Didattica integrata e strategie di intervento-3Chayn Italia
3° blocco di slides
LIS (LINGUA DEI SEGNI ITALIANA): UN PERCORSO DI INCLUSIONE SOCIALE
Il laboratorio mira a sensibilizzare la collettività ad una realtà ancora poco conosciuta: la cultura della comunità sorda o non udente ed acquisire le competenze tecniche e strutturali di primo livello, della comunicazione visivo - gestuale attraverso un'adeguata formazione. Esso basandosi su una learning organization mira al cambiamento, allo sviluppo ed alla realizzazione di una Knowledge society (società della conoscenza). Il laboratorio prevede una prima parte Teorica, che fornirà le nozioni essenziali, fisiologiche e neurologiche sulla sordità e di conseguenza le malattie correlate, le cause e la psicologia del non udente. Necessario è un accenno alla storia che ha comportato la “nascita” della Lingua dei Segni Italiana/LIS e della cultura sorda. Si proseguirà con un percorso prevalentemente Pratico, ricco di esercitazioni in cooperative learning, dialoghi assistiti, comprensione e riproduzione. La ricca praticità di cui sono caratterizzate le attività è al fine di consentire un reale e facile apprendimento della Lingua di Segni Italiana/LIS.
Didattica integrata e strategie di intervento-3Chayn Italia
3° blocco di slides
LIS (LINGUA DEI SEGNI ITALIANA): UN PERCORSO DI INCLUSIONE SOCIALE
Il laboratorio mira a sensibilizzare la collettività ad una realtà ancora poco conosciuta: la cultura della comunità sorda o non udente ed acquisire le competenze tecniche e strutturali di primo livello, della comunicazione visivo - gestuale attraverso un'adeguata formazione. Esso basandosi su una learning organization mira al cambiamento, allo sviluppo ed alla realizzazione di una Knowledge society (società della conoscenza). Il laboratorio prevede una prima parte Teorica, che fornirà le nozioni essenziali, fisiologiche e neurologiche sulla sordità e di conseguenza le malattie correlate, le cause e la psicologia del non udente. Necessario è un accenno alla storia che ha comportato la “nascita” della Lingua dei Segni Italiana/LIS e della cultura sorda. Si proseguirà con un percorso prevalentemente Pratico, ricco di esercitazioni in cooperative learning, dialoghi assistiti, comprensione e riproduzione. La ricca praticità di cui sono caratterizzate le attività è al fine di consentire un reale e facile apprendimento della Lingua di Segni Italiana/LIS.
Enrica Ena - "Classe in giù, testa in su": presentazioneEnrica Ena
Presentazione del Progetto di Flipped classroom "Classe in giù, testa in su", rivolto alla classe prima A della Scuola primaria di via Roma, Istituto "Pietro Allori" Iglesias.
Metodo di Studio Metacognitivo Universale. Metodo di Studio Metacognitivo Spider. Creato da Loretta Mattioli. Sviluppato da Rita Maccagnani, Maruska Palazzi, Mario Buonvino
Enrica Ena - "Classe in giù, testa in su": presentazioneEnrica Ena
Presentazione del Progetto di Flipped classroom "Classe in giù, testa in su", rivolto alla classe prima A della Scuola primaria di via Roma, Istituto "Pietro Allori" Iglesias.
Metodo di Studio Metacognitivo Universale. Metodo di Studio Metacognitivo Spider. Creato da Loretta Mattioli. Sviluppato da Rita Maccagnani, Maruska Palazzi, Mario Buonvino
Valutare nel sociale: un obiettivo comune per una qualità diffusanuovowelfare
Presentazione a cura della Dott.ssa Daniela Bucci, Direttore dell'Associazione Nuovo Welfare, in occasione del Convegno conclusivo del Progetto EmpowerNet II (Terni, 9-10 giugno 2006)
Desenvolvendo a Habilidade de Produzir Bons Textos - Parte I VersãO 2guestd37a9c3
Os slides aqui apresentados foram disponibilizados durante uma oficina que ministrei no mês de fevereiro deste ano.
Nela os participantes foram instigados a pensar na escrita a partir do sentido do que escrevem, considerando que um texto não é um amontoado de frases dispostas umas após outras. Em uma troca constante entre participantes e professor, a oficina não teve como propósito dizer “isso é certo” ou “isso é errado”, mas sim, identificar as dificuldades daqueles e intervir sobre elas. Nessa intervenção, importou que os participantes refizessem suas hipóteses de escrita, elegendo a melhor forma para dizer/escrever algo. Puderam, assim, perceber que a escrita de bons textos não se restringe aos aspectos gramaticais e/ou ortográficos. obs: os slides representam apenas uma parte do material entregue.
