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Attualità e prospettive dell’economia
        internazionale e domestica
                                      Andrea Beretta Zanoni




Vicenza, 3 dicembre 2012
Più luci che ombre ?
                                    • Dopo due mesi di flessione la produzione industriale cinese ad ottobre è ripartita

                                     (con indice PMI a 50,2)
                                    • Ad ottobre negli USA creati 158.000 posti di lavoro (sopra le previsioni) e l’indice

                                     ISM manifatturiero è stato rilevato sopra le attese. L’indice Case-Shiller è in
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                                     tendenziale salita (non si spende quando il mutuo residuo è più alto del valore della
                                     casa).Nuove costruzioni mese settembre +15%.
                                    • In UK (complice le Olimpiadi e il giubileo per i 60 anni del Regno di E.) il PIL del III

                                     trim. 12 cresce +1% (miglior risultato trimestrali degli ultimi cinque anni). Produzione
                                     industriale salita a sorpresa di 1,1%.
                                    • La crisi finanziaria in Europa è al momento sotto controllo. I rendimenti dei BTp a 10

                                     anni sono scesi dal 7% al 5% (e quelli a breve stanno tornando ad un fisiologico 2-
                                     3%). Lo spread viaggia sotto 350. A partire da luglio i capitali delle banche hanno
                                     riprese la strada verso Italia, Spagna e Portogallo (dopo la grande fuga). Sembra
                                     avviata la riforma bancaria in Europa (separazione tra retail e investment bank, con
                                     Londra apripista).
                                                                                                                            2
Più luci che ombre ?



                                    • Negli USA il tasso di inflazione stimato sul Treasury a 10 anni è più alto
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                                     di quello stimato sulla scadenza a 30 anni: è un fenomeno che a volte
                                     anticipa fasi recessive. Paura del fiscal cliff? (tagli automatici al bilancio e
                                     aumenti nelle tasse per 600 mld).
                                    • Stime al ribasso per l’economia tedesca: da previsioni 2013 di crescita

                                     pari a +1,7% siamo scesi a +0,7%.
                                    • Più in generale le previsioni per gli ultimi mesi dell’anno nell’Eurozona

                                     sona al ribasso (possibile contrazione dello 0,4%) con ricadute anche sul
                                     2013 (stime OCSE -0,1). Disoccupazione EU 2013 11,9%.




                                                                                                                   3
Italia


                                     • La stima di chiusura del 2012 per l’Italia è di una contrazione del 2,3%

                                      con una domanda interna che si riduce del 5% (investimenti -7,2%,
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                                      consumi -3,2% !). Disoccupazione a 10,6% (in salita), proiezione 2013
                                      11,4%
                                     • Nel 2013 attualmente le stime prevedono un’ulteriore contrazione da

                                      0,5% a 1% de PIL, con una domanda interna ancora in calo e una
                                      disoccupazione in crescita a 11,4%
                                     • Nel 2012 la spesa delle famiglia cala del 3,2% e nel 2013 calerà di

                                      almeno 0,7%. Progressivo deterioramento delle condizioni reddituali
                                      interne (spesa/risparmio).



                                                                                                             4
In sintesi



                                    • Per il momento è stata tamponata la crisi finanziaria, o almeno i
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                                     problemi più urgenti (anche se la situazione generale rimane di grande
                                     fragilità e instabilità)
                                    • …. ma i danni sul versante produttivo e quindi sul reddito sono alti e

                                     sono visibili in particolare in questi mesi……(e ancor di più forse nei
                                     prossimi)
                                    • ….come in tutti i circoli viziosi che si rispettino se “questi mesi”

                                     dovessero essere troppi….
                                    • …allora anche la crisi finanziaria potrebbe tornare a manifestarsi




                                                                                                           5
Focus


                                    • Austerity sì… austerity no

                                    • Il traino degli emergenti: più realismo
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                                    • Politiche monetarie espansive: il punto

                                    • La riscoperta del manifatturiero: del nuovo manifatturiero

                                    • Italia




                                                                                                   6
Austerity ? Sì ma come ?

                                    • Nei primi giorni di ottobre nuovo studio del FMI, che avanza l’ipotesi di una

                                     sottovalutazione del moltiplicatore fiscale (0,5% nei modelli più utilizzati: un taglio
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                                     del deficit dello 1% crea meno crescita per lo 0,5%) contro un forbice che va dallo
                                     0,9% al 1,7%, calcolata dal 2008 ad oggi.
                                    • Il rischio dunque è che i programmi di rientro abbiano effetti recessi ancora più

