Valutare la maturità di Project Management con il modello Prado: ISIPM racconta la propria esperienza
Andrea Fraticelli
Marco Federici
Maurizio D’Ambrosio
Andrea Proietti
PMexpo 2019 | Roberto Meli, Essere adeguati è meglio di essere maturi:PMexpo
Modelli di maturità e agilità: due filoni metodologici e di business che hanno occupato e occupano le menti pensanti della comunità informatica da anni. Certamente non è facile coniugare maturità ed agilità, almeno per come i vari Capability Maturity Model sono stati pensati fino ad oggi.
Le mode si susseguono e le tifoserie degli approcci strutturati e quelli degli approcci fluidi e leggeri sono sempre pronte a battersi in nome del “miglior sistema o approccio” possibile. La cattiva notizia è che non ci può essere un vincitore, la buona è che non ci serve un vincitore.
Il concetto di adeguatezza permette di superare la dicotomia. Il concetto di adeguatezza è una evoluzione del concetto di maturità perché mette in relazione le proprietà di un sistema (quanto è maturo sui vari fronti) rispetto all’ambiente in cui il sistema è calato (adeguatezza al contesto).
Un approccio non è vincente “sempre e dovunque” lo è in certe circostanze che caratterizzano il contesto dell’ecosistema in cui si opera.
I dinosauri erano vincenti o perdenti rispetto ai mammiferi?
La risposta deve prendere in considerazione il contesto in cui vivevano: in un contesto i dinosauri sono stati drammaticamente vincenti ed in un altro assolutamente perdenti.
Il mondo del business ICT non è omogeneo, è necessario che dei dinosauri convivano con dei mammiferi e ognuno nella sua nicchia ecologica prospererà e vincerà. Essere adeguati significa avere un perfetto match tra richieste ambientali e proprietà del sistema.
Il concetto di adeguatezza mette in relazione le capacità adattive di un organismo (sistema metrico, organizzazione aziendale) con le caratteristiche del contesto in cui deve agire e prosperare.
Se un contesto vuole comportamenti informali e adattivi è inutile pretendere di formalizzare tutto e irrigidire i processi.
Se i requisiti sono turbolenti in sé è inutile cercare di catturarli con un requirements management da progetto militare… e così via E’ fondamentale, quindi, non tendere a scale progressive e fisse di maturità legate a prassi e comportamenti da possedere a certi livelli crescenti.
La maturità deve essere quella adeguata al contesto. Troppa maturità, come troppa qualità, può uccidere. Occorre possedere quelle caratteristiche che sono vincenti nel mercato in cui si opera.
PMexpo 2019 | Quanto siamo maturi nel project managementPMexpo
L’Istituto Italiano di Project Management® sempre in prima linea nella divulgazione e promozione di metodologie e strumenti nell’ambito del Project Management, vuole continuare a porre l’attenzione sulla maturità di Project Management, definita come il livello di competenze e abilità di un’organizzazione, compreso il livello di perfezionamento della stessa nell'utilizzo di strumenti e/o tecniche di PM.
ISIPM avrà il piacere di condividere ulteriormente ed approfondire le modalità di utilizzo e di misurazione del modello ISIPM-Prado®, strumento proprietario innovativo, volto alla valutazione della maturità e allo sviluppo del Project Management nelle organizzazioni italiane, mediante una prova pratica che coinvolgerà attivamente gli iscritti ai lavori.
Aggiornato alle più recenti normative italiane in materia di gestione dei progetti (UNI ISO 21500:2013) e di definizione dei requisiti di conoscenza, abilità, competenza della professione di Project Manager (UNI 11648:2016), il modello focalizza l’indagine non solo sulla componente hard del Project Management (strumenti, metodologie, formazione ecc.), ma anche sulla dimensione soft (applicazione di principi etici, mentoring, qualità dell’ambiente di lavoro ecc.), ed è in grado di produrre un resoconto sintetico della distribuzione del livello di maturità ottenuto.
Forti della pluriennale collaborazione con Darci Prado, lo strumento si configura come evoluzione dell’omonimo modello e, come tale, si pone il medesimo obiettivo di valutare la maturità nel Project Management mantenendo l’approccio rigoroso e la filosofia di rilevazione agile.
Valutare la maturità di Project Management con il modello Prado: ISIPM racconta la propria esperienza
Andrea Fraticelli
Marco Federici
Maurizio D’Ambrosio
Andrea Proietti
PMexpo 2019 | Roberto Meli, Essere adeguati è meglio di essere maturi:PMexpo
Modelli di maturità e agilità: due filoni metodologici e di business che hanno occupato e occupano le menti pensanti della comunità informatica da anni. Certamente non è facile coniugare maturità ed agilità, almeno per come i vari Capability Maturity Model sono stati pensati fino ad oggi.
Le mode si susseguono e le tifoserie degli approcci strutturati e quelli degli approcci fluidi e leggeri sono sempre pronte a battersi in nome del “miglior sistema o approccio” possibile. La cattiva notizia è che non ci può essere un vincitore, la buona è che non ci serve un vincitore.
Il concetto di adeguatezza permette di superare la dicotomia. Il concetto di adeguatezza è una evoluzione del concetto di maturità perché mette in relazione le proprietà di un sistema (quanto è maturo sui vari fronti) rispetto all’ambiente in cui il sistema è calato (adeguatezza al contesto).
Un approccio non è vincente “sempre e dovunque” lo è in certe circostanze che caratterizzano il contesto dell’ecosistema in cui si opera.
I dinosauri erano vincenti o perdenti rispetto ai mammiferi?
La risposta deve prendere in considerazione il contesto in cui vivevano: in un contesto i dinosauri sono stati drammaticamente vincenti ed in un altro assolutamente perdenti.
Il mondo del business ICT non è omogeneo, è necessario che dei dinosauri convivano con dei mammiferi e ognuno nella sua nicchia ecologica prospererà e vincerà. Essere adeguati significa avere un perfetto match tra richieste ambientali e proprietà del sistema.
Il concetto di adeguatezza mette in relazione le capacità adattive di un organismo (sistema metrico, organizzazione aziendale) con le caratteristiche del contesto in cui deve agire e prosperare.
Se un contesto vuole comportamenti informali e adattivi è inutile pretendere di formalizzare tutto e irrigidire i processi.
Se i requisiti sono turbolenti in sé è inutile cercare di catturarli con un requirements management da progetto militare… e così via E’ fondamentale, quindi, non tendere a scale progressive e fisse di maturità legate a prassi e comportamenti da possedere a certi livelli crescenti.
La maturità deve essere quella adeguata al contesto. Troppa maturità, come troppa qualità, può uccidere. Occorre possedere quelle caratteristiche che sono vincenti nel mercato in cui si opera.
PMexpo 2019 | Quanto siamo maturi nel project managementPMexpo
L’Istituto Italiano di Project Management® sempre in prima linea nella divulgazione e promozione di metodologie e strumenti nell’ambito del Project Management, vuole continuare a porre l’attenzione sulla maturità di Project Management, definita come il livello di competenze e abilità di un’organizzazione, compreso il livello di perfezionamento della stessa nell'utilizzo di strumenti e/o tecniche di PM.
