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Documentazione del progetto:
«Le risorse del nostro territorio: per una gestione
sostenibile»
Istituto scolastico:
Carrara-Nottolini-Busdraghi
Destinatari:
ITG «Lorenzo Nottolini»
Descrizione della genesi del percorso didattico
Il percorso ha previsto due diverse tematiche. La necessità di
avvicinare i ragazzi del biennio all’argomento dei cambiamenti climatici
e dei loro problemi e la contestualizzazione della consapevolezza che
nel campo delle costruzioni è possibile ridurre l’inquinamento a livello di
emissioni di anidride carbonica.
La scelta del percorso didattico ha previsto la preferenza di
metodologie interattive, di discussione, che prevedessero esperimenti
ed attività pratiche. Ciò ha permesso ad una larga parte dei partecipanti
di interessarsi maggiormente al laboratorio.
Descrizione del percorso didattico, dove siano
chiaramente individuabili lo sviluppo concettuale e
l’approccio metodologico
Inizialmente i partecipanti sono stati coinvolti in una discussione aperta sulle cause e sugli
effetti dei cambiamenti climatici, compiendo un esperimento sul diverso assorbimento del
calore da parte di diversi colori, più chiari quelli naturali, più scuri quelli antropici.
Descrizione del percorso didattico, dove siano
chiaramente individuabili lo sviluppo concettuale e
l’approccio metodologico
Il biennio ha intrapreso un percorso che li ha visti affrontare il problema della misurazione
della quantità di pioggia caduta, con la costruzione di un pluviometro fai-da-te.
I partecipanti hanno poi affrontato il problema della qualità dell’acqua presente in natura e
del suo miglioramento, con una piccola filiera di trattamento allestita con materiale di
utilizzo comune in aula. I parametri presi in considerazione sono stati odore, colore,
torbidità, acidità e durezza, oltre alla fase di disinfezione.
Descrizione del percorso didattico, dove siano
chiaramente individuabili lo sviluppo concettuale e
l’approccio metodologico
Il triennio, oltre a replicare le fasi di qualità e trattamento riportate e svolte dal biennio ha
concluso il percorso con un focus sull’inquinamento da poter non emettere in atmosfera
nel settore delle costruzioni, con particolare riferimento a prodotti riciclati e trasporti. Sono
stati effettuati anche alcuni riferimenti ai documenti obbligatori di trasporto.
Il biennio ha invece svolto in 5 ore la simulazione «Vallo a Dire ai Dinosauri».
Risultati ottenuti
Gli alunni hanno ben accolto le attività del progetto, con particolare riguardo alle classi del
biennio ed alcune del triennio. Tutte hanno comunque partecipato attivamente, lasciandosi
coinvolgere e dimostrando, al termine del laboratorio, un grado di apprendimento tangibile.
È stato mostrato un notevole interesse per le attività pratiche, che hanno permesso un
migliore assorbimento ed una più efficace assimilazione dei concetti presentati.
In alcuni casi durante la giocosimulazione finale alcuni partecipanti hanno mantenuto il
proprio ruolo anche dopo la fine delle attività, con lo scopo di indagare più a fondo
sull’utilità della simulazione stessa e sui risultati ottenuti per superare l’emergenza della
regione di Pycaia, sintomo di diretto interesse per quanto svolto.
Documentazione dell’Unità di competenza:
«Tanto rumore per nulla…»
Istituto scolastico:
Istituto Comprensivo Carlo Piaggia
Destinatari:
Scuola Sec. I Grado di Capannori,
Classe II B
Ore dedicate al percorso: 16
Descrizione della genesi del percorso didattico
Benché gli studenti della classe II B non avessero precedentemente
partecipato a laboratori di questo tipo, è stato scelto di effettuare solo
un primo incontro in analogia con quelli delle unità di competenza
precedentemente descritta per poi affrontare una tematica diversa,
ovvero quella della cura del proprio territorio, essenzialmente dal punto
di vista idrogeologico. Tali principi sono stati poi contestualizzati dai
ragazzi alla zona in cui vivono, e pertanto ad una realtà di valle vicino
alle montagne.
