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Apparato Urinario
POLARIS SHIATSU INSTITUTE
Scuola professionale Triennale per Operatori Shiatsu
Panoramica dell’apparato urinario
•L’ apparato urinario è costituito da diversi organi
•due reni;
•due ureteri;
•vescica urinaria;
•uretra.
•I reni filtrano il sangue e restituiscono la maggior parte dell’acqua e dei
soluti al circolo sanguigno. L’acqua e i soluti residui costituiscono
l’urina.
Panoramica dell’apparato urinario
Le funzioni dei reni sono molto diversificate e riassumibili in
cinque punti.
1.regolazione dei livelli di ioni nel sangue tra cui Ca2+
, Na+
,
K+
, Cl-
, HPO4
2-
;
2.regolazione del volume e della pressione del sangue;
3.regolazione del pH sanguigno;
4.produzione di ormoni quali il calcitriolo e l’eritropoietina;
5.escrezione di rifiuti attraverso la produzione di urina;
Panoramica dell’apparato urinario
La struttura del rene
•I reni sono una coppia di organi a forma di fagiolo, allineati lungo la
colonna vertebrale a livello intermedio fra le vertebre toraciche e le
lombari.
•Ogni rene è avvolto dalla capsula renale, un tessuto connettivo
trasparente che fornisce contenimento e protezione. Internamente
sono distinguibili
•corteccia o zona corticale più esterna;
•zona midollare, più interna.
La struttura del rene
•La midollare è organizzata in diverse piramidi renali; gli
spazi fra una e l’altra sono occupati da un’estensione della
corticale chiamate colonne renali.
•L’urina defluisce dai calici minori ai calici maggiori e
viene poi convogliata in una cavità imbutiforme detta pelvi
renale, per essere espulsa.
La struttura del rene
•Ogni rene è irrorato dalle arterie renali che si dividono in
vasi sempre più piccoli, le arteriole afferenti, ognuna delle
quali si ramifica in una rete di capillari chiamata glomerulo,
da cui si diparte una arteriola efferente suddividendosi nei
capillari peritubulari che convergono infine nella vena
renale.
La struttura del rene
•Le unità funzionali del rene sono i nefroni ognuno dei
quali è costituito da un corpuscolo renale, dove viene
filtrato il plasma sanguigno, e da un tubulo renale, in cui
fluisce il fluido filtrato (filtrato glomerulare).
•Ogni corpuscolo renale è a sua volta costituito da un
•glomerulo;
•capsula glomerulare (o di Bowman).
Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano ©
Zanichelli editore 2009
La struttura del rene
La struttura del rene
•Il tubulo renale attraverso cui passa il filtrato glomerulare
sono il tubulo convoluto prossimale, l’ansa di Henle e il
tubulo convoluto distale.
•I tubuli convoluti distali di più nefroni riversano il loro
contenuto in un dotto collettore comune.
La struttura del rene
Le funzioni dei nefroni
•Per produrre l’urina, i nefroni e i dotti collettori
svolgono tre processi di base
1.la filtrazione glomerulare: la pressione sanguigna
spinge l’acqua e la maggior parte dei soluti attraverso
la parete dei capillari glomerulari, formando un filtrato
glomerulare;
Le funzioni dei nefroni
•La capsula che circonda i capillari glomerulari è
costituita da due strati di cellule.
•La pressione che permette la filtrazione è la
pressione del sangue che scorre nei capillari
glomerulari.
•Il filtrato glomerulare passa nello spazio capsulare
e poi nel tubulo prossimale.
Le funzioni dei nefroni
Le funzioni dei nefroni
•Il riassorbimento tubulare, cioè il recupero della
maggior parte del’acqua, è svolta dai nefroni e dai
dotti collettori.
•Le cellule epiteliali lungo l’intero decorso dei tubuli
renali e dei dotti collettori effettuano il
riassorbimento tubulare.
•Le cellule localizzate lungo i tubuli convoluti
distale e prossimale effettuano il riassorbimento
selettivo per mantenere il bilancio omeostatico.
Le funzioni dei nefroni
•La terza funzione dei nefroni e dei dotti collettori è
la secrezione tubulare, cioè il trasferimento di
sostanze dal sangue nelle cellule e nel fluido
tubulare.
Le funzioni dei nefroni
•Alcuni ormoni (l’angiotensina II e l’aldosterone)
influiscono sull’entità del riassorbimento degli ioni
Na+
e Cl-
e dell’acqua così come sulla secrezione
di K+
.
