Apprendimento attivo secondo la filosofia PROFILES
(Professional Reflection-Oriented Focus on Inquiry-based Learning and Education through Science)
Il partner Italiano del progetto PROFILES è la Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche. Coordinatore Italiano del progetto è il Prof. Liberato Cardellini (libero@univpm.it)
Usare in Moodle risorse didattiche presenti su Slideshare, YouTube, TeacherT...Pierfranco Ravotto
Integrare la didattica rete con quella in presenza può permettere agli insegnanti di rispondere in un colpo solo a due questioni cruciali:
• la richiesta ministeriale di attivare forme di sostegno e di recupero durante tutto l'anno scolastico e nei mesi estivi (OD M 80 e CM 92),
• la presenza di studenti - nativi digitali - con caratteristiche diverse da quelli per cui le nostre scuole sono state pensate (Mark Prensky).
Usare in Moodle filmati provenienti da YouTube o presentazioni inserite in SlideShare può servire.
La Flipped Classroom - Mettiamo la didattica tradizionale a testa in giùMichele Maffucci
Ma perché proprio la flipped classroom?
Insegno una materia tecnica, in cui il laboratorio è essenziale e mi sono accorto qualche anno fa, da quando incomincia a sperimentare l’uso della robotica in classe, che le metodologie che adottavo per recuperare competenze logiche matematiche o che mi servivano per insegnare ad imparare attraverso il fare, erano molto vicine alle azioni svolte nella metodologia “flipped classroom” la mia azione poteva essere paragonata ad una metodologia “almost flipped classroom”, in altro modo una “quasi classe rovesciata".
Alla mia azione mancavano alcune componenti di interazione on-line che non potevo effettuare in quanto qualche anno fa non tutti i miei allievi avevano un accesso ad internet.
Oggi (ultimi due anni) posso, senza alcun vincolo tecnologico, applicare la metodologia flipped.
La sperimentazione in laboratorio è un’attività che ho sempre svolto e ben si presta a sperimentazioni di flipped classroom in quanto ogni attività di sperimentazione necessita della componente di studio teorico che può essere strutturata attraverso strumenti di carattere tecnologico: video, lezioni on-line, esercizi, simulazioni a computer ed altro da svolgere a casa, mentre la parte di sperimentazione viene svolta in classe, sperimentazioni a livello di gruppo classe che strutturo seguendo il modello esposto nella presentazione: <a>Scienza ed automazione - modulo ROBOTICA</a> e che in questi anni ho migliorato.
Ogni attività di sperimentazione in classe ha una parte di discussione collettiva in cui si analizzano criticità della sperimentazione effettuata e molto spesso mettono in mostra carenze teoriche che devono essere spiegate anche in presenza, il processo iterativo di studio a casa, sperimentazione in classe e discussione e successivi approfondimenti da svolgere on-line porta, per “raffinamenti successivi” al raggiungimento della competenza.
Ritengo che l’attività del “fare” in classe inteso come laboratorio, certamente è la componente più importante, perché tende ad allontanare la passività di fruizione della lezione che si avrebbe in un classica lezione frontale.
Inoltre il confronto continuo tra pari, con l’azione guidata del docente consolidano abilità e competenze.
Progettare il proprio apprendimento a casa, sotto la guida del docente, rende consapevoli del proprio percorso di crescita ed allontana atteggiamenti di sfiducia.
Il docente diventa l’organizzatore di un processo di apprendimento, insegna ad imparare e ad organizzare.
Certamente attività che vanno al di fuori della tradizionale didattica vengono viste da alcuni colleghi come fantasiose o bizzarre e sicuramente sono difficili da sostenere da soli, ma i risultati positivi ottenuti, perseguendo strade “diverse”, incomincia ad essere accettate, ed in ogni caso se l’obiettivo è la felicità degli allievi perché non provarci? :-)
"BYOD Toolkit": Bring Your Own Device chiavi in mano | Clever News, 02/2013Clever Consulting
Sempre più organizzazioni si trovano ad affrontare le sfide del Bring Your Own Device e sono determinate a sfruttarne tutti i benefici. Per far questo servono le strategie e gli strumenti giusti, che garantiscano un'adozione sicura e controllata dei dispositivi mobili personali negli ambienti di lavoro. CleverMobile Solutions ha raccolto le best practice dei propri Vendor, leader globali in Enterprise Mobility, ed ha assemblato il "BYOD Toolkit", un insieme di documenti strategici e operativi che le aziende possono utilizzare per abbracciare il BYOD in breve tempo e in tutta tranquillità.