Descrizione del percorso didattico, dove siano
chiaramente individuabili lo sviluppo concettuale e
l’approccio metodologico
Anche questi partecipanti sono stati inizialmente coinvolti in una discussione aperta sulle
cause e sugli effetti dei cambiamenti climatici, compiendo un esperimento sul diverso
assorbimento del calore da parte di diversi colori, più chiari quelli naturali, più scuri quelli
antropici.
Descrizione del percorso didattico, dove siano
chiaramente individuabili lo sviluppo concettuale e
l’approccio metodologico
Lo sguardo si è posto poi sui principali rischi provenienti da precipitazioni e tessiture di
terreno presenti in un territorio di valle: quello idraulico, e quindi rivolto alle alluvioni, e
quello geologico, ovvero relativo alle frane. È stato mostrato ai partecipanti un metodo per
mettere in relazione diretta la dimensione dei sedimenti presenti in un corso d’acqua ed il
rischio di esondazione. Tale attività è stata poi seguita dalla costruzione di uno strumento
di misura autoprodotto, un pluviometro fai-da-te, con il quale i ragazzi hanno misurato per
un mese circa i volumi precipitati sottoforma di pioggia. Il funzionamento e le fasi di
costruzione sono state illustrate all’interno dello spettacolo finale, così come il principio di
accadimento di una frana.
I ragazzi si sono poi trovati di fronte a due problemi di tipo numerico: uno relativo alla
variazione della quantità d’acqua in alcuni corsi d’acqua a seguito dell’intervento dell’uomo
(che cambia l’uso del suolo che occupa), un altro relativo alle scelte da compiere
nell’allestimento di un impianto idroelettrico, quest’ultimo trattato dopo aver discusso sulle
energie rinnovabili. Per semplificare la trattazione di questi argomenti è stata affrontata
anche una breve parentesi sul concetto di energia, la sua conversione e gli strumenti in
grado di attuarla.
Descrizione del percorso didattico, dove siano
chiaramente individuabili lo sviluppo concettuale e
l’approccio metodologico
Risultati ottenuti
Gli studenti sono stati in grado di approfondire le tematiche affrontate e di elaborare
quanto appreso in maniera autonoma o a gruppi, proponendo nello spettacolo finale una
serie di esperimenti, riflessioni ed evidenze sul mondo del rischio idrogeologico, sempre
partendo dal problema dei cambiamenti climatici. Tale percorso potrà trovare una sua
logica continuazione nelle proprietà dell’aria e dell’acqua e nella meteorologia, che si spera
di poter attuare nel prossimo Anno Scolastico.
Documentazione dell’Unità di competenza:
«Quando l’evento diventa… estremo!»
Istituto scolastico:
Istituto Comprensivo Carlo Piaggia
Destinatari:
Scuola Sec. I Grado di Capannori,
Classe III B
Ore dedicate al percorso: 16
Descrizione della genesi del percorso didattico
Stati scelti argomenti che potessero interessare gli studenti sia in
relazione al percorso curricolare, sia in relazione a ciò che si sente
quotidianamente sul tempo e sul clima.
La scelta è caduta sulla chimica e la fisica dell’acqua e dell’atmosfera in
funzione degli effetti dei cambiamenti climatici, con cenni di
meteorologia e descrizione del concetto di evento estremo.
Il percorso ha previsto anche la realizzazione di esperimenti ed un
momento di gioco personalizzato che ripercorresse in versione ridotta
la simulazione «Vallo a Dire ai Dinosauri».
Descrizione del percorso didattico, dove siano
chiaramente individuabili lo sviluppo concettuale e
l’approccio metodologico
Anche questi partecipanti sono stati inizialmente coinvolti in una discussione aperta sulle
cause e sugli effetti dei cambiamenti climatici, compiendo un esperimento sul diverso
assorbimento del calore da parte di diversi colori, più chiari quelli naturali, più scuri quelli
antropici.
