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SISTEMA DIGERENTE
Fatto da :
Lorenzo D’Angelo
Valerio Corsi
Andrea Galletti
Mirko Colletti
SISTEMA DIGERENTE
La digestione avviene in quattro fasi in sequenza:
Frammentazione meccanica: il
cibo è masticato, insalivato e
rimescolato.
Tutto questo per triturare il più
possibile il cibo (azione fisica).
Digestione chimica: consiste in una
serie di rea­zioni chimiche, catalizzate
(favorite) da enzimi contenuti nei succhi
digestivi, che hanno lo scopo di
trasformare le molecole degli
alimenti in molecole più piccole, ca­
paci di attraversare le pareti del tubo
dige­rente per passare nel sangue
(azione chimica).
Assorbimento: fa passare nel
sangue le piccole molecole di
alimento; il si­stema circolatorio
provvederà poi a trasportarle a tutte
le cellule del cor­po che le
utilizzeranno sia per produrre
energia, sia per costruire nuove
sostanze.
Espulsione delle sostanze di
scarto: du­rante la digestione
alcune sostanze non so­no
utilizzate dal corpo e non
vengono as­sorbite. Questi scarti
(o rifiuti) sono espul­si attraverso
l'ano (feci).
al siste­ma circolatorio che trasporta le so­stanze nutritive alle
cellule
Il sistema digerente è, pertanto, strettamente collegato
Quindi entra in gioco il sistema respiratorio, che ha il compito di portare
all'interno del corpo l'ossigeno necessario per la respirazione cellulare.
Solo la stretta collaborazione tra i tre siste­mi può far sì che la
nutrizione raggiunga i suoi scopi:
fornire "materiali da costruzione" per produrre nuove sostanze;
fornire sostanze capaci di liberare energia
Nelle cellule le sostanze nutritive sono rie­laborate per produrre
nuove sostanze oppure "bruciate" per produrre energia.
SISTEMA DIGERENTE
BOCCA
Per riassumere il sistema digerente è un lungo tubo (tubo digerente), di varia
sezione, che nei suoi vari tratti prende i seguenti nomi:
ESOFAGO
STOMACO
(LARINGE)­FARINGE
SISTEMA DIGERENTE
INTESTINO TENUE
INTESTINO CRASSO
ANO
GHIANDOLE SALIVARI
ORGANI ANNESSI al tubo digerente e che scaricano le loro sostanze liquide nel tubo
digerente, sono:
FEGATO
Scaricano la saliva in
bocca
PANCREAS
SISTEMA DIGERENTE
Scarica la bile
nell’intestino tenue
Scarica il succo
pancreatico
nell’intestino
tenue
LA BOCCA, I DENTI E LE GHIANDOLE
SALIVARI
• La bocca è la
prima porzione
del tubo
digerente ed è
costituita da una
cavità, cavo
orale,
comunicante con
l’esterno.
LA BOCCA, I DENTI E LE GHIANDOLE
SALIVARI
• I denti sono organi infissi in cavità
scavate nelle ossa mascellari, gli alveoli
dentari. In ogni dente si identifica una
parte visibile all’esterno, la corona,
una parte infissa nell’alveolo, la radice,
e la zona di collegamento, detta
colletto.
• I denti sono costituiti da un tipo di
tessuto osseo molto duro detto
dentina o avorio; la corona è rivestita
dallo smalto, una sostanza molto dura
e resistente, fortemente mineralizzata.
All’interno del dente si trova una
cavità, nella quale è contenuta la polpa
dentaria, alla quale arrivano vasi
sanguigni e fibre nervose.
• Le ghiandole salivari
hanno dei condotti che
trasportano la saliva in
bocca.
• La saliva è un liquido
formato da acqua e da
alcune sostanze
chimiche, dette enzimi,
fra cui il lisozima e la
ptialina. Il lisozima è
un antisettico, efficace
contro i batteri; la
ptialina è il primo
enzima digestivo.
