Relazione presentata il 21 aprile 2015 a un pubblico di non bibliotecari*, per illustrare il ruolo delle biblioteche nell'ambito della sostenibilità e dello 'smart living' _ An overview about libraries, librarians, knowledge, communities, sustainibility, smart living
Biblioteca scolastica, didattica e lettura: strategie di valorizzazione. L’es...Luisa Marquardt
La Prof.ssa Daniela Benincasa, dirigente scolastico del Liceo Classico Statale "Francesco Vivona" di Roma, illustra l'esperienza del Liceo da lei diretto, evidenziando le strategie che un Dirigente Scolastico può mettere in campo per la costruzione/valorizzazione della Biblioteca Scolastica per la didattica ed il territorio.
L’esperienza del Liceo Classico Statale “F. Vivona” dalla creazione / motivazione del team di lavoro - con la formazione e valorizzazione delle diverse competenze professionali- all’individuazione della Biblioteca come fulcro del Piano di Miglioramento (PDM) della scuola e della definizione condivisa del curricolo verticale in Rete; dal coinvolgimento in Rete di Enti e Istituzioni del territorio - Bibliopoint - alla ridefinizione funzionale degli spazi e l’ottimizzazione delle risorse nell’ottica di servizio per la didattica, la promozione della lettura e il territorio.
Le mille e una aspettativa: i bibliotecari pubblici di fronte al mondo che ca...Anna Galluzzi
L'intervento costituisce l'avvio di una riflessione che sarà sviluppata più ampiamente nei prossimi mesi a partire da una ricerca che verrà svolta insieme a Chiara Faggiolani. La ricerca ha lo scopo di fare emergere tendenze, aspettative e bisogni comuni relativi alle nuove sedi bibliotecarie ad ampio spettro e bassa soglia, sempre più «luogo di approdo di numerose "derive urbane" e di emersione di una domanda sociale, più o meno latente, presente nel territorio». I bibliotecari sono dunque chiamati a interpretare, oltre a quelli tradizionali, ruoli sempre più ampi e diversificati: attivi social manager, esperti di tecnologie per la gestione e l'utilizzo degli ebook, collaboratori di Wikipedia, animatori culturali a tutto tondo, gestori di makerspaces, facilitatori dell'apprendimento e della creazione di conoscenza, formatori nell'ambito della digital and information literacy, attori del welfare sociale nei servizi legati all'occupazione, alla salute, agli immigrati. L'esito è un senso di inadeguatezza e di spaesamento in alcuni casi, ovvero una scelta basata su propensioni e preferenze individuali in altri. La sfida è capire fin dove si possono ampliare i margini delle competenze del bibliotecario pubblico e da che punto in poi bisogna ragionare sulla complementarità e la compresenza di figure professionali differenti, in un generale ripensamento del welfare locale e dell'uso degli spazi bibliotecari.
La “biblioteca diffusa” della Scuola Media “Pascoli” di Torino, di D. MarantaLuisa Marquardt
La Prof.ssa Daniela Maranta, docente materie letterarie e referente della Biblioteca scolastica presso l'IC Rita Levi-Montalcini di Torino, illustra le caratteristiche e la ricaduta didattica e culturale della biblioteca diffusa della Scuola media «Giovanni Pascoli».
La scuola, a seguito della ristrutturazione che l’ha riconsegnata alla città a settembre 2019, si presenta agli occhi degli allievi e degli utenti come un elemento di discontinuità rispetto al passato: essa ambisce a diventare punto di riferimento culturale non soltanto per la comunità scolastica, ma per tutto il quartiere che la ospita.
In quest’ottica la biblioteca è stata pensata e strutturata, a partire dalla sua dislocazione su diversi piani, passando attraverso la specificità tematica attribuita a ciascuna area lettura.
L’accoglienza che ogni luogo offre sta già stimolando gli allievi e le allieve dell’Istituto alla scoperta di nuove occasioni di apprendimento, oltre a motivarli nella partecipazione alle diverse attività proposte, anche in collaborazione con la Rete di biblioteche scolastiche a cui la scuola aderisce.
Biblioteche: accesso alla conoscenza tra dimensione locale e globaleAnna Galluzzi
A partire dal tradizionale ruolo svolto dalle biblioteche nei processi di accesso alla conoscenza, l'articolo si interroga su come cambia tale posizionamento nell'ecosistema informativo determinato dall'avvento del digitale. L'obiettivo è quello di valutare le possibili strategie per ricondurre a unità il piano di azione locale e quello globale, avendo chiari i diversi livelli a cui può essere declinata la mission delle biblioteche (da quello socio-culturale a quello tipologico, infine a quello istituzionale) e le relazioni tra governance e azioni intraprese. In particolare si propongono percorsi di sviluppo, a livello territoriale e di rete, in quattro aree: semplicità, visibilità, partecipazione e inclusività. Dopo una breve ricognizione degli ostacoli interni ed esterni al raggiungimento di tali obiettivi, l'articolo propone alcune raccomandazioni utili per i bibliotecari.
Relazione presentata il 21 aprile 2015 a un pubblico di non bibliotecari*, per illustrare il ruolo delle biblioteche nell'ambito della sostenibilità e dello 'smart living' _ An overview about libraries, librarians, knowledge, communities, sustainibility, smart living
Biblioteca scolastica, didattica e lettura: strategie di valorizzazione. L’es...Luisa Marquardt
La Prof.ssa Daniela Benincasa, dirigente scolastico del Liceo Classico Statale "Francesco Vivona" di Roma, illustra l'esperienza del Liceo da lei diretto, evidenziando le strategie che un Dirigente Scolastico può mettere in campo per la costruzione/valorizzazione della Biblioteca Scolastica per la didattica ed il territorio.
L’esperienza del Liceo Classico Statale “F. Vivona” dalla creazione / motivazione del team di lavoro - con la formazione e valorizzazione delle diverse competenze professionali- all’individuazione della Biblioteca come fulcro del Piano di Miglioramento (PDM) della scuola e della definizione condivisa del curricolo verticale in Rete; dal coinvolgimento in Rete di Enti e Istituzioni del territorio - Bibliopoint - alla ridefinizione funzionale degli spazi e l’ottimizzazione delle risorse nell’ottica di servizio per la didattica, la promozione della lettura e il territorio.
Le mille e una aspettativa: i bibliotecari pubblici di fronte al mondo che ca...Anna Galluzzi
L'intervento costituisce l'avvio di una riflessione che sarà sviluppata più ampiamente nei prossimi mesi a partire da una ricerca che verrà svolta insieme a Chiara Faggiolani. La ricerca ha lo scopo di fare emergere tendenze, aspettative e bisogni comuni relativi alle nuove sedi bibliotecarie ad ampio spettro e bassa soglia, sempre più «luogo di approdo di numerose "derive urbane" e di emersione di una domanda sociale, più o meno latente, presente nel territorio». I bibliotecari sono dunque chiamati a interpretare, oltre a quelli tradizionali, ruoli sempre più ampi e diversificati: attivi social manager, esperti di tecnologie per la gestione e l'utilizzo degli ebook, collaboratori di Wikipedia, animatori culturali a tutto tondo, gestori di makerspaces, facilitatori dell'apprendimento e della creazione di conoscenza, formatori nell'ambito della digital and information literacy, attori del welfare sociale nei servizi legati all'occupazione, alla salute, agli immigrati. L'esito è un senso di inadeguatezza e di spaesamento in alcuni casi, ovvero una scelta basata su propensioni e preferenze individuali in altri. La sfida è capire fin dove si possono ampliare i margini delle competenze del bibliotecario pubblico e da che punto in poi bisogna ragionare sulla complementarità e la compresenza di figure professionali differenti, in un generale ripensamento del welfare locale e dell'uso degli spazi bibliotecari.
La “biblioteca diffusa” della Scuola Media “Pascoli” di Torino, di D. MarantaLuisa Marquardt
La Prof.ssa Daniela Maranta, docente materie letterarie e referente della Biblioteca scolastica presso l'IC Rita Levi-Montalcini di Torino, illustra le caratteristiche e la ricaduta didattica e culturale della biblioteca diffusa della Scuola media «Giovanni Pascoli».
La scuola, a seguito della ristrutturazione che l’ha riconsegnata alla città a settembre 2019, si presenta agli occhi degli allievi e degli utenti come un elemento di discontinuità rispetto al passato: essa ambisce a diventare punto di riferimento culturale non soltanto per la comunità scolastica, ma per tutto il quartiere che la ospita.
In quest’ottica la biblioteca è stata pensata e strutturata, a partire dalla sua dislocazione su diversi piani, passando attraverso la specificità tematica attribuita a ciascuna area lettura.