                                     gravi di quanto si ipotizzasse. Peraltro si sono impegnati nella riduzione della
                                     spesa pubblica anche qui paesi che non hanno alcuna pressione da parte dei mercati
                                     finanziari (UK, Germania).
                                    • Il FMI conclude ricordando che il risanamento, necessario sul piano finanziario,

                                     dovrebbe essere una maratona e non uno sprint; e che gli obiettivi devono essere
                                     strutturali e non nominali. Secondo dati empirici aggiustamenti fiscali superiori al 2%
                                     del PIL sono rischiosi.




                                                                                                                          7
Il traino degli emergenti

                                    • Il PIL dei paesi emergenti è pari al 38% del PIL globale. Il loro ruolo e la loro

                                     rilevanza è fuori discussione
                                    • Tuttavia, non si può pensare che le esportazioni verso questi paesi siano la soluzione
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                                     strutturale.
                                           1.   Siamo tutti interconnessi (un quinto delle loro esportazioni in Europa) e per
                                                di più gli emergenti non hanno ancora una domanda interna matura
                                           2.   In parte le crescite a due cifre sono state “drogate” (l’immobiliare in Cina,
                                                l’export di materie prime a prezzi elevati per il Brasile, il Sudafrica, la
                                                Russia….)
                                           3.   E’ e sarà fisiologico un loro       rallentamento (peraltro necessario per
                                                riequilibrare le bilance dei pagamenti)
                                           4.   Quando la domanda aggregata è in continuo calo non si può pensare di
                                                risolvere il problema con le esportazioni. Domanda aggregata europea ?



                                                                                                                           8
Politiche monetarie espansive

                                    • “Il mondo assomiglia sempre più al Giappone”: tassi schiacciati verso lo zero e

                                     misure di allentamento non convenzionali.
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                                    • Gli interventi americani ed europei a difesa della stabilità dei mercati sono stati

                                     provvidenziali ed hanno evitato il peggio
                                    • Ma nell’ottica dello stimolo all’economia (Usa in particolare) i risultati sono stati

                                     deludenti (come in Giappone): è vero che da questo punto di vista alla peggio “non
                                     servono a nulla?”.
                                    • Il terreno è sconosciuto: ad esempio, bassi tassi di interesse per un prolungato

                                     periodo di tempo in un paese con molto risparmio e molti pensionati potrebbero
                                     deprimere ulteriormente i consumi…..; oppure distorsioni speculative nei mercati
                                     delle materie prime…. E ancora: strategie di rientro non propriamente
                                     “meccaniche”.




                                                                                                                         9
La riscoperta del manifatturiero

                                    • Gli anni 2000 hanno visto un calo del peso del manifatturiero in tutto il mondo

                                     occidentale: dal 2000 al 2010 l’incidenza sul PIL della produzione è scesa dal 21% al
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                                     16,8% in Italia, dal 22,9% al 20,7% in Germania, dal 17,4% al 11,5% in UK, dal 15,3
                                     al 12,7% in USA, dal 21,3% al 19,4% in Giappone.
                                    • In parte il calo è fisiologico, perché i servizi tendono a crescere con la maggiore

                                     complessità economica e sociale.
                                    • Oltre un certo livello però il rischio è di perdere la maggior spinta propulsiva sulla

                                     produttività che proviene dal manifatturiero (maggiore tecnologia, più innovazione,
                                     più impatto sull’occupazione, più conoscenza diffusa).
                                    • Grande ritorno di entusiasmo a livello europeo (Commissione ha fissato l’obiettivo

                                     di passare dall’attuale 15,6% del PIL al 20%, entro il 2020); a livello USA (vittoria di
                                     Obama) a anche in paesi come UK (investimenti esteri e accordi sindacali).




