Il Coping Power Program nel Trattamento dei Disturbi da comportamento dirompe...State of Mind
Presentazione al Simposio del Convegno SITCC 2012, Roma.
Presentazione di Iacopo Bertacchi, Consuelo Giuli, Lavinia Lombardi - Ass. Mente cognitiva, SPC Grosseto, Centro Pandora
Intervenire nella scuola dell’Infanzia e primaria: quali le difficoltà e qual...State of Mind
Le problematiche di aggressività e condotta nella scuola dell’Infanzia:
un modello di intervento.
Consuelo Giuli, Iacopo Bertacchi, Lavinia LombardiAss. Mente cognitiva, SPC Grosseto, Centro Pandora
La Valutazione Pedagogica Formativa per educare, cioè far emergere quelle strategie più efficaci allo scopo di migliorare – singolarmente come individui o collegialmente come comunità professionali – la qualità dei servizi erogati dalle singole istituzioni scolastiche.
La valutazione pedagogica è formativa quando le «evidenze raccolte sono utilizzate per adattare l’insegnamento ai bisogni educativi degli alunni.
Il Coping Power Program nel Trattamento dei Disturbi da comportamento dirompe...State of Mind
Presentazione al Simposio del Convegno SITCC 2012, Roma.
Presentazione di Iacopo Bertacchi, Consuelo Giuli, Lavinia Lombardi - Ass. Mente cognitiva, SPC Grosseto, Centro Pandora
Intervenire nella scuola dell’Infanzia e primaria: quali le difficoltà e qual...State of Mind
Le problematiche di aggressività e condotta nella scuola dell’Infanzia:
un modello di intervento.
Consuelo Giuli, Iacopo Bertacchi, Lavinia LombardiAss. Mente cognitiva, SPC Grosseto, Centro Pandora
La Valutazione Pedagogica Formativa per educare, cioè far emergere quelle strategie più efficaci allo scopo di migliorare – singolarmente come individui o collegialmente come comunità professionali – la qualità dei servizi erogati dalle singole istituzioni scolastiche.
La valutazione pedagogica è formativa quando le «evidenze raccolte sono utilizzate per adattare l’insegnamento ai bisogni educativi degli alunni.
IN THIS PRESENTATION WE HAVE A PANORAMIC EXPLAIN ABOUT ADHD AND HIS MANAGEMENT TROUGH COGNITVE INTERVENTION AND STRATEGY.
IN PARTICULARY WAY I EXPLAIN ABOUT TUTORING ADHD IN AGE OF DEVELOPMENT.
E-learning e teorie sull'apprendimentoFulvio Corno
Apprendimento
Teorie sull’apprendimento
Comportamentismo
Cognitivismo
Costruttivismo
Conseguenze sulla progettazione di interventi formativi in e-
learning
Lezione presso il corso di Master in E-Learning per la Pubblica Amministrazione.
Si tratta di un Corso Universitario di Aggiornamento Professionale, finanziato da INPS/INPDAP e progettato in collaborazione con la Città di Torino e la Provincia di Torino, erogato tra maggio 2014 e settembre 2014.
Per maggiori informazioni: http://elite.polito.it/index.php/teaching/current-courses/247-master-elpa
Intervento della Dr.ssa Beatrice Caponi nell'incontro del 6 novembre 2012 per il Progetto Macramé.
I materiali sono pubblicati nel sito http://progettomacrame/jimdo.com
IN THIS PRESENTATION WE HAVE A PANORAMIC EXPLAIN ABOUT ADHD AND HIS MANAGEMENT TROUGH COGNITVE INTERVENTION AND STRATEGY.
IN PARTICULARY WAY I EXPLAIN ABOUT TUTORING ADHD IN AGE OF DEVELOPMENT.
