Innovative forme di apprendimento in bibliotecapatrizia lùperi
Relazione presentata al 3.Convegno internazionale "La biblioteca apprende", Innsbruck 2007; con il titolo: "Crediti formativi e tirocini nelle biblioteche dell'Università di Pisa ovvero innovative forme di apprendimento in biblioteca"
La “biblioteca diffusa” della Scuola Media “Pascoli” di Torino, di D. MarantaLuisa Marquardt
La Prof.ssa Daniela Maranta, docente materie letterarie e referente della Biblioteca scolastica presso l'IC Rita Levi-Montalcini di Torino, illustra le caratteristiche e la ricaduta didattica e culturale della biblioteca diffusa della Scuola media «Giovanni Pascoli».
La scuola, a seguito della ristrutturazione che l’ha riconsegnata alla città a settembre 2019, si presenta agli occhi degli allievi e degli utenti come un elemento di discontinuità rispetto al passato: essa ambisce a diventare punto di riferimento culturale non soltanto per la comunità scolastica, ma per tutto il quartiere che la ospita.
In quest’ottica la biblioteca è stata pensata e strutturata, a partire dalla sua dislocazione su diversi piani, passando attraverso la specificità tematica attribuita a ciascuna area lettura.
L’accoglienza che ogni luogo offre sta già stimolando gli allievi e le allieve dell’Istituto alla scoperta di nuove occasioni di apprendimento, oltre a motivarli nella partecipazione alle diverse attività proposte, anche in collaborazione con la Rete di biblioteche scolastiche a cui la scuola aderisce.
Misurare il valore è possibile? La valutazione d'impatto delle bibliotecheSara Chiessi
Slide dell'intervento presentato al 16. workshop Teca del mediterraneo, "Costruire comunità nel presente per creare futuro: il nuovo ruolo delle Biblioteche e dei Centri di documentazione"
Biblioteche pubbliche tra mode passeggere e prospettive che si consolidanoAnna Galluzzi
L'intervento si sofferma sui cambiamenti che hanno caratterizzato e stanno caratterizzando le strategie di sviluppo delle biblioteche, in particolare delle biblioteche pubbliche, dal punto di vista dell’organizzazione degli spazi e dei servizi, a seguito dei rilevanti cambiamenti di contesto intervenuti negli ultimi anni, tra cui la crisi economica globale da un lato e la rivoluzione tecnologica dall’altro. Nello specifico, sono discussi temi quali: il rapporto tra grandi e piccole biblioteche e, dunque, tra centralizzazione e convergenza dei servizi e decentramento e personalizzazione; la dialettica tra ricerca della massima flessibilità nell’organizzazione degli spazi e necessità di funzionalizzazione degli stessi; la tendenza verso l’ampliamento delle funzioni e la convergenza dei servizi pubblici territoriali negli spazi delle biblioteche; infine, la spinta verso il coinvolgimento degli utenti nella costruzione dei servizi e dei suoi percorsi di sviluppo. L'intervento si conclude con una riflessione su quanto dei cambiamenti in atto nelle biblioteche passi nella percezione pubblica, e a titolo esemplificativo proporrà una riflessione sul recente Rapporto indipendente sulle biblioteche inglesi.
Innovative forme di apprendimento in bibliotecapatrizia lùperi
Relazione presentata al 3.Convegno internazionale "La biblioteca apprende", Innsbruck 2007; con il titolo: "Crediti formativi e tirocini nelle biblioteche dell'Università di Pisa ovvero innovative forme di apprendimento in biblioteca"
La “biblioteca diffusa” della Scuola Media “Pascoli” di Torino, di D. MarantaLuisa Marquardt
La Prof.ssa Daniela Maranta, docente materie letterarie e referente della Biblioteca scolastica presso l'IC Rita Levi-Montalcini di Torino, illustra le caratteristiche e la ricaduta didattica e culturale della biblioteca diffusa della Scuola media «Giovanni Pascoli».
La scuola, a seguito della ristrutturazione che l’ha riconsegnata alla città a settembre 2019, si presenta agli occhi degli allievi e degli utenti come un elemento di discontinuità rispetto al passato: essa ambisce a diventare punto di riferimento culturale non soltanto per la comunità scolastica, ma per tutto il quartiere che la ospita.
In quest’ottica la biblioteca è stata pensata e strutturata, a partire dalla sua dislocazione su diversi piani, passando attraverso la specificità tematica attribuita a ciascuna area lettura.
L’accoglienza che ogni luogo offre sta già stimolando gli allievi e le allieve dell’Istituto alla scoperta di nuove occasioni di apprendimento, oltre a motivarli nella partecipazione alle diverse attività proposte, anche in collaborazione con la Rete di biblioteche scolastiche a cui la scuola aderisce.
Misurare il valore è possibile? La valutazione d'impatto delle bibliotecheSara Chiessi
Slide dell'intervento presentato al 16. workshop Teca del mediterraneo, "Costruire comunità nel presente per creare futuro: il nuovo ruolo delle Biblioteche e dei Centri di documentazione"
Biblioteche pubbliche tra mode passeggere e prospettive che si consolidanoAnna Galluzzi
L'intervento si sofferma sui cambiamenti che hanno caratterizzato e stanno caratterizzando le strategie di sviluppo delle biblioteche, in particolare delle biblioteche pubbliche, dal punto di vista dell’organizzazione degli spazi e dei servizi, a seguito dei rilevanti cambiamenti di contesto intervenuti negli ultimi anni, tra cui la crisi economica globale da un lato e la rivoluzione tecnologica dall’altro. Nello specifico, sono discussi temi quali: il rapporto tra grandi e piccole biblioteche e, dunque, tra centralizzazione e convergenza dei servizi e decentramento e personalizzazione; la dialettica tra ricerca della massima flessibilità nell’organizzazione degli spazi e necessità di funzionalizzazione degli stessi; la tendenza verso l’ampliamento delle funzioni e la convergenza dei servizi pubblici territoriali negli spazi delle biblioteche; infine, la spinta verso il coinvolgimento degli utenti nella costruzione dei servizi e dei suoi percorsi di sviluppo. L'intervento si conclude con una riflessione su quanto dei cambiamenti in atto nelle biblioteche passi nella percezione pubblica, e a titolo esemplificativo proporrà una riflessione sul recente Rapporto indipendente sulle biblioteche inglesi.
