Come si può arrivare ad una piena occupazione e ad un miglior livello di educazione nazionale rispetto al punto di vista che è stato recentemente dichiarato da David Rosenberg (sia alla conferenza che anche in altri contesti), ossia sul fatto che quanto prima vedremo l'inflazione ed in contemporanea anche l'inizio di un mercato obbligazionario ribassista? Devo dire che questa cosa ha sorpreso molti di noi durante la sua presentazione che si è concentrata sul tema da un mercato obbligazionario rialzista ad uno ribassista. Ma è la ragione per la quale ha deciso di credere in questa cosa che ci ha lasciati ancora di più sorpresi. Io non penso di essere assolutamente in grado di esprimere, in questo breve spazio, le motivazioni che egli ha espresso in modo così impeccabile e molto dettagliatamente durante la sua presentazione ma cercherò di evidenziare alcuni dei punti più salienti.
Il Giappone nell’ultimo trimestre è cresciuto ad un ritmo del 3,5% su base annuale, un tasso così elevato non lo si vedeva da lungo tempo. Naturalmente, i funzionari del governo vedono tutto questo come una chiara conferma delle loro nuove politiche e senza dubbio decideranno che in futuro saranno necessarie ancora più azioni di questo tipo.
Nelle ultime tre settimane sto continuamente commentando quello che personalmente penso sia una folle strada che i giapponesi hanno intrapreso, e quello che penso possa essere considerato nella storia l'esperimento di politica monetaria più scandaloso, intrigante e disperato da parte di una grande potenza economica. I giapponesi stanno rapidamente arrivando al loro Endgame, ossia raggiungere il limite della loro capacità di prendere in prestito del denaro a tassi di interesse che siano economicamente sostenibili. Se i tassi di interesse sulle obbligazioni giapponesi arrivassero solo anche ad un mero 2,2%, l'80% delle entrate fiscali servirà solo per pagare gli interessi sul loro debito. Con un rapporto debito - PIL pari al 245% si trovano in una situazione profondamente disperata e loro lo sanno. E quando ci si trova in periodi disperati, sono necessarie solo delle misure disperate.
La madre che ha dipinto qualsiasi spazio fosse disponibileHoro Capital
Sono già diversi anni che scrivo che il Giappone è un moscone nella ricerca di un parabrezza. E a gennaio ho scritto che il 2013 sarà l'anno del parabrezza. La recente volatilità dei mercati giapponesi ci lascia completamente esterrefatti, ma questo è effettivamente ciò che ci si dovrebbe aspettare da un paese che è sull'orlo del disastro, sia economico che fiscale. Non voglio sembrare banale in quanto da un punto di vista globale il Giappone non è la Grecia: il Giappone è la terza economia del mondo. Le sue maggiori banche sono alla pari di quelle degli Stati Uniti. E' una potenza mondiale sia nel commercio che nelle transazioni finanziarie. La sua moneta ha lo status di “riserva”. Ha due delle sei più grandi multinazionali al mondo e 71 tra le 500 più importanti imprese, viene superato solo dagli Stati Uniti ed significativamente molto davanti alla Cina che ne ha solo 46. Anche se si prende la restante parte delle grandi aziende asiatiche e le si somma con quelle Cinesi, il totale supera a malapena quelle del Giappone (CNN). In breve, quando il Giappone si imbarca in una strategia fiscale e monetaria molto rischiosa, questa può generare un grave impatto sul resto del mondo. E l’impatto può essere anche doppiamente significativo perché la crescita globale viene in questo momento guidata dall’Asia.
I banchieri delle banche centrali vanno a gonfie veleHoro Capital
Quando circa due anni fa io e Jonathan Tepper abbiamo scritto Endgame, l'attenzione era molto concentrata sull'Europa, ma nel avevamo anche chiaramente parlato in modo dettagliato di come nel giro di pochi anni il Giappone sarebbe stato la fonte della vera volatilità a livello globale. "Un insetto alla ricerca di un parabrezza" era stato il titolo del capitolo dedicato al Giappone. Quest'anno, nella mia previsione sul 2013 ho scritto che sarà "l'anno del parabrezza." Nelle ultime due settimane ci siamo concentrati sui problemi che affliggono il Giappone e su quanto è importante il Giappone nell'economia mondiale; alla fine anche questa settimana dobbiamo ancora una volta concentrarci sulla Terra del Sol Levante.
Qe Infinity: Conseguenze non IntenzionaliHoro Capital
La Federal Reserve (che è il FOMC - Federal Open Market Committee) la scorsa settimana ci ha segnalato che farà una politica di quantitative easing flessibile. La maggior parte del mondo pensava che ci avrebbero fornito solo un QE3, viceversa molti osservatori sono rimasti invece fortemente sorpresi del fatto che Bernanke abbiamo guidato la Fed nel decidere non solo di continuare l\'Operation Twist con le attuali condizioni, ma anche di acquistare ulteriori $40 miliardi al mese di obbligazioni relative ai mutui immobiliari (agency mortage bonds).
Quale strada prenderemo? Se solo potessimo far aumentare le nostre via d\'uscita sui nostri problemi del debito sovrano. Ma la crescita del debito crea ancora più problemi se questi non vengono gestiti, rendendo ancora più difficile l\'affrontarli; ma tenendo il debito e il deficit sotto controllo di conseguenza si monitora anche il dolore che ne consegue.
Il Giappone nell’ultimo trimestre è cresciuto ad un ritmo del 3,5% su base annuale, un tasso così elevato non lo si vedeva da lungo tempo. Naturalmente, i funzionari del governo vedono tutto questo come una chiara conferma delle loro nuove politiche e senza dubbio decideranno che in futuro saranno necessarie ancora più azioni di questo tipo.
Nelle ultime tre settimane sto continuamente commentando quello che personalmente penso sia una folle strada che i giapponesi hanno intrapreso, e quello che penso possa essere considerato nella storia l'esperimento di politica monetaria più scandaloso, intrigante e disperato da parte di una grande potenza economica. I giapponesi stanno rapidamente arrivando al loro Endgame, ossia raggiungere il limite della loro capacità di prendere in prestito del denaro a tassi di interesse che siano economicamente sostenibili. Se i tassi di interesse sulle obbligazioni giapponesi arrivassero solo anche ad un mero 2,2%, l'80% delle entrate fiscali servirà solo per pagare gli interessi sul loro debito. Con un rapporto debito - PIL pari al 245% si trovano in una situazione profondamente disperata e loro lo sanno. E quando ci si trova in periodi disperati, sono necessarie solo delle misure disperate.
La madre che ha dipinto qualsiasi spazio fosse disponibileHoro Capital
Sono già diversi anni che scrivo che il Giappone è un moscone nella ricerca di un parabrezza. E a gennaio ho scritto che il 2013 sarà l'anno del parabrezza. La recente volatilità dei mercati giapponesi ci lascia completamente esterrefatti, ma questo è effettivamente ciò che ci si dovrebbe aspettare da un paese che è sull'orlo del disastro, sia economico che fiscale. Non voglio sembrare banale in quanto da un punto di vista globale il Giappone non è la Grecia: il Giappone è la terza economia del mondo. Le sue maggiori banche sono alla pari di quelle degli Stati Uniti. E' una potenza mondiale sia nel commercio che nelle transazioni finanziarie. La sua moneta ha lo status di “riserva”. Ha due delle sei più grandi multinazionali al mondo e 71 tra le 500 più importanti imprese, viene superato solo dagli Stati Uniti ed significativamente molto davanti alla Cina che ne ha solo 46. Anche se si prende la restante parte delle grandi aziende asiatiche e le si somma con quelle Cinesi, il totale supera a malapena quelle del Giappone (CNN). In breve, quando il Giappone si imbarca in una strategia fiscale e monetaria molto rischiosa, questa può generare un grave impatto sul resto del mondo. E l’impatto può essere anche doppiamente significativo perché la crescita globale viene in questo momento guidata dall’Asia.
I banchieri delle banche centrali vanno a gonfie veleHoro Capital
Quando circa due anni fa io e Jonathan Tepper abbiamo scritto Endgame, l'attenzione era molto concentrata sull'Europa, ma nel avevamo anche chiaramente parlato in modo dettagliato di come nel giro di pochi anni il Giappone sarebbe stato la fonte della vera volatilità a livello globale. "Un insetto alla ricerca di un parabrezza" era stato il titolo del capitolo dedicato al Giappone. Quest'anno, nella mia previsione sul 2013 ho scritto che sarà "l'anno del parabrezza." Nelle ultime due settimane ci siamo concentrati sui problemi che affliggono il Giappone e su quanto è importante il Giappone nell'economia mondiale; alla fine anche questa settimana dobbiamo ancora una volta concentrarci sulla Terra del Sol Levante.
Qe Infinity: Conseguenze non IntenzionaliHoro Capital
La Federal Reserve (che è il FOMC - Federal Open Market Committee) la scorsa settimana ci ha segnalato che farà una politica di quantitative easing flessibile. La maggior parte del mondo pensava che ci avrebbero fornito solo un QE3, viceversa molti osservatori sono rimasti invece fortemente sorpresi del fatto che Bernanke abbiamo guidato la Fed nel decidere non solo di continuare l\'Operation Twist con le attuali condizioni, ma anche di acquistare ulteriori $40 miliardi al mese di obbligazioni relative ai mutui immobiliari (agency mortage bonds).