•Il peptide natriuretico atriale aumenta la velocità
di filtrazione glomerulare.
•L’ormone antidiuretico (ADH) regola il
riassorbimento di acqua attraverso un
meccanismo a feedback negativo.
Le funzioni dei nefroni
Il percorso dell’urina
•I due ureteri trasportano l’urina dalla pelvi renale
alla vescica urinaria.
•Le loro pareti sono costituite da tre strati
•tonaca mucosa: all’interno;
•muscolatura liscia: come strato intermedio;
•tessuto connettivo lasso più esterno contenente
vasi sanguigni, vasi linfatici e nervi (tonaca
avventizia).
•La vescica urinaria è un organo muscolare cavo,
situato nella cavità pelvica dietro la sinfisi pubica,
di dimensione e forma variabile in relazione alla
quantità di urina in essa contenuta.
•La tonaca muscolare della parete della vescica è
costituita da tre strati di muscolatura liscia che
prendono il nome di muscolo detrusore.
Il percorso dell’urina
Il percorso dell’urina
•L’uretra è il tratto terminale dell’apparato urinario
che collega il pavimento della vescica all’esterno
del corpo.
•Lo sfintere uretrale interno è costituito da
muscolatura liscia per cui si apre e si chiude
involontariamente, mentre lo sfintere uretrale
esterno, composto da muscolatura scheletrica, si
può controllare volontariamente.
Il percorso dell’urina
•La vescica urinaria immagazzina l’urina prima di
eliminarla e la spinge nell’uretra con un’azione
combinata di contrazioni muscolari volontarie e
involontarie: la minzione.
•Il riflesso di minzione parte quando i recettori
sensibili allo stiramento trasmettono impulsi
nervosi al midollo spinale, determinando la
contrazione della vescica e il rilasciamento degli
sfinteri.
Il percorso dell’urina
Minzione
L’urina prodotta in continuazione a livello renale si riversa attraverso gli ureteri nella vescica
che ha
la funzione di contenerla ed espellerla. Quando si raggiunge un volume di circa 150 cc di
urina , inizia
a manifestarsi il bisogno di urinare ,mentre con un volume di circa 400 cc si avverte un
notevole senso
di pienezza.
La minzione è determinata dalla contrazione della muscolatura esterna della vescica
(muscolo detrusore)
e dal rilasciamento dello sfintere esterno (muscolo volontario) dell’uretra.
L’urina, liquido trasparente ha normalmente un colore che varia dal giallo paglierino
all’arancione, ma può variare in condizioni patologiche per la presenza di pigmenti
biliari, emoglobina, o pigmenti di origine esogena (bleu di metilene).
Ha un odore “sui generis” appena emessa, ammoniacale se emesso da tempo o per
situazioni patologiche (acetone); può invece assumere odori particolari per ingestione
di alcune sostanze (asparagi odore di metilmercaptano).
La quantità di urina emessa nelle 24 ore è di circa 1200-1500 ml con possibilità di ampie
variazioni
dipendenti dalla quantità di acqua ingerita o eliminata per altre vie ed è composta nel 95%
da acqua.
L’equilibrio dei fluidi corporei
I liquidi presenti nell’organismo sono raccolti in due distretti
principali,
•l’interno delle cellule: circa i 2/3 rappresentano il liquido
intracellulare;
•l’esterno delle cellule: circa 1/3 è il liquido extracellulare e
comprende tutti i fluidi corporei.
L’equilibrio dei fluidi corporei
•Si parla di equilibrio dei fluidi quando nell’organismo
sono presenti le quantità necessarie di acqua e di soluti e
sono distribuite equamente nei vari compartimenti.
•I processi di filtrazione, riassorbimento, diffusione e
osmosi permettono lo scambio continuo di acqua.
L’equilibrio dei fluidi corporei
Normalmente sia la
perdita sia l’introduzione
quotidiana di acqua
ammontano a circa
2500 mL.