Information literacy: formare nuove competenze nelle biblioteche pubblicheSara Chiessi
Slide dell'intervento presentato al Convegno delle Stelline 2016 (http://www.convegnostelline.it/sessione.php?IdUnivoco=4), che presenta, con alcune riflessioni, i risultati dell'indagine - condotta dal Gruppo di studio AIB sull'Information Literacy - sulle attività di information literacy svolte negli ultimi anni dalle biblioteche pubbliche.
Biblioteche: accesso alla conoscenza tra dimensione locale e globaleAnna Galluzzi
A partire dal tradizionale ruolo svolto dalle biblioteche nei processi di accesso alla conoscenza, l'articolo si interroga su come cambia tale posizionamento nell'ecosistema informativo determinato dall'avvento del digitale. L'obiettivo è quello di valutare le possibili strategie per ricondurre a unità il piano di azione locale e quello globale, avendo chiari i diversi livelli a cui può essere declinata la mission delle biblioteche (da quello socio-culturale a quello tipologico, infine a quello istituzionale) e le relazioni tra governance e azioni intraprese. In particolare si propongono percorsi di sviluppo, a livello territoriale e di rete, in quattro aree: semplicità, visibilità, partecipazione e inclusività. Dopo una breve ricognizione degli ostacoli interni ed esterni al raggiungimento di tali obiettivi, l'articolo propone alcune raccomandazioni utili per i bibliotecari.
Present and future of public libraries under the today's threats and opportunities.
Presente e futuro delle biblioteche pubbliche di fronte alle minacce e opportunità dell'oggi.
Le mille e una aspettativa: i bibliotecari pubblici di fronte al mondo che ca...Anna Galluzzi
L'intervento costituisce l'avvio di una riflessione che sarà sviluppata più ampiamente nei prossimi mesi a partire da una ricerca che verrà svolta insieme a Chiara Faggiolani. La ricerca ha lo scopo di fare emergere tendenze, aspettative e bisogni comuni relativi alle nuove sedi bibliotecarie ad ampio spettro e bassa soglia, sempre più «luogo di approdo di numerose "derive urbane" e di emersione di una domanda sociale, più o meno latente, presente nel territorio». I bibliotecari sono dunque chiamati a interpretare, oltre a quelli tradizionali, ruoli sempre più ampi e diversificati: attivi social manager, esperti di tecnologie per la gestione e l'utilizzo degli ebook, collaboratori di Wikipedia, animatori culturali a tutto tondo, gestori di makerspaces, facilitatori dell'apprendimento e della creazione di conoscenza, formatori nell'ambito della digital and information literacy, attori del welfare sociale nei servizi legati all'occupazione, alla salute, agli immigrati. L'esito è un senso di inadeguatezza e di spaesamento in alcuni casi, ovvero una scelta basata su propensioni e preferenze individuali in altri. La sfida è capire fin dove si possono ampliare i margini delle competenze del bibliotecario pubblico e da che punto in poi bisogna ragionare sulla complementarità e la compresenza di figure professionali differenti, in un generale ripensamento del welfare locale e dell'uso degli spazi bibliotecari.
New librarianship: un futuro sociale per biblioteche e bibliotecari?Anna Galluzzi
L’intervento prende spunto dal recente volume di David Lankes, The atlas of new librarianship, per interrogarsi sul ruolo delle biblioteche e sui contenuti della professione in un contesto nel quale la biblioteca come spazio fisico viene messa in discussione in virtù dei processi di convergenza al digitale e gli effetti della crisi economica impongono alle biblioteche e ai bibliotecari la necessità di giustificare e dimostrare la loro utilità sociale.
La new librarianship di Lankes si basa sul presupposto che “la missione dei bibliotecari consiste nel migliorare la società facilitando la creazione della conoscenza nelle loro comunità di riferimento”. In sostanza, la tesi principale sostenuta da Lankes è che sia necessaria una rifondazione ontologica della biblioteconomia basata su un corretto posizionamento delle biblioteche e dei bibliotecari, il cui ruolo non è incentrato sull'oggetto libro, né su qualunque altro tipo di supporto o di tecnologia dovesse diventare vettore di contenuti (quelli che Lankes chiama artifacts), bensì sulla capacità dei bibliotecari di continuare a svolgere il ruolo di facilitatori del processo di creazione della conoscenza in un contesto di apprendimento partecipativo.
Per farlo, il bibliotecario deve prendere parte attiva alla conversazione attraverso cui avviene il processo dell'apprendimento ovvero creare le condizioni per facilitare e/o potenziare tale conversazione, separando di fatto il proprio destino da quello delle biblioteche.
L’aspetto più critico di questa visione consiste nel trasformare tale punto di vista in convinzione comune all'interno della professione e in percezione diffusa nella società, ribaltando secoli di associazione mentale e pratica tra biblioteche, bibliotecari e libri (o altri supporti del sapere), come anche le più recenti ricerche e indagini sulla percezione degli utenti continuano a mettere in evidenza.
La discontinuità insita nell'idea di bibliotecari che restano tali pur non essendo agganciati ad alcuna struttura bibliotecaria e di utenti che partecipano alle funzioni bibliotecarie come creatori e vettori di conoscenza resta impegnativa in termini di formazione, di politiche pubbliche, di progettazione dei servizi, di attitudine del personale e di organizzazione delle attività. È inoltre del tutto incerta e per niente scontata la possibilità che le nostre comunità (e le altre professionalità che operano nel settore della conoscenza) possano vederci, in tempi brevi, come partner all’interno di un raggio di azione più ampio di quello a cui sono abituati e che scelgano di aprirsi alla conversazione con noi.
