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RELAZIONI NEL CICLO DI
VITA DELLA FAMIGLIA
S.Nicola la Strada, 19 Dicembre 2012
Dr.ssa Marina Scappaticci
Psicologa- Psicoterapeuta
Il dizionario Treccani definisce la famiglia
come:
 Istituzione fondamentale in ogni società
umana, attraverso la quale la società stessa
si riproduce e perpetua, sia sul piano
biologico, sia su quello culturale. Le
funzioni proprie della famiglia
comprendono il soddisfacimento degli
istinti sessuali e dell’affettività, la
procreazione, l’allevamento, l’educazione e
la socializzazione dei figli, la produzione e il
consumo dei beni.
dr.ssaMarinaScappaticci
 La famiglia è l'istituzione fondamentale in
ogni società umana, fondata sul matrimonio
o la convivenza, (quindi consideriamo
famiglia anche quelle unioni non
necessariamente basate su un vincolo
religioso o civile) con i caratteri della
esclusività, della stabilità e della
responsabilità, attraverso la quale la
società stessa si riproduce e perpetua, sia
sul piano biologico, sia su quello culturale.
dr.ssaMarinaScappaticci
Lo sviluppo della famiglia è a livello:
 - individuale: evolve il singolo individuo
 - interpersonale: evolvono le relazioni tra
i diversi membri.
 - gruppale: trasformazioni della sua
composizione
 - sociale: cambiamenti che avvengono nel
contesto sociale e culturale.
Questi livelli sono legati tra loro e si
influenzano reciprocamente.
dr.ssaMarinaScappaticci
La sopravvivenza del sistema familiare è l’esito di
due processi intrecciati:
Processo MORFOSTATICO
Processo MORFOGENETICO
 La possibilità per la famiglia di rimanere se stessa è
legata alle sue capacità di mutare in relazione ai
cambiamenti dei suoi componenti e a quelli che
intervengono nell’ambiente in cui è inserita e con
cui intrattiene rapporti.
 La famiglia deve essere in grado di coniugare:
a) la coesione con l’individualità, cioè come realizza
l’unità del gruppo in rapporto all’autonomia degli
individui
b) i processi morfostatici con quelli morfogenetici; cioè
come il gruppo riesce a mantenere una continuità
con se stesso e contemporaneamente a cambiare in
rapporto alle sollecitazioni che vengono dai suoi
rapporti con un “ambiente” (interno o esterno)
dr.ssaMarinaScappaticci
 TIPOLOGIE FAMILIARI MULTIDIMENSIONALI
 L’attenzione è rivolta alle strategie che un gruppo
familiare adotta nel far fronte agli eventi critici che
costellano la sua storia.
 E’ il valore simbolico attribuito dalle famiglie alla coesione
e all’autonomia, o alla stabilità e al cambiamento che
concorre a definire il grado di adeguatezza dello stile di
funzionamento familiare.
DIMENSIONE MITICA
 Il mito è l’insieme di opinioni ben sistematizzate, condivise
da tutti i membri della famiglia, concernenti i reciproci
ruoli familiari e la natura della loro relazione. Tali
credenze non vengono contestate da nessuna delle persone
interessate, malgrado le evidenti distorsioni della realtà
che spesso implicano.
dr.ssaMarinaScappaticci
La famiglia è un sistema emozionale
plurigenerazionale che comprende il
sistema emozionale di almeno 3 o 4
generazioni.
La famiglia viene definita un sistema
aperto, che funziona in relazione al suo
contesto socioculturale e si evolve
durante il ciclo di vita.
dr.ssaMarinaScappaticci
Lo sviluppo familiare si svolge su due assi:
 verticale (trasmissione dei modelli di
relazione e di funzionamento di
generazione in generazione)
 orizzontale (indica momenti di tensione e di
crisi prevedibili, eventi normativi e
paranormativi).
dr.ssaMarinaScappaticci
Lo sviluppo familiare è dato da compiti di
sviluppo (chi fa cosa), fasi evolutive
(infanzia, adolescenza, ect), eventi
critici (- eventi critici prevedibili
(normativi): la maggior parte delle
famiglie li incontra e sono attesi.
- eventi critici imprevedibili
(paranormativi): non sono prevedibili
e quindi mettono la famiglia di fronte
a difficoltà maggiori e compiti di
sviluppo.
dr.ssaMarinaScappaticci
Per superare questi eventi la famiglia
deve riadattarsi e modificare i suoi
modelli interattivi. I sintomi nascono
laddove si intersecano problematiche
derivanti dalla storia trigenerazionale
con quelle che si incontrano durante il
proprio ciclo di vita.
dr.ssaMarinaScappaticci
Le fasi del ciclo di vita sono:
- Giovane adulto senza legami
- Formazione della coppia
-Nascita del primo figlio e famiglia con
bambini piccoli
- Famiglia con adolescenti
- Famiglia in cui i figli adulti escono di
casa
- Famiglia con anziani
dr.ssaMarinaScappaticci
Seconde nozze
Chi è già stato sposato e divorziato tende a
risposarsi di più rispetto a chi (nella stessa
fascia di età) non si è mai sposato.
Gli uomini divorziati tendono a risposarsi
di più delle donne divorziate.
Le seconde nozze hanno meno successo di
durare: il tasso di divorzi in seconde nozze è
più elevato rispetto alle coppie sposate in
prime nozze
dr.ssaMarinaScappaticci
Per concludere…
“Non posso fare a meno di detestare i miei
parenti. E' così triste dover sopportare chi
ha i nostri stessi difetti."
