Adolescenza fra nuove tecnologie e nuove sfide. In un'epoca di grandi cambiamenti quali sfide per educatori, insegnanti e psicologi a lavoro con il mondo dei giovani. Un viaggio fra le principali forme di disagio e rischi di questa età così piena di potenzialità. Un percorso che trae origine dal libro "I segnali del disagio" edito da Edb
Una riflessione sulla gestione del conflitto, nata durante un corso di gestione e tecniche di vendita. Attuale, vista la conflittualità oggi in atto. Aggiornata a Gennaio 2017
Ogni condizione che turbi l’equilibrio del sistema individuo-professione-ambiente può essere un potenziale fattore di stress.
Gli stimoli che provocano stress possono essere fisici (shock elettrico, esposizione al freddo, a rumori, a campi magnetici), metabolici (riduzione dei livelli di glicemia),
psicologici (prova d’esame), psicosociali (lutto).
Stressor troppo potenti, frequenti e prolungati possono superare la possibilità di resistenza dell’organismo e di avviare un processo patologico. Ne sono un esempio il Disturbo Acuto da Stress, Disturbo post-traumatico da stress, lo Stress traumatico da incidente critico.
Gli studi hanno dimostrato che la risposta disadattiva allo stress occupazionale nelle professioni d’aiuto ha una sua alta specificità definita “sindrome del burnout.” e si manifesta con tre dimensioni bel definite: disagio emotivo, sensazione di essere sopraffatto, percezione di perdita il controllo
Strategie di gestione delle dinamiche relazioni. Come affrontare i conflititClaudia Matini
Estratto di un corso online sulla gestione delle dinamiche relazionali, con particolare riferimento alla natura, motivi e strategie di gestione dei conflitti.
Shaketa Evans is seeking a new position and provides her resume. She has over 10 years of experience in customer service, administrative, and housekeeping roles. Her most recent role was as a Customer Service Representative from July 2015 to July 2015 where she assisted customers, processed orders, maintained records and inventory, and communicated professionally. She also has experience as an Order Filler, Packer, Housekeeper, and Tax Assistant Clerk. Evans has a business administration technology diploma and lists proficient computer and communication skills. She provides references to support her strong work history.
Adolescenza fra nuove tecnologie e nuove sfide. In un'epoca di grandi cambiamenti quali sfide per educatori, insegnanti e psicologi a lavoro con il mondo dei giovani. Un viaggio fra le principali forme di disagio e rischi di questa età così piena di potenzialità. Un percorso che trae origine dal libro "I segnali del disagio" edito da Edb
Una riflessione sulla gestione del conflitto, nata durante un corso di gestione e tecniche di vendita. Attuale, vista la conflittualità oggi in atto. Aggiornata a Gennaio 2017
Ogni condizione che turbi l’equilibrio del sistema individuo-professione-ambiente può essere un potenziale fattore di stress.
Gli stimoli che provocano stress possono essere fisici (shock elettrico, esposizione al freddo, a rumori, a campi magnetici), metabolici (riduzione dei livelli di glicemia),
psicologici (prova d’esame), psicosociali (lutto).
Stressor troppo potenti, frequenti e prolungati possono superare la possibilità di resistenza dell’organismo e di avviare un processo patologico. Ne sono un esempio il Disturbo Acuto da Stress, Disturbo post-traumatico da stress, lo Stress traumatico da incidente critico.
Gli studi hanno dimostrato che la risposta disadattiva allo stress occupazionale nelle professioni d’aiuto ha una sua alta specificità definita “sindrome del burnout.” e si manifesta con tre dimensioni bel definite: disagio emotivo, sensazione di essere sopraffatto, percezione di perdita il controllo
Strategie di gestione delle dinamiche relazioni. Come affrontare i conflititClaudia Matini
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La crisi dell'Euro e le politiche di intervento: il ruolo delle bancheQuattrogatti.info
la presentazione analizza il legame tra il sistema bancario e la crisi del debito, il ruolo giocato dalla regolamentazione e le politiche necessarie a ridurre l’esposizione delle banche al rischio di fallimento degli stati
El Corte Inglés creó Doblecero.com para atraer y fidelizar a los jóvenes de 18 a 30 años. La campaña incluye la tarjeta Doblecero que permite acumular un porcentaje de los gastos en bonificaciones, así como promociones y descuentos exclusivos para miembros. El objetivo es establecer Doblecero.com como un punto de encuentro con contenido diseñado para el lenguaje y gustos de los jóvenes.
El documento describe el sistema financiero y la intermediación financiera. El sistema financiero transfiere dinero de agentes superavitarios a deficitarios a través de la intermediación financiera directa en el mercado de valores o indirecta a través del sistema bancario y no bancario. La intermediación financiera indirecta implica que los bancos captan depósitos ofreciendo una tasa de interés pasiva y colocan préstamos con una tasa de interés activa mayor, obteniendo una ganancia en el spread bancario.
