioEditore_redazione
 
Alimentazione E Tumori 2a Parte
Alimentazione E Tumori   2a ParteAlimentazione E Tumori   2a Parte
Alimentazione E Tumori 2a ParteGianluca Tognon
 
Il tumore della prostata. Manuale per i pazienti, edito da Europa Uomo Italia...
Il tumore della prostata. Manuale per i pazienti, edito da Europa Uomo Italia...Il tumore della prostata. Manuale per i pazienti, edito da Europa Uomo Italia...
Il tumore della prostata. Manuale per i pazienti, edito da Europa Uomo Italia...MerqurioEditore_redazione
 
Diagnosi e Prevenzione dei Tumori colon
Diagnosi e Prevenzione dei Tumori colonDiagnosi e Prevenzione dei Tumori colon
Diagnosi e Prevenzione dei Tumori colonPaolo Madeyski
 
IL TUMORE DEL TESTICOLO
IL TUMORE DEL TESTICOLOIL TUMORE DEL TESTICOLO
IL TUMORE DEL TESTICOLOOMNIAMED
 
Prevenzione Tumore della Memmella
Prevenzione Tumore della MemmellaPrevenzione Tumore della Memmella
Prevenzione Tumore della MemmellaPaolo Madeyski
 
Atlante istologico degli organi
Atlante istologico degli organiAtlante istologico degli organi
Atlante istologico degli organiMarcello Dessolis
 

Viewers also liked (10)

Prevenzione del tumore testicolare
Prevenzione del tumore testicolarePrevenzione del tumore testicolare
Prevenzione del tumore testicolare
 
Il cancro del testicolo. Manuale per pazienti e familiari, edito dalla Lega s...
Il cancro del testicolo. Manuale per pazienti e familiari, edito dalla Lega s...Il cancro del testicolo. Manuale per pazienti e familiari, edito dalla Lega s...
Il cancro del testicolo. Manuale per pazienti e familiari, edito dalla Lega s...
 
Alimentazione E Tumori 2a Parte
Alimentazione E Tumori   2a ParteAlimentazione E Tumori   2a Parte
Alimentazione E Tumori 2a Parte
 
Il tumore della prostata. Manuale per i pazienti, edito da Europa Uomo Italia...
Il tumore della prostata. Manuale per i pazienti, edito da Europa Uomo Italia...Il tumore della prostata. Manuale per i pazienti, edito da Europa Uomo Italia...
Il tumore della prostata. Manuale per i pazienti, edito da Europa Uomo Italia...
 
Diagnosi e Prevenzione dei Tumori colon
Diagnosi e Prevenzione dei Tumori colonDiagnosi e Prevenzione dei Tumori colon
Diagnosi e Prevenzione dei Tumori colon
 
Alimentazione e tumori
Alimentazione e tumori Alimentazione e tumori
Alimentazione e tumori
 
IL TUMORE DEL TESTICOLO
IL TUMORE DEL TESTICOLOIL TUMORE DEL TESTICOLO
IL TUMORE DEL TESTICOLO
 
Prevenzione Tumore della Memmella
Prevenzione Tumore della MemmellaPrevenzione Tumore della Memmella
Prevenzione Tumore della Memmella
 
Atlante istologico degli organi
Atlante istologico degli organiAtlante istologico degli organi
Atlante istologico degli organi
 
SlideShare 101
SlideShare 101SlideShare 101
SlideShare 101
 

Similar to Cassiamo il cancro

Live in Caregiver 13/02/2014
Live in Caregiver 13/02/2014Live in Caregiver 13/02/2014
Live in Caregiver 13/02/2014aiserv
 
Prevenire i tumori passando per la buona cucina
Prevenire i tumori passando per la buona cucinaPrevenire i tumori passando per la buona cucina
Prevenire i tumori passando per la buona cucinaGiulia Vellani
 
Oncologia def pptx
Oncologia def pptxOncologia def pptx
Oncologia def pptxpucfra
 
Circ. n. 528 all1.pdf
Circ. n. 528 all1.pdfCirc. n. 528 all1.pdf
Circ. n. 528 all1.pdfjh4c57y2fw
 
Slides Epi.Ca nelle scuole Dr. Umberto Parlati
Slides Epi.Ca nelle scuole Dr. Umberto ParlatiSlides Epi.Ca nelle scuole Dr. Umberto Parlati
Slides Epi.Ca nelle scuole Dr. Umberto ParlatiUmbertoParlati
 
Medicina e Pseudoscienza
Medicina e Pseudoscienza Medicina e Pseudoscienza
Medicina e Pseudoscienza Gravità Zero
 
“Futuro in rosa”. prevenzione e ricerca dei tumori femminili
“Futuro in rosa”. prevenzione e ricerca dei tumori femminili“Futuro in rosa”. prevenzione e ricerca dei tumori femminili
“Futuro in rosa”. prevenzione e ricerca dei tumori femminiliMedia For Health, Milano
 
Comunicazione orale convegno AIRTUM Cervice migranti
Comunicazione orale convegno AIRTUM Cervice migrantiComunicazione orale convegno AIRTUM Cervice migranti
Comunicazione orale convegno AIRTUM Cervice migrantiClaudio Sacchettini
 
Psicologia della coppia sterile cesare marolla
Psicologia della coppia sterile cesare  marollaPsicologia della coppia sterile cesare  marolla
Psicologia della coppia sterile cesare marollamarcesare
 