Servizi di reference e assistenza al pubblicospanero
LA BIBLIOTECA PUBBLICA E IL TERRITORIO: CORSO DI AGGIORNAMENTO PER BIBLIOTECARI E VOLONTARI NEL NOVARESE I servizi di reference e assistenza al pubblico
Biblioteca "Alessandro Cieri": uno spazio poeticamente innovativo, di Costanz...Luisa Marquardt
La docente bibliotecaria Costanza Buttinelli illustra la genesi, le caratteristiche e gli sviluppi della Biblioteca Alessandro Cieri della Scuola primaria Randaccio dell'I.C. Piersanti Mattarella di Roma.
Abstract: la biblioteca “Alessandro Cieri” nasce nel 2018 all’interno della scuola primaria “G. Randaccio”, plesso dell’I.C. “Piersanti Mattarella”, per desiderio dei genitori di Alessandro, Luca Cieri e Daniela Picarelli con lo scopo di ricordare il bambino che frequentava la scuola e che è mancato dopo una lunga e drammatica malattia.
L’intenzione di realizzare una biblioteca bellissima e innovativa si sostanzia nell’affidare la sua realizzazione all’architetto Gianluca Ficorilli, che insieme alla bibliotecaria Costanza Buttinelli, attiva dal 2007 nella scuola nell’ambito della educazione e promozione della lettura, declina un progetto integrato, architettonico e culturale, con prospettive diverse ma complementari nello stesso luogo.
La biblioteca viene organizzata per centri di interesse e al suo interno è possibile vedere film, consultare libri, ascoltare letture ad alta voce, usare la lettura aumentata,. Lo spazio è attrezzato per allestire mostre. Già realizzata, con la collaborazione del Goethe Institut di Roma «Mondo Matto», con le illustrazioni tratte dal libro omonimo di Atak, pubblicato dall’editore Orecchio Acerbo nel 2010, corredata da un ricco apparato didattico multimediale.
Lo spazio è arricchito dalla donazione di un’opera dell’artista multidisciplinare Felice Limosani, da lui stesso offerta, un rebus realizzato con tubi luminosi, a sottolineare che arte e bellezza sono una delle più efficaci forme di educazione precoce.
Grande cura è stata posta nella scelta dei libri, la selezione è stata guidata da un rigoroso principio di qualità con criteri connotati dalla attenzione alla complessiva qualità editoriale, riscontrabile nella veste editoriale, nei testi e/o nelle illustrazioni, nelle qualità autoriali, nella complessità e intensità dei contenuti, nelle possibilità di utilizzo.
Tale selezione ha tenuto conto di acquisire anche testi fondamentali nel testimoniare la storia della letteratura e dell’editoria per l’infanzia in Italia, e testi destinati alla lettura aumentativa alternativa.
Come è noto la presenza di una biblioteca scolastica attiva, migliora la qualità dell’offerta formativa degli istituti scolastici.
Presentazione biblioteca Scuola primaria Pontecagnano faiano (SA)Maria Cimino
Presentazione della Biblioteca Multiculturale della Scuola Primaria di S. Antonio Pontecagnano Faiano. Si possono trovare favole, fiabe e racconti di tutto il mondo e un settore di educazione interculturale molto ricco.
Biblioteche per tutti? Imparare dal passato e riflettere sul presenteAnna Galluzzi
Il contributo è dedicato a un'analisi storica, sociale e biblioteconomica del ruolo delle biblioteche pubbliche, al fine di suggerire nuove chiavi di comprensione sul dibattito attuale e sulle azioni che le biblioteche possono mettere in atto.
La prima parte dell'incontro ripercorrerà l'evoluzione della struttura e delle funzioni delle biblioteche pubbliche negli ultimi 15-20 anni, con riferimento alle esperienze sia straniere che italiane.
Verranno quindi analizzate le conseguenze della crisi economica e della rivoluzione tecnologica sulla storia più recente delle biblioteche pubbliche, passando in rassegna le attuali sfide e minacce alla loro sopravvivenza.
Anche attraverso la presentazione di esempi, vicende e casi, ci si interrogherà su potenzialità e difficoltà insite nel percorso che va dalla biblioteca tradizionale a quella sociale per arrivare infine a quella partecipativa.
I modelli di riferimento recentemente adottati dalle biblioteche pubbliche verranno approfonditi alla luce di due differenti chiavi di lettura:
1. lo status della biblioteca pubblica all'interno del comparto dei servizi pubblici e del welfare;
2. il dibattito sulle funzioni della public library nell'America degli anni Settanta
Nell'ultima parte dell'incontro si individueranno alcune possibili strategie e linee di azione che le biblioteche pubbliche possono mettere in atto sia a livello gestionale che sul piano dell'azione politica e sociale.
Biblioteca scolastica, didattica e lettura: strategie di valorizzazione. L’es...Luisa Marquardt
La Prof.ssa Daniela Benincasa, dirigente scolastico del Liceo Classico Statale "Francesco Vivona" di Roma, illustra l'esperienza del Liceo da lei diretto, evidenziando le strategie che un Dirigente Scolastico può mettere in campo per la costruzione/valorizzazione della Biblioteca Scolastica per la didattica ed il territorio.
L’esperienza del Liceo Classico Statale “F. Vivona” dalla creazione / motivazione del team di lavoro - con la formazione e valorizzazione delle diverse competenze professionali- all’individuazione della Biblioteca come fulcro del Piano di Miglioramento (PDM) della scuola e della definizione condivisa del curricolo verticale in Rete; dal coinvolgimento in Rete di Enti e Istituzioni del territorio - Bibliopoint - alla ridefinizione funzionale degli spazi e l’ottimizzazione delle risorse nell’ottica di servizio per la didattica, la promozione della lettura e il territorio.
Una panoramica sulla Rete Biblioteche Inbook per la creazione di un coordinamento emiliano-romagnolo delle biblioteche che si occupano di libri accessibili e in simboli della Comunicazione Aumentativa e Alternativa
Relazione presentata il 21 aprile 2015 a un pubblico di non bibliotecari*, per illustrare il ruolo delle biblioteche nell'ambito della sostenibilità e dello 'smart living' _ An overview about libraries, librarians, knowledge, communities, sustainibility, smart living
Information literacy: formare nuove competenze nelle biblioteche pubblicheSara Chiessi
Slide dell'intervento presentato al Convegno delle Stelline 2016 (http://www.convegnostelline.it/sessione.php?IdUnivoco=4), che presenta, con alcune riflessioni, i risultati dell'indagine - condotta dal Gruppo di studio AIB sull'Information Literacy - sulle attività di information literacy svolte negli ultimi anni dalle biblioteche pubbliche.
