Molte persone mantengono le relazioni non perché ne sono soddisfatte ma poiché pensano di averne bisogno o di non poter vivere senza il proprio partner o ancora, motivate dall’errata convinzione che nonostante i tentativi non riescono o non riusciranno mai a separarsi. Nel lungo termine, questo tipo di rapporti può compromettere il benessere della persona in aree importanti della vita come il lavoro, lo studio, gli amici e la famiglia, e nei casi estremi può pregiudicarne la vita stessa come quando il rapporto degenera per la violenza e gli abusi commessi.
Il seminario affronta una problematica di grande attualità e rilevanza, quello delle dipendenze affettive e della violenza di coppia, offrendo una panoramica sulle diverse forme di dipendenza (dipendenza affettiva, co-dipendenza e contro-dipendenza) intese come condizioni trasversali alle diverse personalità e presenti a livello interindividuale e, in una seconda parte, approfondendo sia il tema della violenza sulle donne basata sul genere che i vari trattamenti dimostrati efficaci nella cura delle vittime di maltrattamenti.
Molte persone mantengono le relazioni non perché ne sono soddisfatte ma poiché pensano di averne bisogno o di non poter vivere senza il proprio partner o ancora, motivate dall’errata convinzione che nonostante i tentativi non riescono o non riusciranno mai a separarsi. Nel lungo termine, questo tipo di rapporti può compromettere il benessere della persona in aree importanti della vita come il lavoro, lo studio, gli amici e la famiglia, e nei casi estremi può pregiudicarne la vita stessa come quando il rapporto degenera per la violenza e gli abusi commessi.
Il seminario affronta una problematica di grande attualità e rilevanza, quello delle dipendenze affettive e della violenza di coppia, offrendo una panoramica sulle diverse forme di dipendenza (dipendenza affettiva, co-dipendenza e contro-dipendenza) intese come condizioni trasversali alle diverse personalità e presenti a livello interindividuale e, in una seconda parte, approfondendo sia il tema della violenza sulle donne basata sul genere che i vari trattamenti dimostrati efficaci nella cura delle vittime di maltrattamenti.
La psiche o mente, può essere intesa come un insieme di funzioni; un
complesso di comportamenti integrati.
Poiché tali funzioni possano esistere, sono necessarie le strutture, e quindi il
rapporto mente-corpo si può intendere come un rapporto tra strutture e funzioni
integrate.
Slide del webinar sulla Dipendenza Affettiva (tutti i webinar qui: http://www.psicologialavoro.it/eventi/categoria/webinar-per-psicologi/). Presso gli studi e i servizi professionali di psicoterapia si stanno moltiplicando le richieste di pazienti con dipendenza affettiva, dove a creare disagio e dipendenza è lo stesso legame d'amore (tra partner, genitori-figli ecc.) che arriva quindi ad assumere aspetti d'amore "malato".
Nasce dunque l'esigenza di affrontare tale problematica sempre più diffusa ma al tempo stesso estremamente delicata.
Le persone tendono a costruire relazioni con coloro che sono disposti allo stesso equilibrio relazionale, a fare lo stesso investimento emotivo: a mettere la stessa energia verso la coesione e la stessa energia verso l’individualità. L’investimento nella relazione, si costituisce dalla quantità di pensieri (positivi o negativi), affetti, emozioni, fantasie, verbalizzazioni, sogni e azioni che le persone scambiano, e nella disponibilità a ricevere questa energia.
Redes sociales para transformar la Administración públicaJordi Graells
Sesión de presentación para la Secretaria de Estado de Comunicación, Gabinete de la Presidencia del Gobierno. La Moncloa: Madrid, 16 de octubre de 2012
Slide tratte dal ciclo di conferenze "Luce sulla Psiche" tenute a Villa Bandini (Firenze) dalla Dott.ssa Ilaria Artusi in collaborazione con l'Associazione In Costruzione Onlus
Il racconto nell'animazione sociale per la terza e quarta etàSimone Terenziani
Riflessione sull'importanza del racconto all'interno dei percorsi di animazione per la terza e quarta età, mirando al miglioramento della qualità della vita degli ospiti delle strutture.