ISIPM avrà il piacere di condividere ulteriormente ed approfondire le modalità di utilizzo e di misurazione del modello ISIPM-Prado®, strumento proprietario innovativo, volto alla valutazione della maturità e allo sviluppo del Project Management nelle organizzazioni italiane, mediante una prova pratica che coinvolgerà attivamente gli iscritti ai lavori.
Aggiornato alle più recenti normative italiane in materia di gestione dei progetti (UNI ISO 21500:2013) e di definizione dei requisiti di conoscenza, abilità, competenza della professione di Project Manager (UNI 11648:2016), il modello focalizza l’indagine non solo sulla componente hard del Project Management (strumenti, metodologie, formazione ecc.), ma anche sulla dimensione soft (applicazione di principi etici, mentoring, qualità dell’ambiente di lavoro ecc.), ed è in grado di produrre un resoconto sintetico della distribuzione del livello di maturità ottenuto.
Forti della pluriennale collaborazione con Darci Prado, lo strumento si configura come evoluzione dell’omonimo modello e, come tale, si pone il medesimo obiettivo di valutare la maturità nel Project Management mantenendo l’approccio rigoroso e la filosofia di rilevazione agile.
PMexpo 2021 | Marco Caressa "Nuove tendenze del Project Management: superare ...PMexpo
La gestione dei progetti è necessariamente agile, nel senso etimologico di “adattabile”, cioè essere in grado di variare agevolmente i propri parametri operativi in funzione del contesto.
Troppo spesso, invece, ci accontentiamo di sposare un modello o una visione e usare solo quelli. Così sconfiniamo in un approccio ideologico, dove la metodologia o il framework di riferimento diventano una “chiesa” a cui aderire incondizionatamente o da cui essere bollati come eretici.
Questa interpretazione “teocratica” del Project Management si alimenta con dicotomie, coppie di estremi opposti di cui uno è il “bene che vince” e l’altro il “male che deve perdere”. Le dicotomie sono pericolose, perché sembrano utili a spiegare la realtà in modo semplice, ma spesso la banalizzano soltanto, quando non sono proprio fasulle.
La gestione di progetto deve essere guidata dai processi o dai principi? Deve essere waterfall o agile? Deve seguire seguire un framework o ispirarsi ad un mindset?
Ragionare per dicotomie svilisce il ruolo del Project Manager, indirizza una gestione puramente “algoritmica”. La realtà è molto più complessa. In questo breve talk proveremo a mostrare come l’unicità dei progetti non possa essere appiattita su coppie di opposti ed in effetti non lo è mai stata. Nessun progetto è mai davvero solo waterfall o solo agile. Processi e principi, più o meno esplicitati, coesistono da sempre. L’uso di differenti framework può alimentare e indirizzare il mindset.
Parafrasando Shakespeare “ci sono più progetti in cielo e in terra di quanti ne sogni la tua metodologia”, ed è ciò che rende il mestiere di Project Manager molto difficile ma anche molto divertente.
PMexpo 2021 | Pier Luigi Guida e Maurizio Monassi "Nuove tendenze del Project...PMexpo
L’evoluzione normativa internazionale ha di recente prodotto due norme fondamentali di project management, acquisite anche in Italia come UNI ISO 21500 e UNI ISO 21502, di cui in particolare la seconda rappresenta il nuovo framework metodologico di riferimento della disciplina. L’intervento espone in sintesi questa evoluzione e ne descrive i contenuti con particolare focus sulla 21502, che comprende concetti generali, pratiche integrate e 17 pratiche gestionali di project management. ISIPM e ISIPM Professioni hanno partecipato tramite i loro rappresentanti ai tavoli ISO e UNI coinvolti in tale sviluppo normativo, dai quali è derivato l’aggiornamento dei propri percorsi formativi che portano alle qualificazioni ISIPM Base e AV, con la riedizione dei relativi testi, di prossima pubblicazione. In particolare il materiale formativo ISIPM AV è stato completamento aggiornato ed allineato alla nuova UNI ISO 21502, mentre in UNI sono in corso i lavori anche per la riedizione della UNI 11648, posta alla base della certificazione Accredia per la figura professionale di project manager. Le nuove norme hanno consentito di porre le basi di una nuova metodologia di project management, integrata agli stessi percorsi formativi sopra indicato.
PMexpo 2019 | Ernesto La Rosa, L’importanza del project management nell’avvia...PMexpo
Una Start-up è un’iniziativa imprenditoriale, normalmente sviluppata da un gruppo ristretto di persone, con l’obiettivo di soddisfare un bisogno del mercato o di risolvere un problema per mezzo di un nuovo prodotto o servizio.
Avviare una propria startup, da almeno una decade, sta diventando per molti giovani l’ambizione di creare un business per realizzare un proprio sogno o anche una sorta di necessità per quanti non riescano a trovare un lavoro (decente), ancorché in possesso di requisiti.
Questa nuova propensione alla entrepreneurship è però allo stesso tempo – perlomeno nel nostro paese – frenata dall’elevato tasso di fallimento cui le startup vanno incontro nei primissimi anni, che le varie statistiche ci dicono essere fra l’80 e il 90%.
Obiettivo dell’intervento è quello di dare evidenza di come la metodologia del project management sia – nella sua interezza – applicabile nell’avviamento di una nuova start-up company e di quanto essa, se applicata efficacemente da un Imprenditore-Project Manager “competente”, possa portare benefici e contribuire al successo del progetto “starting a new start up company”.
PMexpo 2019 | Massimo Pirozzi, The stakeholder perspectivePMexpo
Il libro The Stakeholder Perspective è in assoluto il primo che mette la persona al centro sia dei progetti, che del project management, e offre alla comunità di project management un approccio centrato sugli stakeholder, utile ed innovativo, per incrementare sia il valore rilasciato, che il tasso di successo, dei progetti
Job Campus è la prima realtà in Italia che esalta il metodo di Co-Living Innovation, dove laureandi con spiccate attitudini imprenditoriali possono accelerare l’innovazione della tua azienda.
Dedichiamo alle esigenze di sviluppo della tua azienda una community e un team multidisciplinare che aumentano il tempo e le competenze che puoi dedicare all’innovazione diventando punto di riferimento per processi di Intensive Open Innovation.
PMexpo 2019 | Massimo Martinati, La gestione integrata dei rischi e degli sta...PMexpo
La gestione dei rischi e quella degli stakeholder sono due fattori critici di successo di ogni progetto. Le metodologie e gli standard nazionali e internazionali (Norma UNI ISO 21500, PMI – PMBOK®,…) trattano la gestione dei rischi e degli stakeholder in sezioni separate, non enfatizzando la stretta correlazione che queste due tematiche hanno.
L’intervento ha l’obiettivo di mostrare utilità e strategia di una gestione integrata dei rischi e degli stakeholder, proponendo idee e strumenti che permettano di ottimizzare i risultati e l’efficacia sia in fase di pianificazione che di controllo.