L’equilibrio dei fluidi corporei
Approfondimenti
Alterazioni della diuresi e della minzione
Anuria incapacità del rene a formare urina (meno di 100 ml nelle 24h)
Oliguria incapacità del rene di formare più di 500 ml per cause di
Origine renale (riduzione del parenchima renale o ostruzione delle vie urinarie)
Origine extrarenale (insufficienza cardiaca, ipotensione grave, shock)
Poliuria emisssione di urina in quantità superiore a quella fisiologica (oltre 2500 ml/die)
Si manifesta prevalentemente nel diabete
Nicturia emissione di urine nelle ore notturne in quantità superiore a 500 ml
Enuresi emissione involontaria di urina nelle ore notturne (fisiologica fino a 2-3 anni)
Pollachiuria emissione frequente di urina senza aumento della quantità giornaliera
È in genere causata da processi flogistici delle basse vie urinarie o da ipertrofia prostatica
Incontinenza perdita involontaria di urina per alterazioni del sistema nervoso o alterazioni vescicali
Tenesmo stimolo ad urinare a vescica vuota
Stranguria emissione dolorosa di urina causata causata da fenomeni flogistici vescicali o uretrali
Malformazioni e difetti ereditari
La più frequente è l’agenesia (assenza) renale
Un’alterazione ereditaria è il rene policistico,
caratterizzato dalla presenza di numerose
cisti nel parenchima renale con conseguente
compromissione della funzione renale
Infezioni
Le infezioni batteriche (nefriti) sono determinate da numerose specie microbiche che possono raggiungere
uno o entrambi i reni per via ascendente(attraverso l’uretere) o per via ematica con comparsa di focolai
infiammatori interstiziali o parenchimali in forma acuta (ascessi) o cronica (infiltrati). La guarigione porta
alla formazione di aree cicatriziali con evoluzione in fibrosi e conseguente riduzione della funzione renale.
Frequente è la localizzazione renale della tubercolosi.
Pielonefriti
Processi infiammatori di natura infettiva che interessano oltre il parenchima e l’interstizio, anche la parte
escretrice (papilla, cali, bacinetto)
Malattie autoimmuni
La patologia autoimmunitaria è quella con la maggiore incidenza e comporta alterazioni sia a livello
glomerulae, che tubulare ed interstiziale. Gli antigeni possono essere sia di origine esogena che
Endogena. L’agente etiologico quasi sempre coinvolto è lo streptococco A β−emolitico
La glomerulo nefrite post-streptococcica insorge in soggetti che hanno superato da qualche settimana
la fase acuta (Faringite streptococcica) in quanto si formano Immuno-Complessi (IC) formati da antigenii
Streptococcici ed anticorpi prodotti dall’organismo contro di essi che si vanno a depositare sulle pareti dei
glomeruli renali. Si determina quindi una reazione infiammatoria con danneggiamento della parete del
glomerulo con alterazione della sua funzione di filtro con passaggio di proteine ed emazie nelle urine
(proteinuria, ematuria)
Un’altra forma di glomerulonefrite da immuno complessi è quella che si può manifestare in pazienti
affetti da lupus eritematoso sistemico malattia caratterizzata da formazione di autoanticorpi contro
il DNA o altri antigeni nucleari
Sindrome nefrosica
Sindrome caratterizzata da elevata proteinuria per alterazione della filtrazione glomerulare e
relativa ipoproteinemia. Rappresenta l’esito di diverse patologie renali (glomerulonefriti,
nefropatia diabetica,processi degenerativi del rene) ed extrarenali (lupus, diabete mellito,
Avvelenamenti, processi infettivi, tumori).
La sequenza degli eventi inizia dal danno glomerulare che provoca la perdita di proteine plasmatiche.
Si crea quindi una sequela di reazioni che porta a squilibri idroelettolitici
Patologia ostruttiva
L’ostruzione inprovvisa o progressiva delle vie di escrezione urinaria, se non trattata rapidamente,
può causare gravi danni al parenchima che va incontro a fenomeni di ipotrofia.
L’ostruzione può essere mono o bilaterale, parziale o completa, continua o intermittente.
Idronefrosi
Dilatazione del bacinetto e dei calici renali con concomitante ipotrofia del parenchima secondaria
ad ostruzione delle vie urinarie causate da:
Anomalie congenite
Ipertrofia prostatica
Calcolosi
neoplasie
Calcolosi renale (urolitiasi)
È la formazione di concrezioni nelle vie urinarie causate dalla precipitazione di costituenti dell’urina
quando sono presenti in eccesso. I calcoli più frequenti sono di ossalato di calcio, fosfato di calcio,
Acido urico, che generalmente precipitano attorno ad un nucleo centrale di mucoproteine.
Le cause che predispongono alla calcolosi sono:
Maggiore concentrazione dei costituenti urinari che entrano nella formazione dei calcoli
Iperuricemia (gotta), ipercalcemia con ipercalciuria
Modificazione dei caratteri fisico-chimici delle urine
(urine molto acide)
Alterazione delle pareti delle vie escretrici
I calcoli che si formano nel bacinetto possono rimanere a lungo asintomatici mentre quelli che si incuneano
nell’uretere provocano una violenta sintomatologia dolorosa colica renale) dovuta alla contrazione spastica
d.ell’uretere
Insufficienza renale
Patologia molto grave che insorge quando tutte le funzioni renali si riducono a circa un terzo della norma.
