Relazione presentata al 3.Convegno internazionale "La biblioteca apprende", Innsbruck 2007; con il titolo: "Crediti formativi e tirocini nelle biblioteche dell'Università di Pisa ovvero innovative forme di apprendimento in biblioteca"
La “biblioteca diffusa” della Scuola Media “Pascoli” di Torino, di D. MarantaLuisa Marquardt
La Prof.ssa Daniela Maranta, docente materie letterarie e referente della Biblioteca scolastica presso l'IC Rita Levi-Montalcini di Torino, illustra le caratteristiche e la ricaduta didattica e culturale della biblioteca diffusa della Scuola media «Giovanni Pascoli».
La scuola, a seguito della ristrutturazione che l’ha riconsegnata alla città a settembre 2019, si presenta agli occhi degli allievi e degli utenti come un elemento di discontinuità rispetto al passato: essa ambisce a diventare punto di riferimento culturale non soltanto per la comunità scolastica, ma per tutto il quartiere che la ospita.
In quest’ottica la biblioteca è stata pensata e strutturata, a partire dalla sua dislocazione su diversi piani, passando attraverso la specificità tematica attribuita a ciascuna area lettura.
L’accoglienza che ogni luogo offre sta già stimolando gli allievi e le allieve dell’Istituto alla scoperta di nuove occasioni di apprendimento, oltre a motivarli nella partecipazione alle diverse attività proposte, anche in collaborazione con la Rete di biblioteche scolastiche a cui la scuola aderisce.
Presentazione biblioteca Scuola primaria Pontecagnano faiano (SA)Maria Cimino
Presentazione della Biblioteca Multiculturale della Scuola Primaria di S. Antonio Pontecagnano Faiano. Si possono trovare favole, fiabe e racconti di tutto il mondo e un settore di educazione interculturale molto ricco.
Biblioteca "Alessandro Cieri": uno spazio poeticamente innovativo, di Costanz...Luisa Marquardt
La docente bibliotecaria Costanza Buttinelli illustra la genesi, le caratteristiche e gli sviluppi della Biblioteca Alessandro Cieri della Scuola primaria Randaccio dell'I.C. Piersanti Mattarella di Roma.
Abstract: la biblioteca “Alessandro Cieri” nasce nel 2018 all’interno della scuola primaria “G. Randaccio”, plesso dell’I.C. “Piersanti Mattarella”, per desiderio dei genitori di Alessandro, Luca Cieri e Daniela Picarelli con lo scopo di ricordare il bambino che frequentava la scuola e che è mancato dopo una lunga e drammatica malattia.
L’intenzione di realizzare una biblioteca bellissima e innovativa si sostanzia nell’affidare la sua realizzazione all’architetto Gianluca Ficorilli, che insieme alla bibliotecaria Costanza Buttinelli, attiva dal 2007 nella scuola nell’ambito della educazione e promozione della lettura, declina un progetto integrato, architettonico e culturale, con prospettive diverse ma complementari nello stesso luogo.
La biblioteca viene organizzata per centri di interesse e al suo interno è possibile vedere film, consultare libri, ascoltare letture ad alta voce, usare la lettura aumentata,. Lo spazio è attrezzato per allestire mostre. Già realizzata, con la collaborazione del Goethe Institut di Roma «Mondo Matto», con le illustrazioni tratte dal libro omonimo di Atak, pubblicato dall’editore Orecchio Acerbo nel 2010, corredata da un ricco apparato didattico multimediale.
Lo spazio è arricchito dalla donazione di un’opera dell’artista multidisciplinare Felice Limosani, da lui stesso offerta, un rebus realizzato con tubi luminosi, a sottolineare che arte e bellezza sono una delle più efficaci forme di educazione precoce.
Grande cura è stata posta nella scelta dei libri, la selezione è stata guidata da un rigoroso principio di qualità con criteri connotati dalla attenzione alla complessiva qualità editoriale, riscontrabile nella veste editoriale, nei testi e/o nelle illustrazioni, nelle qualità autoriali, nella complessità e intensità dei contenuti, nelle possibilità di utilizzo.
Tale selezione ha tenuto conto di acquisire anche testi fondamentali nel testimoniare la storia della letteratura e dell’editoria per l’infanzia in Italia, e testi destinati alla lettura aumentativa alternativa.
Come è noto la presenza di una biblioteca scolastica attiva, migliora la qualità dell’offerta formativa degli istituti scolastici.
La biblioteca diffusa per promuovere la lettura a scuola: una sfida per il Li...Luisa Marquardt
La Prof.ssa Emanuela Sangalli, docente e referente della biblioteca scolastica presso il Liceo Classico Vivona di Roma, illustra le motivazioni che hanno condotto alla scelta di ideare nuovi luoghi di lettura per integrare didattica e lettura in tutte le sue forme al Liceo Vivona e, conseguentemente, di ampliare gli spazi della biblioteca scolastica attraverso la creazione di spazi lettura nei vari piani dell'edificio scolastico.