Noi e le regole... fa parte di una serie d'incontri con i genitori della Scuola Materna ed Elementare parificata "Santa Maria di Lourdes" di Roma. Incontri nati dal desiderio di rinforzare il processo psicoeducativo/didattico sulla base comune di valori formativi con cui lavorare in squadra: scuola-professionisti-famiglia
Adolescenza fra nuove tecnologie e nuove sfide. In un'epoca di grandi cambiamenti quali sfide per educatori, insegnanti e psicologi a lavoro con il mondo dei giovani. Un viaggio fra le principali forme di disagio e rischi di questa età così piena di potenzialità. Un percorso che trae origine dal libro "I segnali del disagio" edito da Edb
La psiche o mente, può essere intesa come un insieme di funzioni; un
complesso di comportamenti integrati.
Poiché tali funzioni possano esistere, sono necessarie le strutture, e quindi il
rapporto mente-corpo si può intendere come un rapporto tra strutture e funzioni
integrate.
Slide del webinar sulla Dipendenza Affettiva (tutti i webinar qui: http://www.psicologialavoro.it/eventi/categoria/webinar-per-psicologi/). Presso gli studi e i servizi professionali di psicoterapia si stanno moltiplicando le richieste di pazienti con dipendenza affettiva, dove a creare disagio e dipendenza è lo stesso legame d'amore (tra partner, genitori-figli ecc.) che arriva quindi ad assumere aspetti d'amore "malato".
Nasce dunque l'esigenza di affrontare tale problematica sempre più diffusa ma al tempo stesso estremamente delicata.
Le persone tendono a costruire relazioni con coloro che sono disposti allo stesso equilibrio relazionale, a fare lo stesso investimento emotivo: a mettere la stessa energia verso la coesione e la stessa energia verso l’individualità. L’investimento nella relazione, si costituisce dalla quantità di pensieri (positivi o negativi), affetti, emozioni, fantasie, verbalizzazioni, sogni e azioni che le persone scambiano, e nella disponibilità a ricevere questa energia.
Redes sociales para transformar la Administración públicaJordi Graells
Sesión de presentación para la Secretaria de Estado de Comunicación, Gabinete de la Presidencia del Gobierno. La Moncloa: Madrid, 16 de octubre de 2012
Slide tratte dal ciclo di conferenze "Luce sulla Psiche" tenute a Villa Bandini (Firenze) dalla Dott.ssa Ilaria Artusi in collaborazione con l'Associazione In Costruzione Onlus
Il racconto nell'animazione sociale per la terza e quarta etàSimone Terenziani
Riflessione sull'importanza del racconto all'interno dei percorsi di animazione per la terza e quarta età, mirando al miglioramento della qualità della vita degli ospiti delle strutture.
Noi e le regole... fa parte di una serie d'incontri con i genitori della Scuola Materna ed Elementare parificata "Santa Maria di Lourdes" di Roma. Incontri nati dal desiderio di rinforzare il processo psicoeducativo/didattico sulla base comune di valori formativi con cui lavorare in squadra: scuola-professionisti-famiglia
Adolescenza fra nuove tecnologie e nuove sfide. In un'epoca di grandi cambiamenti quali sfide per educatori, insegnanti e psicologi a lavoro con il mondo dei giovani. Un viaggio fra le principali forme di disagio e rischi di questa età così piena di potenzialità. Un percorso che trae origine dal libro "I segnali del disagio" edito da Edb
Accademia di Psicoterapia della Famiglia - Dalla Soglia all'Evento: Lo Svolgi...Université de Montréal
RIASSUNTO
Questa giornata sarà strutturata in sette lezioni teorico-cliniche per illustrare lo svolgimento della Terapia Familiare Culturale dalla “terapia di soglia” alla “terapia evenemenziale.” Le concezioni teoriche saranno intrecciate con sette situazioni cliniche per dimostrare la loro rilevanza clinica. L’autore farà riferimento alle sue pubblicazioni in italiano ed in inglese.