L’accoglienza che ogni luogo offre sta già stimolando gli allievi e le allieve dell’Istituto alla scoperta di nuove occasioni di apprendimento, oltre a motivarli nella partecipazione alle diverse attività proposte, anche in collaborazione con la Rete di biblioteche scolastiche a cui la scuola aderisce.
Biblioteche: accesso alla conoscenza tra dimensione locale e globaleAnna Galluzzi
A partire dal tradizionale ruolo svolto dalle biblioteche nei processi di accesso alla conoscenza, l'articolo si interroga su come cambia tale posizionamento nell'ecosistema informativo determinato dall'avvento del digitale. L'obiettivo è quello di valutare le possibili strategie per ricondurre a unità il piano di azione locale e quello globale, avendo chiari i diversi livelli a cui può essere declinata la mission delle biblioteche (da quello socio-culturale a quello tipologico, infine a quello istituzionale) e le relazioni tra governance e azioni intraprese. In particolare si propongono percorsi di sviluppo, a livello territoriale e di rete, in quattro aree: semplicità, visibilità, partecipazione e inclusività. Dopo una breve ricognizione degli ostacoli interni ed esterni al raggiungimento di tali obiettivi, l'articolo propone alcune raccomandazioni utili per i bibliotecari.
Present and future of public libraries under the today's threats and opportunities.
Presente e futuro delle biblioteche pubbliche di fronte alle minacce e opportunità dell'oggi.
Una biblioteca scolastica per la costruzione di identità e di partecipazioneMarta Marchi
una scuola - una biblioteca: come una biblioteca scolastica e le attività promosse da essa possano integrarsi con le esigenze di formazione delle attuali e future generazioni
Biblioteca "Alessandro Cieri": uno spazio poeticamente innovativo, di Costanz...Luisa Marquardt
La docente bibliotecaria Costanza Buttinelli illustra la genesi, le caratteristiche e gli sviluppi della Biblioteca Alessandro Cieri della Scuola primaria Randaccio dell'I.C. Piersanti Mattarella di Roma.
Abstract: la biblioteca “Alessandro Cieri” nasce nel 2018 all’interno della scuola primaria “G. Randaccio”, plesso dell’I.C. “Piersanti Mattarella”, per desiderio dei genitori di Alessandro, Luca Cieri e Daniela Picarelli con lo scopo di ricordare il bambino che frequentava la scuola e che è mancato dopo una lunga e drammatica malattia.
L’intenzione di realizzare una biblioteca bellissima e innovativa si sostanzia nell’affidare la sua realizzazione all’architetto Gianluca Ficorilli, che insieme alla bibliotecaria Costanza Buttinelli, attiva dal 2007 nella scuola nell’ambito della educazione e promozione della lettura, declina un progetto integrato, architettonico e culturale, con prospettive diverse ma complementari nello stesso luogo.
La biblioteca viene organizzata per centri di interesse e al suo interno è possibile vedere film, consultare libri, ascoltare letture ad alta voce, usare la lettura aumentata,. Lo spazio è attrezzato per allestire mostre. Già realizzata, con la collaborazione del Goethe Institut di Roma «Mondo Matto», con le illustrazioni tratte dal libro omonimo di Atak, pubblicato dall’editore Orecchio Acerbo nel 2010, corredata da un ricco apparato didattico multimediale.
Lo spazio è arricchito dalla donazione di un’opera dell’artista multidisciplinare Felice Limosani, da lui stesso offerta, un rebus realizzato con tubi luminosi, a sottolineare che arte e bellezza sono una delle più efficaci forme di educazione precoce.
Grande cura è stata posta nella scelta dei libri, la selezione è stata guidata da un rigoroso principio di qualità con criteri connotati dalla attenzione alla complessiva qualità editoriale, riscontrabile nella veste editoriale, nei testi e/o nelle illustrazioni, nelle qualità autoriali, nella complessità e intensità dei contenuti, nelle possibilità di utilizzo.
Tale selezione ha tenuto conto di acquisire anche testi fondamentali nel testimoniare la storia della letteratura e dell’editoria per l’infanzia in Italia, e testi destinati alla lettura aumentativa alternativa.
Come è noto la presenza di una biblioteca scolastica attiva, migliora la qualità dell’offerta formativa degli istituti scolastici.
Misurare il valore è possibile? La valutazione d'impatto delle bibliotecheSara Chiessi
Slide dell'intervento presentato al 16. workshop Teca del mediterraneo, "Costruire comunità nel presente per creare futuro: il nuovo ruolo delle Biblioteche e dei Centri di documentazione"
La biblioteca diffusa per promuovere la lettura a scuola: una sfida per il Li...Luisa Marquardt
La Prof.ssa Emanuela Sangalli, docente e referente della biblioteca scolastica presso il Liceo Classico Vivona di Roma, illustra le motivazioni che hanno condotto alla scelta di ideare nuovi luoghi di lettura per integrare didattica e lettura in tutte le sue forme al Liceo Vivona e, conseguentemente, di ampliare gli spazi della biblioteca scolastica attraverso la creazione di spazi lettura nei vari piani dell'edificio scolastico.
L'attuazione di un progetto modulare avviato nel 2014 ha riguardato la formazione di un gruppo di lavoro misto, la catalogazione e la valorizzazione del patrimonio bibliotecario, la trasformazione di alcuni locali, con interventi nei corridoi e nell'aula magna.Il presupposto teorico si basa sulla centralità dell'utente e dei suoi bisogni di informazione, lettura e socializzazione: il sistema complesso della biblioteca, attraverso le sue articolazioni fondamentali - personale, spazi e collezioni -, l'insieme dei servizi e delle attività educative e culturali, deve rispondere puntualmente anche attraverso una efficace promozione della lettura.
La rilevazione dei comportamenti, delle esigenze, delle aspettative e delle proposte dell’utenza è stata oggetto di due tesi empiriche svolte presso il Liceo Vivona. I risultati hanno costituito la base per individuare in alcuni spazi poco utilizzati e anonimi nuovi punti di incontro con la lettura, ampliando le opportunità di accesso all'informazione che già la scuola offre, per esempio, attraverso il prestito elettronico (MLOL).
La creazione di spazi lettura, spesso presenti negli altri gradi dell'istruzione, andrebbe promossa anche nella scuola secondaria di secondo grado per stimolare interessi e curiosità e promuovere la lettura, in modo costante e articolato, soprattutto nell'età adolescenziale, periodo in cui si registra la disaffezione verso la lettura.
Biblioteche per tutti? Imparare dal passato e riflettere sul presenteAnna Galluzzi
Il contributo è dedicato a un'analisi storica, sociale e biblioteconomica del ruolo delle biblioteche pubbliche, al fine di suggerire nuove chiavi di comprensione sul dibattito attuale e sulle azioni che le biblioteche possono mettere in atto.
La prima parte dell'incontro ripercorrerà l'evoluzione della struttura e delle funzioni delle biblioteche pubbliche negli ultimi 15-20 anni, con riferimento alle esperienze sia straniere che italiane.
Verranno quindi analizzate le conseguenze della crisi economica e della rivoluzione tecnologica sulla storia più recente delle biblioteche pubbliche, passando in rassegna le attuali sfide e minacce alla loro sopravvivenza.
Anche attraverso la presentazione di esempi, vicende e casi, ci si interrogherà su potenzialità e difficoltà insite nel percorso che va dalla biblioteca tradizionale a quella sociale per arrivare infine a quella partecipativa.
I modelli di riferimento recentemente adottati dalle biblioteche pubbliche verranno approfonditi alla luce di due differenti chiavi di lettura:
1. lo status della biblioteca pubblica all'interno del comparto dei servizi pubblici e del welfare;
2. il dibattito sulle funzioni della public library nell'America degli anni Settanta
Nell'ultima parte dell'incontro si individueranno alcune possibili strategie e linee di azione che le biblioteche pubbliche possono mettere in atto sia a livello gestionale che sul piano dell'azione politica e sociale.
L’esperienza dei Bibliopoint di Roma, di Giovanna Micaglio (Biblioteche di Roma)Luisa Marquardt
Giovanna Micaglio, Responsabile dei Servizi Studi, Università, Scuola, PCTO e coordinatrice della Rete Bibliopoint dell’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale, illustra la genesi, le caratteristiche, lo sviluppo e lo stato dell'arte del servizio Bibliopoint.
Sono 43 i Bibliopoint di Roma, esempio virtuoso di cooperazione tra l’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale e le scuole romane.
