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News 21/SA/2014 
Lunedì,22 settembre 2014 
Sistema di Allerta Rapido europeo per Alimenti e Mangimi 
Questa settimana il Rasff registra cinque casi di pesce contaminato da mercurio 
Nella settimana n°37 del 2014 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta 
europeo per alimenti e mangimi sono state 52 (10 quelle inviate dal Ministero della 
salute italiano). 
Tra i prodotti distribuiti nel nostro paese non ci sono segnalazioni di allerta gravi. 
Nella lista delle informative sugli alimenti diffusi in Italia che non implicano un 
intervento urgente troviamo ben cinque casi di pesce contaminato da metalli 
pesanti: mercurio in pesce San Pietro (Zeus faber) congelato dalla Tunisia; mercurio 
in filetti di tonno pinna gialla refrigerati dalla Spagna; mercurio in tonno (Thunnus 
alalunga) dalla Spagna; mercurio in pesce spada congelato (Xiphias gladius) dalla 
Corea del Sud, mercurio in pesce spada fresco (Xiphias gladius) dall’Egitto. Oltre ai 
pesci rileviamo dall’elenco la presenza di tossina di Shiga, prodotta dal gruppo 
Escherichia coli, in carne di capriolo congelata destinata a ulteriori lavorazioni in 
Germania; migrazione di cromo da cucchiai da cucina provenienti da Hong Kong; 
Listeria in gorgonzola per pizza italiano, segnalato dalla Francia 
Tra i lotti respinti alle frontiere l’Italia segnala: irradiazione non autorizzata su estratto 
di lievito di riso rosso dalla Cina; migrazione di cromo da pelapatate in acciaio 
cinese; migrazione di cromo e di manganese da forbici da cucina provenienti dalla 
Cina.
Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal 
mercato, la Francia segnala la presenza di Listeria monocytogenes in gorgonzola 
per pizza 
Fonte: ilfattoalimentare.it 
Logo “senza glutine”, ancora presto per la UE 
Dopo la pubblicazione del nuovo regolamento 828/2014, che prevede la 
armonizzazione delle regole UE circa la possibilità di dichiarare un prodotto “senza 
glutine” o “a ridotto contenuto di glutine”, l’eurodeputato Marc Tarabella del partito 
socialdemocratico ha posto una domanda (lo scorso 24 luglio) ai servizi della 
Commissione , circa la possibilità di utilizzare un logo armonizzato in tutta la UE, che 
possa servire ai consumatori per avere la stessa tipologia di informazioni in ogni 
paese in cui si trovino a viaggiare.Si configura quindi un “vuoto” normativo in 
Europa, con diversi paesi nella situazione di poter adottare diversi loghi e modalità di 
comunicazione in tal senso. La preoccupazione di Tarabella riguarda il significato 
che i consumatori possono attribuire a loghi diversi: con conseguenti aspetti di 
possibili crisi di fiducia. Ecco allora la domanda, che in realtà è più una proposta: la 
Commissione intende introdurre un unico logo paneuropeo circa le indicazioni sulla 
assenza /ridotta presenza di glutine negli alimenti? Sarà questo logo obbligatorio 
sulle etichette, in modo da dare la stessa info dappertutto e senza problematiche di 
comprensione deo consumatori circa l’effettivo valore del messaggio? 
La Risposta della Commissione 
Nel richiamare il valore della normativa esistente (Reg. (UE) 609/2013, Reg (EU) 
1169/2011 e atti di implementazione di cui al Reg. (EU) 828/2014), la Commissione 
chiarisce che loghi adottati a livello nazionale debbano essere notificati 
preventivamente ai suoi servizi ed essere in accordo con le relative norme UE.
Al momento, continua la risposta, non sono stati notificati loghi o simboli di questo 
tipo da parte degli Stati membri. Né sono state fornite informazioni sul livello di 
ricezione, utilizzo, e gradimento di tali loghi rispetto all’identificazione semplificata di 
prodotti “gluten free”. 
La Commissione non intende in ogni caso armonizzare l’utilizzo di tali simboli-loghi. 
Fonte:sicurezzaalimentare.it 
Italia promossa dal Food Veterinary Office – test di diossina su oli, grassi e prodotti 
da essi derivati per l’alimentazione degli animali 
Una notizia positiva, l’Italia è promossa. In una delle filiere più delicate, quella dei 
mangimi, e per uno dei problemi che sono stati all’origine della nuova legislazione 
alimentare UE oltre 15 anni fa: la diossina. 
