SlideShare a Scribd company logo
1 of 6
Download to read offline
Abstract:

In questa settima e ultima puntata passiamo in rassegna alcune metodologie e
strumenti per ottimizzare il nostro progetto in chiave business sia in termini di
’efficienza sia in termini di efficacia. Nella puntata precedente abbiamo descritto
come valutare i dati Web in ottica di business, in questa puntata descriviamo come
possiamo raffinare la segmentazione online, come possiamo misurare e ottimizzare il
ciclo di vita del cliente ondine, come possiamo migliorare l’interazione e il
coinvolgimento con la nostra target audience, come infine possiamo misurare e
confrontare i flussi di visitatori provenienti da campagne differenti.

Misurare il ciclo di vita del cliente

Nella 6° puntata abbiamo affrontato il tema della misurabilità del sito web, non solo
in termini di dati e statistiche di accesso ma anche in ottica di business (Valore del
cliente nel tempo, valore dell’ordine medio nel tempo, ROI associato alla campagna
etc.). Proviamo ad identificare i passi relativi per un processo ciclico di analisi –
reporting- refinement;

1.   identificazione e calcolo delle metriche chiave per il nostro business
2.   creazione di report facilmente comprensibili da personale non tecnico
3.   analisi ed interpretazione dei risultati
4.   identificazione e pianificazione delle azioni da intraprendere per migliorare i
     risultati

Riprendiamo il tema affrontato nella 1° puntata, in merito al ciclo di vita del cliente
ondine (Reach, acquisition, conversion, retention)

Per quanto riguarda la reach (probabilità di raggiungere ed ottenere l’attenzione del
target online) una sua buona approssimazione è il volume complessivo di traffico
generato dalle campagne di marketing sia online sia offline; possiamo considerare
perciò il seguente elenco di metriche per la reach:

     -   Numero di pagine viste (giorno, settimana, mese)
     -   Visitatori unici (giorno, settimana, mese)
     -   Nuovi visitatori/visitatori unici (giorno, settimana, mese)
     -   Visite complessive (giorno, settimana, mese)

Una reach elevata in termini di volumi di pagine viste e numero di visitatori è indice
di un’ elevata brand awareness.


Testare, misurare, ottimizzare

La bellezza, ma anche la difficoltà, insita in un progetto Internet è la reale
possibilità di creare un processo virtuoso di analisi- testing- misurazione-
ottimizzazione. I giapponesi identificano con il termine KAIZEN questo processo di
miglioramento continuo.
Per quanto riguarda il web design, prima ancora di mettere online il sito web
bisognerebbe provvedere ad effettuare alcuni test di usabilità selezionando un panel
rappresentativo della nostra target audience in rete.

Possiamo per esempio preparare alcuni task da portare a termine, come test di
usabilità, distinti per target; in tal modo possiamo verificare non solo i percorsi di

©Leonardo Bellini - Web refine        www.dml.it                                  1
navigazione, la facilità e l’immediatezza nel raggiungere gli obiettivi previsti per
ciascun task, ma anche il livello di persuasione, di chiarezza e l’interesse che per loro
poteva suscitare un sito di questo tipo. Supponiamo di creare 3 gruppi distinti,
ciascuno rappresentativo di un target group composto da 3 rappresentanti
ciascuno. Jacob Nielsen, uno dei guru mondiali dell’ usabilità rassicura che bastano
pochi test condotti su un campione ridotto per eliminare anche l’80% dei difetti ed
errori di navigazione e di usabilità.

Definiamo per esempio 4 compiti da svolgere da parte dei 9 partecipanti:

   -   iscriversi al sito
   -   trovare un prodotto mediante motore di ricerca
   -   iscriversi alla newsletter
   -   acquistare un prodotto online

Per ciascun compito calcoliamo l’efficienza (tempo medio impiegato dal campione
per effettuare il compito assegnato), l’efficacia (percentuale dei compiti portati a
termine con successo dal campione di utenti) ed il livello di soddisfazione
(gradimento medio espresso dal campione con voto numerico).

Grazie ai feedback ricevuti possiamo modificare il modulo di iscrizione alla newsletter
e la posizione del box per il motore di ricerca, nonché le voci della barra di
navigazione.




                                     4.                       1.
                                 Ottimizzar                 Testare
                                     e




                                     3.                       2.
                                 Analizzare                Misurare




           Figura 1: Kaizen - un processo di miglioramento continuo



Se abbiamo definito in precedenza le metriche di business e abbiamo catturato i dati
opportuni possiamo monitorare l’andamento del nostro business online e adeguare di
volta in volta risultati e obiettivi futuri; per esempio potremmo ridefinire i seguenti
obiettivi:



©Leonardo Bellini - Web refine          www.dml.it                                 2
-   aumentare la frequenza e la fedeltà di un particolare target group
   -   aumentare il livello livello medio di ordine da parte di un secondo target
       groupi

   ma anche:

   -   ridurre il costo di acquisizione dei nuovi visitatori
   -   ridurre il costo di conversione dei processi

L’analisi di ciascuna fase del ciclo di vita del cliente impatta una o più fasi del
processo; per esempio l’acquisizione è strettamente correlata al piano di promozione
online ed al media mix (PROMOTE), il processo di conversione invece è influenzato
da parametri quali l’usabilità, l’architettura informativa e la capacità comunicativa
del sito di convincere a compiere una determinata azione (DESIGN), mentre la
fedeltà, la retention è direttamente correlata alla nostra capacità di interagire, di
creare un‘esperienza online unica e memorabile (INTERACT).