Descrizione del percorso didattico, dove siano
chiaramente individuabili lo sviluppo concettuale e
l’approccio metodologico
I partecipanti sono stati inizialmente coinvolti nell’osservazione delle principali
caratteristiche fisiche e chimiche dell’acqua, con collegamenti agli effetti dei cambiamenti
climatici, alla ricerca dei fenomeni che possono instaurare. A tale scopo è stato compiuto
un esperimento per apprezzare come la fusione di ghiacciai su terre emerse influenzi il
livello dei mari e degli oceani, a differenza della fusione degli iceberg.
Descrizione del percorso didattico, dove siano
chiaramente individuabili lo sviluppo concettuale e
l’approccio metodologico
Per comprendere gli effetti dei cambiamenti climatici nella vita di tutti i giorni è stato
affrontato il tema della meteorologia, per capire le dinamiche del tempo atmosferico. Sono
stati dapprima visti i principi basilari della dinamica e della fisica dell’aria umida,
commentando poi una previsione dei tempo, spiegando alcuni fenomeni visibili attraverso
immagini e compiendo un esperimento per riprodurre in un contenitore un evento piovoso.
Il percorso ha poi visto l’avvicinamento ad un concetto particolare come quello delle
«emergenze», inteso come momento transitorio e pericoloso ed applicato a rischi
idrologici, geologici, meteorologici e climatici. I partecipanti sono stati poi calati in una
realtà virtuale, ciascuno con un proprio ruolo, simulando una realtà sconvolta da un’ondata
di caldo. Ogni partecipante, cercando di salvaguardare i propri interessi, ha cercato di
superare l’emergenza.
Descrizione del percorso didattico, dove siano
chiaramente individuabili lo sviluppo concettuale e
l’approccio metodologico
Risultati ottenuti
(analisi critica in relazione agli apprendimenti degli alunni)
Gli studenti hanno mostrato interesse per le attività. L’illustrazione di alcuni esperimenti
avvenuta in occasione dello spettacolo finale ha fatto rilevare uno spiccato interesse per il
risvolto pratico del laboratorio, che ha pertanto focalizzato l’attenzione di una buona parte
degli studenti, complici anche gli argomenti di attualità e comunemente ascoltati o letti nei
mass-media.
La speranza è quella che il percorso possa continuare ad essere svolto anche nei futuri
Anni Scolastici con le prossime classi, che quest’anno sono state coinvolte nel progetto.

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Le risorse del nostro territorio: per una gestione sostenibile

  • 1. Documentazione del progetto: «Le risorse del nostro territorio: per una gestione sostenibile» Istituto scolastico: Carrara-Nottolini-Busdraghi Destinatari: ITG «Lorenzo Nottolini»
  • 2. Descrizione della genesi del percorso didattico Il percorso ha previsto due diverse tematiche. La necessità di avvicinare i ragazzi del biennio all’argomento dei cambiamenti climatici e dei loro problemi e la contestualizzazione della consapevolezza che nel campo delle costruzioni è possibile ridurre l’inquinamento a livello di emissioni di anidride carbonica. La scelta del percorso didattico ha previsto la preferenza di metodologie interattive, di discussione, che prevedessero esperimenti ed attività pratiche. Ciò ha permesso ad una larga parte dei partecipanti di interessarsi maggiormente al laboratorio.
  • 3. Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo concettuale e l’approccio metodologico Inizialmente i partecipanti sono stati coinvolti in una discussione aperta sulle cause e sugli effetti dei cambiamenti climatici, compiendo un esperimento sul diverso assorbimento del calore da parte di diversi colori, più chiari quelli naturali, più scuri quelli antropici.
  • 4. Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo concettuale e l’approccio metodologico Il biennio ha intrapreso un percorso che li ha visti affrontare il problema della misurazione della quantità di pioggia caduta, con la costruzione di un pluviometro fai-da-te. I partecipanti hanno poi affrontato il problema della qualità dell’acqua presente in natura e del suo miglioramento, con una piccola filiera di trattamento allestita con materiale di utilizzo comune in aula. I parametri presi in considerazione sono stati odore, colore, torbidità, acidità e durezza, oltre alla fase di disinfezione.