CAS Business Process Management (BPM) 2016 - SUPSIMaurilio Savoldi
Le organizzazioni esistono e prosperano se producono valore. La produzione del valore è il risultato di molte diverse catene di attività che possiamo definire Business Process. Nessuna organizzazione può fare a meno dei Business Process, anche se non li chiama così.
La capacità di collegare il valore alle singole attività e di orchestrarle al meglio attraverso le persone che compongono l’organizzazione, gli strumenti di supporto e l’infrastruttura aziendale è perciò chiave per ottenere risultati di valore.
Il ciclo del valore del Business Process Management, con le metodologie e gli strumenti operativi ad esso collegati, è quindi una leva indispensabile per la sopravvivenza dell’impresa, per il suo sviluppo e per l’innovazione. A questo si aggiungono le opportunità e le sfide delle nuove tecnologie e dei nuovi comportamenti sociali, che attraverso la virtualizzazione/remotizzazione delle attività, la multicanalità dei processi commerciali e la trasformazione digitale di mercati e sistemi produttivi, rilanciano la sfida della ingegnerizzazione del business attraverso processi allineati, flessibili, automatizzati al punto giusto e facilmente riconfigurabili in funzione dell’innovazione.
Ecco quindi la necessità di questo corso che si rivolge sia a Manager, Quadri e Specialisti con un ruolo di governo delle attività e della produzione del valore interessati ad migliorare i risultati aziendali e a dare una cornice più ampia al proprio ruolo.
Il corso fornisce un linguaggio comune, una panoramica dei modelli di intervento e alcuni strumenti di riferimento che permettano di avere una visione d’insieme, scegliere dove intervenire, impostare gli interventi in maniera consapevole e svolgere la propria parte anche dal punto di vista operativo.
PMexpo17 - Il Tailoring, l'Adozione e l'Integrazione di PRINCE2 - Niels van B...PMexpo
Description
PMexpo 2017 - 27 ottobre 2017
-----------------------------------------------------------------------
Il Tailoring, l'Adozione e l'Integrazione di PRINCE2
(Niels van Bemmelen - QRP)
https://www.pmexpo.it/2017/programma/s003tk1
PMexpo 2019 | Marco Caressa, Progetti agili a norma iso 21500PMexpo
I metodi Agili, nati per lo sviluppo del software, si stanno diffondendo sempre più velocemente al di fuori dell'ambito IT. O forse è più corretto dire che la trasformazione digitale in atto investe tutti i processi produttivi e di servizio e intere fasi di progetto in settori tradizionali sono oggi virtualizzate e delocalizzate. Si pensi al BIM nelle costruzioni o al concetto di "digital twinning" nell'industria 4.0.
PMexpo 2019 | Maurizio Monassi, La certificazione del PM Professionista: comp...PMexpo
La norma UNI ISO 21500 recita che le competenze di project management possono essere classificate, pur senza essere limitate, alle seguenti:
tecniche – allo scopo di realizzare i progetti in modo strutturato, ivi compresi la terminologia di project management, i concetti e i processi definiti nella presente norma;
comportamentali – associate alle relazioni interpersonali all’interno dei confini stabiliti del progetto;
contestuali – relative alla gestione del progetto all’interno dell’organizzazione e dell’ambiente esterno.
Il possesso di tali competenze, unite ai requisiti minimi per accedere alla professione, consentono di ottenere il titolo di Project Manager Professionista.
Questo documento descrive nel dettaglio le 40 competenze definite nel modello e-CF (European Competence Framework) utili a definire l'insieme di abilità e di "saper fare" di ognuna delle figure professionali del modello stesso.
Le competenze sono suddivise in 5 macro aree (Plan, Build, Run, Enable e Manage) e per ognuna è prevista una descrizione sintetica ed uno o più livelli di autonomia.
La combinazione delle diverse competenze e dei livelli di autonomia di ciascuna di esse contribuiscono a definire le 23 figure professionali del modello e-CF, che costituisce un quadro di riferimento a livello europeo per la definizione ed interpretazione delle diverse figure professionali.
Certificazione della Professione Project ManagerVito Madaio
LaCertificazione TenStep Project Manager (TSPM) si inserisce nel panorama internazionale delle certificazioni che qui riassumiamo citando i principali player mondiali (PMI, IPMA, APMG, AIPM, TenStep).
T
PMexpo 2021 | Marco Caressa "Nuove tendenze del Project Management: superare ...PMexpo
La gestione dei progetti è necessariamente agile, nel senso etimologico di “adattabile”, cioè essere in grado di variare agevolmente i propri parametri operativi in funzione del contesto.
Troppo spesso, invece, ci accontentiamo di sposare un modello o una visione e usare solo quelli. Così sconfiniamo in un approccio ideologico, dove la metodologia o il framework di riferimento diventano una “chiesa” a cui aderire incondizionatamente o da cui essere bollati come eretici.
Questa interpretazione “teocratica” del Project Management si alimenta con dicotomie, coppie di estremi opposti di cui uno è il “bene che vince” e l’altro il “male che deve perdere”. Le dicotomie sono pericolose, perché sembrano utili a spiegare la realtà in modo semplice, ma spesso la banalizzano soltanto, quando non sono proprio fasulle.
La gestione di progetto deve essere guidata dai processi o dai principi? Deve essere waterfall o agile? Deve seguire seguire un framework o ispirarsi ad un mindset?
Ragionare per dicotomie svilisce il ruolo del Project Manager, indirizza una gestione puramente “algoritmica”. La realtà è molto più complessa. In questo breve talk proveremo a mostrare come l’unicità dei progetti non possa essere appiattita su coppie di opposti ed in effetti non lo è mai stata. Nessun progetto è mai davvero solo waterfall o solo agile. Processi e principi, più o meno esplicitati, coesistono da sempre. L’uso di differenti framework può alimentare e indirizzare il mindset.
Parafrasando Shakespeare “ci sono più progetti in cielo e in terra di quanti ne sogni la tua metodologia”, ed è ciò che rende il mestiere di Project Manager molto difficile ma anche molto divertente.
PMexpo 2021 | Pier Luigi Guida e Maurizio Monassi "Nuove tendenze del Project...PMexpo
L’evoluzione normativa internazionale ha di recente prodotto due norme fondamentali di project management, acquisite anche in Italia come UNI ISO 21500 e UNI ISO 21502, di cui in particolare la seconda rappresenta il nuovo framework metodologico di riferimento della disciplina. L’intervento espone in sintesi questa evoluzione e ne descrive i contenuti con particolare focus sulla 21502, che comprende concetti generali, pratiche integrate e 17 pratiche gestionali di project management. ISIPM e ISIPM Professioni hanno partecipato tramite i loro rappresentanti ai tavoli ISO e UNI coinvolti in tale sviluppo normativo, dai quali è derivato l’aggiornamento dei propri percorsi formativi che portano alle qualificazioni ISIPM Base e AV, con la riedizione dei relativi testi, di prossima pubblicazione. In particolare il materiale formativo ISIPM AV è stato completamento aggiornato ed allineato alla nuova UNI ISO 21502, mentre in UNI sono in corso i lavori anche per la riedizione della UNI 11648, posta alla base della certificazione Accredia per la figura professionale di project manager. Le nuove norme hanno consentito di porre le basi di una nuova metodologia di project management, integrata agli stessi percorsi formativi sopra indicato.