L'attuazione di un progetto modulare avviato nel 2014 ha riguardato la formazione di un gruppo di lavoro misto, la catalogazione e la valorizzazione del patrimonio bibliotecario, la trasformazione di alcuni locali, con interventi nei corridoi e nell'aula magna.Il presupposto teorico si basa sulla centralità dell'utente e dei suoi bisogni di informazione, lettura e socializzazione: il sistema complesso della biblioteca, attraverso le sue articolazioni fondamentali - personale, spazi e collezioni -, l'insieme dei servizi e delle attività educative e culturali, deve rispondere puntualmente anche attraverso una efficace promozione della lettura.
La rilevazione dei comportamenti, delle esigenze, delle aspettative e delle proposte dell’utenza è stata oggetto di due tesi empiriche svolte presso il Liceo Vivona. I risultati hanno costituito la base per individuare in alcuni spazi poco utilizzati e anonimi nuovi punti di incontro con la lettura, ampliando le opportunità di accesso all'informazione che già la scuola offre, per esempio, attraverso il prestito elettronico (MLOL).
La creazione di spazi lettura, spesso presenti negli altri gradi dell'istruzione, andrebbe promossa anche nella scuola secondaria di secondo grado per stimolare interessi e curiosità e promuovere la lettura, in modo costante e articolato, soprattutto nell'età adolescenziale, periodo in cui si registra la disaffezione verso la lettura.
Biblioteca scolastica, didattica e lettura: strategie di valorizzazione. L’es...Luisa Marquardt
La Prof.ssa Daniela Benincasa, dirigente scolastico del Liceo Classico Statale "Francesco Vivona" di Roma, illustra l'esperienza del Liceo da lei diretto, evidenziando le strategie che un Dirigente Scolastico può mettere in campo per la costruzione/valorizzazione della Biblioteca Scolastica per la didattica ed il territorio.
L’esperienza del Liceo Classico Statale “F. Vivona” dalla creazione / motivazione del team di lavoro - con la formazione e valorizzazione delle diverse competenze professionali- all’individuazione della Biblioteca come fulcro del Piano di Miglioramento (PDM) della scuola e della definizione condivisa del curricolo verticale in Rete; dal coinvolgimento in Rete di Enti e Istituzioni del territorio - Bibliopoint - alla ridefinizione funzionale degli spazi e l’ottimizzazione delle risorse nell’ottica di servizio per la didattica, la promozione della lettura e il territorio.
La “biblioteca diffusa” della Scuola Media “Pascoli” di Torino, di D. MarantaLuisa Marquardt
La Prof.ssa Daniela Maranta, docente materie letterarie e referente della Biblioteca scolastica presso l'IC Rita Levi-Montalcini di Torino, illustra le caratteristiche e la ricaduta didattica e culturale della biblioteca diffusa della Scuola media «Giovanni Pascoli».
La scuola, a seguito della ristrutturazione che l’ha riconsegnata alla città a settembre 2019, si presenta agli occhi degli allievi e degli utenti come un elemento di discontinuità rispetto al passato: essa ambisce a diventare punto di riferimento culturale non soltanto per la comunità scolastica, ma per tutto il quartiere che la ospita.
In quest’ottica la biblioteca è stata pensata e strutturata, a partire dalla sua dislocazione su diversi piani, passando attraverso la specificità tematica attribuita a ciascuna area lettura.
L’accoglienza che ogni luogo offre sta già stimolando gli allievi e le allieve dell’Istituto alla scoperta di nuove occasioni di apprendimento, oltre a motivarli nella partecipazione alle diverse attività proposte, anche in collaborazione con la Rete di biblioteche scolastiche a cui la scuola aderisce.
Presentazione biblioteca Scuola primaria Pontecagnano faiano (SA)Maria Cimino
Presentazione della Biblioteca Multiculturale della Scuola Primaria di S. Antonio Pontecagnano Faiano. Si possono trovare favole, fiabe e racconti di tutto il mondo e un settore di educazione interculturale molto ricco.
Biblioteca "Alessandro Cieri": uno spazio poeticamente innovativo, di Costanz...Luisa Marquardt
La docente bibliotecaria Costanza Buttinelli illustra la genesi, le caratteristiche e gli sviluppi della Biblioteca Alessandro Cieri della Scuola primaria Randaccio dell'I.C. Piersanti Mattarella di Roma.
Abstract: la biblioteca “Alessandro Cieri” nasce nel 2018 all’interno della scuola primaria “G. Randaccio”, plesso dell’I.C. “Piersanti Mattarella”, per desiderio dei genitori di Alessandro, Luca Cieri e Daniela Picarelli con lo scopo di ricordare il bambino che frequentava la scuola e che è mancato dopo una lunga e drammatica malattia.
L’intenzione di realizzare una biblioteca bellissima e innovativa si sostanzia nell’affidare la sua realizzazione all’architetto Gianluca Ficorilli, che insieme alla bibliotecaria Costanza Buttinelli, attiva dal 2007 nella scuola nell’ambito della educazione e promozione della lettura, declina un progetto integrato, architettonico e culturale, con prospettive diverse ma complementari nello stesso luogo.