Biblioteche: accesso alla conoscenza tra dimensione locale e globaleAnna Galluzzi
A partire dal tradizionale ruolo svolto dalle biblioteche nei processi di accesso alla conoscenza, l'articolo si interroga su come cambia tale posizionamento nell'ecosistema informativo determinato dall'avvento del digitale. L'obiettivo è quello di valutare le possibili strategie per ricondurre a unità il piano di azione locale e quello globale, avendo chiari i diversi livelli a cui può essere declinata la mission delle biblioteche (da quello socio-culturale a quello tipologico, infine a quello istituzionale) e le relazioni tra governance e azioni intraprese. In particolare si propongono percorsi di sviluppo, a livello territoriale e di rete, in quattro aree: semplicità, visibilità, partecipazione e inclusività. Dopo una breve ricognizione degli ostacoli interni ed esterni al raggiungimento di tali obiettivi, l'articolo propone alcune raccomandazioni utili per i bibliotecari.
Present and future of public libraries under the today's threats and opportunities.
Presente e futuro delle biblioteche pubbliche di fronte alle minacce e opportunità dell'oggi.
Le mille e una aspettativa: i bibliotecari pubblici di fronte al mondo che ca...Anna Galluzzi
L'intervento costituisce l'avvio di una riflessione che sarà sviluppata più ampiamente nei prossimi mesi a partire da una ricerca che verrà svolta insieme a Chiara Faggiolani. La ricerca ha lo scopo di fare emergere tendenze, aspettative e bisogni comuni relativi alle nuove sedi bibliotecarie ad ampio spettro e bassa soglia, sempre più «luogo di approdo di numerose "derive urbane" e di emersione di una domanda sociale, più o meno latente, presente nel territorio». I bibliotecari sono dunque chiamati a interpretare, oltre a quelli tradizionali, ruoli sempre più ampi e diversificati: attivi social manager, esperti di tecnologie per la gestione e l'utilizzo degli ebook, collaboratori di Wikipedia, animatori culturali a tutto tondo, gestori di makerspaces, facilitatori dell'apprendimento e della creazione di conoscenza, formatori nell'ambito della digital and information literacy, attori del welfare sociale nei servizi legati all'occupazione, alla salute, agli immigrati. L'esito è un senso di inadeguatezza e di spaesamento in alcuni casi, ovvero una scelta basata su propensioni e preferenze individuali in altri. La sfida è capire fin dove si possono ampliare i margini delle competenze del bibliotecario pubblico e da che punto in poi bisogna ragionare sulla complementarità e la compresenza di figure professionali differenti, in un generale ripensamento del welfare locale e dell'uso degli spazi bibliotecari.
New librarianship: un futuro sociale per biblioteche e bibliotecari?Anna Galluzzi
L’intervento prende spunto dal recente volume di David Lankes, The atlas of new librarianship, per interrogarsi sul ruolo delle biblioteche e sui contenuti della professione in un contesto nel quale la biblioteca come spazio fisico viene messa in discussione in virtù dei processi di convergenza al digitale e gli effetti della crisi economica impongono alle biblioteche e ai bibliotecari la necessità di giustificare e dimostrare la loro utilità sociale.
La new librarianship di Lankes si basa sul presupposto che “la missione dei bibliotecari consiste nel migliorare la società facilitando la creazione della conoscenza nelle loro comunità di riferimento”. In sostanza, la tesi principale sostenuta da Lankes è che sia necessaria una rifondazione ontologica della biblioteconomia basata su un corretto posizionamento delle biblioteche e dei bibliotecari, il cui ruolo non è incentrato sull'oggetto libro, né su qualunque altro tipo di supporto o di tecnologia dovesse diventare vettore di contenuti (quelli che Lankes chiama artifacts), bensì sulla capacità dei bibliotecari di continuare a svolgere il ruolo di facilitatori del processo di creazione della conoscenza in un contesto di apprendimento partecipativo.
Per farlo, il bibliotecario deve prendere parte attiva alla conversazione attraverso cui avviene il processo dell'apprendimento ovvero creare le condizioni per facilitare e/o potenziare tale conversazione, separando di fatto il proprio destino da quello delle biblioteche.
L’aspetto più critico di questa visione consiste nel trasformare tale punto di vista in convinzione comune all'interno della professione e in percezione diffusa nella società, ribaltando secoli di associazione mentale e pratica tra biblioteche, bibliotecari e libri (o altri supporti del sapere), come anche le più recenti ricerche e indagini sulla percezione degli utenti continuano a mettere in evidenza.
La discontinuità insita nell'idea di bibliotecari che restano tali pur non essendo agganciati ad alcuna struttura bibliotecaria e di utenti che partecipano alle funzioni bibliotecarie come creatori e vettori di conoscenza resta impegnativa in termini di formazione, di politiche pubbliche, di progettazione dei servizi, di attitudine del personale e di organizzazione delle attività. È inoltre del tutto incerta e per niente scontata la possibilità che le nostre comunità (e le altre professionalità che operano nel settore della conoscenza) possano vederci, in tempi brevi, come partner all’interno di un raggio di azione più ampio di quello a cui sono abituati e che scelgano di aprirsi alla conversazione con noi.
Servizi di reference e assistenza al pubblicospanero
LA BIBLIOTECA PUBBLICA E IL TERRITORIO: CORSO DI AGGIORNAMENTO PER BIBLIOTECARI E VOLONTARI NEL NOVARESE I servizi di reference e assistenza al pubblico
Biblioteca "Alessandro Cieri": uno spazio poeticamente innovativo, di Costanz...Luisa Marquardt
La docente bibliotecaria Costanza Buttinelli illustra la genesi, le caratteristiche e gli sviluppi della Biblioteca Alessandro Cieri della Scuola primaria Randaccio dell'I.C. Piersanti Mattarella di Roma.