L’insufficienza renale può manifestarsi in forma acuta (IRA) o cronica (IRC)
Insufficienza renale acuta
Insorge per rapida riduzione delle funzioni renali con contrazione della velocità di filtrazione glomerulare
Le cause possono essere:
Prerenali Rerenali Post rerenali
Ipovolemia grave
Insufficienza cardiaca
Shock
Ischemia renale
Lesioni glomerulari
(glomerulonefriti, vasculopatie)
Lesioni tubulari
(shock, avvelenamenti)
Ostruzione delle vie renali
(ipertrofia o tumori prostatici,
Ostruzione bilaterale delle vie
Urinarie per calcoli o tumori)
Il primo sintomo a manifestarsi è l’oliguria o l’anuria; compaiono poi iperazotemia, iperuricemia,
Ipercreatinemia (ritenzione delle scorie azotate), ritenzione idrica con ipertensione, disordini
Dell’equilibrio acido-base ed elettrolitici.
L’insufficienza renale acuta può essere reversibile se si riescono a rimuovere tempestivamente
Le cause che ne hanno causato la comparsa; il segno della ripresa funzionalità renale è l’aumento
dell’escrezione urinaria.
Insufficienza renale cronica
Rappresenta l’esito di lesioni progressive del parenchima renale, e non è mai reversibile. La riduzione
della funzione renale dipende dalla progressiva riduzione del numero dei nefroni funzionanti.
Il rene perde la capacità di concentrare l’urina, si ha perdita di sodio con aumento, per contrapposizione,
di potassio con aumento della sua concentrazione ematica; l’equilibrio acido-base è alterato.
Questa patologia è incompatibile con la vita, attualmente la sopravvivenza è assicurata dall’emodialisi e
dal trapianto renale.
Uremia
Sindrome associata alla ritenzione delle scorie metaboliche non eliminate dal rene, principalmente l’urea.
Rappresenta l’esito di una grave insufficienza renale acuta o cronica, con interessamento di numerosi apparati
Sistema nervoso
cefalea, apatia, sonnolenza, stato confusionale, coma
Apparato muscolare
ipereccitabilità (iperpotassiemia), tremori
Apparato digerente
anoressia, vomito, diarrea, gastrite
Apparato cardiocircolatorio
insufficienza cardiaca, arresto cardiaco da iperpotassiemia
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alito urinoso, dispnea, polmonite uremica
Apparato cutaneo
prurito e lesioni da grattamento, depositi di urea
Sistema emopoietico
anemia (deficit di produzione di eritropoietina), manifestazioni emorragiche
Trumi apparato urinario
Traumi del rene
Chiusi (90%) da trauma diretto o indiretto, con conseguenti
Lesioni parenchimali sottocapsulari (ecchimosi, ematomi, rottura interstiziale)
Lesioni parenchimali con lacerazione della capsula(rotture corticali complete, lesioni da scoppio)
Lesioni combinate
Segno di un trauma renale è il dolore lombare e l’ematuria micro o macroscopica.
Ferite penetranti I segni principali sono
ematuria
fuoriuscita di urina dalla ferita
Traumi della vescica
Possono interessare direttamente o indirettamente la vescica (secondari a frattura del bacino)
Si può avere la rottura specialmente se la vescica è piena
Traumi dell’uretra
Appannaggio esclusivo del sesso maschile, possono dividersi in
Rottura uretra anteriore (peniena e bulboperineale) che provoca dolore lancinante e fuoriuscita di sangue,
E successiva formazione di ematoma dallo scroto fino all’ano
Rottura uretra posteriore (membranosa) nel corso di fratture del bacino co uretrorragia e ritenzione urinaria
Patologie vescicali
Calcolosi vescicale
È l’inevitabile conseguenza del ristagno di urina in vescica e dell’infezione che ne consegue.
Le cause che più frequentemente contribuiscono alla formazione dei calcoli vescicali sono le
patologie a carico della prostata (ipertrofia e tumori), la sclerosi del collo vescicale, la vescica
neurologica, i restringimenti uretrali.
Prolasso vescicale (cistocele) esclusivo della donna, il prolasso a volte può interessare anche l’utero.