L'obiettivo generale dell'audit condotto dal Food & Veterinary Office (FVO) era di 
valutare l'attuazione dei requisiti specifici per quanto riguarda la gestione 
complessiva di oli, grassi e prodotti derivati per l'alimentazione degli animali rispetto 
ai requisiti sulla diossina come istituiti dal regolamento (CE) n 183/2005 attraverso la 
sua modifica, il regolamento (UE) n 225/2012. 
In base alla relazione del Food and Veterinary Office infatti, l’audit condotto dal 18 
al 27 febbraio in Italia ha dato esiti buoni. 
Nel complesso il rapporto conclude che il sistema di controlli ufficiali è in gran parte 
efficace nel verificare che gli operatori lungo la catena alimentare sono conformi ai 
requisiti in materia di produzione, stoccaggio, il trasporto circa la presenza di 
diossina in oli, grassi e prodotti da essi derivati. 
Limiti 
I requisiti imposti dalla normativa UE sono in una fase iniziale di sviluppo e, anche se 
sono state notate alcune buone pratiche, non sono sempre applicati in modo 
coerente in tutto il paese. La ragione principale di questa situazione è legata ad un 
ritardo generale nel processo di sviluppo della verifica strutturata e sistematica delle
esigenze pertinenti, in particolare durante il riconoscimento degli stabilimenti. Inoltre, 
anche se sono state adottate alcune misure per ridurre i tempi di consegna per le 
analisi delle diossine, questi non sono ancora sufficienti a garantire che le azioni 
correttive siano adottate in modo tempestivo. Nel rapporto sono contenute poi 
azioni correttive suggerite alle autorità italiane. 
Fonte:sicurezzaalimentare.it 
Quarta Gamma, pubblicati i decreti attuativi 
E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo sulla "Quarta Gamma, 
ovvero"DM n. 3746 del 20 giugno 2014 - Attuazione dell'art. 4 della legge 13 maggio 
2011 n. 77, recante disposizioni concernenti la preparazione, il confezionamento e la 
distribuzione dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma. Nel decreto, pubblicato lo 
scorso 12 agosto, sono precisati alcuni requisiti di commercializzazione, nonché 
alcune indicazioni che andranno in etichetta. 
Tra queste figurano: 
- la necessità di mantenere la temperatura massima in tutte le fasi di lavorazione al 
di sotto degli 8 °(art.6); 
- il riferimento a un prodotto "lavato, pronto al consumo" o "prodotto lavato e pronto 
da cuocere" (art. 8); 
- conservare in frigorifero a temperatura inferiore agli 8°C (art. 8) 
- consumare entro due giorni dall'apertura (art. 8). 
Gli imballaggi dovranno essere idonei allo smaltimento-riciclaggio.
Le norme tecniche esposte nel decreto non si applicano a prodotti importati in 
Italia, e prodotti nel rispetto delle norme in altri paesi UE, purché rispondano a 
requisiti merceologici simili e assicurino un adeguato livello di tutela delle parti 
interessate. 
Fonte: sicurezzaalimentare.it 
Diossine: pubblicata nuova raccomandazione della Commissione Europea 
La raccomandazione 2013/711/UE della Commissione (1) ha stabilito livelli d'azione 
per le diossine e i PCB diossina-simili al fine di stimolare un approccio proattivo volto 
a ridurre la presenza di diossine e PCB diossina-simili negli alimenti. Con la 
Raccomandazione 2014/663/UE dell’11 settembre 2014 la Commissione europea ha 
modificato l’allegato della Raccomandazione 2013/711/UE sulla riduzione della 
presenza di diossine, furani e PCB nei mangimi e negli alimenti. 
Con la nuova raccomandazione adottata la Commissione europea invita a: 
1) allineare il livello d’azione per i PCB diossina simili nelle argille vendute come 
integratori alimentari a quello applicabile alle stesse argille destinate 
all’alimentazione degli animali stabilito dalla direttiva 2002/32/CE e il livello d’azione 
per le diossine e i PCB diossina-simili nei cereali destinati al consumo umano a quelli 
applicabili ai cereali destinati all’alimentazione degli animali; 
2) fissare livelli d’azione per le diossine e i PCB diossina-simili anche per i semi 
oleosi destinati al consumo umano; 
3) applicare fattori specifici di concentrazione relativi all’operazione di 
essicazione per la frutta e gli ortaggi essiccati (incluse le erbe aromatiche essiccate).
