L'intervento illustra alcuni aspetti della sharing economy che si fonda principalmente su tre fattori chiave: condivisione di beni e competenze, relazioni orizzontali tra individui e organizzazioni, nuove piattaforme e tecnologie informatiche. Dalla combinazione di questi elementi è nato anche il coworking, un nuovo stile lavorativo che coinvolge a livello mondiale un'ampia gamma di professionisti della conoscenza che mettono in comune luoghi fisici e digitali, attivando potenti processi innovativi e creativi, capaci di generare ricchezza e benessere.
Che si tratti di condividere spazi, tempo, informazioni, documenti, servizi, la sharing economy sta aprendo nuove opportunità di evoluzione anche per i bibliotecari che, se da una parte, tramite spazi di coworking pubblico allestiti in biblioteca, possono fornire una rete fisica affidabile, di sostegno, aperta ad architetti, designer, consulenti di marketing, traduttori, programmatori informatici, ingegneri, piccoli artigiani locali ecc, dall'altra, attraverso adeguati servizi di mobile reference e di digital library (che garantiscano ai coworkers l'accesso ai dati e ai contenuti allo stesso modo in cui lo fanno, per esempio, gli utenti delle biblioteche accademiche o pubbliche), possono rendersi utili anche negli spazi privati, fuori dalla mura tra le quali hanno sempre operato.
Relazione - Ritorno alla realtà_paiano_coworkingTommaso Paiano
L'intervento illustra alcuni aspetti della sharing economy che si fonda principalmente su tre fattori chiave: condivisione di beni e competenze, relazioni orizzontali tra individui e organizzazioni, nuove piattaforme e tecnologie informatiche. Dalla combinazione di questi elementi è nato anche il coworking, un nuovo stile lavorativo che coinvolge a livello mondiale un'ampia gamma di professionisti della conoscenza che mettono in comune luoghi fisici e digitali, attivando potenti processi innovativi e creativi, capaci di generare ricchezza e benessere.
Che si tratti di condividere spazi, tempo, informazioni, documenti, servizi, la sharing economy sta aprendo nuove opportunità di evoluzione anche per i bibliotecari che, se da una parte, tramite spazi di coworking pubblico allestiti in biblioteca, possono fornire una rete fisica affidabile, di sostegno, aperta ad architetti, designer, consulenti di marketing, traduttori, programmatori informatici, ingegneri, piccoli artigiani locali ecc, dall'altra, attraverso adeguati servizi di mobile reference e di digital library (che garantiscano ai coworkers l'accesso ai dati e ai contenuti allo stesso modo in cui lo fanno, per esempio, gli utenti delle biblioteche accademiche o pubbliche), possono rendersi utili anche negli spazi privati, fuori dalla mura tra le quali hanno sempre operato.
Present and future of public libraries under the today's threats and opportunities.
Presente e futuro delle biblioteche pubbliche di fronte alle minacce e opportunità dell'oggi.
Relazione - Ritorno alla realtà_paiano_coworkingTommaso Paiano
L'intervento illustra alcuni aspetti della sharing economy che si fonda principalmente su tre fattori chiave: condivisione di beni e competenze, relazioni orizzontali tra individui e organizzazioni, nuove piattaforme e tecnologie informatiche. Dalla combinazione di questi elementi è nato anche il coworking, un nuovo stile lavorativo che coinvolge a livello mondiale un'ampia gamma di professionisti della conoscenza che mettono in comune luoghi fisici e digitali, attivando potenti processi innovativi e creativi, capaci di generare ricchezza e benessere.
Che si tratti di condividere spazi, tempo, informazioni, documenti, servizi, la sharing economy sta aprendo nuove opportunità di evoluzione anche per i bibliotecari che, se da una parte, tramite spazi di coworking pubblico allestiti in biblioteca, possono fornire una rete fisica affidabile, di sostegno, aperta ad architetti, designer, consulenti di marketing, traduttori, programmatori informatici, ingegneri, piccoli artigiani locali ecc, dall'altra, attraverso adeguati servizi di mobile reference e di digital library (che garantiscano ai coworkers l'accesso ai dati e ai contenuti allo stesso modo in cui lo fanno, per esempio, gli utenti delle biblioteche accademiche o pubbliche), possono rendersi utili anche negli spazi privati, fuori dalla mura tra le quali hanno sempre operato.