Quale strada prenderemo? Se solo potessimo far aumentare le nostre via d\'uscita sui nostri problemi del debito sovrano. Ma la crescita del debito crea ancora più problemi se questi non vengono gestiti, rendendo ancora più difficile l\'affrontarli; ma tenendo il debito e il deficit sotto controllo di conseguenza si monitora anche il dolore che ne consegue.
Siamo ormai da cinque anni in una crisi che proprio non vuole andarsene. Parafrasando Charles Gave di GaveKal che ha scritto un articolo estremamente interessante su questo argomento appena settimana (2) scorsa, i politici continuano a manomettere i tassi di interesse, i tassi di cambio e in generale i prezzi degli asset. Essi continuano a consentire alle banche che gestiscono i depositi di operare come un casinò. Esse emettono nuovo debito per pagare le spese quando stanno già affogando nel debito. E di questo sembra che non ne prendano atto. Albert Einstein una volta ha definito una follia il fare lo stesso esperimento più e più volte, con la speranza di aspettarsi un diverso risultato. QE1. QE2. QE3 ... C\'è altro da dire?
Poche settimane fa, Ed Easterling ed io abbiamo aggiornato il lavoro che abbiamo pubblicato quasi dieci anni fa sui mercati secolari orso e toro nei capitoli 5 e 6 di Bull\'s Eye Investing. Questa settimana sono nel Maine per l\'annuale ritrovo di pesca chiamato Shadow Fed. Ed ha gentilmente accettato di fare con me un altro articolo sugli utili, i business e i cicli che sono sfasati in termini di tempo rispetto al secolare ciclo dei mercati azionari, ma anche questo fa parte del modo nel quale i mercati si comportano. Però quando questi dati si combinano tra loro si ottiene un quadro molto più chiaro dei mercati.
Voglio iniziare con una semplice osservazione. Ho descritto alla maggior parte dei miei lettori e certamente alla maggior parte della stampa, avvenimenti "bearish". Io non lo sono. Io sono in realtà abbastanza ottimista. Ho una visione molto positiva della condizione umana in particolare sul ritmo accelerato della tecnologia, e credo che siamo sull\'orlo di un\'era di grande abbondanza.
E\' facile classificare il deficit come qualcosa che c\'è sempre stato. I Chicken Littles non ci dicono che il deficit è in calo da decenni? Il Giappone sembra essere in grado di affrontare ampi disavanzi e noi non siamo in alcun modo vicini al loro livello di indebitamento. Non è la "Malattia giapponese" il peggior risultato a cui stiamo guardando - è solo una lenta crescita mondiale che, anche se frustrante, non è catastrofica? E alcuni hanno chiesto deficit ancora più grandi per stimolare la crescita economica e l\'occupazione, rifacendosi a periodi in cui il governo aveva effettivamente dei disavanzi e l\'economia sembrava rispondere positivamente riprendendo ancora una volta a crescere.
Situazione sui mercati obbligazionari con Andrea Riegler (CIO Fixed Income di Raiffeisen Capital Management)
- Le obbligazioni dei mercati emergenti, le obbligazioni societarie nonché selezionati titoli di Stato della “periferia” hanno ancora profili di rischio/rendimento accettabili
- I premi di rischio delle obbligazioni societarie continuano a essere vicini ai loro minimi degli ultimi 10 anni
- Al momento non si prevede alcuna accelerazione dell’inasprimento della politica monetaria
- Intanto, posizionamento della duration piuttosto difensivo e generazione di reddito principalmente tramite prodotti “carry” e strategie attive
Mercati Obbligazionari a cura di Raiffeisen Capital ManagementValentina Sagona
Outlook Mercati Obblicazionari
a cura di Andreas Riegler (CIO Fixed Income di Raiffeisen Capital Management).
Mercati obbligazionari ad una svolta ? Quali offrono al momento profili di rischio/rendimento accettabili?
La prossima settimana potremo probabilmente vedere il Congresso passare un estensione del taglio "temporaneo" sull\'imposta sui salari, principalmente adottata come stimolo per l\'economia nel gennaio del 2011. Mentre scrivo, questa estensione è prevista solo per due mesi. Lasciamo da parte la politica e guardiamo alle implicazioni economiche della proroga, e poi andremo ad esaminare il deficit negli Stati Uniti. Questo darà luogo ad alcune riflessioni sull\'Europa e su che cosa dovrebbe accadere per un paese se lasciasse l\'euro.
Prima la deflazione, poi l\'inflazione.Horo Capital
Una delle più frequenti domande che mi viene posta durante degli incontri o dopo un intervento è se penso che avremo inflazione o deflazione. La mia risposta è: "Sì." A quel punto mi fermo e devo ammettere che è piuttosto divertente, in quanto la persona che ho di fronte cerca di digerire la risposta. E mentre la mia risposta è irriverente, ma corrisponde anche alla verità in quanto io mi aspetto entrambe le cose.
Previsioni per il 2013: insostenibilità e transizioneHoro Capital
Mentre ci stiamo accingendo ad iniziare un nuovo anno, ci stiamo di nuovo inserendo nel rito della previsione per il prossimo anno. Quest'anno voglio guardare un po' più in la rispetto ad un singolo anno, questo al fine di riflettere in modo più approfondito sui cambiamenti che stanno per accadere nel mondo sviluppato. Stiamo andando tutti in contro a dei cambiamenti nel nuovo contesto economico (ed è quello che ci darà il benvenuto). La transizione porterà sia crisi che perdite per coloro che si impantaneranno nel sistema attuale che deve evolversi o crollare, ma anche delle opportunità per coloro che vedono la necessità di un cambiamento e desiderano cogliere dei vantaggi dall'evoluzione in corso.
Report aggiornato a GIUGNO 2017 sui Mercati EmergentiPaolo Buro
Nel mercato finanziari si dice "Sell in May and go away", in questo preciso momento storico la tendenza al rialzo che persiste sui Mercati Azionari in generale ed in particolare su quelli dei Paesi Emergenti, fa sorgere dei dubbi su questo vecchio detto di borsa.
Le conseguenze di una politica monetaria accomodanteHoro Capital
Oggi abbiamo sentito Bernanke con il suo discorso da Jackson Hole. Non sono stati proprio i fuochi d\'artificio di dieci anni fa, ma comunque abbiamo la possibilità di contrastare il suo pensiero con quello di un altro funzionario della Federal Reserve che ha appena pubblicato un articolo sul sito web della Federal Reserve di Dallas. Bernanke ha esposto con sempre più razionalità la sua politica di Quantitative Easing. Ma quanto è efficace? E non ci sono delle conseguenze non intenzionali di cui dovremmo essere a conoscenza? Perché i mercati sembrano sbavare sulla prospettiva di un ulteriore QE?
Non è possibile leggere qualsiasi seria analisi economica se questa non parla anche di posti di lavoro, di qualunque area si tratti sia questa l\'Europa, gli Stati Uniti o l\'Asia. E neanche questo è abbastanza. I politici offrono "piani" per l\'occupazione, molti dei quali fanno di tutto per illustrare la simpatia che loro hanno per le persone senza lavoro, ma senza offrire alcuna idea reale sulle modalità e sul significato di creazione di posti di lavoro duraturi.
In questo momento di grande incertezza sui mercati finanziari CFO SOLUTIONS SCF S.r.l. mette a disposizione dei risparmiatori una guida per potersi orientare nelle scelte di investimento al fine di proteggere più possibile il proprio patrimonio, piccolo o grande che sia.
Ho detto spesso che quando qualcuno viene nominato membro della Federal Reserve, viene portato in una stanza sul retro e gli viene completamente cambiato il DNA. Ma una volta che escono da quella stanza, le persone non sono più semplicemente simili a me e a voi, con la sola eccezione di Fisher e Lacker e alcuni loro colleghi che sembra siano stati in grado di resistere all\’infezione. Questa settimana vedremo la recente azione della Fed e la utilizziamo come punto di partenza per riflettere su quanto possa essere efficace la politica della Fed, in un periodo di riduzione della leva finanziaria.
La necessità di fare un grosso cambiamentoHoro Capital
Il 5 marzo 2013 il Dow Jones Industrial Average ha stabilito un nuovo massimo storico, superando il precedente massimo pari a 14,165.50 che era stato raggiunto nell'ottobre del 2007. Solo il mercato azionario non sembra prendere atto che il mondo si trova oggi in una situazione ben diversa rispetto a 5 anni e mezzo fa. Molti investitori parlano di un mercato ribassista, ma intanto percorrono la strada rialzista. Questa apparente contraddizione è funzione della convinzione diffusa che la politica della banca centrale sia questa proveniente da Tokyo, Francoforte, Londra o Washington fornisce un efficace copertura alla volatilità consentendo così agli investitori di ignorare i problemi economici e finanziari sottostanti, che continuano intanto a cuocere a fuoco lento.