Los bancos son empresas cuyo principal negocio es recibir depósitos del público y utilizar ese dinero para otorgar préstamos. Funcionan como intermediarios financieros que facilitan los pagos, impulsan la actividad económica y concentran capitales brindando seguridad a través de operaciones como depósitos, préstamos, tarjetas de crédito y más.
Let’s take a look back on microfinance, what do you see?
3 years ago….
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10 years ago…
In your country and organisation in terms of growth, number of institutions?
The document discusses the benefits of exercise for mental health. Regular physical activity can help reduce anxiety and depression and improve mood and cognitive functioning. Exercise causes chemical changes in the brain that may help protect against developing mental illness and improve symptoms for those who already have a condition.
Irene Nkwe is applying for a position as Projects Administration Manager. She has over 5 years of experience in housing developments and financial management projects. Currently she works as an Admin Manager, where her duties include overseeing project budgets, schedules, and stakeholder communication. Previously she has held roles as an Admin Manager in a bank submissions department, and as an Administrator/Receptionist. She has a diploma in Marketing Management and Project Management.
This document discusses stigmatization and discrimination against people with HIV/AIDS in Papua New Guinea. It notes that stigma stems from ignorance about HIV transmission and a moral association of the virus with promiscuity. Stigma isolates people with HIV/AIDS and discourages them from seeking care. It also prevents open discussion about HIV status and spreads misinformation. The document argues for promoting compassion and understanding of people with HIV/AIDS as the most effective way to address the epidemic.
This document provides a history of prostitution laws in Canada and discusses various policy options. It summarizes key Supreme Court rulings that struck down laws criminalizing bawdy houses and living on the avails of prostitution. The document also examines Bill C-36 and argues it may be unconstitutional. Different models like in the Netherlands, Australia and New Zealand are examined, with the conclusion being that New Zealand's decriminalization model best protects sex workers.
Quando parliamo di educazione, parliamo anche di responsabilità. I genitori sono fondamentalmente responsabili di due cose, dell’alimentazione dei figli, e dello stile dei rapporti all’interno della famiglia, del buon clima e dell’armonia; si nutre non soltanto il corpo dei figli. Le due responsabilità sono strettamente legate tra loro, dato che il rapporto con il cibo è intrecciato con il rapporto con chi ci dà il cibo, creando il connubio cibo-affetto, ovvero cibo relazione. Un altro aspetto importante è quello della qualità del rapporto perché incide molto sulle risposte del bambino ed è fondamentale per lo sviluppo psicofisico.
Sfida alla genitoralita’, ciclo di conferenze Comune di Giussano 2017Luisa Ghianda
CICLO DI CONFERENZE: SFIDA ALLA GENITORIALITA'
Comune di Giussano MB, Sala Consiliare “A. Sassu”
16-01-'17: I “NO” CHE AIUTANO A CRESCERE
13-02-'17: GESTIONE DEI CONFLITTI
06-03-'17: QUANDO ESSERE GENITORI DIPENDE DALLA CULTURA, UN CONFRONTO TRA DIVERSE PRATICHE DI MATERNAGE
03-04-'17: ALLA RICERCA DI SE STESSI, GLI ADOLESCENTI E L’IDENTITA’ CULTURALE
Non è facile essere genitori. La relazione educativa richiede intelligenza emotiva, conoscenza di sé, equilibrio interiore, energia. Il genitore svolge un compito delicato, spesso carico di contrarietà, ruolo che necessita di buone competenze psico-sociali, oltre che di buone doti personali.
Durante le serate verrà esplorata la genitorialità in una prospettiva psico-culturale, con l’obiettivo di fornire le coordinate per una sana gestione del ruolo educativo a partire da uno scambio di vissuti ed esperienze tra i partecipanti, dove l’incontro tra persone accomunate dallo stesso ruolo è fonte di trasformazione, crescita, chiarimento di dubbi e opportunità per trovare risposte concrete alle difficoltà relazionali con i propri figli.
Relatrici: Dott.ssa Luisa Ghianda e Dott.ssa Chiara Dallavalle
studio Kappa Desio MB - www.studiokappa.it
Moderatrice: Assessore Avv. Elisa Grosso
Luisa Ghianda, laureata in psicologia ed in lingue e letterature straniere, counselor psicosociale formata in Analisi transazionale, psicodrammatista, conduttore di gruppo con metodi attivi, specializzata nella gestione dei conflitti in ambito privato ed organizzativo. Si occupa di formazione comportamentale in ambito organizzativo e percorsi di counseling individuale e di gruppo in ambito privato.
Chiara Dallavalle, PhD in antropologia culturale, ha approfondito il tema delle migrazioni e dell’intercultura integrando l’attività universitaria con il lavoro sul campo nell’ambito delle migrazioni forzate. Progetta e conduce percorsi di facilitazione culturale, e realizza interventi di ricerca-azione in ambito interculturale con l’obiettivo di analizzare e migliorare le pratiche professionali attraverso la costruzione di modalità operative condivise.