Present and future of public libraries under the today's threats and opportunities.
Presente e futuro delle biblioteche pubbliche di fronte alle minacce e opportunità dell'oggi.
E-book italiani: quale bibliodiversità? Lo stato dell’arte 2011. versione ridotta del paper presentatoda Laura Testoni in occasione del 57 congresso dell'AIB (Associazione italiana biblioteche), Roma 17-18 novembre 2011
Ma non c'e' gia' tutto su Google? Corso AIB, Imperia 27/01/2010Laura Testoni
Slide del corso: “...Ma non c'è già tutto su Google?” 3.ed. Banche dati, biblioteche digitali, VRD e nuovi servizi “web 2.0”. Verso un servizio reference su misura per l'utente della biblioteca. Strumenti, metodi e risorse per recuperare e organizzare le fonti informative.
Docente: Laura Testoni
Servizi di reference e assistenza al pubblicospanero
LA BIBLIOTECA PUBBLICA E IL TERRITORIO: CORSO DI AGGIORNAMENTO PER BIBLIOTECARI E VOLONTARI NEL NOVARESE I servizi di reference e assistenza al pubblico
Articolo 7 Commercio di libri, ieri e oggi: canali tradizionali e digitaliRosa Regine
Dopo aver passato in rassegna i centri di diffusione del libro e della cultura (cfr. gli articoli Ebook e biblioteche ; Open Access e archivi istituzionali ; Biblioteche scolastiche e scuola primaria ; Club, fondazioni e associazioni ; Gli istituti culturali in Italia e all'estero), parliamo di commercio di libri e consideriamo i canali di vendita del libro.
Biblioteche pubbliche tra mode passeggere e prospettive che si consolidanoAnna Galluzzi
L'intervento si sofferma sui cambiamenti che hanno caratterizzato e stanno caratterizzando le strategie di sviluppo delle biblioteche, in particolare delle biblioteche pubbliche, dal punto di vista dell’organizzazione degli spazi e dei servizi, a seguito dei rilevanti cambiamenti di contesto intervenuti negli ultimi anni, tra cui la crisi economica globale da un lato e la rivoluzione tecnologica dall’altro. Nello specifico, sono discussi temi quali: il rapporto tra grandi e piccole biblioteche e, dunque, tra centralizzazione e convergenza dei servizi e decentramento e personalizzazione; la dialettica tra ricerca della massima flessibilità nell’organizzazione degli spazi e necessità di funzionalizzazione degli stessi; la tendenza verso l’ampliamento delle funzioni e la convergenza dei servizi pubblici territoriali negli spazi delle biblioteche; infine, la spinta verso il coinvolgimento degli utenti nella costruzione dei servizi e dei suoi percorsi di sviluppo. L'intervento si conclude con una riflessione su quanto dei cambiamenti in atto nelle biblioteche passi nella percezione pubblica, e a titolo esemplificativo proporrà una riflessione sul recente Rapporto indipendente sulle biblioteche inglesi.
Innovative forme di apprendimento in bibliotecapatrizia lùperi
Relazione presentata al 3.Convegno internazionale "La biblioteca apprende", Innsbruck 2007; con il titolo: "Crediti formativi e tirocini nelle biblioteche dell'Università di Pisa ovvero innovative forme di apprendimento in biblioteca"
Cosa ci si può fare di una vecchia scuola inutilizzata, di una fabbrica dismessa, di aree abbandonate o di spazi pubblici dimenticati?
Come trasformarle in attivi community asset?
Come costruire e condividere le informazioni, stimolare la partecipazione civica, sperimentare e fertilizzare le pratiche della scoperta, riappropriazione e cura degli spazi?
Quali sono le esperienze più interessanti?
Come agiscono, quali politiche pubbliche costruiscono, come cambia la partecipazione, quali i rapporti con le amministrazioni, quali effetti ed esiti producono?