PRESERVAZIONE DEL POTENZIALE FERTILE NEL BAMBINO AFFETTO DA PATOLOGIE ANDROLO...
PRESERVAZIONE DEL POTENZIALE FERTILE NEL BAMBINO AFFETTO DA PATOLOGIE ANDROLO...PRESERVAZIONE DEL POTENZIALE FERTILE NEL BAMBINO AFFETTO DA PATOLOGIE ANDROLO...
PRESERVAZIONE DEL POTENZIALE FERTILE NEL BAMBINO AFFETTO DA PATOLOGIE ANDROLO...convegnonazionaleaiic
 
Giornata di prevenzione dei tumori al seno
Giornata di prevenzione dei tumori al senoGiornata di prevenzione dei tumori al seno
Giornata di prevenzione dei tumori al senoredazione gioianet
 
Silvio Liguori Stop Hpv Rotary
Silvio Liguori Stop Hpv RotarySilvio Liguori Stop Hpv Rotary
Silvio Liguori Stop Hpv RotarySilvioLiguori
 
IERING model Dott. FASCIANI al Convegno di SIOS 2006
IERING model Dott. FASCIANI al Convegno di SIOS 2006IERING model Dott. FASCIANI al Convegno di SIOS 2006
IERING model Dott. FASCIANI al Convegno di SIOS 2006Salvo Reina
 
Rapporto tra microbioma e infertilità femminile idiopatica o sine causa. cesa...
Rapporto tra microbioma e infertilità femminile idiopatica o sine causa. cesa...Rapporto tra microbioma e infertilità femminile idiopatica o sine causa. cesa...
Rapporto tra microbioma e infertilità femminile idiopatica o sine causa. cesa...marcesare
 
Balistreri P. Il Ruolo dell'Anatomopatologo nel Terzo Millennio. ASMaD 2016
Balistreri P. Il Ruolo dell'Anatomopatologo nel Terzo Millennio. ASMaD 2016Balistreri P. Il Ruolo dell'Anatomopatologo nel Terzo Millennio. ASMaD 2016
Balistreri P. Il Ruolo dell'Anatomopatologo nel Terzo Millennio. ASMaD 2016Gianfranco Tammaro
 

Similar to Cassiamo il cancro (20)

Live in Caregiver 13/02/2014
Live in Caregiver 13/02/2014Live in Caregiver 13/02/2014
Live in Caregiver 13/02/2014
 
5 1 giordano
5 1 giordano5 1 giordano
5 1 giordano
 
Pagine da scienza e movimento 25
Pagine da scienza e movimento 25Pagine da scienza e movimento 25
Pagine da scienza e movimento 25
 
Prevenire i tumori passando per la buona cucina
Prevenire i tumori passando per la buona cucinaPrevenire i tumori passando per la buona cucina
Prevenire i tumori passando per la buona cucina
 
Oncologia def pptx
Oncologia def pptxOncologia def pptx
Oncologia def pptx
 
Circ. n. 528 all1.pdf
Circ. n. 528 all1.pdfCirc. n. 528 all1.pdf
Circ. n. 528 all1.pdf
 
Slides Epi.Ca nelle scuole Dr. Umberto Parlati
Slides Epi.Ca nelle scuole Dr. Umberto ParlatiSlides Epi.Ca nelle scuole Dr. Umberto Parlati
Slides Epi.Ca nelle scuole Dr. Umberto Parlati
 
Sapere per capire
Sapere per capireSapere per capire
Sapere per capire
 
Medicina e Pseudoscienza
Medicina e Pseudoscienza Medicina e Pseudoscienza
Medicina e Pseudoscienza
 
“Futuro in rosa”. prevenzione e ricerca dei tumori femminili
“Futuro in rosa”. prevenzione e ricerca dei tumori femminili“Futuro in rosa”. prevenzione e ricerca dei tumori femminili
“Futuro in rosa”. prevenzione e ricerca dei tumori femminili
 
DETERMINANTI DI SALUTE
DETERMINANTI DI SALUTEDETERMINANTI DI SALUTE
DETERMINANTI DI SALUTE
 
Bonati Hpv
Bonati HpvBonati Hpv
Bonati Hpv
 
Comunicazione orale convegno AIRTUM Cervice migranti
Comunicazione orale convegno AIRTUM Cervice migrantiComunicazione orale convegno AIRTUM Cervice migranti
Comunicazione orale convegno AIRTUM Cervice migranti
 
Psicologia della coppia sterile cesare marolla
Psicologia della coppia sterile cesare  marollaPsicologia della coppia sterile cesare  marolla
Psicologia della coppia sterile cesare marolla
 
PRESERVAZIONE DEL POTENZIALE FERTILE NEL BAMBINO AFFETTO DA PATOLOGIE ANDROLO...
PRESERVAZIONE DEL POTENZIALE FERTILE NEL BAMBINO AFFETTO DA PATOLOGIE ANDROLO...PRESERVAZIONE DEL POTENZIALE FERTILE NEL BAMBINO AFFETTO DA PATOLOGIE ANDROLO...
PRESERVAZIONE DEL POTENZIALE FERTILE NEL BAMBINO AFFETTO DA PATOLOGIE ANDROLO...
 