Emerging Market Report a cura di Raiffeisen Capital Management - Dicembre 2017.Forfinance Group
l'espansione economica dei Paesi Emergenti continua a deporre a favore delle loro economie infatti il FMI prevede per loro una crescita economica del 4,8% nel 2018, rispetto all'1,9% delle nazioni industrializzate... continuerà questo trend?
Di seguito sono riassunti gli argomenti che tratterà il nostro consueto Emerging Market Report aggiornato a fine Dicembre 2017:
-CINA "La dinamica congiunturale del Paese ha subito un leggero rallentamentonell'ultimo periodo";
-INDIA "Moody's alza il merito di credito dell'India";
-BRASILE "Nonostante le continue incertezze della politica interna, la ripresa dell'economia brasiliana accelera
gradualmente il passo";
-RUSSIA "Russia attualmente già vicina alla crescita potenziale secondo la banca centrale";
-TURCHIA " Rialzo dei tassi di d'interesse nascosto dalla banca centrale turca";
-GRECIA "Per la prima volta in un decennio il Paese è cresciuto per tre trimestri consecutivi".
E Il Momento Di Tirare Fuori Gli ObiciHoro Capital
È ormai comune l\'uso del termine bazooka per far riferimento alle azioni dei governi e delle banche centrali nel tentare di evitare una nuova crisi del credito. E questa settimana abbiamo visto uno sforzo coordinato delle banche centrali nell\'utilizzare i loro bazooka per scongiurare un altro disastro del credito stile 2008. Il mercato ha reagito come se la crisi fosse finita e che ora possiamo guardare avanti al prossimo bull market. Tuttavia, vedremo presto che questo non sarà stato sufficiente. A questo punto è necessario qualcosa di più di un obice (guardate l\'arsenale militare della seconda guerra mondiale).
Da dove arriveranno i posti di lavoro?Horo Capital
Ogni mese gli investitori e i politici dei paesi di tutto il mondo sono ossessionati dalla pubblicazione dei dati mensili sull\'occupazione. Anche se questi numeri possono essere rivisti in modo significativo da una successiva revisione, i mercati non possono fare altro che rispondere alle variazioni rispetto alle loro previsioni. Perché tutta questa attenzione su dei dati che possono essere smentiti nei prossimi anni? Perché il fattore più importante nella direzione di un\'economia è l\'occupazione. La spesa dei consumatori, il reddito delle persone fisiche, il gettito fiscale, i profitti aziendali, e un\'altra miriade di altre variabili incidono nel far salire e scendere l\'occupazione.
Siamo ormai da cinque anni in una crisi che proprio non vuole andarsene. Parafrasando Charles Gave di GaveKal che ha scritto un articolo estremamente interessante su questo argomento appena settimana (2) scorsa, i politici continuano a manomettere i tassi di interesse, i tassi di cambio e in generale i prezzi degli asset. Essi continuano a consentire alle banche che gestiscono i depositi di operare come un casinò. Esse emettono nuovo debito per pagare le spese quando stanno già affogando nel debito. E di questo sembra che non ne prendano atto. Albert Einstein una volta ha definito una follia il fare lo stesso esperimento più e più volte, con la speranza di aspettarsi un diverso risultato. QE1. QE2. QE3 ... C\'è altro da dire?
Poche settimane fa, Ed Easterling ed io abbiamo aggiornato il lavoro che abbiamo pubblicato quasi dieci anni fa sui mercati secolari orso e toro nei capitoli 5 e 6 di Bull\'s Eye Investing. Questa settimana sono nel Maine per l\'annuale ritrovo di pesca chiamato Shadow Fed. Ed ha gentilmente accettato di fare con me un altro articolo sugli utili, i business e i cicli che sono sfasati in termini di tempo rispetto al secolare ciclo dei mercati azionari, ma anche questo fa parte del modo nel quale i mercati si comportano. Però quando questi dati si combinano tra loro si ottiene un quadro molto più chiaro dei mercati.
Voglio iniziare con una semplice osservazione. Ho descritto alla maggior parte dei miei lettori e certamente alla maggior parte della stampa, avvenimenti "bearish". Io non lo sono. Io sono in realtà abbastanza ottimista. Ho una visione molto positiva della condizione umana in particolare sul ritmo accelerato della tecnologia, e credo che siamo sull\'orlo di un\'era di grande abbondanza.
E\' facile classificare il deficit come qualcosa che c\'è sempre stato. I Chicken Littles non ci dicono che il deficit è in calo da decenni? Il Giappone sembra essere in grado di affrontare ampi disavanzi e noi non siamo in alcun modo vicini al loro livello di indebitamento. Non è la "Malattia giapponese" il peggior risultato a cui stiamo guardando - è solo una lenta crescita mondiale che, anche se frustrante, non è catastrofica? E alcuni hanno chiesto deficit ancora più grandi per stimolare la crescita economica e l\'occupazione, rifacendosi a periodi in cui il governo aveva effettivamente dei disavanzi e l\'economia sembrava rispondere positivamente riprendendo ancora una volta a crescere.
Situazione sui mercati obbligazionari con Andrea Riegler (CIO Fixed Income di Raiffeisen Capital Management)
- Le obbligazioni dei mercati emergenti, le obbligazioni societarie nonché selezionati titoli di Stato della “periferia” hanno ancora profili di rischio/rendimento accettabili
- I premi di rischio delle obbligazioni societarie continuano a essere vicini ai loro minimi degli ultimi 10 anni
- Al momento non si prevede alcuna accelerazione dell’inasprimento della politica monetaria
- Intanto, posizionamento della duration piuttosto difensivo e generazione di reddito principalmente tramite prodotti “carry” e strategie attive
Mercati Obbligazionari a cura di Raiffeisen Capital ManagementValentina Sagona
Outlook Mercati Obblicazionari
a cura di Andreas Riegler (CIO Fixed Income di Raiffeisen Capital Management).
Mercati obbligazionari ad una svolta ? Quali offrono al momento profili di rischio/rendimento accettabili?
La prossima settimana potremo probabilmente vedere il Congresso passare un estensione del taglio "temporaneo" sull\'imposta sui salari, principalmente adottata come stimolo per l\'economia nel gennaio del 2011. Mentre scrivo, questa estensione è prevista solo per due mesi. Lasciamo da parte la politica e guardiamo alle implicazioni economiche della proroga, e poi andremo ad esaminare il deficit negli Stati Uniti. Questo darà luogo ad alcune riflessioni sull\'Europa e su che cosa dovrebbe accadere per un paese se lasciasse l\'euro.
Prima la deflazione, poi l\'inflazione.Horo Capital
Una delle più frequenti domande che mi viene posta durante degli incontri o dopo un intervento è se penso che avremo inflazione o deflazione. La mia risposta è: "Sì." A quel punto mi fermo e devo ammettere che è piuttosto divertente, in quanto la persona che ho di fronte cerca di digerire la risposta. E mentre la mia risposta è irriverente, ma corrisponde anche alla verità in quanto io mi aspetto entrambe le cose.
Previsioni per il 2013: insostenibilità e transizioneHoro Capital
Mentre ci stiamo accingendo ad iniziare un nuovo anno, ci stiamo di nuovo inserendo nel rito della previsione per il prossimo anno. Quest'anno voglio guardare un po' più in la rispetto ad un singolo anno, questo al fine di riflettere in modo più approfondito sui cambiamenti che stanno per accadere nel mondo sviluppato. Stiamo andando tutti in contro a dei cambiamenti nel nuovo contesto economico (ed è quello che ci darà il benvenuto). La transizione porterà sia crisi che perdite per coloro che si impantaneranno nel sistema attuale che deve evolversi o crollare, ma anche delle opportunità per coloro che vedono la necessità di un cambiamento e desiderano cogliere dei vantaggi dall'evoluzione in corso.
Report aggiornato a GIUGNO 2017 sui Mercati EmergentiPaolo Buro
Nel mercato finanziari si dice "Sell in May and go away", in questo preciso momento storico la tendenza al rialzo che persiste sui Mercati Azionari in generale ed in particolare su quelli dei Paesi Emergenti, fa sorgere dei dubbi su questo vecchio detto di borsa.
Le conseguenze di una politica monetaria accomodanteHoro Capital
Oggi abbiamo sentito Bernanke con il suo discorso da Jackson Hole. Non sono stati proprio i fuochi d\'artificio di dieci anni fa, ma comunque abbiamo la possibilità di contrastare il suo pensiero con quello di un altro funzionario della Federal Reserve che ha appena pubblicato un articolo sul sito web della Federal Reserve di Dallas. Bernanke ha esposto con sempre più razionalità la sua politica di Quantitative Easing. Ma quanto è efficace? E non ci sono delle conseguenze non intenzionali di cui dovremmo essere a conoscenza? Perché i mercati sembrano sbavare sulla prospettiva di un ulteriore QE?