I Bibliopoint si sono rivelati nell’arco di 17 anni una realtà costantemente in crescita e fortemente radicata nel quartiere costituendo a volte l’unica istituzione in grado di soddisfare i bisogni culturali dei cittadini nelle zone più isolate del vasto e problematico territorio di Roma Capitale.
Biblioteche pubbliche tra mode passeggere e prospettive che si consolidanoAnna Galluzzi
L'intervento si sofferma sui cambiamenti che hanno caratterizzato e stanno caratterizzando le strategie di sviluppo delle biblioteche, in particolare delle biblioteche pubbliche, dal punto di vista dell’organizzazione degli spazi e dei servizi, a seguito dei rilevanti cambiamenti di contesto intervenuti negli ultimi anni, tra cui la crisi economica globale da un lato e la rivoluzione tecnologica dall’altro. Nello specifico, sono discussi temi quali: il rapporto tra grandi e piccole biblioteche e, dunque, tra centralizzazione e convergenza dei servizi e decentramento e personalizzazione; la dialettica tra ricerca della massima flessibilità nell’organizzazione degli spazi e necessità di funzionalizzazione degli stessi; la tendenza verso l’ampliamento delle funzioni e la convergenza dei servizi pubblici territoriali negli spazi delle biblioteche; infine, la spinta verso il coinvolgimento degli utenti nella costruzione dei servizi e dei suoi percorsi di sviluppo. L'intervento si conclude con una riflessione su quanto dei cambiamenti in atto nelle biblioteche passi nella percezione pubblica, e a titolo esemplificativo proporrà una riflessione sul recente Rapporto indipendente sulle biblioteche inglesi.
New librarianship: un futuro sociale per biblioteche e bibliotecari?Anna Galluzzi
L’intervento prende spunto dal recente volume di David Lankes, The atlas of new librarianship, per interrogarsi sul ruolo delle biblioteche e sui contenuti della professione in un contesto nel quale la biblioteca come spazio fisico viene messa in discussione in virtù dei processi di convergenza al digitale e gli effetti della crisi economica impongono alle biblioteche e ai bibliotecari la necessità di giustificare e dimostrare la loro utilità sociale.
La new librarianship di Lankes si basa sul presupposto che “la missione dei bibliotecari consiste nel migliorare la società facilitando la creazione della conoscenza nelle loro comunità di riferimento”. In sostanza, la tesi principale sostenuta da Lankes è che sia necessaria una rifondazione ontologica della biblioteconomia basata su un corretto posizionamento delle biblioteche e dei bibliotecari, il cui ruolo non è incentrato sull'oggetto libro, né su qualunque altro tipo di supporto o di tecnologia dovesse diventare vettore di contenuti (quelli che Lankes chiama artifacts), bensì sulla capacità dei bibliotecari di continuare a svolgere il ruolo di facilitatori del processo di creazione della conoscenza in un contesto di apprendimento partecipativo.
Per farlo, il bibliotecario deve prendere parte attiva alla conversazione attraverso cui avviene il processo dell'apprendimento ovvero creare le condizioni per facilitare e/o potenziare tale conversazione, separando di fatto il proprio destino da quello delle biblioteche.
L’aspetto più critico di questa visione consiste nel trasformare tale punto di vista in convinzione comune all'interno della professione e in percezione diffusa nella società, ribaltando secoli di associazione mentale e pratica tra biblioteche, bibliotecari e libri (o altri supporti del sapere), come anche le più recenti ricerche e indagini sulla percezione degli utenti continuano a mettere in evidenza.
La discontinuità insita nell'idea di bibliotecari che restano tali pur non essendo agganciati ad alcuna struttura bibliotecaria e di utenti che partecipano alle funzioni bibliotecarie come creatori e vettori di conoscenza resta impegnativa in termini di formazione, di politiche pubbliche, di progettazione dei servizi, di attitudine del personale e di organizzazione delle attività. È inoltre del tutto incerta e per niente scontata la possibilità che le nostre comunità (e le altre professionalità che operano nel settore della conoscenza) possano vederci, in tempi brevi, come partner all’interno di un raggio di azione più ampio di quello a cui sono abituati e che scelgano di aprirsi alla conversazione con noi.
Information literacy: formare nuove competenze nelle biblioteche pubblicheSara Chiessi
Slide dell'intervento presentato al Convegno delle Stelline 2016 (http://www.convegnostelline.it/sessione.php?IdUnivoco=4), che presenta, con alcune riflessioni, i risultati dell'indagine - condotta dal Gruppo di studio AIB sull'Information Literacy - sulle attività di information literacy svolte negli ultimi anni dalle biblioteche pubbliche.
Una panoramica sulla Rete Biblioteche Inbook per la creazione di un coordinamento emiliano-romagnolo delle biblioteche che si occupano di libri accessibili e in simboli della Comunicazione Aumentativa e Alternativa
Present and future of public libraries under the today's threats and opportunities.
Presente e futuro delle biblioteche pubbliche di fronte alle minacce e opportunità dell'oggi.
Una biblioteca scolastica per la costruzione di identità e di partecipazioneMarta Marchi
una scuola - una biblioteca: come una biblioteca scolastica e le attività promosse da essa possano integrarsi con le esigenze di formazione delle attuali e future generazioni
Biblioteca "Alessandro Cieri": uno spazio poeticamente innovativo, di Costanz...Luisa Marquardt
La docente bibliotecaria Costanza Buttinelli illustra la genesi, le caratteristiche e gli sviluppi della Biblioteca Alessandro Cieri della Scuola primaria Randaccio dell'I.C. Piersanti Mattarella di Roma.
Abstract: la biblioteca “Alessandro Cieri” nasce nel 2018 all’interno della scuola primaria “G. Randaccio”, plesso dell’I.C. “Piersanti Mattarella”, per desiderio dei genitori di Alessandro, Luca Cieri e Daniela Picarelli con lo scopo di ricordare il bambino che frequentava la scuola e che è mancato dopo una lunga e drammatica malattia.
L’intenzione di realizzare una biblioteca bellissima e innovativa si sostanzia nell’affidare la sua realizzazione all’architetto Gianluca Ficorilli, che insieme alla bibliotecaria Costanza Buttinelli, attiva dal 2007 nella scuola nell’ambito della educazione e promozione della lettura, declina un progetto integrato, architettonico e culturale, con prospettive diverse ma complementari nello stesso luogo.
La biblioteca viene organizzata per centri di interesse e al suo interno è possibile vedere film, consultare libri, ascoltare letture ad alta voce, usare la lettura aumentata,. Lo spazio è attrezzato per allestire mostre. Già realizzata, con la collaborazione del Goethe Institut di Roma «Mondo Matto», con le illustrazioni tratte dal libro omonimo di Atak, pubblicato dall’editore Orecchio Acerbo nel 2010, corredata da un ricco apparato didattico multimediale.
Lo spazio è arricchito dalla donazione di un’opera dell’artista multidisciplinare Felice Limosani, da lui stesso offerta, un rebus realizzato con tubi luminosi, a sottolineare che arte e bellezza sono una delle più efficaci forme di educazione precoce.
Grande cura è stata posta nella scelta dei libri, la selezione è stata guidata da un rigoroso principio di qualità con criteri connotati dalla attenzione alla complessiva qualità editoriale, riscontrabile nella veste editoriale, nei testi e/o nelle illustrazioni, nelle qualità autoriali, nella complessità e intensità dei contenuti, nelle possibilità di utilizzo.
Tale selezione ha tenuto conto di acquisire anche testi fondamentali nel testimoniare la storia della letteratura e dell’editoria per l’infanzia in Italia, e testi destinati alla lettura aumentativa alternativa.
Come è noto la presenza di una biblioteca scolastica attiva, migliora la qualità dell’offerta formativa degli istituti scolastici.
Misurare il valore è possibile? La valutazione d'impatto delle bibliotecheSara Chiessi
Slide dell'intervento presentato al 16. workshop Teca del mediterraneo, "Costruire comunità nel presente per creare futuro: il nuovo ruolo delle Biblioteche e dei Centri di documentazione"
La biblioteca diffusa per promuovere la lettura a scuola: una sfida per il Li...Luisa Marquardt
La Prof.ssa Emanuela Sangalli, docente e referente della biblioteca scolastica presso il Liceo Classico Vivona di Roma, illustra le motivazioni che hanno condotto alla scelta di ideare nuovi luoghi di lettura per integrare didattica e lettura in tutte le sue forme al Liceo Vivona e, conseguentemente, di ampliare gli spazi della biblioteca scolastica attraverso la creazione di spazi lettura nei vari piani dell'edificio scolastico.