LA BOCCA, I DENTI E LE GHIANDOLE
SALIVARI
• Il cibo dopo la masticazione è spinto nella faringe, organo
costituito da un tubo situato nella parte posteriore della cavità
orale, che è comune sia all’apparato digerente che a quello
respiratorio.
• Nel suo tratto superiore si trovano le aperture delle fosse nasali
e quelle delle tube uditive. Nel tratto inferiore la faringe
comunica con la laringe e con l’esofago.
• La comunicazione con la laringe avviene attraverso un’apertura,
detta glottide, che è chiusa al passaggio del cibo da una
cartilagine appiattita detta epiglottide.
LA FARINGE E L’ESOFAGO
LA FARINGE E L’ESOFAGO
La faringe prosegue verso il basso
con l’esofago, un tubo (lungo 25
cm) che attraversa il diaframma e
arriva allo stomaco.
L’esofago è rivestito
di muscoli che si
contraggono
dall’alto in basso,
permettendo così
l’avanzamento del
cibo verso lo
stomaco.
LA FARINGE E L’ESOFAGO
13
Lo stomaco presenta tre strati
di muscoli e, all’interno, una
mucosa nella quale si trovano
milioni di ghiandole
(GASTRICHE).
LA DIGESTIONE GASTrIcA
LE GHIANDOLE GASTRICHE
PRODUCONO
SUCCO
GASTRICO
MUCO
14
LA DIGESTIONE GASTrIcA
SUCCO GASTRICO COMPOSTO DA
HCl (acido cloridrico)
Rende l’ambiente dello
stomaco molto acido (1-2
di pH) per attivare
l’azione dell’enzima
pepsina e per attivare
una barriera contro i
microrganismi
pericolosi.
Enzimi
Sono vari e uno di questi è la
pepsina che inizia la
digestione delle proteine,
rompendo le lunghe catene di
amminoacidi in catene più
corte dette polipeptidi.
15
A questo punto il bolo si è
trasformato in una massa
semiliquida detta chimo,
che passa nell’intestino
tenue (duodeno) attraverso
il piloro. Nell’intestino si
completa la digestione con
due importanti fasi: la
digestione enterica e
l’assorbimento.
LA DIGESTIONE GASTrIcA
16
LA DIGESTIONE GASTrIcA
MUCO (mucina)
È formato da sostanze
(polisaccaridi) che
rivestono le pareti dello
stomaco per proteggerlo
dall’azione dell’acido
cloridrico e degli enzimi
(ULCERA).
ULCERA
L’esofago comunica con lo
stomaco attraverso una
valvola detta cardias.
Lo stomaco ha la forma di un
sacco allungato e le sue
pareti sono formate da fibre
muscolari, che con le loro
contrazioni rimescolano e
amalgamano il cibo durante
la digestione.
L0 STOMAcO E L’INTESTINO
L’intestino, un lungo tubo
aggrovigliato è avvolto da
una membrana, il
peritoneo, e si divide in due
parti: l’intestino tenue e
l’intestino crasso.
L0 STOMAcO E L’INTESTINO
L’intestino tenue è lungo
circa 8 m e si suddivide in
duodeno, digiuno ed
ileo.
Nel duodeno ci sono gli
sbocchi del fegato e del
pancreas, mentre nella
parete interna del
digiuno e dell’ileo ci
sono le ghiandole
enteriche (o ghiandole
intestinali) che secernono
il succo enterico.
L0 STOMACO E L’INTESTINO
L’intestino crasso
comunica con l’ileo per
mezzo della valvola
ileo-cecale. È lungo
circa 2 m ed è più
grosso dell’intestino
tenue; è formato da
una serie di
rigonfiamenti separati
da strozzature.
L0 STOMACO E L’INTESTINO
L’intestino crasso si
divide in tre parti:
cieco, colon e retto. Il
cieco è una parte a
fondo cieco e termina
con un sottile budello:
l’appendice ileo-cecale
(la cui infiammazione
causa l’appendicite).
L0 STOMACO E L’INTESTINO
Al cieco segue il colon
(colon ascendente,
trasverso e colon
discendente, continuando
poi nel retto, ultima parte
dell’intestino che sbocca
all’esterno attraverso
l’apertura anale.