Non è possibile leggere qualsiasi seria analisi economica se questa non parla anche di posti di lavoro, di qualunque area si tratti sia questa l\'Europa, gli Stati Uniti o l\'Asia. E neanche questo è abbastanza. I politici offrono "piani" per l\'occupazione, molti dei quali fanno di tutto per illustrare la simpatia che loro hanno per le persone senza lavoro, ma senza offrire alcuna idea reale sulle modalità e sul significato di creazione di posti di lavoro duraturi.
In questo momento di grande incertezza sui mercati finanziari CFO SOLUTIONS SCF S.r.l. mette a disposizione dei risparmiatori una guida per potersi orientare nelle scelte di investimento al fine di proteggere più possibile il proprio patrimonio, piccolo o grande che sia.
Ho detto spesso che quando qualcuno viene nominato membro della Federal Reserve, viene portato in una stanza sul retro e gli viene completamente cambiato il DNA. Ma una volta che escono da quella stanza, le persone non sono più semplicemente simili a me e a voi, con la sola eccezione di Fisher e Lacker e alcuni loro colleghi che sembra siano stati in grado di resistere all\’infezione. Questa settimana vedremo la recente azione della Fed e la utilizziamo come punto di partenza per riflettere su quanto possa essere efficace la politica della Fed, in un periodo di riduzione della leva finanziaria.
La necessità di fare un grosso cambiamentoHoro Capital
Il 5 marzo 2013 il Dow Jones Industrial Average ha stabilito un nuovo massimo storico, superando il precedente massimo pari a 14,165.50 che era stato raggiunto nell'ottobre del 2007. Solo il mercato azionario non sembra prendere atto che il mondo si trova oggi in una situazione ben diversa rispetto a 5 anni e mezzo fa. Molti investitori parlano di un mercato ribassista, ma intanto percorrono la strada rialzista. Questa apparente contraddizione è funzione della convinzione diffusa che la politica della banca centrale sia questa proveniente da Tokyo, Francoforte, Londra o Washington fornisce un efficace copertura alla volatilità consentendo così agli investitori di ignorare i problemi economici e finanziari sottostanti, che continuano intanto a cuocere a fuoco lento.
Emerging Market Report a cura di Raiffeisen Capital Management - Dicembre 2017.Forfinance Group
l'espansione economica dei Paesi Emergenti continua a deporre a favore delle loro economie infatti il FMI prevede per loro una crescita economica del 4,8% nel 2018, rispetto all'1,9% delle nazioni industrializzate... continuerà questo trend?
Di seguito sono riassunti gli argomenti che tratterà il nostro consueto Emerging Market Report aggiornato a fine Dicembre 2017:
-CINA "La dinamica congiunturale del Paese ha subito un leggero rallentamentonell'ultimo periodo";
-INDIA "Moody's alza il merito di credito dell'India";
-BRASILE "Nonostante le continue incertezze della politica interna, la ripresa dell'economia brasiliana accelera
gradualmente il passo";
-RUSSIA "Russia attualmente già vicina alla crescita potenziale secondo la banca centrale";
-TURCHIA " Rialzo dei tassi di d'interesse nascosto dalla banca centrale turca";
-GRECIA "Per la prima volta in un decennio il Paese è cresciuto per tre trimestri consecutivi".
E Il Momento Di Tirare Fuori Gli ObiciHoro Capital
È ormai comune l\'uso del termine bazooka per far riferimento alle azioni dei governi e delle banche centrali nel tentare di evitare una nuova crisi del credito. E questa settimana abbiamo visto uno sforzo coordinato delle banche centrali nell\'utilizzare i loro bazooka per scongiurare un altro disastro del credito stile 2008. Il mercato ha reagito come se la crisi fosse finita e che ora possiamo guardare avanti al prossimo bull market. Tuttavia, vedremo presto che questo non sarà stato sufficiente. A questo punto è necessario qualcosa di più di un obice (guardate l\'arsenale militare della seconda guerra mondiale).
Da dove arriveranno i posti di lavoro?Horo Capital
Ogni mese gli investitori e i politici dei paesi di tutto il mondo sono ossessionati dalla pubblicazione dei dati mensili sull\'occupazione. Anche se questi numeri possono essere rivisti in modo significativo da una successiva revisione, i mercati non possono fare altro che rispondere alle variazioni rispetto alle loro previsioni. Perché tutta questa attenzione su dei dati che possono essere smentiti nei prossimi anni? Perché il fattore più importante nella direzione di un\'economia è l\'occupazione. La spesa dei consumatori, il reddito delle persone fisiche, il gettito fiscale, i profitti aziendali, e un\'altra miriade di altre variabili incidono nel far salire e scendere l\'occupazione.
E tutta concentrata sui posti di lavoroHoro Capital
Marzo ha visto la creazione di "solo" 120.000 nuovi posti di lavoro. Le attese erano per 200.000 nuovi posti di lavoro. Non è passato molto tempo da quando ogni numero positivo sarebbe stato visto come una buona notizia, ma con gli ultimi sei mesi dove avevano una media di 200.000 nuovi posti di lavoro, questo dato è stato deludente. Tutto questo aumenta la preoccupazione, che ancora una volta, potremmo vedere dei deboli dati sull\'occupazione durante la primavera e l\'estate.
Chi Vuole Prendersi Il Mio Facile PulsanteHoro Capital
Tutti oramai sanno che gli Stati Uniti si trovano ad affrontare delle scelte difficili. A seconda di quali ipotesi si utilizzano, le passività non finanziate della Social Security e del Medicare sono tra i $50 e gli $80 trilioni e sono in crescita. E questo non è davvero rilevante, perché non c\'è modo di poter trovare dei soldi, dato l\'attuale sistema, anche nella migliori delle ipotesi. Le cose non solo devono cambiare, ma cambieranno. O faremo delle scelte difficili o questi cambiamenti ci verranno imposti dal mercato. E più a lungo aspettiamo nel fare delle scelte difficili, sempre più dolorose saranno le conseguenze.
Ipotizziamo di stare in un mondo perfettoHoro Capital
Come abbiamo visto la scorsa settimana gli economisti non sono nemmeno così particolarmente bravi nel raccontarci quello che è successo durante l'anno che è appena passato e tanto meno nel raccontarci quello che deve ancora arrivare. (E spesso vediamo dei bilanci nazionali che pretendono di fare delle previsioni a dieci o più anni.)
Il concetto di base è piuttosto semplice. Vi è la necessità di prevedere dei ricavi e dei costi. Delle due, le spese sono la cosa più semplice da prevedere. La maggior parte delle spese del governo sono voci di un bilancio. "Si prevede di spendere $5 miliardi di dollari all'anno per la manutenzione di strade e ponti, $1 miliardo di dollari per i parchi nazionali, $925 miliardi dollari per la difesa, ecc." Anche i costi della Social Security sono semplici da prevedere. La sanità invece comporta un sacco di stime, ed infine i costi inerenti alla disoccupazione salgono e scendono in relazione all'economia.
La sorpresa del Tasso di DisoccupazioneHoro Capital
Come tutti coloro che stanno prestando particolare attenzione all\'attuale situazione economica, sono rimasto sorpreso quando i titoli dei giornali hanno detto che la disoccupazione era scesa al 7,8%. Una variazione di tale entità non sembra essere storicamente coerente con una crescita economica inferiore al 2% almeno per come è stata rilevata dal Establishment Survey, in quanto la crescita dei posti di lavoro a malapena riesce a tenere il passo con la crescita della popolazione o con le entrate fiscali che anche il mese scorso erano abbastanza piatte.
La disoccupazione giovanile negli Stati Uniti è arrivata ad un valore pari al 17,1%. In Europa il problema è ancora più accentuato. Il caso più eclatante è la Grecia dove la disoccupazione giovanile è al 58% mentre in Spagna questa è vicina al 55%. Il Portogallo è al 36% e in Italia è al 35%. In Francia è superiore al 25%. Questo è solo un chiaro sintomo della crisi del credito? In gran parte chiaramente lo è, ma penso che ci sia un qualcosa di più profondo che si sta generando, un significativo cambiamento nella fondamenta del mercato del lavoro.
Formazione del Capitale e Fiscal CliffHoro Capital
Nell\'attuale contesto economico spesso ci si lamenta in merito alla volatilità e all\'incertezza, ma c\'è una cosa della quale credo che possiamo essere abbastanza certi: le tasse stanno crescendo.
A tutti noi piace pensare a noi stessi come esseri umani del tutto razionali, governati dalla logica e dall\'analisi ma purtroppo non siamo così logici come vorremmo. Per le nostre decisioni adottiamo tutti i tipi di pregiudizi e anche lo stesso modo in cui elaboriamo le informazioni nel nostro cervello umano questo crea una serie di pregiudizi. Siamo tutti intenti a vedere ciò che ci aspettiamo di vedere e quindi non solo non riusciamo a vedere la foresta attraverso gli alberi, ma alla stessa modo riusciamo ad ammirare la foresta senza far caso agli alberi. Siamo tutti troppo spesso intenti a guardare ciò che pensiamo dovremmo vedere (questo è uno dei motivi per cui è così difficile modificare il proprio modo di scrivere!).