La biblioteca viene organizzata per centri di interesse e al suo interno è possibile vedere film, consultare libri, ascoltare letture ad alta voce, usare la lettura aumentata,. Lo spazio è attrezzato per allestire mostre. Già realizzata, con la collaborazione del Goethe Institut di Roma «Mondo Matto», con le illustrazioni tratte dal libro omonimo di Atak, pubblicato dall’editore Orecchio Acerbo nel 2010, corredata da un ricco apparato didattico multimediale.
Lo spazio è arricchito dalla donazione di un’opera dell’artista multidisciplinare Felice Limosani, da lui stesso offerta, un rebus realizzato con tubi luminosi, a sottolineare che arte e bellezza sono una delle più efficaci forme di educazione precoce.
Grande cura è stata posta nella scelta dei libri, la selezione è stata guidata da un rigoroso principio di qualità con criteri connotati dalla attenzione alla complessiva qualità editoriale, riscontrabile nella veste editoriale, nei testi e/o nelle illustrazioni, nelle qualità autoriali, nella complessità e intensità dei contenuti, nelle possibilità di utilizzo.
Tale selezione ha tenuto conto di acquisire anche testi fondamentali nel testimoniare la storia della letteratura e dell’editoria per l’infanzia in Italia, e testi destinati alla lettura aumentativa alternativa.
Come è noto la presenza di una biblioteca scolastica attiva, migliora la qualità dell’offerta formativa degli istituti scolastici.
La biblioteca diffusa per promuovere la lettura a scuola: una sfida per il Li...Luisa Marquardt
La Prof.ssa Emanuela Sangalli, docente e referente della biblioteca scolastica presso il Liceo Classico Vivona di Roma, illustra le motivazioni che hanno condotto alla scelta di ideare nuovi luoghi di lettura per integrare didattica e lettura in tutte le sue forme al Liceo Vivona e, conseguentemente, di ampliare gli spazi della biblioteca scolastica attraverso la creazione di spazi lettura nei vari piani dell'edificio scolastico.
L'attuazione di un progetto modulare avviato nel 2014 ha riguardato la formazione di un gruppo di lavoro misto, la catalogazione e la valorizzazione del patrimonio bibliotecario, la trasformazione di alcuni locali, con interventi nei corridoi e nell'aula magna.Il presupposto teorico si basa sulla centralità dell'utente e dei suoi bisogni di informazione, lettura e socializzazione: il sistema complesso della biblioteca, attraverso le sue articolazioni fondamentali - personale, spazi e collezioni -, l'insieme dei servizi e delle attività educative e culturali, deve rispondere puntualmente anche attraverso una efficace promozione della lettura.
La rilevazione dei comportamenti, delle esigenze, delle aspettative e delle proposte dell’utenza è stata oggetto di due tesi empiriche svolte presso il Liceo Vivona. I risultati hanno costituito la base per individuare in alcuni spazi poco utilizzati e anonimi nuovi punti di incontro con la lettura, ampliando le opportunità di accesso all'informazione che già la scuola offre, per esempio, attraverso il prestito elettronico (MLOL).
La creazione di spazi lettura, spesso presenti negli altri gradi dell'istruzione, andrebbe promossa anche nella scuola secondaria di secondo grado per stimolare interessi e curiosità e promuovere la lettura, in modo costante e articolato, soprattutto nell'età adolescenziale, periodo in cui si registra la disaffezione verso la lettura.
Biblioteca scolastica, didattica e lettura: strategie di valorizzazione. L’es...Luisa Marquardt
La Prof.ssa Daniela Benincasa, dirigente scolastico del Liceo Classico Statale "Francesco Vivona" di Roma, illustra l'esperienza del Liceo da lei diretto, evidenziando le strategie che un Dirigente Scolastico può mettere in campo per la costruzione/valorizzazione della Biblioteca Scolastica per la didattica ed il territorio.
L’esperienza del Liceo Classico Statale “F. Vivona” dalla creazione / motivazione del team di lavoro - con la formazione e valorizzazione delle diverse competenze professionali- all’individuazione della Biblioteca come fulcro del Piano di Miglioramento (PDM) della scuola e della definizione condivisa del curricolo verticale in Rete; dal coinvolgimento in Rete di Enti e Istituzioni del territorio - Bibliopoint - alla ridefinizione funzionale degli spazi e l’ottimizzazione delle risorse nell’ottica di servizio per la didattica, la promozione della lettura e il territorio.