Alimenti Livello d’azione per 
diossine+furani 
Livello d’azione per PCB diossina-simili 
Carni e prodotti a base di 
carne (escluse le frattaglie 
commestibili) dei seguenti 
animali 
Bovini e Ovini 
Pollame 
Suini 
Grassi misti 
1,75 pg/g di grasso 
1,25 pg/g di grasso 
0,75 pg/g di grasso 
1,00 pg/g di grasso 
1,75 pg/g di grasso 
0,75 pg/g di grasso 
0,50 pg/g di grasso 
0,75 pg/g di grasso 
Muscolo di pesci 
d’allevamento e prodotti di 
acquacoltura 
1,50 pg/g di peso umido 2,50 pg/g di peso umido 
Latte crudo e prodotti lattiero 
caseari compreso il grasso del 
burro 
1,75 pg/g di grasso 2,00 pg/g di grasso 
Uova di galline e ovoprodotti 1,75 pg/g di grasso 1,75 pg/g di grasso 
Argille come integratori 
alimentari 
0,50 pg/g di peso umido 0,50 pg/g di peso umido 
Cereali e semi oleosi 0,50 pg/g di peso umido 0,35 pg/g di peso umido 
Frutta e ortaggi (incluse erbe 
0,30 pg/g di peso umido 0,10 pg/g di peso umido 
aromatiche) 
Fonte: sicurezzaalimentare.it
Alimenti Livello d’azione per 
diossine+furani 
Livello d’azione per PCB diossina-simili 
Carni e prodotti a base di 
carne (escluse le frattaglie 
commestibili) dei seguenti 
animali 
Bovini e Ovini 
Pollame 
Suini 
Grassi misti 
1,75 pg/g di grasso 
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0,75 pg/g di grasso 
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1,75 pg/g di grasso 
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Muscolo di pesci 
d’allevamento e prodotti di 
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burro 
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Frutta e ortaggi (incluse erbe 
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aromatiche) 
Fonte: sicurezzaalimentare.it

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  • 1. News 21/SA/2014 Lunedì,22 settembre 2014 Sistema di Allerta Rapido europeo per Alimenti e Mangimi Questa settimana il Rasff registra cinque casi di pesce contaminato da mercurio Nella settimana n°37 del 2014 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi sono state 52 (10 quelle inviate dal Ministero della salute italiano). Tra i prodotti distribuiti nel nostro paese non ci sono segnalazioni di allerta gravi. Nella lista delle informative sugli alimenti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo ben cinque casi di pesce contaminato da metalli pesanti: mercurio in pesce San Pietro (Zeus faber) congelato dalla Tunisia; mercurio in filetti di tonno pinna gialla refrigerati dalla Spagna; mercurio in tonno (Thunnus alalunga) dalla Spagna; mercurio in pesce spada congelato (Xiphias gladius) dalla Corea del Sud, mercurio in pesce spada fresco (Xiphias gladius) dall’Egitto. Oltre ai pesci rileviamo dall’elenco la presenza di tossina di Shiga, prodotta dal gruppo Escherichia coli, in carne di capriolo congelata destinata a ulteriori lavorazioni in Germania; migrazione di cromo da cucchiai da cucina provenienti da Hong Kong; Listeria in gorgonzola per pizza italiano, segnalato dalla Francia Tra i lotti respinti alle frontiere l’Italia segnala: irradiazione non autorizzata su estratto di lievito di riso rosso dalla Cina; migrazione di cromo da pelapatate in acciaio cinese; migrazione di cromo e di manganese da forbici da cucina provenienti dalla Cina.