In questo webinar di 45 minuti approfondiremo gli elementi principali del BYOD Toolkit, fra cui:
1. Gli 8 componenti essenziali per un programma BYOD di successo
2. Le 4 fasi per l'implementazione del programma BYOD
(preparazione, costruzione, implementazione, supporto)
3. L'analisi di tolleranza al rischio
4. La "BYOD Assessment Checklist"
5. Le policy d'uso per dispositivi, applicazioni, informazioni aziendali
6. Le best practice di Mobile Security
7. Come formare i collaboratori e monitorarne le attività
8. Come gestire il ciclo di vita di un dispositivo sotto BYOD
Clicca sull'immagine e registrati.
E poi tutte le news Clever in tema mobile business e data security.
Da scaricare e leggere con calma.
www.clevermobile.it
www.clever-consulting.com
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Il partner Italiano del progetto PROFILES è la Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche. Coordinatore Italiano del progetto è il Prof. Liberato Cardellini (libero@univpm.it)
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• la richiesta ministeriale di attivare forme di sostegno e di recupero durante tutto l'anno scolastico e nei mesi estivi (OD M 80 e CM 92),
• la presenza di studenti - nativi digitali - con caratteristiche diverse da quelli per cui le nostre scuole sono state pensate (Mark Prensky).
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La Flipped Classroom - Mettiamo la didattica tradizionale a testa in giùMichele Maffucci
Ma perché proprio la flipped classroom?
Insegno una materia tecnica, in cui il laboratorio è essenziale e mi sono accorto qualche anno fa, da quando incomincia a sperimentare l’uso della robotica in classe, che le metodologie che adottavo per recuperare competenze logiche matematiche o che mi servivano per insegnare ad imparare attraverso il fare, erano molto vicine alle azioni svolte nella metodologia “flipped classroom” la mia azione poteva essere paragonata ad una metodologia “almost flipped classroom”, in altro modo una “quasi classe rovesciata".
Alla mia azione mancavano alcune componenti di interazione on-line che non potevo effettuare in quanto qualche anno fa non tutti i miei allievi avevano un accesso ad internet.
Oggi (ultimi due anni) posso, senza alcun vincolo tecnologico, applicare la metodologia flipped.
La sperimentazione in laboratorio è un’attività che ho sempre svolto e ben si presta a sperimentazioni di flipped classroom in quanto ogni attività di sperimentazione necessita della componente di studio teorico che può essere strutturata attraverso strumenti di carattere tecnologico: video, lezioni on-line, esercizi, simulazioni a computer ed altro da svolgere a casa, mentre la parte di sperimentazione viene svolta in classe, sperimentazioni a livello di gruppo classe che strutturo seguendo il modello esposto nella presentazione: <a>Scienza ed automazione - modulo ROBOTICA</a> e che in questi anni ho migliorato.
Ogni attività di sperimentazione in classe ha una parte di discussione collettiva in cui si analizzano criticità della sperimentazione effettuata e molto spesso mettono in mostra carenze teoriche che devono essere spiegate anche in presenza, il processo iterativo di studio a casa, sperimentazione in classe e discussione e successivi approfondimenti da svolgere on-line porta, per “raffinamenti successivi” al raggiungimento della competenza.
Ritengo che l’attività del “fare” in classe inteso come laboratorio, certamente è la componente più importante, perché tende ad allontanare la passività di fruizione della lezione che si avrebbe in un classica lezione frontale.
Inoltre il confronto continuo tra pari, con l’azione guidata del docente consolidano abilità e competenze.
Progettare il proprio apprendimento a casa, sotto la guida del docente, rende consapevoli del proprio percorso di crescita ed allontana atteggiamenti di sfiducia.
Il docente diventa l’organizzatore di un processo di apprendimento, insegna ad imparare e ad organizzare.
