Biblioteca scolastica, didattica e lettura: strategie di valorizzazione. L’es...Luisa Marquardt
La Prof.ssa Daniela Benincasa, dirigente scolastico del Liceo Classico Statale "Francesco Vivona" di Roma, illustra l'esperienza del Liceo da lei diretto, evidenziando le strategie che un Dirigente Scolastico può mettere in campo per la costruzione/valorizzazione della Biblioteca Scolastica per la didattica ed il territorio.
L’esperienza del Liceo Classico Statale “F. Vivona” dalla creazione / motivazione del team di lavoro - con la formazione e valorizzazione delle diverse competenze professionali- all’individuazione della Biblioteca come fulcro del Piano di Miglioramento (PDM) della scuola e della definizione condivisa del curricolo verticale in Rete; dal coinvolgimento in Rete di Enti e Istituzioni del territorio - Bibliopoint - alla ridefinizione funzionale degli spazi e l’ottimizzazione delle risorse nell’ottica di servizio per la didattica, la promozione della lettura e il territorio.
Collaborare in rete per conoscere e promuovere i prodotti agroalimentari: i l...Pierluigi Feliciati
I fenomeni attuali della comunicazione e dell’interazione tramite Internet e il Web sono quanto mai difficili da definire in modo autorevole, essendo in continuo aggiornamento. D’altro canto, gli effetti delle novità nelle tecnologie della comunicazione sono così importanti sulle relazioni sociali, sull’economia, sui territori, sulla nostra vita quotidiana da non poter essere affrontati con leggerezza, né utilizzando solo categorie di valutazione tradizionali. Un fenomeno sorprendente, con una portata assolutamente imprevedibile al suo esordio, neanche venti anni fa, è l’enciclopedia collaborativa libera ed aperta Wikipedia. Diversi studi scientifici hanno dimostrato come Wikipedia, ormai ai primi posti tra le risorse più consultate del Web, abbia raggiunto buoni livelli di qualità nelle sue voci, e come possa migliorare le competenze informative di chi vi contribuisce e influenzare i comportamenti di chi la consulta. In particolare, sono stati dimostrati effetti importanti della presenza di voci di qualità in varie lingue sulle scelte delle destinazioni turistiche. Effetti analoghi possono attivarsi sulla visibilità e conoscenza dei prodotti agroalimentari tipici, sostenendo la diffusione di informazioni corrette presso i consumatori. Presso l’Università di Macerata da circa tre anni sono stati organizzati numerosi workshop che hanno coinvolto un numero significativo di professori, studenti e imprenditori, per sperimentare l’uso dell’ecosistema Wikipedia per creare guide turistiche, itinerari e voci d’enciclopedia dedicate ai prodotti dei territori marchigiani. In questo intervento si intende dare conto di questa linea di attività, della metodologia adottata e qualche primo bilancio sui risultati.
Relazione presentata il 21 aprile 2015 a un pubblico di non bibliotecari*, per illustrare il ruolo delle biblioteche nell'ambito della sostenibilità e dello 'smart living' _ An overview about libraries, librarians, knowledge, communities, sustainibility, smart living
Biblioteca scolastica, didattica e lettura: strategie di valorizzazione. L’es...Luisa Marquardt
La Prof.ssa Daniela Benincasa, dirigente scolastico del Liceo Classico Statale "Francesco Vivona" di Roma, illustra l'esperienza del Liceo da lei diretto, evidenziando le strategie che un Dirigente Scolastico può mettere in campo per la costruzione/valorizzazione della Biblioteca Scolastica per la didattica ed il territorio.
L’esperienza del Liceo Classico Statale “F. Vivona” dalla creazione / motivazione del team di lavoro - con la formazione e valorizzazione delle diverse competenze professionali- all’individuazione della Biblioteca come fulcro del Piano di Miglioramento (PDM) della scuola e della definizione condivisa del curricolo verticale in Rete; dal coinvolgimento in Rete di Enti e Istituzioni del territorio - Bibliopoint - alla ridefinizione funzionale degli spazi e l’ottimizzazione delle risorse nell’ottica di servizio per la didattica, la promozione della lettura e il territorio.