Ottimizzare il redesign della newsletter

Abbiamo descritto nella 5° puntata dedicata all’interazione come la newslettter possa
essere ancora oggi considerata lo strumentio principe per creare una relazione stabile
e duratura con la nostra target audience online; Utilizzando lo specchietto
sottostante che mette in relazione alcuni dati di analisi ricavati dall’andamento della
newsletter con possibili cause e fenomeni da migliorare, potremmo accorgerci di
dover riprogettare il design e la posizione del box di iscrizione, oppure che dopo i
primi tre mesi il tasso di iscrizione tende a stabilizzarsi; forse è venuto il momento
di proporre newsletter tematiche e specifiche per target (per esempio una newsletter
dedicata ai differenti target group.

Analisi                                           Diagnosi
Incremento di traffico senza incremento di        -landing page non ben progettate
vendite                                           -problema prodotto/offerta
Alto tasso di iscrizione e alto tasso di          - contenuto non valido, scarsa rilevanza
disiscrizione
Alto tasso di apertura, basso tasso di click- -le offerte nell’email non sono interessanti, o
through                                       non sono ritenute rilevanti dall’utente
Alto traffico sul sito, basso tasso di            -invito alla newsletter non efficace
iscrizione                                        -pagina di registrazione mal progettata
Alto traffico sulla pagina di registrazione,      -troppi campi richiesti nel form di registrazione
basso tasso di iscrizione                         - pagina di registrazione mal progettata
Alto tasso di disiscrizione dopo il primo invio -scarso contenuto, no opt-in
                                                - nessuna pagina di benvenuto
Alto tasso di disiscrizione/poche aperture        -troppe email inviate, invio senza permesso
                                                  - contenuto non rilevante
Improvviso calo del tasso di apertura             -email bloccate da ISP, problemi con il subject

                   Figura 2: Analisi e diagnosi per la newsletter




©Leonardo Bellini - Web refine           www.dml.it                                   3
Ottimizzare la conversione online

Nella 3° puntata, dedicata al Web Design, abbiamo messo in evidenza l’importanza
di ottimizzare i processi di conversione online; è infatti assolutamente non
conveniente convogliare grandi flussi di visitatori online se poi non riusciamo a
convincerli a compiere le azioni che abbiamo pensato per loro. In qualche modo
dobbiamo allora tappare i buchi che permettono ai visitatori di fuoriuscire dal nostro
processo- imbuto che di fatto rappresenta il nostro Sales Funnel online.




           Motore di ricerca                            100%


            Elenco pattini                              95%             % di visitatori
                                                                       che continuano
                                                                         il processo
    Dettaglio scheda prodotto                          80%


      Pagina di check-out                          45%

        Info su trasporto
           e consegna                             25%


            Pagamento                             20%

            Chiusura
             ordine                               5%




Per esempio per quanto riguarda una Home Page potremmo monitorare il percorso
dei visitatori che utilizzano e ciccano sui seguenti box:

-   Motore di ricerca
-   Box per la registrazione o autenticazione al sito
-   Box per iscrizione Newsletter
-   Box dei prodotti ed offerte del mese


Per ciascuno di essi possiamo monitorare quanti click genererano per target (per
visitatori registrati e qualificati) e le percentuali di successo del percorso da essi
orginato. Ricordiamoci che abbiamo costruito la Home Page in base agli obiettivi di
lead generation, e-commerce e community building che ci siamo dati..

Per quanto riguarda un sito di e-commerce potremmo per esempio monitorare la
distribuzione ed il rendimento associato a 3 percorsi che portano all’acquisto:

1. visitatori che arrivano al carrello e completano l’ordine partendo dall’Home page
2. visitatori che utilizzano il motore di ricerca interno al sito Web per trovare il
   prodotto che poi acquisteranno
3. visitatori che arrivano al sito tramite una Landing Page o un link contenuto nella
   newsletter e poi acquistano online

©Leonardo Bellini - Web refine       www.dml.it                                 4
Dall’analisi del comportamento dei visitatori durante questi tre percorsi differenti
possiamo scoprire come intervenire per esempio sulle funzionalità del motore di
ricerca oppure per migliorare il design della landing page.


Paragonare campagne su canali differenti

Possiamo inoltre paragonare campagne tra loro differenti, sia online sia offline
Non c’è ragione per limitare l’analisi delle campagne solo a quelle online; anche
perché la pubblicità online è quasi sempre una quota minoritaria per quasi tutte le
tipologie di business. Supponiamo di voler confrontare i risultati di due campagne pay
per click,volte ad incentivare l’iscrizione alla newsletter, pianificate su Google e
Yahoo! con due campagne offline:

-   annunci pubblicati su una rivista free press distribuita presso la linea
    metropolitana
-   cartoline promozionali distribuite presso bar, pub e locali e palestre frequentate
    dai manager metropolitani, uno dei nostri target di riferimento.

Entrambe queste due iniziative (annunci e cartoline) conterranno indicazione di uno
specifico URL (indirizzo Internet) a cui accedere per iscriversi alla newsletter e
ricevere un buono di sconto.