Certamente attività che vanno al di fuori della tradizionale didattica vengono viste da alcuni colleghi come fantasiose o bizzarre e sicuramente sono difficili da sostenere da soli, ma i risultati positivi ottenuti, perseguendo strade “diverse”, incomincia ad essere accettate, ed in ogni caso se l’obiettivo è la felicità degli allievi perché non provarci? :-)
"BYOD Toolkit": Bring Your Own Device chiavi in mano | Clever News, 02/2013Clever Consulting
Sempre più organizzazioni si trovano ad affrontare le sfide del Bring Your Own Device e sono determinate a sfruttarne tutti i benefici. Per far questo servono le strategie e gli strumenti giusti, che garantiscano un'adozione sicura e controllata dei dispositivi mobili personali negli ambienti di lavoro. CleverMobile Solutions ha raccolto le best practice dei propri Vendor, leader globali in Enterprise Mobility, ed ha assemblato il "BYOD Toolkit", un insieme di documenti strategici e operativi che le aziende possono utilizzare per abbracciare il BYOD in breve tempo e in tutta tranquillità.
In questo webinar di 45 minuti approfondiremo gli elementi principali del BYOD Toolkit, fra cui:
1. Gli 8 componenti essenziali per un programma BYOD di successo
2. Le 4 fasi per l'implementazione del programma BYOD
(preparazione, costruzione, implementazione, supporto)
3. L'analisi di tolleranza al rischio
4. La "BYOD Assessment Checklist"
5. Le policy d'uso per dispositivi, applicazioni, informazioni aziendali
6. Le best practice di Mobile Security
7. Come formare i collaboratori e monitorarne le attività
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BYOD.it presenta un approccio al BYOD.
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https://www.byod.it/
Matteo Uggeri, autore de "Il manuale dell'e-Learning. Guida strategica per la scuola e la formazione aziendale", incontra i bibliotecari per una presentazione incentrata su alcuni strumenti trattati all'interno del libro. Il focus sarà, come nel caso del manuale stesso, sulla relazione che è al centro del processo di apprendimento, verso un'ottica empatica che vede le tecnologie come strumenti a sostegno dello scambio tra i soggetti coinvolti: insegnanti, studenti, genitori, ma anche appunto bibliotecari e altri importanti attori del processo di conoscenza. Tra e-collaboration e open education, nell'incontro verranno proposti alcuni strumenti agili e utili a sostenere l'apprendimento in ottica collaborativa e creativa, possibilmente facendoli toccare con mano, o con mouse, ai partecipanti.
Apprendimento e Digitale da "Il Manuale dell'e-Learning" - Presentazione LUMSAMatteo Uggeri
Progetto di Ateneo LUMSA e-Learning
Il ”caffè sospeso” è una tradizione napoletana che prevede l’acquisto al bar di due caffè di cui uno da lasciare in omaggio a un avventore sconosciuto. Un gesto solidale, coesivo, che nella sua semplicità rafforza il senso di condivisione e di comunità.
Agli incontri di Caffè sospeso possono partecipare docenti, personale amministrativo e studenti dell’Università LUMSA e docenti esterni di ogni ordine e grado scolastico. Per essere ammessi occorre inviare una richiesta di partecipazione al Coordinatore del Progetto LUMSA e-Learning, la prof.ssa Maria Cinque (m.cinque@lumsa.it), che invierà il codice d’accesso.
Il primo incontro, Apprendimento e digitale, è focalizzo sul tema dell’e-Learning partendo da “Il manuale dell’e-Learning”, libro di Matteo Uggeri (Fondazione Politecnico di Milano) per le edizioni Apogeo, che dimostra come questa forma d'innovazione della didattica e della formazione non sia solo tecnologica ma debba partire sempre dalle persone, siano essi docenti o discenti, progettisti o tecnici.
Classe Virtuale e Applicazioni per la Scuola 2.0Teleskill Italia
Slides del webinar organizzato da Teleskill, Digiconsum e ANORC, per la Settimana del Piano Nazionale Scuola Digitale e la Settimana Internazionale dell’Ora del Codice.