Collaborare in rete per conoscere e promuovere i prodotti agroalimentari: i l...Pierluigi Feliciati
I fenomeni attuali della comunicazione e dell’interazione tramite Internet e il Web sono quanto mai difficili da definire in modo autorevole, essendo in continuo aggiornamento. D’altro canto, gli effetti delle novità nelle tecnologie della comunicazione sono così importanti sulle relazioni sociali, sull’economia, sui territori, sulla nostra vita quotidiana da non poter essere affrontati con leggerezza, né utilizzando solo categorie di valutazione tradizionali. Un fenomeno sorprendente, con una portata assolutamente imprevedibile al suo esordio, neanche venti anni fa, è l’enciclopedia collaborativa libera ed aperta Wikipedia. Diversi studi scientifici hanno dimostrato come Wikipedia, ormai ai primi posti tra le risorse più consultate del Web, abbia raggiunto buoni livelli di qualità nelle sue voci, e come possa migliorare le competenze informative di chi vi contribuisce e influenzare i comportamenti di chi la consulta. In particolare, sono stati dimostrati effetti importanti della presenza di voci di qualità in varie lingue sulle scelte delle destinazioni turistiche. Effetti analoghi possono attivarsi sulla visibilità e conoscenza dei prodotti agroalimentari tipici, sostenendo la diffusione di informazioni corrette presso i consumatori. Presso l’Università di Macerata da circa tre anni sono stati organizzati numerosi workshop che hanno coinvolto un numero significativo di professori, studenti e imprenditori, per sperimentare l’uso dell’ecosistema Wikipedia per creare guide turistiche, itinerari e voci d’enciclopedia dedicate ai prodotti dei territori marchigiani. In questo intervento si intende dare conto di questa linea di attività, della metodologia adottata e qualche primo bilancio sui risultati.
Relazione presentata il 21 aprile 2015 a un pubblico di non bibliotecari*, per illustrare il ruolo delle biblioteche nell'ambito della sostenibilità e dello 'smart living' _ An overview about libraries, librarians, knowledge, communities, sustainibility, smart living
La presente ricerca intende dimostrare l’innegabile opportunità che lo sviluppo senza precedenti dell’Information and Communication Technology offre al sistema turistico europeo nel quadro dello sforzo da parte della Comunità Europea teso all’innovazione e verso tematiche connesse alla sostenibilità del turismo europeo. Si intende in tal modo promuovere la competitività delle imprese turistiche europee attraverso pratiche di scambio di conoscenza che puntino all’empowerment organizzativo per un cambio dal paradigma industriale a quello dell’apprendimento in grado di collocarle a pieno diritto nella società digitale compiuta.
Il primo capitolo di questa ricerca cerca di approfondire il concetto di “spazio condiviso” attraverso il confronto con la nozione di ba , figura simbolica presa in prestito dalla filosofia giapponese in cui ha luogo la creazione della conoscenza e della spirale di SECI teorizzata da Nonaka e Konno che concettualizzano il processo di creazione della conoscenza.
L’essenza stessa della spirale, circolare per sua natura, consente di introdurre l’idea che la conoscenza debba essere trasmessa, condivisa e ritrasmessa perché si moltiplichi; a questo proposito l’avvento dell’Information and Communication Technology (ICT) ed il suo veloce sviluppo hanno fortemente contribuito alla circolazione dei saperi promossa anche in sede europea da programmi di life-long learning perché si compia il concetto dell’organizzazione che non cessa mai di apprendere, come esplicitato nel secondo capitolo.
Nel corso del terzo capitolo, prima di presentare alcune peculiarità delle piccole e medie imprese turistiche europee in cui bassa è la propensione alla circolarità della conoscenza, verrà introdotta l’idea della Tourism Learning Area (TLA) come teorizzato dalla Direzione Generale delle Imprese della Commissione Europea. Nell’ambito di tale indirizzo come case study verrà illustrato un progetto europeo di piattaforma di e-learning per l’accrescimento delle competenze manageriali delle imprese turistiche, corredato di alcune testimonianze e delle criticità emerse.
Le conclusioni daranno conto di un cammino ancora lungo da compiere perché le organizzazioni da detentrici di conoscenza considerata ancora come potere esclusivamente a vantaggio di chi lo detiene divengano learning organization.