E-learning e teorie sull'apprendimentoFulvio Corno
Apprendimento
Teorie sull’apprendimento
Comportamentismo
Cognitivismo
Costruttivismo
Conseguenze sulla progettazione di interventi formativi in e-
learning
Lezione presso il corso di Master in E-Learning per la Pubblica Amministrazione.
Si tratta di un Corso Universitario di Aggiornamento Professionale, finanziato da INPS/INPDAP e progettato in collaborazione con la Città di Torino e la Provincia di Torino, erogato tra maggio 2014 e settembre 2014.
Per maggiori informazioni: http://elite.polito.it/index.php/teaching/current-courses/247-master-elpa
Intervento della Dr.ssa Beatrice Caponi nell'incontro del 6 novembre 2012 per il Progetto Macramé.
I materiali sono pubblicati nel sito http://progettomacrame/jimdo.com
Studiare con metodo. La piattaforma per il metodo di studio in alunni con DSAAnastasis Soc. Coop.
Presentazione tenuta in occasione del Seminario "La comprensione del testo: aspetti clinici e trattamento" tenuto a Bologna il 5 aprile 2014
"Studiare con metodo. La piattaforma per il metodo di studio in alunni con DSA" Francesca Guaran - ULSS 10 San Donà di Piave (VE) Claudio Vio – ULSS 10 San Donà di Piave (VE)
Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Dis...massuntacivi
Interazione comunicativa per approfondimenti ed interventi specifici, anche sul PdP, con il contributo della relatrice.
Metodi e strategie nelle discipline:Italiano e Storia
Relazione a cura della dott.ssa M. A. Civitavecchia
9 dicembre 2013
La presentazione utilizzata nel primo dei due hangout promossi da Impara Digitale per condividere le esperienze di Digitally Different nell'impiego del digitale a supporto di BES e DSA
Dott.ssa Chiara Magaudda, dott.ssa Eleonora Mattei: L'intervento ABA in class...Istituto Walden
Intervento della dott.ssa Chiara Magaudda e della dott.ssa Eleonora Mattei al 5 Convegno Nazionale Autismi organizzato dal Centro Studi Erickson (Rimini, 14 e 15 ottobre 2016)
Didattica integrata e strategie di intervento-3Chayn Italia
3° blocco di slides
LIS (LINGUA DEI SEGNI ITALIANA): UN PERCORSO DI INCLUSIONE SOCIALE
Il laboratorio mira a sensibilizzare la collettività ad una realtà ancora poco conosciuta: la cultura della comunità sorda o non udente ed acquisire le competenze tecniche e strutturali di primo livello, della comunicazione visivo - gestuale attraverso un'adeguata formazione. Esso basandosi su una learning organization mira al cambiamento, allo sviluppo ed alla realizzazione di una Knowledge society (società della conoscenza). Il laboratorio prevede una prima parte Teorica, che fornirà le nozioni essenziali, fisiologiche e neurologiche sulla sordità e di conseguenza le malattie correlate, le cause e la psicologia del non udente. Necessario è un accenno alla storia che ha comportato la “nascita” della Lingua dei Segni Italiana/LIS e della cultura sorda. Si proseguirà con un percorso prevalentemente Pratico, ricco di esercitazioni in cooperative learning, dialoghi assistiti, comprensione e riproduzione. La ricca praticità di cui sono caratterizzate le attività è al fine di consentire un reale e facile apprendimento della Lingua di Segni Italiana/LIS.
1. Siena
“A scuola di dislessia”
25.01.2011
L’alunno con DSA e il diritto di …
potercela fare!