Slide tratte dal ciclo di conferenze "Luce sulla Psiche" tenute a Villa Bandini (Firenze) dalla Dott.ssa Ilaria Artusi in collaborazione con l'Associazione In Costruzione Onlus
Separarsi è sempre doloroso, lo è sempre quando un sogno va in frantumi. Tuttavia trovare un modo per lasciarsi con amorevolezza significa onorare quel tratto di strada fatto insieme.
La sessualità e l’affettività del disabile intellettivo: percorsi possibili p...CentroMalattieRareFVG
La sessualità e l’affettività del disabile intellettivo: percorsi possibili per le famiglie
- Udine, 19 novembre 2014 - Dott.ssa Orietta Sponchiado
Psicologa-psicoterapeuta
Conflitti familiari - Convegno La Relazione Familiare difficilePsicolinea
Relazione presentata dalla Dr. Giuliana Proietti al Convegno di Ancona "La relazione familiare difficile".
Per ulteriori info: www.clinicadellatimidezza.it
3. I MODELLI FAMILIARI DERIVANO DA “CREDENZE” E VALORI
IL PIU’ DELLE VOLTE INCONSAPEVOLI PERVADONO
INFLUENZANO IL NOSTRO MODO DI ESSERE :
VENGONO AGITI PIÙ CHE SPIEGATI
VI SONO MOLTE REGOLE NON DETTE
NON ESISTONO MODELLI “PURI” MA TENDENZE
SI SCAMBIA SPESSO IL MODELLO PER “REAZIONE”
SONO MOLTO LEGATI ALLA REALTA’ STORICA E
SOCIALE
4. REGOLE NON DETTE
In questo caso è obbligatorio suddividere le regole che governano il comportamento dei
genitori e dei figli, poiché esse risultano speculari:
le regole dei genitori
nella vita bisogna sacrificarsi per gli altri e fare quello che piace agli altri per gioire delle
loro gioie oppure, semplicemente, per sentirsi stimati e accettati.
il piacere è un’esperienza da non ricercare, solo il piacere del dare agli altri è legittimo
i genitori, o uno solo dei due, sono la colonna portante della famiglia e assumono su di
sé tutte le incombenze della vita quotidiana della famiglia
il genitore che viene esonerato da qualsiasi incombenza orienta tutte le sue energie nel
lavoro. Solo in alcuni casi estremi può disimpegnarsi su tutti i fronti e diventare una
specie di principe consorte
i genitori hanno l’aspettativa che i figli li ricompenseranno per tutto ciò che stanno
facendo per loro, sia avendo successo nella vita, che ottenendo tutto ciò che loro non
hanno potuto avere.
Le regole dei figli
è preciso dovere dei genitori dare ai figli quello di cui hanno bisogno o, al contrario è
dovere del figlio dare soddisfazioni ai genitori
i genitori hanno l’obbligo di mantenerli senza limiti di tempo ,o al contrario, è dovere del
figio contribuire al bilancio familiare
nella vita c’è chi si sacrifica e chi da questo ne trae benefici
MODELLO SACRIFICANTEMODELLO SACRIFICANTE
5. HUMUS
vita sofferta…
educazione ricevuta molto rigida o
religiosa
relazione complementare tra
genitori: uno si sacrifica altruista e
uno è superiore egoista
aspetti depressivi latenti
6. QUALI SIGNIFICATI EMERGONO
Ogni sacrificio meriterebbe riconoscimento, approvazione e ricompensa
Il sacrificio non riconosciuto genera delusione, risentimento, scontentezza e l’idea che non si è fatto
abbastanza
Il piacere è un’esperienza che spesso non ci si può permettere.
Ognuno è libero di scegliersi spazi, tempi, modi del sacrificio
I figli, sia maschi che femmine, sono spinti al sacrificio per ottenere il successo.
Tutte le risorse della famiglia sono a disposizione dei figli, affinché abbiano l’opportunità di affermarsi.
Se sei altruista gli altri ti accettano ma ti sfruttano.
I figli si mostrano poco entusiasti, scontenti e sembrano scarsamente apprezzare questo benessere, anzi
spesso detestano il modello proposto dai genitori.
Il sacrificio non approvato, infatti, genera un impegno maggiore nel sostenere il sacrificio stesso.
In un sistema sacrificante i genitori si lamentano della vita ma non prendono alcuna iniziativa pratica per
migliorarla. Impiegano quasi tutte le energie nella soddisfazione dei bisogni della famiglia. I
comportamenti di rinuncia sono numerosi: non vanno al cinema, a teatro, in palestra, in vacanza. Molto
rara è la partecipazione a eventi di vita sociale, amicizie, gruppi culturali e politic, l’unica eccezione è la
frequentazione di gruppi religiosi.
Il marito può essere poco coinvolto in ciò che accade in famiglia o perché si sacrifica nell’ambito
lavorativo o perché per sfuggire al clima familiare poco allegro si crea distrazioni e coinvolgimenti in altri
contesti.