Qual è il nesso che lega la comunità, il dimorare, gli hackerspaces, il riuso dello spazio urbano dismesso, il crowdsourcing, la funzione sociale della proprietà privata, i nuovi modelli di business e l'innovazione sociale?
E-book italiani: quale bibliodiversità? Lo stato dell’arte 2011. versione ridotta del paper presentatoda Laura Testoni in occasione del 57 congresso dell'AIB (Associazione italiana biblioteche), Roma 17-18 novembre 2011
Ma non c'e' gia' tutto su Google? Corso AIB, Imperia 27/01/2010Laura Testoni
Slide del corso: “...Ma non c'è già tutto su Google?” 3.ed. Banche dati, biblioteche digitali, VRD e nuovi servizi “web 2.0”. Verso un servizio reference su misura per l'utente della biblioteca. Strumenti, metodi e risorse per recuperare e organizzare le fonti informative.
Docente: Laura Testoni
Servizi di reference e assistenza al pubblicospanero
LA BIBLIOTECA PUBBLICA E IL TERRITORIO: CORSO DI AGGIORNAMENTO PER BIBLIOTECARI E VOLONTARI NEL NOVARESE I servizi di reference e assistenza al pubblico
Articolo 7 Commercio di libri, ieri e oggi: canali tradizionali e digitaliRosa Regine
Dopo aver passato in rassegna i centri di diffusione del libro e della cultura (cfr. gli articoli Ebook e biblioteche ; Open Access e archivi istituzionali ; Biblioteche scolastiche e scuola primaria ; Club, fondazioni e associazioni ; Gli istituti culturali in Italia e all'estero), parliamo di commercio di libri e consideriamo i canali di vendita del libro.
Biblioteche pubbliche tra mode passeggere e prospettive che si consolidanoAnna Galluzzi
L'intervento si sofferma sui cambiamenti che hanno caratterizzato e stanno caratterizzando le strategie di sviluppo delle biblioteche, in particolare delle biblioteche pubbliche, dal punto di vista dell’organizzazione degli spazi e dei servizi, a seguito dei rilevanti cambiamenti di contesto intervenuti negli ultimi anni, tra cui la crisi economica globale da un lato e la rivoluzione tecnologica dall’altro. Nello specifico, sono discussi temi quali: il rapporto tra grandi e piccole biblioteche e, dunque, tra centralizzazione e convergenza dei servizi e decentramento e personalizzazione; la dialettica tra ricerca della massima flessibilità nell’organizzazione degli spazi e necessità di funzionalizzazione degli stessi; la tendenza verso l’ampliamento delle funzioni e la convergenza dei servizi pubblici territoriali negli spazi delle biblioteche; infine, la spinta verso il coinvolgimento degli utenti nella costruzione dei servizi e dei suoi percorsi di sviluppo. L'intervento si conclude con una riflessione su quanto dei cambiamenti in atto nelle biblioteche passi nella percezione pubblica, e a titolo esemplificativo proporrà una riflessione sul recente Rapporto indipendente sulle biblioteche inglesi.
Innovative forme di apprendimento in bibliotecapatrizia lùperi
Relazione presentata al 3.Convegno internazionale "La biblioteca apprende", Innsbruck 2007; con il titolo: "Crediti formativi e tirocini nelle biblioteche dell'Università di Pisa ovvero innovative forme di apprendimento in biblioteca"
Cosa ci si può fare di una vecchia scuola inutilizzata, di una fabbrica dismessa, di aree abbandonate o di spazi pubblici dimenticati?
Come trasformarle in attivi community asset?
Come costruire e condividere le informazioni, stimolare la partecipazione civica, sperimentare e fertilizzare le pratiche della scoperta, riappropriazione e cura degli spazi?
Quali sono le esperienze più interessanti?
Come agiscono, quali politiche pubbliche costruiscono, come cambia la partecipazione, quali i rapporti con le amministrazioni, quali effetti ed esiti producono?
Qual è il nesso che lega la comunità, il dimorare, gli hackerspaces, il riuso dello spazio urbano dismesso, il crowdsourcing, la funzione sociale della proprietà privata, i nuovi modelli di business e l'innovazione sociale?