Questa settimana, ho fermamente l\'intenzione di scrivere qualcosa di diverso sull\'Europa, ai problemi che affliggono non solo l\'Europa, ma anche a ciò che sarà un ostacolo alla crescita mondiale; l\'Europa sta attraversando ciò che può essere definito il suo continuo e doloroso aggiustamento, come conseguenza nell\'aver cercato di adottare una moneta unica.
Iniziamo questa settimana con una domanda semplice. L'inflazione è una cosa buona o cattiva? Rispondete rapidamente. Mi dispiace, la vostra risposta è sbagliata. O meglio non possiamo sapere se la vostra risposta è giusta o sbagliata, perché non siamo sicuri che cosa si intende dire con la domanda. Possiamo pensare che sia una cosa buona, ma non possiamo esserne sicuri perché la parola inflazione ha significati diversi, a seconda delle persone che si trovano in luoghi e tempi diversi. Infatti, anche delle stesse persone nello stesso luogo e alla medesima ora non riescono ad accordarsi su una definizione precisa.
C\'è qualcosa che manca in questa cosa che noi stiamo chiamando una ripresa. Nella maggior parte degli Stati Uniti questa non viene percepita come una ripresa e questo per un buona motivo: i posti di lavoro non ci sono. Anche se per alcuni gruppi di lavoratori si tratta sicuramente di un recupero e anche molto di più. Tutto questo fa emergere un problema ancora più grande. Oggi nella nostra newsletter estiva esaminiamo quali sono le tendenze in materia di occupazione, nonché dobbiamo prendere atto del fatto che non potremo pagare a tutti i diritti futuri che sono stati promessi. Si tratta di una breve lettera ma che spero possa stimolare qualche riflessione. Alla fine segnalo un webinar e qualche intervento che terrò nei prossimi mesi.
La mappa internazionale del lavoro
Intrappolati nella nostra quotidianità, lastricata da innumerevoli ed estenuanti adempimenti, siamo spesso costretti a rubare preziosi momenti alle famiglie (e al più che meritato riposo domenicale), per immergerci obtorto collo nello studio delle numerose novità legislative, che oramai scandiscono la vita dei commercialisti con lo stesso ineluttabile alternarsi del giorno alla notte. Così facendo, però, dimentichiamo che abbiamo altresì il dovere di ritagliarci un minimo di tempo da dedicare a un aspetto fondamentale della nostra formazione professionale: ovverossia, l’analisi del mercato nazionale e internazionale in cui operiamo.
E\’ facile classificare il deficit come qualcosa che c\’è sempre stato. I Chicken Littles non ci dicono che il deficit è in calo da decenni? Il Giappone sembra essere in grado di affrontare ampi disavanzi e noi non siamo in alcun modo vicini al loro livello di indebitamento. Non è la "Malattia giapponese" il peggior risultato a cui stiamo guardando - è solo una lenta crescita mondiale che, anche se frustrante, non è catastrofica? E alcuni hanno chiesto deficit ancora più grandi per stimolare la crescita economica e l\’occupazione, rifacendosi a periodi in cui il governo aveva effettivamente dei disavanzi e l\’economia sembrava rispondere positivamente riprendendo ancora una volta a crescere.
Guida lavoro estero.... cosa fare prima di partireLinda Belloni
Andare all'estero per cercare lavoro è la scelta giusta per tutti? Sai cosa ti aspetta in un altro paese? Sei pronto? Hai tutte le informazioni necessarie per partire? Leggi quello che ho scritto per te (consigli pratici, indirizzi e informazioni indispensabili) per chiarirti le idee e capire se l'estero è veramente l'opzione più valida per te!
Questa settimana, il PMI della Cina si è attestato a malapena sopra il 50 ed è chiaramente in calo rispetto all'anno scorso. Nonostante quello che si legge la crescita economica della Cina sta rallentando, il che non è positivo per i metalli e per i prodotti legati alle materie prime (diverse da quelle considerate "soft" come i cereali, il bestiame, ecc.). GaveKal sostiene che la caduta dei prezzi delle materie prime che abbiamo visto negli ultimi tempi, forse è di natura strutturale. Eppure le obbligazioni salgono, l'oro cresce, le azioni salgono. (Chiaramente il mercato non ha ascoltato questa mattina il mio amico Nouriel Roubini, Dr. Doom, infatti dopo il suo intervento nessuno in questa conferenza ora può chiamarmi pessimista. Anche se lui preferisce il termine realistico..) Apparentemente tutto sta levitando.
Il documento che ha dato vita alla zona euro si trova proprio in questa condizione. Tutti pensano di sapere cosa volesse dire o almeno i tedeschi. La Bundesbank (la banca centrale tedesca) era abbastanza sicura che avrebbe impedito la monetizzazione del debito. C'è scritto proprio così all'articolo 123. Ma l'Unione europea e la BCE (con il loro fedele compagno del FMI) sembrano costantemente però muoversi in un territorio inesplorato. Banche, credito e crisi dei debiti governativi sembra richiedano manovre legali che non sono state esplicitamente specificate. Mentre il resto d'Europa sta a guardare, la BCE man mano che va avanti traccia le linee sulla mappa.
Ho scritto qualche tempo fa che la Grecia poteva scegliere tra un Disastro di tipo A: ossia rimanere nell'euro, e un Disastro di tipo B: uscire dall'euro. Sono appena tornato dopo aver trascorso quattro giorni in Grecia, ho incontrato un sacco di persone a tutti i livelli della società ed ora voglio condividere con voi in questa lettera la mia analisi sulle loro scelte e sui risultati che hanno raggiunto. Dirò anche un paio di cose su quali potrebbero essere le implicazioni, dettate da ulteriori sviluppi del tema Grecia sia per il resto dell'Europa che per il mondo sviluppato.
"Per ogni problema complesso c'è una risposta chiara, semplice e sbagliata".
H. L. Mencken
Forse la domanda che mi viene maggiormente posta è: "Cosa ne pensi dell'oro?" Anche se spesso ho scritto dei brevi commenti sul metallo giallo, non riesco a ricordare l'ultima volta che ho dedicato un intera lettera al tema dell'oro.
Picco del petrolio o picco dell'energia. una soluzione ottimaleHoro Capital
Un tema costante di questa lettera è il fatto che gli elementi che la compongono possono sembrare da lontano disgiunti gli uni dagli altri, ma in realtà sono collegati tra di loro con il tema principale. Se si protende da un lato sembra si possa creare una reazione che porti a delle conclusioni improbabili. Oggi esploriamo la connessione tra il disavanzo di bilancio e la politica energetica.
"Una cosa è avere un parere da un punto di vista macro, ma cosa molto diversa è agire come se questo fosse corretto."
Howard Marks, Oaktree Capital Management
Può essere frustrante ed anche un po' futile l'esperienza di essere un economista. I mercati finanziari non sempre si comportano come se ci fosse un collegamento tra i fondamentali economici e i prezzi delle azioni.
Ho spesso detto che non considero l\'oro un investimento ma piuttosto un assicurazione. Ma la domanda è un assicurazione contro che cosa? Mentre parlavo a quel pubblico dei loro problemi concreti, mi sono reso conto che l\'oro è l\'assicurazione della banca centrale.
Nelle ultime due settimane abbiamo esaminato i problemi attraverso dei modelli. In primo luogo abbiamo toccato quello che ho chiamato la Singolarità economica. In fisica una singolarità è quella in cui i modelli matematici non funzionano più. Ad esempio, i modelli basati sulla fisica della relatività non funzionano più se si arriva troppo vicini ad un buco nero. Se pensiamo al troppo debito come ad una sorta di buco nero, si può capire il perché i modelli economici non funzionano più.
Come si fa a confrontare la crisi finanziaria di un paese con quella di un altro? Il Fondo Monetario Internazionale ha cercato di fare proprio questo, scatenando di conseguenza un dibattito piuttosto acceso negli ambienti economici. E mentre oggi vedremo le loro analisi, il punto chiave è che i modelli economici utilizzati per guidare la politica monetaria e fiscale non stanno funzionando come succedeva invece in passato.
Singularity era in origine un termine matematico per indicare un punto in cui un equazione non ha alcuna soluzione. In fisica è stato dimostrato che la caduta di una stella abbastanza grande sarebbe poi diventata un buco nero così denso che la sua stessa gravità avrebbe causato una singolarità nel tessuto dello spazio-tempo, un punto in cui molte normali equazioni della fisica improvvisamente non avrebbero più una soluzione.
Negli ultimi 80 anni nel mondo economico e in quello degli investimenti abbiamo creato modelli di rischio sempre più sofisticati. Per ogni nuovo strumento che abbiamo creato per misurare il rischio, ci è sembrato di pensare che in qualche modo avevamo acquisito un maggiore controllo sul nostro futuro. Paradossalmente ci sembra di credere che più conosciamo il rischio, tanto più possiamo in qualche modo controllare la nostra esposizione ad esso. Più creiamo modelli elaborati e vediamo correlazioni tra gli eventi e le performance dei nostri investimenti e l\'economia, più diventiamo sicuri di noi stessi.
