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Notiziario 01/A/2018
Lunedì, 01 Gennaio 2018
Sistema Ets, Parlamento Ue approva deroga al 2023 per settore aereo.
Nella seduta di metà dicembre 2017 il Parlamento Ue ha approvato le modifiche
alla direttiva 2003/87/Ue sul sistema scambio quote di emissione gas serra (Emission
trading System, Ets), aerei ancora in “deroga” fino al 2023.
La proposta di regolamento di modifica della direttiva 2003/87/Ue prevede la
proroga fino al 31 dicembre 2023 della deroga al sistema Ets Ue per i voli all’esterno
dello spazio economico europeo (See). La disposizione colma un vuoto legislativo
perché la deroga al sistema Ets per i voli all’esterno del See era prevista solo alla fine
del 2016. La deroga ha anche lo scopo di consentire la partenza di un regime
mondiale di compensazione e riduzioni delle emissioni di CO2 degli aerei elaborato
dall’Icao (Organizzazione internazionale per l’aviazione civile). Tale novità andrà poi
implementata nella normativa europea Ets.
Dal 1° gennaio 2021 troverà comunque applicazione al settore dell’aviazione il
fattore lineare di riduzione delle quote di emissione previsto dalla direttiva Ets. La
proposta di regolamento votata dai parlamentari europei è quella concordata in
modo informale col Consiglio Ue, il cui via libera dunque sarebbe solamente una
formalità, evitando così una seconda lettura del provvedimento. (Articolo di
Francesco Petrucci)
Fonte: reteambiente.it
Sistri: Parlamento approva proroga, regolarizzazione contributi e informatizzazione
registri.
Il Ddl di Bilancio approvato in via definitiva dal Senato il 23/12/2017 prevede la
proroga a fine 2018 della definitiva entrata in operatività del Sistri, una procedura
per la regolarizzazione dei contributi e la tenuta informatica di registri e formulari
rifiuti.
Il testo della “Legge di Bilancio 2018”, che entrerà in vigore a seguito della
pubblicazione sulla Gu, prevede la proroga di un anno (ossia fino al 31 dicembre
2018) del periodo di transizione, ex Dl 101/2013, in cui continuano ad applicarsi gli
adempimenti e gli obblighi di tracciamento tradizionale dei rifiuti (formulari di
identificazione rifiuti, registri di carico/scarico e Mud) e relative sanzioni, ai sensi del
Dlgs 152/2006 nella versione ante sistema Sistri.
La legge, inoltre, incarica il MinAmbiente di stabilire le procedure per il recupero dei
contributi Sistri – soggetti a prescrizione decennale – dovuti e non corrisposti (e le
richieste di rimborso), il cui rispetto comporterà l’estinzione dell’apposita sanzione
pecuniaria (ex articolo 260-bis, comma 2, Dlgs 152/2006), senza il pagamento di
interessi.
Il provvedimento, infine, apre anche all’effettuazione in formato digitale degli
adempimenti di compilazione/tenuta dei registri di carico/scarico e dei formulari, e
consente la trasmissione via Pec della quarta copia del formulario.
Fonte: reteambiente.it
Ambiente in genere. Variazioni nel funzionamento dell’impianto.
TRGA Trento Sez. unica n.300 del 10 novembre 2017
Ogni variazione nel funzionamento dell’impianto (quale risultante dall’AIA), idonea a
produrre “effetti sull’ambiente”, integra una modifica e comporta un dovere di
comunicazione in capo al gestore, mentre ogni variazione idonea a produrre
“effetti negativi e significativi sull’ambiente” integra una modifica sostanziale e
comporta il dovere di presentare una nuova domanda di autorizzazione.
Fonte: lexambiente.it
Beni Culturali. Termine per la denuncia di rinvenimento.
TAR Umbria Sez. I n. 704 del 14 novembre 2017
Il termine di ventiquattro ore per l’effettuazione della denuncia di rinvenimento di
cose di interesse storico-artistico, decorre non dal momento in cui viene acquisita
piena conoscenza della valenza culturale di un oggetto o dell’effettiva importanza
archeologica dello stesso, bensì dal momento del concreto rinvenimento fortuito di
esso.