  • 5. Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo concettuale e l’approccio metodologico Il triennio, oltre a replicare le fasi di qualità e trattamento riportate e svolte dal biennio ha concluso il percorso con un focus sull’inquinamento da poter non emettere in atmosfera nel settore delle costruzioni, con particolare riferimento a prodotti riciclati e trasporti. Sono stati effettuati anche alcuni riferimenti ai documenti obbligatori di trasporto. Il biennio ha invece svolto in 5 ore la simulazione «Vallo a Dire ai Dinosauri».
  • 6. Risultati ottenuti Gli alunni hanno ben accolto le attività del progetto, con particolare riguardo alle classi del biennio ed alcune del triennio. Tutte hanno comunque partecipato attivamente, lasciandosi coinvolgere e dimostrando, al termine del laboratorio, un grado di apprendimento tangibile. È stato mostrato un notevole interesse per le attività pratiche, che hanno permesso un migliore assorbimento ed una più efficace assimilazione dei concetti presentati. In alcuni casi durante la giocosimulazione finale alcuni partecipanti hanno mantenuto il proprio ruolo anche dopo la fine delle attività, con lo scopo di indagare più a fondo sull’utilità della simulazione stessa e sui risultati ottenuti per superare l’emergenza della regione di Pycaia, sintomo di diretto interesse per quanto svolto.
  • 7. Documentazione dell’Unità di competenza: «Tanto rumore per nulla…» Istituto scolastico: Istituto Comprensivo Carlo Piaggia Destinatari: Scuola Sec. I Grado di Capannori, Classe II B Ore dedicate al percorso: 16
  • 8. Descrizione della genesi del percorso didattico Benché gli studenti della classe II B non avessero precedentemente partecipato a laboratori di questo tipo, è stato scelto di effettuare solo un primo incontro in analogia con quelli delle unità di competenza precedentemente descritta per poi affrontare una tematica diversa, ovvero quella della cura del proprio territorio, essenzialmente dal punto di vista idrogeologico. Tali principi sono stati poi contestualizzati dai ragazzi alla zona in cui vivono, e pertanto ad una realtà di valle vicino alle montagne.
  • 9. Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo concettuale e l’approccio metodologico Anche questi partecipanti sono stati inizialmente coinvolti in una discussione aperta sulle cause e sugli effetti dei cambiamenti climatici, compiendo un esperimento sul diverso assorbimento del calore da parte di diversi colori, più chiari quelli naturali, più scuri quelli antropici.
  • 10. Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo concettuale e l’approccio metodologico Lo sguardo si è posto poi sui principali rischi provenienti da precipitazioni e tessiture di terreno presenti in un territorio di valle: quello idraulico, e quindi rivolto alle alluvioni, e quello geologico, ovvero relativo alle frane. È stato mostrato ai partecipanti un metodo per mettere in relazione diretta la dimensione dei sedimenti presenti in un corso d’acqua ed il rischio di esondazione. Tale attività è stata poi seguita dalla costruzione di uno strumento di misura autoprodotto, un pluviometro fai-da-te, con il quale i ragazzi hanno misurato per un mese circa i volumi precipitati sottoforma di pioggia. Il funzionamento e le fasi di costruzione sono state illustrate all’interno dello spettacolo finale, così come il principio di accadimento di una frana. I ragazzi si sono poi trovati di fronte a due problemi di tipo numerico: uno relativo alla variazione della quantità d’acqua in alcuni corsi d’acqua a seguito dell’intervento dell’uomo (che cambia l’uso del suolo che occupa), un altro relativo alle scelte da compiere nell’allestimento di un impianto idroelettrico, quest’ultimo trattato dopo aver discusso sulle energie rinnovabili. Per semplificare la trattazione di questi argomenti è stata affrontata anche una breve parentesi sul concetto di energia, la sua conversione e gli strumenti in grado di attuarla.