Oscar Wilde
dr.ssaMarinaScappaticci
ALCUNI RECAPITI:
3293291456
MARINA.SCAPPATICCI@GMAIL.COM
STUDIO: VIA DELLE VILLE,11
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Relazioni nel ciclo di vita della famiglia

  • 1. RELAZIONI NEL CICLO DI VITA DELLA FAMIGLIA S.Nicola la Strada, 19 Dicembre 2012 Dr.ssa Marina Scappaticci Psicologa- Psicoterapeuta
  • 2. Il dizionario Treccani definisce la famiglia come:  Istituzione fondamentale in ogni società umana, attraverso la quale la società stessa si riproduce e perpetua, sia sul piano biologico, sia su quello culturale. Le funzioni proprie della famiglia comprendono il soddisfacimento degli istinti sessuali e dell’affettività, la procreazione, l’allevamento, l’educazione e la socializzazione dei figli, la produzione e il consumo dei beni. dr.ssaMarinaScappaticci
  • 3.  La famiglia è l'istituzione fondamentale in ogni società umana, fondata sul matrimonio o la convivenza, (quindi consideriamo famiglia anche quelle unioni non necessariamente basate su un vincolo religioso o civile) con i caratteri della esclusività, della stabilità e della responsabilità, attraverso la quale la società stessa si riproduce e perpetua, sia sul piano biologico, sia su quello culturale. dr.ssaMarinaScappaticci
  • 4. Lo sviluppo della famiglia è a livello:  - individuale: evolve il singolo individuo  - interpersonale: evolvono le relazioni tra i diversi membri.  - gruppale: trasformazioni della sua composizione  - sociale: cambiamenti che avvengono nel contesto sociale e culturale. Questi livelli sono legati tra loro e si influenzano reciprocamente. dr.ssaMarinaScappaticci
  • 5. La sopravvivenza del sistema familiare è l’esito di due processi intrecciati: Processo MORFOSTATICO Processo MORFOGENETICO  La possibilità per la famiglia di rimanere se stessa è legata alle sue capacità di mutare in relazione ai cambiamenti dei suoi componenti e a quelli che intervengono nell’ambiente in cui è inserita e con cui intrattiene rapporti.  La famiglia deve essere in grado di coniugare: a) la coesione con l’individualità, cioè come realizza l’unità del gruppo in rapporto all’autonomia degli individui b) i processi morfostatici con quelli morfogenetici; cioè come il gruppo riesce a mantenere una continuità con se stesso e contemporaneamente a cambiare in rapporto alle sollecitazioni che vengono dai suoi rapporti con un “ambiente” (interno o esterno) dr.ssaMarinaScappaticci
  • 6.  TIPOLOGIE FAMILIARI MULTIDIMENSIONALI  L’attenzione è rivolta alle strategie che un gruppo familiare adotta nel far fronte agli eventi critici che costellano la sua storia.  E’ il valore simbolico attribuito dalle famiglie alla coesione e all’autonomia, o alla stabilità e al cambiamento che concorre a definire il grado di adeguatezza dello stile di funzionamento familiare. DIMENSIONE MITICA  Il mito è l’insieme di opinioni ben sistematizzate, condivise da tutti i membri della famiglia, concernenti i reciproci ruoli familiari e la natura della loro relazione. Tali credenze non vengono contestate da nessuna delle persone interessate, malgrado le evidenti distorsioni della realtà che spesso implicano. dr.ssaMarinaScappaticci
  • 7. La famiglia è un sistema emozionale plurigenerazionale che comprende il sistema emozionale di almeno 3 o 4 generazioni. La famiglia viene definita un sistema aperto, che funziona in relazione al suo contesto socioculturale e si evolve durante il ciclo di vita. dr.ssaMarinaScappaticci
  • 8. Lo sviluppo familiare si svolge su due assi:  verticale (trasmissione dei modelli di relazione e di funzionamento di generazione in generazione)  orizzontale (indica momenti di tensione e di crisi prevedibili, eventi normativi e paranormativi). dr.ssaMarinaScappaticci
  • 9. Lo sviluppo familiare è dato da compiti di sviluppo (chi fa cosa), fasi evolutive (infanzia, adolescenza, ect), eventi critici (- eventi critici prevedibili (normativi): la maggior parte delle famiglie li incontra e sono attesi. - eventi critici imprevedibili (paranormativi): non sono prevedibili e quindi mettono la famiglia di fronte a difficoltà maggiori e compiti di sviluppo. dr.ssaMarinaScappaticci
  • 10. Per superare questi eventi la famiglia deve riadattarsi e modificare i suoi modelli interattivi. I sintomi nascono laddove si intersecano problematiche derivanti dalla storia trigenerazionale con quelle che si incontrano durante il proprio ciclo di vita. dr.ssaMarinaScappaticci
  • 11. Le fasi del ciclo di vita sono: - Giovane adulto senza legami - Formazione della coppia -Nascita del primo figlio e famiglia con bambini piccoli - Famiglia con adolescenti - Famiglia in cui i figli adulti escono di casa - Famiglia con anziani dr.ssaMarinaScappaticci
  • 12. Seconde nozze Chi è già stato sposato e divorziato tende a risposarsi di più rispetto a chi (nella stessa fascia di età) non si è mai sposato. Gli uomini divorziati tendono a risposarsi di più delle donne divorziate. Le seconde nozze hanno meno successo di durare: il tasso di divorzi in seconde nozze è più elevato rispetto alle coppie sposate in prime nozze dr.ssaMarinaScappaticci
  • 13. Per concludere… “Non posso fare a meno di detestare i miei parenti. E' così triste dover sopportare chi ha i nostri stessi difetti." Oscar Wilde dr.ssaMarinaScappaticci