Nell’intestino crasso è
presente la flora batterica.
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Sistema digerente Colletti,Corsi,D'Angelo,Galletti

  • 1. SISTEMA DIGERENTE Fatto da : Lorenzo D’Angelo Valerio Corsi Andrea Galletti Mirko Colletti
  • 2. SISTEMA DIGERENTE La digestione avviene in quattro fasi in sequenza: Frammentazione meccanica: il cibo è masticato, insalivato e rimescolato. Tutto questo per triturare il più possibile il cibo (azione fisica). Digestione chimica: consiste in una serie di rea­zioni chimiche, catalizzate (favorite) da enzimi contenuti nei succhi digestivi, che hanno lo scopo di trasformare le molecole degli alimenti in molecole più piccole, ca­ paci di attraversare le pareti del tubo dige­rente per passare nel sangue (azione chimica). Assorbimento: fa passare nel sangue le piccole molecole di alimento; il si­stema circolatorio provvederà poi a trasportarle a tutte le cellule del cor­po che le utilizzeranno sia per produrre energia, sia per costruire nuove sostanze. Espulsione delle sostanze di scarto: du­rante la digestione alcune sostanze non so­no utilizzate dal corpo e non vengono as­sorbite. Questi scarti (o rifiuti) sono espul­si attraverso l'ano (feci).
  • 3. al siste­ma circolatorio che trasporta le so­stanze nutritive alle cellule Il sistema digerente è, pertanto, strettamente collegato Quindi entra in gioco il sistema respiratorio, che ha il compito di portare all'interno del corpo l'ossigeno necessario per la respirazione cellulare. Solo la stretta collaborazione tra i tre siste­mi può far sì che la nutrizione raggiunga i suoi scopi: fornire "materiali da costruzione" per produrre nuove sostanze; fornire sostanze capaci di liberare energia Nelle cellule le sostanze nutritive sono rie­laborate per produrre nuove sostanze oppure "bruciate" per produrre energia. SISTEMA DIGERENTE
  • 4. BOCCA Per riassumere il sistema digerente è un lungo tubo (tubo digerente), di varia sezione, che nei suoi vari tratti prende i seguenti nomi: ESOFAGO STOMACO (LARINGE)­FARINGE SISTEMA DIGERENTE INTESTINO TENUE INTESTINO CRASSO ANO
  • 5. GHIANDOLE SALIVARI ORGANI ANNESSI al tubo digerente e che scaricano le loro sostanze liquide nel tubo digerente, sono: FEGATO Scaricano la saliva in bocca PANCREAS SISTEMA DIGERENTE Scarica la bile nell’intestino tenue Scarica il succo pancreatico nell’intestino tenue
  • 6. LA BOCCA, I DENTI E LE GHIANDOLE SALIVARI • La bocca è la prima porzione del tubo digerente ed è costituita da una cavità, cavo orale, comunicante con l’esterno.
  • 7. LA BOCCA, I DENTI E LE GHIANDOLE SALIVARI • I denti sono organi infissi in cavità scavate nelle ossa mascellari, gli alveoli dentari. In ogni dente si identifica una parte visibile all’esterno, la corona, una parte infissa nell’alveolo, la radice, e la zona di collegamento, detta colletto. • I denti sono costituiti da un tipo di tessuto osseo molto duro detto dentina o avorio; la corona è rivestita dallo smalto, una sostanza molto dura e resistente, fortemente mineralizzata. All’interno del dente si trova una cavità, nella quale è contenuta la polpa dentaria, alla quale arrivano vasi sanguigni e fibre nervose.