Questa alterazione comporta un senso di peso pelvico e perineale e poi i disturbi vescicali (tenesmo,
disuria incontinenza ecc)
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Benigni (papillomi di origine epiteliale) localizzati prevalentemente nel trigono
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Apparato urinario

  • 1. Apparato Urinario POLARIS SHIATSU INSTITUTE Scuola professionale Triennale per Operatori Shiatsu
  • 2. Panoramica dell’apparato urinario •L’ apparato urinario è costituito da diversi organi •due reni; •due ureteri; •vescica urinaria; •uretra. •I reni filtrano il sangue e restituiscono la maggior parte dell’acqua e dei soluti al circolo sanguigno. L’acqua e i soluti residui costituiscono l’urina.
  • 4. Le funzioni dei reni sono molto diversificate e riassumibili in cinque punti. 1.regolazione dei livelli di ioni nel sangue tra cui Ca2+ , Na+ , K+ , Cl- , HPO4 2- ; 2.regolazione del volume e della pressione del sangue; 3.regolazione del pH sanguigno; 4.produzione di ormoni quali il calcitriolo e l’eritropoietina; 5.escrezione di rifiuti attraverso la produzione di urina; Panoramica dell’apparato urinario
  • 5. La struttura del rene •I reni sono una coppia di organi a forma di fagiolo, allineati lungo la colonna vertebrale a livello intermedio fra le vertebre toraciche e le lombari. •Ogni rene è avvolto dalla capsula renale, un tessuto connettivo trasparente che fornisce contenimento e protezione. Internamente sono distinguibili •corteccia o zona corticale più esterna; •zona midollare, più interna.
  • 7. •La midollare è organizzata in diverse piramidi renali; gli spazi fra una e l’altra sono occupati da un’estensione della corticale chiamate colonne renali. •L’urina defluisce dai calici minori ai calici maggiori e viene poi convogliata in una cavità imbutiforme detta pelvi renale, per essere espulsa. La struttura del rene
  • 8. •Ogni rene è irrorato dalle arterie renali che si dividono in vasi sempre più piccoli, le arteriole afferenti, ognuna delle quali si ramifica in una rete di capillari chiamata glomerulo, da cui si diparte una arteriola efferente suddividendosi nei capillari peritubulari che convergono infine nella vena renale. La struttura del rene
  • 9. •Le unità funzionali del rene sono i nefroni ognuno dei quali è costituito da un corpuscolo renale, dove viene filtrato il plasma sanguigno, e da un tubulo renale, in cui fluisce il fluido filtrato (filtrato glomerulare). •Ogni corpuscolo renale è a sua volta costituito da un •glomerulo; •capsula glomerulare (o di Bowman). Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 La struttura del rene
  • 11. •Il tubulo renale attraverso cui passa il filtrato glomerulare sono il tubulo convoluto prossimale, l’ansa di Henle e il tubulo convoluto distale. •I tubuli convoluti distali di più nefroni riversano il loro contenuto in un dotto collettore comune. La struttura del rene
  • 12. Le funzioni dei nefroni •Per produrre l’urina, i nefroni e i dotti collettori svolgono tre processi di base 1.la filtrazione glomerulare: la pressione sanguigna spinge l’acqua e la maggior parte dei soluti attraverso la parete dei capillari glomerulari, formando un filtrato glomerulare;
  • 13. Le funzioni dei nefroni
  • 14. •La capsula che circonda i capillari glomerulari è costituita da due strati di cellule. •La pressione che permette la filtrazione è la pressione del sangue che scorre nei capillari glomerulari. •Il filtrato glomerulare passa nello spazio capsulare e poi nel tubulo prossimale. Le funzioni dei nefroni
  • 15. Le funzioni dei nefroni
  • 16. •Il riassorbimento tubulare, cioè il recupero della maggior parte del’acqua, è svolta dai nefroni e dai dotti collettori. •Le cellule epiteliali lungo l’intero decorso dei tubuli renali e dei dotti collettori effettuano il riassorbimento tubulare. •Le cellule localizzate lungo i tubuli convoluti distale e prossimale effettuano il riassorbimento selettivo per mantenere il bilancio omeostatico. Le funzioni dei nefroni
  • 17. •La terza funzione dei nefroni e dei dotti collettori è la secrezione tubulare, cioè il trasferimento di sostanze dal sangue nelle cellule e nel fluido tubulare. Le funzioni dei nefroni
  • 18. •Alcuni ormoni (l’angiotensina II e l’aldosterone) influiscono sull’entità del riassorbimento degli ioni Na+ e Cl- e dell’acqua così come sulla secrezione di K+ . •Il peptide natriuretico atriale aumenta la velocità di filtrazione glomerulare. •L’ormone antidiuretico (ADH) regola il riassorbimento di acqua attraverso un meccanismo a feedback negativo. Le funzioni dei nefroni
  • 19. Il percorso dell’urina •I due ureteri trasportano l’urina dalla pelvi renale alla vescica urinaria. •Le loro pareti sono costituite da tre strati •tonaca mucosa: all’interno; •muscolatura liscia: come strato intermedio; •tessuto connettivo lasso più esterno contenente vasi sanguigni, vasi linfatici e nervi (tonaca avventizia).