Giornata di prevenzione dei tumori al seno
Giornata di prevenzione dei tumori al senoGiornata di prevenzione dei tumori al seno
Giornata di prevenzione dei tumori al seno
 
Silvio Liguori Stop Hpv Rotary
Silvio Liguori Stop Hpv RotarySilvio Liguori Stop Hpv Rotary
Silvio Liguori Stop Hpv Rotary
 
IERING model Dott. FASCIANI al Convegno di SIOS 2006
IERING model Dott. FASCIANI al Convegno di SIOS 2006IERING model Dott. FASCIANI al Convegno di SIOS 2006
IERING model Dott. FASCIANI al Convegno di SIOS 2006
 
Rapporto tra microbioma e infertilità femminile idiopatica o sine causa. cesa...
Rapporto tra microbioma e infertilità femminile idiopatica o sine causa. cesa...Rapporto tra microbioma e infertilità femminile idiopatica o sine causa. cesa...
Rapporto tra microbioma e infertilità femminile idiopatica o sine causa. cesa...
 
Balistreri P. Il Ruolo dell'Anatomopatologo nel Terzo Millennio. ASMaD 2016
Balistreri P. Il Ruolo dell'Anatomopatologo nel Terzo Millennio. ASMaD 2016Balistreri P. Il Ruolo dell'Anatomopatologo nel Terzo Millennio. ASMaD 2016
Balistreri P. Il Ruolo dell'Anatomopatologo nel Terzo Millennio. ASMaD 2016
 