                                                                                                                          10
Follow us on www.gdrstrategia.com   Con alcune novità
Ad esempio

                                         Dinamica dei costi della R&S per un nuovo farmaco a livello
                                                     mondiale, (stima in milioni di dollari)
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                                                  1400                         1.300
                                                                                lancio
                                                  1200

                                                                                fase III
                                                  1000
                                                             800
                                                   800       lancio             faseII
                                                            fase III
                                                   600                          faseI
                                                             faseII           pre-clinica
                                                   400     pre-clinica

                                                            discovery          discovery
                                                   200

                                                    0
                                                             2001              oggi
Più in generale
                                          Contenuto tecnologico del manifatturiero
                                          Peso percentuale dei settosettori sul totale
                                                              Alta        Media alta     Media bassa   Bassa
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                                           Italia             7,3           28,1            31,5       33,1

                                           Germania           10,4          45,4            24,2       20,0

                                           Francia            15,1          29,2            28,1       27,6

                                           Spagna             5,2           27,9            33,5       33,4

                                           UK                 14,1          28,7            23,9       33,2

                                           Media              10,4          31,9            28,2       29,5




                                          OCSE, 2011
Italia


                                               Produttività del lavoro (numeri indice; 2005=base 100)
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                                       110

                                                                                                                                                                                                       Francia
                                       105


                                       100                                                                                                                                                             Germania

                                        95
                                                                                                                                                                                                       Italia
                                        90


                                        85
                                                                                                                                                                                                       Regno Unito


                                        80                                                                                                               La produttività italiana non
                                        75
                                                                                                                                                        cresce dal 2005 (e nel 1990
                                                                                                                                                        eravamo i primi del gruppo
                                        70
                                                                                                                                                               considerato)
                                        65




                                                                                                                                                                                                2011
                                                                         1994




                                                                                                                                               2004
                                             1990

                                                    1991

                                                           1992

                                                                  1993



                                                                                1995

                                                                                       1996

                                                                                              1997

                                                                                                     1998

                                                                                                            1999

                                                                                                                   2000

                                                                                                                          2001

                                                                                                                                 2002

                                                                                                                                        2003



                                                                                                                                                      2005

                                                                                                                                                             2006

                                                                                                                                                                    2007

                                                                                                                                                                           2008

                                                                                                                                                                                  2009

                                                                                                                                                                                         2010
Produttività e PIL




                                                             CAGR*
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                                                                                CAGR* PIL           Cumulato incrementi
                                                         produttività del
                                                                            (a prezzi costanti),    annuali PIL (mld $ a
                                                             lavoro,
                                                                                   ’01-’11         prezzi costanti), ’01-’11
                                                             ’01-’11
                                      Italia                  0,0%                 0,2%                     66,9
                                      Francia                 1,1%                 1,1%                     232,9
                                      Germania                1,1%                 1,1%                     337,2
                                      Regno Unito             1,5%                 1,6%                     343,2
                                      Media FR-GER-UK         1,2%                 1,3%                     304,4
Simulazione

                                         Correlazione tra var. % annua della produttività del lavoro
                                        (asse x) e var. % annua del PIL (asse y) in Italia, 2001-2011

                                          5%
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                                          4%
                                          3%
                                          2%
                                          1%
                                          0%
                                         -1%
                                         -2%
                                         -3%
                                                                             y = 1,4303x + 0,0022
                                         -4%                                      R² = 0,6595
                                         -5%
                                         -6%
                                            -3%     -2%      -1%     0%       1%        2%          3%
La riscoperta del manifatturiero

                                                        PIL italiano (mld €)


                                      Mld € a prezzi                           CAGR ’01-’11: 1,9%
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                                         costanti




                                                                                CAGR ’01-’11: 0,2%
Proiezioni FMI al 2018
                                    • Proiettando le previsioni attuali il FMI prevede che nel 2018 l’Italia avrà lo

                                     stesso reddito del 2008, con un PIL più basso di 10 punti percentuali
                                     rispetto alla media europea
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                                    • Se volessimo chiudere questo gap, dovremmo crescere nei prossimi cinque

                                     anni del 3% medio annuo.
                                    • Reperire risorse o liberare risorse ? Total tax rate 2012 è al 68,3% contro

                                     65,7% della Francia e il 46,8% della Germania. Implicit tax rate (imposte sul
                                     reddito più contributi sociali) pari al 42,6% del reddito da lavoro: la più alta
                                     d’Europa. Vincoli burocratici tra i più inefficienti d’Europa, pressione della
                                     regolamentazione asfissiante, bassa presenza nei settori industriali ad alta
                                     tecnologia….
                                    • Operazione straordinaria di promozione, sviluppo, liberalizzazione

                                     dell’offerta economica associata però ad una nuova politica degli
                                     investimenti in sede EU