Fonte: lexambiente.it
Rifiuti. Curatela fallimentare e qualifica di detentore di rifiuti.
TRGA Trento Sez. unica n. 309 del 24 novembre 2017
Il curatore - pur avendo “l’amministrazione del patrimonio fallimentare” (cfr. l’art. 31,
comma 1, della legge fallimentare) - non può tuttavia essere considerato un
“detentore di rifiuti” ai sensi dall’art. 3, paragrafo 1, n. 6), della direttiva 2008/98/CE e
dalla relativa norma nazionale di recepimento, costituita dall’art. 183, comma 1, lett.
h), del decreto legislativo n. 152/2006. Inoltre, ai fini dell’applicazione della
normativa europea e della normativa nazionale di recepimento, la produzione di
rifiuti è innegabilmente connessa all’esercizio di un’attività imprenditoriale, attività
che - salva l’ipotesi dell’esercizio provvisorio ai sensi dell’art. 104 del R.D. n. 267/1942
(in cui il curatore esercita attività di impresa) - non viene proseguita dal curatore,
che ha il limitato compito di liquidare i beni del fallito per soddisfare i creditori
ammessi al passivo (compito al quale è strettamente connessa “l’amministrazione
del patrimonio fallimentare”).
Fonte: lexambiente.it
Efficienza energetica: firmato il decreto attuativo per il Fondo nazionale, con 3 anni
di ritardo.
150 milioni di euro per l’avvio della fase operativa
I ministri dello sviluppo economico Carlo Calenda e dell’ambiente Gian Luca
Galletti, di concerto col ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, hanno firmato il
decreto di costituzione del Fondo nazionale per l’efficienza energetica. Una firma
che arriva con oltre tre anni di ritardo, infatti, Il fondo, secondo il decreto che lo ha
istituito, doveva essere operativo entro il 17 ottobre 2014.
Il provvedimento dovrà ora passare al controllo preventivo della Corte dei Conti
prima di essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il meccanismo sarà operativo
entro 60 giorni dall’entrata in vigore con la pubblicazione delle regole applicative
per la presentazione delle domande.
Al ministero dello sviluppo economico spiegano che «Il provvedimento, previsto dal
decreto legislativo 102/2014, favorisce il finanziamento di interventi di efficienza
energetica realizzati dalle imprese e dalla Pubblica Amministrazione su edifici,
impianti di teleriscaldamento e processi produttivi. Il Fondo, che sarà gestito da
Invitalia, ha natura rotativa e offrirà garanzie e finanziamenti a tasso agevolato
promuovendo il coinvolgimento di istituti finanziari e investitori privati, sulla base di
un’adeguata condivisione dei rischi. Per l’avvio della fase operativa, si potrà
contare su 150 milioni di euro già resi disponibili dal ministero dello Sviluppo
economico, che destinerà anche un ulteriore introito annuale di circa 35 milioni di
euro nel triennio 2018-2020. Il Fondo sarà, inoltre, alimentato con le risorse messe a
disposizione dal ministero dell’ambiente».
Il Fondo ha una dotazione di 70 milioni di euro l’anno fino al 2020 e dovrebbe essere
utilizzato per finanziamenti a tasso agevolato e per garanzie sui finanziamenti dei
progetti in efficienza energetica fino all’80% dei prestiti erogati dalle banche,
ridistribuendo così il rischio
Calenda e Galletti sottolineano che «Questo ulteriore strumento si inserisce tra le
misure per l’efficienza energetica che il Paese ha adottato allo scopo di conseguire
gli obiettivi di risparmio energetico indicati nella Strategia Energetica Nazionale. Il
Fondo, a seguito dell’entrata in vigore della Legge di stabilità 2018, sarà ampliato
con una specifica sezione dedicata all’ecoprestito, a sostegno e potenziamento
anche dell’efficacia dell’ecobonus».
Secondo il Centro Studi sull’Economia e il Management dell’Efficienza Energetica il
provvedimento potrebbe attivare investimenti tra 1 e 2 miliardi di euro.
