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CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori 1
Tecnologie per la didattica.
Aspetti teorici a supporto
dei blog didattici.
Ippolito Simonetta
2CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
• ... per il ragazzo il libro deve (...) essere qualcosa di piacevole, dove si può non solo
leggere, ma colorare, trasformare, fare, disfare, ampliare, ridere, inventare,
riflettere. (...) Il libro si trasforma così in qualcosa di personale, perciò vivo.
(A. Manzi)
• "Se insegnassimo oggi come abbiamo insegnato ieri deruberemmo i nostri alunni
del loro futuro".
(Chiara Friso)
• Tecnologie per promuovere e anticipare lo sviluppo umano, promotrici della "zona
di sviluppo prossimale".
(Lev Vygotskij)
3CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le ragioni per introdurre
un blog a scuola.
• Innovare e sperimentare nuove pratiche e per utilizzare nuovi strumenti di
lavoro;
• perché sono facili;
• equilibrio tra prodotto individuale e prodotto collettivo (psicoeducativo);
• supportano una didattica costruttivista (psicopedagogico) .
4CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Gente digitale
CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori 5
Comportamenti digitali
CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori 6
Le ragioni per introdurre
un blog a scuola.
• I blog non sono fatti per sostenere un approccio trasmissivo, tradizionale;
• invece ben supportano una didattica innovativa e costruttivista in cui lo studente
è pensato come attivo costruttore della propria conoscenza e attento
partecipante del proprio percorso formativo.
7CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le ragioni per introdurre
un blog a scuola.
Modello di apprendimento basato:
•Visione costruttivista della conoscenza;
•Ruolo dell’insegnante da istruttore a moderatore e tutor;
•Centralità del lavoro collaborativo e dell’interdipendenza dei gruppi;
•Sviluppo delle funzioni psichiche superiori (Vygotskij) .
8CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le ragioni per introdurre
un blog a scuola.
L’interazione con una grande varietà di fonti e risorse :
libri, video, immagini, audio, siti internet, materiali realizzati da altri studenti
contribuiscono ad ampliare la zona di sviluppo prossimale (Vygotskij).
9CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le ragioni per introdurre
un blog a scuola.
Il concetto di innovazione.
Il blog consente l’integrazione di tutti i media già disponibili (stampa, musica, film,
televisione, radio, disegni, e. mail, audio, foto, ecc.) e può costituire una risorsa per la
didattica nel raggiungimento di obiettivi quali: la valorizzazione della scrittura;
l’incentivazione delle capacità espressive e comunicative; lo sviluppo di competenze di
progettazione e collaborazione.
10CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le ragioni per introdurre
un blog a scuola.
Sviluppo di molteplici competenze:
•Comunicazione interpersonale;
•Capacità di rapportarsi al gruppo con atteggiamento responsabile e collaborativo;
•Uso non passivo di internet;
•Selezione consapevole delle informazioni;
•Scambio e condivisione delle conoscenze;
•Nuove forme di comunicazione e interazione;
•Valorizzazione della scrittura;
•Capacità espressive e comunicative;
•Competenze di progettazione e collaborazione;
•Sviluppo competenze tecnologiche.
11CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le tecnologie per la didattica
Il percorso si organizza su tre livelli:
a)Le tecnologie come sussidi per la comunicazione;
b)Le tecnologie come metodi per l’apprendimento;
c)Le tecnologie come sistemi per realizzare ambienti di apprendimento
12CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le tecnologie per la didattica
Sulla base di tali presupposti gli studiosi svilupparono specifiche tecniche di program-
mazione e idearono oppositi strumenti didattici: le teaching machines (macchine per
insegnare).
Con il passaggio da un’idea di conoscenza lineare e sequenziale a concezioni
costruttiviste, attiviste, multidimensionali, reticolari, le nuove tecnologie (software,
ipertesti, wiki, social network ecc.) sono destinate a essere impiegate come metodi
per facilitare gli apprendimenti.
13CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Il Web 2.0 e nuove tecnologie
educative
• Nel Web 2.0 gli individui non sono fruitori, ma anche produttori attivi: creano e
pubblicano contenuti, partecipano alle discussioni e stabiliscono legami e
connessioni con gli abitanti della Rete. In questa fase evolutiva il Web si serve di
alcune applicazioni, semplici dal punto di vista tecnologico, ma capaci di provocare
cambiamenti di grande impatto, anche nei territori educativi.