Cassiamo il cancro

  • 1. EpiCa nelle scuole: informazione e prevenzione nelle scuole econdarie di 1° grado di Casoria Dr.ssa Laura Casolaro, dr Giuseppe Fiorentino, dr Vincenzo Lacava, dr.ssa Daniela Marchesini, dr. Mariano Marino, dr Umberto Parlati, dr Domenico Russo, dr Ferdinando Russo Distretto 43 Asl Napoli2 Nord dr Domenico RUSSO dr Umberto PARLATI
  • 2. La conoscenza della realtà che ci circonda è il requisito fondamentale per educare le generazioni future a tutto ciò che può essere messo in atto in tema di Prevenzione e Miglioramento dello stile di Vita. Il Programma EPI.CA nelle SCUOLESi propone di fornire ai docenti della Scuola Primaria e agli studenti delle Scuole Secondarie di I e II grado del Comune di Casoria incontri informativi, mettendo a Disposizione di Docenti ed Alunni l’esperienza maturata dal Distretto 43 di Casoria attraverso l’attuazione del Progetto EPI.CA
  • 3.
  • 4.
  • 5.
  • 6.
  • 7.
  • 8. Il Cancro è un mostro? E’ una patologia spesso evitabile, non sempre letale ma curabile, in parte prevedibile e prevenibile. Negli ultimi anni sono migliorate le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi In Italia i valori di sopravvivenza sono sostanzialmente in linea con quelli dei Paesi nordeuropei, degli Stati Uniti e dell'Australia Merito soprattutto della maggiore adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, e della maggiore efficacia delle terapie. Molti tumori potrebbero, infatti, essere prevenuti o diagnosticati in tempo se tutti adottassero stili di vita corretti e aderissero ai protocolli di screening e diagnosi precoce. AIRTUM 2014
  • 9. EPI.CA Cancro e territorio L’idea, il progetto, la sfida Cos’è Progetto EPI.CA.? Un osservatorio permanente del fenomeno cancro nel Distretto sanitario di Casoria L’ Idea Nasce a Gennaio 2013 tra i Medici di Medicina Generale ed il Distretto Sanitario 43 di Casoria Il Progetto È quello di allestire un osservatorio epidemiologico permanente in grado di sorvegliare l’andamento del fenomeno cancro nel Territorio del Distretto 43, monitorare la prevalenza, l’incidenza e la mortalità locali e paragonare i dati locali a quelli nazionali. La Sfida Consiste nel fotografare l’andamento del fenomeno cancro sul nostro territorio, attraverso una metodologia di raccolta dati unica ed originale.
  • 10. Studio osservazionale descrittivo sulle malattie neoplastiche nel distretto di Casoria Medici e Pediatri di Casoria Medici che hanno aderito alla fase iniziale progetto marzo 2013 Medici che hanno aderito alla seconda fase del progetto Dicembre 2013
  • 11. Il metodo Siamo partiti dal presupposto che i migliori conoscitori dei casi di malattie oncologiche presenti sul territorio sono il Medico di Medicina Generale e il Pediatra di Libera Scelta Incontrano e gestiscono quotidianamente le problematiche dei loro pazienti. A loro spetta il compito di Formulare una ipotesi diagnostica Avviare il paziente all’approfondimento diagnostico Prendere atto di ogni singola, nuova diagnosi Avviare il paziente alla terapia Tutto ciò che avviene nello studio viene quotidianamente registrato nei database informatico che utilizzato per gestire le storie cliniche dei pazienti ( KAPPAMED ). L’invio telematico delle schede oncologiche informatizzate al Distretto 43 da parte di tutti i medici di Medicina Generale e Pediatri ha consentito la redazione di un REGISTRO TUMORI DISTRETTUALE
  • 12. Suddivisione in zone del Territorio Comunale
  • 13. I dati ottenuti, in maniera assolutamente anonima, sono stati «ripuliti» e classificati secondo alcuni parametri: Sesso, età, diagnosi, età attuale, età alla diagnosi, indirizzo Abbiamo attribuito ad ogni caso un indirizzo di residenza Abbiamo fatto il GEOCODING, ovvero abbiamo trasformato gli indirizzi in coordinate geografiche Questo metodo ci ha permesso la GEOREFERENZIAZIONE ovvero la distribuzione dei singoli casi sul Territorio, quartiere per quartiere, strada per strada
  • 14. Misure di Frequenza In epidemiologia abbiamo 2 importanti misure di frequenza Incidenza
  • 15. I risultati del Progetto EPI.CA sono stati presentati in due convegni STUDIO DI PREVALENZA STUDIO DI INCIDENZA
  • 16. Ogni giorno in Italia si scoprono 1000 nuovi casi di cancro Negli ultimi anni sono complessivamente migliorate le percentuali di guarigione: 63% delle donne 57% degli uomini Vivi a cinque anni dalla diagnosi. Associazione italiana registri tumori (AIRTUM) relativi al 2014
  • 17. STUDIO DI INCIDENZA nella città di CASORIA TOTALE TUMORI OSSERVATI 1970 Periodo osservazionale Anni 2008 - 2013
  • 20. Tasso grezzo di incidenza CCR Nuovi casi/aa per centomila abitanti anno casi 2008 51 2009 38 2010 44 2011 57 2012 68 dr. Domenico Russo ASL NA2 nord DS 43 Nuovi casi di ca del colon
  • 21. Il sud aveva incidenza nettamente inferiore al centro nord ... già nel 2012 siamo ben oltre le previsioni 68
  • 22. Georeferenziazione del Cancro della Tiroide nel Comune di Casoria ( Progetto EPI.CA 23 maggio 2013 )
  • 23. Georeferenziazione del Cancro della mammella nel Comune di Casoria ( Progetto EPI.CA 23 maggio 2013 )
  • 24. Cancro della Vescica nel Comune di Casoria ( Progetto EPI.CA 23 maggio 2013 ) Geolocalizzazione di alcune forme di tumore
  • 25. Che cos’ è un tumore? «Una massa abnormale di tessuto che cresce in eccesso ed in modo scoordinato rispetto ai tessuti normali, e che persiste in questo stato dopo la cessazione degli stimoli che hanno indotto il processo», Questa è la definizione di Rupert Allan Willis, oncologo, accettata a livello internazionale Sinonimi sono i termini •NEOPLASIA, dal greco NEOS ( nuovo ) e PLÀSIS ( formazione ) •TUMORE dal latino TUMOR ( rigonfiamento ) Tutti i tumori hanno origine da una cellula. Nei tessuti normali le cellule si moltiplicano d dividendosi con due finalità CRESCITA SOSTITUZIONE