PMexpo 2019 | Ernesto La Rosa, L’importanza del project management nell’avvia...PMexpo
Una Start-up è un’iniziativa imprenditoriale, normalmente sviluppata da un gruppo ristretto di persone, con l’obiettivo di soddisfare un bisogno del mercato o di risolvere un problema per mezzo di un nuovo prodotto o servizio.
Avviare una propria startup, da almeno una decade, sta diventando per molti giovani l’ambizione di creare un business per realizzare un proprio sogno o anche una sorta di necessità per quanti non riescano a trovare un lavoro (decente), ancorché in possesso di requisiti.
Questa nuova propensione alla entrepreneurship è però allo stesso tempo – perlomeno nel nostro paese – frenata dall’elevato tasso di fallimento cui le startup vanno incontro nei primissimi anni, che le varie statistiche ci dicono essere fra l’80 e il 90%.
Obiettivo dell’intervento è quello di dare evidenza di come la metodologia del project management sia – nella sua interezza – applicabile nell’avviamento di una nuova start-up company e di quanto essa, se applicata efficacemente da un Imprenditore-Project Manager “competente”, possa portare benefici e contribuire al successo del progetto “starting a new start up company”.
PMexpo 2019 | Massimo Pirozzi, The stakeholder perspectivePMexpo
Il libro The Stakeholder Perspective è in assoluto il primo che mette la persona al centro sia dei progetti, che del project management, e offre alla comunità di project management un approccio centrato sugli stakeholder, utile ed innovativo, per incrementare sia il valore rilasciato, che il tasso di successo, dei progetti
Job Campus è la prima realtà in Italia che esalta il metodo di Co-Living Innovation, dove laureandi con spiccate attitudini imprenditoriali possono accelerare l’innovazione della tua azienda.
Dedichiamo alle esigenze di sviluppo della tua azienda una community e un team multidisciplinare che aumentano il tempo e le competenze che puoi dedicare all’innovazione diventando punto di riferimento per processi di Intensive Open Innovation.
PMexpo 2019 | Massimo Martinati, La gestione integrata dei rischi e degli sta...PMexpo
La gestione dei rischi e quella degli stakeholder sono due fattori critici di successo di ogni progetto. Le metodologie e gli standard nazionali e internazionali (Norma UNI ISO 21500, PMI – PMBOK®,…) trattano la gestione dei rischi e degli stakeholder in sezioni separate, non enfatizzando la stretta correlazione che queste due tematiche hanno.
L’intervento ha l’obiettivo di mostrare utilità e strategia di una gestione integrata dei rischi e degli stakeholder, proponendo idee e strumenti che permettano di ottimizzare i risultati e l’efficacia sia in fase di pianificazione che di controllo.
CAS Business Process Management (BPM) 2016 - SUPSIMaurilio Savoldi
Le organizzazioni esistono e prosperano se producono valore. La produzione del valore è il risultato di molte diverse catene di attività che possiamo definire Business Process. Nessuna organizzazione può fare a meno dei Business Process, anche se non li chiama così.
La capacità di collegare il valore alle singole attività e di orchestrarle al meglio attraverso le persone che compongono l’organizzazione, gli strumenti di supporto e l’infrastruttura aziendale è perciò chiave per ottenere risultati di valore.
Il ciclo del valore del Business Process Management, con le metodologie e gli strumenti operativi ad esso collegati, è quindi una leva indispensabile per la sopravvivenza dell’impresa, per il suo sviluppo e per l’innovazione. A questo si aggiungono le opportunità e le sfide delle nuove tecnologie e dei nuovi comportamenti sociali, che attraverso la virtualizzazione/remotizzazione delle attività, la multicanalità dei processi commerciali e la trasformazione digitale di mercati e sistemi produttivi, rilanciano la sfida della ingegnerizzazione del business attraverso processi allineati, flessibili, automatizzati al punto giusto e facilmente riconfigurabili in funzione dell’innovazione.
Ecco quindi la necessità di questo corso che si rivolge sia a Manager, Quadri e Specialisti con un ruolo di governo delle attività e della produzione del valore interessati ad migliorare i risultati aziendali e a dare una cornice più ampia al proprio ruolo.
Il corso fornisce un linguaggio comune, una panoramica dei modelli di intervento e alcuni strumenti di riferimento che permettano di avere una visione d’insieme, scegliere dove intervenire, impostare gli interventi in maniera consapevole e svolgere la propria parte anche dal punto di vista operativo.
PMexpo17 - Il Tailoring, l'Adozione e l'Integrazione di PRINCE2 - Niels van B...PMexpo
Description
PMexpo 2017 - 27 ottobre 2017
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Il Tailoring, l'Adozione e l'Integrazione di PRINCE2
(Niels van Bemmelen - QRP)
https://www.pmexpo.it/2017/programma/s003tk1
PMexpo 2019 | Marco Caressa, Progetti agili a norma iso 21500PMexpo
I metodi Agili, nati per lo sviluppo del software, si stanno diffondendo sempre più velocemente al di fuori dell'ambito IT. O forse è più corretto dire che la trasformazione digitale in atto investe tutti i processi produttivi e di servizio e intere fasi di progetto in settori tradizionali sono oggi virtualizzate e delocalizzate. Si pensi al BIM nelle costruzioni o al concetto di "digital twinning" nell'industria 4.0.
PMexpo 2019 | Maurizio Monassi, La certificazione del PM Professionista: comp...PMexpo
La norma UNI ISO 21500 recita che le competenze di project management possono essere classificate, pur senza essere limitate, alle seguenti:
tecniche – allo scopo di realizzare i progetti in modo strutturato, ivi compresi la terminologia di project management, i concetti e i processi definiti nella presente norma;
comportamentali – associate alle relazioni interpersonali all’interno dei confini stabiliti del progetto;
contestuali – relative alla gestione del progetto all’interno dell’organizzazione e dell’ambiente esterno.
Il possesso di tali competenze, unite ai requisiti minimi per accedere alla professione, consentono di ottenere il titolo di Project Manager Professionista.
Questo documento descrive nel dettaglio le 40 competenze definite nel modello e-CF (European Competence Framework) utili a definire l'insieme di abilità e di "saper fare" di ognuna delle figure professionali del modello stesso.
Le competenze sono suddivise in 5 macro aree (Plan, Build, Run, Enable e Manage) e per ognuna è prevista una descrizione sintetica ed uno o più livelli di autonomia.
La combinazione delle diverse competenze e dei livelli di autonomia di ciascuna di esse contribuiscono a definire le 23 figure professionali del modello e-CF, che costituisce un quadro di riferimento a livello europeo per la definizione ed interpretazione delle diverse figure professionali.