Dott.ssa Chiara Magaudda, dott.ssa Eleonora Mattei: L'intervento ABA in class...Istituto Walden
Intervento della dott.ssa Chiara Magaudda e della dott.ssa Eleonora Mattei al 5 Convegno Nazionale Autismi organizzato dal Centro Studi Erickson (Rimini, 14 e 15 ottobre 2016)
Processi e metodologie dell’insegnamento.
Formare con metodo (prof. Fiorino Tessaro)
Sintesi ed integrazione dei contenuti a cura di:
prof.ssa Crivellaro Annalisa
prof. Spinarelli Mauro
structured education, suggestions for teachers,suggestions for support teachers, suggestions for operators working with the disabled, behavior problems
L'Età della Partecipazione, inaugurata dalla Rete, è carica di promesse: cittadinanza attiva, consumo consapevole, creatività diffusa, intelligenza collettiva, saperi condivisi, scambio di conoscenze. Tuttavia, se ci si aspetta di vederla sorgere all'orizzonte come un'alba scontata e inevitabile, si finirà per trasformarla nel suo contrario, producendo una nuova, vasta massa di esclusi.
L'utilizzo del Web e della applicazioni Educative in ambito didattico. Il blended learning, modello dimensioni sistema educativo, il triangolo didattico, tecnologia o metodologia? regia didattica e messinscena dell'apprendimento. Apprendimento Personalizzato. Competenze e valutazione della competenze. Esempi tratti dalla pratica didattica quotidiana: ipertesti, cura dei contenuti, sovraccarico informativo e cognitivo, mappe mentali e concettuali, lezioni realizzate dagli studenti, film, debate, video lezioni, narrazione digitale, lezione frontale come compito autentico,
2. OBIETTIVI:
AUTONOMIA E INTEGRAZIONE
STRUMENTI
COMPENSATIVI:
Processi; non solo per
compensare una
disabilità, ma per
ABILITARE competenze
“più deboli”
Strategie, vie alternative,
strumenti, mezzi,
metodologie di lavoro
AUTONOMIA
STRUMENTI DISPENSATIVI
Dispensare: distribuire,
elargire, ma soprattutto
inteso come “rendere
esente qualcuno dal fare
qualcosa cui di regola
sarebbe tenuto”, esimere,
esonerare
In realtà l’origine del
termine: DISTRIBUIRE
PESANDO BENE (per es. il
DISPENSARIO)
Ecco allora l’importanza
del dare a ciascuno ciò
di cui necessita.
INTEGRAZIONE
3. PREMESSA
Nuove sfide:
1 lavorare per sviluppare COMPETENZE,
maggiore connessione tra SCUOLA e
REALTA’
2 non è solo un “lifting” lessicale o una
revisione ma UN CAMBIAMENTO nel
pensare l’apprendimento e soprattutto
l’INSEGNAMENTO
4. MOMENTO FORMATIVO
Tre fasi interconnesse
APPRENDIMENTO
INSEGNAMENTO
VALUTAZIONE
Centreremo maggiormente
l’attenzione alla fase
“INSEGNAMENTO” da cui di
conseguenza verranno stimolati i
diversi modi di APPRENDERE
5. QUALE IDEA DI INSEGNAMENTO:
IMPARARE
DENTRO LA SCUOLA:
Prestazioni individuali
Richiesta di un pensiero privo di
supporti
Coltivazione del pensiero
simbolico
Capacità e conoscenze
GENERALI
RIFLESSIONEPERSONALE
FUORI DALLA SCUOLA (Vita):
Lavoro (mentale) condiviso
socialmente
Ci si avvale spesso di
strumenti cognitivi o artefatti
Alle prese con oggetti e
situazioni
Competenze specifiche,
legate alle situazioni
ESPERIENZA
6. IL LAVORO DEL DOCENTE
Stimolare lo sviluppo della
METACOGNIZIONE
Proporre un apprendimento AGITO
Facilitare la strutturazione dei
concetti
Attivare metodologie cooperative
Conoscere vari metodi (attrezzi) di
insegnamento per poterli utilizzare a
seconda degli obiettivi da
raggiungere
7. QUALE IDEA DI
INSEGNAMENTO
SIGNIFICATIVO: cioè che sappia integrare e
sviluppare le nuove conoscenze nel pregresso del
soggetto
ATTIVO: coinvolgimento dell’allievo
SITUATO: agganciato a compiti e contesti
significativi del mondo reale
COLLABORATIVO: fondato sul dialogo e sulla
condivisione
APERTO a nuove prospettive
MULTIMEDIALE inteso come combinazione e
integrazione di differenti modalità di
rappresentazione della realtà
METACOGNITIVO affinchè promuova
l’autoconsapevolezza
8. METODI DIDATTICI
Classificazione proposta da Goguelin (1987)