Abstract: la biblioteca “Alessandro Cieri” nasce nel 2018 all’interno della scuola primaria “G. Randaccio”, plesso dell’I.C. “Piersanti Mattarella”, per desiderio dei genitori di Alessandro, Luca Cieri e Daniela Picarelli con lo scopo di ricordare il bambino che frequentava la scuola e che è mancato dopo una lunga e drammatica malattia.
L’intenzione di realizzare una biblioteca bellissima e innovativa si sostanzia nell’affidare la sua realizzazione all’architetto Gianluca Ficorilli, che insieme alla bibliotecaria Costanza Buttinelli, attiva dal 2007 nella scuola nell’ambito della educazione e promozione della lettura, declina un progetto integrato, architettonico e culturale, con prospettive diverse ma complementari nello stesso luogo.
La biblioteca viene organizzata per centri di interesse e al suo interno è possibile vedere film, consultare libri, ascoltare letture ad alta voce, usare la lettura aumentata,. Lo spazio è attrezzato per allestire mostre. Già realizzata, con la collaborazione del Goethe Institut di Roma «Mondo Matto», con le illustrazioni tratte dal libro omonimo di Atak, pubblicato dall’editore Orecchio Acerbo nel 2010, corredata da un ricco apparato didattico multimediale.
Lo spazio è arricchito dalla donazione di un’opera dell’artista multidisciplinare Felice Limosani, da lui stesso offerta, un rebus realizzato con tubi luminosi, a sottolineare che arte e bellezza sono una delle più efficaci forme di educazione precoce.
Grande cura è stata posta nella scelta dei libri, la selezione è stata guidata da un rigoroso principio di qualità con criteri connotati dalla attenzione alla complessiva qualità editoriale, riscontrabile nella veste editoriale, nei testi e/o nelle illustrazioni, nelle qualità autoriali, nella complessità e intensità dei contenuti, nelle possibilità di utilizzo.
Tale selezione ha tenuto conto di acquisire anche testi fondamentali nel testimoniare la storia della letteratura e dell’editoria per l’infanzia in Italia, e testi destinati alla lettura aumentativa alternativa.
Come è noto la presenza di una biblioteca scolastica attiva, migliora la qualità dell’offerta formativa degli istituti scolastici.
Presentazione biblioteca Scuola primaria Pontecagnano faiano (SA)Maria Cimino
Presentazione della Biblioteca Multiculturale della Scuola Primaria di S. Antonio Pontecagnano Faiano. Si possono trovare favole, fiabe e racconti di tutto il mondo e un settore di educazione interculturale molto ricco.
Biblioteche per tutti? Imparare dal passato e riflettere sul presenteAnna Galluzzi
Il contributo è dedicato a un'analisi storica, sociale e biblioteconomica del ruolo delle biblioteche pubbliche, al fine di suggerire nuove chiavi di comprensione sul dibattito attuale e sulle azioni che le biblioteche possono mettere in atto.
La prima parte dell'incontro ripercorrerà l'evoluzione della struttura e delle funzioni delle biblioteche pubbliche negli ultimi 15-20 anni, con riferimento alle esperienze sia straniere che italiane.
Verranno quindi analizzate le conseguenze della crisi economica e della rivoluzione tecnologica sulla storia più recente delle biblioteche pubbliche, passando in rassegna le attuali sfide e minacce alla loro sopravvivenza.
Anche attraverso la presentazione di esempi, vicende e casi, ci si interrogherà su potenzialità e difficoltà insite nel percorso che va dalla biblioteca tradizionale a quella sociale per arrivare infine a quella partecipativa.
I modelli di riferimento recentemente adottati dalle biblioteche pubbliche verranno approfonditi alla luce di due differenti chiavi di lettura:
1. lo status della biblioteca pubblica all'interno del comparto dei servizi pubblici e del welfare;
2. il dibattito sulle funzioni della public library nell'America degli anni Settanta
Nell'ultima parte dell'incontro si individueranno alcune possibili strategie e linee di azione che le biblioteche pubbliche possono mettere in atto sia a livello gestionale che sul piano dell'azione politica e sociale.
Biblioteca scolastica, didattica e lettura: strategie di valorizzazione. L’es...Luisa Marquardt
La Prof.ssa Daniela Benincasa, dirigente scolastico del Liceo Classico Statale "Francesco Vivona" di Roma, illustra l'esperienza del Liceo da lei diretto, evidenziando le strategie che un Dirigente Scolastico può mettere in campo per la costruzione/valorizzazione della Biblioteca Scolastica per la didattica ed il territorio.
L’esperienza del Liceo Classico Statale “F. Vivona” dalla creazione / motivazione del team di lavoro - con la formazione e valorizzazione delle diverse competenze professionali- all’individuazione della Biblioteca come fulcro del Piano di Miglioramento (PDM) della scuola e della definizione condivisa del curricolo verticale in Rete; dal coinvolgimento in Rete di Enti e Istituzioni del territorio - Bibliopoint - alla ridefinizione funzionale degli spazi e l’ottimizzazione delle risorse nell’ottica di servizio per la didattica, la promozione della lettura e il territorio.
Una panoramica sulla Rete Biblioteche Inbook per la creazione di un coordinamento emiliano-romagnolo delle biblioteche che si occupano di libri accessibili e in simboli della Comunicazione Aumentativa e Alternativa
Relazione presentata il 21 aprile 2015 a un pubblico di non bibliotecari*, per illustrare il ruolo delle biblioteche nell'ambito della sostenibilità e dello 'smart living' _ An overview about libraries, librarians, knowledge, communities, sustainibility, smart living
L'apporto di archivi, biblioteche e musei nella cooperazione con Wikipedia (e viceversa), le difficoltà, i progetti possibili, il Gruppo linguaggi del MAB Toscana
La biblioteca del terzo millennio si pone l'obiettivo di formare il suo variegato pubblico offrendo percorsi di information literacy con l'utilizzo delle tecnologie a distanza
La biblioteca diffusa per promuovere la lettura a scuola: una sfida per il Li...Luisa Marquardt
La Prof.ssa Emanuela Sangalli, docente e referente della biblioteca scolastica presso il Liceo Classico Vivona di Roma, illustra le motivazioni che hanno condotto alla scelta di ideare nuovi luoghi di lettura per integrare didattica e lettura in tutte le sue forme al Liceo Vivona e, conseguentemente, di ampliare gli spazi della biblioteca scolastica attraverso la creazione di spazi lettura nei vari piani dell'edificio scolastico.