Certificazione della Professione Project ManagerVito Madaio
LaCertificazione TenStep Project Manager (TSPM) si inserisce nel panorama internazionale delle certificazioni che qui riassumiamo citando i principali player mondiali (PMI, IPMA, APMG, AIPM, TenStep).
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Presentazione a supporto dell'intervento di Tiziana Sicilia, Membro UNI/CT 006/GL 06 “Figure professionali operanti nell’ambito della comunicazione” al webinar "UNI 11483:2021
LA NUOVA EDIZIONE DELLA NORMA SUL COMUNICATORE PROFESSIONALE" del 30 settembre 2021
Che cosa è e come si raggiunge la certificazione Agile PMI-ACP.
Un buon piano di studio è la chiave di successo per certitifcarsi in poco tempo e con la minima spesa. Noi suggeriamo l'apporccio in autoapprendimento.
Presentazione XIX MDGI - Master in Direzione e Gestione di Impresa STOA'Stoà
Slide di presentazione della XIX edizione di MDGI - Master in Direzione e Gestione di Impresa organizzato da STOA' - Istituto di Studi per la Direzione e Gestione di Impresa. http://www.stoa.it
Come preparare la certificazione CAPM e diventare Assistente Project Manager con TenStep - Sconto 25% a tutti gli studenti universitari e neo laureati fino ad un anno.
La Formazione, Leva del Cambiamento OrganizzativoNicola Mezzetti
Intervento formativo svolto in occasione del workshop dall'omonimo titolo organizzato da Fondimpresa Trentino il 13 dicembre 2019. Il tema approfondito è quello delle opportunità di impiego della formazione, e della valutazione del fabbisogno, nei cambiamenti organizzativi dovuti al processo di trasformazione digitale.
David Bramini | Gestione strategica del Portfolio Progetti. Orientare l exec...PMexpo
Gestire in modo efficace il Portfolio Progetti può essere reso difficoltoso da svariate disfunzioni organizzative. Tra queste, il sovraccarico rispetto alla reale capacità di esecuzione, è spesso causa di disorientamento, col conseguente dispendio di energie in attività non coerenti con gli obiettivi dell’organizzazione.
Gli OKR (Objective & Key Results) sono un framework che, tra i vari benefici, può essere impiegato insieme ad altri "filtri decisionali" per valutare quali delle tante idee e iniziative che circolano nell'organizzazione sono coerenti con la strategia e meritevoli delle preziose risorse richieste.
Nel talk porterò esperienze di integrazione tra moderne pratiche di gestione del Portfolio e OKR, al fine di consolidare il collegamento tra la strategia aziendale e la sua esecuzione.
Presentazione XVIII MDGI - Master in Direzione e Gestione di Impresa STOA'Stoà
Slide di presentazione della XVIII edizione di MDGI - Master in Direzione e Gestione di Impresa organizzato da STOA' - Istituto di Studi per la Direzione e Gestione di Impresa. http://www.stoa.it
Un corso per comprendere:
- In che modo il governo di un processo contribuisce alla creazione di valore?
- Quali sono i concetti chiave dell’attività di gestione di un processo?
Quali strumenti è possibile utilizzare per ottenere i risultati attesi?
L'analisi dei processi costituisce un'attività chiave per essere critici sul proprio operato, per individuare attività che non forniscono alcun valore aggiunto, per portare avanti un programma di miglioramento. Per essere concreti ed oggettivi è necessario che l'analisi oltre a valutazioni di tipo qualitativo e organizzativo produca dei valori numerici che permettano di sostenere con maggior forza iniziative di miglioramento, soprattutto se devono essere supportate da investimenti.
Similar to Il Modello ISIPM-Pardo: Strumento innovativo per la rilevazione della maturità di PM - Andrea Fraticelli (20)
Leonardo Maria Seri | Il PM incontra la proprietà intellettualePMexpo
La protezione degli asset immateriali nella gestione di un progetto in azienda e nella vita di un’attività d’impresa può avere un ruolo importante per conseguire un vantaggio competitivo sul mercato e per tutelare gli investimenti che danno origine alle innovazioni e con cui si costruisce e si coltiva la riconoscibilità di un prodotto o di un brand.
Che si tratti di gestire lo sviluppo e lancio di nuovi prodotti o di nuovi brand, la collaborazione tra imprese per innovare o l'ingresso in nuovi mercati, occorre fare chiarezza su cosa può essere tutelato e con quali strumenti: occorre dunque analizzare, progettare e pianificare la tutela degli asset di proprietà intellettuale nella gestione di progetto, definendone obiettivi e tempi, individuando gli strumenti più adeguati per raggiungere gli scopi prefissati, tenendo in considerazione anche costi e strategie di protezione.
Una corretta pianificazione delle tutele e gestione delle strategie di protezione degli asset di IP consente di porre solide basi per ottenere tutela nei confronti di usurpatori e contraffattori ed è utile per ulteriormente valorizzare i propri asset.
Teresa Iorfida, Paolo Di Marco | Strategia e gestione del portfolio progettiPMexpo
Dallo sviluppo all’implementazione della strategia aziedale attraverso la gestione del portfolio progetti. Approccio multi projects management (Porfolio, Program, Project) e assessment di maturità ISIPM PRADO quale fattore chiave del processo di sviluppo strategico.
Case study:
Settore Farmaceutico e Consumer healthcare
Settore Multiutilities
Claudia Curci | Change Management in sanità. L'esperienza di ASL Roma 1PMexpo
Dopo una iniziale panoramica dello scenario Nazionale e Regionale che impegna la Sanità Italiana nel 2023- 2024 si presenterà l’esperienza di ASL Roma 1 nell’uso dei processi di e-procurement e project management. Il focus sarà su 4 progetti strategici in atto la Cartella Clinica Elettronica (CCE), la digitalizzazione delle Sale Operatorie , le Centrali Operative Territoriali e la migrazione al Cloud.
Per i primi tre si approfondirà il processo di change management confronto ed analisi delle criticità e dei fattori di successo. Per il quarto invece l’importanza della progettazione per sostenere la migrazione al Cloud PSN secondo le direttive del Dipartimento della Transazione Digitale.
Giorgio Lupoi | Stato di maturazione dei servizi di PM nel settore pubblico e...PMexpo
L’adozione del project management è l’elemento chiave per un cambio di paradigma necessario nel mondo delle costruzioni pubbliche che permetta di rispondere all’esigenze della collettività: opere pubbliche con tempi e costi certi.
Nonostante questo assunto sia sempre più vero l’introduzione del PM nelle opere pubbliche ancora fatica.
L’intervento presenta una analisi:
- dell’evoluzione del quadro normativo con il nuovo codice degli appalti;
- della domanda pubblica di servizi di PM nell’ultimo anno.
Vincenza Conteduca, Sabrina Manicini | Project management nei progetti di ric...PMexpo
La grande novità nel panorama scientifico attuale è la medicina di precisione e personalizzata. Il ricercatore traslazionale è un project manager coinvolto nella gestione di molteplici aspetti di un progetto: dalla progettazione alla supervisione scientifica, dalla gestione finanziaria alle strategie di comunicazione.