METODI AFFERMATIVI Il formatore è detentore della ‘verità’,
chiede all’allievo di eseguire, di imitare; l’allievo è ‘carta
assorbente’, le sue prestazioni vanno rafforzate al termine
della prestazione;
METODI INTERROGATIVI Il formatore ricorre alla ‘maieutica’,
sviluppa un dialogo profondo; le domande seguono un
ordine che si sviluppa in una seri di tappe; l’allievo è guidato
dal ragionamento;
METODI ATTIVI L’allievo apprende solo attraverso la propria
attività, scopre in maniera autonoma, è posto di fronte al
problema visto nella sua interezza e complessità; il formatore
fornisce consulenza, aiuto durante il processo di
apprendimento;
METODI PERMISSIVI Il formatore non interviene direttamente,
ma mette a disposizione materiali (cassette, cd… )
9. METODI DIDATTICI
Repertorio proposto da Alessandrini
METODO DIRETTIVO O FUNZIONALE
METODO NON DIRETTIVO
METODO SKINNERIANO
METODO DI ANIMAZIONE (GROUPWORK)
TEAM TEACHING
MASTERY LEARNING
11. UN ESEMPIO:
la lezione frontale
Può essere condotta generalmente secondo due modalità:
SPIEGANDO
SOLAMENTE
Si attiva: il canale uditivo,
la capacità attentiva,
la capacità di
prendere appunti
Comporta : buon
processamento del
linguaggio, adeguata
discriminazione dei
suoni, del lessico e
dell’aspetto semantico
SPIEGANDO CON
SUPPORTI
Si attivano: gli stessi
canali legati alla
percezione della
spiegazione, ma anche
il canale visivo
Quali supporti? Poster,
cartelloni, lavagna,
immagini, computer e
proiettore, lim,…
12. QUALI SFIDE PER L’INSEGNAMENTO? Da
Castoldi
CONSIDERARE I SAPERI COME RISORSE DA MOBILITARE
LAVORARE PER SITUAZIONI-PROBLEMA
NEGOZIARE PROGETTI FORMATIVI CON I PROPRI ALLIEVI
ADOTTARE UNA PIANIFICAZIONE FLESSIBILE
ANDARE VERSO UNA MINORE CHIUSURA DISCIPLINARE
13. PRINCIPI METODOLOGICI
AIUTARE L’ALLIEVO AD ATTRIBUIRE SENSO
ALL’APPRENDIMENTO
PROMUOVERE MOTIVAZIONI INTRINSECHE, DI
APPRENDIMENTO E PRODUZIONE
RICHIAMARE I CONTESTI DI VITA REALE IN CUI UTILIZZARE I
PROPRI SAPERI
AIUTARE GLI ALLIEVI A MOBILITARE I PROPRI SAPERI DI
FRONTE A PROBLEMI
METTERE ALLA PROVA L’ALLIEVO DI FRONTE A SITUAZIONI
INEDITE
PROPORRE MATERIALI CHE FAVORISCANO IL TRANSFERT
SOSTENERE L’ALLIEVO SUL PIANO COGNITIVO ED EMOTIVO
RITRARSI GRADUALMENTE PER SVILUPPARE L’AUTONOMIA
DELL’ALLIEVO
14. APPRENDIMENTO COOPERATIVO: INSEGNANTE
REGISTA
Elabora e struttura la proposta didattica
ALLENATORE
Monitora e guida il processo
ANIMATORE
Integra le risorse del gruppo
MOTIVATORE
Incoraggia e rinforza positivamente
VALUTATORE
Verifica gli apprendimenti degli allievi
15. POTENZIALITA’:
1 FINALIZZAZIONE DEI SAPERI ACQUISITI AL
PROGETTO
2 COMPLESSITA’ DEI COMPITI DI NATURA
INTERDISCIPLINARE
RISCHI:
ENFASI DELLA LOGICA PRODUTTIVISTICA
SCARSA VALORIZZAZIONE DEI CONTENUTI
SCOLASTICI
DIFFICOLTA’ A FINALIZZARE IL LAVORO
ALLO SVILUPPI DI SAPERI DISCIPLINARI
16. A PICCOLI PASSI:
ORGANIZZAZIONE PERSONALE
Organizzare il proprio zainetto
Tenere in ordine il banco
Tenere in ordine il materiale scolastico
Tenere in ordine il quaderno
Organizzare la settimana
Capire e memorizzare l’orario scolastico
Usare correttamente il diario
Pianificare i compiti a casa
Pianificare il materiale necessario
Organizzare il proprio tempo
17. • Insegnare la tecnica della
sottolineatura
• Presentare e imparare a usare
MAPPE
• Usare materiale audiovisivo e vari
sussidi
• Richiedere tempi di attenzione
contenuti , ma sempre maggiori
18. • Predisporre SCALETTE DEGLI
ARGOMENTI
• Programmare le interrogazioni
• Semplificare i testi
• Ridurre la quantità di
esercitazioni per favorire più
tempo da dedicare allo studio a
casa e a scuola
19. STUDIARE
FORMA PARTICOLARE DI
APPRENDIMENTO CHE IMPLICA IL
LEGGERE ATTENTAMENTE E IN MODO
SELETTIVO PER COMPRENDERE E
RICAVARE INFORMAZIONI, PER
POTERLE USARE QUANDO
NECESSARIO
20. METODO DI STUDIO
L’obiettivo di questo libro è quello di
fornire alcune conoscenze sul metodo di
studio.