A Diego che non dovrebbe
addormentarsi sui libri
Loretta Mattioli
2. Il focus
DISAGIO
DSA H SOCIALE
DA
ALUNNI
E STRANIERI
Eccellenza Bisogni educativi Una classe generica
speciali
2
4. Un profilo … tanti alunni
Ha il cognitivo nella norma quindi ha capacità di problem solving, astrazione e
generalizzazione
Non raggiunge l’automatismo negli apprendimenti procedurali
Ha buone capacità di sintesi
Si stanca più facilmente
È capace di molta concentrazione
Ha difficoltà nell’attenzione
Può leggere un brano correttamente e non cogliere il significato
Può avere grosse difficoltà con le cifre (tabelline), la musica o qualsiasi cosa che necessita
di simboli da interpretare
La sua performance è incongruente con le attese
Può scrivere una parola due volte o non scriverla per niente
Soffre di incertezze che lo tormentano continuamente
Non riesce a prendere bene gli appunti perché non sa ascoltare e scrivere
contemporaneamente
Quando si distrae da ciò che sta leggendo o scrivendo ha grosse difficoltà a ritrovare il
punto
Lavora lentamente a causa delle sue difficoltà, perciò è sempre pressato dal tempo (da
British Dyslexia Association)
Association
5. Ma sicuramente non è …
Anche se sembra …
• Non capire
• Non ascoltare
• Essere distratto
• Essere svogliato
Allora?
6. La riflessione …
Mumble Mumble
Cosa so?
Che cosa posso fare?
Che cosa non debbo fare?
Perché lo debbo fare?
7. CHE COSA POSSO FARE
DEBBO
Perché è dovere etico
dell’insegnante garantire il
successo scolastico degli alunni
Alla luce …
8. La normativa
Artt. 3 e 34 della Costituzione
PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA
DIRITTO ALLO STUDIO
L. n. 170 08.10.2010
Legge quadro sulla dislessia
DM 122/2009
Documento sulla valutazione scolastica
CM 101 30.12.2010
Regolamento per le iscrizioni sc. 2011/12
E ALLORA?
9. Le responsabilità della scuola
Saper riconoscere il bisogno precocemente (screening)
Saper accogliere = ascoltare la famiglia e i suoi bisogni senza mai sottovalutare le
situazioni
Sapersi prendere cura con:
- azioni di prevenzione all’Infanzia e alla Scuola Primaria
- una didattica accessibile e inclusiva = riduzione gap fra contesto e bisogni specifici
- l’uso e la normalizzazione dell’uso degli strumenti compensativi e dispensativi
(PEP)
Saper valutare in modo adeguato il percorso dell’alunno e non l’alunno
Perché …
La scuola è responsabile del successo o dell’insuccesso del
percorso formativo degli alunni
Quindi …
9
11. Creare pari opportunità di apprendimento
Attuare prassi didattiche con esiti di prevenzione
Organizzare la didattica quotidiana in modo accogliente e inclusivo
Utilizzare funzioni compensative e dispensative
Utilizzare una didattica meta-cognitiva che conduca alla consapevolezza
dei processi di apprendimento per tutta la classe = Utilizzare tecniche di
metodo di studio autonomo per tutta la classe
Normalizzare l’uso di strumenti (anche nuove tecnologie) in classe
riducendo la specialità dell’intervento (tu usa questo …)
Tuttavia …
12. Non scordarsi mai che per aiutarlo …
È necessaria
una presa in carico coordinata e condivisa
Collegialità
Rete integrata
13. La rete integrata e i ruoli funzionali
Accertamento diagnostico
Collaborazione con la scuola
FAMIGLIA
SANITA’ SCUOLA
Rilevazione precoce
Diagnosi Predisposizione di ambienti di
Supporto apprendimento inclusivi
Riabilitazione Abilitazione
Personalizzazione
Adattamento
Valutazione equa e trasparente
14. Le azioni di ogni docente
Rilevare i casi precocemente •Verificare i propri livelli
attraverso l’osservazione e lo di conoscenza/competenza in
screening materia
• Cercare informazioni sulla tematica
• Osservare i punti di forza e di
debolezza dell’alunno • Organizzare una didattica di classe
• Osservare le caratteristiche generali che crei condizioni di pari opportunità
della classe di partecipazione
• Individuare strategie e definire
strumenti per rispondere ai bisogni
• Effettuare la ricognizione specifici
degli strumenti e delle
strategie disponibili Valutare adeguatamente
i percorsi concordando criteri e modalità
per la valutazione del processo formativo
14
15. Lo screening