Fonte: greenreport.it

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  • 1. Notiziario 01/A/2018 Lunedì, 01 Gennaio 2018 Sistema Ets, Parlamento Ue approva deroga al 2023 per settore aereo. Nella seduta di metà dicembre 2017 il Parlamento Ue ha approvato le modifiche alla direttiva 2003/87/Ue sul sistema scambio quote di emissione gas serra (Emission trading System, Ets), aerei ancora in “deroga” fino al 2023. La proposta di regolamento di modifica della direttiva 2003/87/Ue prevede la proroga fino al 31 dicembre 2023 della deroga al sistema Ets Ue per i voli all’esterno dello spazio economico europeo (See). La disposizione colma un vuoto legislativo perché la deroga al sistema Ets per i voli all’esterno del See era prevista solo alla fine del 2016. La deroga ha anche lo scopo di consentire la partenza di un regime mondiale di compensazione e riduzioni delle emissioni di CO2 degli aerei elaborato dall’Icao (Organizzazione internazionale per l’aviazione civile). Tale novità andrà poi implementata nella normativa europea Ets. Dal 1° gennaio 2021 troverà comunque applicazione al settore dell’aviazione il fattore lineare di riduzione delle quote di emissione previsto dalla direttiva Ets. La proposta di regolamento votata dai parlamentari europei è quella concordata in modo informale col Consiglio Ue, il cui via libera dunque sarebbe solamente una formalità, evitando così una seconda lettura del provvedimento. (Articolo di Francesco Petrucci) Fonte: reteambiente.it Sistri: Parlamento approva proroga, regolarizzazione contributi e informatizzazione registri. Il Ddl di Bilancio approvato in via definitiva dal Senato il 23/12/2017 prevede la proroga a fine 2018 della definitiva entrata in operatività del Sistri, una procedura per la regolarizzazione dei contributi e la tenuta informatica di registri e formulari rifiuti.
  • 2. Il testo della “Legge di Bilancio 2018”, che entrerà in vigore a seguito della pubblicazione sulla Gu, prevede la proroga di un anno (ossia fino al 31 dicembre 2018) del periodo di transizione, ex Dl 101/2013, in cui continuano ad applicarsi gli adempimenti e gli obblighi di tracciamento tradizionale dei rifiuti (formulari di identificazione rifiuti, registri di carico/scarico e Mud) e relative sanzioni, ai sensi del Dlgs 152/2006 nella versione ante sistema Sistri. La legge, inoltre, incarica il MinAmbiente di stabilire le procedure per il recupero dei contributi Sistri – soggetti a prescrizione decennale – dovuti e non corrisposti (e le richieste di rimborso), il cui rispetto comporterà l’estinzione dell’apposita sanzione pecuniaria (ex articolo 260-bis, comma 2, Dlgs 152/2006), senza il pagamento di interessi. Il provvedimento, infine, apre anche all’effettuazione in formato digitale degli adempimenti di compilazione/tenuta dei registri di carico/scarico e dei formulari, e consente la trasmissione via Pec della quarta copia del formulario. Fonte: reteambiente.it Ambiente in genere. Variazioni nel funzionamento dell’impianto. TRGA Trento Sez. unica n.300 del 10 novembre 2017 Ogni variazione nel funzionamento dell’impianto (quale risultante dall’AIA), idonea a produrre “effetti sull’ambiente”, integra una modifica e comporta un dovere di comunicazione in capo al gestore, mentre ogni variazione idonea a produrre “effetti negativi e significativi sull’ambiente” integra una modifica sostanziale e comporta il dovere di presentare una nuova domanda di autorizzazione. Fonte: lexambiente.it Beni Culturali. Termine per la denuncia di rinvenimento. TAR Umbria Sez. I n. 704 del 14 novembre 2017 Il termine di ventiquattro ore per l’effettuazione della denuncia di rinvenimento di cose di interesse storico-artistico, decorre non dal momento in cui viene acquisita piena conoscenza della valenza culturale di un oggetto o dell’effettiva importanza archeologica dello stesso, bensì dal momento del concreto rinvenimento fortuito di