In alcuni casi (soprattutto quando la moglie sviluppa sintomi fisici o forme ipocondriache) diventa molto
simile alla moglie.
Si osservano anche i figli che accettano il modello sacrificante e preferiscono impegnare il proprio tempo
più nello studio che nei divertimenti.
Questi di solito aiutano i genitori in tutto e per tutto, sacrificando il proprio tempo libero per fare qualcosa
di utile per la famiglia.
7. RELAZIONI:
Nelle relazioni si presentano quei comportamenti che possono
essere definiti come: “egoismo insano” ed “insano altruismo” . “il
comportamento altruista” , infatti, come Elster (1979) mette in
risalto, “conduce alla costruzione di relazioni sociali basate sulla
realtà di alcuni che danno ed altri che prendono, ma l’altruista ha
bisogno di egoisti insani che prendano ciò che lui dà”.
Le relazioni sono spesso assimetriche e chi si sacrifica, anche se
apparentemente dimesso e sottomesso, è in una posizione di ferro
poiché mediante le sue rinunce ottiene una posizione di superiorità
facendo sempre sentire gli altri o in debito o in colpa.
Questo crea un gioco familiare imperniato su un sistema di debiti e
crediti con slittamenti sul versante del ricatto morale.
La relazione con i figli è spesso basata sull’altruismo insano per cui
i genitori danno senza che venga loro richiesto; se il sacrificio non
viene apprezzato, si lamentano, si arrabbiano,metteno in atto
comportamenti depressivi e tacciano i figli di ingratitudine, oppure
oppongono silenzi inquietanti e sgranano gli occhi stupiti se
qualcuno dice loro di imparare a ricevere, diventare preziosi e dare
solo quando viene loro espressamente richiesto, rendendo così il
loro sacrificio apprezzato e riconosciuto, poiché tale posizione si
scontra con il loro vissuto. A volte queste persone possono
razionalmente capire quel che sarebbe giusto o ragionevole ma
emotivamente rimangono inchiodati al loro repertorio
comportamentale usuale
8. REGOLE NON DETTE
la madre è ancora la “responsabile designata culturalmente” dell’educazione e dei comportamenti del
figlio. È costantemente preoccupata di non essere una madre “sufficientemente buona”
il padre non è più il detentore delle regole, ma un osservatore esterno spesso inascoltato, per il suo
scarso interventismo e “potere decisionale”. Oppure il padre è come la madre, per cui entrambi sono
perfettamente in accordo sulla loro “missione” di genitori.
fare tutto il possibile perché il figlio sia all’altezza degli status symbol prevalenti (essere vestiti alla moda,
fare attività extra scolastiche , avere il motorino essere non solo come gli altri ma avere di più).
i genitori sono raramente capaci di intervenire con correttivi autorevoli. In altri termini non sono capaci di
punire
ogni regola può cambiare soprattutto quando risulta troppo punitiva o frustrante per il figlio.
la richiesta principale rivolta al figlio è quella di accettare i privilegi che la situazione offre con l’unico
vincolo di non fare resistenza
chi si oppone, non perde alcun privilegio né l’amore dei genitori, rischia soltanto di farli soffrire
MODELLO IPER-
PROTETTIVO
MODELLO IPER-
PROTETTIVO
9. HUMUS
reazione al modello familiare subito
malattie o difficoltà dei figli
quando un membro della coppia ha un
alto tasso di aggressività
sensi di colpa della madre che lavora
proiezione sui figli di quanto desiderato
dai genitori
desiderio di controllo : chi protegge
decide …
10. QUALI SIGNIFICATI EMERGONO
Si osserva un superinvestimento nel figlio elevato a simbolo del valore
positivo o negativo dell’intero nucleo familiare; un suo successo o
insuccesso o una sua anormalità (danti storti, troppo grasso,
insuccesso scolastico…) qualifica o squalifica un genitore.
I singoli individui non valgono di per se stessi ma come parte di un
tutto che li trascende: LA FAMIGLIA
La sovrabbondanza di cure e soprattutto quelle che possiamo definire
di “pronto soccorso” ( cioè intervenire continuamente e ripetutamente
nella vita del figlio) viene mandato come messaggio d’amore: “faccio
tutto questo perché ti amo”, ma contiene una sottile e inconsapevole
squalifica: “io faccio tutto per te perché forse da solo non ce la
faresti”, che può veicolare la sensazione o il sospetto nel figlio di esser
incapace.
Spesso tale dubbio o profezia diviene realtà e può condurre a gravi
problematiche nella gestione della vita futura.
In tale situazione di comodità nella grande maggioranza dei casi i figli
finiscono per arrendersi senza combattere, abdicando al pieno
controllo sulla loro vita e affidandola sempre più ai genitori.
La loro vita si svolge nella gabbia dorata del privilegio da cui è difficile
uscire sia per debito di riconoscenza sia per incapacità.