Il progetto ha avuto le sue basi dal Manuale OCSE "Guida per i governi locali, le
comunità e i musei", che spiega l'importanza e l'effetto sulla comunità locale della
trasformazione di un museo da un luogo da visitare in un "museo vivente", visto dai
cittadini e dal governo locale come punto centrale dello sviluppo locale.
L’esperienza dei Bibliopoint di Roma, di Giovanna Micaglio (Biblioteche di Roma)Luisa Marquardt
Giovanna Micaglio, Responsabile dei Servizi Studi, Università, Scuola, PCTO e coordinatrice della Rete Bibliopoint dell’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale, illustra la genesi, le caratteristiche, lo sviluppo e lo stato dell'arte del servizio Bibliopoint.
Sono 43 i Bibliopoint di Roma, esempio virtuoso di cooperazione tra l’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale e le scuole romane.
I Bibliopoint si sono rivelati nell’arco di 17 anni una realtà costantemente in crescita e fortemente radicata nel quartiere costituendo a volte l’unica istituzione in grado di soddisfare i bisogni culturali dei cittadini nelle zone più isolate del vasto e problematico territorio di Roma Capitale.
Premio PA Sostenibile e Resiliente 2022 - Template_WORD def.docxPaolaCaramadre1
La Soprintendenza Speciale archeologia belle arti e paesaggio di Roma è una realtà istituzionale la cui mission è quella di tutelare, conservare e valorizzazione il Patrimonio storico, archeologico, artistico, architettonico, demoetnoantropologico e paesaggistico della città di Roma. Le attività dell’Istituto adempiono al dettato costituzionale dell’art. 9, considerando sempre il Patrimonio Culturale quale Bene comune destinato alla tradizione della memoria storica nazionale, alla formazione dell’identità collettiva, alla promozione della conoscenza scientifica e del senso critico dei cittadini, allo sviluppo e alla crescita economica dei territori, all’inclusione sociale e alla sostenibilità ambientale.
Nell’ambito di questa prospettiva si colloca il Primo Corso di Educazione civica al Patrimonio Culturale, rivolto agli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado elaborato e realizzato all’interno di una struttura museale di prossimità in una periferia storica della città di Roma.
Il progetto è stato strutturato realizzando un sistema a rete che coinvolge la Soprintendenza, istituzione culturale dello Stato, la Scuola, in quanto presidio permanente di cultura sul territorio, figure professionali private e realtà associative territoriali.
Licenze libere e le diverse forme d’utilizzo e combinazione in Potenziare la ...Iolanda Pensa
Licenze libere e le diverse forme d’utilizzo e combinazione in Potenziare la visibilità ed efficacia della
cooperazione allo sviluppo attraverso Wikipedia e le licenze libere, Trevano, 18/03/2016.
La presente ricerca intende dimostrare l’innegabile opportunità che lo sviluppo senza precedenti dell’Information and Communication Technology offre al sistema turistico europeo nel quadro dello sforzo da parte della Comunità Europea teso all’innovazione e verso tematiche connesse alla sostenibilità del turismo europeo. Si intende in tal modo promuovere la competitività delle imprese turistiche europee attraverso pratiche di scambio di conoscenza che puntino all’empowerment organizzativo per un cambio dal paradigma industriale a quello dell’apprendimento in grado di collocarle a pieno diritto nella società digitale compiuta.
Il primo capitolo di questa ricerca cerca di approfondire il concetto di “spazio condiviso” attraverso il confronto con la nozione di ba , figura simbolica presa in prestito dalla filosofia giapponese in cui ha luogo la creazione della conoscenza e della spirale di SECI teorizzata da Nonaka e Konno che concettualizzano il processo di creazione della conoscenza.
L’essenza stessa della spirale, circolare per sua natura, consente di introdurre l’idea che la conoscenza debba essere trasmessa, condivisa e ritrasmessa perché si moltiplichi; a questo proposito l’avvento dell’Information and Communication Technology (ICT) ed il suo veloce sviluppo hanno fortemente contribuito alla circolazione dei saperi promossa anche in sede europea da programmi di life-long learning perché si compia il concetto dell’organizzazione che non cessa mai di apprendere, come esplicitato nel secondo capitolo.
