Digestione dei nutrienti e digestione dei carboidrati.pptxFrancescaFava7
Slides in italian describing the physiology of nutrition, in particular relative to general digestion and absorption of nutrients and specifically focusing on carbohydrate digestion.
LIBRO “microbiome Mon Amour”
Diverse patologie umane partono da un intestino poco efficiente. Ma cosa rende inefficiente l’intestino? Bisogna rivalutare i rapporti tra cibo e salute. Tre milioni di italiani e venti milioni di statunitensi soffrono di sensibilità al glutine, sindrome simile ma allo stesso tempo diversa dalla celiachia. Dalla sensibilità al glutine scaturiscono patologie diverse, in funzione del polimorfismo genetico dei soggetti e dell’ambiente in cui essi vivono. Aumentando le nostre conoscenze sulle interazioni tra cibo, abitudini alimentari, genomica e ambiente è possibile effettuare una prevenzione e/o terapia migliore. È iniziata l’era dell’epigenetica mentre il dogma del determinismo genetico si avvia al tramonto. Nell’intestino è concentrato il 70% del sistema immunitario il quale ha il compito di uccidere virus, batteri, parassiti, eliminare le cellule tumorali. E’ lungo circa 8 metri e permette l’assorbimento dei nutrienti e dell’acqua. La nostra difesa e la nostra energia vengono dall’intestino. “Abbine cura”.
“Dieta e microbiota. Alimenti, Batteri, Nutraceutici e Salute.
Dopo la prima fetta di torta, sentite mai l’impulso a mangiarne una seconda? Potrebbe non arrivare dalla vostra coscienza, ma dai batteri del vostro intestino, che formano il microbiota intestinale. Batteri amici o nemici? Dipende. In ogni caso i batteri ci condizionano, senza esserne consapevoli. Il nostro umore può dipendere da essi. Molte malattie nascono, in presenza di una predisposizione genetica, dall’unione di un certo tipo di alimentazione con un certo tipo di microbiota intestinale: solo da questo incontro possono formarsi metaboliti che passano all’interno dell’organismo e governano tutti i nostri organi, compreso il cervello. Quante volte una terapia si è dimostrata poco efficace per tutti noi? L’insuccesso di molte diete può essere legato dal fatto che oggi si cura il singolo individuo come un organismo assestante e non come un ecosistema, quello che ciascuno di noi forma con i propri batteri, viviamo in simbiosi con essi già dal grembo materno. Il la nota super positiva è che, oggi molte evidenze scientifiche ci mostrano come modificando il microbiota intestinale con la dieta, in abbinamento a prebiotici, probiotici e simbiotici, il tutto personalizzato dopo attenta anamnesi da parte di professionisti, possiamo intervenire in modo concreto a favore della nostra salute.
1. TUBO o
CANALE DIGERENTE
ORGANI ANNESSI
Tubo di 10 m dall’apertura
boccale a quella anale
Gli organi:
• bocca
• faringe
• esofago
• stomaco
• intestino
• i denti
• ghiandole salivari
• fegato
• pancreas
• ghiandole gastriche
• ghiandole enteriche
2. LA BOCCA
LABBRA
PALATO
muscolo volontario
mobile fissato al pavimento
della bocca mediante il FILETTO
e un piccolo osso: IODIO
I DENTI
Ogni DENTE è formato:
• CORONA
• COLLETTO
• RADICE
Sono formati da tessuto connettivo calcificato
LA DENTINA e a livello della corona sono
rivestiti da SMALTO.
La RADICE è rivestita dal CEMENTO.
All’interno c’è una cavità con tessuto connettivo
molle: la POLPA DENTARIA ricco di vasi sanguigni
e terminazioni nervose.
Ghiandole esocrine
Secrezione: SALIVA
liquido inodore, incolore
e insapore.
Costituita da:
•Acqua
•Enzimi: lisozima
e ptialina.
Il lisozima è antisettico
La ptialina: primo enziama
digestivo
3. LA FARINGE E L’ESOFAGO
LA FARINGE:
• canale che collega la bocca al tubo digerente
• punto di incrocio fra apparato respiratorio (laringe)
e apparato digerente.
• EPIGLOTTIDE: valvola cartilaginea che chiude la laringe
quando passa il cibo.