Coesione Sociale - Il cohousing a MilanoElena Colli
Can you think about a new way of living your home, your neighbourhood, your city? This is a little example of what co-housing is and what are its different implementations in the city of Milan.
Condomini solidali e servizi innovativi per le persone anziane - Programma Cu...Associazione HousingLab
Una tavola rotonda che ha messo a confronto esperienze innovative in Italia che si muovono sui temi legati a all'invecchiamento attivo, la solidarietà tra le generazioni e i servizi abitativi.
A cura di ABITARESOCIALE, gruppo esperto nella progettazione di soluzioni abitative per anziani.
La seconda edizione del Festival delle comunità del cambiamento | 13-14 Giug...RENA
La seconda edizione del Festival delle Comunità del Cambiamento sarà uno spazio aperto alla contaminazione, per aumentare l’impatto delle azioni in campo.
Dopo la straordinaria esperienza della prima edizione, ci poniamo l’obiettivo di esplorare e formulare insieme nuove pratiche e visioni di futuro per stimolare le comunità del cambiamento e fare in modo che possano acquisire maggiore impatto sulla società e maggiore peso sul piano del dibattito pubblico.
Il 13 e il 14 Giugno a Bologna, con pitch ispirazionali, panel, sessioni formative e laboratori in contemporanea in 6 sale, vogliamo creare ponti tra le comunità del cambiamento e le istituzioni, identificare spazi di confronto e co-progettazione, lavorare sulla costruzione di «coalizioni di attori» tematiche e sul loro rafforzamento, dando seguito a quanto già accaduto spontaneamente a valle dell’edizione 2014.
Digital library: riflessioni su scelte e obiettivi. Visibilità delle collezio...4Science
I webinar di 4Science
Abstract
Come Alberto Salarelli scrive nel suo recente contributo in Bibliotecae.it, la storia delle biblioteche digitali è una “storia complessa”. Sono “uno strumento che ha visto mutare il proprio pubblico di riferimento, prima identificabile sostanzialmente con la platea dei professionisti della ricerca per poi aprirsi progressivamente verso le istanze di un’utenza meno specialistica ma, non di rado, particolarmente ansiosa di usufruire degli immensi patrimoni custoditi negli istituti della memoria collettiva, finalmente accessibili dal proprio computer”. Questo mutamento ci deve far riflettere sulle scelte dei contenuti, sugli obiettivi e su nuove modalità (e approcci) di valorizzazione.
Lavorare in comune: i bibliotecari al servizio delle imprese e dei lavoratori...Tommaso Paiano
La relazione tenta di inserirsi nel solco della tradizione biblioteconomica e documentalista italiana che si è sviluppata a partire dai primi anni '50 e per tutti gli anni '80 in ambito aziendale; attraversa le trasformazioni economiche e sociali degli anni '90, in quello che è stato definito "capitalismo molecolare" italiano (Bonomi, 1997); giunge all'attualità caratterizzata dalla massiccia espansione del lavoro autonomo della conoscenza, dei freelance e del precariato professionale, che sta reagendo alla crisi e alle trasformazioni in atto partecipando alla costruzione di nuovi modelli economici (Rifkin, 2014) basati sulla condivisione di beni, idee e servizi, piuttosto che solo ed esclusivamente su una logica di mercato.
La sharing economy in generale e il coworking in particolare stanno dando ai bibliotecari l'opportunità di ampliare i canali della condivisione della conoscenza e dell'informazione anche nel mondo dei lavoratori e delle imprese italiane, che se storicamente sono state sempre fonte di innovazione e creatività (soprattutto nel campo manifatturiero e artigianale) mai come oggi hanno bisogno di rinnovare i loro saperi per inserirsi adeguatamente nei flussi economici e sociali di portata globale.
La relazione si conclude con l'esposizione di alcuni esempi concreti di integrazione e contaminazione tra spazi di coworking pubblici in biblioteca e la breve descrizione di un corso di information literacy, incorporato nei moduli di un piano formativo per imprenditori, frutto della collaborazione multidisciplinare di coworkers di varie specializzazioni, che comprende anche la figura del bibliotecario.