Relazione presentata il 21 aprile 2015 a un pubblico di non bibliotecari*, per illustrare il ruolo delle biblioteche nell'ambito della sostenibilità e dello 'smart living' _ An overview about libraries, librarians, knowledge, communities, sustainibility, smart living
Le mille e una aspettativa: i bibliotecari pubblici di fronte al mondo che ca...Anna Galluzzi
L'intervento costituisce l'avvio di una riflessione che sarà sviluppata più ampiamente nei prossimi mesi a partire da una ricerca che verrà svolta insieme a Chiara Faggiolani. La ricerca ha lo scopo di fare emergere tendenze, aspettative e bisogni comuni relativi alle nuove sedi bibliotecarie ad ampio spettro e bassa soglia, sempre più «luogo di approdo di numerose "derive urbane" e di emersione di una domanda sociale, più o meno latente, presente nel territorio». I bibliotecari sono dunque chiamati a interpretare, oltre a quelli tradizionali, ruoli sempre più ampi e diversificati: attivi social manager, esperti di tecnologie per la gestione e l'utilizzo degli ebook, collaboratori di Wikipedia, animatori culturali a tutto tondo, gestori di makerspaces, facilitatori dell'apprendimento e della creazione di conoscenza, formatori nell'ambito della digital and information literacy, attori del welfare sociale nei servizi legati all'occupazione, alla salute, agli immigrati. L'esito è un senso di inadeguatezza e di spaesamento in alcuni casi, ovvero una scelta basata su propensioni e preferenze individuali in altri. La sfida è capire fin dove si possono ampliare i margini delle competenze del bibliotecario pubblico e da che punto in poi bisogna ragionare sulla complementarità e la compresenza di figure professionali differenti, in un generale ripensamento del welfare locale e dell'uso degli spazi bibliotecari.
Internet Festival 2014: Computer che insegnano, Computer che imparano.
Slides dell'intervento di Cross Library all'Internet Festival del 11 Ottobre scorso a Pisa.Tecnologie del linguaggio per la scuola e strumenti di Digital Humanities per leggere ed esplorare i classici della letteratura.
Una biblioteca scolastica per la costruzione di identità e di partecipazioneMarta Marchi
una scuola - una biblioteca: come una biblioteca scolastica e le attività promosse da essa possano integrarsi con le esigenze di formazione delle attuali e future generazioni
Leggere a scuola e' una questione di scelteMarta Marchi
La scuola può scegliere di utilizzare strumenti alternativi al libro di testo, ossia una moltitudine di risorse, libri, generi e supporti anche mediali. L'obiettivo immediato è costruire insieme un metodo di ricerca e rispondere alle identità ed esigenze di ciascun bambino. L'obiettivo a lungo termine è costruire cittadini consapevoli e critici di domani.
Coesione Sociale - Il cohousing a MilanoElena Colli
Can you think about a new way of living your home, your neighbourhood, your city? This is a little example of what co-housing is and what are its different implementations in the city of Milan.
Ritorno alla realtà: biblioteche digitali e spazi di coworking nell'epoca del...Tommaso Paiano
L'intervento illustra alcuni aspetti della sharing economy che si fonda principalmente su tre fattori chiave: condivisione di beni e competenze, relazioni orizzontali tra individui e organizzazioni, nuove piattaforme e tecnologie informatiche. Dalla combinazione di questi elementi è nato anche il coworking, un nuovo stile lavorativo che coinvolge a livello mondiale un'ampia gamma di professionisti della conoscenza che mettono in comune luoghi fisici e digitali, attivando potenti processi innovativi e creativi, capaci di generare ricchezza e benessere.
Che si tratti di condividere spazi, tempo, informazioni, documenti, servizi, la sharing economy sta aprendo nuove opportunità di evoluzione anche per i bibliotecari che, se da una parte, tramite spazi di coworking pubblico allestiti in biblioteca, possono fornire una rete fisica affidabile, di sostegno, aperta ad architetti, designer, consulenti di marketing, traduttori, programmatori informatici, ingegneri, piccoli artigiani locali ecc, dall'altra, attraverso adeguati servizi di mobile reference e di digital library (che garantiscano ai coworkers l'accesso ai dati e ai contenuti allo stesso modo in cui lo fanno, per esempio, gli utenti delle biblioteche accademiche o pubbliche), possono rendersi utili anche negli spazi privati, fuori dalla mura tra le quali hanno sempre operato.
Relazione presentata il 21 aprile 2015 a un pubblico di non bibliotecari*, per illustrare il ruolo delle biblioteche nell'ambito della sostenibilità e dello 'smart living' _ An overview about libraries, librarians, knowledge, communities, sustainibility, smart living
Le mille e una aspettativa: i bibliotecari pubblici di fronte al mondo che ca...Anna Galluzzi
L'intervento costituisce l'avvio di una riflessione che sarà sviluppata più ampiamente nei prossimi mesi a partire da una ricerca che verrà svolta insieme a Chiara Faggiolani. La ricerca ha lo scopo di fare emergere tendenze, aspettative e bisogni comuni relativi alle nuove sedi bibliotecarie ad ampio spettro e bassa soglia, sempre più «luogo di approdo di numerose "derive urbane" e di emersione di una domanda sociale, più o meno latente, presente nel territorio». I bibliotecari sono dunque chiamati a interpretare, oltre a quelli tradizionali, ruoli sempre più ampi e diversificati: attivi social manager, esperti di tecnologie per la gestione e l'utilizzo degli ebook, collaboratori di Wikipedia, animatori culturali a tutto tondo, gestori di makerspaces, facilitatori dell'apprendimento e della creazione di conoscenza, formatori nell'ambito della digital and information literacy, attori del welfare sociale nei servizi legati all'occupazione, alla salute, agli immigrati. L'esito è un senso di inadeguatezza e di spaesamento in alcuni casi, ovvero una scelta basata su propensioni e preferenze individuali in altri. La sfida è capire fin dove si possono ampliare i margini delle competenze del bibliotecario pubblico e da che punto in poi bisogna ragionare sulla complementarità e la compresenza di figure professionali differenti, in un generale ripensamento del welfare locale e dell'uso degli spazi bibliotecari.