Per distinguere da quale canale arrivano le nuove iscrizioni creiamo 4 URL
differenti, ciascuno corrispondente ad una campagna; possiamo immaginare che
una certa percentuale di navigatori per pigrizia digiterà solo l’URL del nostro sito, ma
siamo disposti a tollerare questa inesattezza.
Desideriamo dunque capire da quale canale arrivano i visitatori maggiormente
propensi alla conversione ed all’acquisto. Provengono dalla campagna di keyword
advertising di Google o di MSN? Sono gli studenti che leggono la mattina l’annuncio
pubblicato sulla rivista free-press distribuita nella metropolitana oppure i manager
che accedono alla pagina indicata nella cartolina promozionale che trovano al bar o
nelle palestre? Oppure arrivano da siti di community o da altri siti che hanno deciso
di linkare il nostro sito, grazie all’attività di PR online che abbiamo svolto?


Nome campagna           URL della landing          risposte    Conversioni      Tasso di
                        page                                                    conversi
                                                                                one
Campagne online
Studenti- Google        www.rollerjump/google?     115         5                4,3%
Studenti- Yahoo!        www.rollerjump/yahoo?      110         3                2,7%
Campagne offline
Studenti – free         www.rollerjump/free?       120         4                3,3%
press
Manager- cartoline     www.rollerjump/card?   120       2                       1,7%
                     Figura 3 : Paragonare campagne e canali


Ottiminizzare i flussi per canale

Come facciamo a distinguere i canali di provenienza dei nostri visitatori, al fine di
capire quale funziona meglio, ovvero quale canale veicola il traffico a maggiore tasso
di conversione?”



©Leonardo Bellini - Web refine       www.dml.it                                   5
Consideriamo il cosiddetto Referral site, o Referrer, ossia l’indirizzo del sito da cui
proviene il nostro visitatore; identifichiamo 4 categorie di referrer:

   1. visitatori che ci hanno trovato a fronte dell’esito spontaneo di una ricerca su
      un motore di ricerca
   2. visitatori che arrivano al nostro sito cliccando su un link sponsorizzato
      (campagna di keyword adv.)
   3. visitatori che ci conoscono già e hanno inserito direttamente nel browser il
      nostro indirizzo
   4. visitatori che ci hanno trovato grazie ad un sito contenente un link al nostro
      (siti affini, e-zine, Portali, sponsorship, pagine cobranded etc.)

Possiamo in tal modo confrontare i flussi provenienti da canali differenti in termini di
tasso di conversione e provvedere opportunamente.


     Canale di           visitatori   Conversion                   Azioni
    provenienza                          rate
Google –ricerca          10%          5%          Migliorare il posizionamento su
spontanea                                         Google
Yahoo! – ricerca         8%         3%            Migliorare il posizionamento su
spontanea                                         Yahoo! Search engine
Google – link            15%        6%            Ottimizzare la campagna pay per
sponsorizzato                                     click su Google
Yahoo! – link            22%        4%            Ottimizzare la campagna pay per
sponsorizzato                                     click su Google
Link da altri siti       20%        4%            Ottimizzare la linking strategy e le
                                                  PR online
Indirizzo inserito dal   25%        5%            Favorire il ritorno dei visitatori che
visitatore                                        già conoscono il nostro sito
                          Figura 4: valutare il Reffering Mix

In questo esempio, d questi canali solo le due campagne pay per click sono a
pagamento; Se riusciamo ad ottimizzare il posizionamento organico, spontaneo delle
pagine chiave del nostro sito per le keyword che abbiamo identificato e, al contempo,
impostare una efficace linking strategy potremmo aumentare la quota di traffico
non a pagamento e la percentuale dei visitatori che accede direttamente al nostro
sito.


Conclusioni

Con questa ultima puntata si chiude questo viaggio che abbiamo compiuto assieme
nel mondo del marketing e del business online; il mio intento, dichiarato anche
nell’introduzione del mio libro Fare business con il web, era quello di descrivere un
processo articolato, per un approccio organico, analitico e strutturato a questo
ambito.

In bocca al lupo per il vostro business online!

Leonardo Bellini




©Leonardo Bellini - Web refine        www.dml.it                                    6

More Related Content

What's hot

E mail marketing
E mail marketingE mail marketing
E mail marketing
rmariotti
 
Ottimizzazione conversioni
Ottimizzazione conversioniOttimizzazione conversioni
Ottimizzazione conversioni
rmariotti
 
Web advertising
Web advertisingWeb advertising
Web advertising
rmariotti
 

What's hot (20)

Web analytics in 10 passi
Web analytics in 10 passiWeb analytics in 10 passi
Web analytics in 10 passi
 
Laboratorio Google Analytics: iV Modulo
Laboratorio Google Analytics: iV ModuloLaboratorio Google Analytics: iV Modulo
Laboratorio Google Analytics: iV Modulo
 
Analisi del conversion rate - CRO
Analisi del conversion rate - CROAnalisi del conversion rate - CRO
Analisi del conversion rate - CRO
 
internet comunication management
internet comunication managementinternet comunication management
internet comunication management
 