                                                                                                                        18
Partendo da…

                                    • L’Italia è uno dei pochi paesi con un avanza primario consistente e strutturale,

                                     con un incremento della spesa pubblica tra i più modesti al mondo
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                                    • Ha un basso livello di indebitamento privato (che non è un bene in sé, ma lo è

                                     ora)
                                    • E’ uno dei pochi paesi in cui negli ultimi anni non sono scoppiate bolle nella

                                     valutazione degli asset o nel credito
                                    • Lo stock di risparmio privato è ancora alto (anche se in progressiva erosione)

                                    • Ha eccellenze in molti ambiti, tra cui la scuola, la sanità, l’università.

                                    • Ha una buona dinamicità imprenditoriale che si associa ad un brand nazionale

                                     molto attrattivo…
                                    • Ha un export dinamico e competitivo (anche se non sufficiente a trainare la

                                     crescita interna)….


                                                                                                                   19

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Relazione Prof. Beretta Zanoni alla conferenza "ANDAMENTO CONGIUNTURALE CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLE PROSPETTIVE ECONOMICHE DEL 2013"

  • 1. Attualità e prospettive dell’economia internazionale e domestica Andrea Beretta Zanoni Vicenza, 3 dicembre 2012
  • 2. Più luci che ombre ? • Dopo due mesi di flessione la produzione industriale cinese ad ottobre è ripartita (con indice PMI a 50,2) • Ad ottobre negli USA creati 158.000 posti di lavoro (sopra le previsioni) e l’indice ISM manifatturiero è stato rilevato sopra le attese. L’indice Case-Shiller è in Follow us on www.gdrstrategia.com tendenziale salita (non si spende quando il mutuo residuo è più alto del valore della casa).Nuove costruzioni mese settembre +15%. • In UK (complice le Olimpiadi e il giubileo per i 60 anni del Regno di E.) il PIL del III trim. 12 cresce +1% (miglior risultato trimestrali degli ultimi cinque anni). Produzione industriale salita a sorpresa di 1,1%. • La crisi finanziaria in Europa è al momento sotto controllo. I rendimenti dei BTp a 10 anni sono scesi dal 7% al 5% (e quelli a breve stanno tornando ad un fisiologico 2- 3%). Lo spread viaggia sotto 350. A partire da luglio i capitali delle banche hanno riprese la strada verso Italia, Spagna e Portogallo (dopo la grande fuga). Sembra avviata la riforma bancaria in Europa (separazione tra retail e investment bank, con Londra apripista). 2
  • 3. Più luci che ombre ? • Negli USA il tasso di inflazione stimato sul Treasury a 10 anni è più alto Follow us on www.gdrstrategia.com di quello stimato sulla scadenza a 30 anni: è un fenomeno che a volte anticipa fasi recessive. Paura del fiscal cliff? (tagli automatici al bilancio e aumenti nelle tasse per 600 mld). • Stime al ribasso per l’economia tedesca: da previsioni 2013 di crescita pari a +1,7% siamo scesi a +0,7%. • Più in generale le previsioni per gli ultimi mesi dell’anno nell’Eurozona sona al ribasso (possibile contrazione dello 0,4%) con ricadute anche sul 2013 (stime OCSE -0,1). Disoccupazione EU 2013 11,9%. 3
  • 4. Italia • La stima di chiusura del 2012 per l’Italia è di una contrazione del 2,3% con una domanda interna che si riduce del 5% (investimenti -7,2%, Follow us on www.gdrstrategia.com consumi -3,2% !). Disoccupazione a 10,6% (in salita), proiezione 2013 11,4% • Nel 2013 attualmente le stime prevedono un’ulteriore contrazione da 0,5% a 1% de PIL, con una domanda interna ancora in calo e una disoccupazione in crescita a 11,4% • Nel 2012 la spesa delle famiglia cala del 3,2% e nel 2013 calerà di almeno 0,7%. Progressivo deterioramento delle condizioni reddituali interne (spesa/risparmio). 4