• Le principali tecnologie educative emergenti dal nuovo Web sono: Feed RSS, Wiki,
Social Bookmarkin, Social Network, Podcast e Blog.
14CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Tecnologie di Rete a scuola.
L’educazione a più dimensioni: FORMALE – NON FORMALE – INFORMALE.
•L’educazione formale: è tradizionalmente svolta dal sistema educativo ufficiale, cioè
dalle istituzioni scolastiche. Si genera dai processi formativi regolarizzati e stabili che
vengono impostati dal governo di un paese o da una comunità locale al fine di
garantire il sostegno e lo sviluppo della popolazione. L’educazione formale è
progettata e strutturata e conduce a forme di riconoscimento ufficiale (diplomi,
qualifiche e certificati).
•L’educazione non formale: riguarda tutti quei processi formativi che avvengono
intenzionalmente, secondo modalità organizzate e sistematiche, ma restano fuori dal
sistema educativo formale. Rientrano la formazione lavorativa, all’interno delle
aziende, la scuola di teatro ecc. . L’educazione si occupa di contenuti educativi (valori,
informazioni, abilità).
•L’educazione informale: è costituita da tutti i processi educativi che esercitano
un’influenza nella vita della persona. E’ l’insieme degli apporti formativi che ciascuno
riceve nella vita quotidiana, dalla famiglia, dal gioco, dagli amici, dai viaggi, dalle
persone che si incontrano, dei mezzi di comunicazione.
15CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Tecnologie di Rete a scuola.
La maggior parte del nostro apprendimento lungo l’arco della vita proviene
dall’educazione informale, lo sviluppo di Internet e delle tecnologie collaborative e
sociali non hanno fatto che amplificare l’offerta formativa di questo ampio sistema
educativo. Possiamo organizzare gli apporti della Rete e delle nuove tecnologie per
l’apprendimento, intorno diversi aspetti:
•Accelerazioni e amplificazioni delle relazioni di apprendimento;
•Accesso immediato al sapere universale;
•Soggetto – autore del proprio processo di apprendimento: in rete il soggetto non è
solo fruitore, ma può partecipare in modo attivo alla costruzione del sapere. Prima
di Internet, i media tradizionali erano caratterizzati da passività e/o subordinazione.
Si è sempre trattato di processi volti all’acquisizione di competenze specifiche,
connotati dall’assenza di interazione e relazione tra i soggetti e dalla passività del
fruitore. Con l’avvento della Rete e con la diffusione delle tecnologie 2.0 qualsiasi
persona, anche senza possedere competenze informatiche o prerequisiti tecnici, può
abitare l’online esprimendo opinioni e idee, condividendo conoscenze, materiali e
prodotti.
16CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Tecnologie di Rete a scuola.
I processi di apprendimento informale online si possono declinare in due tipologie:
•Informale/intenzionale: avviene in Rete quando il soggetto ricerca consapevol-
mente occasioni ed esperienze formative;
•informale/inaspettato: avviene invece quando il soggetto non è immediatamente
consapevole di apprendere. Può verificarsi durante la navigazione, in un forum, in un
blog, mailing list, in un social network.
17CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Tecnologie di Rete a scuola.
Apprendimento autonomo e collaborativo.
•la Rete favorisce i processi di condivisione e di co-costruzione del sapere, attraverso
il sostegno allo scambio, all’interazione e alla collaborazione tra individui.
•Con tecnologie come i blog, i social network, i wiki, ciascuno può partecipare alla
costruzione di un sapere universale. I nuovi media sono dei veri e propri spazi sociali in
cui a prevalere non è il consumo di prodotti informativi, ma la produzione di
conoscenze attraverso il lavoro collaborativo, la cooperazione e la condivisione.
18CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Tecnologie di Rete a scuola.
Immaginare il Web come “piattaforma” significa considerare con consapevolezza e
spirito critico anche le problematiche. A questo proposito illustriamo alcune di queste
criticità:
•Overload informativo (sovraccarico cognitivo): il problema è quello dell’eccessi-vità,
numerosità e diversità delle informazioni;
•Breve curva di attenzione;
•Dispersività: quando si cerca un’informazione in Internet il rischio è quello di navi-
gare tra i link, rimbalzando da una pagina all’altra;
•Attendibilità delle risorse: la Rete è ricca di informazioni di valore e pregio e sono
numerose le fonti erogatrici di contenuti dal prestigio e dall’autorevolezza indiscusse.