Corso di Google Analytics base - Marketing freaks
Corso di Google Analytics base - Marketing freaksCorso di Google Analytics base - Marketing freaks
Corso di Google Analytics base - Marketing freaks
 
Internet marketing Strategy
Internet marketing StrategyInternet marketing Strategy
Internet marketing Strategy
 
E mail marketing
E mail marketingE mail marketing
E mail marketing
 
Google Analytics ABC
Google Analytics ABCGoogle Analytics ABC
Google Analytics ABC
 
Lead generation B2B e B2C: un nuovo approccio al mercato
Lead generation B2B e B2C: un nuovo approccio al mercatoLead generation B2B e B2C: un nuovo approccio al mercato
Lead generation B2B e B2C: un nuovo approccio al mercato
 
Lead Generation per B2C e B2B: concetti (Funnel di Conversione, Customer Jour...
Lead Generation per B2C e B2B: concetti (Funnel di Conversione, Customer Jour...Lead Generation per B2C e B2B: concetti (Funnel di Conversione, Customer Jour...
Lead Generation per B2C e B2B: concetti (Funnel di Conversione, Customer Jour...
 
Digital analytics - Presentazione di Andrea Sardo al corso di Tecnologie Web
Digital analytics - Presentazione di Andrea Sardo al corso di Tecnologie WebDigital analytics - Presentazione di Andrea Sardo al corso di Tecnologie Web
Digital analytics - Presentazione di Andrea Sardo al corso di Tecnologie Web
 
Ottimizzazione conversioni
Ottimizzazione conversioniOttimizzazione conversioni
Ottimizzazione conversioni
 
Eidos: Guida Google Analytics
Eidos: Guida Google AnalyticsEidos: Guida Google Analytics
Eidos: Guida Google Analytics
 
Pacchetti Aggiuntivi Sito Web
Pacchetti Aggiuntivi Sito WebPacchetti Aggiuntivi Sito Web
Pacchetti Aggiuntivi Sito Web
 
Online Customer Experience
Online Customer ExperienceOnline Customer Experience
Online Customer Experience
 
Lead generation nel B2B
Lead generation nel B2BLead generation nel B2B
Lead generation nel B2B
 
Web advertising
Web advertisingWeb advertising
Web advertising
 
Presentazione Sito Web Aziendale
Presentazione Sito Web AziendalePresentazione Sito Web Aziendale
Presentazione Sito Web Aziendale
 
Online Customer Experience
Online Customer ExperienceOnline Customer Experience
Online Customer Experience
 
IAB Forum 2009, Miriam Bertoli - Visibilità, Identità e Usabilità: una strat...
IAB Forum 2009, Miriam Bertoli - Visibilità, Identità e Usabilità:  una strat...IAB Forum 2009, Miriam Bertoli - Visibilità, Identità e Usabilità:  una strat...
IAB Forum 2009, Miriam Bertoli - Visibilità, Identità e Usabilità: una strat...
 

Viewers also liked

Dml Email Content
Dml Email ContentDml Email Content
Dml Email Content
DML Srl
 

Viewers also liked (8)

Building Followers on Twitter
Building Followers on TwitterBuilding Followers on Twitter
Building Followers on Twitter
 
DML Mobile strategy, Marketing & Mobile Apps 2013
DML Mobile strategy, Marketing & Mobile Apps 2013DML Mobile strategy, Marketing & Mobile Apps 2013
DML Mobile strategy, Marketing & Mobile Apps 2013
 
Marketing online Per Le Pmi
Marketing online  Per Le PmiMarketing online  Per Le Pmi
Marketing online Per Le Pmi
 
Facebook insights
Facebook insightsFacebook insights
Facebook insights
 
Dml Obama For America 10 Key Learnings
Dml Obama For America 10 Key LearningsDml Obama For America 10 Key Learnings
Dml Obama For America 10 Key Learnings
 
Dml Email Content
Dml Email ContentDml Email Content
Dml Email Content
 
Social Media per le case editrici
Social Media per le case editriciSocial Media per le case editrici
Social Media per le case editrici
 
iFungus - Un'applicazione per il riconoscimento dei funghi tramite smartphone
iFungus - Un'applicazione per il riconoscimento dei funghi tramite smartphoneiFungus - Un'applicazione per il riconoscimento dei funghi tramite smartphone
iFungus - Un'applicazione per il riconoscimento dei funghi tramite smartphone
 

Similar to Web Refinement

Hotel Content Marketing: #6 – La Content Curation inizia con il Test
Hotel Content Marketing: #6 – La Content Curation inizia con il TestHotel Content Marketing: #6 – La Content Curation inizia con il Test
Hotel Content Marketing: #6 – La Content Curation inizia con il Test
FormazioneTurismo
 
Zoorate - presentazione agg al 01 09 2015
Zoorate - presentazione agg al 01 09 2015Zoorate - presentazione agg al 01 09 2015
Zoorate - presentazione agg al 01 09 2015
Roberto Stefanini
 
Search marketing
Search marketingSearch marketing
Search marketing
rmariotti
 

Similar to Web Refinement (20)

Web Business Planning
Web Business PlanningWeb Business Planning
Web Business Planning
 
Intarget Intelligence
Intarget IntelligenceIntarget Intelligence
Intarget Intelligence
 