  • 3. esso. Fonte: lexambiente.it Rifiuti. Curatela fallimentare e qualifica di detentore di rifiuti. TRGA Trento Sez. unica n. 309 del 24 novembre 2017 Il curatore - pur avendo “l’amministrazione del patrimonio fallimentare” (cfr. l’art. 31, comma 1, della legge fallimentare) - non può tuttavia essere considerato un “detentore di rifiuti” ai sensi dall’art. 3, paragrafo 1, n. 6), della direttiva 2008/98/CE e dalla relativa norma nazionale di recepimento, costituita dall’art. 183, comma 1, lett. h), del decreto legislativo n. 152/2006. Inoltre, ai fini dell’applicazione della normativa europea e della normativa nazionale di recepimento, la produzione di rifiuti è innegabilmente connessa all’esercizio di un’attività imprenditoriale, attività che - salva l’ipotesi dell’esercizio provvisorio ai sensi dell’art. 104 del R.D. n. 267/1942 (in cui il curatore esercita attività di impresa) - non viene proseguita dal curatore, che ha il limitato compito di liquidare i beni del fallito per soddisfare i creditori ammessi al passivo (compito al quale è strettamente connessa “l’amministrazione del patrimonio fallimentare”). Fonte: lexambiente.it Efficienza energetica: firmato il decreto attuativo per il Fondo nazionale, con 3 anni di ritardo. 150 milioni di euro per l’avvio della fase operativa I ministri dello sviluppo economico Carlo Calenda e dell’ambiente Gian Luca Galletti, di concerto col ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, hanno firmato il decreto di costituzione del Fondo nazionale per l’efficienza energetica. Una firma che arriva con oltre tre anni di ritardo, infatti, Il fondo, secondo il decreto che lo ha istituito, doveva essere operativo entro il 17 ottobre 2014. Il provvedimento dovrà ora passare al controllo preventivo della Corte dei Conti prima di essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il meccanismo sarà operativo entro 60 giorni dall’entrata in vigore con la pubblicazione delle regole applicative per la presentazione delle domande. Al ministero dello sviluppo economico spiegano che «Il provvedimento, previsto dal decreto legislativo 102/2014, favorisce il finanziamento di interventi di efficienza energetica realizzati dalle imprese e dalla Pubblica Amministrazione su edifici,
  • 4. impianti di teleriscaldamento e processi produttivi. Il Fondo, che sarà gestito da Invitalia, ha natura rotativa e offrirà garanzie e finanziamenti a tasso agevolato promuovendo il coinvolgimento di istituti finanziari e investitori privati, sulla base di un’adeguata condivisione dei rischi. Per l’avvio della fase operativa, si potrà contare su 150 milioni di euro già resi disponibili dal ministero dello Sviluppo economico, che destinerà anche un ulteriore introito annuale di circa 35 milioni di euro nel triennio 2018-2020. Il Fondo sarà, inoltre, alimentato con le risorse messe a disposizione dal ministero dell’ambiente». Il Fondo ha una dotazione di 70 milioni di euro l’anno fino al 2020 e dovrebbe essere utilizzato per finanziamenti a tasso agevolato e per garanzie sui finanziamenti dei progetti in efficienza energetica fino all’80% dei prestiti erogati dalle banche, ridistribuendo così il rischio Calenda e Galletti sottolineano che «Questo ulteriore strumento si inserisce tra le misure per l’efficienza energetica che il Paese ha adottato allo scopo di conseguire gli obiettivi di risparmio energetico indicati nella Strategia Energetica Nazionale. Il Fondo, a seguito dell’entrata in vigore della Legge di stabilità 2018, sarà ampliato con una specifica sezione dedicata all’ecoprestito, a sostegno e potenziamento anche dell’efficacia dell’ecobonus». Secondo il Centro Studi sull’Economia e il Management dell’Efficienza Energetica il provvedimento potrebbe attivare investimenti tra 1 e 2 miliardi di euro. Fonte: greenreport.it