Nel corso del terzo capitolo, prima di presentare alcune peculiarità delle piccole e medie imprese turistiche europee in cui bassa è la propensione alla circolarità della conoscenza, verrà introdotta l’idea della Tourism Learning Area (TLA) come teorizzato dalla Direzione Generale delle Imprese della Commissione Europea. Nell’ambito di tale indirizzo come case study verrà illustrato un progetto europeo di piattaforma di e-learning per l’accrescimento delle competenze manageriali delle imprese turistiche, corredato di alcune testimonianze e delle criticità emerse.
Le conclusioni daranno conto di un cammino ancora lungo da compiere perché le organizzazioni da detentrici di conoscenza considerata ancora come potere esclusivamente a vantaggio di chi lo detiene divengano learning organization.
Il progetto ha avuto le sue basi dal Manuale OCSE "Guida per i governi locali, le
comunità e i musei", che spiega l'importanza e l'effetto sulla comunità locale della
trasformazione di un museo da un luogo da visitare in un "museo vivente", visto dai
cittadini e dal governo locale come punto centrale dello sviluppo locale.
L’esperienza dei Bibliopoint di Roma, di Giovanna Micaglio (Biblioteche di Roma)Luisa Marquardt
Giovanna Micaglio, Responsabile dei Servizi Studi, Università, Scuola, PCTO e coordinatrice della Rete Bibliopoint dell’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale, illustra la genesi, le caratteristiche, lo sviluppo e lo stato dell'arte del servizio Bibliopoint.
Sono 43 i Bibliopoint di Roma, esempio virtuoso di cooperazione tra l’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale e le scuole romane.
I Bibliopoint si sono rivelati nell’arco di 17 anni una realtà costantemente in crescita e fortemente radicata nel quartiere costituendo a volte l’unica istituzione in grado di soddisfare i bisogni culturali dei cittadini nelle zone più isolate del vasto e problematico territorio di Roma Capitale.
Premio PA Sostenibile e Resiliente 2022 - Template_WORD def.docxPaolaCaramadre1
La Soprintendenza Speciale archeologia belle arti e paesaggio di Roma è una realtà istituzionale la cui mission è quella di tutelare, conservare e valorizzazione il Patrimonio storico, archeologico, artistico, architettonico, demoetnoantropologico e paesaggistico della città di Roma. Le attività dell’Istituto adempiono al dettato costituzionale dell’art. 9, considerando sempre il Patrimonio Culturale quale Bene comune destinato alla tradizione della memoria storica nazionale, alla formazione dell’identità collettiva, alla promozione della conoscenza scientifica e del senso critico dei cittadini, allo sviluppo e alla crescita economica dei territori, all’inclusione sociale e alla sostenibilità ambientale.
Nell’ambito di questa prospettiva si colloca il Primo Corso di Educazione civica al Patrimonio Culturale, rivolto agli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado elaborato e realizzato all’interno di una struttura museale di prossimità in una periferia storica della città di Roma.
Il progetto è stato strutturato realizzando un sistema a rete che coinvolge la Soprintendenza, istituzione culturale dello Stato, la Scuola, in quanto presidio permanente di cultura sul territorio, figure professionali private e realtà associative territoriali.
Licenze libere e le diverse forme d’utilizzo e combinazione in Potenziare la ...Iolanda Pensa
Licenze libere e le diverse forme d’utilizzo e combinazione in Potenziare la visibilità ed efficacia della
cooperazione allo sviluppo attraverso Wikipedia e le licenze libere, Trevano, 18/03/2016.
1. #AGIREINFORMATI
Learning Information Literacy by social network
1)- DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE
#AGIREINFORMATI è un prodotto formativo multimediale, strutturato in video
tweet, secondo le logiche informali della micro-learning, che ha per oggetto
l’alfabetizzazione e lo sviluppo della cultura informativa per la gestione critica e
consapevole dell’informazione, destinato agli utenti presenti e remoti di una biblioteca
accademica. Nasce dalla riflessione sul ruolo che strumenti di comunicazione così
potenti come i social network possano svolgere nelle strutture documentarie
dell’università, impegnate nella divulgazione dell’information literacy, come è la
biblioteca del Dipartimento di Scienze Anatomiche, Istologiche, Medico-legali e
dell’Apparato Locomotore della Sapienza, Università di Roma, dove è stato ideato e
realizzato.