• LE TONSILLE: posizionate all’inizio della faringe difende l’ambiente
faringeo da germi e agenti patogeni.
ESOFAGO:
tubo di 25 cm attraversa il
diaframma e scende nella cavità
Addominale dove si connette
con lo stomaco.
Rivestito da muscoli che si
contraggono permettendo al cibo
di scendere verso lo stomaco.
4. LO STOMACO
Valvola esofago/stomaco:
CARDIAS
•SACCO SITUATO
NELLA PARTE SUPERIORE
DELL’ADDOME
•CON UNA PARTE CONCAVA
•PARETI CON ROBUSTI MUSCOLI
( per rimescolare e amalgamare il cibo)
La parte interna e rivestita da una mucosa con ghiandole GASTRICHE
che secernono il SUCCO GASTRICO ( soluzione con enzimi digestivi)
ATTRAVERSO UN’ALTRA VALVOLA: IL PILORO SI PASSA NELL’INTESTINO
5. L’ INTESTINO
I. TENUE I. CRASSO
DUODENO
Ci sono gli
sbocchi del FEGATO
e del PANCREAS
DIGIUNO ILEO
Ci sono le GHIANDOLE ENTERICHE
che secernono i SUCCHI ENTERICI
PERITONEO:
membrana che
riveste l’intestino
I VILLI INTESTINALI:
Pliche che aumentano la superficie
rispetto al volume.
• CIECO (appendice)
• COLON:
ascendente, trasverso
discendente.
• RETTO
6. FEGATO e PANCREAS
E’ la ghiandola esocrina
più voluminosa, situato nella
parte superiore destra della
cavità addominale, sotto il
diaframma.
FUNZIONE: produce la bile che
viene riversato nel DUODENO
solo quando si mangia; tra un pasto
e l’altro la bile si raccoglie nella
CISTIFELLEA
E’ una ghiandola sia
esocrina che endocrina
situato nella
parte sinistra della cavità
addominale.
Come g. esocrina produce
iI succo pancreatico che
viene riversato nel
DUODENO.
Come g. endocrina
Produce due ormoni:
insulina e glucagone
che vengono riversati nel
sangue, per alzare o
abbassare il livello
di glucosio nel sangue.
7. LA DIGESTIONE
DIGESTIONE MECCANICA:
movimenti fisici che
permettono di
sminuzzare, triturale,
Inghiottire rimescolare
e trasportare il cibo.
DIGESTIONE CHIMICA:
Insieme di reazioni chimiche
attraverso le quali si ha la
trasformazione del cibo in
sostanze assimilabili.
Le reazioni chimiche sono
dette IDROLISI perché gli
alimenti si trasformano in
molecole più piccole
attraverso l’acqua. Processo
lento: enzimi che lo
accelerano.
8. LA DIGESTIONE
Il percorso del cibo attraverso l’apparato digerente:
• MASTICAZIONE: ad opera dei denti serve per sminuzzare il cibo per facilitare
le fasi successive.
• INSALIVAZIONE: il cibo sminuzzato viene ammorbidito dalla saliva e si trasforma
in BOLO ALIMENTARE.
Ad opera della PTIALINA (contenuta nella saliva) avviene
la prima digestione chimica: le grosse molecole di amido
vengono scomposte in molecole più piccole e solubili.
• DEGLUTIZIONE: il bolo passa dalla bocca alla faringe (ultimo atto volontario) e
prosegue il suo percorso attraverso i movimenti peristaltici dei
muscoli dell’esofago fino ad arrivare nello stomaco.
• DIGESTIONE GASTRICA: ( circa 5 ore) attraverso il succo gastrico:
PEPSINA: proteine in sostanze semplici
CHIMOSINA: fa coagulare il latte (altrimenti passerebbe come acqua)
LIPASI: inizia la scomposizione dei grassi
• DIGESTIONE MECCANICA: attraverso i movimenti peristaltici dei muscoli dello
stomaco.
IL BOLO VIENE TRASFORMATO IN CHIMO E PASSA NELL’INTESTINO
9. Nell’ INTESTINO TENUE si completa la digestione con due fasi importanti:
• DIGESTIONE ENTERICA:
controllata da tre succhi digestivi: SUCCO PANCREATICO
SUCCO ENTERICO
BILE
SUCCO PANCREATICO:
attraverso l’amilasi e la lipasi si continua la trasformazione
delle proteine e dei grassi.