È un’azione di fondamentale importanza
Inizio dell’ultimo anno di Scuola dell’Infanzia = screening degli indicatori di rischio
Termine della classe II della Scuola Primaria = screening per tutti gli alunni fermo
Screening individuale per casi specifici anche in classe I (bambini con familiarità,
situazioni di bilinguismo, …)
Particolare attenzione va posta ai bambini bilingui, sospetti di DSA, in quanto le prove
standardizzate debbono essere valutate con criteri qualitativi e non quantitativi, come
di prassi
ALLE SCUOLE SECONDARIE DI I E II GRADO? Sì è possibile … fare attenzione ad alunni
che sembrano distratti, compiono errori ma sono incostanti nell’errore commesso,
sono poco attenti, rendono meno di ciò che ci si aspetta
Nel caso di screening su casi specifici attivare un percorso di sensibilizzazione con la
famiglia
Nel caso una famiglia manifesti dubbi sul figlio NON SOTTOVALUTIAMO MAI IL CASO
16. Dall’accoglienza alla presa in carico
L’acquisizione agli atti della eventuale diagnosi è competenza del
dirigente scolastico
Implica l’attivazione di ogni necessario intervento da parte dei docenti
Il trattamento dei dati è regolato dalla legge sulla tutela dei dati sensibili
e riservati
L’accesso alla documentazione è garantito a tutti coloro siano
DIRETTAMENTE coinvolti (secondo regolamento di istituto per l’accesso
agli atti)
La possibilità di ricevere copia è subordinata alla richiesta del soggetto
interessato
Le scelte di adattamento della didattica, le personalizzazioni necessarie,
le modalità di verifica, i criteri valutativi preceduti dalla descrizione dei
punti di forza e di debolezza della’alunno costituisco il PIANO
EDUCATIVO PERSONALIZZATO = PEP
16
17. Valutazione formativa
La valutazione dell’alunno con DSA si basa sugli stessi criteri e sugli stessi
parametri di un qualsiasi alunno a patto che … LA SCUOLA GARANTISCA
PARI OPPORTUNITA’ DI SUCCESSO SCOLASTICO
Quindi …
Le compensazioni e le dispense vanno sempre forniti in sede di verifica
degli apprendimenti
Non sono vantaggi rispetto ai compagni ma fattori per ricevere pari
opportunità
Permettono di evitare o ridurre l’effetto alone e quello pigmalione
Tuttavia bisogna ricordare di …
Compensare i risultati ottenuti allo scritto con l’orale soprattutto per le
lingue straniere
Non considerare l’ortografia o l’ordine
Non considerare gli errori di spelling nelle lingue straniere
loretta.mattioli1@istruzione.it 17
18. Verso una valutazione autentica
Ciò che distingue soprattutto la valutazione tradizionale da quella autentica
è la sua tendenza a cercare la misura solo della comprensione ‘scolastica’ di
un contenuto o dell’ acquisizione di un’abilità da parte dello studente e non
della capacità con la quale quest’ultimo dà senso ai problemi di vita
quotidiana o risolve problemi reali utilizzando le conoscenze che possiede
(Comoglio, 2004)
“… una valutazione che intende verificare non solo ciò che uno studente sa,
ma ciò che “sa fare con ciò che sa” fondata su una prestazione reale e
adeguata dell’apprendimento (Grant Wiggins (1993)
Una valutazione maggiormente autentica dovrebbe esprimere un giudizio
più esteso dell’apprendimento e cioè della capacità «di pensiero critico, di
soluzione dei problemi, di metacognizione, di efficienza nelle prove, di
lavoro in gruppo, di ragionamento e di apprendimento permanente» (Arter
& Bond,1996, p. 1)
19. Verso una valutazione autentica
Nella valutazione autentica le prove sono preparate in modo da
richiedere agli studenti di utilizzare processi di pensiero più complesso,
più impegnativo e più elevato (prestazioni in contesti reali significativi)
ESEMPI
Prodotti di progetti o lavori di gruppo
Simulate
Organizzazione di attività (uscite, gruppi di lavoro, mostre, etc)
Il docente può rilevare i risultati di queste attività con:
Ceck list
Osservazioni e annotazioni sistematiche
Raccolte di documenti
Portfolio che assolve la triplice funzione di documentare, certificare,
formare e sviluppare la capacità di autovalutazione
21. La Costituzione
Articolo 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali e sociali.