  • 26. TERAPIA TUMORE BENIGNO ASPORTAZIONE CHIRURGICA quasi sempre risolutiva NEO BENIGNO MELANOMA CUTANEO TUMORE MALIGNO APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE •terapia chirurgica •chemioterapia o radioterapia
  • 27. Un tumore si nutre di diversi fattori di crescita che si procura da molteplici fonti Dal sangue O2 e sostanze nutritive ( angiogenesi ) infiammazioneinfiammazione CITOCHINE ( fattori di crescita ) ONCOSOPPRESSIONE (interleuchine Proteina p53 ) STILI DI VITA MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE
  • 28. Cause I numeri del cancro in Italia 2012. AIOM e AIRTUM luglio 2012 cancro Fattori interni mutazioni immunodepressione Fattori esterni ambiente Stili di vita
  • 29. Studia tutte le modificazioni ereditabili che variano l'espressione genica pur non alterando la sequenza del DNA; è la scienza quindi che studia i cambiamenti che influenzano il fenotipo senza alterare il genotipo. L’epigenetica descrive i processi cellulari che determinano se un certo gene viene trascritto e tradotto nella sua proteina corrispondente. EPIGENETICA Una variazione del messaggio può essere trasmessa attraverso piccolo e reversibili modificazioni a carico dell’impalcatura proteica del DNA ( ISTONI )
  • 30. “…viene voglia di chiedersi se questo nastro attorcigliato di zuccheri e basi puriniche  e pirimidiniche non sia, effettivamente, Dio” J. Watson Tutte le cellule del nostro corpo contengono lo stesso DNA composto da circa 20.000 geni ma di questi solo il 10% produce proteine, il restante 90 % si trova invece in uno stato di quiescenza. Secondo la definizione elaborata dallo scienziato, esperto mondiale di epigenetica, Bruce Lipton, questa disciplina è: ”quella scienza che mostra che i geni non si auto-controllano, ma sono controllati dall’ambiente”.
  • 31. ANGIOLINA JOLIE E’ portatrice di una mutazione del gene BRCA1 che normalmente codifica per un proteina che ha il compito di riparare i danni indotti sul DNA da Fattori esterni. Tale mutazione comporta: 4 probabilità su 5 di sviluppare un cancro della mammella 5 probabilità su 10 di sviluppare un cancro delle ovaie La necessità di appurare la presenza di una mutazione dei geni BRCA nasce da alcuni situazioni specifiche: Se due parenti di primo grado hanno avuto un cancro della mammella prima dei 60 anni. Se una parente di primo grado ha avuto un cancro dell’ovaio o della mammella prima dei 40 anni se un parente maschio ha avuto un cancro della mammella Da qui la decisione di sottoporsi a mastectomia bilaterale ed ovariectomia bilaterale
  • 32. Cause del cancro che possiamo prevenire Sulla base delle conoscenze attuali, si stima che circa l’80% dei tumori può essere prevenuto
  • 33. ““Se fossimo in grado diSe fossimo in grado di fornire a ciascuno lafornire a ciascuno la giusta dose di nutrimentogiusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, nè ined esercizio fisico, nè in difetto nè in eccesso,difetto nè in eccesso, avremmo trovato laavremmo trovato la strada per la salute”strada per la salute” Ippocrate 460 – 377 a.C
  • 34. DIETA MEDITERRANEA E CANCRO DELLA MAMMELLA La dieta mediterranea arricchita con olio extravergine si associa a un rischio più basso di cancro al seno Jama Intern Med. Published online September 14, 2015 In una dieta equilibrata i grassi saturi non devono superare il 10 % delle calorie giornaliere Una dieta ricca di grassi saturi ( quelli contenuti soprattutto negli alimenti di origine animale ) aumenta il rischio di tumore al seno del 14 % e il rischio è più elevato nelle donne che sviluppano tumori ormono-dipendenti, positivi per gli estrogeni (ER+) e per il progesterone (PR+) e con recettori negativi per il fattore di crescita dell’epidermide (HER2-). Progetto Epic (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition)
  • 35. La CIRCONFERENZA ADDOMINALE è un importante FATTORE di RISCHIO 88 cm 94 cm
  • 36. IL PESO Il WCRF 2007 raccomanda di mantenere il BMI entro i limiti di normalità (18.5 – 25 kg/m2 ) Per mantenere il peso nella norma, i principali consigli riguardano: aumento dell’attività fisica riduzione degli alimenti ad alta densità energetica (< 225-275 kcal/100 g)
  • 37. Body Mass Index (Indice di massa corporea) è stato proposto per la dallo studioso belga Adolphe Quelet (1830). Ancora oggi è lo strumento diagnostico più utilizzato per valutare il peso di un soggetto e la sua distanza da quello ideale associato al minor rischio di ammalarsi.
  • 38. MANGIAMO PER VIVERE NON VIVIAMO PER MANGIARE Dieta sana Attivita’ fisica regolare Non fumare 80% in meno di malattie cardiovascolari 70% di tumori in meno
  • 39. Dieta Mediterranea: Miti, Realtà e Pregiudizi
  • 40. La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo. La Dieta Mediterranea è caratterizzata da un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio Si basa sul consumo di olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca, e verdure, una moderata quantità di pesce, latticini e carne, e molti condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusi, sempre in rispetto delle tradizioni di ogni comunità. Il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all'agricoltura nelle comunità del Mediterraneo.
  • 41.
  • 42.
  • 43. La densità energetica della dieta è inversamente proporzionale al costo
  • 44. Alimentazione In circa il 30% dei casi di tumore è stato riscontrato un legame con le cattive abitudini alimentari Il FONDO MONDIALE PER LA RICERCA SUL CANCRO elenca le regole per un corretto stile di vita 1/3 dei tumori potrebbe essere bypassato con la dieta ideale. In questa direzione si muove la NUTRIGENOMICA ovvero la scienza che prova a correlare cibo e geni, E che sembrerebbe il nuovo orizzonte della prevenzione, della diagnosi e della terapia non solo dei tumori ma anche di altre patologie metaboliche come il diabete, l’ipercolesterolemia le intolleranze alimentari
