VEDO E PREVEDO: CAPIRE IL FUTURO PER CAMBIARE IL PRESENTE - IL DISSESTO IDROGEOLOGICO NEL NOSTRO TERRITORIO UdC 496
1. VEDO E PREVEDO.
Capire il futuro per cambiare il
presente
3A Istituto Comprensivo
«Don Lorenzo Milani»
Tavarnelle V.P.
2D Istituto Comprensivo
«S. Casciano»
S. Casciano V.P.
CON IL CONTRIBUTO DELL’ASSOCIAZIONE
LEGAMBIENTE
CON IL CONTRIBUTO DELL’ASSOCIAZIONE
LEGAMBIENTE
2. Il dissesto
idrogeologico è
l’insieme di quei
processi morfologici
che hanno
un’azione
fortemente
distruttiva in
termini di
degradazione del
suolo e dei
manufatti.
3. Il dissesto
idrogeologico….
….non si può
eliminare
Si può mitigare
Mettendo in atto
delle azioni per
ridurre il rischio a
persone , manufatti
e ambiente
No , non si può
eliminare ma se l’uomo
provasse a non creare
danni all’ambiente forse
riusciremmo a ridurre
questi eventi.
4. A cosa è dovuta l’attuale eccezionale
frequenza di
eventi estremi (alluvioni, frane,
uragani …)?
CATTIVO GOVERNO DEL TERRITORIO
Si è costruito troppo, si è costruito male
e si è costruito soprattutto dove non si
sarebbe dovuto mai e poi mai costruire
Gli alvei dei fiumi andrebbero tutelati
con fasce di rispetto idraulico per
permettere al corso d’acqua il «respiro»
naturale tra regime di secca e regime di
piena.
Non possiamo meravigliarci che un fiume
torni a fare il fiume
CRISI CLIMATICA
La situazione attuale è caratterizzata, a
causa di secoli d’inquinamento delle
matrici ambientali, da una sostanziale
alterazione del clima planetario.
Ciò ha determinato una maggiore
densità di fenomeni estremi, che un
tempo avevano tempi di ritorno molto
più lunghi e prevedibili. In buona
sostanza, le precipitazioni non sono
aumentate in valore assoluto, ma si
sono concentrate nel tempo e nello
spazio …
5. Qualche calamità toscana, per non
dimenticare …
1. Firenze, 4 novembre 1966, in 12 ore caddero sull’area a monte della
città oltre 200 mm di pioggia, per una piena stimata di 4.500 mc al
secondo sulla sezione di Ponte Vecchio.
2. Lunigiana, 25 ottobre 2011, in 8 ore sono caduti 386 mm di pioggia,
determinando la disastrosa alluvione di Aulla e il collasso dell’intero
sistema viario della Lunigiana.
3. Albegna, 12-13 novembre 2012, in 24 ore sono caduti 414 mm di
pioggia, una quantità normalmente riscontrata in un normale semestre
della Maremma grossetana.
4. Toscana Nord, gennaio 2014, nei bacini del Magra e del Serchio in 1 solo
mese sono cadute le precipitazioni (590 mm e 550 mm) di oltre un
semestre del 2013.
6. PERICOLOSITÀ E RISCHIO
La PERICOLOSITÀ
In un certo luogo, è la
probabilità che un
fenomeno avvenga in un
determinato periodo.
Il RISCHIO
È il danno che ci si può
attendere in base al
valore dei beni presenti
(case, strade, fabbriche,
infrastrutture…)
7. Come si può affrontare
il rischio?
CON LA PREVISIONE CON LA PREVENZIONE
1) Studio e determinazione
delle cause dei fenomeni calamitosi.
2) Identificazione dei rischi.
3) Individuazione delle zone del
territorio soggette ai rischi.
Consiste nel ridurre la
possibilità che si
verifichino danni