Ma è una gabbia dorata e prima o poi il confronto con la realtà ci sarà
11. NON DETTO E COMPORTAMENTO
DEI FIGLI
Non è importante impegnarsi più di tanto
perché: non si va incontro a conseguenze
terribili i genitori o i nonni possono
intervenire e risolvere tutto
i premi ed i regali non dipendono più
da cosa faccio o dai risultati che ottengo
poiché esisto e sono straordinario, le cose
mi spettano di diritto e non devo faticare
per ottenerle
se non mi danno quello che voglio io…
12. REGOLE NON DETTE
esistono valori assoluti, immutabili, eterni da cui
discendono le regole
le regole NON sono negoziabili
ognuno deve rendere conto delle proprie azioni e
far fronte alle conseguenze che ne derivano
la soddisfazione dei bisogni e dei desideri si
ottiene con l’impegno e producendo risultati
concreti
ordine e disciplina sono i fondamenti della
convivenza
ognuno è responsabile delle proprie azioni
la libera iniziativa è prerogativa di chi comanda e
non si discute
MODELLO
AUTORITARIO
MODELLO
AUTORITARIO
13. HUMUS
imitazione del modello familiare
ricevuto
esperienze particolari di vita :
caserma, collegio, ecc.
arroccamento sulle proprie
posizioni
difficoltà ad entrare in contato
con la sfera emotiva
insicurezza genitoriale
14. QUALI SIGNIFICATI EMERGONO
Il padre cercherà di essere l’esempio vivente di ciò che va professando nella teoria .
la vita della famiglia sarà scandita da orari precisi sia riguardo ai pasti che alle uscite
ed ai rientri, da abitudini alimentari, da distribuzione di compiti specifici, che devono
essere assolutamente rispettati.
Ai maschi è richiesto, in genere, un maggiore impegno a scuola, nello sport, nella
costruzione della loro posizione sociale rispetto alle femmine alle quali si richiedono
doti di remissività e docilità.
A volte i figli adolescenti finiscono per accettare le norme vigenti e adeguano i loro
comportamenti in modo da farsi onore, dare soddisfazione ai genitori e ricevere
premi.
Altrimenti, più attratti dai piaceri del mondo, si concentreranno meno sui doveri
ottenendo l’etichetta di “vagabondo” , inizieranno a frequentare compagnie e fare
esperienze all’insaputa della famiglia.
Le persone che non aderiscono al modello familiare, iniziano tutta una serie di
manovre al clima di tensione che questo modello introduce:
Restare più a lungo fuori casa
Fare cose di nascosto
Appena possibile cercare occasioni di lavoro o di studio in altre città
Questi tentativi saranno ostacolati dai genitori finchè i figli dipenderanno
economicamente da loro, e il figlio si viene a trovare in una situazione in cui o negozia
o si ribella. Spesso le madri mediano con successo per i figli riuscendo ad ottenere
quanto basta loro per non far emergere aspri conflitti. Quando il rifiuto del modello
familiare da parte del figlio viene esasperato, questi il più delle volte finisce per
assumere posizioni radicali opposte che in realtà sono soltanto il rovescio della stessa
medaglia.
Infine può capitare che alcuni figli, proprio perché hanno dovuto affrontare molti
15. RELAZIONI:
si configura una gerarchia con il padre dominante
e gli altri in posizione di sudditanza; la madre
assume quasi sempre i ruolo di mediatrice quando
le posizioni sono divergenti.
Se il figlio assume le stesse posizioni e valori dei
genitori si stabilisce una forma di
complementarietà connotata da una danza di
regole rigide e ruoli da rispettare, all’interno dei
quali appaiono possibilità di comportamenti
alternativi.
Se il figlio si ribella gli scontri possono esser
decisamente violenti.
In questo caso è molto importante la posizione
che la madre assume, poiché se lei si schiera
dalla parte del figlio il più delle volte gli scontri si
fanno ancora più intensi, e il padre aggredisce la
moglie perché si sente tradito
16. NON DETTO E COMPORTAMENTO
DEI FIGLI
Non è importante impegnarsi più di
tanto perché: si ubbidisce e non si
discute
i comportamenti accettabili sono
quelli che si uniformano alla scala
dei valori proposta
i comportamenti inacettabili vanno
modificati o tenuti nascosti
gli errori comportano punizioni,
talvolta molto pesanti.
17. REGOLE NON DETTE
il bene supremo da perseguire è “la pace
in famiglia”, l’armonia, l’amicizia.
tutti i membri della famiglia fanno parte,
con pari diritti, del consiglio familiare fino
alla nascita
ogni decisione deve scaturire dal
deliberato e unanime consenso di tutti
fare il genitore non è solo un fatto
istintivo e naturale, ma comporta un
processo di informazione-formazione
MODELLO
DEMOCRATICO PERMISSIVO
MODELLO
DEMOCRATICO PERMISSIVO
18. HUMUS
spesso studi superiori , laurea…
entrambi i genitori hanno una parità
economica
contesti sociali “alternativi”
reazioni a modelli subiti
19. QUALI SIGNIFICATI EMERGONO
Lo stile comunicativo democratico della coppia nasce in una situazione di partenza
paritetica sia riguardo alla forza contrattuale che dalla condivisione delle premesse e
non può essere trasposto pari pari, senza essere adattato e rielaborato nel contesto
allargato della famiglia con figli, perde la sua connotazione democratica per diventare
semplicemente permissivo.