  • 2. Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal mercato, la Francia segnala la presenza di Listeria monocytogenes in gorgonzola per pizza Fonte: ilfattoalimentare.it Logo “senza glutine”, ancora presto per la UE Dopo la pubblicazione del nuovo regolamento 828/2014, che prevede la armonizzazione delle regole UE circa la possibilità di dichiarare un prodotto “senza glutine” o “a ridotto contenuto di glutine”, l’eurodeputato Marc Tarabella del partito socialdemocratico ha posto una domanda (lo scorso 24 luglio) ai servizi della Commissione , circa la possibilità di utilizzare un logo armonizzato in tutta la UE, che possa servire ai consumatori per avere la stessa tipologia di informazioni in ogni paese in cui si trovino a viaggiare.Si configura quindi un “vuoto” normativo in Europa, con diversi paesi nella situazione di poter adottare diversi loghi e modalità di comunicazione in tal senso. La preoccupazione di Tarabella riguarda il significato che i consumatori possono attribuire a loghi diversi: con conseguenti aspetti di possibili crisi di fiducia. Ecco allora la domanda, che in realtà è più una proposta: la Commissione intende introdurre un unico logo paneuropeo circa le indicazioni sulla assenza /ridotta presenza di glutine negli alimenti? Sarà questo logo obbligatorio sulle etichette, in modo da dare la stessa info dappertutto e senza problematiche di comprensione deo consumatori circa l’effettivo valore del messaggio? La Risposta della Commissione Nel richiamare il valore della normativa esistente (Reg. (UE) 609/2013, Reg (EU) 1169/2011 e atti di implementazione di cui al Reg. (EU) 828/2014), la Commissione chiarisce che loghi adottati a livello nazionale debbano essere notificati preventivamente ai suoi servizi ed essere in accordo con le relative norme UE.
  • 3. Al momento, continua la risposta, non sono stati notificati loghi o simboli di questo tipo da parte degli Stati membri. Né sono state fornite informazioni sul livello di ricezione, utilizzo, e gradimento di tali loghi rispetto all’identificazione semplificata di prodotti “gluten free”. La Commissione non intende in ogni caso armonizzare l’utilizzo di tali simboli-loghi. Fonte:sicurezzaalimentare.it Italia promossa dal Food Veterinary Office – test di diossina su oli, grassi e prodotti da essi derivati per l’alimentazione degli animali Una notizia positiva, l’Italia è promossa. In una delle filiere più delicate, quella dei mangimi, e per uno dei problemi che sono stati all’origine della nuova legislazione alimentare UE oltre 15 anni fa: la diossina. L'obiettivo generale dell'audit condotto dal Food & Veterinary Office (FVO) era di valutare l'attuazione dei requisiti specifici per quanto riguarda la gestione complessiva di oli, grassi e prodotti derivati per l'alimentazione degli animali rispetto ai requisiti sulla diossina come istituiti dal regolamento (CE) n 183/2005 attraverso la sua modifica, il regolamento (UE) n 225/2012. In base alla relazione del Food and Veterinary Office infatti, l’audit condotto dal 18 al 27 febbraio in Italia ha dato esiti buoni. Nel complesso il rapporto conclude che il sistema di controlli ufficiali è in gran parte efficace nel verificare che gli operatori lungo la catena alimentare sono conformi ai requisiti in materia di produzione, stoccaggio, il trasporto circa la presenza di diossina in oli, grassi e prodotti da essi derivati. Limiti I requisiti imposti dalla normativa UE sono in una fase iniziale di sviluppo e, anche se sono state notate alcune buone pratiche, non sono sempre applicati in modo coerente in tutto il paese. La ragione principale di questa situazione è legata ad un ritardo generale nel processo di sviluppo della verifica strutturata e sistematica delle
  • 4. esigenze pertinenti, in particolare durante il riconoscimento degli stabilimenti. Inoltre, anche se sono state adottate alcune misure per ridurre i tempi di consegna per le analisi delle diossine, questi non sono ancora sufficienti a garantire che le azioni correttive siano adottate in modo tempestivo. Nel rapporto sono contenute poi azioni correttive suggerite alle autorità italiane. Fonte:sicurezzaalimentare.it Quarta Gamma, pubblicati i decreti attuativi E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo sulla "Quarta Gamma, ovvero"DM n. 3746 del 20 giugno 2014 - Attuazione dell'art. 4 della legge 13 maggio 2011 n. 77, recante disposizioni concernenti la preparazione, il confezionamento e la distribuzione dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma. Nel decreto, pubblicato lo scorso 12 agosto, sono precisati alcuni requisiti di commercializzazione, nonché alcune indicazioni che andranno in etichetta. Tra queste figurano: - la necessità di mantenere la temperatura massima in tutte le fasi di lavorazione al di sotto degli 8 °(art.6); - il riferimento a un prodotto "lavato, pronto al consumo" o "prodotto lavato e pronto da cuocere" (art. 8); - conservare in frigorifero a temperatura inferiore agli 8°C (art. 8) - consumare entro due giorni dall'apertura (art. 8). Gli imballaggi dovranno essere idonei allo smaltimento-riciclaggio.