  • 5. In sintesi • Per il momento è stata tamponata la crisi finanziaria, o almeno i Follow us on www.gdrstrategia.com problemi più urgenti (anche se la situazione generale rimane di grande fragilità e instabilità) • …. ma i danni sul versante produttivo e quindi sul reddito sono alti e sono visibili in particolare in questi mesi……(e ancor di più forse nei prossimi) • ….come in tutti i circoli viziosi che si rispettino se “questi mesi” dovessero essere troppi…. • …allora anche la crisi finanziaria potrebbe tornare a manifestarsi 5
  • 6. Focus • Austerity sì… austerity no • Il traino degli emergenti: più realismo Follow us on www.gdrstrategia.com • Politiche monetarie espansive: il punto • La riscoperta del manifatturiero: del nuovo manifatturiero • Italia 6
  • 7. Austerity ? Sì ma come ? • Nei primi giorni di ottobre nuovo studio del FMI, che avanza l’ipotesi di una sottovalutazione del moltiplicatore fiscale (0,5% nei modelli più utilizzati: un taglio Follow us on www.gdrstrategia.com del deficit dello 1% crea meno crescita per lo 0,5%) contro un forbice che va dallo 0,9% al 1,7%, calcolata dal 2008 ad oggi. • Il rischio dunque è che i programmi di rientro abbiano effetti recessi ancora più gravi di quanto si ipotizzasse. Peraltro si sono impegnati nella riduzione della spesa pubblica anche qui paesi che non hanno alcuna pressione da parte dei mercati finanziari (UK, Germania). • Il FMI conclude ricordando che il risanamento, necessario sul piano finanziario, dovrebbe essere una maratona e non uno sprint; e che gli obiettivi devono essere strutturali e non nominali. Secondo dati empirici aggiustamenti fiscali superiori al 2% del PIL sono rischiosi. 7
  • 8. Il traino degli emergenti • Il PIL dei paesi emergenti è pari al 38% del PIL globale. Il loro ruolo e la loro rilevanza è fuori discussione • Tuttavia, non si può pensare che le esportazioni verso questi paesi siano la soluzione Follow us on www.gdrstrategia.com strutturale. 1. Siamo tutti interconnessi (un quinto delle loro esportazioni in Europa) e per di più gli emergenti non hanno ancora una domanda interna matura 2. In parte le crescite a due cifre sono state “drogate” (l’immobiliare in Cina, l’export di materie prime a prezzi elevati per il Brasile, il Sudafrica, la Russia….) 3. E’ e sarà fisiologico un loro rallentamento (peraltro necessario per riequilibrare le bilance dei pagamenti) 4. Quando la domanda aggregata è in continuo calo non si può pensare di risolvere il problema con le esportazioni. Domanda aggregata europea ? 8
  • 9. Politiche monetarie espansive • “Il mondo assomiglia sempre più al Giappone”: tassi schiacciati verso lo zero e misure di allentamento non convenzionali. Follow us on www.gdrstrategia.com • Gli interventi americani ed europei a difesa della stabilità dei mercati sono stati provvidenziali ed hanno evitato il peggio • Ma nell’ottica dello stimolo all’economia (Usa in particolare) i risultati sono stati deludenti (come in Giappone): è vero che da questo punto di vista alla peggio “non servono a nulla?”. • Il terreno è sconosciuto: ad esempio, bassi tassi di interesse per un prolungato periodo di tempo in un paese con molto risparmio e molti pensionati potrebbero deprimere ulteriormente i consumi…..; oppure distorsioni speculative nei mercati delle materie prime…. E ancora: strategie di rientro non propriamente “meccaniche”. 9
  • 10. La riscoperta del manifatturiero • Gli anni 2000 hanno visto un calo del peso del manifatturiero in tutto il mondo occidentale: dal 2000 al 2010 l’incidenza sul PIL della produzione è scesa dal 21% al Follow us on www.gdrstrategia.com 16,8% in Italia, dal 22,9% al 20,7% in Germania, dal 17,4% al 11,5% in UK, dal 15,3 al 12,7% in USA, dal 21,3% al 19,4% in Giappone. • In parte il calo è fisiologico, perché i servizi tendono a crescere con la maggiore complessità economica e sociale. • Oltre un certo livello però il rischio è di perdere la maggior spinta propulsiva sulla produttività che proviene dal manifatturiero (maggiore tecnologia, più innovazione, più impatto sull’occupazione, più conoscenza diffusa). • Grande ritorno di entusiasmo a livello europeo (Commissione ha fissato l’obiettivo di passare dall’attuale 15,6% del PIL al 20%, entro il 2020); a livello USA (vittoria di Obama) a anche in paesi come UK (investimenti esteri e accordi sindacali). 10