Ma esiste anche il retro della medaglia.
•Superficialità e consumo veloce;
•Perdita di tempo: tecnologie come la posta elettronica, i social network, i sistemi di
Instant Messaging sono causa della perdita di molte ore di tempo sia a casa, sia sul
posto di lavoro;
•Vandalismo, destabilizzazione: infiltrazioni indesiderate.
19CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
Analisi intorno al blog didattico seguendo gli stessi approcci.:
•la tecnologia come sussidio per la comunicazione didattica;
•la tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento;
•la tecnologia come sistema per realizzare ambienti di apprendimento.
Per il primo approccio l’attenzione è sulla categoria dell’insegnamento e il discorso
concerne le azioni messe in atto dall’insegnante che si fa promotore del blog nella
didattica.
Nel secondo approccio la centratura è sulla categoria dell’apprendimento e l’analisi
verte sulle possibilità offerte allo studente dell’impiego di questa tecnologia.
Nell’ultimo approccio il focus è sulla categoria di ambiente di insegnamento/apprendi-
mento e sugli aspetti sociali e comunitari legati alle pratiche di blogging.
20CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
La tecnologia come sussidio per la comunicazione didattica.
•Comunicare: Il blog è un potente strumento comunicativo che si connota per sem-
plicità e rapidità di creazione, facilità d’uso, polimorfia, accessibilità, dinamicità;
•Apprendere: Il blog può costituire un’occasione ottimale per l’apprendimento e l’auto-
aggiornamento del docente sotto diversi punti di vista;
•Organizzare: nello spazio costituito dal blog è possibile archiviare ogni tipo di
contenuto (materiali, risorse web, annunci, compiti da svolgere, segnalazioni, avvisi,
file multimediali ecc.), assicurando collocazione permanente e visibilità immediata
online;
21CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
La tecnologia come sussidio per la comunicazione didattica.
•Motivare: perché è vicino al mondo “fuori” della scuola e alle tecnologie di cui i
ragazzi fanno uso:
a)perché consente, come affermano Richardson e Ford, di dare “voce” agli studenti
fornendo loro uno strumento di pubblicazione e un’audience più ampia rispetto al
singolo insegnante o alla classe;
b)perché facilita l’espressione personale e nello stesso tempo incentiva il feedback e
l’interazione con gli altri;
c)perché offre la possibilità di utilizzare i linguaggi della multimedialità e non soltanto
quelli tradizionali della testualità;
d)perché possiede l’appeal di uno strumento non a sé stante, ma inserito in un sistema
costituito, la blogosfera, che a sua volta è parte dell’ecosistema Rete.
22CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
La tecnologia come sussidio per la comunicazione didattica.
•Valutare: Il blog è un mezzo per valutare il livello di apprendimento e il progresso
degli studenti;
•Supportare: Il docente nello spazio blog è chiamato a esercitare la funzione di
supporto (scaffolding), ovvero di sostegno all’attività apprenditiva del soggetto sino a
diminuire la propria presenza per incentivare la progressiva autonomia degli individui.
•Documentare: Il blog proprio per la sua struttura cronologica e per la gestione
automatica degli archivi, facilita la memorizzazione delle pratiche didattiche e la
costruzione di una personale biblioteca di documentazione didattica, sempre fruibile
online e condivisibile con alunni, colleghi e genitori.
•Riflettere: Il blog si rivela uno strumento per la riflessione personale o collaborativa
sull’attività d’insegnamento. Un blog personale del docente è uno spazio in cui il
soggetto si racconta, narra le proprie pratiche e tiene memoria del vissuto scolastico.
23CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
La tecnologia come sussidio per la comunicazione didattica.
•Sperimentare: Il blog costituisce uno spazio “diverso” rispetto all’aula in cui poter
creare condizioni coinvolgenti di apprendimento, in cui sperimentare modi nuovi di
insegnare, in cui fare ricerca didattica.
24CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.
•Il blog, in quanto tecnologia e processo di acquisizione e costruzione di conoscenza,
può essere impiegato all’interno di specifici percorsi didattici come metodo per
facilitare e promuovere l’apprendimento.