L'attuazione di un progetto modulare avviato nel 2014 ha riguardato la formazione di un gruppo di lavoro misto, la catalogazione e la valorizzazione del patrimonio bibliotecario, la trasformazione di alcuni locali, con interventi nei corridoi e nell'aula magna.Il presupposto teorico si basa sulla centralità dell'utente e dei suoi bisogni di informazione, lettura e socializzazione: il sistema complesso della biblioteca, attraverso le sue articolazioni fondamentali - personale, spazi e collezioni -, l'insieme dei servizi e delle attività educative e culturali, deve rispondere puntualmente anche attraverso una efficace promozione della lettura.
La rilevazione dei comportamenti, delle esigenze, delle aspettative e delle proposte dell’utenza è stata oggetto di due tesi empiriche svolte presso il Liceo Vivona. I risultati hanno costituito la base per individuare in alcuni spazi poco utilizzati e anonimi nuovi punti di incontro con la lettura, ampliando le opportunità di accesso all'informazione che già la scuola offre, per esempio, attraverso il prestito elettronico (MLOL).
La creazione di spazi lettura, spesso presenti negli altri gradi dell'istruzione, andrebbe promossa anche nella scuola secondaria di secondo grado per stimolare interessi e curiosità e promuovere la lettura, in modo costante e articolato, soprattutto nell'età adolescenziale, periodo in cui si registra la disaffezione verso la lettura.
Biblioteche per tutti? Imparare dal passato e riflettere sul presenteAnna Galluzzi
Il contributo è dedicato a un'analisi storica, sociale e biblioteconomica del ruolo delle biblioteche pubbliche, al fine di suggerire nuove chiavi di comprensione sul dibattito attuale e sulle azioni che le biblioteche possono mettere in atto.
La prima parte dell'incontro ripercorrerà l'evoluzione della struttura e delle funzioni delle biblioteche pubbliche negli ultimi 15-20 anni, con riferimento alle esperienze sia straniere che italiane.
Verranno quindi analizzate le conseguenze della crisi economica e della rivoluzione tecnologica sulla storia più recente delle biblioteche pubbliche, passando in rassegna le attuali sfide e minacce alla loro sopravvivenza.
Anche attraverso la presentazione di esempi, vicende e casi, ci si interrogherà su potenzialità e difficoltà insite nel percorso che va dalla biblioteca tradizionale a quella sociale per arrivare infine a quella partecipativa.
I modelli di riferimento recentemente adottati dalle biblioteche pubbliche verranno approfonditi alla luce di due differenti chiavi di lettura:
1. lo status della biblioteca pubblica all'interno del comparto dei servizi pubblici e del welfare;
2. il dibattito sulle funzioni della public library nell'America degli anni Settanta
Nell'ultima parte dell'incontro si individueranno alcune possibili strategie e linee di azione che le biblioteche pubbliche possono mettere in atto sia a livello gestionale che sul piano dell'azione politica e sociale.
L’esperienza dei Bibliopoint di Roma, di Giovanna Micaglio (Biblioteche di Roma)Luisa Marquardt
Giovanna Micaglio, Responsabile dei Servizi Studi, Università, Scuola, PCTO e coordinatrice della Rete Bibliopoint dell’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale, illustra la genesi, le caratteristiche, lo sviluppo e lo stato dell'arte del servizio Bibliopoint.
Sono 43 i Bibliopoint di Roma, esempio virtuoso di cooperazione tra l’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale e le scuole romane.
I Bibliopoint si sono rivelati nell’arco di 17 anni una realtà costantemente in crescita e fortemente radicata nel quartiere costituendo a volte l’unica istituzione in grado di soddisfare i bisogni culturali dei cittadini nelle zone più isolate del vasto e problematico territorio di Roma Capitale.
Biblioteche pubbliche tra mode passeggere e prospettive che si consolidanoAnna Galluzzi
L'intervento si sofferma sui cambiamenti che hanno caratterizzato e stanno caratterizzando le strategie di sviluppo delle biblioteche, in particolare delle biblioteche pubbliche, dal punto di vista dell’organizzazione degli spazi e dei servizi, a seguito dei rilevanti cambiamenti di contesto intervenuti negli ultimi anni, tra cui la crisi economica globale da un lato e la rivoluzione tecnologica dall’altro. Nello specifico, sono discussi temi quali: il rapporto tra grandi e piccole biblioteche e, dunque, tra centralizzazione e convergenza dei servizi e decentramento e personalizzazione; la dialettica tra ricerca della massima flessibilità nell’organizzazione degli spazi e necessità di funzionalizzazione degli stessi; la tendenza verso l’ampliamento delle funzioni e la convergenza dei servizi pubblici territoriali negli spazi delle biblioteche; infine, la spinta verso il coinvolgimento degli utenti nella costruzione dei servizi e dei suoi percorsi di sviluppo. L'intervento si conclude con una riflessione su quanto dei cambiamenti in atto nelle biblioteche passi nella percezione pubblica, e a titolo esemplificativo proporrà una riflessione sul recente Rapporto indipendente sulle biblioteche inglesi.
New librarianship: un futuro sociale per biblioteche e bibliotecari?Anna Galluzzi
L’intervento prende spunto dal recente volume di David Lankes, The atlas of new librarianship, per interrogarsi sul ruolo delle biblioteche e sui contenuti della professione in un contesto nel quale la biblioteca come spazio fisico viene messa in discussione in virtù dei processi di convergenza al digitale e gli effetti della crisi economica impongono alle biblioteche e ai bibliotecari la necessità di giustificare e dimostrare la loro utilità sociale.
La new librarianship di Lankes si basa sul presupposto che “la missione dei bibliotecari consiste nel migliorare la società facilitando la creazione della conoscenza nelle loro comunità di riferimento”. In sostanza, la tesi principale sostenuta da Lankes è che sia necessaria una rifondazione ontologica della biblioteconomia basata su un corretto posizionamento delle biblioteche e dei bibliotecari, il cui ruolo non è incentrato sull'oggetto libro, né su qualunque altro tipo di supporto o di tecnologia dovesse diventare vettore di contenuti (quelli che Lankes chiama artifacts), bensì sulla capacità dei bibliotecari di continuare a svolgere il ruolo di facilitatori del processo di creazione della conoscenza in un contesto di apprendimento partecipativo.
Per farlo, il bibliotecario deve prendere parte attiva alla conversazione attraverso cui avviene il processo dell'apprendimento ovvero creare le condizioni per facilitare e/o potenziare tale conversazione, separando di fatto il proprio destino da quello delle biblioteche.
L’aspetto più critico di questa visione consiste nel trasformare tale punto di vista in convinzione comune all'interno della professione e in percezione diffusa nella società, ribaltando secoli di associazione mentale e pratica tra biblioteche, bibliotecari e libri (o altri supporti del sapere), come anche le più recenti ricerche e indagini sulla percezione degli utenti continuano a mettere in evidenza.
La discontinuità insita nell'idea di bibliotecari che restano tali pur non essendo agganciati ad alcuna struttura bibliotecaria e di utenti che partecipano alle funzioni bibliotecarie come creatori e vettori di conoscenza resta impegnativa in termini di formazione, di politiche pubbliche, di progettazione dei servizi, di attitudine del personale e di organizzazione delle attività. È inoltre del tutto incerta e per niente scontata la possibilità che le nostre comunità (e le altre professionalità che operano nel settore della conoscenza) possano vederci, in tempi brevi, come partner all’interno di un raggio di azione più ampio di quello a cui sono abituati e che scelgano di aprirsi alla conversazione con noi.
Information literacy: formare nuove competenze nelle biblioteche pubblicheSara Chiessi
Slide dell'intervento presentato al Convegno delle Stelline 2016 (http://www.convegnostelline.it/sessione.php?IdUnivoco=4), che presenta, con alcune riflessioni, i risultati dell'indagine - condotta dal Gruppo di studio AIB sull'Information Literacy - sulle attività di information literacy svolte negli ultimi anni dalle biblioteche pubbliche.