L'attuazione di un progetto modulare avviato nel 2014 ha riguardato la formazione di un gruppo di lavoro misto, la catalogazione e la valorizzazione del patrimonio bibliotecario, la trasformazione di alcuni locali, con interventi nei corridoi e nell'aula magna.Il presupposto teorico si basa sulla centralità dell'utente e dei suoi bisogni di informazione, lettura e socializzazione: il sistema complesso della biblioteca, attraverso le sue articolazioni fondamentali - personale, spazi e collezioni -, l'insieme dei servizi e delle attività educative e culturali, deve rispondere puntualmente anche attraverso una efficace promozione della lettura.
La rilevazione dei comportamenti, delle esigenze, delle aspettative e delle proposte dell’utenza è stata oggetto di due tesi empiriche svolte presso il Liceo Vivona. I risultati hanno costituito la base per individuare in alcuni spazi poco utilizzati e anonimi nuovi punti di incontro con la lettura, ampliando le opportunità di accesso all'informazione che già la scuola offre, per esempio, attraverso il prestito elettronico (MLOL).
La creazione di spazi lettura, spesso presenti negli altri gradi dell'istruzione, andrebbe promossa anche nella scuola secondaria di secondo grado per stimolare interessi e curiosità e promuovere la lettura, in modo costante e articolato, soprattutto nell'età adolescenziale, periodo in cui si registra la disaffezione verso la lettura.
CHI È IL BIBLIOPROF?
Cambio di profilo
Venute meno le tradizionali figure di operatori che, provenienti da varie situazioni -soprattutto da inidoneità all’insegnamento- assolvevano la funzione di bibiotecari è necessario ripensare il ruolo e la funzione della biblioteca
Rivoluzione epistemica
Avvertendo la necessità di creare nella scuola situazioni ad alta stimolazione per tutte le situazioni formative la biblioteca assume il ruolo di ambiente formativo ad approccio laboratoriale
Laboratorio
Il nuovo modello di fruizione della lettura anche attraverso gli strumenti tecnologici determina l’esigenza di ridisegnare la topologia della biblioteca che assume il ruolo di spazio multiplo per la blended-learning
Relazione "Tirocini e crediti formativi in alcune biblioteche umanistiche e scientifiche", presentata nel corso del Seminario "Formare gli utenti: dalle istruzioni ai percorsi personalizzati", Pisa 20 giugno 2007
L’esperienza dei Bibliopoint di Roma, di Giovanna Micaglio (Biblioteche di Roma)Luisa Marquardt
Giovanna Micaglio, Responsabile dei Servizi Studi, Università, Scuola, PCTO e coordinatrice della Rete Bibliopoint dell’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale, illustra la genesi, le caratteristiche, lo sviluppo e lo stato dell'arte del servizio Bibliopoint.
Sono 43 i Bibliopoint di Roma, esempio virtuoso di cooperazione tra l’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale e le scuole romane.
I Bibliopoint si sono rivelati nell’arco di 17 anni una realtà costantemente in crescita e fortemente radicata nel quartiere costituendo a volte l’unica istituzione in grado di soddisfare i bisogni culturali dei cittadini nelle zone più isolate del vasto e problematico territorio di Roma Capitale.
Biblioteche e Wikipedia: Wikipedia come ambiente di lavoro collaborativo per ...Pierfranco Minsenti
La biblioteca connessa: come cambiano le strategie di servizio al tempo dei social network
Milano, Palazzo delle Stelline, 14 marzo 2014
http://www.convegnostelline.it/
Nuove competenze per una Information literacy sensibile al divenire dell ecos...Laura Testoni
Slide presentate al Convegno "Bibliotecari al tempo di Google", Milano 17-18 marzo 2016. Illustrano il "framework for information literacy for higer education" rilasciato a gennaio 2016 da ACRL (Association of College and Research Libraries, divisione dell'ALA American Library Association).
Presentazione AIB Firenze, 16 febbraio 2012Maria Accarino
Presentazione del lavoro di fine corso "AIB - Accesso all'informazione e collaborazione virtuale" (Creazione di un Blog e di una bibliografia con Mendeley)
Project work realizzato per il corso di Internet Marketing (prof. Cucco). Università di Pisa.
A cura di Maria Accarino, Andrea Franchi, Rita Nantista, Antonella Santangelo. A.a. 2008/2009
1. AIB Sezione Toscana
AIB Sezione Toscana
Tirocinio in biblioteca:
dal volontariato al Progetto Giovanisì
della Regione Toscana
Livorno, 3 Luglio 2012
Livorno, 3 Luglio 2012
Corso di formazione
Corso di formazione
Dott.ssa Patrizia Lùperi
Dott.ssa Patrizia Lùperi
Associazione Italiana Biblioteche – Sezione Toscana
Associazione Italiana Biblioteche – Sezione Toscana
2. Learning society
Learning society
• fluidità delle informazioni
• alfabetizzazione digitale e competenze
(eskill) elettroniche
• percorso scolastico personalizzato, senza
aule e insegnanti
3. New libraries in the learning society
New libraries in the learning society
Funzioni tradizionali Funzioni moderne
Raccolta, conservazione Uso di risorse multimediali
Servizio di prestito e Consulenze
reference personalizzate
Servizi forniti a singoli Servizi per gruppi
utenti collaborativi
Assistenza nella BIBLIOTECHE COME
compilazione di LABORATORI
bibliografie
Divisione netta fra utenti e Figure di confine come i
personale della biblioteca tirocinanti e stagisti
4. New libraries o laboratori?
New libraries o laboratori?