La ricerca scientifica è un'impresa collettiva che coinvolge un team multidisciplinare e multiprofessionale, che traduce un’idea progettuale in un progetto di indagine scientifica fattibile e di impatto clinico. L’analisi dei progetti con punti di forza e debolezza ed eventuali criticità richiede un attento project management in grado di combinare la spinta creativa e, talvolta, imprevedibile della ricerca scientifica con l'arte di pianificare, organizzare e gestire le componenti di processo per raggiungere gli obiettivi prestabiliti.
Antonio Maria D'Amico | Lo stato d’avanzamento del PNRR e la cultura del Proj...PMexpo
Nel 2023 il PNRR è andato incontro ad una revisione sistemica complessiva che ne ha determinato nuovi obiettivi strategici e nuovi risultati da conseguire. Tale revisione è dovuta ad alcune criticità del programma iniziale, alle nuove priorità di sviluppo del governo in carica, oltre che ad un mutato contesto socio-economico internazionale. Partendo da questi fattori, l’intervento proporrà un bilancio di come la revisione in corso abbia potuto direttamente o indirettamente beneficiare della crescita e dello sviluppo della cultura del Project Management In Italia.
Martin Castrogiovanni, Paolo Di Marco | Lezioni apprese… da un Campione di RugbyPMexpo
Intervista a Martin Castrogiovanni, il Campione di Rugby Italiano che meglio ha rappresentato gli ideali del rugby sia come “gioco” che come “filosofia di vita”, dal 2000 al 2010 come Giocatore e oggi, come Educatore e Coach, anche attraverso la Castro Rugby Academy.
L’intervista sarà condotta dal Senior Trainer ISIPM, Paolo Di Marco, esperto di Project Management e di Management dello Sport.
Pier Luigi Guida, Maurizio Monassi | Lean Thinking, Sostenibilità, Innovazion...PMexpo
L’approccio per processi è sempre vincente! Secondo il messaggio degli autori, senior project manager e spettatori di oltre tre decadi di gestione progetti.
Da circa vent’anni i dirigenti delle grandi aziende sono impegnati in sforzi senza sosta per migliorare le prestazioni del loro business e dei progetti in ottica del “valore”.
I miglioramenti ottenuti su singole attività si sono dimostrati nella pratica insufficienti, e si è finalmente focalizzata la necessità di passare alla soluzione di problemi in ottica di sistemi e di processi in primis, invece di continuare a pensare in ottica sylos e compiti specialistici.
Il project management è stato protagonista di questa evoluzione storica, distillando i migliori concetti dei diversi movimenti e creandone di nuovi.
Il presente vuol costituire un seminario originale, che rivisita un po' la storia, da Taylor e Gantt ai moderni standard, passando per la casa del Lean, la reazione Agile, la nascita di altre specie di project management per la sostenibilità e l’innovazione, fino alla famiglia degli standard ISO 21500, che rendono istituzionale e maturo il project management, idoneo a guidare il nostro mondo fatto di turbolenze e di cambiamenti.
Andrea Bellucci | It’s raining manager_l’evoluzione delle competenze del Sust...PMexpo
Nell’era “pluviale” del PNRR, con la disponibilità di centinaia di miliardi da spendere e trasformare in progetti di valore per compiere la transizione ecologica, nuove competenze manageriali sostenibili si fanno sempre più indispensabili.
Occorre una forte capacità realizzativa, una forte vocazione all’innovazione, con una consapevolezza maggiore alla sostenibilità economica, all’impatto sul lavoro e all’ambiente.
Per questo si deve ragionare in modo ibrido, con competenze “T-Shaped”: orizzontali per gestire i rischi, il cambiamento, le nuove tecnologie, ma soprattutto verticali per utilizzare le risorse finanziarie a disposizione e trasformare i progetti in valore.
Il Sustainability Project Manager deve sviluppare la capacità di “far accadere le cose”, di portare magicamente nuove opportunità finanziarie; deve conoscere i trend rilevanti e le loro implicazioni, essere credibile e operare con una visione sistemica che connetta tutti gli aspetti ambientali, sociali ed economici, gestendo processi e relazioni complesse.
Silvia Maria | Engagement Metrics that MatterPMexpo
The Q12 Gallup survey has emerged as a widely recognized tool for measuring employee engagement. Its twelve core elements provide a framework to assess employees' emotional connection, productivity, and commitment to their work. This abstract reports insights from the Q12 Gallup survey administered to 130 employees of a Ticino company in health-care sector.
Based on that, the proposed approach aims to develop a holistic metric or KPI, to measure and monitor internal stakeholder engagement annually. By utilizing this metric, organizations can gain valuable insights into areas for improvement and actions to put in place, foster a positive work environment, and ultimately enhance overall project performance.
Sustainable Project Management: A multidimensional value-based approachPMexpo
Un progetto sostenibile si concentra sulla creazione e implementazione di strategie che tengano conto in modo equilibrato delle dimensioni economica, sociale e ambientale. La dimensione economica riguarda costi, investimenti e sostenibilità di bilancio, mentre quella sociale si riferisce agli aspetti relazionali di un'organizzazione con il contesto sociale, così come la dimensione ambientale mira a rispettare e proteggere l'ecosistema. Poiché i progetti sostenibili traguardano diversi tipi di valore, si propone un approccio innovativo di gestione del progetto basato proprio sul valore, e che gestisca in modo efficace, tramite indicatori chiave di performance (KPI) specifici, la creazione di valore per gli stakeholder in termini di sostenibilità economica, equità sociale e tutela dell'ambiente.
Luca Cresciullo | Progettazione e realizzazione di ambienti digitali in VRPMexpo
State of flow e progettazione a scopo immersivo. Verranno discusse tutte le pratiche ed attività di design e progettazione mirate alla fusione tra azione e consapevolezza degli utenti, con lo scopo di favorire la più totale immersione durante un’esperienza virtuale nella quale un utente esplora ed interagisce con ambiente digitali.
Aurora Mirabella | Progettare e applicare l’intelligenza artificiale per la C...PMexpo
L’evoluzione della tecnologia porta, inevitabilmente, a chiedersi fino a che punto l’intelligenza artificiale (AI) possa sostituire gli esseri umani in compiti complessi. L’analisi presentata prende in esame la possibile applicazione dell’AI nel mercato dei servizi di pubblica utilità regolamentato da ARERA e precisamente a supporto dello strumento della Conciliazione previsto per la risoluzione delle controversie con operatori e Gestori: l’AI sarà in grado di codificare tutte le variabili legate
all’interazione umana, generando un adeguato livello di fiducia, ed al contempo elaborare proposte transattive corrette ed affidabili?
