2. INDICE
1) Panoramica sull’apparato digerente
2) Struttura del tubo digerente e il peritoneo
3) La bocca
4) La faringe e l’esofago
5) Lo stomaco
6) Il pancreas
7) Il fegato e la cistifellea
8) L’intestino tenue
9) L’intestino crasso
10) Principali malattie
4. 4
• L’ apparato digerente è formato da vari
organi i quali si possono suddividere in due
categorie:
• -Organi del tratto gastrointestinale: bocca,
faringe, esofago, stomaco, intestino tenue,
intestino crasso
• -Organi annessi: denti, lingua, ghiandole salivari,
fegato, cistifellea, pancreas.
PANORAMICA
5. NUTRIENTI FONDAMENTALI
• I nutrienti fondamentali per il nostro organismo sono:
• Amminoacidi= quelli che non possiamo sintetizzare sono definiti
essenziali, perciò li dobbiamo ricavare dalla dieta
• Acidi grassi= tra i nutrienti indispensabili ci sono anche dei lipidi
poiché sono dei costituenti dei fosfolipidi della membrana
• Micronutrienti= elementi necessari in piccole quantità (es. ferro,
iodio, fluoro, zinco…)
• Macronutrienti= necessari in grandi quantità (es. calcio, cloro,
magnesio, fosforo, potassio…)
• Vitamine= composti organici necessari per la crescita ed il
metabolismo
8. IL LAVORO DELL’APPARATO DIGERENTE
• Masticazione: il vero e proprio atto del mangiare
• Secrezione: la secrezione di fluidi da parte delle nostre cellule, che rivestono
l’apparato gastrointestinale, per un totale di circa sette litri
• Mescolamento e propulsione: l’alternarsi di rilassamento e contrazione dei
muscoli dell’apparato gastrointestinale per fare in modo che il cibo e le secrezioni
scendano verso la parte finale del canale
• Digestione: chimica e meccanica
• Assorbimento: molecole, ioni e liquidi vanno dal canale digerente alle cellule
epiteliali e da qui poi, passando per il liquido interstiziale al sangue o alla linfa
• Eliminazione: feci
8
10. IL TUBO DIGERENTE E’ FORMATO DA
TONACHE
• Le tonache sono strati di tessuto, nel tubo digerente
ne troviamo quattro tipi:
• mucosa
• sottomucosa
• muscolare
• sierosa o peritoneo
10
11. 11
• Mucosa: è costituita da uno strato di tessuto epiteliale, da uno
di connettivo e da un sottile strato di muscolare. Alcune regione
del canale presentano microvilli tra le cellule dell’epitelio
mucoso, alcune di queste cellule hanno anche un compito di
secrezione
• Sottomucosa: è uno strato di tessuto connettivo al cui interno
troviamo vasi sanguigni e linfatici
• Tonaca muscolare: doppio strato di muscolatura liscia
responsabile della peristalsi
• Tonaca sierosa o peritoneo: membrana che secerne un
lubrificante utile a far scorrere i visceri uno sull’altro
LE TONACHE
15. 15
• E’ un organo accessorio
• E’ composto da muscolatura scheletrica ed è ricoperto
da mucosa
• I suoi muscoli guidano, compattano e spingono il
cibo sul retro della bocca per la deglutizione (tonaca
muscolare)
LA LINGUA
16. LE GHIANDOLI SALIVARI
• Sono esterne alla bocca (parotidi,sottomandibolari,
sottolinguali)
• Rilasciano la loro secrezioni (saliva) all’interno della
bocca tramite dotti
• Sono controllate dal sistema nervoso autonomo
• La saliva ha all’interno della sua composizione un
enzima, il lisozoma, il quale è in grado di uccidere
batteri
16
17. IL BOLO
• E’ ciò che diviene il cibo dopo che la masticazione si
viene a sommare alla digestione chimica (amilasi
salivare)
• Appena arriva al palato molle ha inizio la deglutizione
• Per evitare che vada nella trachea la laringe si chiude e
l’epiglottide ne chiude l’ingresso
• Mentre passa le vie respiratorie sono tappate
• Dall’esofago va verso lo stomaco per peristalsi
17
20. LA FARINGE
• È un condotto imbutiforme
• Si estende fino alla laringe e all’esofago
• È divisa in:
o orofaringe = comunica con la cavità orale
o rinofaringe/nasofaringe = è la parte più alta, mette in
comunicazione l’orofaringe con il palato molle
o laringofaringe = è il passaggio fra la laringe e la faringe
20
21. L’ESOFAGO
• Tramite la peristalsi porta il bolo dalla cavità orale allo
stomaco
• E’ dotato di uno sfintere esofageo, una specie di
valvola che impedisce il reflusso
• sfintere esofageo superiore: regola il passaggio di cibo