  • 45. AUMENTO DEL RISCHIO RIDUZIONE DEL RISCHIO CAVO ORALE, FARINGE, LARINGE Bevande alcoliche Vegetali non amidacei e frutta Alimenti contenenti carotenoidi ESOFAGO Bevande alcoliche Grasso corporeo Vegetali non amidacei, Frutta, Alimenti contenenti carotenoidi o vitamina C STOMACO Sale, Alimenti salati Vegetali non amidacei, Agliacee, Frutta COLON E RETTO Carne rossa, carne conservata Bevande alcoliche (uomini) Grasso corporeo o addominale Altezza da adulto Alimenti contenenti fibre, Latte, Calcio, Aglio Bevande alcoliche (donne) Attività fisica MAMMELLA pre-menopausa Bevande alcoliche Allattamento Altezza da adulto, Peso elevato alla nascita Grasso corporeo MAMMELLA post-menopausa Bevande alcoliche, Grasso corporeo, Altezza da adulto Grasso addominale, Aumento di peso da adulto Evidenze di riduzione/aumento del rischioEvidenze di riduzione/aumento del rischio Modificato da: WCRF 2007Riduzione convincente Aumento convincente Riduzione probabile Aumento probabile
  • 46. AUMENTO DEL RISCHIO RIDUZIONE DEL RISCHIO NASOFARINGE Pesce salato tipo “cantonese” POLMONE Arsenico nell’acqua potabile, beta-carotene come integratore Frutta, alimenti contenenti carotenoidi FEGATO Aflatossine Bevande alcoliche PANCREAS Grasso corporeo Alimenti contenenti folati Grasso addominale, altezza da adulto COLECISTI Grasso corporeo OVAIO Altezza da adulto ENDOMETRIO Grasso corporeo Grasso addominale CERVICE UTERINA RENE Grasso corporeo CUTE Arsenico nell’acqua potabile PROSTATA Diete ricche in calcio Alimenti contenenti licopene o selenio
  • 47. Al cancro piace lo zucchero
  • 48. “L’aglio sta alla salute come il profumo sta alla rosa” proverbio provenzale AGLIO E CIPOLLA Hanno azione preventiva nei tumori dell’apparato digerente Accelerano l’eliminazione di alcune sostanze cancerogene (soprattutto nitrosamine) Composti fitochimici: allicina e composti solforati L’allicina viene liberata quando l’aglio viene tagliato o meglio ancora frantumato
  • 49. L’abito non fa il monaco CAVOLI e BROCCOLI riducono del 90% la probabilità di ammalarsi Azione preventiva su POLMONE, VESCICA, MAMMELLA, PROSTATA, COLON Composti fitochimici: glucosinolati, isotiocianati, indoli Favoriscono lo smaltimento di sostanze nocive La liberazione dei composti utili avviene mediante la masticazione I glucosinolati sono idrosolubili e si perdono durante l’ebollizione per tempo prolungato
  • 50. L’ORO di Napoli POMODORO Azione preventiva sul tumore della PROSTATA Composto fitochimico: licopene Il licopene si accumula a livello della prostata agendo come anti androgeno La sua attività antitumorale aumenta dopo la cottura, soprattutto in olio
  • 51. I GRASSI che fanno bene PESCE AZZURRO Conteniene acidi grassi polinsaturi (OMEGA 3 ) che il nostro organismo non è in grado di produrre Gli OMEGA 3 sono utilizzati per produrre molecole antinfiammatorie L’aumento dell’assunzione di OMEGA 3 riduce il rischio di ammalarsi di tumore al seno, alla prostata, al colon e migliora l’effetto della chemioterapia
  • 52. L’infuso che calmail cancro THE VERDE Azione preventiva sul tumore della VESCICA e della PROSTATA Composti fitochimici: catechine Inibizione dello sviluppo dei vasi sangugni Infusione di foglie di the verde per 8-10 minuti
  • 53. I toni del rosso FRUTTI di BOSCO (mirtilli, lamponi, fragole, cranberry) Azione sulla crescita e propagazione delle cellule tumorali Composti fitochimici: antocianidine Propietà antiossidanti ed antiangiogeniche Il congelamento altera solo in minima parte le proprietà di questi frutti, per cui possono essere consumati tuttol’anno
  • 54. VINO ROSSO Azione preventiva nei confronti del tumore del SENO e del COLON, della PROSTATA Composto fitochimico: resveratrolo “Un po’ di vino è un antidoto contro la morte, in grandi quantità è il veleno della vita” proverbio persiano
  • 55. Limitare il consumo di alcolici Il consumo di bevande alcoliche non è raccomandato A chi le consuma si raccomanda di non superare l’equivalente di due bicchieri al giorno (uomini) o un bicchiere al giorno (donne) Attenzione anche a vini liquorosi, aperitivi e superalcolici, ma anche ai cocktail a basso contenuto TRA I GIOVANI SI STA DIFFONDENDO UN MODELLO DI CONSUMO NON SALUTARE Non più di 120 ml a pasto per le donne e 240 ml per gli uomini In quantità giuste, grazie al suo contenuto in resveratrolo,svolge una zione antiossidante
  • 56. Alimenti animali: ridurre il consumo di carni rosse e in particolare di salumi Il consumo di carni rosse non è raccomandato e andrebbe il più possibile limitato, in particolare per quanto riguarda le carni rosse conservate ed i salumi Le linee guida WCRF 2007, suggeriscono a chi consuma abitualmente carni rosse, di non superare i 500 g a settimana Il consumo di salumi e carni conservate andrebbe invece contenuto il più possibile La carne bianca e soprattutto, il pesce, rappresentano valide alternative Probabilmente non è mai troppo tardi per cambiare la propria dieta Passare da una dieta ad alto contenuto di grassi ad una dieta ricca di fibre sembra ridurre il rischio di cancro del colon in sole due settimane
  • 57.
  • 58.
  • 59. contiene isoflavoni che proteggono dal cancro della mammella SOIA
  • 60. CURCUMA deve le sue proprietà anticancro alla CURCUMINA. Il vero limite è la scarsa biodisponibilità della curcumina assunta attraverso gli alimenti. Secondo i ricercatori, la curcumina potrebbe essere utile almeno in 8 tumori: polmoni, bocca, colon, fegato, rene, pelle (melanoma), mammella e leucemia I casi di tumore sarebbero inoltre ridotti nelle popolazioni che consumano curcuma ogni giorno o per lunghi periodi in un quantitativo quotidiano compreso tra i 100 e i 200 mg SPEZIE E CANCRO Lo ZENZERO fresco contiene il gingerolo che diventa zingerone nello zenzero essiccato e gli conferisce il caratteristico sapore piccante. La sua azione benefica nella prevenzione e nelle fasi iniziali del cancro sarebbe legata alle sue proprietà antiinfiammatorie ed antiossidanti legate alla presenza dell’estratto etanolico di zenzero.