  • 20. •La vescica urinaria è un organo muscolare cavo, situato nella cavità pelvica dietro la sinfisi pubica, di dimensione e forma variabile in relazione alla quantità di urina in essa contenuta. •La tonaca muscolare della parete della vescica è costituita da tre strati di muscolatura liscia che prendono il nome di muscolo detrusore. Il percorso dell’urina
  • 22. •L’uretra è il tratto terminale dell’apparato urinario che collega il pavimento della vescica all’esterno del corpo. •Lo sfintere uretrale interno è costituito da muscolatura liscia per cui si apre e si chiude involontariamente, mentre lo sfintere uretrale esterno, composto da muscolatura scheletrica, si può controllare volontariamente. Il percorso dell’urina
  • 23. •La vescica urinaria immagazzina l’urina prima di eliminarla e la spinge nell’uretra con un’azione combinata di contrazioni muscolari volontarie e involontarie: la minzione. •Il riflesso di minzione parte quando i recettori sensibili allo stiramento trasmettono impulsi nervosi al midollo spinale, determinando la contrazione della vescica e il rilasciamento degli sfinteri. Il percorso dell’urina
  • 24. Minzione L’urina prodotta in continuazione a livello renale si riversa attraverso gli ureteri nella vescica che ha la funzione di contenerla ed espellerla. Quando si raggiunge un volume di circa 150 cc di urina , inizia a manifestarsi il bisogno di urinare ,mentre con un volume di circa 400 cc si avverte un notevole senso di pienezza. La minzione è determinata dalla contrazione della muscolatura esterna della vescica (muscolo detrusore) e dal rilasciamento dello sfintere esterno (muscolo volontario) dell’uretra. L’urina, liquido trasparente ha normalmente un colore che varia dal giallo paglierino all’arancione, ma può variare in condizioni patologiche per la presenza di pigmenti biliari, emoglobina, o pigmenti di origine esogena (bleu di metilene). Ha un odore “sui generis” appena emessa, ammoniacale se emesso da tempo o per situazioni patologiche (acetone); può invece assumere odori particolari per ingestione di alcune sostanze (asparagi odore di metilmercaptano). La quantità di urina emessa nelle 24 ore è di circa 1200-1500 ml con possibilità di ampie variazioni dipendenti dalla quantità di acqua ingerita o eliminata per altre vie ed è composta nel 95% da acqua.
  • 25. L’equilibrio dei fluidi corporei I liquidi presenti nell’organismo sono raccolti in due distretti principali, •l’interno delle cellule: circa i 2/3 rappresentano il liquido intracellulare; •l’esterno delle cellule: circa 1/3 è il liquido extracellulare e comprende tutti i fluidi corporei.