I figli in parlamento
In democrazia le regole vengono discusse tra pari, il figlio se ammesso alla discussione
o alla scelta autonoma in età precoce, viene caricato di una responsabilità troppo
grande per lui poiché non possiede né mappe concettuali, né competenze adatte ad
orientare i propri comportamenti verso il benessere fisiologico (nutrizione, ritmi
sonno/veglia, movimento/stasi, uso dei mass-media) e psicologico (valutazione
sicurezza/pericolo, calibrazione delle esperienze emotive e
affettive,attaccamento/distacco).
I tribunali non esistono
In democrazia una volta stabilite le leggi, il loro mancato rispetto prevede sanzioni e
pene. Invece le premesse della famiglia democratico permissiva non prevedono che le
regole siano imposte con fermezza e decisione e tanto meno prevedono sanzioni: le
regole si possono solo enunciare, spiegare, argomentare con dolcezza e a parole. Una
regola senza conseguenze pragmatiche può esser definita consiglio, avvertimento, ma
non certamente regola o norma perché la sua trasgressione non prevede un effetto
pratico sul comportamento.
Conclusioni: la famiglia democratico – permissiva vive in una costante fluttuazione e
trasformazione delle regole
20. NON DETTO E COMPORTAMENTO
DEI FIGLI
Non è importante impegnarsi più di tanto perché:
le cose vanno fatte per convincimento e
consenso, non per imposizione
il consenso si ottiene con il dialogo fondato su
argomenti validi e ragionevoli
le regole vanno concordate
la contrattazione è l’unico nemico della
prevaricazione il fine principale da perseguire è
l’armonia e l’assenza di conflitto
tutti i componenti della famiglia hanno gli stessi
diritti
21. REGOLE NON DETTE
il dubbio prima di tutto
sottoporre ogni propria azione
all’autocritica appena sorge il sospetto
che non sia efficace
per prevenire danni maggiori è meglio
scende a compromessi
non ci sono regole fisse: ogni regola è
oggetto di continua revisione
MODELLO INTERMITTENTEMODELLO INTERMITTENTE
22. HUMUS
ricerca del nuovo
grande senso di autocritica
spinta quasi ossessiva all’eccellenza
molta attenzione ai suggerimenti
dei media
23. QUALI SIGNIFICATI EMERGONO
Nessuna posizione va mantenuta in maniera determinata
Nulla è valido e rassicurante
Si vive all’insegna del compromesso e della revisione continua delle proprie posizioni
La costante è il cambiamento continuo
Assenza di punti di riferimento e basi sicure.
Metaforicamente queste persone sono come chi si è perduto nella foresta e per uscire prima prende una
direzione, poi, assalito dal dubbio di aver sbagliato, torna indietro, poi non vede via d’uscita e cambia strada di
nuovo, e così via fino a girare continuamente su sé stesso e tragicamente perdersi.
Un esempio concreto è rappresentato dal comportamento assunto dai genitori nei confronti del figlio ribelle e
vagabondo che rifiuta qualunque tipo di indicazione correttiva. I genitori di solito prima cercano di intervenire
con prediche ed argomentazioni basate sulla ragionevolezza delle loro posizioni e l’irragionevolezza del figlio;
questo ha l’effetto dell’acqua sull’impermeabile. A questo tentativo fallito segue una strategia basata sulla
durezza, su restrizioni e atteggiamenti punitivi: il padre non concede la sua auto, la madre non da più soldi in
aggiunta alla paga settimanale. Il giglio allora si ribella e minaccia di andare a trovare i soldi altrove e di usare
l’auto della fidanzata o degli amici, i genitori si spaventano e cedono al ricatto, si arrendono e concedono di
nuovo auto e soldi. In tal modo non solo non producono alcun effetto ma rafforzano addirittura la condizione
patogena poiché il figlio avrà avuto la conferma del suo potere su di loro.
I genitori spesso reagiscono pensando che forse devono valorizzare di più i loro figli, anche se non ha mostrato
granché da essere valorizzato. Purtroppo questo è anche il suggerimento che danno alcuni “specialisti” che
forniscono indicazioni più ideologiche che terapeutiche. Nel tentativo di valorizzare il figlio verranno offerti
ulteriori privilegi o opportunità; per esempio, recuperare negli studi con scuole private o realizzare un lavoro
che piace basandosi sull’investimento economico e lavorativo da parte dei genitori con la speranza che lo faccia
emergere
24. RELAZIONI:
Nelle relazioni quotidiane i genitori possono passare da
posizioni rigide a posizioni morbide, da posizioni valorizzanti
a posizioni squalificanti, nei confronti dei figli.