Biblioteche: accesso alla conoscenza tra dimensione locale e globaleAnna Galluzzi
A partire dal tradizionale ruolo svolto dalle biblioteche nei processi di accesso alla conoscenza, l'articolo si interroga su come cambia tale posizionamento nell'ecosistema informativo determinato dall'avvento del digitale. L'obiettivo è quello di valutare le possibili strategie per ricondurre a unità il piano di azione locale e quello globale, avendo chiari i diversi livelli a cui può essere declinata la mission delle biblioteche (da quello socio-culturale a quello tipologico, infine a quello istituzionale) e le relazioni tra governance e azioni intraprese. In particolare si propongono percorsi di sviluppo, a livello territoriale e di rete, in quattro aree: semplicità, visibilità, partecipazione e inclusività. Dopo una breve ricognizione degli ostacoli interni ed esterni al raggiungimento di tali obiettivi, l'articolo propone alcune raccomandazioni utili per i bibliotecari.
L’innovazione si riscontra in nuove dinamiche sociali e culturali che determinano la comparsa di tecnologie abilitanti.
Questi fattori (comportamenti e tecnologie) portano al rapido rimodellamento dei modelli di business consolidati. Cosa sta accadendo nel settore dell'editoria? Qualche spunto di riflessione.
I nuovi mezzi. Il mondo degli eBook: realtà e prospettivestefanogambari
Risorse elettroniche ad accesso remoto e locale nelle biblioteche. Forme del prestito digitale (digital lending) . Statistiche d'uso nelle Biblioteche di Roma
Ritorno alla realtà: biblioteche digitali e spazi di coworking nell'epoca dell'economia della condivisione
1. Ritorno alla realtà
biblioteche digitali e spazi di coworking
nell'epoca dell'economia della condivisione
Tommaso Paiano, Warehouse Coworking Factory, Marotta (PU)
2. Nell’epoca digitale le biblioteche riacquistano centralità
come spazi fisici e i bibliotecari si possono proporre sempre
di più come professionisti della conoscenza e
dell'informazione anche fuori dalla biblioteca.
1. Il mondo del lavoro
2. La sharing economy
3. Il coworking
4. Che c’entrano le biblioteche?
5. E i bibliotecari?
6. Uscire dalla clandestinità
tommasopaiano71@gmail.com
www.warehouse.marche.it
5. Rivoluzione?
Cambiamento?
● sistema finanziario
● sistema delle imprese transnazionali
● sistema dei trasporti
● sistema della governance europea e internazionale
● sistema delle informazioni (nel quale anche i
bibliotecari operano)
8. Workplace Trends: smart working
1. Telecommuting
2. Results-Only Work Environment (ROWE)
3. Hot Desking
4. Offsite meetings
5. Intrapreneurship
6. Sharing economy
9. Workplace Trends
Telecommuting: modo di lavorare indipendente dalla
localizzazione geografica dell'ufficio o dell'azienda, facilitato
dall'uso di strumenti informatici e telematici e caratterizzato
da una flessibilità sia nell’organizzazione, sia nelle modalità
di svolgimento.
10. Workplace Trends
Results-Only Work Environment (ROWE). I risultati sono l'unico
scopo del lavoro. Il lavoratore stesso può definire il proprio piano
di lavoro e decidere quando e per quanto tempo fermarsi.
11. Workplace Trends
Hot Desking: sistema di organizzazione dell'ufficio che coinvolge
più lavoratori che si alternano su una singola postazione di lavoro.
14. Workplace Trends
Sharing economy: modello lavorativo basato su di un insieme
di pratiche di scambio e condivisione siano questi beni
materiali, servizi o conoscenze
17. L'emergere dell'Internet delle cose sta dando vita al "Commons
collaborativo", il primo nuovo paradigma economico a prendere piede
dall'avvento del capitalismo e del socialismo nel XIX secolo.