Il presupposto teorico di questo prodotto risiede nell’informal learning, cioè
nell’adozione di un metodo di apprendimento informale (concetto ampiamente
legittimato in sede europea fin dalla Conferenza di Amburgo del 1997), sganciato
dall’ambiente didattico tradizionale e, in questo caso, veicolabile grazie alla funzione
“virale” dei social network più diffusi: twitter, facebook, instagram, youtube. Secondo
un circuito virtuoso di continuo collegamento e rimando tra i social utilizzati, le fasi
della produzione del progetto hanno previsto: a)- l’apertura di un canale youtube
dedicato1, dove sono stati caricati brevi video di contenuto formativo,
precedentemente realizzati; b)- contestualmente, la creazione del “momento” di twitter
#AGIREINFORMATI2, dal quale sono stati pubblicati tweet dai contenuti omogenei,
alcuni dei quali riportano un’anteprima di 45’’ dei video caricati su youtube – i
cosiddetti video-tweet - oltre a testi, immagini, link e altre informazioni utili, in
qualunque formato prodotte; c)- la diffusione dei video-tweet dalla pagina di facebook3
e dall’account instagram4 della biblioteca.
2)- DESCRIZIONE DEL TEAM E DELLE PROPRIE RISORSE E COMPETENZE
Il progetto, che è stato ideato e sottoposto all’attenzione del Consiglio del
Dipartimento di Scienze Anatomiche, Istologiche, Medico-Legali e dell’Apparato
Locomotore della Sapienza, Università di Roma, in data 9.11.2017 dalla scrivente,
direttrice della biblioteca da oltre 10 anni, si inserisce nel quadro istituzionale di
1 < https://www.youtube.com/playlist?list=PLzZXjXBiSqnGn518ckt0zjM2VIS1OWpPs>
2 <https://twitter.com/i/moments/917401122171772928>
3 <https://www.facebook.com/BIBLIOSAIMLAL/>
4 <https://www.instagram.com/bibliosaimlal/>
2. adesione, da parte dell’Ateneo, al progetto nazionale, gestito a livello regionale,
relativo alla presenza di volontari civili all’interno degli enti pubblici. Nel 2017, tra i
progetti presentati dall’Ateneo e approvati, era compreso “Le biblioteche
dell’Università nell’universo digitale: i nuovi servizi”, in relazione al quale la Biblioteca
del Dipartimento ha acquisito un’unità di personale volontaria, a tempo determinato
per tutto il 2018, che ha collaborato alla realizzazione della sperimentazione
brevemente descritta. Alla volontaria civile, sempre nel corso del 2018, si è aggiunta
una studentessa del corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell’Ateneo, vincitrice di
borsa di collaborazione per complessive 150 ore presso la biblioteca. Ambedue, pur
provenendo da ambiti disciplinari diversi – l’una letterario, l’altra scientifico – hanno
dimostrato grande duttilità nei confronti dell’acquisizione di competenze e conoscenze
estranee alla loro formazione, relative alla gestione di software video e a contenuti
che riguardano l’uso consapevole dell’informazione generale e disciplinare.
Infine, #AGIREINFORMATI è il risultato di un lungo percorso formativo e
professionale della direttrice della Biblioteca, sui temi dell’utilizzo del digitale per
l’innovazione dei servizi culturali in ambito accademico e, in particolare, della funzione
dei social network in biblioteca e dello sviluppo dell’Information Literacy nelle
biblioteche dell’Ateneo. Per brevità, si indicano solo alcune e più recenti tappe del
curriculum, che mettono in evidenza il percorso di competenze acquisite su questi
temi: 1)- pubblicazione monografica: M.Squarcione, La Sapienza delle biblioteche.