Roberto Meli | La WBS come strumento di governance economica dei progetti in ...PMexpo
Ogni progetto in outsourcing, che faccia, quindi, ricorso alle dinamiche di mercato, ha quattro momenti cruciali da affrontare con grande cura. La stima da parte del fornitore delle risorse e quindi dei costi/prezzi necessari ad ottenere gli output (se non anche gli outcome) di progetto, la verifica, da parte del cliente, della congruità “ex ante” delle risorse/prezzi richiesti, il controllo degli eventuali cambiamenti di ambito o dei rischi che portano ad una variazione delle risorse/prezzi richiesti e infine la verifica di congruità “ex post” dell’uso delle risorse. Questi ultimi due passi sono necessari solo per le forme contrattuali a misura, nelle quali il corrispettivo è modulato non sul promesso ma sul consegnato.
Esistono due fondamentali approcci per supportare queste 4 attività di management: i modelli di costo parametrici e la Work Breakdown Structure. I primi sono basati su dati empirici raccolti su progetti simili e dati in pasto ad un modellatore umano o di intelligenza artificiale (come una rete neurale o altre tecniche di machine learning), la seconda è uno strumento di pianificazione noto da molto tempo ma anche spesso usato molto male per supportare tali fasi cruciali.
La presentazione si soffermerà ad analizzare questi aspetti presentando buone e cattive prassi di utilizzo di tali strumenti di supporto.
In questo momento storico, in cui il PNRR è ancora un tema di attualità, è assolutamente prioritario affrontare queste fasi con il massimo della efficacia ma anche dimostrabilità in caso di verifiche di organi di controllo le cui conseguenze possono essere drammatiche.
Simone Cascioli, Patrizia Valli | La transizione energetica in LiquigasPMexpo
Liquigas, azienda leader nazionale nella distribuzione di GPL e GNL, prosegue l’impegno per promuovere la sostenibilità attraverso fonti energetiche di transizione e soluzioni innovative, ponendosi l’obiettivo della crescita aziendale all'interno dei nuovi scenari energetici internazionali e raggiungendo zero emissioni di CO2.
Per tale motivo sono stati implementati, per la riduzione delle emissioni di Scope 1 e 2, progetti che coinvolgono la catena del valore della Società e per la riduzione delle emissioni di Scope 3, Liquigas, proiettandosi verso il futuro in un contesto sempre più complesso, ha scelto di investire in progetti innovativi e nella ricerca e sviluppo sui combustibili sostenibili, come il bioGPL e il bioGNL e l'rDME
Antonio Perno | Il sistema di gestione dei progetti nell’Ospedale Pediatrico ...PMexpo
Nel corso degli ultimi anni, l’Ospedale aveva conseguito risultati economici e finanziari non in linea con le aspettative. Per garantire ai propri pazienti il livello di eccellenza clinica-assistenziale aveva attinto a risorse proprie, compromettendo la possibilità di essere sostenibile nel lungo periodo.
Da qui si è avvertita la necessità di un cambio di rotta sostanziale; la sfida manageriale raccolta è stata quella del raggiungimento del pieno equilibrio economico e finanziario, garantendo il mantenimento degli standard qualitativi in termini di assistenza clinica, di ricerca scientifica e di accoglienza.
L’intervento racconta l’esperienza maturata dell’introduzione del sistema di gestione dei progetti all’interno dell’organizzazione, gli ostacoli, le soluzioni adottate e i risultati raggiunti.
Francesco Liguori, Giuliano Liguori | Il Project Manager ai tempi dell'IAPMexpo
L'avvento dell'Intelligenza Artificiale Generativa sta ridefinendo il ruolo del Project Manager. In questa presentazione esploreremo le competenze necessarie al Project Manager 5.0 per gestire progetti complessi integrando efficacemente l'Intelligenza Artificiale. Vedremo come un approccio umano-centrico, che ponga le persone al centro arricchito dalle potenzialità dell'AI, consenta di ottenere risultati migliori. Presenteremo metodologie innovative che uniscono il pensiero analitico umano con la potenza computazionale delle macchine per una gestione di progetto aumentata. L'obiettivo è ispirare una nuova generazione di Project Manager pronti ad affrontare le sfide del futuro.
Esperienza guidata di auto-valutazione con il modello ISIPM-PradoPMexpo
Il mondo moderno dipende dai progetti. Circa un terzo dell'economia è gestito per mezzo di progetti e, per molte organizzazioni, sono proprio i progetti a garantirne il futuro ed a permettere la sopravvivenza e la crescita. Tale condizione supporta la necessità per tutte le organizzazioni di maturare una competenza nella gestione dei progetti.
Il modello ISIPM-Prado®, strumento proprietario dell’Istituto Italiano di Project Management®, misura in maniera diretta la maturità di project management ed in maniera indiretta la maturità organizzativa ed è attuabile in tutte le realtà organizzative, comprese le PMI.
L’obiettivo del workshop è la compilazione in auto-assessment, guidata da Assessor ISIPM-Prado®, del questionario di 60 domande sul sito www.maturità.isipm.org al fine di quantificare un valore sintetico di maturità generale della propria organizzazione, a sua volta distribuito su 7 dimensioni di analisi:
competenze di project management;
competenze tecniche e contestuali;
competenze comportamentali;
metodologia;
sistema informativo;
allineamento strategico;
struttura organizzativa.
Al termine della compilazione del questionario, gli Assessor ISIPM-Prado® supporteranno una lettura integrata e qualitativa dei valori ottenuti da partecipanti.
N.B: Si richiede ai partecipanti, prima del workshop, di loggarsi sul sito www.maturità.isipm.org e compilare solo l’anagrafica. Il questionario sarà oggetto dell’incontro.
Laurent Louboutin | Embracing the Digital RevolutionPMexpo
Introducing PRINCE2® 7: Responding to the ever-changing landscape of project management, PRINCE2 has evolved with its 7th edition. Since its inception in 1996, PRINCE2 has witnessed six editions, with the latest update in 2017. This new edition embraces the digital revolution, rapid change, and the rise of Agile methodologies. People are now at the core of successful projects, seamlessly integrated into the PRINCE2 method. Additionally, sustainability emerges as a key aspect of project performance, aligning with modern organizational needs. Moreover, a digital and data management approach has been introduced to cater to the evolving demands of project management professionals. Join us as we explore the advancements in PRINCE2® 7 and its relevance in today's dynamic project landscape.
Stefano Broccardo | Digitalizzazione e sostenibilità: cosa può fare il cost m...PMexpo
Transizione digitale e sostenibilità sono sfide che le aziende affrontano con l’obiettivo di migliorare processi e posizionamento competitivo. Apparentemente profondamente diversi tra loro, sono invece concetti strettamente connessi tra loro.
Si tratta di trasformazioni radicali e profonde, che hanno a che fare con i modelli organizzativi della società e le competenze delle persone; comportano la necessità di analizzare, pianificare, organizzare e controllare le attività, per ridurre al minimo i fattori di rischio.
Per vincere queste sfide, sono necessari un metodo capace di ripensare l’organizzazione e gli strumenti per favorire l’incontro tra tecnologia e know how.
Può essere il cost management uno strumento utile al project manager impegnato in questi ambiti?
2. 2
AGENDA
✓Maturità di project management:
who? what? when? where? why?