Moca | Ottimizzazione delle conversioni | BTO 2016 | Rosario Toscano
Moca | Ottimizzazione delle conversioni | BTO 2016 | Rosario ToscanoMoca | Ottimizzazione delle conversioni | BTO 2016 | Rosario Toscano
Moca | Ottimizzazione delle conversioni | BTO 2016 | Rosario Toscano
 
Hotel Content Marketing: #6 – La Content Curation inizia con il Test
Hotel Content Marketing: #6 – La Content Curation inizia con il TestHotel Content Marketing: #6 – La Content Curation inizia con il Test
Hotel Content Marketing: #6 – La Content Curation inizia con il Test
 
Incrementa il tuo business online senza aumentare il budget pubblicitario - K...
Incrementa il tuo business online senza aumentare il budget pubblicitario - K...Incrementa il tuo business online senza aumentare il budget pubblicitario - K...
Incrementa il tuo business online senza aumentare il budget pubblicitario - K...
 
Intro alla web analytics
Intro alla web analyticsIntro alla web analytics
Intro alla web analytics
 
Come raccogliere, processare e presentare dati per rendere meno incerte e ris...
Come raccogliere, processare e presentare dati per rendere meno incerte e ris...Come raccogliere, processare e presentare dati per rendere meno incerte e ris...
Come raccogliere, processare e presentare dati per rendere meno incerte e ris...
 
CRO: Incrementa il tuo Business Online Senza Aumentare il Budget Pubblicitari...
CRO: Incrementa il tuo Business Online Senza Aumentare il Budget Pubblicitari...CRO: Incrementa il tuo Business Online Senza Aumentare il Budget Pubblicitari...
CRO: Incrementa il tuo Business Online Senza Aumentare il Budget Pubblicitari...
 
[EH2023] CXO: consigli per valutare, monitorare e migliorare ottimizzare i li...
[EH2023] CXO: consigli per valutare, monitorare e migliorare ottimizzare i li...[EH2023] CXO: consigli per valutare, monitorare e migliorare ottimizzare i li...
[EH2023] CXO: consigli per valutare, monitorare e migliorare ottimizzare i li...
 
Zoorate - presentazione agg al 01 09 2015
Zoorate - presentazione agg al 01 09 2015Zoorate - presentazione agg al 01 09 2015
Zoorate - presentazione agg al 01 09 2015
 
Misurare l’usabilità. L’efficacia oggettiva dell’usabilità in Jacuzzi Europe ...
Misurare l’usabilità. L’efficacia oggettiva dell’usabilità in Jacuzzi Europe ...Misurare l’usabilità. L’efficacia oggettiva dell’usabilità in Jacuzzi Europe ...
Misurare l’usabilità. L’efficacia oggettiva dell’usabilità in Jacuzzi Europe ...
 
Misurare i Risultati: TSW per Corso Impresa Digitale @ Banca Ifis
Misurare i Risultati: TSW per Corso Impresa Digitale @ Banca IfisMisurare i Risultati: TSW per Corso Impresa Digitale @ Banca Ifis
Misurare i Risultati: TSW per Corso Impresa Digitale @ Banca Ifis
 
Cro Conversion Rate Optimization by PROcommerce
Cro Conversion Rate Optimization by PROcommerceCro Conversion Rate Optimization by PROcommerce
Cro Conversion Rate Optimization by PROcommerce
 
Crea, lancia e genera vendite con il tuo sito web - ChatWith.io
Crea, lancia e genera vendite con il tuo sito web - ChatWith.ioCrea, lancia e genera vendite con il tuo sito web - ChatWith.io
Crea, lancia e genera vendite con il tuo sito web - ChatWith.io
 
Web Analytics Ninja - Webinar gratuito
Web Analytics Ninja - Webinar gratuitoWeb Analytics Ninja - Webinar gratuito
Web Analytics Ninja - Webinar gratuito
 
Google Analytics Lab - II Modulo
Google Analytics Lab - II ModuloGoogle Analytics Lab - II Modulo
Google Analytics Lab - II Modulo
 
Come calcolare il Social Media ROI
Come calcolare il Social Media ROICome calcolare il Social Media ROI
Come calcolare il Social Media ROI
 
UserPie
UserPieUserPie
UserPie
 
E-Commerce & Web Analytics
E-Commerce & Web AnalyticsE-Commerce & Web Analytics
E-Commerce & Web Analytics
 
Search marketing
Search marketingSearch marketing
Search marketing
 

More from DML Srl

More from DML Srl (20)

Generare lead qualificati con LinkedIn
Generare lead qualificati con LinkedInGenerare lead qualificati con LinkedIn
Generare lead qualificati con LinkedIn
 
Come Creare contenuti per le vendite
Come Creare contenuti per le venditeCome Creare contenuti per le vendite
Come Creare contenuti per le vendite
 
Il potere del network nell'era digitale
Il potere del network nell'era digitaleIl potere del network nell'era digitale
Il potere del network nell'era digitale
 
Facebook content strategy 2017
Facebook content strategy 2017Facebook content strategy 2017
Facebook content strategy 2017
 
Facebook audit 2017
Facebook audit 2017Facebook audit 2017
Facebook audit 2017
 
In Store digital Experience
In Store digital ExperienceIn Store digital Experience
In Store digital Experience
 