Una panoramica sulla Rete Biblioteche Inbook per la creazione di un coordinamento emiliano-romagnolo delle biblioteche che si occupano di libri accessibili e in simboli della Comunicazione Aumentativa e Alternativa
Este documento analiza el turismo cinematográfico como instrumento de promoción turística. Explica que la industria cinematográfica influye en el desarrollo del turismo en determinados destinos al hacerlos conocidos a nivel mundial. Además, explora cómo el turismo cinematográfico ha creado rutas y productos turísticos únicos en diferentes lugares gracias a películas y series exitosas. Finalmente, estudia casos específicos como Nueva York, Sevilla y las ciudades influenciadas por Woody
Biblioteche e Wikipedia: Wikipedia come ambiente di lavoro collaborativo per ...Pierfranco Minsenti
La biblioteca connessa: come cambiano le strategie di servizio al tempo dei social network
Milano, Palazzo delle Stelline, 14 marzo 2014
http://www.convegnostelline.it/
Il libretto +d1, giunto alla quarta edizione per l’anno scolastico 2013-2014, presenta ai docenti, in uno strumento unitario, le oltre 200 proposte didattiche offerte alle scuole di ogni ordine e grado di Reggio Emilia e provincia da dieci soggetti che operano nel campo dell’educazione. Insieme al Comune di Reggio Emilia con alcuni suoi servizi e istituzioni (Assessorato Cultura e Università - Musei Civici - Ufficio Cinema - Biblioteca Panizzi e decentrate - Remida - Scuole e Nidi d’Infanzia - Istituzione del Comune di Reggio Emilia ), aderiscono la Fondazione I Teatri, la Fondazione Palazzo Magnani, la Fondazione Reggio Children - Centro Loris Malaguzzi, l'Istituto Regionale “G. Garibaldi” per i Ciechi, il Liceo Artistico - Istituto Statale d’Arte “G. Chierici” di Reggio Emilia, il Liceo Classico Scientifico “Ariosto Spallanzani” di Reggio Emilia, il Museo dei Frati Cappuccini, il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, l'Ufficio Scuola e Ufficio Beni Culturali - Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla.
Identità e ruoli della biblioteca pubblica: imparare dal passato e riflettere...Anna Galluzzi
A partire da definizioni e posizionamento della biblioteca pubblica rispetto al welfare, ci si interrogherà sui relativi ruoli e funzioni, in particolare durante i periodi di crisi economica e sociale. Attraverso un'esercitazione da svolgere insieme ai partecipanti al corso, si prenderà coscienza dei meccanismi di costruzione e rafforzamento della library faith, di cui si andranno a indagare le origini nell'America del dopoguerra. Anche utilizzando numerosi esempi del contesto italiano e internazionale, si arriverà così a comprendere cosa può essere oggi la biblioteca pubblica e si acquisiranno elementi di progettazione strategica.
Innovative forme di apprendimento in bibliotecapatrizia lùperi
Relazione presentata al 3.Convegno internazionale "La biblioteca apprende", Innsbruck 2007; con il titolo: "Crediti formativi e tirocini nelle biblioteche dell'Università di Pisa ovvero innovative forme di apprendimento in biblioteca"
Information literacy contemporanea nella biblioteca accademicaLaura Testoni
Slide presentate al convegno Palazzo Stelline "La biblioteca in-forma: Digital reference, information literacy e-learning" (Milano 15-16 marzo 2018). Titolo: Quale information literacy contemporanea nella biblioteca accademica? Una riflessione rea infosfera informativa in mutamento, nuovi paradigmi didattici e Terza missione.
BIBMOOC 01.03 - Le biblioteche e la loro funzione sociale - Chiara FaggiolaniAlessandro Bogliolo
Terza lezione del MOOC "Coding in biblioteca" erogato dall'Università di Urbino in collaborazione con la Rete delle Reti
https://mooc.uniurb.it/bibmooc
https://youtu.be/nzhKOFCnJqM
1. Liceo Scientifico Statale “ A . Labriola “ Roma
Biblioteca Scolastica Multimediale
“ Impastato – Puglisi”
UNA NUOVA RISORSA PER
L’APPRENDIMENTO E IL TERRITORIO:
LA BIBLIOTECA “IMPASTATO-PUGLISI”
Roma, 28 ottobre 2009 Ore 10.00–12.00
A cura di Antonio Nini
Presentazione di Luisa Marquardt
Collaborazione di Anna Maria Salierno
2. BIBLIOTECA “IMPASTATO — PUGLISI”
SOMMARIO
La biblioteca scolastica multimediale come “terzo spazio” 3
(L. Marquardt)
La Biblioteca “Impastato - Puglisi” si presenta (A. Nini) 6
Verso la Biblioteca “Impastato - Puglisi”: alcune tappe salienti 8
La collaborazione interistituzionale 9
Biblioteche nelle Scuole 10
Bibliorete di Ostia 10
Biblioteche di Roma 11
Bibliopoint 11
GOLD 12
Fondazione Bellonci 12
Fondazione Roma 13
Aspetti strutturali e organizzativi
Il catalogo 14
Gli spazi — Le attrezzature 15
Le collezioni 16
Scuola in biblioteca
La biblioteca come comunità di pratica 17
I Circoli di lettura 19
La comunità dei lettori 19
Documentare in GOLD 21
La didattica con il web 2.0 21
Biblio-Staff 23
Pagina 2
3. BIBLIOTECA “IMPASTATO — PUGLISI”
LA BIBLIOTECA SCOLASTICA
MULTIMEDIALE COME “TERZO SPAZIO”
Nell’adolescente del poster ideato per l’International
School Library Month 2009 ritro-
viamo il nativo digitale multita-
sking, che contemporaneamente
legge, studia, ascolta musica con
le cuffiette, molto probabilmente
ha il cellulare in tasca pronto per
“messaggiare”, la TV e il PC acce-
si. Egli (o ella) è immerso in un
universo informativo che si pre-
senta variamente sfaccettato, nel-
le forme e nei formati più diversi, facilmente dispo-
nibile, a portata di mano (o di click). E l’apparente
democraticità della rete induce a pensare che recu-
perare informazioni non rappresenti un problema:
basta navigare in Internet, utilizzare un motore di
ricerca, e il gioco è fatto! Ma le cose non stanno e-
sattamente così... Per crescere e affrontare la com-
plessità serve un ambiente in cui imparare a con-
frontarsi con i propri (e altrui) interrogativi e bisogni
informativi e relazionali, sviluppare interesse (e pos-
sibilmente amore) per la lettura e la ricerca, acquisi-
re conoscenze e competenze trasversali e vitali, for-
marsi un pensiero critico e consapevole. Una tradi-
zione ormai quarantennale di riflessione basata sulle
evidenze, come riportato nel sito della IASL
(International Association of School Librarianship,
www.iasl-online.org) e nella letteratura del settore,
Pagina 3
4. BIBLIOTECA “IMPASTATO — PUGLISI”
tra qualità dell’apprendimento (in termini di effica-
cia, significatività, successo formativo ecc.) e l’uso
quotidiano di una biblioteca scolastica/centro di ri-
sorse multimediali. Ciononostante, nella scuola ita-
liana, purtroppo non è affatto frequente imbattersi,
soprattutto in un particolare momento congiunturale
quale quello corrente, nella istituzione di nuove bi-
blioteche o in un radicale rinnovamento di quelle e-
sistenti. Inoltre, parlare di biblioteche nell’era 2.0
viene percepito come anacronistico, superato, di-
spendioso.
Particolarmente significativa risulta perciò la scelta
del Liceo “Antonio Labriola” di Ostia di investire, con
l’aiuto di vari partner, nel potenziamento dei propri
servizi bibliotecari: questi, in rinnovate strutture,
accoglienti e funzionali, si rivolgono agli studenti, ai
loro insegnanti, ai genitori, al personale non docente
della scuola, senza trascurare il territorio, a cui vie-
ne offerto un ulteriore punto di accesso all’informa-
zione.
Le biblioteche sono un istituto della democrazia, un
ambiente vitale per la formazione di cittadini consa-
pevoli, attivi e partecipi, in grado di “leggere” il pro-
prio tempo e quello trascorso, prendere decisioni in-
formate e costruirsi un futuro.
Nello specifico, la biblioteca scolastica deve rispon-
dere a un preciso compito educativo, direttamente
collegato a quello della scuola a cui appartiene.
Pagina 4
5. BIBLIOTECA “IMPASTATO — PUGLISI”
La biblioteca declinerà perciò i propri servizi e atti-
vità in base alle necessità del contesto di apparte-
nenza, in ottica di rete e di progetto, proprio per of-
frire - particolarmente ai giovani utenti - quella
“palestra” fondamentale, a portata di mano giorno
per giorno, in cui acquisire una efficace competenza
informativa (Information Literacy) che li aiuterà nel-
le scelte, nelle decisioni, tanto
quelle più im- pegnative, quanto
quelle quotidia- ne più correnti.