Motore di questa rivoluzione del nostro modo di produrre e consumare è
l'"Internet delle cose", un'infrastruttura intelligente formata dal virtuoso
intreccio di Internet delle comunicazioni, Internet dell'energia e Internet della
logistica, che avrà l'effetto di spingere la produttività fino al punto in cui il
costo marginale di numerosi beni e servizi sarà quasi azzerato, rendendo gli
uni e gli altri praticamente gratuiti, abbondanti e non più soggetti alle forze del
mercato.
Il diffondersi del costo marginale zero sta generando un'economia ibrida, in
parte orientata al mercato capitalistico e in parte al Commons collaborativo,
con ricadute sociali notevolissime. Rifkin racconta come i prosumers,
consumatori diventati produttori in proprio, generano e condividono su scala
laterale e paritaria informazioni, intrattenimento, energia verde e prodotti
realizzati con la stampa 3D a costi marginali… Jeremy Rifkin
18. 1. consumo collaborativo: cioè l'accesso a beni o servizi attraverso il
baratto, il noleggio, il prestito, il commercio, il leasing, la rivendita (gruppi di acquisto
solidale, cohousing, carsharing, couchsurfing, ecc)
2. produzione collaborativa: gruppi o reti di progettazione condivisa che
producono e distribuiscono beni e servizi (coworking, codesign, fablab, ecc)
3. apprendimento collaborativo: imparare insieme a partire da
esperienze, competenze e conoscenze condivise (corsi, network online);
4. finanziamento collaborativo: prestiti e investimenti effettuati da individui
o gruppi al di fuori delle istituzioni finanziarie tradizionali (crowdfunding, social
lending).
19.
20. 1. parità tra uomini e donne
2. alti livelli di istruzione
3. vecchie e nuove professionalità coinvolte
4. spazi comuni e individuali
5. postazioni di lavoro e aree relax
6. condivisione e serendipity
7. incremento del capitale sociale
8. esternalità positive per le aziende del territorio
9. riqualificazione urbana
10. collaborazione pubblico-privato
11. mutualismo
12. formazione e competenze
21.
22.
23. E le biblioteche?
“At its best the library is the prototype of a convivial
tool. Repositories for other learning tools can be
organized on its model, expanding access to tapes,
pictures, records, and very simple labs filled with the
same scientific instruments with which most of the
major breakthroughs of the last century were made.”
Ivan Illich, Tools for Conviviality, 1973
24. E le biblioteche?
Si vanno diffondendo all'interno delle biblioteche spazi e servizi
dedicati a makers, fablab e, in particolare all'estero, spazi di
coworking. Le parole chiave più ricorrenti nelle esperienze e negli
studi di settore all'estero individuano la biblioteca come supporto e
servizio all’autoimpiego e ai nuovi imprenditori; piccole e grandi
incubatrici di startup; spazio per la community collaboration,
coworking, digital media labs, hackerspaces
25.
26. E le biblioteche?
1. postazioni singole e sale riunioni
2. aree per parlare al telefonino
3. aree per fare videoconferenze
4. collezioni cartacee e digitali
5. reference e fornitura di
informazione personalizzata
6. utenti come risorse per altri utenti
7. personale bibliotecario competente
27.
28. Avviata a fine Anni Ottanta, la rete bresciano-cremonese unisce 275 biblioteche e si è
fatta portatrice primaria del cambiamento culturale innescato dall’innovazione
tecnologica, offrendo ai propri utenti servizi digitali e virtuali di alta qualità, tra i quali una
medialibrary online che conta 10mila utenti, la connessione wi-fi in biblioteca, l’utilizzo di
tecnologia barcode e RFID per gestione prestiti e antitaccheggio ecc. Servizi che si
prospetta di ampliare, con attenzione all’esigenza di creare spazi di networking
e co-working e con riguardo alle esigenze della popolazione anziana, come
annunciato da Raffaele Gareri, direttore Territorio e Innovazione della Provincia di
Brescia intervistato da Agenda Digitale.
<http://www.artribune.com/2015/02/biblioteche-un-nuovo-ruolo-per-lo-sviluppo-del-paese/>
Biblioteche. Un nuovo ruolo per lo sviluppo del Paese
34. “Now we only ask what
people have to learn and
then invest in a means to
teach them. We should
learn to ask first what
people need if they want
to learn and provide
these tools for them.”