•“I blog sono per loro natura processi di comunicazione, di socializzazione e di
costruzione di conoscenza” sembrano più appropriati per sostenere una didattica che
rinvia al modello psico-pedagogico del costruttivismo, da cui dipende un preciso
modello didattico segnato da specifiche modalità di acquisizione di conoscenze, abilità
e valori.
• Modi e tipi di apprendimento in ottica costruttivista secondo i seguenti aspetti: il
paradigma psico-pedagogico, il modello didattico, la tipologia di apprendimento e i
modi dell’apprendere.
25CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.
1. PARADIGMA PEDAGOGICO
COSTRUTTIVISMO
2. MODELLO DIDATTICO
1. AL CENTRO DEL PROCESSO D’ INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO C’E’ LO STUDENTE
2. L’APPRENDIMENTO E’ UN PROCESSO DI COSTRUZIONE SOCIALE DELLE CONOSCENZE
UTILIZZO DEL BLOG NELLA DIDATTICA
3. TIPOLOGIA D’APPRENDIMENTO 4. MODI DI APPRENDERE
- APPRENDIMENTO COGNITIVO (Know What)
- AZIONE
- INTERAZIONE SOCIALE
- CONDIVISIONE E COLLABORAZIONE
Meta – abilità
EXPERTISE
Essere esperto nell’apprendere
3. Contenuti disciplinari
4. Contenuti interdisciplinari
5. Contenuti extradisciplinari
- APPRENDIMENTO ABILITATIVO (Know How)
- Abilità di lettura/scrittura
- Abilità di ricerca e selezione delle informazioni
- Abilità relazionali e comunicative
- Abilità informatiche
- Abilità multimediali
- APPRENDIMENTO VALORIALE (Know Why)
- Saper essere responsabile
- Saper essere riflessivo
- Saper essere autonomo
- Saper essere espressivo
- Saper essere collaborativo
26CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.
a)PARADIGMA PSICO – PEDAGOGICO
Il paradigma psico – pedagogico sotteso all’impiego del blog nella didattica è quello
del costruttivismo, un orientamento della ricerca educativa che sviluppa idee e temi
del costruzionismo sociale (Vigotskij) e del cognitivismo di prima (Piaget) e di seconda
generazione (Bruner).
Secondo questo modello la conoscenza viene costruita mentre interagiamo con il
mondo fisico e sociale ed è frutto del lavoro di interpretazione, riflessione e analisi
che ciascuno svolge mentre osserva, analizza ed esperisce ciò che lo circonda.
27CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.
b) MODELLO DIDATTICO
Il modello didattico che discende dal paradigma costruttivista si fonda su due concetti
guida:
•l’idea che al centro del processo di insegnamento – apprendimento vi sia lo
studente e non l’insegnante;
•l’idea che l’apprendimento consista in un’attività di costruzione sociale delle
proprie conoscenze.
La didattica costruttivista, fondata su questi due principi, si connota di conseguenza
per un’attenzione privilegiata alla dimensione collaborativa e cooperativa
(cooperative learning) e agli approcci di gestione e appropriazione dei contenuti.
28CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.
b) MODELLO DIDATTICO
L’apprendimento “costruttivista” risulta così:
•ancorato. Si realizza quando i problemi da investigare vengono presentati attraverso
la visualizzazione di situazioni autentiche, attinenti alla vita reale, complesse e
significative, che permettono un approccio da multiple prospettive di un particolare
dominio;
•generativo. Consiste in un apprendimento partecipe e attivo che conduce alla
soluzione di problemi attraverso la formulazione di molteplici ipotesi, discussioni,
approfondimenti, riflessioni collettive, generazioni di idee e la loro applicazione a
problemi diversi;
29CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.
b) MODELLO DIDATTICO
L’apprendimento “costruttivista” risulta così:
•flessibile. Si realizza attraverso il riconoscimento, il recupero e l’applicazione di
conoscenze in situazioni sempre nuove o desuete (abilità di transfer);
•significativo. L’apprendimento è significativo quando l’alunno fa propri i nuovi
contenuti di apprendimento attraverso un personale lavoro cognitivo che consiste nella
rielaborazione dei nuovi dati e nella ristrutturazione della propria “matrice cognitiva”,
cioè dei propri schemi o concetti consolidati, frutto di apprendimenti precedenti. Un
contenuto da apprendere è psicologicamente significativo per il soggetto che lo deve
apprendere se trova un qualche aggancio a ciò che egli già sa (per continuità,
analogia, contrasto).