  • 61. Il PEPE DI CAYENNA contiene un potente antiossidante ed antiinfiammatorio, la CAPSAICINA, tossica per le cellule tumorali. E’ in atto uno studio per l’utilizzo della capsaicina nella terapia Del cancro della prostata Il PEPE NERO, abbinato alla curcuma avrebbe la capacità di inibire La crescita delle cellule carcinomatose della mammella La CANNELLA è al vaglio dei ricercatori per le sue proprietà anticancro In laboratorio ha dimostrto la capacità di ridurre le proliferazione di Linfomi e leucemie
  • 62. ERBE E CANCRO ROSMARINO Attraverso il TERPENE sembra migliorare L’assorbimento di alcuni chemioterapici ORIGANO Contiene CRAVACROLO Una sostanza che ostacola la diffusione delle cellule tumorali PREZZEMOLO Contiene APIGENINA Un inibitore della neoangiogenesi TIMO Sarebbe particolarmente efficace Nei tumori del cavo orale in quanto L’olio essenziale che se ne ricava ha Proprietà cititossiche
  • 65.
  • 66. Corriere della sera ed. Napoli 30/10/2015
  • 67. E’ importante cuocere il meno possibile frutta e verdura perché il calore distrugge molte delle loro sostanze benefiche, mentre il frigo aiuta a conservarle. Bere molta acqua (anche fino a 2,5 l al giorno) in quanto espelle e/o diluisce le eventuali sostanze dannose
  • 68.
  • 69.
  • 70.
  • 71.
  • 72. ATMOSFERA ED ARIA Luglio 2013 Lancet Oncology (Progetto Escape) La relazione tra smog e aumento dei casi di cancro, specie al polmone è stata dibattuta a lungo perché era difficile da dimostrare Esiste una relazione ben nota tra inquinamento ed infiammazione dei polmoni che può in parte spiegare come lo smog possa favorire la comparsa del cancro. Lo smog rimane una causa di tumore polmonare minore rispetto ad altre, in primo luogo il fumo, ma non per questo deve essere sottovalutata. Sono ormai noti gli effetti tossici e sulla cancerogenesi di alcuni componenti del traffico cittadino come Il BENZENE, le polveri sottili ( PARTICOLATO ) presenti nell’inquinamento da traffico, nei gas di origine industriale e prodotti dai riscaldamenti nella cancerogenesi, attraverso il meccanismo dell’infiammazione cronica L'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) di Lione ha annunciato il 17 ottobre 2013 di avere incluso l'inquinamento atmosferico e le polveri sottili fra i carcinogeni umani di tipo 1
  • 73. AmiantoAmianto Il killer silenzioso L'asbesto (o amianto) è un insieme di minerali del gruppo degli inosilicati e del gruppo dei fillosilicati. La produzione e lavorazione dell'amianto è fuori legge in Italia dal 1992, ma non la vendita
  • 74. Il danno provocato dalle fibre di amianto è dovuto alla loro elevata capacità di penetrare fino agli alveoli, dove si accumulano in grandi quantità; alla loro capacità di attivare il sistema immunitario e di far sì che si producano grandi quantità di tessuto fibroso; alla capacità di favorire l'insorgenza di tumori; alla capacità di legare, sulle stesse fibre, alcune sostanze tossiche e cancerogene presenti nell'ambiente. Ha un effetto sinergico con il fumo di sigaretta.
  • 75. IL FUMO DI SIGARETTA Nel fumo di sigaretta sono presenti quattromila sostanze chimiche. Di queste, 400 sono tossiche e almeno 40 notoriamente cancerogene. Tra queste annoveriamo: - Benzene, responsabile di un elevato rischio di leucemie, ma anche di anemie, danni genetici, danni al tessuto osseo e con complicanze per le donne in gravidanza. - Formaldeide, responsabile di processi irritativi e infiammatori a carico dell’apparato respiratorio, aumento di BPCO e neoplasie a tale livello. - Arsenico, è un veleno contenuto nei topicidi: danneggia il cuore, i vasi sanguigni e il sistema nervoso
  • 76. - Cadmio, utilizzato per confezionare le batterie, si accumula nel nostro organismo danneggiando i reni. - Cromo, utilizzato per le vernici e funziona con un meccanismo cosiddetto da «Cavallo di Troia», consentendo ad altri cancerogeni di alterare il DNA umano. - Monossido di Carbonio, si lega all’emoglobina al posto dell’ossigeno, diminuendo l’apporto di ossigeno all’organismo. - Ammoniaca, converte la nicotina in gas facendola assorbire più facilmente nei polmoni e nel sangue, aumentandone la dipendenza.
  • 77.
  • 78.
  • 79.
  • 80.
  • 81.
  • 82. GLI ONCOGENI VIRALI Una causa virale è implicata in circa il 20% dei casi di tumore Papilloma Virus VIRUS PER I QUALI E’ DISPONIBILE IL VACCINO
  • 83. Epatite B  L’epatite B è una malattia del fegato causata dal HBV.  Il virus viene trasmesso attraverso fluidi corporei quali sangue, liquido seminale e secrezioni vaginali.  Quindi le cause più frequenti di contagio da parte del virus HBV sono: • - condivisione di siringhe che dovrebbero essere monouso; • - condivisione di rasoi e spazzolini da denti; • - rapporti sessuali non protetti. • L’epatite B può inoltre essere trasmessa dalla madre al nascituro durante il parto. - Indicativamente, il 5% degli infetti da HBV contrarrà epatite cronica con possibilità di degenerazione in steatosi, necrosi, fino a un quadro di cirrosi epatica, con rischio elevato di cancro del fegato
  • 84.  L’introduzione del vaccino dal 1982 ha ridotto drasticamente le percentuali di soggetti HBV-positivi  Quando vaccinare? al 3°, 5° e 11° mese di vita.  Nel neonato che nasce da madre infetta dal virus dell'epatite B è necessario somministrare la prima dose entro 12 ore dalla nascita, con la seconda dose somministrata ad un mese di distanza dalla prima.