ABSTRACT
This theoretical teaching day at the Accademia di Psicoterapia della Famiglia in Rome will be structured in seven theoretical-clinical lessons to illustrate the unfolding of Cultural Family Therapy from “Threshold Therapy” to “Evental Therapy.” Theoretical conceptions will be interwoven with seven clinical predicaments to demonstrate their clinical relevance. The author will make reference to his publications in Italian and in English.
L'attenzione sarà posta sulla generazione orizzontale e ancora più nello specifico, sulla friatria. L’obiettivo sarà quello di far luce sulle dinamiche che intercorrono nella relazione fra fratelli, in particolare quando uno di questi è il paziente designato. Ci interrogheremo sull’importanza della “risorsa fratelli”, sul ruolo del sintomo nel veicolare un messaggio al fratello e sulla trasmissione, e rielaborazione, delle aspettative e dei miti familiari, verso l’individuazione e la differenziazione del sé nella fratria. Come si sta con un fratello che fa troppo rumore? Quali vissuti, emozioni e sentimenti sperimenta il fratello “sano”? Chi ha deciso che l’altro deve essere “malato”? Queste sono alcune domande che ci guideranno e su cui mi interrogo ogni volta in cui si presenta una famiglia con un fratello, a cui è stato assegnato il ruolo di paziente designato.
Quando parliamo di educazione, parliamo anche di responsabilità. I genitori sono fondamentalmente responsabili di due cose, dell’alimentazione dei figli, e dello stile dei rapporti all’interno della famiglia, del buon clima e dell’armonia; si nutre non soltanto il corpo dei figli. Le due responsabilità sono strettamente legate tra loro, dato che il rapporto con il cibo è intrecciato con il rapporto con chi ci dà il cibo, creando il connubio cibo-affetto, ovvero cibo relazione. Un altro aspetto importante è quello della qualità del rapporto perché incide molto sulle risposte del bambino ed è fondamentale per lo sviluppo psicofisico.
Sfida alla genitoralita’, ciclo di conferenze Comune di Giussano 2017Luisa Ghianda
CICLO DI CONFERENZE: SFIDA ALLA GENITORIALITA'
Comune di Giussano MB, Sala Consiliare “A. Sassu”
16-01-'17: I “NO” CHE AIUTANO A CRESCERE
13-02-'17: GESTIONE DEI CONFLITTI
06-03-'17: QUANDO ESSERE GENITORI DIPENDE DALLA CULTURA, UN CONFRONTO TRA DIVERSE PRATICHE DI MATERNAGE
03-04-'17: ALLA RICERCA DI SE STESSI, GLI ADOLESCENTI E L’IDENTITA’ CULTURALE
Non è facile essere genitori. La relazione educativa richiede intelligenza emotiva, conoscenza di sé, equilibrio interiore, energia. Il genitore svolge un compito delicato, spesso carico di contrarietà, ruolo che necessita di buone competenze psico-sociali, oltre che di buone doti personali.
Durante le serate verrà esplorata la genitorialità in una prospettiva psico-culturale, con l’obiettivo di fornire le coordinate per una sana gestione del ruolo educativo a partire da uno scambio di vissuti ed esperienze tra i partecipanti, dove l’incontro tra persone accomunate dallo stesso ruolo è fonte di trasformazione, crescita, chiarimento di dubbi e opportunità per trovare risposte concrete alle difficoltà relazionali con i propri figli.
Relatrici: Dott.ssa Luisa Ghianda e Dott.ssa Chiara Dallavalle
studio Kappa Desio MB - www.studiokappa.it
Moderatrice: Assessore Avv. Elisa Grosso
Luisa Ghianda, laureata in psicologia ed in lingue e letterature straniere, counselor psicosociale formata in Analisi transazionale, psicodrammatista, conduttore di gruppo con metodi attivi, specializzata nella gestione dei conflitti in ambito privato ed organizzativo. Si occupa di formazione comportamentale in ambito organizzativo e percorsi di counseling individuale e di gruppo in ambito privato.