Un buon metodo di studio è utile perchè
può insegnare a risparmiare tempo e a
evitare sforzi inutili e improduttivi.
Un metodo efficace è indispensabile, se si
tende al successo negli studi e se si
vogliono raggiungere le vette del sapere.
(Mario polito 2010 Editori riuniti)
21. LE TRE FASI DELLO STUDIO
Organizzazione e
pianificazione in base agli
obiettivi
Lettura ed elaborazione del
testo
Memorizzazione e
RIEVOCAZIONE
22. ESEMPIO: LO STUDIO DELLA
STORIA
UNA GRANDE DISTINZIONE:
INSEGNAMENTO DELLA STORIA
IN QUANTO DISCIPLINA
STUDIARE IL TESTO DI STORIA
23. Infatti utilizzando video, documentari, visite
guidate, lucidi che riproducono fonti storiche ,
l’alunno può conoscere molti aspetti di una
civiltà senza usare affatto il libro di storia.
QUESTO TIPO DI DIDATTICA APPARE
PARTICOLARMENTE UTILE PER GLI ALUNNI
CON DSA CHE POSSONO STUDIARE SENZA
L’INTERFERENZA COSTITUITA DAL
PROCESSO DI LETTURA.
25. DEFINIRE DALL’INIZIO COSA SI
DOVRA’ SAPERE AL TERMINE
DELL’ATTIVITA’
ESEMPIO : I QUADRI DI CIVILTA’
DOVE
QUANDO
ATTIVITA’ ECONOMICHE
ORGANIZZAZIONE POLITICA
CULTURA (religione, arte, usi e costumi)
RELAZIONI CON ALTRI POPOLI
26. MAPPE: UN AIUTO NELLO STUDIO
PERCHE’?
Presentazione delle informazioni in un
ambiente di lavoro visivo non lineare e ridotto
Rappresentazione dei concetti con immagini,
colori, forme, parole-chiave, frasi minime
Organizzazione dei concetti
indipendentemente dalla rigorosa struttura
grammaticale delle frasi
27. Leggere il testo
SELEZIONARE gli aspetti, i concetti più
importanti
ELENCARE gli aspetti principali in ordine di
importanza
TRASFORMARE i concetti principali in
PAROLE CHIAVE
AZIONI PER COSTRUIRE UNA
MAPPA
28. ORDINARE le parole chiave in
mappa seguendo l’ordine di
importanza dai concetti generali a
quelli inclusivi con le FRECCE (=
CREARE LEGAMI)
LEGGERE la mappa
SPIEGARE la mappa (esposizione)
RILEGGERE la mappa dopo 2/3
giorni e fare le necessarie modifiche
30. I SOFTWARE COMPENSATIVI
Assistono e favoriscono il processo di
autonomia dello studente nelle fasi operative
quindi nello SCRIVERE, NELLO STUDIO E NELLA
MATEMATICA
Lettura: SINTESI VOCALE, audiolibri, libri parlati
Scrittura: RICONOSCITORE VOCALE (es
Dragon o Siri)
Studio: SINTESI VOCALI E PROGRAMMI PER
MAPPE
Matematica: CALCOLATRICI, FOGLI DI
CALCOLO, programmi per espressioni