La biblioteca che oggi si inaugura è segno di quanto
il “Labriola” tenga alla propria comunità e voglia of-
frirle per la sua crescita e per le diverse attività di
apprendimento e insegnamento, di quanto questa
struttura, più che uno spazio solamente fisico, ne
costruisca un altro in cui scuola ed extrascuola si
incontrano, creando quel “terzo spazio”, in cui la co-
munità di ricerca legge, impara, discute, riflette, e-
labora, collabora, cresce insieme. E sarà lo sviluppo
di questa dimensione a delineare ulteriormente l’i-
dentità della scuola nel territorio, a testimoniare ef-
ficacemente la sua carica progettuale e l’efficacia
didattica, culturale, sociale. Sinceri auguri!
Università “Roma Tre”
Director IASL Europe
Pagina 5
6. BIBLIOTECA “IMPASTATO — PUGLISI”
LA BIBLIOTECA “IMPASTATO-PUGLISI”
SI PRESENTA
L’immagine abituale della biblioteca scolastica
quale luogo di consultazione di un repertorio docu-
mentario strettamente legato alle discipline, fruibile
solamente dagli alunni interni e dai docenti, è supe-
rata dalla nuova concezione di biblioteca multime-
diale. Ma pensare la biblioteca come insieme, anche
ricchissimo, di servizi e di funzioni intesi co-
me strumenti finalizzati alla realizzazione di progetti
didattici o attività culturali, fruibili da chiunque, si-
gnifica ancora una volta ridurla a un “luogo”, ad una
struttura, la cui funzione dipende dal punto di vista
di chi le si avvicina, ad ogni modo sempre “altra”,
tutt’al più “complementare” all’attività scolastica.
Occorre invece costruire “un’identità” della biblioteca
scolastica e questo è possibile strutturandola come
un ambiente di cooperazione che coinvolge le figure
appropriate ai diversi contesti, caratterizzata dall’ag-
gregazione e dal coinvolgimento dei diversi protago-
nisti della vita scolastica, e della rete delle istituzio-
ni, attraverso la condivisione di conoscenze e di pra-
tiche collaborative che favoriscano l’apprendimento
alla pari. In questo modo è possibile gettare basi so-
lide perché la biblioteca scolastica non sia più un
luogo materiale, né uno strumento, né un centro
meramente divulgativo, ma si
Pagina 6
7. BIBLIOTECA “IMPASTATO — PUGLISI”
trasformi in un motivante “ambiente di apprendi-
mento collaborativo”, caratterizzato dal senso di
appartenenza dei partecipanti.
Inoltre, alla luce dell’esperienza condotta da di-
versi anni dal Liceo Scientifico “Antonio Labriola”,
all’interno del Piano dell’Offerta Formativa, con il
progetto di educazione alla legalità e la partecipa-
z io ne alle ini z iative de ll’ Ass o ciaz io ne
“Libera” (l’organizzazione intenta a sollecitare e
coordinare la società civile contro tutte le mafie),
si è voluto intitolare la Biblioteca a due figure
emblematiche della lotta alla mafia, Giuseppe
Impastato e Giuseppe Puglisi che, pur se-
guendo un diverso percorso culturale, politico e
personale, hanno lasciato un’esemplare eredità
etica e civile indispensabile alla formazione dei
nostri giovani.
Antonio Nini, Liceo “A. Labriola” - Roma
Pagina 7
8. BIBLIOTECA “IMPASTATO — PUGLISI”
IN
EVIDENZA
VERSO LA BIBLIOTECA
“IMPASTATO — PUGLISI”:
ALCUNE TAPPE SALIENTI
2004
Adesione alle rete delle biblioteche scolastiche di Ostia
2005
Informatizzazione graduale dei dati catalografici (avvio
Opac)
2006
Inserimento nella SBIM coordinato dal Miur-USR Lazio-
Ufficio VII
Scelta della specificità di indirizzo scientifico nella
valorizzazione del patrimonio documentario.
2007
Completamento della informatizzazione dei dati
catalografici (Opac)
Recupero tramite RABIS (Caspur) dei record bibliografici
nell’OPAC e catalogazione con Sebina
Adesione a BiblioPoint
2008
Creazione di un settore specifico del patrimonio
documentario dedicato alla recente produzione narrativa
e saggistica di carattere generale
Progetto fondazione Roma
2009
Potenziamento ed autonomia dei Circoli di lettura
Riconversione strutturale e logistica della biblioteca
secondo le indicazioni IFLA-UNESCO
38° Conferenza Internazionale IASL: presentazione, in
un contesto internazionale, del progetto quale buona
pratica ISLM 2009
Inaugurazione della Biblioteca “IMPASTATO-PUGLISI”
Pagina 8
9. LA COLLABORAZIONE INTERISTITUZIONALE
Questa concezione è il risultato di un percorso
di formazione e di maturazione ispirato e sostenuto
dai Dirigenti Scolastici in questi ultimi anni.
Tale percorso ci ha permesso di entrare in un’ottica
di collaborazione istituzionale (con i diversi soggetti
di seguito presentati) sempre più vasta, e aperta a
ulteriori collaborazioni, che ci ha fatto crescere sia
dal punto di vista delle competenze, sia dal punto di
vista della qualità dei servizi offerti dalla nostra
biblioteca.
Pagina 9
10. BIBLIOTECA “IMPASTATO — PUGLISI”
BIBLIOTECHE NELLE
SCUOLE
Il Pr o ge tto “ Bi b lio t ec he n ell e
Scuole” (www.biblioscuole.it) si inserisce tra le
misure congiunte dei Ministeri dell'Istruzione
dell'Università e Ricerca (MIUR) e dell'Innovazione
Tecnologica (MIT), con la collaborazione
dell'Istituto Centrale per il Catalogo Unico (ICCU) del
Ministero per i beni e le Attività Culturali (MiBAC)
per integrare le biblioteche delle scuole nel Servizio
Bibliotecario Nazionale (SBN), un sistema di
cooperazione in rete gestito dall'ICCU, il cui scopo è
la creazione e la gestione di un catalogo unico
nazionale delle biblioteche italiane, sia di istituzioni
pubbliche che private.
BIBLIORETE DI OSTIA
La Bibliorete di Ostia, cui aderiscono
13 Istituzioni Scolastiche del XIII
Municipio di Roma di diversi ordini e
gradi, è attiva dal 2001, promossa
dall’ U. S.R . L az io , e si avvale
dell’esperienza del Sistema Bibliotecario Integrato
Metropolitano (SBIM). La “Bibliorete” è finalizzata
alla promozione e alla valorizzazione delle
biblioteche scolastiche per la didattica ed il
territorio attraverso la creazione di un OPAC -
catalogo on line cumulativo – al prestito e a
collaborazioni interistituzionali, nonché alla
realizzazione di attività di promozione culturale.
Pagina 10
11. BIBLIOTECA “IMPASTATO — PUGLISI”
BIBLIOTECHE DI ROMA
“Biblioteche di Roma”
(www.bibliotechediroma.it) da alcuni
anni sostiene le scuole romane
nell'organizzazione e nella gestione
delle loro biblioteche, presentando e condividendo
progetti che mirano a
coinvolgere studenti e personale della scuola, anche
grazie alla collaborazione con Enti, Istituzioni,
Municipi e Università, e permettono di realizzare
iniziative volte alla promozione della lettura
mediante mostre, convegni laboratori, incontri con
BIBLIOPOINT
Bibliopoint del Comune di Roma e la
conseguente apertura della biblioteca scolastica al
territorio ci hanno permesso di accedere a un
cospicuo fondo per l’acquisto di novità editoriali.
Questo contesto ha arricchito la nostra biblioteca di
un ulteriore servizio aggiungendo all’indirizzo
scientifico quello della letteratura
contemporanea, finalizzato
essenzialmente a potenziare la
diffusione della lettura. Per realizzare
questo fine ci siamo avvalsi
dell’esperienza della Libreria Fanucci che ci
affianca “prestandoci” la sua strategia di marketing,
informandoci periodicamente sui libri più richiesti e
sulle ultime uscite. In questo modo abbiamo portato
nella nostra biblioteca la competenza di una libreria
aiutandoci, in particolare, a sviluppare la sezione del
romanzo e a tenerla sempre aggiornata.
Pagina 11
12. BIBLIOTECA “IMPASTATO — PUGLISI”
GOLD
GOLD (gold.indire.it/gold2/) è la banca dati Internet
delle esperienze più innovative ed interessanti
realizzate nelle scuole italiane di ogni ordine e
grado. Scopo di GOLD è diffondere, a beneficio di
tutti, il patrimonio di ‘conoscenza didattica’ prodotto
dalle scuole, le idee e gli strumenti sviluppati e
realizzati in situazione, ma trasferibili in contesti
diversi.