Fare didattica con il blog significa porsi in perfetta sintonia con il modello
costruttivista, favorendo un apprendimento che ne incarni tutti gli attributi: attivo,
costruttivo, intenzionale, contestualizzato, collaborativo, conversazionale e
riflessivo.
30CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.
c) Tipologia di apprendimento
Utilizzando tre categorie tradizionali di suddivisione dell’apprendimento (cognitivo,
abilitativo e valoriale) illustriamo in relazione a ciascuna di esse in che modo i diversi
apprendimenti possano essere favoriti dall’impiego del blog a scopi educativo –
didattici.
31CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.
• Apprendimento cognitivo (Know what).
E’ l’apprendimento delle conoscenze dichiarative: nozioni, concetti, informazioni, idee. Le
pratiche di blogging sostengono l’apprendimento di contenuti disciplinari, interdisciplinari o
extra disciplinari.
Tale processo è favorito da almeno quattro condizioni:
•- l’accesso ai contenuti trasmessi e organizzati dall’insegnante (o dagli studenti) e
pubblicati online;
•- l’accesso alla Rete come fonte informativa a cui poter attingere in ogni momento;
•- lo scambio conoscitivo che si realizza online con l’insegnante, tra pari o altri membri del
blog;
•- lo scambio conoscitivo con gli abitanti della blogosfera che avviene in modo casuale o
attraverso la condivisione degli stessi interessi (rintracciabili nei tag abbinati ai post)
oppure attraverso l’appartenenza allo stesso gruppo o community (ad esempio blog
dell’istituto, di uno stesso portale o piattaforma ecc.).
32CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.
•Apprendimento abilitativo (Know how)
E’ l’apprendimento delle conoscenze procedurali: abilità, comportamenti.
Il contributo delle pratiche didattiche di blogging nel favorire e facilitare l’acquisizione
di competenze procedurali si evidenzia, principalmente, in relazione ad alcune abilità:
- abilità di lettura e scrittura;
- abilità di ricerca e selezione delle informazioni;
- abilità relazionali e comunicative;
- abilità informatiche;
- abilità multimediali.
33CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.
•Apprendimento valoriale (Know why)
E’ l’apprendimento di valori, senso, significati.
- saper essere responsabile;
- saper essere riflessivo;
- saper essere autonomo;
- saper essere espressivo;
- saper essere collaborativo;
34CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.
•Modi di apprendere.
L’utilizzo del blog, pur implicando la predilezione per modalità di apprendimento a
impronta costruttivista (azione, interazione, condivisione e collaborazione), non
esclude le declinazioni relative agli atri modi dell’apprendere (trasmissione,
partecipazione, transazione) ma le richiama e le coinvolge in un processo
multidimensionale di acquisizione di conoscenze e di sviluppo di abilità e valori.
35CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.
•Modi di apprendere.
Analizziamo sinteticamente i modi dell’ apprendere connessi all’impiego del blog nelle
pratiche didattiche.
- Azione
Secondo le teorie psicologiche dell’attività (Vigotskij e Leont’ev) e dell’azione situata
(Suchman) e quelle pedagogiche dell’attivismo (Dewey) l’apprendimento avviene
attraverso la manipolazione di oggetti e informazioni, lo svolgimento di attività
finalizzate alla costruzione di prodotti, l’esplorazione di ambienti.
Il blogging è di per sé una pratica che esige una partecipazione attiva del soggetto
durante l’intero processo di apprendimento. Richiede la conduzione e la gestione
autonoma di diversi processi: selezione, ricerca, esplorazione, soluzioni di problemi,
visualizzazione e rappresentazione dei concetti da apprendere e dei risultati di
apprendimento attraverso la creazione di prodotti concreti (testi, ipertesti ecc.)
visibili e condivisibili.
36CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.
•Inter-azione comunicativa
Il blog consente l’attuarsi di diverse dinamiche interattive (la discussione, l’argomen-
tazione, il dialogo) con soggetti membri dello spazio online e con i blogger della Rete.