Internet Festival 2014: Computer che insegnano, Computer che imparano.
Slides dell'intervento di Cross Library all'Internet Festival del 11 Ottobre scorso a Pisa.Tecnologie del linguaggio per la scuola e strumenti di Digital Humanities per leggere ed esplorare i classici della letteratura.
Una biblioteca scolastica per la costruzione di identità e di partecipazioneMarta Marchi
una scuola - una biblioteca: come una biblioteca scolastica e le attività promosse da essa possano integrarsi con le esigenze di formazione delle attuali e future generazioni
Leggere a scuola e' una questione di scelteMarta Marchi
La scuola può scegliere di utilizzare strumenti alternativi al libro di testo, ossia una moltitudine di risorse, libri, generi e supporti anche mediali. L'obiettivo immediato è costruire insieme un metodo di ricerca e rispondere alle identità ed esigenze di ciascun bambino. L'obiettivo a lungo termine è costruire cittadini consapevoli e critici di domani.
Coesione Sociale - Il cohousing a MilanoElena Colli
Can you think about a new way of living your home, your neighbourhood, your city? This is a little example of what co-housing is and what are its different implementations in the city of Milan.
Ritorno alla realtà: biblioteche digitali e spazi di coworking nell'epoca del...Tommaso Paiano
L'intervento illustra alcuni aspetti della sharing economy che si fonda principalmente su tre fattori chiave: condivisione di beni e competenze, relazioni orizzontali tra individui e organizzazioni, nuove piattaforme e tecnologie informatiche. Dalla combinazione di questi elementi è nato anche il coworking, un nuovo stile lavorativo che coinvolge a livello mondiale un'ampia gamma di professionisti della conoscenza che mettono in comune luoghi fisici e digitali, attivando potenti processi innovativi e creativi, capaci di generare ricchezza e benessere.
Che si tratti di condividere spazi, tempo, informazioni, documenti, servizi, la sharing economy sta aprendo nuove opportunità di evoluzione anche per i bibliotecari che, se da una parte, tramite spazi di coworking pubblico allestiti in biblioteca, possono fornire una rete fisica affidabile, di sostegno, aperta ad architetti, designer, consulenti di marketing, traduttori, programmatori informatici, ingegneri, piccoli artigiani locali ecc, dall'altra, attraverso adeguati servizi di mobile reference e di digital library (che garantiscano ai coworkers l'accesso ai dati e ai contenuti allo stesso modo in cui lo fanno, per esempio, gli utenti delle biblioteche accademiche o pubbliche), possono rendersi utili anche negli spazi privati, fuori dalla mura tra le quali hanno sempre operato.
Cosa ci si può fare di una vecchia scuola inutilizzata, di una fabbrica dismessa, di aree abbandonate o di spazi pubblici dimenticati?
Come trasformarle in attivi community asset?
Come costruire e condividere le informazioni, stimolare la partecipazione civica, sperimentare e fertilizzare le pratiche della scoperta, riappropriazione e cura degli spazi?
Quali sono le esperienze più interessanti?
Come agiscono, quali politiche pubbliche costruiscono, come cambia la partecipazione, quali i rapporti con le amministrazioni, quali effetti ed esiti producono?
Qual è il nesso che lega la comunità, il dimorare, gli hackerspaces, il riuso dello spazio urbano dismesso, il crowdsourcing, la funzione sociale della proprietà privata, i nuovi modelli di business e l'innovazione sociale?
Condomini solidali e servizi innovativi per le persone anziane - Programma Cu...Associazione HousingLab
Una tavola rotonda che ha messo a confronto esperienze innovative in Italia che si muovono sui temi legati a all'invecchiamento attivo, la solidarietà tra le generazioni e i servizi abitativi.
A cura di ABITARESOCIALE, gruppo esperto nella progettazione di soluzioni abitative per anziani.
La seconda edizione del Festival delle comunità del cambiamento | 13-14 Giug...RENA
La seconda edizione del Festival delle Comunità del Cambiamento sarà uno spazio aperto alla contaminazione, per aumentare l’impatto delle azioni in campo.