Mobile Apps per il settore retail
Mobile Apps per il settore retailMobile Apps per il settore retail
Mobile Apps per il settore retail
 
Digital product launch
Digital product launchDigital product launch
Digital product launch
 
Social Media Analytics Competitive tools
Social Media Analytics Competitive toolsSocial Media Analytics Competitive tools
Social Media Analytics Competitive tools
 
Dml social-media-employee-advocacy
Dml social-media-employee-advocacyDml social-media-employee-advocacy
Dml social-media-employee-advocacy
 
Come usare LinkedIn per il tuo business [Presentazione del libro]
Come usare LinkedIn per il tuo business [Presentazione del libro]Come usare LinkedIn per il tuo business [Presentazione del libro]
Come usare LinkedIn per il tuo business [Presentazione del libro]
 
Scrivere per i Social Network
Scrivere per i Social NetworkScrivere per i Social Network
Scrivere per i Social Network
 
Digital Marketing Strategy - 2016
Digital Marketing Strategy - 2016Digital Marketing Strategy - 2016
Digital Marketing Strategy - 2016
 
Linkedin per le aziende - mio intervento alla Luiss Business School
Linkedin per le aziende - mio intervento alla Luiss Business SchoolLinkedin per le aziende - mio intervento alla Luiss Business School
Linkedin per le aziende - mio intervento alla Luiss Business School
 
Instagram Marketing & Advertising
Instagram Marketing & AdvertisingInstagram Marketing & Advertising
Instagram Marketing & Advertising
 
Testare, Misurare, Ottimizzare
Testare, Misurare, OttimizzareTestare, Misurare, Ottimizzare
Testare, Misurare, Ottimizzare
 
Social media per Startup
Social media per StartupSocial media per Startup
Social media per Startup
 
Linked in social-selling
Linked in social-sellingLinked in social-selling
Linked in social-selling
 
Linkedin pulse workshop
Linkedin pulse workshopLinkedin pulse workshop
Linkedin pulse workshop
 