  • 85. PAPILLOMA VIRUS PATOLOGIE CAUSATE DAL PAPILLOMAVIRUS • Condilomi genitali • Lesioni potenzialmente precancerose del collo dell’utero, della Vulva e della vagina • Cancro invasivo del collo dell’utero, della vulva e della vagina L’infezione, contratta attraverso i rapporti sessuali, nel 90% dei casi guarisce in maniera spontanea
  • 86. VACCINARSI E’ UN MODO EFFICACE DI PREVENIRE LE PATOLOGIE ONCOLOGICHE DELLA SFERA GENITALE FEMMINILE È preferibile vaccinarsi il più precocemente possibile. In Italia la vaccinazione è gratuita entro i 12 anni. La vaccinazione, in precedenza prevista gratuitamente solo per individui di sesso femminile, di recente viene proposta gratuitamente anche alla popolazione maschile nella stessa fascia di età  1° dose tempo 0  2° dose 5 ai 7 mesi dopo prima dose
  • 88. “... io speriamo che me la cavo ...” Affidarci ai nostri amuleti ?
  • 89. COSA POSSIAMO FARE PER PREVENIRE L’INSORGENZA DEL CANCRO OCCORRE Agire sullo stile di vita e sull’ambiente PREVENZIONE PRIMARIA Mirare alla DIAGNOSI PRECOCE attraverso gli SCREENING PREVENZIONE SECONDARIA
  • 90. Aboliamo il fumo…anche il fumo passivo va evitato. Aboliamo l’uso di farmaci inutili o in eccesso l sole con moderazione. Evitare di esporsi al sole nelle ore più calde (tra le 12 e le 16) ed utilizzare una protezione solare adeguata
  • 91. Attività fisica tutti i giorni e riduzione dei comportamenti sedentari Le evidenze a supporto di un rapporto tra l’aumento dell’attività fisica e la minore incidenza di tumori sono andate sempre più affermandosi Partendo da un minimo di 30 min/die di attività moderata (camminata, nuoto lento o bicicletta), si raccomanda di mantenere l’impegno fino ad elevarlo a 60 min/die
  • 92.
  • 93.
  • 94. ANDIAMO A PIEDI !ANDIAMO A PIEDI ! Lo smog può essere contenuto con apposite misure di tutela della salute pubblica, oltre che con un comportamento individuale responsabile Limitare al massimo l'uso dell'automobile durante i periodi di massimo inquinamento. Evitare di sommare rischio a rischio: Asteniamoci dal fumo, soprattutto se viviamo in citta’. +
  • 95.
  • 96.
  • 97.
  • 98. LA RACCOLTA DIFFERENZIATA Gli inceneritori producono ceneri, fumi e polveri (asbesto, benzene, cloruro di vinile, piombo, inquinamento atmosferico, polveri fini e ultrafini, diossine, furani, acido cloridrico, ossidi di azoto, ossidi di zolfo, idrocarburi e metalli pesanti etc.) che causano inquinamento ambientale e causano danni alla salute. Tra i principali inquinanti, molti sono dotati di azione tossica, mutagena e cancerogena. La riduzione della produzione di rifiuti e la promozione del riciclo della materia, comporta impatti sanitari, ambientali ed economici nettamente inferiori rispetto a quelli provocati dalla COMBUSTIONE DEI RIFIUTI RICICLARE DIFFERENZIARE
  • 99. PRIMUM NON NOCERE Lo screening è rivolto alla popolazione sana Deve essere sicuro Minore incidenza possibile di rischi ed effetti collaterali Deve essere accettabile Gradito, indolore, comodo e non faticoso Deve essere sostenibile nei costi Gli screening sono a carico del SSN e devono essere sostenibili per la comunità Deve modificare la prognosi Ovvero la diagnosi precoce deve costituire un reale vantaggio ai fini della prognosi Deve essere affidabile Ovvero avere specificità alta e buona sensibilità
  • 100. La prevenzione secondaria La diagnosi precoce Consente l’individuazione della malattia In una fase molto iniziale, prima della sua diffusione ad altri organi Gli screening Gli screening sono esami condotti a tappeto su una fascia più o meno ampia della popolazione allo scopo di individuare una malattia o i suoi precursori (quelle anomalie da cui la malattia si sviluppa) prima che si manifesti con sintomi In questa fase il tumore può essere affrontato con maggiore efficacia e minori effetti collaterali con trattamenti chirurgici o farmacologici e maggiori sono le possibilità di cura
  • 101.   In Italia il Piano nazionale della prevenzione 2005-2007, prevede il potenziamento delle campagne di screening. In particolare sono stati pianificati i protocolli di screening per la diagnosi precoce del CANCRO DELLA CERVICE UTERINA CANCRO DELLA MAMMELLA CANCRO DEL COLON
  • 102.   In Italia, in particolare, sono stati pianificati i protocolli di screening per la diagnosi precoce del CANCRO DELLA CERVICE UTERINA: E’ consigliata l’esecuzione del PAP TEST una volta ogni tre anni in tutte le donne, dopo il 25° anno di età fino al 65° anno di età. CANCRO DELLA MAMMELLA: Lo screening per il cancro del seno si rivolge alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni e prevede l'esecuzione ogni due anni della mammografia. CANCRO DEL COLON: Lo screening prevede ricerca del sangue occulto nelle feci, ogni due anni dai 50 ai 70 anni; rettosigmoidoscopia e colonscopia
  • 103.
  • 104. Volendo più bene a noi stessi
  • 105.
  • 106.
  • 107. Questo è il nostro messaggio Incontrare i giovani e renderli partecipi di quanto è stato fatto e si continua a fare per avere costantemente sotto controllo la malattia, « numeri alla mano». Condividere con gli alunni la coscienza che CAMBIARE SI PUO’. Ma è fondamentale conoscere poche semplici regole nell’ottica della cultura della salute e del benessere ma, soprattutto, della prevenzione e del corretto stile di vita.

Editor's Notes

  1. Il cancro ha, tra le sue cause, una combinazione di diversi fattori: interni (propri delle cellule dell’organismo, in alcuni casi trasmissibili alla progenie) quali mutazioni genetiche, ormoni, funzionalità dell’apparato immunitario, e fattori esterni, legati sia all’ambiente (p.es., agenti infettivi, prodotti chimici, radiazioni) sia allo stile di vita del soggetto (ad esempio: alimentazione, livello di attivita fisica, fumo)..
  2. probabilmente modificando la flora batterica intestinale responsabile della produzione di un metabolita ( il butirrato ) probabile responsabile della cancerogenesi