1. SCENARI FINANZIARI
JOHN MAULDIN'STHOUGHTS FROM THE FRONTLINE
Newsletter settimanale - Versione Italiana a cura di Horo Capital
Competenze, formazione e lavoro
di John Mauldin | 11 maggio 2013 - Anno 4 - Numero 16
In questo numero:
David Rosenberg: Un mercato obbligazionario Rialzista che diventa Ribassista
L'inflazione salariale?
Competenze verso Formazione
Kyle Bass e il Giappone
Tulsa, Atlanta, Nashville e Brussels
"Rispetto ai massimi livelli che aveva raggiunto la grande carenza di posti di lavoro ha
imposto degli enormi oneri per troppe famiglie americane e questo rappresenta anche un
notevole costo sociale. Inoltre, una prolungata debolezza economica potrebbe
danneggiare il potenziale produttivo dell'economia dei prossimi anni. Delle persone che
sono disoccupate per un lungo periodo di tempo potrebbero rendersi conto che le loro
competenze diminuiscono, rendendo a quel punto questi lavoratori meno attraenti per i
datori di lavoro. Se questi lavoratori senza lavoro diventano sempre di più meno
occupabili, il tasso naturale di disoccupazione potrebbe salire o nella misura in cui
continuano ad allontanarsi dal mercato del lavoro, potremmo rischiare di vedere un
costante e basso tasso di partecipazione della forza lavoro."
- Janet L. Yellen, vicepresidente della Federal Reserve americana, 4 marzo 2013
E' tempo di laurea e questa mattina mi trovo a muovermi in un mare di facce molto
giovani, tutte belle fresche come quella di un giovane laureato amico che si sta laureando
insieme ad un migliaio di altri compagni di classe. Ma a che pro? Ho concluso la mia
formale istruzione alla fine del 1974, nel bel mezzo di una recessione, stagflazione e
quindi non era sicuramente il periodo migliore per mettersi alla ricerca di un posto di
lavoro. Alla fine ho scoperto che avevo davanti a me un futuro molto diverso rispetto a
quanto fossi riuscito ad immaginarmi fino a quel momento. Ma ora vorrei fare un cambio
con uno di questi ragazzi che si sono laureati oggi, come la mia visione che ho dei
prossimi 40 anni e che in realtà è molto ottimista. Con tutti i progressi che sono in corso
nel settore sanitario, nella tecnologia e nelle comunicazioni e con tutti quelli che
arriveranno questi ragazzi avranno la possibilità di abbracciare un mondo pieno di
opportunità, eppure questa generazione sta iniziando il proprio percorso con più di un
handicap economico.
La lettera di questa settimana esplorerà i cambiamenti nel mercato del lavoro,
cambiamenti che hanno generato un bel po' di discussione durante la scorsa settimana
alla Strategic Investment Conference. Alla fine della lettera vi segnalo un link disponibile
solo per gli investitori qualificati dove potranno ascoltare una conversazione tra me e Kyle
Bass su uno dei principali temi che sono stati trattati la scorsa settimana: il Giappone.
(Attenzione: questa lettera sarà veloce da leggere ma è molto lunga per chi desidera
stamparla, in quanto vi sono rispetto al solito molte più tabelle e grafici, anche se il numero
totale delle parole è in realtà molto meno del solito)
Vi anticipo una breve nota sul Giappone. Come avete potuto vedere nelle ultime due
settimane, gli investitori giapponesi ora sono acquirenti netti di obbligazioni estere e
2. contemporaneamente lo yen ha sfondato quota 100 verso il dollaro. Penso che quello che
sta accadendo in questo momento in Giappone abbia un nesso con il flusso globale di
denaro che sarà riversato ovunque e questo in una quantità tale che non si è mai visto fino
ad ora. DEVE ESSERE prestata massima attenzione alla cosa. E' arrivato il momento del
parabrezza.
David Rosenberg: Un mercato obbligazionario Rialzista che diventa
Ribassista
Come si può arrivare ad una piena occupazione e ad un miglior livello di educazione
nazionale rispetto al punto di vista che è stato recentemente dichiarato da David
Rosenberg (sia alla conferenza che anche in altri contesti), ossia sul fatto che quanto
prima vedremo l'inflazione ed in contemporanea anche l'inizio di un mercato
obbligazionario ribassista? Devo dire che questa cosa ha sorpreso molti di noi durante la
sua presentazione che si è concentrata sul tema da un mercato obbligazionario rialzista
ad uno ribassista. Ma è la ragione per la quale ha deciso di credere in questa cosa che ci
ha lasciati ancora di più sorpresi. Io non penso di essere assolutamente in grado di
esprimere, in questo breve spazio, le motivazioni che egli ha espresso in modo così
impeccabile e molto dettagliatamente durante la sua presentazione ma cercherò di
evidenziare alcuni dei punti più salienti.
In particolare, Rosie pensa che la Fed rimarrà quanto prima fortemente colpita dalla spinta
che arriverà dal inflazione salariale. Ma come potremo vedere un inflazione generata dai
salari con un mercato del lavoro così debole? Questa è stata la prima domanda che mi è
venuta in mente e a questo proposito alcuni dei grafici che seguono provano a dare alcune
risposte alla mia domanda.
L'attuale tasso di disoccupazione si trova ancora a dei livelli assolutamente elevati e
comunque superiore a quello che abbiamo visto negli ultimi 60 anni, ad esclusione di
qualche picco che si è avuto solamente dopo delle recessioni. La Grande Recessione è
terminata quattro anni fa, ma la disoccupazione è ancora ostinatamente elevata. In effetti,
questo è il ciclo più lento che si sia mai visto in termini di "recupero dei posti di lavoro".
L'attuale livello di disoccupazione non si è mai trovato, dopo che una recessione era
terminata da più di quattro anni, a dei livelli simili come quelli attuali.
3. Ed inoltre quelli che perdono il posto di lavoro rimangono senza lavoro per un periodo di
tempo molto più lungo. Il fatto è che la durata media della disoccupazione è ancora quasi il
doppio di quanto non lo sia mai stata fino ad ora. La durata media della disoccupazione è
di 37 settimane. Normalmente dopo che un periodo di recessione era terminato, questa
era pari a 23 settimane. Questa significa che questa disoccupazione è strutturale e non
frizionale. Novanta milioni di americani adulti in questo momento trovano sussistenza al di
fuori del mercato del lavoro ufficiale. Ma questa potrebbe rappresentare un'economia
sommersa che abbiamo bisogno di recuperare. Le persone realmente disponibili per i
diversi business operanti nel mercato del lavoro si stanno riducendo di un 2% all’ann o.
4. Un dato ancora peggiore invece è il tasso di disoccupazione che è ancora ostinatamente
alto, e questo nonostante un aumento senza precedenti che abbiamo avuto nel numero di
persone che non sono più conteggiate come parte della forza lavoro. Queste sono
persone che non sono più alla ricerca di un posto di lavoro. Abbiamo raggiunto dei livelli
così bassi in termini di partecipazione della forza lavoro che non si vedevano dal 1970. Un
buon 5% dei cittadini statunitensi che sono tuttora in grado di lavorare non stanno più
ricercando un posto di lavoro. Una ragione di questa tendenza è dovuta alle alternative
all'occupazione che stanno diventando sempre più facili da perseguire. Milioni di persone
sono state inserite nelle liste di invalidità - circa 4 milioni dall'inizio di questo secolo e quasi
2 milioni dall'inizio della Grande Recessione (e il dato continua a crescere ad un ritmo
allarmante!). Altri sono tornati a scuola facendosi dare in prestito del denaro sotto forma di
prestito agli studenti, e gli importi che sono stati erogati hanno superato oltre $1 trilione ed
in questo momento sono l'unica forma di credito al consumo che sta continuamente
crescendo.
Ma dall’altra parte stiamo anche vedendo dei livelli di tassi stratosferici quando gli studenti
che hanno preso dei soldi in prestito sono in ritardo con i pagamenti o non hanno più la
capacità di ripagare il debito. Ovviamente tutto questo aumenta la crisi, in quanto i prestiti
agli studenti sono l'unico tipo di debito che non può essere inserito in una procedura
fallimentare. I prestiti agli studenti vi possono far diventare non operativi per un periodo di
tempo molto lungo.
Alcuni aspiranti lavoratori ritengono che in alcuni stati è possibile guadagnare molto di più
con gli aiuti pubblici rispetto a quanto possono guadagnare facendo dei lavori che sono
meno retribuiti, e così le persone non hanno alcun incentivo economico nel cercare
effettivamente un lavoro in quanto questo gli ridurrebbe il loro reddito. Come ho già scritto
anche recentemente in una lettera, questo è il motivo per cui stiamo assistendo ad un
grande aumento dei redditi non dichiarati e dei posti di lavoro. Ed infine, ci sono coloro che
sono solamente scoraggiati. Apparentemente non ci sono lavori disponibili rispetto alle
loro competenze e nei luoghi dove riescono ad accedere.