Chiara Dallavalle, PhD in antropologia culturale, ha approfondito il tema delle migrazioni e dell’intercultura integrando l’attività universitaria con il lavoro sul campo nell’ambito delle migrazioni forzate. Progetta e conduce percorsi di facilitazione culturale, e realizza interventi di ricerca-azione in ambito interculturale con l’obiettivo di analizzare e migliorare le pratiche professionali attraverso la costruzione di modalità operative condivise.
I primi colloqui col minore....Quando un minore inizia un percorso terapeutico, come terapeuti come dobbiamo muoverci e cosa considerare ? spunti di riflessione secondo l'approccio dell' analisi transazionale
6. -Terza fase-RITORNO DELL’EVOLUTIVITA’ Teoria evolutiva delle relazioni familiari La storia individuale del sintomo acquista significato attraverso almeno tre generazioni La prospettiva trigenerazionale consente di superare una crisi “congelata” sul singolo per affrontare una crisi di sviluppo in un gruppo che ha una storia Terapeuta: individua le configurazioni familiari per comprendere il contesto e le forme di organizzazione affettiva della famiglia all’interno delle quali collocare i disturbi del bambino
7. Andolfi individua una serie di configurazioni familiari distorte : LA DIADE DISFUNZIONALE IL MATRIMONIO A TRE LA PSEUDO-SEPARAZIONE LA TRIADE DISFUNZIONALE IL NON PIU’ COPPIA- SOLO FAMIGLIA
9. LA DIADE DISFUNZIONALE Configurazione familiare in cui è presente un solo genitore di cui il bambino rischia di diventare il partner Attraverso un processo di identificazione distorta il bambino assume il ruolo di compagno della madre come se lo fosse realmente Il terapeuta deve riconoscere le richieste più o meno esplicite che il genitore fa al figlio e ancor di più capire quando questa funzione vicariante diventa una parte fondante dell’identità del bambino
10. Accudimento invertito La protettività, funzione primaria del genitore, viene qui esercitata rigidamente, in un rovesciamento di ruoli, dal figlio nei confronti della madre I bisogni del bambino di essere protetto e accudito vengono negati Grave rischio di compromissione del processo evolutivo che può sfociare in sintomo
11. I sintomi infantili come “copertura” della rabbia/impotenza del genitore Rabbia e sentimenti distruttivi spesso caratterizzano chi ha sperimentato perdita, rottura di un legame, abbandono e rifiuto, situazioni in cui violenza e aggressività sono presenti nei rapporti familiari Altre volte il genitore vive un senso di impotenza, si sente senza via d’uscita, esprime sentimenti di disperazione e incapacità ad affrontare la vita Spesso l’impotenza si manifesta quando si supera un certo limite di tollerabilità alla rabbia
12. La famiglia d’origine come terzo conflittuale Introdurre il terzo nella relazione madre-bambino diventa fondamentale per comprendere la dinamica della famiglia Spesso i rapporti con la famiglia d’origine sono interrotti, i contatti sono rari e conflittuali oppure connotati da giudizi, accuse, colpevolizzazioni e risentimenti Una madre sola e abbandonata spesso lo è stata, come figlia, anche nella sua famiglia d’origine
13. OBIETTIVI TERAPEUTICI Il terapeuta è un facilitatore teso a restituire competenza alla famiglia in quanto unica a poter trovare soluzioni al proprio disagio e a possedere risorse per uscire dal proprio blocco evolutivo
27. Illustrazione clinica: la famiglia Xang Lawrence, bambino cinese di undici anni, vive solo con la madre da quando è nato. Arrivano in consultazione per un problema di iperattività piuttosto elevato. Andolfi, come consulente, dopo aver conosciuto la storia familiare propone al terapeuta di chiedere al bambino di telefonare ai nonni materni per farli partecipare all’incontro.
