2. SISTEMA DIGERENTE
La digestione avviene in quattro fasi in sequenza:
Frammentazione meccanica: il
cibo è masticato, insalivato e
rimescolato.
Tutto questo per triturare il più
possibile il cibo (azione fisica).
Digestione chimica: consiste in una
serie di reazioni chimiche, catalizzate
(favorite) da enzimi contenuti nei succhi
digestivi, che hanno lo scopo di
trasformare le molecole degli
alimenti in molecole più piccole, ca
paci di attraversare le pareti del tubo
digerente per passare nel sangue
(azione chimica).
Assorbimento: fa passare nel
sangue le piccole molecole di
alimento; il sistema circolatorio
provvederà poi a trasportarle a tutte
le cellule del corpo che le
utilizzeranno sia per produrre
energia, sia per costruire nuove
sostanze.
Espulsione delle sostanze di
scarto: durante la digestione
alcune sostanze non sono
utilizzate dal corpo e non
vengono assorbite. Questi scarti
(o rifiuti) sono espulsi attraverso
l'ano (feci).
3. al sistema circolatorio che trasporta le sostanze nutritive alle
cellule
Il sistema digerente è, pertanto, strettamente collegato
Quindi entra in gioco il sistema respiratorio, che ha il compito di portare
all'interno del corpo l'ossigeno necessario per la respirazione cellulare.
Solo la stretta collaborazione tra i tre sistemi può far sì che la
nutrizione raggiunga i suoi scopi:
fornire "materiali da costruzione" per produrre nuove sostanze;
fornire sostanze capaci di liberare energia
Nelle cellule le sostanze nutritive sono rielaborate per produrre
nuove sostanze oppure "bruciate" per produrre energia.
SISTEMA DIGERENTE
4. BOCCA
Per riassumere il sistema digerente è un lungo tubo (tubo digerente), di varia
sezione, che nei suoi vari tratti prende i seguenti nomi:
ESOFAGO
STOMACO
(LARINGE)FARINGE
SISTEMA DIGERENTE
INTESTINO TENUE
INTESTINO CRASSO
ANO
5. GHIANDOLE SALIVARI
ORGANI ANNESSI al tubo digerente e che scaricano le loro sostanze liquide nel tubo
digerente, sono:
FEGATO
Scaricano la saliva in
bocca
PANCREAS
SISTEMA DIGERENTE
Scarica la bile
nell’intestino tenue
Scarica il succo
pancreatico
nell’intestino
tenue
6. LA BOCCA, I DENTI E LE GHIANDOLE
SALIVARI
• La bocca è la
prima porzione
del tubo
digerente ed è
costituita da una
cavità, cavo
orale,
comunicante con
l’esterno.
7. LA BOCCA, I DENTI E LE GHIANDOLE
SALIVARI
• I denti sono organi infissi in cavità
scavate nelle ossa mascellari, gli alveoli
dentari. In ogni dente si identifica una
parte visibile all’esterno, la corona,
una parte infissa nell’alveolo, la radice,
e la zona di collegamento, detta
colletto.
• I denti sono costituiti da un tipo di
tessuto osseo molto duro detto
dentina o avorio; la corona è rivestita
dallo smalto, una sostanza molto dura
e resistente, fortemente mineralizzata.
All’interno del dente si trova una
cavità, nella quale è contenuta la polpa
dentaria, alla quale arrivano vasi
sanguigni e fibre nervose.
8. • Le ghiandole salivari
hanno dei condotti che
trasportano la saliva in
bocca.
• La saliva è un liquido
formato da acqua e da
alcune sostanze
chimiche, dette enzimi,
fra cui il lisozima e la
ptialina. Il lisozima è
un antisettico, efficace
contro i batteri; la
ptialina è il primo
enzima digestivo.
LA BOCCA, I DENTI E LE GHIANDOLE
SALIVARI
9. • Il cibo dopo la masticazione è spinto nella faringe, organo
costituito da un tubo situato nella parte posteriore della cavità
orale, che è comune sia all’apparato digerente che a quello
respiratorio.