SEO ranking factors
SEO ranking factorsSEO ranking factors
SEO ranking factors
 

Web Refinement

  • 1. Abstract: In questa settima e ultima puntata passiamo in rassegna alcune metodologie e strumenti per ottimizzare il nostro progetto in chiave business sia in termini di ’efficienza sia in termini di efficacia. Nella puntata precedente abbiamo descritto come valutare i dati Web in ottica di business, in questa puntata descriviamo come possiamo raffinare la segmentazione online, come possiamo misurare e ottimizzare il ciclo di vita del cliente ondine, come possiamo migliorare l’interazione e il coinvolgimento con la nostra target audience, come infine possiamo misurare e confrontare i flussi di visitatori provenienti da campagne differenti. Misurare il ciclo di vita del cliente Nella 6° puntata abbiamo affrontato il tema della misurabilità del sito web, non solo in termini di dati e statistiche di accesso ma anche in ottica di business (Valore del cliente nel tempo, valore dell’ordine medio nel tempo, ROI associato alla campagna etc.). Proviamo ad identificare i passi relativi per un processo ciclico di analisi – reporting- refinement; 1. identificazione e calcolo delle metriche chiave per il nostro business 2. creazione di report facilmente comprensibili da personale non tecnico 3. analisi ed interpretazione dei risultati 4. identificazione e pianificazione delle azioni da intraprendere per migliorare i risultati Riprendiamo il tema affrontato nella 1° puntata, in merito al ciclo di vita del cliente ondine (Reach, acquisition, conversion, retention) Per quanto riguarda la reach (probabilità di raggiungere ed ottenere l’attenzione del target online) una sua buona approssimazione è il volume complessivo di traffico generato dalle campagne di marketing sia online sia offline; possiamo considerare perciò il seguente elenco di metriche per la reach: - Numero di pagine viste (giorno, settimana, mese) - Visitatori unici (giorno, settimana, mese) - Nuovi visitatori/visitatori unici (giorno, settimana, mese) - Visite complessive (giorno, settimana, mese) Una reach elevata in termini di volumi di pagine viste e numero di visitatori è indice di un’ elevata brand awareness. Testare, misurare, ottimizzare La bellezza, ma anche la difficoltà, insita in un progetto Internet è la reale possibilità di creare un processo virtuoso di analisi- testing- misurazione- ottimizzazione. I giapponesi identificano con il termine KAIZEN questo processo di miglioramento continuo. Per quanto riguarda il web design, prima ancora di mettere online il sito web bisognerebbe provvedere ad effettuare alcuni test di usabilità selezionando un panel rappresentativo della nostra target audience in rete. Possiamo per esempio preparare alcuni task da portare a termine, come test di usabilità, distinti per target; in tal modo possiamo verificare non solo i percorsi di ©Leonardo Bellini - Web refine www.dml.it 1
  • 2. navigazione, la facilità e l’immediatezza nel raggiungere gli obiettivi previsti per ciascun task, ma anche il livello di persuasione, di chiarezza e l’interesse che per loro poteva suscitare un sito di questo tipo. Supponiamo di creare 3 gruppi distinti, ciascuno rappresentativo di un target group composto da 3 rappresentanti ciascuno. Jacob Nielsen, uno dei guru mondiali dell’ usabilità rassicura che bastano pochi test condotti su un campione ridotto per eliminare anche l’80% dei difetti ed errori di navigazione e di usabilità. Definiamo per esempio 4 compiti da svolgere da parte dei 9 partecipanti: - iscriversi al sito - trovare un prodotto mediante motore di ricerca - iscriversi alla newsletter - acquistare un prodotto online Per ciascun compito calcoliamo l’efficienza (tempo medio impiegato dal campione per effettuare il compito assegnato), l’efficacia (percentuale dei compiti portati a termine con successo dal campione di utenti) ed il livello di soddisfazione (gradimento medio espresso dal campione con voto numerico). Grazie ai feedback ricevuti possiamo modificare il modulo di iscrizione alla newsletter e la posizione del box per il motore di ricerca, nonché le voci della barra di navigazione. 4. 1. Ottimizzar Testare e 3. 2. Analizzare Misurare Figura 1: Kaizen - un processo di miglioramento continuo Se abbiamo definito in precedenza le metriche di business e abbiamo catturato i dati opportuni possiamo monitorare l’andamento del nostro business online e adeguare di volta in volta risultati e obiettivi futuri; per esempio potremmo ridefinire i seguenti obiettivi: ©Leonardo Bellini - Web refine www.dml.it 2
  • 3. - aumentare la frequenza e la fedeltà di un particolare target group - aumentare il livello livello medio di ordine da parte di un secondo target groupi ma anche: - ridurre il costo di acquisizione dei nuovi visitatori - ridurre il costo di conversione dei processi L’analisi di ciascuna fase del ciclo di vita del cliente impatta una o più fasi del processo; per esempio l’acquisizione è strettamente correlata al piano di promozione online ed al media mix (PROMOTE), il processo di conversione invece è influenzato da parametri quali l’usabilità, l’architettura informativa e la capacità comunicativa del sito di convincere a compiere una determinata azione (DESIGN), mentre la fedeltà, la retention è direttamente correlata alla nostra capacità di interagire, di creare un‘esperienza online unica e memorabile (INTERACT). Ottimizzare il redesign della newsletter Abbiamo descritto nella 5° puntata dedicata all’interazione come la newslettter possa essere ancora oggi considerata lo strumentio principe per creare una relazione stabile e duratura con la nostra target audience online; Utilizzando lo specchietto sottostante che mette in relazione alcuni dati di analisi ricavati dall’andamento della newsletter con possibili cause e fenomeni da migliorare, potremmo accorgerci di dover riprogettare il design e la posizione del box di iscrizione, oppure che dopo i primi tre mesi il tasso di iscrizione tende a stabilizzarsi; forse è venuto il momento di proporre newsletter tematiche e specifiche per target (per esempio una newsletter dedicata ai differenti target group. Analisi Diagnosi Incremento di traffico senza incremento di -landing page non ben progettate vendite -problema prodotto/offerta Alto tasso di iscrizione e alto tasso di - contenuto non valido, scarsa rilevanza disiscrizione Alto tasso di apertura, basso tasso di click- -le offerte nell’email non sono interessanti, o through non sono ritenute rilevanti dall’utente Alto traffico sul sito, basso tasso di -invito alla newsletter non efficace iscrizione -pagina di registrazione mal progettata Alto traffico sulla pagina di registrazione, -troppi campi richiesti nel form di registrazione basso tasso di iscrizione - pagina di registrazione mal progettata Alto tasso di disiscrizione dopo il primo invio -scarso contenuto, no opt-in - nessuna pagina di benvenuto Alto tasso di disiscrizione/poche aperture -troppe email inviate, invio senza permesso - contenuto non rilevante Improvviso calo del tasso di apertura -email bloccate da ISP, problemi con il subject Figura 2: Analisi e diagnosi per la newsletter ©Leonardo Bellini - Web refine www.dml.it 3