FONDAZIONE
BELLONCI
La Fondazione Bellonci
(www.fondazionebellonci.it/)
nasce nel 1986 con l’obiettivo di mantenere vivo
il Premio Strega e di diffondere la letteratura
italiana nel nostro Paese e all’estero. Creata alla
morte di Maria Bellonci da Anna Maria Rimoaldi,
amica ed erede della scrittrice, la Fondazione
svolge un’intensa attività di promozione della
lettura, specialmente nelle scuole e fra i giovani.
Per questa sua finalità sociale è diventata nel
2004 una Onlus.
Pagina 12
13. BIBLIOTECA “IMPASTATO — PUGLISI”
FONDAZIONE ROMA
La Fondazione Roma
(www.fondazioneroma.it) trova
origine non solo dalla Legge e dallo
Statuto, ma soprattutto dalle finalità
di interesse pubblico e di utilità
sociale perseguite, attraverso le sue attività
istituzionali, fin dalla sua costituzione.
Negli ultimi anni, la Fondazione ha adottato in via
prevalente il modello della operating foundation, e
ha sviluppato proprie progettualità, realizzando
direttamente, o in stretta collaborazione con altri
enti, iniziative di primaria importanza avviando
all’interno del proprio territorio di riferimento un
ampio programma di interventi in favore degli
istituti statali di istruzione secondaria: oltre 300
scuole, a cui la Fondazione si è indirizzata con una
iniziativa volta a favorire l’innovazione tecnologica
in ambito didattico, attraverso l’erogazione di
fondi da utilizzare per la creazione di nuove aule
multimediali e multifunzionali, laboratori linguistici
e informatici, o per l’acquisto di attrezzature
necessarie alla realizzazione di specifici progetti,
come ad esempio la didattica della musica, o di
ausili speciali e software dedicati al sostegno degli
alunni diversamente abili, partecipando così, al
fianco della scuola pubblica, al miglioramento
dell’offerta formativa.
Pagina 13
14. BIBLIOTECA “IMPASTATO — PUGLISI”
ASPETTI STRUTTURALI E
ORGANIZZATIVI
IL CATALOGO
L’adesione al Progetto ministeriale
“Biblioteche nelle scuole” e alla
relativa rete ha permesso ad
alcuni docenti di partecipare a un
corso triennale di formazione per
la catalogazione. Le competenze
così acquisite sono state tuttavia disseminate e
trasferite a tutti coloro che operano nella biblioteca
in modo stabile, al fine di potenziare e diffondere la
capacità di catalogazione, a nostro avviso unica
garanzia che queste conoscenze tecniche non
vengano perse. Ciò ha permesso in tempi brevi la
catalogazione in Sebina dell’intero patrimonio
documentario e la sua consultazione on line.
Inoltre siamo consapevoli che il catalogo può
talvolta rappresentare un ostacolo per il fruitore
della biblioteca.
Per questo motivo i docenti bibliotecari sono sempre
disponibili non solo ad aiutare nella ricerca dei testi
ma, contemporaneamente, ad insegnare l’uso del
catalogo on line e la ricerca di informazioni
bibliografiche sui diversi argomenti, autori, generi
ecc., all’interno dell’OPAC.
Questo aiuto può essere ottenuto anche on line
tramite la posta elettronica, il contatto skype e il
servizio voipe.
Pagina 14
15. BIBLIOTECA “IMPASTATO — PUGLISI”
GLI SPAZI
La disposizione della biblioteca all’interno della
scuola è frutto di una scelta che si è ispirata,
contestualizzandole, alle riflessioni esposte da Giulia
Visintin nell’articolo La biblioteca pubblica da spazio
istituzionale a spazio-cerniera («Bibliotime», II, n.2
luglio 1999). Al fine di superare la disparità e il
senso di estraneità tra gli spazi scolastici e quello
specifico della biblioteca, la nostra biblioteca è posta
al piano terra in un punto di passaggio tra gli uffici
amministrativi, la sala professori e lo spazio per i
colloqui docenti-genitori. Esso ha un’ampia porta di
entrata, sempre aperta in modo da formare un
unicum visivo con il corridoio. Subito visibili e
liberamente accessibili alla consultazione autonoma
sono gli scaffali aperti. Questi scaffali, forniti da
Bibliopoint, rappresentano nel nostro contesto l’area
di accoglienza: qui sono esposti gli ultimi acquisti
specialmente di letteratura contemporanea.
LE ATTREZZATURE
La biblioteca scolastica, grazie al sostegno della
Fondazione Roma che ha finanziato il progetto,
è stata trasformata in un servizio multifunzionale
per l’innovazione tecnologica in ambito didattico.
Nella ristrutturazione della biblioteca si è pensato
in primo luogo a renderla un ambiente
accogliente fin dalla scelta degli arredi: tavoli in
acero con paratie divisorie, per i quali è stata
posta particolare cura nella scelta cromatica, mira
Pagina 15
16. BIBLIOTECA “IMPASTATO — PUGLISI”
ad assicurare all'utenza oltre che un razionale uti-
lizzo degli spazi anche un elevato comfort visivo,
acustico e termoigrometrico. Il patrimonio librario
è ospitato in armadi chiusi con ante di vetro a tut-
t'altezza distribuiti su tre lati della sala. La sala è
dotata di tutte le più aggiornate strumentazioni per
la didattica, la ricerca e lo studio mediante le Nuo-
ve Tecnologie; nel suo centro sono presenti 14 po-
stazioni multimediali abilitate all'uso della Rete
Internet e dotate dei più aggiornati software: Au-
tocad, Linguistico e uno specifico per persone di-
versamente abili. Sui due lati corti della sala sono
presenti altre tre postazioni informatiche. Tutte le
strumentazioni sono controllate dalla postazione
docente dotata di sistema Netsupport, videoproiet-
tore e schermo motorizzato. Due postazioni sono
dedicate esclusivamente alla catalogazione ed al
prestito. Inoltre la biblioteca dispone di due stam-
panti (B/N e a colori) e di un foto-scanner.
LE COLLEZIONI
Il patrimonio documentario è costituito da oltre
5.000 volumi, oltre a un consistente patrimonio
multimediale. L’adesione alla Bibliorete di Ostia
ha permesso di razionalizzare e differenziare l’im-
plementazione documentaria in modo tale che non
si disperdano risorse. Così la nostra biblioteca, co-
erentemente all’indirizzo di studio del nostro liceo,
si è specializzata nel settore scientifico ed episte-
mologico, indirizzando in questa direzione non solo
le risorse economiche, ma anche l’attività
Pagina 16
17. BIBLIOTECA “IMPASTATO — PUGLISI”
di sostegno alla didattica e la collaborazione con i
docenti. inoltre si è sviluppato il settore inerente alla
Shoah e all’intercultura. L’adesione a Bibliopoint e
l’apertura al territorio ha permesso di usufruire di
cospicui fondi che sono stati esclusivamente
indirizzati all’acquisto di opere letterarie di
letteratura moderna e contemporanea seguendo sia
i consigli di marketing della libreria Fanucci sia le
richieste degli utenti della biblioteca.
SCUOLA IN BIBLIOTECA
LA BIBLIOTECA COME UNA COMUNITÀ
DI PRATICA
I circoli di lettura
Il bisogno di esprimersi, manifestarsi, incontrar-
si, esplicitarsi dei giovani può realizzarsi nel Circolo
di lettura qualora questi non appaia uno strumento
alto ed elitario, ma familiare e piacevole in grado
di suscitare un sentimento di appartenenza. Da qui
la consapevolezza che, poiché generalmente la let-
tura, per gli studenti rappresenta una parte dello
studio e solo raramente un piacere “il circolo di let-
tura di una biblioteca, per avere successo deve par-
tire da un altro assunto ed essere stimolo alla socia-
lità ed esperienza da condividere”. Quest’ottica ha
permesso il formarsi all’interno della Biblioteca sco-
lastica di due Circoli di Lettura che fanno rispetti-
vamente riferimento al Premio letterario Biblioteche
di Roma e al Premio Strega della Fondazione Bellon-
ci.
Pagina 17
18. BIBLIOTECA “IMPASTATO — PUGLISI”
Essi non solo permettono la diffusione della
letteratura e il riconoscimento di un’editoria di
qualità all’interno della scuola, ma forniscono ai
giovani anche l’opportunità di esprimersi
liberamente. La nostra esperienza si identifica con
un progetto laboratoriale che ha preso come assunto
iniziale l’autonomia dei circoli di lettura e come
f i n a l i t à l a c o e s i o n e
identitaria tra Circolo e “Biblioteca scolastica”.