dalla faringe nell’esofago
• sfintere esofageo inferiore: regola il transito
dall’esofago nello stomaco
21
22. FASI
• Fase orale: fase volontaria dove il bolo viene spinto
dalla bocca verso il retro
• Fase faringea: si chiude il nasofaringe per far passare
per l’orofaringe il bolo
• Fase esofagea: tramite peristalsi il bolo è spinto verso
il fondo
22
24. IN GENERALE
• Lo stomaco segue l’esofago appena sotto il diaframma ed
è un organo cavo a forma di J
• La sua funzione è quella di immagazzinare il cibo e di
mescolarlo
• Ha anche funzioni secretorie (ghiandole gastriche che
formano le fossette gastriche)
• Ha una capacità di 0,5 L se vuoto, ha una capienza media
di 1,5 L se pieno. può arrivare a contenere 4 L, anche se
questo comporterebbe la compressione degli altri organi
limitrofi
24
25. DA COSA È FORMATO
• Cardias: collega lo stomaco all’esofago, permette lo
scorrimento del bolo dall’alto verso il basso e ne impedisce il
reflusso
• Fondo: è la parte dello stomaco pieno di aria che poggia
posteriormente al diaframma
• Corpo: presenta delle pieghe per tutta la curvatura che
permettono il rallentamento del passaggio del bolo verso il
basso
• Piloro: E’ circondato da uno sfintere muscolare. Collega
stomaco e duodeno. E’ formato da fibrocellule muscolari
circolari. Deriva da pyloros (greco) “guardiano della porta”
25
28. LA FUNZIONE SECRETORIA
• Presenta ghiandole gastriche le quali riversano il loro prodotto
(succhi gastrici) in fossette gastriche (depressioni dell’epitelio
della mucosa) le quali lo riverseranno a loro volta nel lume dello
stomaco
• Queste ghiandole hanno tre tipi diversi di cellule:
• mucose del colletto = secernono muco
• Principali = secernono pepsinogeno (verrà convertito dall’acido
cloridrico in pepsina, enzima in grado di digerire proteine)
• Parietali = producono acido cloridrico (uccide microrganismi)
28
30. COME FUNZIONA
• Quando lo stomaco è vuoto si solleva formando piccole rughe
• Una volta che arriva il bolo le pareti si distendo, aumenta il pH
• Inizia la secrezione del succo gastrico (potenzialmente molto pericoloso
poiché potrebbe danneggiare le pareti dello stomaco se non fosse per le cellule
mucose)
• Iniziano le onde di mescolamento, movimenti peristaltici della tonaca
muscolare
• Bolo e succhi gastrici formano il chimo (digestione meccanica)
• Inizia anche la digestione chimica delle proteine che vengono trasformate in
peptidi dalla pepsina
• Tramite le onde di mescolamento un po' di chimo alla volta va a riversarsi
nell’intestino tenue attraverso lo sfintere pilorico
30
32. • Si trova al di sotto dello stomaco
• Le sue secrezioni vanno a finire nel duodeno
attraverso il dotto pancreatico
• E’ costituito da acini, gruppi di cellule epiteliali
ghiandolari, che svolgono la funzione esocrina
secernendo il succo pancreatico
• Il resto dell’organo è fatto dagli isolotti di
Langherans, ammassi di cellule che svolgono una
funzione endocrina riversando ormoni nel sangue
32
33. IL SUCCO PANCREATICO
• È un liquido incolore
• È composto da acqua, sali, bicarbonato di sodio, ed enzimi tra
cui:
• l’amilasi pancreatica = digerisce l’amido
• la lipasi pancreatica = digerisce i trigliceridi
• la ribonucleici e la desossiribonucleasi = digeriscono gli acidi
nucleici
• Ci sono anche altri enzimi che hanno il compito di neutralizzare
l’acidità del chimo proveniente dallo stomaco
33
36. • IL FEGATO:
• È il secondo organo più grande del corpo umano
• Si trova sotto il diaframma
• È ricoperto da tessuto connettivo
• LA CISTIFELLEA
• Piccolo sacco a forma di pera
• Si trova sul bordo anteriore del fegato e pende verso
il basso
36
38. DA COSA È FORMATO IL FEGATO
38
• È formato da lobi
• Le sue unità funzionali sono i lobuli
• I lobuli sono formati dagli epatociti (cellule epiteliali
specializzate, portano le sostanze nutritive verso il
sangue) discoste a raggiera attorno ad una vena
centrale
• Inoltre abbiamo anche le cellule di Kupffer che
hanno il compito di eliminare tutto ciò che arriva al
fegato, tramite il sangue venoso, di estraneo
39.