Materiale utilizzato per la presentazione discussione e confronto tra i partecipanti al corso sulle competenze digitali 2015: Discipline Scientifiche e TIC - Corso Avanzato
Soluzioni per l'innovazione didattica nella scuola primariaMatteo Uggeri
Matteo Uggeri, autore de "Il manuale dell'e-Learning. Guida strategica per la scuola e la formazione aziendale", nonché genitore di una bimba a scuola in primaria, ha incontrato gli insegnanti di tale istituto per una presentazione incentrata su alcune metodologie e strumenti trattati all'interno del libro adatti al contesto.
Il focus sarà sulla relazione che è al centro del processo di apprendimento, verso un'ottica empatica che vede le tecnologie come strumenti a sostegno dello scambio tra i soggetti coinvolti: insegnanti, studenti, genitori, ma anche altri attori dell’ecosistema di apprendimento.
Tra e-collaboration e open education, nell'incontro vengono proposti alcuni esempi agili e utili a sostenere l'apprendimento in ottica collaborativa e creativa.
Una parte della presentazione è dedicata al tema centrale dello sviluppo delle competenze digitali (DigComp e DigCompEdu frameworks).
UNO STUDIO DA R-INNOVARE: FACCIAMO SPAZIO ALLE NOVITA’ DIDATTICHEbonifai franca
Confronto metodologico tra la Flipped Classroom e gli EAS (Episodi di Apprendimento Situati) presentati negli aspetti didattici e tecnologici più vicini tra loro.
Ultima lezione del corso di formazione Flipped Classroom e nuovi ambienti di apprendimento realizzato nell'ambito delle attività di formazione del CTI di Verdellino
Quali sono i nuovi format d'aula per ingaggiare le persone? È possibile coinvolgere 300 persone in un solo giorno? Quali sono le leve di comunicazione che possiamo usare?
Presentazione di un nuovo modello d'aula e di evento da portare in azienda, ispirato ad exploring eLearning. Nuovi format, leve di comunicazione e temi emergenti e la testimonianza di Nestlé con il caso Born to Learn.
CONTENUTI:
- Tanti contenuti, poco tempo (span attentivo e information overload, il ruolo della motivazione all’apprendimento, creare progetti coinvolgenti, il brand della formazione)
- Il caso Born to Learn - Nestlé
- Idee pratiche per costruire progetti d’aula coinvolgenti, motivanti ed efficaci
Questi ed altri aspetti sono stati approfonditi nel webinar “Leadership e People Management”. Collegandoti al seguente link, potrai visionare l’abstract video del seminario online: https://youtu.be/djYCUDC-RRs
Apprendimento e digitale: strumenti versatili e gratuiti (da "Il manuale dell...Matteo Uggeri
Matteo Uggeri, autore de "Il manuale dell'e-Learning. Guida strategica per la scuola e la formazione aziendale", incontra insegnanti e bibliotecari per una presentazione incentrata su alcuni strumenti trattati all'interno del libro.
Il focus è, come nel caso del manuale stesso, sulla relazione che è al centro del processo di apprendimento, verso un'ottica empatica che vede le tecnologie come strumenti a sostegno dello scambio tra i soggetti coinvolti: insegnanti, studenti, genitori, ma anche appunto bibliotecari e altri importanti attori del processo di conoscenza.
Tra e-collaboration e open education, nell'incontro verranno proposti alcuni strumenti agili e utili a sostenere l'apprendimento in ottica collaborativa e creativa, possibilmente facendoli toccare con mano, o con mouse, ai partecipanti.
Montessori dall'italia alla silicon valley, andata e ritornoAldo Arbore
Montessori ‘reloaded’: dall’Italia a Mountain View, andata e ritorno - Percorsi e strumenti di sviluppo delle competenze digitali
in ambiente didattico montessoriano.
Tesi conclusiva del Corso di Differenziazione Didattica Montessori
Indirizzo Scuola Primaria
Carpi, 2013 – 2015
- - - -
bit.ly/montessorireloaded
Workshop al Meeting dei Docenti Virtuali ed Insegnanti 2.0.
Come affrontare le moderne sfide di formazione a scuola: ambienti e strategie per l'insegnamento.