  • 11. Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo concettuale e l’approccio metodologico
  • 12. Risultati ottenuti Gli studenti sono stati in grado di approfondire le tematiche affrontate e di elaborare quanto appreso in maniera autonoma o a gruppi, proponendo nello spettacolo finale una serie di esperimenti, riflessioni ed evidenze sul mondo del rischio idrogeologico, sempre partendo dal problema dei cambiamenti climatici. Tale percorso potrà trovare una sua logica continuazione nelle proprietà dell’aria e dell’acqua e nella meteorologia, che si spera di poter attuare nel prossimo Anno Scolastico.
  • 13. Documentazione dell’Unità di competenza: «Quando l’evento diventa… estremo!» Istituto scolastico: Istituto Comprensivo Carlo Piaggia Destinatari: Scuola Sec. I Grado di Capannori, Classe III B Ore dedicate al percorso: 16
  • 14. Descrizione della genesi del percorso didattico Stati scelti argomenti che potessero interessare gli studenti sia in relazione al percorso curricolare, sia in relazione a ciò che si sente quotidianamente sul tempo e sul clima. La scelta è caduta sulla chimica e la fisica dell’acqua e dell’atmosfera in funzione degli effetti dei cambiamenti climatici, con cenni di meteorologia e descrizione del concetto di evento estremo. Il percorso ha previsto anche la realizzazione di esperimenti ed un momento di gioco personalizzato che ripercorresse in versione ridotta la simulazione «Vallo a Dire ai Dinosauri».
  • 15. Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo concettuale e l’approccio metodologico Anche questi partecipanti sono stati inizialmente coinvolti in una discussione aperta sulle cause e sugli effetti dei cambiamenti climatici, compiendo un esperimento sul diverso assorbimento del calore da parte di diversi colori, più chiari quelli naturali, più scuri quelli antropici.
  • 16. Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo concettuale e l’approccio metodologico I partecipanti sono stati inizialmente coinvolti nell’osservazione delle principali caratteristiche fisiche e chimiche dell’acqua, con collegamenti agli effetti dei cambiamenti climatici, alla ricerca dei fenomeni che possono instaurare. A tale scopo è stato compiuto un esperimento per apprezzare come la fusione di ghiacciai su terre emerse influenzi il livello dei mari e degli oceani, a differenza della fusione degli iceberg.
  • 17. Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo concettuale e l’approccio metodologico Per comprendere gli effetti dei cambiamenti climatici nella vita di tutti i giorni è stato affrontato il tema della meteorologia, per capire le dinamiche del tempo atmosferico. Sono stati dapprima visti i principi basilari della dinamica e della fisica dell’aria umida, commentando poi una previsione dei tempo, spiegando alcuni fenomeni visibili attraverso immagini e compiendo un esperimento per riprodurre in un contenitore un evento piovoso. Il percorso ha poi visto l’avvicinamento ad un concetto particolare come quello delle «emergenze», inteso come momento transitorio e pericoloso ed applicato a rischi idrologici, geologici, meteorologici e climatici. I partecipanti sono stati poi calati in una realtà virtuale, ciascuno con un proprio ruolo, simulando una realtà sconvolta da un’ondata di caldo. Ogni partecipante, cercando di salvaguardare i propri interessi, ha cercato di superare l’emergenza.
  • 18. Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo concettuale e l’approccio metodologico
  • 19. Risultati ottenuti (analisi critica in relazione agli apprendimenti degli alunni) Gli studenti hanno mostrato interesse per le attività. L’illustrazione di alcuni esperimenti avvenuta in occasione dello spettacolo finale ha fatto rilevare uno spiccato interesse per il risvolto pratico del laboratorio, che ha pertanto focalizzato l’attenzione di una buona parte degli studenti, complici anche gli argomenti di attualità e comunemente ascoltati o letti nei mass-media. La speranza è quella che il percorso possa continuare ad essere svolto anche nei futuri Anni Scolastici con le prossime classi, che quest’anno sono state coinvolte nel progetto.