Strumenti per la conoscenza del sistema informativo dell’Ateneo, per la ricerca
bibliografica e per la scrittura accademica, Roma, SEU, 2013; 2)- dal 2014,
componente e coordinatrice di gruppi di lavoro di Ateneo e delle Facoltà di Medicina
sul tema Information Literacy, con produzione di moduli formativi destinati agli studenti
e dottorandi, da erogare sia in presenza, sia da remoto tramite piattaforma e-learning
Moodle; 3)- dal 2015, attività didattica seminariale su Information Literacy e sulla
ricerca documentaria specialistica per l’area bio-medica, destinata ai tesisti del
Dipartimento, ai dottorandi della scuola di dottorato BeMM, ai volontari civili e agli
studenti di alcuni corsi di laurea; 4)- dal 2015, componente delle commissioni per la
selezione dei volontari civili presso l’Ateneo, per progetti relativi allo sviluppo dei
servizi digitali per l’incremento e la diffusione della cultura informativa; 5)- nel 2017,
speaker della presentazione “Information Literacy and scholarly communication in
medical library of Sapienza”5; partecipazione al programma Erasmus Staff Mobility
Week, presso Dublino, Irlanda: relatrice della presentazione sul tema “Information and
Digital Literacies”6.
5 Workshop internazionale “Medical libraries as hight quality learning centre”, Sapienza Università di
Roma, 201.1.2017 <https://www.slideshare.net/mariasquarcione/information-literacy-and-scholarly-
communication-in-medical-libraries-of-sapienza?qid=d50d59c7-6b1e-4d03-93c8-
931febd4e638&v=&b=&from_search=1)>
6 <https://www.slideshare.net/mariasquarcione/maria-squarcione>
3. 3)- DESCRIZIONE DEI BISOGNI CHE SI INTENDE SODDISFARE
La sperimentazione di #AGIREINFORMATI è inquadrabile nel tentativo di fornire
una risposta concreta alle sollecitazioni culturali ed organizzative provenienti dalla
Terza Missione dell’Università, che prevede, secondo i dettami dell’Anvur – Agenzia
Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca - la «propensione
delle strutture all’apertura verso il contesto socio-economico, esercitato mediante la
valorizzazione e il trasferimento delle conoscenze7». Dunque, essa attiene alle
iniziative intraprese dagli atenei per la disseminazione della scienza prodotta con
denaro pubblico, alla loro capacità di valorizzare la dimensione economica delle
conoscenze e di influenzare positivamente la crescita culturale generale. Queste
finalità, che rimandano al paradigma dell’open science promosso a livello europeo8,
possono essere interpretate e favorite anche dalle biblioteche: l’enorme disponibilità
di informazioni in rete, che necessitano di essere gestite correttamente, hanno
trasformato infatti le biblioteche da luoghi di conservazione del sapere, secondo il
modello del just in case, a luoghi di diffusione della conoscenza in tempo reale e a
domanda dell’utente, secondo il modello del just in time. Esse così hanno aggiunto al
loro tradizionale ruolo di mediazione informativa, quello di luoghi dove gli utenti
possono esercitare il proprio diritto di cittadinanza alla lifelong learning. Da questo
nuovo paradigma sono scaturiti servizi innovativi, che aggiungono al tradizionale ruolo
servant delle biblioteche accademiche, cioè quello di servizio a supporto della
didattica e della ricerca, uno ulteriore che le rende dei learning centre. Si tratta cioè
della transizione verso una dimensione che, nel contesto digitale, favorisce
l’apprendimento individuale e collaborativo, per sapere non solo dove trovare
un’informazione, ma anche quando e perché se ne abbia bisogno, come valutarla e
come usarla e comunicarla in modo etico. Le soft skills necessarie a questo scopo
sono l’oggetto dell’information literacy che il progetto #AGIREINFORMATI, con la sua
facilità di fruizione e con la potenziale capillarità della sua diffusione, promuove.