40. LE VIE DELLA BILE
• Il fegato ha il compito di sintetizzare la bile
• La bile passa innanzitutto per i canalicoli biliari, da qui
affluisce ai dotti biliari che si andranno ad unire e
diverranno unendosi il dotto epatico
• Il dotto epatico si unirà con quello cistico per formare il
dotto biliare comune (coledoco) che sboccherà nel
duodeno col dotto pancreatico
40
42. LA BILE
• Ha il compito di emulsionare le gocce di grassi che
arrivano all’intestino per renderle più piccole (micelle)
• Ad intestino vuoto la bile prodotta dall’intestino va a
riversarsi nella cistifellea
• Se arrivano alimenti grassi nel duodeno dei segnali
ormonali portano la bile attraverso il coledoco e da qui al
duodeno
• Emulsiona il tutto tramite dei sali biliari (hanno un lato
idrofilo e lipofilo e l’altro idrofilo in modo da non fare unire
le gocce di grasso)
42
43. FUNZIONI
Le principali funzioni del fegato sono:
Metabolismo dei carboidrati
Metabolismo lipidico
Metabolismo delle proteine
Elaborazione di farmaci e ormoni
Escrezione di bilirubina (pigmento biliare da eliminare)
Deposito di vitamine e sali minerali
Attivazione della vitamina D (fondamentale per le ossa)
43
45. COMPOSIZIONE
• È distinto in tre parti:
• Duodeno collegato al piloro; qui si conclude la
digestione
• Digiuno, qui avviene il 90% dell’assorbimento delle
sostanze nutritive
• Ileo si collega all’intestino crasso tramite lo sfintere
ileocecale
45
47. PARETI
• Le sue pareti sono estremamente pieghettate e sono formate formato
da:
• Tonaca mucosa
• Sottomucosa
• Muscolare
• Sierosa
• Tutte queste pieghe formano dei villi che a loro volta possiedono dei
microvilli, essi hanno il compito di assorbire le sostanze nutritive
• Altre cellule invece hanno il compito di secernere muco e piccoli quantità
di enzimi che vanno a costituire il succo enterico (assieme a quello
pancreatico facilita l’assorbimento)
47
48. GHIANDOLE
• Secernono tutte succo enterico:
• cellule S = secretina (stimola la secrezione di bile)
• cellule CCK = colecistochinina (determina il senso di
sazietà; causa la contrazione della colecisti; stimola la
secrezione di insulina;
• cellule K = peptide inibitori della secrezione gastrica
48
50. CON COSA VENGONO FACILITATI I
PROCESSI DIGESTIVI
• Pieghe circolari: creste permanenti che facilitano
l’assorbimento aumentando la superficie
• Villi: proiezioni dela mucosa che ampliano la superficie
di assorbimento
• Microvilli: aumentano la capacità di assorbimento dei
nutrienti
50
51. L’ASSORBIMENTO
• Esso è in breve il trasferimento, da parte delle cellule
epiteliali della mucosa, delle molecole di nutrienti al
sangue ed ai vasi linfatici
• Esso avviene per diffusione semplice; facilitata;
osmosi; trasporto attivo. Questa varietà di processi
dipende dalla diversità dei nutrienti
51
54. FUNZIONI DELLE DIVERSE REGIONI
• Sfintere ileocecale: permette il passaggio del
contenuto del tenue al crasso
• Colon: diviso in ascendente, discendente e traverso
termina col retto il cui tratto finale prende il nome di
canale anale.
• Canale anale: è provvisto di un orifizio, l’ano,
circondato da uno sfintere interno (involontario) ed uno
esterno (volontario)
54
55. IN GENERALE
• Il chimo viene completamente assorbito per opera di
batteri presenti nel colon
• I batteri intestinali decompongono la bilirubina
(pigmento contenuto nella bile da eliminare) in molecole
più semplici
• Per assorbimento dell’acqua il chimo si solidifica e
diventa fece
55
56. COME SI ESPELLE IL CHIMO
• Tramite i movimenti peristaltici dal colon i rifiuti arrivano
al retto che si distende a causa dello stimolo ricevuto
da ormoni specializzati e quindi si innesca il riflesso di
defecazione.
56
58. CIRROSI EPATICA
La cirrosi epatica rappresenta il quadro terminale della compromissione
anatomo-funzionale del fegato. Essa è compresa fra le prime dieci
cause di morte nel mondo occidentale e riconosce fra le sue cause
principali l'abuso di alcol e le epatiti croniche virali o di altra natura. La
caratteristica più evidente della cirrosi è il sovvertimento della struttura
del fegato con fibrosi (rappresenta la riparazione di un danno tissutale mediante
sostituzione delle cellule parenchimali, un tessuto che compone la massa principale, attiva e
funzionale di un agglomerato cellulare, parte di organo o organo in toto, con tessuto
connettivo) e rigenerazione sotto forma di noduli (struttura innaturale di
consistenza dura e di forma relativamente sferica).
La cirrosi epatica è il risultato di un processo di continuo danno e
riparazione del tessuto epatico con formazione di ponti fibrosi tra le
unità elementari che costituiscono il fegato: i lobuli. Questo disordine
architetturale conduce a un malfunzionamento del fegato sia dal punto di
vista metabolico sia dal punto di vista sintetico.
58
59.
60. ULCERA GASTRICA
L'ulcera gastrica è una soluzione di continuità della parete dello
stomaco. Può variare da una semplice erosione della mucosa
fino alla completa perforazione della parete.
L’ulcera è considerata la risultante di uno squilibrio a livello della
mucosa gastrica tra i fattori "aggressivi" (acido, pepsina) e i
fattori difensivi (secrezione di muco, prostaglandine, flusso
ematico e turnover cellulare).
60