Dopo la straordinaria esperienza della prima edizione, ci poniamo l’obiettivo di esplorare e formulare insieme nuove pratiche e visioni di futuro per stimolare le comunità del cambiamento e fare in modo che possano acquisire maggiore impatto sulla società e maggiore peso sul piano del dibattito pubblico.
Il 13 e il 14 Giugno a Bologna, con pitch ispirazionali, panel, sessioni formative e laboratori in contemporanea in 6 sale, vogliamo creare ponti tra le comunità del cambiamento e le istituzioni, identificare spazi di confronto e co-progettazione, lavorare sulla costruzione di «coalizioni di attori» tematiche e sul loro rafforzamento, dando seguito a quanto già accaduto spontaneamente a valle dell’edizione 2014.
La biblioteca del terzo millennio si pone l'obiettivo di formare il suo variegato pubblico offrendo percorsi di information literacy con l'utilizzo delle tecnologie a distanza
Relazione "Tirocini e crediti formativi in alcune biblioteche umanistiche e scientifiche", presentata nel corso del Seminario "Formare gli utenti: dalle istruzioni ai percorsi personalizzati", Pisa 20 giugno 2007
Crediti liberi e tirocini nelle biblioteche dell'Università di Pisapatrizia lùperi
Relazione "Crediti liberi e tirocini nelle biblioteche dell'Università di Pisa", presentata al Seminario AIB "Apprendere nelle biblioteche toscane", Pisa, 25 settembre 2006
Il modello didattico EAS (Episodi di Apprendimento Situati) - messo a punto da Pier Cesare Rivoltella in tre volumi usciti per la casa editrice La Scuola di Brescia (2013, 2015, 2016) - costituisce una possibile risposta alla crisi della lezione frontale nella scuola e all'università e, più in generale, alla difficoltà diffusa tra i docenti di entrare in contatto “culturale” con una generazione costantemente connessa, con le sue abitudini e i suoi consumi.
L’EAS è un dispositivo professionale molto efficace nell’organizzare l’attività didattica in ambienti che, a ritmi diversi, stanno diventando sempre più digitali. Dal punto di vista metodologico, l’Eas si fonda sull'idea che lo studente abbia parte attiva nell'apprendimento, sviluppi le competenze necessarie per abitare la società attuale e si formi dal punto di vista disciplinare e interdisciplinare.
New librarianship: un futuro sociale per biblioteche e bibliotecari?Anna Galluzzi
L’intervento prende spunto dal recente volume di David Lankes, The atlas of new librarianship, per interrogarsi sul ruolo delle biblioteche e sui contenuti della professione in un contesto nel quale la biblioteca come spazio fisico viene messa in discussione in virtù dei processi di convergenza al digitale e gli effetti della crisi economica impongono alle biblioteche e ai bibliotecari la necessità di giustificare e dimostrare la loro utilità sociale.
La new librarianship di Lankes si basa sul presupposto che “la missione dei bibliotecari consiste nel migliorare la società facilitando la creazione della conoscenza nelle loro comunità di riferimento”. In sostanza, la tesi principale sostenuta da Lankes è che sia necessaria una rifondazione ontologica della biblioteconomia basata su un corretto posizionamento delle biblioteche e dei bibliotecari, il cui ruolo non è incentrato sull'oggetto libro, né su qualunque altro tipo di supporto o di tecnologia dovesse diventare vettore di contenuti (quelli che Lankes chiama artifacts), bensì sulla capacità dei bibliotecari di continuare a svolgere il ruolo di facilitatori del processo di creazione della conoscenza in un contesto di apprendimento partecipativo.
Per farlo, il bibliotecario deve prendere parte attiva alla conversazione attraverso cui avviene il processo dell'apprendimento ovvero creare le condizioni per facilitare e/o potenziare tale conversazione, separando di fatto il proprio destino da quello delle biblioteche.
L’aspetto più critico di questa visione consiste nel trasformare tale punto di vista in convinzione comune all'interno della professione e in percezione diffusa nella società, ribaltando secoli di associazione mentale e pratica tra biblioteche, bibliotecari e libri (o altri supporti del sapere), come anche le più recenti ricerche e indagini sulla percezione degli utenti continuano a mettere in evidenza.
La discontinuità insita nell'idea di bibliotecari che restano tali pur non essendo agganciati ad alcuna struttura bibliotecaria e di utenti che partecipano alle funzioni bibliotecarie come creatori e vettori di conoscenza resta impegnativa in termini di formazione, di politiche pubbliche, di progettazione dei servizi, di attitudine del personale e di organizzazione delle attività. È inoltre del tutto incerta e per niente scontata la possibilità che le nostre comunità (e le altre professionalità che operano nel settore della conoscenza) possano vederci, in tempi brevi, come partner all’interno di un raggio di azione più ampio di quello a cui sono abituati e che scelgano di aprirsi alla conversazione con noi.