  • 8. • Le ghiandole salivari hanno dei condotti che trasportano la saliva in bocca. • La saliva è un liquido formato da acqua e da alcune sostanze chimiche, dette enzimi, fra cui il lisozima e la ptialina. Il lisozima è un antisettico, efficace contro i batteri; la ptialina è il primo enzima digestivo. LA BOCCA, I DENTI E LE GHIANDOLE SALIVARI
  • 9. • Il cibo dopo la masticazione è spinto nella faringe, organo costituito da un tubo situato nella parte posteriore della cavità orale, che è comune sia all’apparato digerente che a quello respiratorio. • Nel suo tratto superiore si trovano le aperture delle fosse nasali e quelle delle tube uditive. Nel tratto inferiore la faringe comunica con la laringe e con l’esofago. • La comunicazione con la laringe avviene attraverso un’apertura, detta glottide, che è chiusa al passaggio del cibo da una cartilagine appiattita detta epiglottide. LA FARINGE E L’ESOFAGO
  • 10.
  • 11. LA FARINGE E L’ESOFAGO La faringe prosegue verso il basso con l’esofago, un tubo (lungo 25 cm) che attraversa il diaframma e arriva allo stomaco.
  • 12. L’esofago è rivestito di muscoli che si contraggono dall’alto in basso, permettendo così l’avanzamento del cibo verso lo stomaco. LA FARINGE E L’ESOFAGO
  • 13. 13 Lo stomaco presenta tre strati di muscoli e, all’interno, una mucosa nella quale si trovano milioni di ghiandole (GASTRICHE). LA DIGESTIONE GASTrIcA LE GHIANDOLE GASTRICHE PRODUCONO SUCCO GASTRICO MUCO
  • 14. 14 LA DIGESTIONE GASTrIcA SUCCO GASTRICO COMPOSTO DA HCl (acido cloridrico) Rende l’ambiente dello stomaco molto acido (1-2 di pH) per attivare l’azione dell’enzima pepsina e per attivare una barriera contro i microrganismi pericolosi. Enzimi Sono vari e uno di questi è la pepsina che inizia la digestione delle proteine, rompendo le lunghe catene di amminoacidi in catene più corte dette polipeptidi.
  • 15. 15 A questo punto il bolo si è trasformato in una massa semiliquida detta chimo, che passa nell’intestino tenue (duodeno) attraverso il piloro. Nell’intestino si completa la digestione con due importanti fasi: la digestione enterica e l’assorbimento. LA DIGESTIONE GASTrIcA
  • 16. 16 LA DIGESTIONE GASTrIcA MUCO (mucina) È formato da sostanze (polisaccaridi) che rivestono le pareti dello stomaco per proteggerlo dall’azione dell’acido cloridrico e degli enzimi (ULCERA). ULCERA
  • 17. L’esofago comunica con lo stomaco attraverso una valvola detta cardias. Lo stomaco ha la forma di un sacco allungato e le sue pareti sono formate da fibre muscolari, che con le loro contrazioni rimescolano e amalgamano il cibo durante la digestione. L0 STOMAcO E L’INTESTINO
  • 18. L’intestino, un lungo tubo aggrovigliato è avvolto da una membrana, il peritoneo, e si divide in due parti: l’intestino tenue e l’intestino crasso. L0 STOMAcO E L’INTESTINO
  • 19. L’intestino tenue è lungo circa 8 m e si suddivide in duodeno, digiuno ed ileo. Nel duodeno ci sono gli sbocchi del fegato e del pancreas, mentre nella parete interna del digiuno e dell’ileo ci sono le ghiandole enteriche (o ghiandole intestinali) che secernono il succo enterico. L0 STOMACO E L’INTESTINO
  • 20. L’intestino crasso comunica con l’ileo per mezzo della valvola ileo-cecale. È lungo circa 2 m ed è più grosso dell’intestino tenue; è formato da una serie di rigonfiamenti separati da strozzature. L0 STOMACO E L’INTESTINO
  • 21. L’intestino crasso si divide in tre parti: cieco, colon e retto. Il cieco è una parte a fondo cieco e termina con un sottile budello: l’appendice ileo-cecale (la cui infiammazione causa l’appendicite). L0 STOMACO E L’INTESTINO
  • 22. Al cieco segue il colon (colon ascendente, trasverso e colon discendente, continuando poi nel retto, ultima parte dell’intestino che sbocca all’esterno attraverso l’apertura anale. Nell’intestino crasso è presente la flora batterica. L0 STOMACO E L’INTESTINO