  • 11. Follow us on www.gdrstrategia.com Con alcune novità
  • 12. Ad esempio Dinamica dei costi della R&S per un nuovo farmaco a livello mondiale, (stima in milioni di dollari) Follow us on www.gdrstrategia.com 1400 1.300 lancio 1200 fase III 1000 800 800 lancio faseII fase III 600 faseI faseII pre-clinica 400 pre-clinica discovery discovery 200 0 2001 oggi
  • 13. Più in generale Contenuto tecnologico del manifatturiero Peso percentuale dei settosettori sul totale Alta Media alta Media bassa Bassa Follow us on www.gdrstrategia.com Italia 7,3 28,1 31,5 33,1 Germania 10,4 45,4 24,2 20,0 Francia 15,1 29,2 28,1 27,6 Spagna 5,2 27,9 33,5 33,4 UK 14,1 28,7 23,9 33,2 Media 10,4 31,9 28,2 29,5 OCSE, 2011
  • 14. Italia Produttività del lavoro (numeri indice; 2005=base 100) Follow us on www.gdrstrategia.com 110 Francia 105 100 Germania 95 Italia 90 85 Regno Unito 80 La produttività italiana non 75 cresce dal 2005 (e nel 1990 eravamo i primi del gruppo 70 considerato) 65 2011 1994 2004 1990 1991 1992 1993 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2005 2006 2007 2008 2009 2010
  • 15. Produttività e PIL CAGR* Follow us on www.gdrstrategia.com CAGR* PIL Cumulato incrementi produttività del (a prezzi costanti), annuali PIL (mld $ a lavoro, ’01-’11 prezzi costanti), ’01-’11 ’01-’11 Italia 0,0% 0,2% 66,9 Francia 1,1% 1,1% 232,9 Germania 1,1% 1,1% 337,2 Regno Unito 1,5% 1,6% 343,2 Media FR-GER-UK 1,2% 1,3% 304,4
  • 16. Simulazione Correlazione tra var. % annua della produttività del lavoro (asse x) e var. % annua del PIL (asse y) in Italia, 2001-2011 5% Follow us on www.gdrstrategia.com 4% 3% 2% 1% 0% -1% -2% -3% y = 1,4303x + 0,0022 -4% R² = 0,6595 -5% -6% -3% -2% -1% 0% 1% 2% 3%
  • 17. La riscoperta del manifatturiero PIL italiano (mld €) Mld € a prezzi CAGR ’01-’11: 1,9% Follow us on www.gdrstrategia.com costanti CAGR ’01-’11: 0,2%
  • 18. Proiezioni FMI al 2018 • Proiettando le previsioni attuali il FMI prevede che nel 2018 l’Italia avrà lo stesso reddito del 2008, con un PIL più basso di 10 punti percentuali rispetto alla media europea Follow us on www.gdrstrategia.com • Se volessimo chiudere questo gap, dovremmo crescere nei prossimi cinque anni del 3% medio annuo. • Reperire risorse o liberare risorse ? Total tax rate 2012 è al 68,3% contro 65,7% della Francia e il 46,8% della Germania. Implicit tax rate (imposte sul reddito più contributi sociali) pari al 42,6% del reddito da lavoro: la più alta d’Europa. Vincoli burocratici tra i più inefficienti d’Europa, pressione della regolamentazione asfissiante, bassa presenza nei settori industriali ad alta tecnologia…. • Operazione straordinaria di promozione, sviluppo, liberalizzazione dell’offerta economica associata però ad una nuova politica degli investimenti in sede EU 18
  • 19. Partendo da… • L’Italia è uno dei pochi paesi con un avanza primario consistente e strutturale, con un incremento della spesa pubblica tra i più modesti al mondo Follow us on www.gdrstrategia.com • Ha un basso livello di indebitamento privato (che non è un bene in sé, ma lo è ora) • E’ uno dei pochi paesi in cui negli ultimi anni non sono scoppiate bolle nella valutazione degli asset o nel credito • Lo stock di risparmio privato è ancora alto (anche se in progressiva erosione) • Ha eccellenze in molti ambiti, tra cui la scuola, la sanità, l’università. • Ha una buona dinamicità imprenditoriale che si associa ad un brand nazionale molto attrattivo… • Ha un export dinamico e competitivo (anche se non sufficiente a trainare la crescita interna)…. 19