• Nel suo tratto superiore si trovano le aperture delle fosse nasali
e quelle delle tube uditive. Nel tratto inferiore la faringe
comunica con la laringe e con l’esofago.
• La comunicazione con la laringe avviene attraverso un’apertura,
detta glottide, che è chiusa al passaggio del cibo da una
cartilagine appiattita detta epiglottide.
LA FARINGE E L’ESOFAGO
10.
11. LA FARINGE E L’ESOFAGO
La faringe prosegue verso il basso
con l’esofago, un tubo (lungo 25
cm) che attraversa il diaframma e
arriva allo stomaco.
12. L’esofago è rivestito
di muscoli che si
contraggono
dall’alto in basso,
permettendo così
l’avanzamento del
cibo verso lo
stomaco.
LA FARINGE E L’ESOFAGO
13. 13
Lo stomaco presenta tre strati
di muscoli e, all’interno, una
mucosa nella quale si trovano
milioni di ghiandole
(GASTRICHE).
LA DIGESTIONE GASTrIcA
LE GHIANDOLE GASTRICHE
PRODUCONO
SUCCO
GASTRICO
MUCO
14. 14
LA DIGESTIONE GASTrIcA
SUCCO GASTRICO COMPOSTO DA
HCl (acido cloridrico)
Rende l’ambiente dello
stomaco molto acido (1-2
di pH) per attivare
l’azione dell’enzima
pepsina e per attivare
una barriera contro i
microrganismi
pericolosi.
Enzimi
Sono vari e uno di questi è la
pepsina che inizia la
digestione delle proteine,
rompendo le lunghe catene di
amminoacidi in catene più
corte dette polipeptidi.
15. 15
A questo punto il bolo si è
trasformato in una massa
semiliquida detta chimo,
che passa nell’intestino
tenue (duodeno) attraverso
il piloro. Nell’intestino si
completa la digestione con
due importanti fasi: la
digestione enterica e
l’assorbimento.
LA DIGESTIONE GASTrIcA
16. 16
LA DIGESTIONE GASTrIcA
MUCO (mucina)
È formato da sostanze
(polisaccaridi) che
rivestono le pareti dello
stomaco per proteggerlo
dall’azione dell’acido
cloridrico e degli enzimi
(ULCERA).
ULCERA
17. L’esofago comunica con lo
stomaco attraverso una
valvola detta cardias.
Lo stomaco ha la forma di un
sacco allungato e le sue
pareti sono formate da fibre
muscolari, che con le loro
contrazioni rimescolano e
amalgamano il cibo durante
la digestione.
L0 STOMAcO E L’INTESTINO
18. L’intestino, un lungo tubo
aggrovigliato è avvolto da
una membrana, il
peritoneo, e si divide in due
parti: l’intestino tenue e
l’intestino crasso.
L0 STOMAcO E L’INTESTINO
19. L’intestino tenue è lungo
circa 8 m e si suddivide in
duodeno, digiuno ed
ileo.
Nel duodeno ci sono gli
sbocchi del fegato e del
pancreas, mentre nella
parete interna del
digiuno e dell’ileo ci
sono le ghiandole
enteriche (o ghiandole
intestinali) che secernono
il succo enterico.
L0 STOMACO E L’INTESTINO
20. L’intestino crasso
comunica con l’ileo per
mezzo della valvola
ileo-cecale. È lungo
circa 2 m ed è più
grosso dell’intestino
tenue; è formato da
una serie di
rigonfiamenti separati
da strozzature.
L0 STOMACO E L’INTESTINO
21. L’intestino crasso si
divide in tre parti:
cieco, colon e retto. Il
cieco è una parte a
fondo cieco e termina
con un sottile budello:
l’appendice ileo-cecale
(la cui infiammazione
causa l’appendicite).
L0 STOMACO E L’INTESTINO
22. Al cieco segue il colon
(colon ascendente,
trasverso e colon
discendente, continuando
poi nel retto, ultima parte
dell’intestino che sbocca
all’esterno attraverso
l’apertura anale.
Nell’intestino crasso è
presente la flora batterica.
L0 STOMACO E L’INTESTINO