I lunedì informatici di Somma Lombardo: scopriamo il nostro smatphone. Per chi vuole capire al meglio le potenzialità del proprio smartphone non sa come sceglierlo
Incontro in occasione del Salone dell'orientamento post-diploma 2015 a Varese il 13 marzo 2015. Analisi di come poter sfruttare al meglio i social network e gli strumenti di comunicazione digitale per implementare i nostri contatti e le possibile di trovare lavoro
Presentazione al convegno #Schoolstartup: esperienze e formazione nella didattica digitale. Percorsi di formazione per insegnanti del progetto Orient@ti.
School in the Cloud è un ambiente di apprendimento digitale auto-organizzato (Self Organized Learning Enviroment) con l’obiettivo di rimotivare ragazzi a rischio di drop-out scolastico ed implementare l’interesse e le competenze per le lingue straniere.
Il nostro progetto prende spunto dai lavori e dalle sperimentazioni di Sugata Mitra, docente della Newcastle University e ha l’obiettivo di creare una scuola dove i ragazzi possano esplorare ed imparare da soli ed insegnare gli uni agli altri grazie alle nuove tecnologie ed Internet. Abbiamo così realizzato, all’interno del Centro di Formazione Professionale Ticino Malpensa di Somma Lombardo, un ambiente di apprendimento digitale auto-organizzato (Self Organized Learning Enviroment) con l’obiettivo di rimotivare i ragazzi a forte rischio di drop-out scolastico ed implementare l’interesse e le competenze per le lingue straniere.
Sfruttando le potenzialità delle nuove tecnologie digitali che fanno ormai parte della nostra vita come tablet, wi-fi, App e social network, utilizzando dinamiche di autorealizzazione e auto motivazione, abbiamo riportato gli studenti al centro del processo formativo ed educativo.
Media tools e significati simbolici connessi. Come utilizzare le nuove tecnologie nella didattica scolastica per migliorare il processo di apprendimento dei ragazzi.
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Flipped classroom e cooperative learning 14 aprile 2014 Orient@ti
Media tools e significati simbolici 22 maggio 2014 Orient@ti
1. MEDIA TOOLS E
SIGNIFICATI SIMBOLICI
Come utilizzare le nuove tecnologie nella didattica scolastica
per migliorare il processo di apprendimento dei ragazzi
Matteo Locatelli Mirko Pagani
@matteoloc @mirkopagani
Centro di Formazione Ticino Malpensa
Somma Lombardo, 22 maggio 2014
12. Alcuni esempi
Se @zuckerberg pensa davvero
di poter fare soldi con #internet,
crei un suo sito e vediamo dove
va a finire,
@pierofassino
@leocorni o vi sbrigate o
parto senza di voi!
@noè
Abbiamo fatto un #calendario
che è la #finedelmondo
@imaya
13.
14.
15.
16.
17. • Piattaforma digitale per operare con gruppi di studenti in
ambiente protetto
• Comunicazione molti a molti o uno a uno all'interno del gruppo
• Invio e ricezione allegati
• Biblioteca condivisa, calendario, creazione di quiz, gestione
delle valutazioni
• Condivisone tra colleghi e con le famiglie
• Creazione gruppi (consiglio di classe, docenti della stessa
disciplina, ecc.)
Edmodo
18. Apple store
Windows App
Google play
Il termine App, abbreviazione di applicazione, in informatica
individua un programma o una serie di programmi in fase
di esecuzione su un computer con lo scopo e il risultato di
rendere possibile un servizio, una serie di servizi o
strumenti utili e selezionabili su richiesta dell'utente,
spesso attraverso un'elaborazione a partire da un input
fornito dall'utente interagendo con esso. (Wikipedia)
19. Box Google drive
Dropbox
Google sites
Google Drive, Box e Dropbox sono applicazioni che
consentono di avere uno storage di documenti (di diverso
genere dal formato di tipo "word", ai fogli excel, alle
immagini ecc) direttamente online senza la necessità di
spostarli con una chiavetta USB
Inoltre ...
