La Valutazione Pedagogica Formativa per educare, cioè far emergere quelle strategie più efficaci allo scopo di migliorare – singolarmente come individui o collegialmente come comunità professionali – la qualità dei servizi erogati dalle singole istituzioni scolastiche.
La valutazione pedagogica è formativa quando le «evidenze raccolte sono utilizzate per adattare l’insegnamento ai bisogni educativi degli alunni.
La Valutazione Pedagogica Formativa per educare, cioè far emergere quelle strategie più efficaci allo scopo di migliorare – singolarmente come individui o collegialmente come comunità professionali – la qualità dei servizi erogati dalle singole istituzioni scolastiche.
La valutazione pedagogica è formativa quando le «evidenze raccolte sono utilizzate per adattare l’insegnamento ai bisogni educativi degli alunni.
Processi e metodologie dell’insegnamento.
Formare con metodo (prof. Fiorino Tessaro)
Sintesi ed integrazione dei contenuti a cura di:
prof.ssa Crivellaro Annalisa
prof. Spinarelli Mauro
L'Età della Partecipazione, inaugurata dalla Rete, è carica di promesse: cittadinanza attiva, consumo consapevole, creatività diffusa, intelligenza collettiva, saperi condivisi, scambio di conoscenze. Tuttavia, se ci si aspetta di vederla sorgere all'orizzonte come un'alba scontata e inevitabile, si finirà per trasformarla nel suo contrario, producendo una nuova, vasta massa di esclusi.
Il passaggio dalla società delle conoscenze alla società delle competenze stimola un progressivo superamento della didattica di tipo trasmissivo a verso esperienze di apprendimento di tipo collaborativo ed esperienziale.
Processi e metodologie dell’insegnamento.
Formare con metodo (prof. Fiorino Tessaro)
Sintesi ed integrazione dei contenuti a cura di:
prof.ssa Crivellaro Annalisa
prof. Spinarelli Mauro
L'Età della Partecipazione, inaugurata dalla Rete, è carica di promesse: cittadinanza attiva, consumo consapevole, creatività diffusa, intelligenza collettiva, saperi condivisi, scambio di conoscenze. Tuttavia, se ci si aspetta di vederla sorgere all'orizzonte come un'alba scontata e inevitabile, si finirà per trasformarla nel suo contrario, producendo una nuova, vasta massa di esclusi.
Il passaggio dalla società delle conoscenze alla società delle competenze stimola un progressivo superamento della didattica di tipo trasmissivo a verso esperienze di apprendimento di tipo collaborativo ed esperienziale.
2. STRUTTURA DELL’INTERVENTO
FORMATIVO
prof.ssa Santoro Roberta
1. Il quadro delle conoscenze
2. Avanguardie educative
3. Alcuni modelli di riferimento: KOUNIN,
GLASSER, CANTER, JONES
4. Buone pratiche proposte da INDIRE
3. 1. Riflessioni sulla figura del docente
2. Gestione della classe
3. Intelligenze, temperamenti, stili di
apprendimento
4. La gestione inclusiva del gruppo classe
5. Stile di insegnamento; comunicazione
efficace
6. Condividiamo il lessico
7. Bibliografia e sitografiaprof.ssa Santoro Roberta
IL QUADRO DELLE
CONOSCENZE
9. 1. Riconfigurazione della relazione formativa
(flipped classroom)
2. Riconfigurazione dei contenuti (Contenuti
Didattici Digitali/Integrazioni libri di testo)
3. Riconfigurazione del ruolo dello studente
(Debate)
4. Riconfigurazione del ruolo docente e della
sua capacità progettuale (Didattica per
scenari)prof.ssa Santoro Roberta
LE AVANGUARDIE EDUCATIVE
12. 1. Jacob Kounin
2. William Glasser
3. Lee Canter
4. Fredric Jones
prof.ssa Santoro Roberta
ALCUNI MODELLI DI
RIFERIMENTO
13. Il contributo di Jacob Kounin
Jacob Kounin (discipline and group management in classroom, New York
1970) ha teorizzato che per una buona gestione della classe bisogna:
Presenza efficace in classe(withitness)
grado di attenzione con cui il docente riesce a seguire la classe e le dinamiche di
gruppo, sapendo sempre che cosa sta succedendo
Slancio e scorrevolezza ( momentum and smoothness)
energia e slancio del docente mantengono viva l’attenzione e stimolano la
motivazione
Condurre più attività contemporaneamente (overlapping)
moltiplicazione e differenziazione di attività, per assecondare bisogni differenti,
deve diventare normalità
effetto onda ( ripple effect)
Per prevenire comportamenti inadeguati, la strategia prevede di riprendere
l’allievo di fronte a tutti con energia, in modo da comunicare anche agli altri che
quel comportamento è errato.
prof.ssa Santoro Roberta
14. Il contributo di William Glasser
William Glasser, Control Theory in the Classroom, New York 1989
Egli sostiene che l’allievo acquista senso di responsabilità se il contesto educativo è favorevole e i
suoi bisogni vengono soddisfatti.
Gestione boss-management
Ruolo autoritario del docente
Attenzione ai risultati e non ai processi
Importanza focalizzata sull’esecuzione, e non sul ragionamento
Si predilige la disciplina alla gestione della classe
Gestione lead-management
Coinvolgimento degli studenti
Sollecitazione ad esprimersi
Attività personalizzate
Promozione dell’autovalutazione degli allievi
Metodi persuasive, non repressivi
Clima di classe positivo
.
prof.ssa Santoro Roberta
15. Il contributo di Lee Canter
Lee and Marlen Canter, Assertive discipline, Santa Monica 1976
La disciplina assertiva è un modo di gestire la classe che si focalizza sul
diritto degli studenti ad apprendere e sul diritto dell’insegnante a insegnare
senza essere infastiditi dal comportamento scorretto di qualcuno
Il docente ben preparato promuove abilità assertive:
Instaura rapporto rispettoso e sereno con gli allievi
Stabilisce regole e linee d’azione ben definite
Assume un ruolo autorevole
Promuove comportamenti collaborativi e tolleranti, ma si mostra fermo e
deciso verso comportamenti non consoni
Guida e orienta il percorso formativo degli studenti
Usa metodi e strategie didattiche partecipative
Ha considerazione dei bisogni degli studenti
prof.ssa Santoro Roberta
16. Il contributo di Fredric Jones
Precisa organizzazione della classe
Strutturare l’aula in modo da poter essere sempre presente tra gli allievi
Ruolo della comunicazione non verbale (fondamentale)
Controllo prossimale; contatto oculare; espressioni facciali; postura del corpo;
segnali e gesti; respirazione; tono di voce
Strategia di conduzione della lezione
Con un allievo in difficoltà, sostituire l’aiuto universale – non efficace- con una
positiva interazione di supporto: lodare, suggerire, allontanarsi
Sistema di incentivi ( necessari per la gestione della classe)
Tempo libero, disegno, uscite, visione di film
prof.ssa Santoro Roberta
17. 1. Apprendimento cooperativo e investigazioni
scientifiche: alcuni esempi sulle trasformazioni
2. Modellizzare e risolvere problemi: una
proposta per il primo ciclo
3. Modellizzare e risolvere problemi: una
proposta per il secondo ciclo
4. Matematica e lingua: una proposta
interdisciplinare
prof.ssa Santoro Roberta
BUONE PRATICHE