  • 5. Le norme tecniche esposte nel decreto non si applicano a prodotti importati in Italia, e prodotti nel rispetto delle norme in altri paesi UE, purché rispondano a requisiti merceologici simili e assicurino un adeguato livello di tutela delle parti interessate. Fonte: sicurezzaalimentare.it Diossine: pubblicata nuova raccomandazione della Commissione Europea La raccomandazione 2013/711/UE della Commissione (1) ha stabilito livelli d'azione per le diossine e i PCB diossina-simili al fine di stimolare un approccio proattivo volto a ridurre la presenza di diossine e PCB diossina-simili negli alimenti. Con la Raccomandazione 2014/663/UE dell’11 settembre 2014 la Commissione europea ha modificato l’allegato della Raccomandazione 2013/711/UE sulla riduzione della presenza di diossine, furani e PCB nei mangimi e negli alimenti. Con la nuova raccomandazione adottata la Commissione europea invita a: 1) allineare il livello d’azione per i PCB diossina simili nelle argille vendute come integratori alimentari a quello applicabile alle stesse argille destinate all’alimentazione degli animali stabilito dalla direttiva 2002/32/CE e il livello d’azione per le diossine e i PCB diossina-simili nei cereali destinati al consumo umano a quelli applicabili ai cereali destinati all’alimentazione degli animali; 2) fissare livelli d’azione per le diossine e i PCB diossina-simili anche per i semi oleosi destinati al consumo umano; 3) applicare fattori specifici di concentrazione relativi all’operazione di essicazione per la frutta e gli ortaggi essiccati (incluse le erbe aromatiche essiccate).
  • 6. Alimenti Livello d’azione per diossine+furani Livello d’azione per PCB diossina-simili Carni e prodotti a base di carne (escluse le frattaglie commestibili) dei seguenti animali Bovini e Ovini Pollame Suini Grassi misti 1,75 pg/g di grasso 1,25 pg/g di grasso 0,75 pg/g di grasso 1,00 pg/g di grasso 1,75 pg/g di grasso 0,75 pg/g di grasso 0,50 pg/g di grasso 0,75 pg/g di grasso Muscolo di pesci d’allevamento e prodotti di acquacoltura 1,50 pg/g di peso umido 2,50 pg/g di peso umido Latte crudo e prodotti lattiero caseari compreso il grasso del burro 1,75 pg/g di grasso 2,00 pg/g di grasso Uova di galline e ovoprodotti 1,75 pg/g di grasso 1,75 pg/g di grasso Argille come integratori alimentari 0,50 pg/g di peso umido 0,50 pg/g di peso umido Cereali e semi oleosi 0,50 pg/g di peso umido 0,35 pg/g di peso umido Frutta e ortaggi (incluse erbe 0,30 pg/g di peso umido 0,10 pg/g di peso umido aromatiche) Fonte: sicurezzaalimentare.it
  • 7. Alimenti Livello d’azione per diossine+furani Livello d’azione per PCB diossina-simili Carni e prodotti a base di carne (escluse le frattaglie commestibili) dei seguenti animali Bovini e Ovini Pollame Suini Grassi misti 1,75 pg/g di grasso 1,25 pg/g di grasso 0,75 pg/g di grasso 1,00 pg/g di grasso 1,75 pg/g di grasso 0,75 pg/g di grasso 0,50 pg/g di grasso 0,75 pg/g di grasso Muscolo di pesci d’allevamento e prodotti di acquacoltura 1,50 pg/g di peso umido 2,50 pg/g di peso umido Latte crudo e prodotti lattiero caseari compreso il grasso del burro 1,75 pg/g di grasso 2,00 pg/g di grasso Uova di galline e ovoprodotti 1,75 pg/g di grasso 1,75 pg/g di grasso Argille come integratori alimentari 0,50 pg/g di peso umido 0,50 pg/g di peso umido Cereali e semi oleosi 0,50 pg/g di peso umido 0,35 pg/g di peso umido Frutta e ortaggi (incluse erbe 0,30 pg/g di peso umido 0,10 pg/g di peso umido aromatiche) Fonte: sicurezzaalimentare.it