• contatto diretto con i documenti, con le
informazioni e con la rete
• oltre la scuola, necessitano laboratori e
centri multimediali, dove si selezionano, si
rielaborano, si personalizzano i dati in un
contesto di lifelong learning
• modello di apprendimento attivo
5. Biblioteche come laboratori
Biblioteche come laboratori
• dove coesistono forme di conoscenza
tacita e codificata
• la biblioteca assume una funzione
culturale, informativa e formativa:
ambiente di apprendimento dove si
elaborano forme di intelligenza collettiva
6. Biblioteca come ambiente di
Biblioteca come ambiente di
apprendimento
apprendimento
• si sviluppano potenzialità (concetto di
scaffolding)
• identità personale si costruisce
attraverso la partecipazione che favorisce
lo sviluppo di skills cognitivi e sociali
• biblioteca come comunità di pratica e/o
di apprendimento
7. Biblioteca come casa dell’apprendimento flessibile
Biblioteca come casa dell’apprendimento flessibile
biblioteca come
biblioteca come passando attraverso momenti
passando attraverso momenti
centro di
centro di di socializzazione e di
di socializzazione e di
apprendimento
apprendimento discussione sull’uso delle
discussione sull’uso delle
informale
informale risorse digitali
risorse digitali
autonomia di
autonomia di
giudizio
giudizio
l’utente potrà sviluppare una
l’utente potrà sviluppare una
capacità di indagine critica
capacità di indagine critica
8. Volontari e/o tirocinanti
• Volontari: come l’apprendistato modello di
apprendimento passivo
• nasce come esperienza sul campo, a livello
extrascolastico e pone in primo piano gli ambienti
centrati “sulle risorse”
• sistema formativo policentrico (famiglia, scuola socie
tà) in cui la scuola NON E’ in primo piano
• personalizzazione dei percorsi conoscitivi
la rete e le nuove tecnologie creano un sistema
distribuito di conoscenza
9. Studio di casi
Cologno Monzese, pagina specifica Volontari
http://www.biblioteca.colognomonzese.mi.it/index2.php?consez=volontari page=st
Biblioteca Marciana, "Amici dei Musei e Monumenti Veneziani",
http://marciana.venezia.sbn.it/il-volontariato-biblioteca
A TORINO: VOLONTARI per LA LETTURA
http://www.mondoeditoriale.com/me/volontari-per-la-lettura-ricerca-a-torino.h
10. Moduli e bandi TIROCINI
Moduli e bandi TIROCINI
• Alcune biblioteche hanno una pagina specifica
per i tirocini:
– Scuola Normale:
http://www.sns.it/servizi/tirocini/
– Comune di Verona:
http://biblioteche.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id
– Biblioteca degli Intronati di Siena:
http://www.bibliotecasiena.it/organizzazione/stage-
tirocini-biblioteca
11. Valutazioni e relazioni conclusive
Valutazioni e relazioni conclusive
• Vedi spazio Dropbox del corso:
https://www.dropbox.com/home/Corso%20di
%20aggiornamento%20_Tirocini%20in%20biblioteca_
• Relazioni conclusive cartacee e online vedi ad
esempio il report di Silvia Profeti predisposto
dopo la partecipazione ad un convegno a
Livorno:
https://www.dropbox.com/home/Corso%20di
%20aggiornamento%20_Tirocini%20in%20biblioteca_?
select=relazione%20congresso%20reference%20S.
%20Profeti.doc
12. Modello didattico del tirocinio
Modello didattico del tirocinio
• impostazione problem oriented:
elaborazione di un progetto personalizzato
• didattica tutoriale, laboratoriale
• indispensabile la presenza
• importanza della motivazione
13. Focus sul tutor
Focus sul tutor
• Tutor organizzerà:
• momenti conoscitivi preliminari tra più tirocinanti e lezioni
introduttive
• esercitazioni individuali e di gruppo in aule informatiche per
introdurre all’uso delle risorse digitali e incoraggiare le
competenze elettroniche (eSkills…
• discussione, collaborazione e simulazione???
• momenti decisionali: scelta del tipo di biblioteca dove
svolgere praticamente il tirocinio, elaborazione del progetto di
tirocinio, fasi di studio individuale e elaborazione relazione
finale
14. Numerosi attori coinvolti
Numerosi attori coinvolti
• manager didattico e docenti (in ambito
università)
•personale uffici provinciali
• tutor e altro personale della biblioteca
• utenti (??) con competenze e bisogni diversi
• tirocinante e altri tirocinanti, studenti…
tutti presenti nello spazio,
non solo fisico, della biblioteca ...
15. Focus sul tirocinante
Focus sul tirocinante
1. funzione di mediazione fra gli standard della
biblioteca e le variegate necessità degli utenti
2. gli utenti percepiscono una maggiore vicinanza
3. sincronia nella percezione soggettiva dei problemi,
sia con gli studenti ma anche con gli operatori della
biblioteca
4. sentimento di complicità fra tirocinante ed utente:
aumenta il grado di attenua il comportamento
motivazione da parte del dell’”ansia da biblioteca” da
tirocinante parte dell’utente
16. Tirocinante come veicolo
Tirocinante come veicolo
tirocinante
tirocinante contribuirà alla
contribuirà alla
definizione di una “cultura
definizione di una “cultura
della biblioteca o new
della biblioteca o new
libraries”
libraries”
comunicherà un nuovo
comunicherà un nuovo
modello di
modello di
rappresentazione della
rappresentazione della
biblioteca luogo formativo dove si
luogo formativo dove si
biblioteca
elaboreranno significati
elaboreranno significati
comuni, utilizzandoli e
comuni, utilizzandoli e
personalizzandoli
personalizzandoli
anche in quegli ambiti
anche in quegli ambiti
sociali dove persiste una
sociali dove persiste una nel contesto più adeguato di un
nel contesto più adeguato di un
visione puramente
visione puramente sapere aperto alla discontinuità,
sapere aperto alla discontinuità,
conservativa
conservativa alla sorpresa e all’incertezza
alla sorpresa e all’incertezza
17. Biblioteche dell’Ateneo pisano (1/2)
Biblioteche dell’Ateneo pisano (1/2)
1. Attività formative autonomamente scelte dallo studente
corsi brevi che fanno acquisire da 1 a 3 cfu
offrono la possibilità di conoscere strumenti e servizi bibliotecari utili per il percorso
formativo degli studenti (per la conoscenza delle risorse informative cartacee ed
elettroniche, per redigere progetti, per compilare la tesi ecc.)