4)- DESCRIZIONE DEI DESTINATARI DELLA MISURA
Anche le biblioteche accademiche nella learning society promuovono lo scambio
e lo sviluppo culturale degli individui, supportano la loro capacità di resilienza e
sostengono la costruzione del senso di comunità, che rappresentano fattori
7 < http://www.anvur.it/wp-content/uploads/2011/11/bando_vqr_def_07_11.pdf> p.15
8 “Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa a competenze chiave per
l’apprendimento permanente”, 2006 <https://eur-lex.europa.eu/legal-
content/IT/TXT/?uri=celex%3A32006H0962> ; “Raccomandazione del Consiglio relativa alle
competenze chiave per l’apprendimento permanente”, 2018
<http://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-9009-2018-INIT/it/pdf>
4. indispensabili per la crescita del capitale umano e, quindi, per il progresso socio-
economico generale. #AGIREINFORMATI, pur nascendo in ambiente accademico
per soddisfare l’acquisizione di competenze legate al soddisfacimento di bisogni
informativi di natura specialistica e disciplinare da parte di studenti e ricercatori, ha
potenzialmente un’utenza illimitata. Infatti, i contenuti di natura multimediale che lo
strumento può veicolare sono fruibili anche occasionalmente, tramite device portatili
e possono assolvere in tempo reale a varie finalità: dal consolidamento di una
formazione di tipo formale, al sostegno per una performance di studio o di lavoro, alla
semplice curiosità. I singoli learning object di questo progetto sono pensati per la
diffusione delle competenze – cioè di saperi teorici immediatamente declinabili nella
pratica - che riguardano: saper navigare sulla rete; sapersi informare correttamente,
riconoscendo le fake news; sapersi orientare tra le risorse documentarie e informative
presenti sulla rete, riconoscendone le tipologie; saper ricercare, in funzione dei propri
obiettivi informativi in modo esperto, efficace ed efficiente; saper usare l’informazione
in modo etico, essendo consapevoli dei diritti derivanti dal copyright e dalle licenze
Creative Commons; saper scrivere, anche un testo accademico; saper comunicare,
con tutti gli strumenti legati alle nuove tecnologie. Gli obiettivi e i contenuti necessari
per il raggiungimento di queste competenze possono essere modulati a seconda di
un target di utenti più o meno specializzato. L’adozione di una modalità informale di
apprendimento che #AGIREINFORMATI esprime è funzionale alla necessità di
stimolare (e soddisfare) una domanda di formazione diffusa sui temi della ricerca
esperta dell’informazione in formato digitale e della sua valutazione critica, per
esorcizzare il rischio di analfabetismo e di emarginazione sociale tra la popolazione,
così come da anni sostengono le istituzioni europee e il presidente Obama nella sua
proclamazione presidenziale dell’ottobre del 2009.
5)- DESCRIZIONE DELLA TECNOLOGIA ADOTTATA
Per raggiungere gli obiettivi brevemente delineati, nel momento in cui ci si è posti
la domanda se e come fosse possibile sperimentare in biblioteca un nuovo approccio
educativo per la formazione degli utenti, rispetto a quello tradizionale, frontale e
inserito in un ciclo di interventi didattici in presenza o da remoto, è sembrato logico ed
interessante coniugare la pervasività comunicativa, “virale” degli strumenti telematici
social con la vocazione formativa, “informale” di una biblioteca dell’università. In
particolare, si è voluta sperimentare l’adattabilità dello strumento social alle esigenze
di formazione diffusa, attraverso la creazione di una strategia efficace di storytelling
che potesse attrarre nuovi utenti nell’ottica dell’audience development. Si è creato
così il “momento” #AGIREINFORMATI su twitter, dal quale produrre una sequenza di
tweet omogenei, contrassegnati dal medesimo hashtag e dall’icona dell’alta tensione.
I tweet così pubblicati, oltre a inserirsi nel flusso comunicativo generale del social
network, potenzialmente illimitato, possono essere recuperati e visualizzati in ordine
cronologico dalla pagina del loro “momento”, per una consultazione tematica. Questo
5. avviene altresì nelle pagine facebook e instagram o nel canale youtube. Per la
realizzazione dei video è stato utilizzato il software ScreenCast-O-Matic e il
programma di presentazione di Office PowerPoint.
6)- VALORI ECONOMICI
Il progetto è stato realizzato senza costi, avendo utilizzato solo software open
source, ma avrebbe bisogno, ai fini di uno sviluppo ulteriore che ne favorisca la
diffusione, della consulenza periodica di due professionisti che abbiano competenza,
l’uno nella gestione di video professionali e l’altro come social media manager. I costi
saranno dettati dall’offerta di mercato e il rapporto contrattuale regolato in base alle
regole vigenti.
7)- TEMPI DEL PROGETTO
Per la sua realizzazione il progetto ha previsto 6 mesi di formazione sui
contenuti e per l’acquisizione delle tecniche gestionali del software video. Lo sviluppo
del progetto è in costante aggiornamento.