Le nuove competenze digitali:
Open Education, Social e Mobile Learning
Tre incontri online per parlarne con i docenti e i collaboratori del Laboratorio di Tecnologie dell'Educazione (UniFi), del MED e di Bibienne Editrice
http://www.insegnalo.it
http://teach4.us/new-digital-skills
E’ un corso di INFORMATION LITERACY online su piattaforma Moodle, ottimizzata e personalizzata, che nasce dall’esigenza di avvicinarsi ad un target di utenza ‘inesperto’, con l’obiettivo di trasmettere consapevolezza e affidabilità nei percorsi di ricerca bibliografica
PROF.SSA TODARO
Oxford University Department for Continuing Education (OUDCE) Oxford University Summer School for Adults (OUSSA) DAL 23 AL 30 LUGLIO 2016
La catalogazione di una biblioteca aziendale della Fondazione Olivetti ha evidenziato come la formazione in ambito aziendale abbia seguito un percorso di crescita sia personale che sociale, anticipando le tematiche del lifelong learning
Antologia risorse Internet per il "Corso sull'informazione bibliografica"patrizia lùperi
Tale ppt costituisce un supporto per gli studenti che frequentano il "Corso sull'informazione bibliografica" e che possono eseguire esercitazioni anche in e-learning
Esercitazioni didattiche sulle risorse virtuali o digitali per il Corso di "Biblioteconomia e bibliografia", Facoltà di Lingue e letterature straniere, Università di Pisa
Esercitazioni didattiche per l'insegnamento "Biblioteconomia e bibliografia" della Facoltà di Lingue e letterature straniere, link aggiornati ad aprile 2009
Seminario all'interno del Master in "Internet, costruzione della conoscenza, ambienti di apprendimento in rete", Università di Firenze, anno accademico2005-2006
Modulo "Glossario per l'e-learning", svolto in data 28 novembre 2008, all'interno dell'insegnamento di "Laboratorio di scrittura professionale", Corso di laurea Informatica Umanistica, Università di Pisa
2. Sessione di giovedì 27 settembre 2007
“nuove forme di apprendimento e la
posizione delle biblioteche nel processo
apprenditivo - esempi pratici”
3. Oltre i libri e i cataloghi
crediti formativi e tirocini nelle biblioteche
dell’Università di Pisa ovvero innovative forme
di apprendimento in biblioteca
dott.ssa Patrizia Lùperi
Area bibliotecaria, archivistica e museale
Università di Pisa
4. Biblioteche come laboratori
modello di apprendimento attivo
contatto diretto con i documenti, con le
informazioni e con la rete
oltre la scuola, necessitano laboratori e
centri multimediali, dove si selezionano,
si rielaborano, si personalizzano i dati
in un contesto di lifelong learning
5. Biblioteche come laboratori
dove coesistono forme di
conoscenza tacita e codificata
la biblioteca assume una funzione
culturale, informativa e formativa:
ambiente di apprendimento dove si
elaborano forme di intelligenza
collettiva
6. Biblioteca come ambiente di
apprendimento
si sviluppano potenzialità
(concetto di scaffolding)
identità personale si costruisce attraverso la
partecipazione che favorisce lo sviluppo di
skills cognitivi e sociali
biblioteca come comunità di pratica e/o di
apprendimento
7. Apprendere in maniera flessibile…
case dell’apprendimento flessibile:
svolgono un
nessun niente orari o
ruolo di
curriculum classi
tradizionale
sostegno alla
scuola ma
ad ogni età senza
e livello di contenuti
istruzione prefissati
8. Biblioteca come casa
dell’apprendimento flessibile
biblioteca come passando attraverso
centro di momenti di
apprendimento socializzazione e di
informale discussione
autonomia di l’utente potrà
giudizio sviluppare una
capacità di indagine
critica
9. In Italia…
riferimento normativo: Decreto Ministeriale n.
509 del 3/XI/1999: “Regolamento recante
norme concernenti AUTONOMIA DIDATTICA
degli atenei”, che ha dato inizio alla riforma
universitaria (3 + 2) e ha introdotto crediti
formativi universitari (CFU)
la possibilità di acquisire CFU
“autonomamente scelti dallo studente”
incrementando il livello quantitativo
(e qualitativo?) dell’offerta didattica e
formativa dei vari atenei
10. Le biblioteche dell’Università di Pisa
oltre alle tradizionali opportunità sono stati
organizzati nuovi servizi che permettono di
acquisire CFU usufruendo di:
corsi sull’informazione e sugli strumenti
bibliografici
didattica di supporto ai corsi accademici
oppure si possono attivare molteplici:
tirocini
11. Corsi sull’informazione bibliografica
in ambito umanistico:
Corso sull’informazione bibliografica per
studenti della Facoltà di Lettere e Filosofia e
Facoltà di Lingue e Letterature straniere:
http://www.biblm1.unipi.it/servizi.php?id=Corso
%20sull%20informazione%20bibliografica
Antologia delle risorse Internet, ambito
umanistico:
http://www.biblm1.unipi.it/doc/antologia.pdf
12. A chi si rivolgono?
agli studenti dei seguenti Corsi di Laurea, che fino ad oggi,
hanno sottoscritto la convenzione con SBAM:
Amministrazioni pubbliche ed economia di mercato
Biotecnologie agro-industriali
Chimica e tecnologie farmaceutiche
Facoltà di Lettere e filosofia - TUTTI i CORSI di LAUREA
Farmacia – laurea specialistica
Gestione e tutela dell’ambiente agro-forestale
Gestione del verde urbano e del paesaggio
Lingue e letterature straniere – TUTTI i CORSI di LAUREA
Scienze agrarie
Scienze geologiche
Scienze geologiche - laurea specialistica
Scienze politiche e internazionali
Tecniche erboristiche
Viticoltura ed enologia
13. Seminari per traduttori
per il Corso di laurea “Traduzione dei
testi letterarie saggistici” si possono
acquisire CFU frequentando i “Seminari
sugli strumenti bibliografici-disciplinari”:
http://www.humnet.unipi.it/lm2/corsi2006/
luperi_carmassi2.ppt
14. Strategia formativa: didattica
seminariale di gruppi ristretti
momenti esplorativi preliminari (brainstorming)
e lezioni introduttive in aula
esercitazioni individuali e di gruppo in aule
informatiche
discussione, collaborazione e simulazione
momenti decisionali: fasi di studio individuale e
elaborazione relazione
uso di piattaforme e-learning in modalità
blended
15. Tirocini
tirocini istituzionali rivolti alla professione
bibliotecaria o archivistica
Corso di Laurea in Scienze dei beni culturali
Corso di Laurea specialistica in Scienze archivistiche
e biblioteconomiche
sono diretti a preparare alla professione
durata 250 ore/ 10 CFU
tirocini formativi e di orientamento
tirocini post laurea: hanno lo scopo di agevolare le
scelte professionali, mediante la conoscenza diretta
del mondo del lavoro e a realizzare momenti di
alternanza studio e lavoro
durata 600 ore
16. Tirocini
tirocini istituzionali curricolari
per tutti i di Corsi di Laurea della
Facoltà di Lettere e filosofia e della
Facoltà di Lingue e letterature straniere
sono diretti a favorire e sviluppare conoscenze
complementari al percorso formativo universitario
sono contestualizzati alle reali esigenze dei numerosi
corsi, con durata diversa fino a 250 ore/10 CFU
biblioteca come supporto specifico
dell’apprendimento
17. Modello didattico del tirocinio
impostazione problem oriented, con lo scopo
di inserire il percorso del tirocinio nelle
esigenze operative del corso di laurea:
elaborazione di un progetto personalizzato
didattica tutoriale, laboratoriale, del
modellamento e dell’apprendistato
indispensabile la presenza
importanza della motivazione
18. Numerosi attori coinvolti
coordinatore didattico e docenti
tutor e altro personale della biblioteca
utenti con competenze e bisogni diversi
tirocinante e altri tirocinanti
tutti presenti nello spazio,
non solo fisico, della biblioteca ...
19. Focus sul ruolo del tirocinante
1. funzione di mediazione fra gli standard della
biblioteca e le variegate necessità degli utenti
2. gli utenti percepiscono una maggiore vicinanza
3. sincronia nella percezione soggettiva dei problemi
4. sentimento di complicità fra tirocinante ed utente:
aumenta il grado di attenua il comportamento
motivazione da parte del dell’”ansia da biblioteca” da
tirocinante parte dell’utente
20. La biblioteca apprende
80% dell’apprendimento proviene da contesti
informali (cellulari, palmari, wikis, podcast…)
biblioteca diventa un “istituto di apprendimento”
dalle istruzioni ai percorsi personalizzati
dai tirocini di vario tipo all’information literacy
capacità di filtrare la “memoria immensa” , in un
percorso di costruzione attiva della conoscenza in cui
ciascuno è in grado di comprendere il significato di
ogni tipo di informazione
21. Nuova “cultura della biblioteca”
secondo Bruner la “cultura” nasce dalla
condivisione dei significati in un gruppo
sociale di riferimento
la cultura è interazione fra persone
(aspetto intersoggettivo)
la cultura è essenzialmente trasmissione ereditaria di
un patrimonio conoscitivo fondamentale, un patrimonio
però plastico, che nel caso delle biblioteche vedrà il
tirocinante coinvolto in un ruolo di primaria rilevanza
22. Tirocinante come veicolo
tirocinante contribuirà alla
definizione di una
comunicherà un “cultura della biblioteca”
nuovo modello di
rappresentazione
della biblioteca luogo formativo dove si
elaboreranno significati comuni,
utilizzandoli e personalizzandoli
anche in quegli
ambiti sociali dove
persiste una visione nel contesto più adeguato di un
puramente sapere aperto alla discontinuità,
conservativa alla sorpresa e all’incertezza
23. Arrivederci
grazie dell’attenzione!
per suggerimenti o domande contattare:
dott.ssa Patrizia Lùperi
luperi@rom.unipi.it