costituiscono anche un buon aiuto per l'autoaggiornamento professionale costante
durata: muta a seconda del Corso di laurea, si parte comunque da 25 ore per 1 credito
(CFU) per arrivare a un massimi di 250 ore
2. Tirocini istituzionali rivolti alla professione bibliotecaria o archivistica
il tirocinio è inserito nel Corso di laurea di Scienze dei Beni Culturali (e Laurea
Specialistica)
è rivolto all'acquisizione di conoscenze relative alle attività concretamente svolte dalle
strutture bibliotecarie e archivistiche, ad esempio la catalogazione o la gestione dei
periodici.
18. Biblioteche dell’Ateneo (2/2)
Biblioteche dell’Ateneo (2/2)
3. Tirocini istituzionali NON rivolti alla professione
bibliotecaria o archivistica
il tirocinio è volto a favorire, attraverso l'uso della biblioteca, l'acquisizione di conoscenze ed
esperienze pratiche connesse agli studi al fine di completare il percorso formativo dello
studente
esempio classico: il tirocinio obbligatorio di 175 ore del corso di laurea in Letterature
Europee per l’Editoria e la Produzione Culturale (7 CFU)
4. Tirocini formativi e di orientamento POST LAUREA
nelle biblioteche, sulla base di convenzioni specifiche, sono accolti tirocini disciplinati dalla
legge 196/1997, attivati dalla Provincia (600 ore articolate in 6 mesi)
la richiesta formativa da parte di questo tipo di tirocinanti NON è rivolta a conoscere le
tecniche di catalogazione ma anche i servizi tipici di una biblioteca: reference, e-book, progetti
di lettura, risorse on line…
19. Percorso online su Moodle Unipi
Percorso online su Moodle Unipi
• Formarsi in biblioteca
20. Presenza di un forum
Presenza di un forum
•chiarificazioni su alcune tematiche professionali
•aggiornamento costante
•collaborazione con gli altri corsisti
•simulazione di ricerche
•tracciati bibliografici che evidenziano le diverse modalità di ricerca e
diversi stili cognitivi
24. Portfolio delle competenze
Portfolio delle competenze
• Portfolio ma anche la biografia cognitiva
spostano l’attenzione dalle esperienze avute
alle capacità acquisite e sviluppate in base a
quelle esperienze… e al tipo di apprendimento
che ne è derivato….
concetto di scaffolding e zona di sviluppo
prossimale
25. Studente/ cittadino al centro azione formativa
• centralità della persona sul piano relazionale e
didattico, proponendo una lettura dei documenti dal
punto di vista di chi è il soggetto
• non si tratta solo di promuovere il sapere degli
studenti o dei cittadini ma viene finalizzato alla
• costruzione di un personale e consapevole progetto
di vita in un percorso che va declinato
• in termini di competenze, documentato, certificato
26. La legge sulle professioni intellettuali del 30/12/2008
La legge sulle professioni intellettuali del 30/12/2008
• Video della sezione Toscana
http://www.slideshare.net/mtheorymagazine/slide-biagi-
dirigente-regione-toscana-modifiche-fondo-rotazione01
nuove opportunità per i giovani
nuovi finanziamenti per giovani professionisti
progetti promossi da associazioni e ordini professionali
tirocini anche all’estero
supporto allo studio e alla formazione
27. Il progetto Giovanisì
Il progetto Giovanisì
Home page ufficiale
http://www.giovanisi.it/
Flickr Giovanisì
http://www.flickr.com/photos/giovanisiregion
etoscana/
28. Risultati di un’indagine condotta con
Risultati di un’indagine condotta con
interviste approfondite nell’anno 2010:
interviste approfondite nell’anno 2010:
Tirocinanti in biblioteca
Tirocinanti in biblioteca
Si specializzano
Si specializzano
professionalmente
professionalmente
come mediatori delle
come mediatori delle
Usufruiscono di questa informazioni, dopo
informazioni, dopo
Usufruiscono di questa
esperienza per accrescere il essersi laureati in
essersi laureati in
esperienza per accrescere il
livello di information literacy Lettere o Filosofia o
Lettere o Filosofia o
livello di information literacy
Lingue straniere
Lingue straniere
Acquistano maggiore autonomia
Acquistano maggiore autonomia La loro esperienza in biblioteca
La loro esperienza in biblioteca
nella gestione delle informazioni
nella gestione delle informazioni stimola la ricerca di professioni
stimola la ricerca di professioni
per tutta la vita, come studenti e
per tutta la vita, come studenti e diverse da quelle tradizionali:
diverse da quelle tradizionali:
come cittadini
come cittadini insegnanti, traduttori…
insegnanti, traduttori…
29. Nuova cultura della biblioteca
Nuova cultura della biblioteca
secondo J. BRUNER la “cultura” nasce dalla
condivisione dei significati in un gruppo sociale di
riferimento
la cultura è interazione fra persone (aspetto
intersoggettivo)
la cultura è essenzialmente trasmissione ereditaria di
un patrimonio conoscitivo fondamentale, un
patrimonio però plastico, che vede nelle
biblioteche del XXI secolo il luogo formativo dove si
elaboreranno significati comuni, utilizzandoli e
personalizzandoli nel contesto più adeguato di un
sapere aperto alla discontinuità, alla sorpresa e
all’incertezza…
30. Arrivederci
Arrivederci
Grazie dell’attenzione!
Grazie dell’attenzione!
Consigli? Suggerimenti?
Consigli? Suggerimenti?
Dott.ssa Patrizia Lùperi
Dott.ssa Patrizia Lùperi
luperip@yahoo.it
luperip@yahoo.it