  • 27. •Si parla di equilibrio dei fluidi quando nell’organismo sono presenti le quantità necessarie di acqua e di soluti e sono distribuite equamente nei vari compartimenti. •I processi di filtrazione, riassorbimento, diffusione e osmosi permettono lo scambio continuo di acqua. L’equilibrio dei fluidi corporei
  • 28. Normalmente sia la perdita sia l’introduzione quotidiana di acqua ammontano a circa 2500 mL. L’equilibrio dei fluidi corporei
  • 30. Alterazioni della diuresi e della minzione Anuria incapacità del rene a formare urina (meno di 100 ml nelle 24h) Oliguria incapacità del rene di formare più di 500 ml per cause di Origine renale (riduzione del parenchima renale o ostruzione delle vie urinarie) Origine extrarenale (insufficienza cardiaca, ipotensione grave, shock) Poliuria emisssione di urina in quantità superiore a quella fisiologica (oltre 2500 ml/die) Si manifesta prevalentemente nel diabete Nicturia emissione di urine nelle ore notturne in quantità superiore a 500 ml Enuresi emissione involontaria di urina nelle ore notturne (fisiologica fino a 2-3 anni) Pollachiuria emissione frequente di urina senza aumento della quantità giornaliera È in genere causata da processi flogistici delle basse vie urinarie o da ipertrofia prostatica Incontinenza perdita involontaria di urina per alterazioni del sistema nervoso o alterazioni vescicali Tenesmo stimolo ad urinare a vescica vuota Stranguria emissione dolorosa di urina causata causata da fenomeni flogistici vescicali o uretrali
  • 31. Malformazioni e difetti ereditari La più frequente è l’agenesia (assenza) renale Un’alterazione ereditaria è il rene policistico, caratterizzato dalla presenza di numerose cisti nel parenchima renale con conseguente compromissione della funzione renale Infezioni Le infezioni batteriche (nefriti) sono determinate da numerose specie microbiche che possono raggiungere uno o entrambi i reni per via ascendente(attraverso l’uretere) o per via ematica con comparsa di focolai infiammatori interstiziali o parenchimali in forma acuta (ascessi) o cronica (infiltrati). La guarigione porta alla formazione di aree cicatriziali con evoluzione in fibrosi e conseguente riduzione della funzione renale. Frequente è la localizzazione renale della tubercolosi. Pielonefriti Processi infiammatori di natura infettiva che interessano oltre il parenchima e l’interstizio, anche la parte escretrice (papilla, cali, bacinetto)
  • 32. Malattie autoimmuni La patologia autoimmunitaria è quella con la maggiore incidenza e comporta alterazioni sia a livello glomerulae, che tubulare ed interstiziale. Gli antigeni possono essere sia di origine esogena che Endogena. L’agente etiologico quasi sempre coinvolto è lo streptococco A β−emolitico La glomerulo nefrite post-streptococcica insorge in soggetti che hanno superato da qualche settimana la fase acuta (Faringite streptococcica) in quanto si formano Immuno-Complessi (IC) formati da antigenii Streptococcici ed anticorpi prodotti dall’organismo contro di essi che si vanno a depositare sulle pareti dei glomeruli renali. Si determina quindi una reazione infiammatoria con danneggiamento della parete del glomerulo con alterazione della sua funzione di filtro con passaggio di proteine ed emazie nelle urine (proteinuria, ematuria) Un’altra forma di glomerulonefrite da immuno complessi è quella che si può manifestare in pazienti affetti da lupus eritematoso sistemico malattia caratterizzata da formazione di autoanticorpi contro il DNA o altri antigeni nucleari
  • 33. Sindrome nefrosica Sindrome caratterizzata da elevata proteinuria per alterazione della filtrazione glomerulare e relativa ipoproteinemia. Rappresenta l’esito di diverse patologie renali (glomerulonefriti, nefropatia diabetica,processi degenerativi del rene) ed extrarenali (lupus, diabete mellito, Avvelenamenti, processi infettivi, tumori). La sequenza degli eventi inizia dal danno glomerulare che provoca la perdita di proteine plasmatiche. Si crea quindi una sequela di reazioni che porta a squilibri idroelettolitici Patologia ostruttiva L’ostruzione inprovvisa o progressiva delle vie di escrezione urinaria, se non trattata rapidamente, può causare gravi danni al parenchima che va incontro a fenomeni di ipotrofia. L’ostruzione può essere mono o bilaterale, parziale o completa, continua o intermittente. Idronefrosi Dilatazione del bacinetto e dei calici renali con concomitante ipotrofia del parenchima secondaria ad ostruzione delle vie urinarie causate da: Anomalie congenite Ipertrofia prostatica Calcolosi neoplasie
  • 34. Calcolosi renale (urolitiasi) È la formazione di concrezioni nelle vie urinarie causate dalla precipitazione di costituenti dell’urina quando sono presenti in eccesso. I calcoli più frequenti sono di ossalato di calcio, fosfato di calcio, Acido urico, che generalmente precipitano attorno ad un nucleo centrale di mucoproteine. Le cause che predispongono alla calcolosi sono: Maggiore concentrazione dei costituenti urinari che entrano nella formazione dei calcoli Iperuricemia (gotta), ipercalcemia con ipercalciuria Modificazione dei caratteri fisico-chimici delle urine (urine molto acide) Alterazione delle pareti delle vie escretrici I calcoli che si formano nel bacinetto possono rimanere a lungo asintomatici mentre quelli che si incuneano nell’uretere provocano una violenta sintomatologia dolorosa colica renale) dovuta alla contrazione spastica d.ell’uretere
  • 35. Insufficienza renale Patologia molto grave che insorge quando tutte le funzioni renali si riducono a circa un terzo della norma. L’insufficienza renale può manifestarsi in forma acuta (IRA) o cronica (IRC) Insufficienza renale acuta Insorge per rapida riduzione delle funzioni renali con contrazione della velocità di filtrazione glomerulare Le cause possono essere: Prerenali Rerenali Post rerenali Ipovolemia grave Insufficienza cardiaca Shock Ischemia renale Lesioni glomerulari (glomerulonefriti, vasculopatie) Lesioni tubulari (shock, avvelenamenti) Ostruzione delle vie renali (ipertrofia o tumori prostatici, Ostruzione bilaterale delle vie Urinarie per calcoli o tumori) Il primo sintomo a manifestarsi è l’oliguria o l’anuria; compaiono poi iperazotemia, iperuricemia, Ipercreatinemia (ritenzione delle scorie azotate), ritenzione idrica con ipertensione, disordini Dell’equilibrio acido-base ed elettrolitici. L’insufficienza renale acuta può essere reversibile se si riescono a rimuovere tempestivamente Le cause che ne hanno causato la comparsa; il segno della ripresa funzionalità renale è l’aumento dell’escrezione urinaria.