SUCCO ENTERICO: maltasi e amminopeptidasi terminano le trasformazioni dei
carboidrati e delle proteine.
BILE: completa la scomposizione dei grassi.
Completamente trasformato il CHIMO prende il nome di CHILO.
• ASSORBIMENTO: diviso in due fasi
1° fase: assorbimento attraverso i villi intestinali del digiuno; tutti i prodotti della
digestione attraverso la vena porta arrivano nel fegato che svolge importanti funzioni:
elimina sostanze tossiche
trasforma il glucosio in eccesso in GLICOGENO (riserva).
trasforma gli acidi grassi in eccesso in GLICERIDI (riserva).
trattiene il ferro.
2° fase: assorbimento da parte dell’intestino crasso: vengono assorbiti acqua e sali
minerali e quindi il chilo rimasto e quindi non più assimilabile viene eliminato sotto forma
di feci.
Si riversano nel
duodeno
completando le
trasformazioni
chimiche del chimo
10. L’ALIMENTAZIONE
Gli alimenti in base ai principi alimentari che contengono si suddividono in tre categorie:
I principi alimentari, a seconda della funzione si dividono in: PLASTICI, ENERGETICI,
BIOREGOLATORI O PROTETTIVI
ALIMENTI PROTEICI: ricchi di
proteine: latte e derivati; carne,
pesce e uova; legumi.(3,4)
ALIMENTI ENERGETICI: ricchi
di grassi, zuccheri e amidi: cereali,
zuccheri e derivati; grassi animali e
vegetali (2,5)
ALIMENTI REGOLATORI:
ricchi di vitamine e sali minerali:
ortaggi e frutta giallo-verdi; ortaggi
e frutta acidula (1)
11. LE MALATTIE DELL’APPARATO DIGERENTE
• ULCERA GASTRODUODENALE: erosione più o meno profonda delle pareti dello
stomaco o del duodeno causata da un eccessiva produzione di succo gastrico.
E’ provocata da un batterio, ma concorrono alla sua insorgenza disordini alimentari,
abuso di alcolici, fumo, stress.
• COLITE e GASTRITE: processi infiammatori del colon e dello stomaco provocati
da fattori nervosi e da disordini alimentari.
• EPATITE: grave processo infiammatorio a carico del fegato. La forma più comune è
l’epatite virale, malattia infettiva acuta e contagiosa. L’epatite A, viene trasmessa per via
oro-fecale e il contagio può avvenire da persona a persona o per la contaminazione di
acqua e cibi (frutti di mare, latte e derivati). L’epatite B, si trasmette quasi esclusivamente
per contatto di sangue (trasfusioni, aghi di siringhe infette).
•TOSSINFEZIONI ALIMENTARI: malattie infettive. Le più comuni quella
Stafilococca, Salmonellosi (presente in alimenti quali pesce, uova gelati e creme), il
Butulismo (presente in alimenti quali insaccati, conserve alimentari). Il butulismo è la più
grave perché può condurre alla morte per arresto cardiaco e respiratorio.
12. • CIRROSI EPATICA: grave malattia che colpisce il fegato, è inguaribile e spesso
mortale. Provoca un’alterazione profonda del tessuto del fegato ed è causata
soprattutto dall’abuso di sostanze alcoliche.
• DIABETE MELLITO: disfunzione del pancreas che impedisce alla ghiandola di
produrre una quantità sufficiente di insulina. Ciò provoca un accumulo di glucosio
nel sangue. Una dieta opportuna e la somministrazione di insulina possono prevenire
Le gravi conseguenze di questa malattia.
• CARIE DENTARIA: è la malattia più diffusa a livello mondiale. In Italia è colpito
il 95% della popolazione e il 70% dei bambini con ancora dentatura da latte.
E’ dovuta all’azione di alcuni batteri che vivono nella bocca e si nutrono dei residui
di cibo che rimangono fra dente e dente dopo i pasti. Essi trasformano le sostanze
zuccherine in acidi, e questi distruggono i sali di calcio, attaccando prima lo smalto
e poi la dentina.