Con così tante persone che non stanno partecipando al mercato del lavoro, non è
irragionevole domandarsi se nel momento in cui tornassero nuovamente disponibili dei
lavori se queste persone saranno in grado di ricongiungersi nuovamente con la forza
lavoro ufficiale? E non è che l’avere creato una forza lavoro non ufficiale, questa avrebbe
mantenuto i salari soppressi per un lungo periodo di tempo?
5. Absolute Return Partners di Niels C. Jensen - www.arpinvestments.com - è la società
partner di John Mauldin per il mercato Europeo.
Horo Capital - www.horocapital.it - è il partner di Absolute Return Partners per il
mercato Italiano.
L'inflazione salariale
Forse sì e forse no. Rosie sta ipotizzando e ritiene che ci siano numerosi posti di lavoro
disponibili e che questo dato stia continuando a crescere, ed inoltre ci sono diversi dati
che supportano la sua tesi. Io ne riporto qui alcuni (dei 59 che ha presentato!). Le offerte di
lavoro stanno continuamente crescendo e stanno tornando ai livelli che si erano visti
l'ultima volta a metà del decennio precedente.
E che dire di tutte le imprese che hanno delle offerte di lavoro, ma non riescono a trovare
le persone per coprire quelle posizioni? Il grafico che segue è sempre di Rosie e del
comune amico William Dunkelberg, capo economista della Federazione Nazionale delle
Imprese Indipendenti. Mentre il numero di posizioni aperte non è ancora ai massimi storici,
la tendenza è però molto incoraggiante.
6. Il grafico che segue mostra il rapporto di tra le posizioni aperte e i nuovi assunti. Ha
raggiunto i massimi livelli da sei anni a questa parte. Come ha dichiarato Rosie (le
citazioni non sono così esatte, le ho prese dai miei appunti):
Cerchi un lavoro? Il dato sulla disponibilità di posti di lavoro non è così debole – un
7. sondaggio di JOLTS mostra che le offerte di lavoro sono aumentate del 10% e che i datori
di lavoro non riescono a trovare dei candidati qualificati. Il numero di persone licenziate,
sommate a coloro che si sono licenziati sono del 10% inferiori rispetto al 2007.
Che cosa stanno facendo le aziende? Stanno aumentando gli straordinari, hanno
aumentato il numero di ore lavorate durante la settimana. Abbiamo una combinazione
data dall’aumento dei salari e dove la crescita della produttività rappresenta la voce che è
cresciuta di meno. Tenete d'occhio i costi unitari del lavoro. Esiste una correlazione con
l'inflazione - i costi unitari del lavoro stanno crescendo.
I dipendenti sono sempre più disposti a lasciare un lavoro e passare ad un altro, ma la
produttività ha recentemente cominciato a scendere.
Eppure i giovani fanno sempre fatica a trovare dei posti di lavoro. Le persone con un età
compresa tra i 20-24 sono ancora disoccupate e si trovano a dei livelli che non si
vedevano da lungo tempo, a meno che si fosse ancora coinvolti in una recessione (si veda
il grafico qui sotto). E le ricerche ci continuano ad evidenziare che oltre il 50% dei laureati
operano in posti di lavoro per i quali non è necessaria una laurea.
8. Anche se il tasso complessivo di disoccupazione è in calo, gran parte di questo è dato dal
forte crollo del tasso di partecipazione così come da un aumento dei lavori con una bassa
retribuzione. In modo curioso sembra ormai che ci sia una forte presenza di posti di lavoro
a tempo determinato che però non rappresentano più come in passato l’inizio di una
ripresa economica, ma sembra che il loro utilizzo sia diventato oramai strutturale.
Una parte di responsabilità di aumento dell'occupazione temporanea può facilmente
essere legata alla Affordable Healthcare Act (Obamacare). In questo caso i datori di lavoro
per i dipendenti con un contratto a tempo determinato non devono pagare l'assicurazione
sanitaria per i dipendenti, in quanto tale onere ricade direttamente sul dipendente.
La sanità per i lavoratori con dei bassi salari può rappresentare una elevata percentuale
del costo di un lavoratore. Mentre si può sostenere la tesi che i datori di lavoro dovrebbero
coprire i lavoratori a tutti i livelli, i dati che ci pervengono ci dicono che questo non sta
accadendo – e questo spiega l'aumento dei lavoratori temporanei. Anche un datore di
lavoro come UPS sta assumendo dei nuovi dipendenti con dei contratti temporanei
inserendoli in posti di lavoro scarsamente qualificati e con dei bassi salari, non offrendo
l’assicurazione sanitaria per il primo anno di lavoro e tagliando in contemporanea i
dipendenti che hanno una maggiore anzianità (che costano ovviamente più del doppio
rispetto ai nuovi dipendenti che vengono assunti); inoltre a questi nuovi assunti non gli
vengono date un numero sufficiente di ore di lavoro che gli permetta di sopravvivere,
costringendoli di conseguenza a cercare dell’ulteriore lavoro nel mercato temporaneo al
fine di soddisfare le loro esigenze di vita di base.
Sappiamo per certo che tutto questo sta avvenendo a livello di sistema, in quanto i dati
mostrano delle retribuzioni orarie e un numero totale di ore di lavoro a livello settimanale
che diminuiscono. E queste tendenze sembra che si stiano consolidando. Stiamo
assistendo alla creazione di un mercato basato su due livelli, un livello superiore per quelli
con delle competenze e dove abbiamo una forte domanda ed un secondo ad un livello più
basso dove le competenze di queste persone non sono particolarmente apprezzate
9. dall’attuale mercato.
Rosie nello spiegare l'argomento sottolinea che vi è una carenza di manodopera
qualificata e che il costo per quei lavoratori sta iniziando a salire e questo sorprenderà la
Federal Reserve, che per ora continua ancora a guardare i dati storici provenienti da un
mondo del lavoro che però non esiste più. Ed inoltre sottolinea che questo segmento del
mercato del lavoro è sufficientemente ampio da poter generare inflazione di tipo salariale.
Si tratta di un argomento particolarmente interessante e contraddire David Rosenberg non
è mai una buona idea, anche se però egli non ha così convinto Lacy Hunt o Gary Shilling
almeno non è riuscito a farlo durante la conferenza. I suoi punti di visti rappresentano
sicuramente un qualcosa a cui dobbiamo prestare particolarmente attenzione.
Nel corso della tavola rotonda ci si è convinti che ci sono due mercati del lavoro, ma il
divario è dato tra lavoratori con competenze che sono molto richieste e lavoratori i cui
posti di lavoro non richiedono delle particolari esperienze o formazione.
Competenze verso Formazione
Sto scrivendo una parte della lettera di questa settimana tra le travi di un enorme
auditorium, mentre guardo 1.100 laureati che si stanno laureando in arte in una importante
università mentre ricevono la loro laurea. ( molto tempo feci una promessa e cioè che
sarei stato qui presente) Questo è stato un percorso formativo costoso; i laureati sono
intelligenti, ma quando gli si chiede quali sono i loro piani per il futuro troppo spesso si
sente dire che non sono stati ancora in grado di trovare un lavoro o che stanno optando
per continuare con la scuola, spesso prendendo ancora del denaro in prestito per poter
continuare.
Delle recenti ricerche ci suggeriscono che il rapporto costi/benefici per l'istruzione non è
più positivo come una volta. Si veda ad esempio questo articolo di Jeff Selingo.
L'istruzione, almeno nel senso convenzionale, non è sempre necessaria per avere
successo nel mercato del lavoro. Troppo spesso è il nemico del successo. Eppure la
fallacia continua a persistere tra i disoccupati che per risolvere i loro problemi "tornano a
scuola".
Nella maggior parte dei casi, non sarà così. I disoccupati non hanno bisogno di più scuola,
quello di cui hanno bisogno sono maggiori competenze. Perché? Perché quello che serve
ai datori di lavoro sono le competenze. I lavoratori sono essenzialmente un meccanismo di
capacità di fare tutto ciò di cui il datore di lavoro ha bisogno. Questo non vuol dire che
l'educazione formale sia irrilevante anzi questa è estremamente importante, ma non per il
motivo al quale pensa la maggior parte delle persone.
Lauree e diplomi sono delle credenziali. Non sono determinanti in modo assoluto,
garantiscono solo che il titolare possiede le competenze che un datore di lavoro vuole.
Servono come strumenti di screening, sono utilizzati per ridurre una lunga lista di candidati
a un numero più contenuto.
I datori di lavoro vogliono lavoratori con le competenze necessarie. I lavoratori vogliono
che un datore di lavoro valorizzi le loro specifiche competenze. Quando ciò avviene sono
10. tutti dei vincitori. Le competenze sono la chiave di ogni partita.
Naturalmente le competenze possono essere acquisite a scuola. Anzi è impossibile
spendere migliaia di ore in aula durante i propri anni formativi, mentre il cervello si pone in
modalità di apprendimento senza acquisire almeno qualche tipo di competenza. I bambini
e gli adolescenti sono delle macchine altamente sintonizzate nell'apprendimento di
capacità.
Se le scuole hanno prodotto il giusto numero di studenti con il giusto set di competenze,
l'economia si troverebbe molto più vicina alla piena occupazione. Da qualche parte c'è un
qualcosa di sbagliato.