  • 36. Insufficienza renale cronica Rappresenta l’esito di lesioni progressive del parenchima renale, e non è mai reversibile. La riduzione della funzione renale dipende dalla progressiva riduzione del numero dei nefroni funzionanti. Il rene perde la capacità di concentrare l’urina, si ha perdita di sodio con aumento, per contrapposizione, di potassio con aumento della sua concentrazione ematica; l’equilibrio acido-base è alterato. Questa patologia è incompatibile con la vita, attualmente la sopravvivenza è assicurata dall’emodialisi e dal trapianto renale. Uremia Sindrome associata alla ritenzione delle scorie metaboliche non eliminate dal rene, principalmente l’urea. Rappresenta l’esito di una grave insufficienza renale acuta o cronica, con interessamento di numerosi apparati Sistema nervoso cefalea, apatia, sonnolenza, stato confusionale, coma Apparato muscolare ipereccitabilità (iperpotassiemia), tremori Apparato digerente anoressia, vomito, diarrea, gastrite Apparato cardiocircolatorio insufficienza cardiaca, arresto cardiaco da iperpotassiemia Apparato respiratorio alito urinoso, dispnea, polmonite uremica Apparato cutaneo prurito e lesioni da grattamento, depositi di urea Sistema emopoietico anemia (deficit di produzione di eritropoietina), manifestazioni emorragiche
  • 37. Trumi apparato urinario Traumi del rene Chiusi (90%) da trauma diretto o indiretto, con conseguenti Lesioni parenchimali sottocapsulari (ecchimosi, ematomi, rottura interstiziale) Lesioni parenchimali con lacerazione della capsula(rotture corticali complete, lesioni da scoppio) Lesioni combinate Segno di un trauma renale è il dolore lombare e l’ematuria micro o macroscopica. Ferite penetranti I segni principali sono ematuria fuoriuscita di urina dalla ferita Traumi della vescica Possono interessare direttamente o indirettamente la vescica (secondari a frattura del bacino) Si può avere la rottura specialmente se la vescica è piena Traumi dell’uretra Appannaggio esclusivo del sesso maschile, possono dividersi in Rottura uretra anteriore (peniena e bulboperineale) che provoca dolore lancinante e fuoriuscita di sangue, E successiva formazione di ematoma dallo scroto fino all’ano Rottura uretra posteriore (membranosa) nel corso di fratture del bacino co uretrorragia e ritenzione urinaria
  • 38. Patologie vescicali Calcolosi vescicale È l’inevitabile conseguenza del ristagno di urina in vescica e dell’infezione che ne consegue. Le cause che più frequentemente contribuiscono alla formazione dei calcoli vescicali sono le patologie a carico della prostata (ipertrofia e tumori), la sclerosi del collo vescicale, la vescica neurologica, i restringimenti uretrali. Prolasso vescicale (cistocele) esclusivo della donna, il prolasso a volte può interessare anche l’utero. Questa alterazione comporta un senso di peso pelvico e perineale e poi i disturbi vescicali (tenesmo, disuria incontinenza ecc) Tumori vescicali possono essere Benigni (papillomi di origine epiteliale) localizzati prevalentemente nel trigono Maligni carcinomi di origine epiteliale