D’altro canto i figli inviano di continuo messaggi
contraddittori ai genitori, in alcuni occasioni sono ubbidienti
e collaborativi, in altre ribelli ed oppositivi,. Una volta
appariranno in grado di assumersi le responsabilità, in altre
completamente irresponsabili.
Questo tipo di condizione delle relazioni tra genitori e figli si
osserva quando sia gli uni che gli altri manifestano una una
marcata incapacità di mantenere una posizione
determinata, incapacità tipica delle persone che
sottopongono se stesse egli altri a una continua revisione
critica fino al punto di divenire naufraghi in un mare di
dubbi senza nessun approdo sicuro.
Anche in questo caso quella che di solito è una buona
predisposizione umana, ovvero la capacità critica nel
valutare posizioni ed azioni, quando è esasperata diviene
qualcosa di patogeno.
25. REGOLE NON DETTE
i genitori hanno molto da fare
la ricerca della propria soddisfazione
avviene all’esterno del nucleo familiare
ci sono persone delegate che si possono
occupare dei figi
la responsabilità delle scelte non viene
condividivisa
la regola è: ognuno per sè
MODELLO DELEGANTEMODELLO DELEGANTE
26. HUMUS
famiglie in cui i genitori hanno un
altissimo investimento sul lavoro
i genitori non hanno maturato un
percorso genitoriale
i nonni sono il punto di riferimento
per i genitori
problemi personali dei genitori
fanno si che l’attenzione sia solo
autocentrata
27. QUALI SIGNIFICATI EMERGONO:
la coppia genitoriale resta assente nella
quotidianità dei figli, sono sempre
impegnati a fare altro.
Le figure di riferimento sono adulti
delegati dai genitori stessi (spesso nonni
o baby sitter),l nei casi più gravi, i servizi
sociali. I genitori non hanno l’opportunità
di compiere delle scelte per i figli perché
in realtà li conoscono poco. Il rapporto si
incentra molto sui bisogni materiali in
compensazione ad una mancanza
affettiva quotidiana
28. RELAZIONI:
le relazione sono basate su incontri
“casuali” e privi di profondità emotiva,
l’investimento viene fatto , da parte dei
figli, su figure altre che ne divengono
“genitori putativi”. Spesso il senso di
colpa da parte dei genitori fa in modo che
identifichino i bisogni materiali dei figli
con la genitorialità iper - compensandoli
con regali anche non richiesti e spesso
non apprezzati.
29. Deriva dei modelli
Famiglia
Iper - protettiva
autoritaria
Democratico
Permissiva
delegante
invischiamento
Confusione dei
ruoli
Dipendenza
Psicologica
Confusione dei
ruoli invischiamento
Gestione
routinaria
disconferma
Dipendenza
Psicologica
Triangolazione
30. Integrazione dei modelli
Famiglia
Iper - protettiva
autoritaria
Democratico
Permissiva
delegante
Genitore
isola
regole eludibili
Protezione dal
mondo
Educazione
Al confronto Regole negoziate
Contenimento
es
Genitore
modello
Regole
ineludibili
Apertura
esterna
32. Cos’è il ricatto morale.
Il ricatto morale è una potente forma di manipolazione
in cui una persona a noi vicina minaccia,
in modo diretto o indiretto,
di punirci se non facciamo quello che vuole.
Alla base di ogni tipo di ricatto,
c’è una basilare minaccia,
che può essere espressa in molti modi diversi:
se non ti comporti come voglio io, la pagherai.
Un ricattatore criminale può minacciare di rivelare qualcosa del passato di una persona
per rovinarne la reputazione,
oppure può richiedere denaro per mantenere un segreto.
33. Perché tante persone sveglie e capaci fanno fatica a comprendere un comportamento che appare
così ovvio?
Un motivo chiave è che i manipolatori riescono a rendere molto difficile,quasi impossibile,
vedere come ci stanno manipolando, perché avvolgono le loro azioni nell’oscurità di una fitta nebbia.
Ognuna delle loro vittime, se appena potesse, contrattaccherebbe,
ma i ricattatori impediscono loro divedere quello che sta accadendo.
Si usa il termine nebbia come metafora della confusione che i ricattatori creano in noi.
Come la nebbia è formata da tre elementi:
inquinamento, vapore e freddo, così tre sono gli strumenti di ogni ricattatore:
Persi nella nebbia.
35. I ricattatoripompanoall’interno delle loro relazioni una
nebbiache tutto avvolge,in mododaessere certi che noi
avremo pauradicontestarli, che ci sentiremo obbligati a
cedere e che, se non ce lafacciamo, ci sentiremo soffocatidai
sensidi colpa.
36. MODELLI:
IL PUNITIVO
Il più identificabile dei ricattatori è il punitivo,
non perché sia il più diffuso, ma perché è da
ritenersi il più ovvio.