L’autonomia del circolo di lettura è garantita da un
presidente che viene scelto tra i giovani lettori e ha
il compito di organizzare gli incontri e tenere
informati i circolisti degli eventi a cui partecipare;
inoltre si è istituito un forum, amministrato ancora
da uno studente, nel quale l’intervento dei docenti è
esclusivamente di stimolo e di coordinamento. La
coesione è affidata alla sensibilità dell’insegnante
coordinatore, esperto nell’individuare ed esplicitare i
bisogni dei giovani partecipanti rispetto all’oggetto
culturale, che utilizza gli strumenti propri del web
2 .0 in quanto più agevoli, aggreganti e interattivi
rispetto alla pratica tradizionale. Per esempio,
un’esperienza apprezzata dai giovani è la lettura
collettiva, introdotta nel circolo in base alle
suggerimenti tratti dal documento Ifla. Da qui è nata
l’idea dell’ “audiocapitolo”, ossia la lettura e la
registrazione in formato digitale di un brano o di un
capitolo che i circolisti hanno ritenuto più
significativo e rappresentativo dell’opera letta, per
poterlo condividere su web.
Pagina 18
19. BIBLIOTECA “IMPASTATO — PUGLISI”
L’audiocapitolo rappresenta la sintesi tra l’esigenza
dei giovani di comunicare e condividere la
consapevolezza di riconoscere il proprio sentire
nell’opera letteraria e allo stesso tempo fornire il
proprio contributo alla costruzione dell’identità della
biblioteca scolastica.
Quest’operazione ha permesso di passare dalle
poche unità di partecipanti iniziali a un gruppo
numericamente più consistente e fluido grazie a un
efficace “passaparola” che ha fatto percepire la
Biblioteca non più, esclusivamente, come luogo
fisico ma come ambiente di apprendimento attivo e
cooperativo, nel quale il rapporto con i docenti
avviene a un livello assolutamente paritario e i
momenti di lettura e di scambio rappresentano
un’occasione di mutua trasmissione di conoscenze e
competenze; queste ultime sono maggiormente
palesi nel momento più impegnativo di preparazione
all’incontro con l’autore “prescelto” quando, diventa
indispensabile impostare correttamente l’analisi del
lavoro con i relativi i richiami alla letteratura, ai
percorsi di lettura e all’approfondimento della
scrittura stessa e del suo farsi.
LA COMUNITÀ DEI LETTORI
Riconosciuto il ruolo della biblioteca scolastica co-
me parte integrante del processo educativo, oc-
corre tuttavia sottolineare che nella formazione
dell’individuo rientra anche l’educazione al piace-
re della lettura.
Pagina 19
20. BIBLIOTECA “IMPASTATO — PUGLISI”
Formare nella comunità scolastica il lettore si-
gnifica rompere il binomio libro-impegno scolastico e
sostituirlo con il binomio libro-piacere di leggere.
La biblioteca scolastica può assolvere a questo com-
pito sostenendo tutte le opportunità che si creano
dentro e fuori la scuola. Tuttavia ci siamo resi conto
che il sostegno efficace alla divulgazione della lettu-
ra sono gli stessi lettori. Per questo noi li consideria-
mo una comunità, liquida e trasversale quanto si
vuole, ma fondamentale nella costruzione della i-
dentità di una biblioteca scolastica. In questa ottica
il ruolo della biblioteca è quello di strutturare un am-
biente coinvolgente e aggregante, un luogo informa-
le dove poter scambiare pareri sui libri, consigliare
letture ed essere consigliati. Gli strumenti iniziali so-
no stati i seguenti: l’istituzione di un registro di desi-
derata; una locandina periodica che segnalava sug-
gerimenti di lettura; il passaparola tra gli studenti e
docenti che ha permesso non solo di aumentare in
modo sensibile il numero dei lettori, ma anche di
coinvolgere genitori ed altri utenti esterni.
Così strutturata, la comunità di pratica della biblio-
teca si prestava naturalmente a una operazione di
dematerializzazione attraverso la costruzione di una
pagina web “dedicata”, alla quale si accede diretta-
mente dal sito del Liceo.
Nella sua realizzazione si è tenuto conto delle indica-
zioni suggerite dalla Comunità Europea relative alle
caratteristiche principali che deve avere un sito di
qualità:
Pagina 20
21. BIBLIOTECA “IMPASTATO — PUGLISI”
• chiarezza
• facilità d’accesso
• centralità dell’utente
• capacità di fornire risposte
• interattività con altri network
• interattività con l’utente
• capacità di orientare gli utenti.
DOCUMENTARE IN GOLD
Il ruolo della biblioteca rispetto alle esperienze
didattiche realizzate tramite le
tecnologie del web2.0 e la didattica
costruttivista è quello di contribuire
attivamente a tali esperienze e a
organizzare, mettere a disposizione
e diffondere il bagaglio di
competenze e conoscenze acquisito. Al riguardo
tutte le esperienze didattiche saranno strutturate
secondo la metodologia della ricerca azione e
documentate secondo le linee guida indicate da
Gold, la banca dati Internet delle esperienze più
innovative ed interessanti realizzate nelle scuole
italiane modo tale da diventare un patrimonio
fruibile da altri.
LA DIDATTICA CON IL WEB 2.0
Le tecnologie informatiche e della comunicazione
hanno dimostrato di poter giocare un ruolo determi-
nante nel ciclo di vita di una comunità di pratica
composta da insegnanti anche se si rilevano ancora
forti limitazioni alla loro diffusione.
Pagina 21
22. BIBLIOTECA “IMPASTATO — PUGLISI”
Uno degli obbiettivi della biblioteca scolastica è dif-
fondere tra i docenti e gli alunni l’uso delle tecnologie
del cosiddetto web 2.0. Il fine è quello di superare l’a-
bitudine a usare gli strumenti informatici come conte-
nitori di una mentalità didattica legata al testo e di
contribuire alla costruzione di una diversa pratica del-
l’insegnamento in cui la tecnologia non è intesa come
supporto alla didattica, ma come “ambiente d’appren-
dimento”, esplicitato nell’interazione di tutti con tutti,
nella simulazione, nella condivisione di un medesimo
ambiente di lavoro virtuale, nel superamento sia del
rapporto duale docente – alunno, sia del testo, sosti-
tuito dalla forma liquida del materiale reperito in
internet, dal parlare muto delle immagini, dal parlare
dinamico delle azioni/operazioni (cfr. Maragliano “Vuoi
mettere?!”) Cose che l’insegnamento in presenza non
può fare,”Quaderno di Comunicazione” n.8). È un pas-
saggio delicato in quanto non si tratta di sostituire
strumenti espressivi e di narrazione tradizionali con
strumenti informatici: infatti in questo caso non c’è u-
na vera innovazione didattica in quanto i rapporti do-
cente alunno e tra alunni rimangono gli stessi, condi-
zionati dal contesto classe. Ci si deve rendere conto
che quando cambia il contesto - sia fisico, sia relazio-
nale - di ciò che abitualmente intendiamo per classe,
questa si trasforma una comunità, un insieme di grup-
pi di lavoro che hanno come finalità la costruzione di
un prodotto culturale, in cui i ruoli sono determinati
dal nuovo contesto di lavoro, dall’autonomia dei tem-
pi, dalle nuove relazioni che si instaurano tra i/le ra-
gazzi/e in base alla collaborazione.
Pagina 22
23. BIBLIO-STAFF
Prof. Livio Di Lorenzo, consulente catalogazione e presti-
to
Prof.ssa Isabella Martiradonna, referente Circolo di lettu-
ra Biblioteche di Roma
Prof. Antonio Nini , referente catalogazione Sebina, refe-
rente Bibliopoint Labriola, responsabile ideazione, pubbli-
cazione e revisione testi pagina web bilioteca, progetto
“Didattica in biblioteca”, documentazione in GOLD dei
progetti didattici, responsabile della didattica in biblioteca
Prof.ssa Carmen Petrucci, responsabile della ricerca-
azione nei progetti didattici in biblioteca, della documen-
tazione in Gold
Prof. Luigi Saito, referente bibliografia Shoa, ricerca e
sitografia, eventi promossi dalla biblioteca
Prof.ssa Anna Maria Salierno, consulente dei sistemi in-
formatici, di catalogazione e prestito, ricerca e sitografia,
ideazione, creazione, gestione e revisione pagina web bi-
blioteca
“Una nuova risorsa per l’apprendimento e il territorio:
la Biblioteca “Impastato–Puglisi”
A cura di Antonio Nini
Presentazione di Luisa Marquardt
Collaborazione di Anna Maria Salierno
Roma, Liceo “A. Labriola” 2009
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