  • 4. Ottimizzare la conversione online Nella 3° puntata, dedicata al Web Design, abbiamo messo in evidenza l’importanza di ottimizzare i processi di conversione online; è infatti assolutamente non conveniente convogliare grandi flussi di visitatori online se poi non riusciamo a convincerli a compiere le azioni che abbiamo pensato per loro. In qualche modo dobbiamo allora tappare i buchi che permettono ai visitatori di fuoriuscire dal nostro processo- imbuto che di fatto rappresenta il nostro Sales Funnel online. Motore di ricerca 100% Elenco pattini 95% % di visitatori che continuano il processo Dettaglio scheda prodotto 80% Pagina di check-out 45% Info su trasporto e consegna 25% Pagamento 20% Chiusura ordine 5% Per esempio per quanto riguarda una Home Page potremmo monitorare il percorso dei visitatori che utilizzano e ciccano sui seguenti box: - Motore di ricerca - Box per la registrazione o autenticazione al sito - Box per iscrizione Newsletter - Box dei prodotti ed offerte del mese Per ciascuno di essi possiamo monitorare quanti click genererano per target (per visitatori registrati e qualificati) e le percentuali di successo del percorso da essi orginato. Ricordiamoci che abbiamo costruito la Home Page in base agli obiettivi di lead generation, e-commerce e community building che ci siamo dati.. Per quanto riguarda un sito di e-commerce potremmo per esempio monitorare la distribuzione ed il rendimento associato a 3 percorsi che portano all’acquisto: 1. visitatori che arrivano al carrello e completano l’ordine partendo dall’Home page 2. visitatori che utilizzano il motore di ricerca interno al sito Web per trovare il prodotto che poi acquisteranno 3. visitatori che arrivano al sito tramite una Landing Page o un link contenuto nella newsletter e poi acquistano online ©Leonardo Bellini - Web refine www.dml.it 4
  • 5. Dall’analisi del comportamento dei visitatori durante questi tre percorsi differenti possiamo scoprire come intervenire per esempio sulle funzionalità del motore di ricerca oppure per migliorare il design della landing page. Paragonare campagne su canali differenti Possiamo inoltre paragonare campagne tra loro differenti, sia online sia offline Non c’è ragione per limitare l’analisi delle campagne solo a quelle online; anche perché la pubblicità online è quasi sempre una quota minoritaria per quasi tutte le tipologie di business. Supponiamo di voler confrontare i risultati di due campagne pay per click,volte ad incentivare l’iscrizione alla newsletter, pianificate su Google e Yahoo! con due campagne offline: - annunci pubblicati su una rivista free press distribuita presso la linea metropolitana - cartoline promozionali distribuite presso bar, pub e locali e palestre frequentate dai manager metropolitani, uno dei nostri target di riferimento. Entrambe queste due iniziative (annunci e cartoline) conterranno indicazione di uno specifico URL (indirizzo Internet) a cui accedere per iscriversi alla newsletter e ricevere un buono di sconto. Per distinguere da quale canale arrivano le nuove iscrizioni creiamo 4 URL differenti, ciascuno corrispondente ad una campagna; possiamo immaginare che una certa percentuale di navigatori per pigrizia digiterà solo l’URL del nostro sito, ma siamo disposti a tollerare questa inesattezza. Desideriamo dunque capire da quale canale arrivano i visitatori maggiormente propensi alla conversione ed all’acquisto. Provengono dalla campagna di keyword advertising di Google o di MSN? Sono gli studenti che leggono la mattina l’annuncio pubblicato sulla rivista free-press distribuita nella metropolitana oppure i manager che accedono alla pagina indicata nella cartolina promozionale che trovano al bar o nelle palestre? Oppure arrivano da siti di community o da altri siti che hanno deciso di linkare il nostro sito, grazie all’attività di PR online che abbiamo svolto? Nome campagna URL della landing risposte Conversioni Tasso di page conversi one Campagne online Studenti- Google www.rollerjump/google? 115 5 4,3% Studenti- Yahoo! www.rollerjump/yahoo? 110 3 2,7% Campagne offline Studenti – free www.rollerjump/free? 120 4 3,3% press Manager- cartoline www.rollerjump/card? 120 2 1,7% Figura 3 : Paragonare campagne e canali Ottiminizzare i flussi per canale Come facciamo a distinguere i canali di provenienza dei nostri visitatori, al fine di capire quale funziona meglio, ovvero quale canale veicola il traffico a maggiore tasso di conversione?” ©Leonardo Bellini - Web refine www.dml.it 5
  • 6. Consideriamo il cosiddetto Referral site, o Referrer, ossia l’indirizzo del sito da cui proviene il nostro visitatore; identifichiamo 4 categorie di referrer: 1. visitatori che ci hanno trovato a fronte dell’esito spontaneo di una ricerca su un motore di ricerca 2. visitatori che arrivano al nostro sito cliccando su un link sponsorizzato (campagna di keyword adv.) 3. visitatori che ci conoscono già e hanno inserito direttamente nel browser il nostro indirizzo 4. visitatori che ci hanno trovato grazie ad un sito contenente un link al nostro (siti affini, e-zine, Portali, sponsorship, pagine cobranded etc.) Possiamo in tal modo confrontare i flussi provenienti da canali differenti in termini di tasso di conversione e provvedere opportunamente. Canale di visitatori Conversion Azioni provenienza rate Google –ricerca 10% 5% Migliorare il posizionamento su spontanea Google Yahoo! – ricerca 8% 3% Migliorare il posizionamento su spontanea Yahoo! Search engine Google – link 15% 6% Ottimizzare la campagna pay per sponsorizzato click su Google Yahoo! – link 22% 4% Ottimizzare la campagna pay per sponsorizzato click su Google Link da altri siti 20% 4% Ottimizzare la linking strategy e le PR online Indirizzo inserito dal 25% 5% Favorire il ritorno dei visitatori che visitatore già conoscono il nostro sito Figura 4: valutare il Reffering Mix In questo esempio, d questi canali solo le due campagne pay per click sono a pagamento; Se riusciamo ad ottimizzare il posizionamento organico, spontaneo delle pagine chiave del nostro sito per le keyword che abbiamo identificato e, al contempo, impostare una efficace linking strategy potremmo aumentare la quota di traffico non a pagamento e la percentuale dei visitatori che accede direttamente al nostro sito. Conclusioni Con questa ultima puntata si chiude questo viaggio che abbiamo compiuto assieme nel mondo del marketing e del business online; il mio intento, dichiarato anche nell’introduzione del mio libro Fare business con il web, era quello di descrivere un processo articolato, per un approccio organico, analitico e strutturato a questo ambito. In bocca al lupo per il vostro business online! Leonardo Bellini ©Leonardo Bellini - Web refine www.dml.it 6