È impossibile non rendersi conto di aver
incontrato un soggetto punitivo,
perché ogni opposizione scatena la sua
rabbia.
37. I ricattatori punitivi possono esprimere la loro rabbia con aggressività,
con minacce dirette :
PUNITIVI ATTIVI PUNITIVI PASSIVI
“SE RIPRENDI A LAVORARE TI LASCIO”
“SE NON ENTRI NELL’IMPRESA DI FAMIGLIA,
TI CANCELLO DAL TESTAMENTO”
“SE CHIEDI IL DIVORZIO,
NON RIVREDRAI PIU’ I BAMBINI”
“SE NON ACCETTI DI FARE GLI SRAORDINARI,
PUOI SCORDARTI QUELLA PROMOZIONE”.
“VAI VAI DIVERTITI PURE RESTO IO IN UFFICIO A
LAVORARE”
“ESCI CON LA TUA RAGAZZA E LASCI
QUI LA TUA POVERA MAMMA DA SOLA?”
“HO LAVORATO TANTO PER TE E ADESSO VAI A LAVORARE
PER UN’ALTRA AZIENDA:E VA BENE, TANTO PRIMA
LI FORMI E POI LI PERDI!”
39. LA VITTIMA
“Come sto?”
chiede quando il telefono infine suona.
“Mi chiedi come sto?
Non mi telefoni, non vieni a trovarmi.
Hai dimenticato la tua stessa madre.
Per quello che ti importa di me,
potrei anche infilare la testa nel forno
e aprire il gas”.
Non si fanno minacce,
e neppure si minacciano
di farsi del male.
Ma ci fanno sapere,
in modo inequivocabile
che se non facciamo quello che
vogliamo loro soffriranno,
e la colpa sarà solo nostra .
40. Questa ultima parte dell’accusa spesso non viene espressa a parole
ma può fare miracoli nella coscienza del bersaglio scelto come vittima.
Il gioco di società in cui sono maestri è:
“Indovina cosa mi hai fatto”
Ci riveleranno i loro desideri quando aggraderà loro,
dopo averci lasciato macerare per ore,
anche per settimane, nell’ansia e nella preoccupazione.
Le vittime in apparenza, possono sembrare creature deboli,
ma in realtà sono solo un tipo particolarmente quieto di tiranni.
Non urlano, non fanno scenate, eppure con il loro comportamento
ci feriscono, ci ingannano, ci fanno arrabbiare.
41. Non sempre le vittime soffrono in silenzio.
Alcune amano condividere con noi i dettagli delle loro sventure e,
come i loro cugini silenziosi, si aspettano che noi facciamo qualcosa.
Le vittime ci dicono che tutte le carte sono contro di loro, che
il destino è avverso.
La loro canzone potrebbe essere quella di un blues che fa:
“Se non fosse stato per la sfortuna certo non avrebbe avuto sfortuna” .
Tutto quello di cui hanno bisogno è che la sorte smetta di accanirsi contro di loro.
Spesso queste persone hanno un fascino da “cucciolo bisognoso” che può risultare molto attraente.
Le vittime ci fanno sapere che se la sorte continua ad accanirsi contro di loro,
ovvero se non daremo loro ciò che vogliono, saranno sconfitti.
Così mettono in moto il nostro istinto da “crocerossina” .
Il problema è che se per una volta impediamo alla sorte di accanirsi contro di loro come chiedono,
torneranno da noi con la stessa richiesta.
Diventare crocerossina di una vittima è un lavoro a tempo pieno, non basta una volta soltanto.
Non sempre le vittime soffrono in silenzio. Alcune amano condividere con noi i dettagli delle
loro sventure e,
come i loro cugini silenziosi, si aspettano che noi facciamo qualcosa.
Le vittime ci dicono che tutte le carte sono contro di loro, che il destino è avverso.
La vittima delle circostanze.
42. A volte quello che ci offre un seduttore è qualcosa di meno concreto delle
ricompense materiali.
Molti seduttori trafficano con ricompense emotive, castelli in aria pieni d’amore,
comprensione,
famiglie felici e ferite guarite. Il biglietto d’ingresso a queste ricche,
pure fantasie ha un unico costo:
cedere ai desideri del seduttore.
Il seduttore.
I seduttori sono il tipo più subdolo di ricattatori.
Ci incoraggiano, ci promettono amore o denaro o carriera,
la proverbiale carota che accompagna il bastone,
e poi ci chiariscono che, se non ci comportiamo come vogliono loro,
non riceveremo alcun premio.
La ricompensa sembra appetitosa,
ma ogni volta che ci arriviamo vicino i seduttori la trasformano in cenere.
Purtroppo il desiderio di avere quello che ci è stato promesso può essere
così forte da farci sopportare diversi incontri con ricompense
che non si concretizzano mai; prima di comprendere che
siamo vittime di un ricatto morale.