Eppure, quelli con il diploma di scuola superiore sono chiaramente in grado di trovare dei
posti di lavoro di qualche tipo. Il livello di disoccupazione per i laureati è circa la metà di
quello dei diplomati alle scuole superiori e quasi tre volte migliore rispetto a quelli senza un
diploma. L'educazione è importante.
Michael Ellsberg ci fornisce una ragione per tutto questo vantaggio che apparentemente
una laurea offre:
È vero, le persone con una laurea tendono a guadagnare di più. Ma questo potrebbe
essere dovuto al fatto perché la maggior parte delle persone più ambiziose tendono ad
andare all'università, non ci sono delle contro prove che ci suggeriscono che le stesse
11. persone così ambiziose avrebbero guadagnato di meno senza una laurea.
E mentre la maggior parte delle persone che iniziano a lavorare probabilmente sono
laureate, queste dovrebbero essere ben consapevoli (come hanno imparato in statistica)
che la correlazione non è uguale alla causalità. Supponendo che l'università sia
responsabile del loro successo si tende a dargli molto più credito di quanto meriti. (New
York Times: I nuovi usciti Salveranno l' America)
L'America, come descrive Ellsberg, divide il mercato del lavoro in due sottoinsiemi: formali
e informali. Il mercato del lavoro "formale" è quella vecchio stile, in cui i datori di lavoro e
lavoratori richiedono e inviano i curriculum. Questo sistema non è mai stato così efficace
come invece la gente pensava. I professionisti di successo e i titolari di aziende invece
hanno a lungo preferito la seconda, il mercato informale.
Quando hai bisogno di qualcuno che può fare X, chiedi ad amici fidati e colleghi. Di solito
si trova un candidato ben qualificato in breve tempo. (E ora si utilizza LinkedIn ed altri
social media.)
Qual è il ruolo giocato da una laurea in questo processo? Poco e tanto. Se si può fare ciò
che deve essere fatto, i datori di lavoro di solito non si cura di dove (o se) siete stati
all'università. Ma, dal momento che si rivolgono a persone che conoscono quando
cercano i candidati e dal momento che le nostre amicizie sono spesso formate in
università, essere "in un circolo" aumenta le vostre probabilità di essere conosciuto dalle
persone giuste al momento giusto.
Il vecchio detto è quindi un po' vero: non è solo quello che sai, ma chi conosci.
Inoltre, se si fa un annuncio on-line è possibile ricevere centinaia di curriculum. La maggior
parte sono solo persone che inviano un curriculum nella speranza di attirare l'attenzione,
ma anche in questo è molto probabile che si venga sommersi da un numero enorme di
potenziali candidati. Come si può fare un buon screening dei candidati? Un primo modo è
l'istruzione.
Il vantaggio delle capacità è ben rappresentato nel grafico che segue. Si noti che con più
si è anziani e minore è la probabilità di essere disoccupati. Come ho già dimostrato in
precedenti lettere, i Boomers non sono solo stanno lavorando più di qualsiasi altro gruppo
ma si stanno prendendo le quote di mercato riservate a quelli che hanno tra i 20 e i 40
anni. In realtà non meno di un anno fa il 100% dell'aumento complessivo dei posti di
lavoro era fatto da quelli dai 55 anni in su. I giovani stavano già effettivamente perdendo
terreno in quella che era già una lenta ripresa dell'occupazione.
Le ragioni sono banali, ma evidenti. I Boomers non hanno risparmiato abbastanza per
andare in pensione e devono continuare a lavorare. Dato i nostri anni di lavoro che ci
restano da fare, cercheremo di lavorare fino a quando potremo e in relazione a ciò che
riusciamo a trovare. E poi ci sono quelli di noi che semplicemente non hanno alcun
interesse a fare nulla se non ricevere la tradizionale pensione. Stiamo vivendo una vita
che è molto più lunga e più sana rispetto alle generazioni precedenti.
Anche i Boomer che sono più giovani e che hanno probabilmente tra i 35-40 anni di
esperienza nel mondo del lavoro e un sacco di competenze acquisite. I giovani possono
avere più energia, ma molti posti di lavoro non richiedono semplicemente dell’energia ed
12. dell’entusiasmo. Andate in un negozio di Barnes and Noble o in un qualsiasi altro negozio
e noterete le età di coloro che lavorano. Certo ci sono dei giovani, ma vedo anche molti
miei coetanei. 20 anni fa non li vedevo. E questi posti di lavoro "iniziali" sono quelli dove i
lavoratori acquisiscono delle esperienze.
Noi abbiamo delle politiche in atto che incoraggiano i giovani a contrarre sempre più debito
per ottenere una laurea. Abbiamo bisogno di creare dei programmi che leghino le
competenze e con i lavori disponibili e diano ai datori di lavoro degli incentivi ad assumere
e formare questi giovani lavoratori.
Come ha detto Paul McCulley durante la conferenza della scorsa settimana,
Tra i 22 e i 27 anni sono gli anni che contano veramente per la vostra vita in termini di
sicurezza finanziaria. Ora abbiamo un mercato del lavoro che è l'antitesi di ciò che voi ed
io abbiamo imparato a conoscere dopo la laurea.
Questo è un fenomeno strutturale, non congiunturale. Non guarirà solo con una maggiore
e migliore educazione. In questo periodo si stanno formando delle nuove imprese con un
minor tasso di partecipazione delle nuove generazioni. Nel lungo termine la crescita del
mercato del lavoro arriva dalle nuove imprese. Volete creare dei posti di lavoro? Fermate
l'aumento dei costi e della regolamentazione e tutto questo renderà le cose meno difficili
13. agli imprenditori che desiderano iniziare un attività.
Stiamo ancora aspettando che SEC comunichi le regole che il Congresso gli ha chiesto di
preparare più di un anno fa (il tanto sbandierato JOBS Act), tutto permetterà a delle nuove
imprese di comunicare direttamente online il loro bisogno di nuovi capitali senza incorrere
nella vigente normativa. La SEC sta cumulando un ritardo superiore ai 90 giorni rispetto al
termine indicato nell'atto iniziale. La legge come scritto dal Congresso è chiara. I gruppi di
pressione che non vogliono cambiare le cose devono farsi da parte. Ci sono dei costi da
sostenere per dare un lavoro ai nostri giovani. Quelli sono i miei figli. E anche i vostri.
Kyle Bass e il Giappone
Come voi sapete, io sono un convinto sostenitore del fatto che operiamo un economia
globale e che gli investitori devono diversificare, che bisogna essere flessibili e saper
cogliere le opportunità. Di conseguenza, spendo un sacco di tempo e fatica nel cercare
strategie e gestori negli investimenti alternativi. Il programma Mauldin Circle è stato creato
appositamente per fornirvi un accesso ai gestori "best of breed" nel settore degli
alternative. Ecco perché sono particolarmente lieto di annunciavi un imminente evento che
sarà fatto attraverso il Mouldin Circle, un webinar con Kyle Bass di Hayman Capital
Management, LP.
Molti lettori riconosceranno che Kyle è uno dei pochi investitori che nel 2008 aveva
previsto la crisi dei mutui subprime, facendo fare dei notevoli guadagni ai suoi investitori.
Da allora ha continuato a fare delle ottime previsioni sulla crisi del debito sovrano europeo
ed è uno di quelli che ritiene che il debito Giapponese sia insostenibile.
Tulsa, Atlanta, Nashville e Brussels
14. La conferenza della settimana scorsa è stata molto stimolante. Ma prima di iniziarla ho
avuto l’opportunità di passare del tempo con alcuni dei team internazionali che lavorano
sulle cellule staminali. Abbiamo trascorso un bel po' di tempo parlando della ricerca che
stanno facendo sulle cellule staminali e sulla malattia di Parkinson. Anche se non scrivo
sul settore del biotech è un area che seguo molto da vicino.
Credo che vedremo delle nuove cure per molte delle situazioni che ancora in questo
momento ci affliggono. Scriverò sulle mie ultime scoperte nel settore delle biotecnologiche
nelle prossime lettere.
Il prossimo mercoledì sarò ad Atlanta per una riunione del consiglio di amministrazione di
Galectin Therapeutics (un altra biotech che seguo). Il giorno dopo sarò a Nashville per una
presentazione con il mio partner Altegris Investments. Poi si torna a casa per un giorno o
due prima di volare a Bruxelles per un intervento. Potrei poi decidere di fermarmi a Londra
prima di tornare indietro, ma in un modo o nell'altro cercherò di passare del tempo con
Jonathan Tepper, il mio co-autore di Endgame.
E' il momento di premere il pulsante di invio e di correre verso l'aeroporto. A Dallas stanno
costruendo un nuovo terminal al fine di sostituire il vecchio al Love Field. E' molto bello,
ma c'è quel trapano che mi da veramente fastidio.
Abbiate una grande settimana. E cercate di capire come assumere un giovane laureato!
Il vostro analista che ha iniziato a lavorare alla tenera età di 10 anni,
John Mauldin
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