20. Flipped Classroom
Aaron Sams e Jonathan Bergmann 2007
Con il flipped learning il ciclo dell’apprendimento inizia a
casa e non a scuola, dove lo studente può trovare da
solo il proprio ritmo di studio
Conoscere - ricordare
Capire - descrivere
Applicare
Analizzare
Valutare
Creare
Fasi dell'apprendimento di
B. Bloom 1956
21.
22. Esempi di successo in Italia
Scuolainterattiva: canale youtube con mappe concettuali
Insegnalo.it: piattaforma anche a pagamento dove i docenti
possono proporre i loro corsi
Innovascuola: catalogo di contenuti didattici
Oilproject: si definisce la più grande scuola online gratuita
d'Italia
Ovo: una ricca raccolta di video didattici brevi indicizzati per
temi
23. Classificazione dell App per l'educazione
Miglioramento
Ruben Puentedura
Modello S.A.M.R.
Trasformazione
24.
25.
26.
27. Flipped Classroom
Vantaggi Svantaggi
• Tempo scuola interamente
utilizzato per la
sperimentazione
• Più tempo per conoscere i
ragazzi e parlare con loro
• Più tempo per ragazzi in
difficoltà mentre il resto della
classe lavora autonomamente
• Alunni più dotati si possono
dedicare ad attività complesse
• Costi di realizzazione molto
bassi
• Aumento delle ore di lavoro
soprattutto i primi anni
• Tempo apprendere
competenze informatiche
• Messa a punto di un
apposito sistema di
valutazione
• I genitori devono facilitare
l'accesso ai ragazzi al pc/
tablet
• Crea dipendenza da parte
dei docenti
28. Vantaggi per i ragazzi
• Hanno già in mente quello che si farà a lezione
• Faranno delle domande precise
• Chi ha capito può essere d'aiuto agli altri (peer education)
• Se sono nell'aula di informatica possono riprendere il video
senza che il docente ripeto per tutti
• Sarà necessario poco tempo in classe per riepilogare e
riprendere l'argomento
• Avranno più tempo per sperimentare, creare ed elaborare
29. Esempio di lezione con la
Flipped Classroom
1. Si invia per email, Whatsapp, Facebook, Twitter, ecc. il
link al video presente sulla piattaforma di Oilproject
2. In classe si riprende il video se necessario, (max 5
minuti)
3. Si dividono i ragazzi in gruppi che però devono
cambiano ogni volta
30. 4. Ogni gruppo sceglie un argomento presentato nel video e
prepara una piccola presentazione di 5 minuti (multimediale
se possibile)
5. Ogni gruppo preparare 5 domande a risposta multipla
sull'argomento scelto
6. I questionari vengono utilizzati per valutare
l'apprendimento dei ragazzi, insieme alle presentazioni
preparate
31. Cosa succede nel mondo della
scuola digitale?
S.O.L.E., Sugata Mitra 2013
M.O.C.C.
B.Y.O.D.
32.
33. S.O.L.E.
Sugata Mitra 2013
The School in the cloud
La tecnologia digitale permette di apprendere in qualsiasi momento,
in qualsiasi luogo e avere verifiche personalizzate nei contenuti e nei
tempi.
Capovolge anche il ruolo dello studente che da passivo ascoltatore
della lezione si fa padrone del proprio apprendimento in una
relazione interattiva con i suoi pari e con gli insegnanti.
37. Perché anche in Italia una
The School in the cloud?
Per gli alunni:
• Potenziare la consapevolezza, comprensione, abilità mnemoniche, la
socializzazione tra pari, la capacità di relazione con educatori e adulti in
generale;
• Aumentare la motivazione ad apprendere su più materie e idee;
• Vivere un esperienza di divertimento.
Per gli adulti coinvolti:
• Migliorare la capacità di porre domande;
• Aumentare la capacità di comprensione degli interessante per gli alunni;
• Aumentare la capacità di “asimmetria relazionale” con gli alunni
Per il sistema scuola:
• Incoraggiare i ragazzi ad una capacità di ragionamento indipendente e
aumentare;
• Creare una cultura di curiosità;
• Sperimentare classi rinvigorite e più interessate;
• Offrire più opportunità di “ragionamento indipendente” e collaborazione;
• Potenziale le relazioni e le comprensioni inter-generazionali.