29. IL MATRIMONIO A TRE Situazione in cui il figlio nasce prima che per i genitori ci sia stata la possibilità di costruire una vera intesa di coppia Spesso la presenza o l’attesa di un figlio fa decidere ai due di unirsi il bambino “fa sposare i genitori” Si diventa famiglia prima che ci sia la possibilità di essere coppia
30. I sintomi infantili e la tirannia del controllo sugli adulti Le manifestazioni sintomatiche del bambino diventano una forma di controllo esasperato sull’intera famiglia il bambino detta le regole, sfida o ricatta affettivamente i genitori Comportamento controllante e tirannico del bambino tentativo di coprire vuoti e insicurezze degli adulti attirando l’attenzione di tutti sui suoi sintomi
31. La delega della responsabilità: gli adulti chiedono il permesso al bambino I genitori, travolti dalla “gravità” del sintomo, si sentono espropriati, sottomessi, colpevoli e impauriti Si realizza una delega della responsabilità, una resa alle pretese del figlio Paradossalmente “chiedono il permesso” al figlio, aumentando la sua insicurezza e onnipotenza, perché per loro è impossibile cogliere la richiesta di rassicurazione e contenimento che è celata dietro il comportamento tirannico del bambino
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34. IL “DO UT DES” DELLA RELAZIONE TERAPEUTICA CON IL BAMBINO: IL TERAPEUTA TOGLIE AL BAMBINO IL CONTROLLO SUI GENITORI, IL BAMBINO AFFIDA I GENITORI AL TERAPEUTA
35. FAR “RISPOSARE” I GENITORI IN SEDUTA E COSTRUIRE UN CONFINE TRA PIANO DEGLI ADULTI E PIANO DEI FIGLI
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41. La famiglia Dosi Lucia ha nove anni ed è portata in terapia dai genitori perché da più di due soffre di forti mal di pancia sia a casa che a scuola. I suoi disturbi, di origine psicosomatica, tiranneggiano i genitori giorno e notte, ha infatti continue crisi di pianto e spesso sveglia i genitori pretendendo di dormire con loro. Ha una sorella più piccola, Clara, di quattro anni, che sembra essere abbastanza trascurata, in quanto non crea problemi.
43. LA PSEUDO-SEPARAZIONE E IL BAMBINO CHE TIENE UNITI Separazione di coppia incompleta sul piano psicologico nella quale il figlio funge da collante che tiene uniti i due coniugi.
47. Separazioni incomplete e sintomi infantili Spesso il bambino tiene uniti i genitori separati, i quali non sono riusciti a chiarire in modo coerente che non sono più una coppia. Nesso tra il disturbo infantile e la situazione di confusione nel piano dei genitori I genitori hanno il compito di aiutare i figli nell’elaborazione della perdita e nella definizione chiara e coerente della loro relazione di ex coniugi La sintomatologia del bambino tende a regredire rapidamente quando nel processo terapeutico si avvia un processo di chiarificazione e definizione degli adulti
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49. Figlio come “arma di ricatto” trascuratezza o abuso affettivo: il bambino viene esposto a situazioni traumatiche che non lo riguardano Coniugi talmente incastrati nella problematica di non elaborazione della separazione che l’attenzione al bambino e ai suoi bisogni diventa secondaria
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51. quello che “insegue” ha spesso una storia di iperdipendenza dalla famiglia d’origine Si tratta di modalità complementari di mancato svincolo che alimenta l’incastro della non definizione
57. La famiglia Mazzi Gianni ha undici anni, portato in terapia perché da circa due soffre di encopresi, che si presenta sia a casa che a scuola, con conseguente vergogna del bambino e apprensione dei genitori. I genitori sono separati da quando lui aveva 4 anni, ma non c’è ancora stato il distacco affettivo. Lo pseudo-legame di coppia, negato a livello ufficiale,viene rinforzato da Gianni che con la sua “cacca” fa da ponte tra i due nuclei familiari.