E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale,
che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il
pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i
lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Articolo 34.
La scuola è aperta a tutti.
…
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi
più alti degli studi.
…
22. Il Bisogno educativo speciale si connota per …
Il gap fra le attese del contesto socio-ambientale e le proprie possibilità
personali è maggiore
Limitazione delle risorse personali
Necessità di sostegno e supporto adeguati per poter partecipare con successo
alla vita sociale
Individualizzazione (intervento speciale sui bisogni) e personalizzazione
(intervento di potenziamento dei punti di forza e/o di normalizzazione)
Individualizzazione e personalizzazione debbono necessariamente essere
entrambi presenti nel progetto educativo didattico degli alunni
22
23. I segni precoci
Segni precoci in età prescolare o indicatori di rischio:
- difficoltà nelle competenze comunicativo-linguistiche, motorio-prassiche,
uditive e visuo-spaziali in presenza di una anamnesi familiare positiva
Nel caso di screening positivi consolidare le abilità linguistiche
Informare la famiglia (senza allarmarla) e la scuola primaria nel colloquio di
continuità
Indicatori di rischio per la lettura e scrittura all’inizio della Scuola primaria:
- difficoltà nell’associazione grafema-fonema e/o fonema-grafema;
- mancato raggiungimento del controllo sillabico in lettura e scrittura;
- eccessiva lentezza nella lettura e scrittura;
- incapacità a produrre le lettere in stampato maiuscolo in modo riconoscibile;
Indicatori di rischio per il calcolo all’inizio della Scuola primaria:
- incapacità a riconoscere piccole quantità;
- difficoltà nella lettura e scrittura dei numeri entro il dieci;
- difficoltà nel calcolo orale entro la decina, anche con supporto concreto.
24. LA L. 170/2010
Art. 1
Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia
“… che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate …”
Art. 2
Finalità
Art. 3
Diagnosi
È effettuata da strutture sanitarie pubbliche e/o private accreditate
La famiglia consegna la diagnosi alla Scuola
E' compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, attivare,
previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad
individuare i casi sospetti di DSA … … … L'esito di tali attività non costituisce, comunque,
una diagnosi di DSA
Art. 4
Formazione del personale
Art. 5
Misure educative e didattiche di supporto
Art. 6
Misure per i familiari
25. Il DM 122/2009
Art. 10 - Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di
apprendimento (dsa)
1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (dsa)
adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli
apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame
conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche
situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento
dell'attività didattica e delle prove di esame, sono adottati,
nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione
vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e
dispensativi ritenuti più idonei.
2. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene
fatta menzione delle modalità di svolgimento e della
differenziazione delle prove.
26. La CM 110/2011
7. Accoglienza e inclusione
Alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA)
Le iscrizioni di alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA)
avvengono con la
presentazione, da parte dei genitori, della documentazione di diagnosi
effettuata da specialisti del
Servizio sanitario nazionale o strutture accreditate, come previsto
dall’art. 3 della legge n.
170/2010.
Si fa riserva di impartire successivi puntuali chiarimenti in ordine alle
modalità di
applicazione del disposto normativo succitato.