✓Modello Prado:
evoluzione ed applicazione in Italia
✓Il nuovo contesto:
riferimenti normativi e linee guida
in ambito PM
3. 3
“
“Se prima di tutto potessimo
sapere dove siamo e dove stiamo
andando, potremmo meglio
decidere cosa fare e come farlo”
Abraham Lincoln
4. 4
Maturita’ di
project
management
What?
Competenze/
abilita’ nell’uso di
strumenti/tecniche di PM
When?
Controllo routinario, feedback
performance negativi, fallimenti
Why?
Efficienza/efficacia e
confronto con il mercato
Where?
Settori industriali eterogenei
Who?
PA e privati di diversa
complessita’
7. 7
Versione 1.6 del modello Prado
Archibald: analisi per mercati
Prado: avvio ricerca in Brasile
Versione 2.0 del modello Prado
Versione 1.0 del modello Prado
2002 2005 2010 2014
2008-2010
2008: ISIPM ospita Russell Archibald
2009: ISIPM ospita Darci Prado
2010: ISIPM avvia la 1^ ricerca nazionale
2011-2013
ISIPM avvia
un’ampia fase di
studio e sviluppo
del modello
Prado
2014–2015
ISIPM avvia gli
assessment nelle
organizzazioni italiane
(circa 20)
2016–2020
ISIPM realizza il modello
ISIPM-Prado® e rinnova
l’esperienza delle ricerca
sulla maturità a livello
nazionale
8. 8
UNI ISO 21500:2013 Guida alla Gestione Progetti
UNI ISO 21504:2016 Guida alla Gestione dei Portafogli
di Progetti
UNI 11648:2016 Attività professionali non
regolamentate - Project Manager - Definizione dei
requisiti di conoscenza, abilità e competenza
UNI 11506:2013 Attività professionali non
regolamentate – Figure professionali operanti nel
settore ICT – Definizione dei requisiti di conoscenza,
abilità e competenza
ISO 21500 Project management
ISO FDIS 21503 Program management
ISO 21504 Portfolio Management
ISO 21505 Governance
ISO/WD 21506 Glossary/Vocabulary
ISO FDIS 21508 Earned Value Management
ISO FDIS 21511 WBS
Normazione ISO Normazione UNI
9. 9
ISIPM promuove la crescita e lo sviluppo della cultura
del project management fra tutti gli stakeholder del
settore […] attraverso processi e strumenti basati
sull’applicazione delle migliori conoscenze oggi
acquisite a livello internazionale e nazionale […]
“
Tracciare la giusta
direzione
Sostenere l’importanza di
quantificare la propria
maturità mediante uno
standard di rilevazione
valido a livello nazionale.
Apprendere dalle
lesson learned
Miglioramenti derivati
dall’applicazione nel tempo
del modello Prado in
organizzazioni e contesti
eterogenei.
10. 10
Strumento nato in Italia
per il mercato italiano
Mantenimento di agilità ed
efficacia del modello Prado
Accordo di collaborazione
con Prado
Integrazione normative
(UNI ISO 21500 e UNI 11648)
Integrazione nuovi temi
ed approfondimento
livelli di risposta
12. 12
Analisi degli
scostamentiAllineamento dei
progetti al business
Gestione delle
lesson learned
Miglioramento continuo
del sistema di PM
Documentazione e
standardizzazione processi
Gestione di portfolio
e programmi
Struttura ed entità
organizzative a supporto dei
processi di PM
Conseguimento
di certificazioni
Accettazione del PM e
delle sue tecniche
Formazione interna
ed esterna
Metodologia
di PM
Tecniche e modalità di
identificazione e risposta a
minacce/opportunità
Lavorare in
maniera etica
Monitoraggio e controllo delle
risorse economiche del progetto
Programmazione e livellamento
dei carichi di lavoro
Gestione degli
approvvigionamenti
Grado di auto determinazione e
auto gestione dei team di progetto
Processi e strumenti
di comunicazione
Processi di staffing
Valutazione
economica dei progetti
Job
rotation
Integrazione della metodologia di
project management
Mentoring
Motivazione, team
building e team working
Customizzazione
dei processi di PM
Gestione in qualità dei
processi produttivi e
gestionali
Gestione degli
stakeholder
Valutazione della
realizzazione di
output/outcome di progetto
SISTEMA
DI
PROJECT
MANAGEMENT
14. 14
Per quanto riguarda l'uso della metodologia di PM da parte del personale coinvolto nei progetti,
selezionare l'opzione più appropriata:
Prado: Esiste una metodologia contenente processi ed aree di competenza richiesti ed allineati ad uno
degli standard esistenti. Differenzia i progetti per dimensione (grandi, medi e piccoli) ed è usata da
almeno un anno.
ISIPM-Prado®: Esiste una metodologia consolidata, diffusa, documentata ed adottata da tutte le strutture
organizzative. Tale metodologia copre tutti i processi e le aree di competenza previste dalla norma ISO
UNI 21500 e dagli standard di mercato esistenti, oppure si è evoluta in un approccio metodologico
personalizzato. In entrambi i casi essa presenta margini di flessibilità e adattamento in relazione alla
dimensione di progetto (grande, medio, piccolo) e tipologia (ad es. a basso rischio, critico).
Grado di integrazione
Orizzonte temporale
Ambito di applicazione
Normative UNI
Ambito di applicazione
Grado di integrazione
Ambito di applicazione
Grado di integrazione
Ambito di applicazione
Orizzonte temporale
15. 15
Valore di
sintesi
3,2
1
2
3
4 5
0 20 40 60 80 100
Livello 5
Livello 4
Livello 3
Livello 2
0
20
40
60
80
100
CPM CTC CC SO INF AS
Competenze
di PM
Competenze tecniche
e contestuali
Competenze
comportamentali
Struttura
organizzativa
Informatizzazione
Allineamento
strategico
16. 16
UNI EN ISO 19011:2018 - Linee guida per audit di sistemi di gestione
Valutazione degli assessor
− Determinazione della
competenza dell'assessor
(comportamento,
conoscenze e abilità)
− Definizione dei criteri di
valutazione dell'assessor
− Conduzione della
valutazione dell'assessor
− Mantenimento e
miglioramento della
competenza dell'assessor
Gestione di un assessment
− Definizione degli obiettivi e del
programma
− Definizione di ruoli e
responsabilità
− Attuazione del programma
− Definizione campo di
applicazione
− Selezione dei metodi di
rilevazione e del gruppo
− Monitoraggio del programma
− Miglioramento del programma
Svolgimento dell’assessment
− Avvio dell’assessment
− Preparazione del piano
− Uniformazione del linguaggio
di PM
− Conduzione delle attività
− Produzione delle risultanze
− Preparazione e distribuzione
del rapporto di valutazione
− Chiusura dell'assessment
− Conduzione di eventuali
azioni di intervento
19. 19
Andrea Fraticelli
Referente gruppo di lavoro ISIPM
‘Maturità nel Project Management’
fraticelli@isipm.org
www.maturita.isipm.org
www.isipm.org
Grazie!