La modalità interattiva si attua attraverso la pubblicazione di contenuti nei post e,
soprattutto, attraverso la funzionalità dei commenti. Quest’ultimi possono essere
utilizzati con diversi scopi comunicativi: esprimere consensi, dissensi, idee, stati d’ani-
mo, fornire nuove segnalazioni, idee di sviluppo, chiedere chiarimenti, porre doman-
de, lanciare discussioni, correggere, supportare ecc.
37CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.
•Condivisione e collaborazione
Teorie psicologiche e pedagogiche come il costruttivismo e la psicologia culturale e
pratiche didattiche come il cooperative learning riconoscono, com’è ampliamente
noto, la centralità della collaborazione e dell’interazione sociale nel processo di
apprendimento. “Il blog è uno spazio che facilita le attività di sharing e di costruzione
di comunità”, in esso le acquisizioni, le idee, le riflessioni, i prodotti dell’uno
diventano patrimonio condiviso del gruppo e della Rete.
L’apprendimento si svolge attraverso la condivisione di contenuti e di obiettivi,
l’imitazione, l’aiuto e la collaborazione tra soggetti; senza l’interazione con gli “altri” il
blog perde la sua valenza sociale e senza la maturazione di uno spirito collaborativo il
processo di apprendimento resta privo di stimoli e di prospettive di sviluppo.
38CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.
L’esperienza di apprendimento con il blog che si attua attraverso queste modalità
favorisce lo sviluppo della meta-abilità di essere esperto nell’apprendere: l’expertise.
Essa emerge dall’acquisizione delle altre abilità (dichiarative, processuali e valoriali) e
si sviluppa come conseguenza della loro acquisizione.
Uno studio di Dickinson, docente dell’Università del Massachusetts, mette in luce in
quali modi l’impiego del blog può essere, assistere e accelerare il processo di
apprendimento e di sviluppo dell’expertise.
39CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
• Sistema per realizzare ambienti di apprendimento in Rete.
Il blog va visto non solo come uno strumento o un metodo di apprendimento, ma come
a un sistema capace di sostenere la messa di adeguati ambienti di apprendimento
sulla cui importanza richiamano ormai molti studi.
Studi e riflessioni recenti stanno infatti ponendo una crescente attenzione sulla nozione
di ambiente di apprendimento, perché essa sembra essere più adatta ad
analizzare processi reticolari e complessi di costruzione di conoscenza, proprio
quelli che avvengono in rete grazie alle nuove applicazioni web.
40CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
• Sistema per realizzare ambienti di apprendimento in Rete.
Le caratteristiche fanno del blog un’architettura capace di sostenere due macro –
tipologie di ambienti di apprendimento: i personal learning environment e social
learning environment.
Gli ambienti di apprendimento personali supportati da un blog sono spazi gestiti da
una sola persona (alunno o docente) che organizza il proprio percorso di
apprendimento in autonomia. Possono avere carattere privato o pubblico, a
seconda se siano aperti o chiusi alle interazioni in Rete.
Gli ambienti di apprendimento sociali sono, invece, abitati e gestiti (a più livelli) da
più persone (ad esempio una classe, un gruppo di docenti, un gruppo di alunni
ecc.). Sono caratterizzati da dinamiche interattive interne e possono anch’essi
avere carattere pubblico o privato.
41CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
• Pratiche didattiche ricorrenti
I docenti affermano che il blog è uno strumento versatile, semplice, praticamente
senza costi, accessibile, funzionale a infiniti usi nella didattica, che richiedono
ancora di essere sperimentati. Le pratiche più efficaci e innovative che sono state
attuate a scuola si possono riassumere in queste direzioni:
- Collaborare a distanza;
- Comunicare in Rete;
- Supportare il lavoro di gruppo;
- Creare un punto di riferimento per l’apprendimento personale;
- Documentare in Rete le attività svolte;
- Apprendere abilità di reading/writing;
- Accompagnare a un uso significativo e consapevole della Rete.
42CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
• Benefici ed elementi di successo
Tra i benefici delle pratiche di blogging gli intervistati annoverano, oltre a quelli che si
riferiscono agli aspetti generali dell’esperienza, soprattutto quelli relativi agli
output in termini di apprendimento e di sviluppo personale e umano degli studenti.
Essi sono:
- Coinvolgimento, tendenzialmente, di tutti gli alunni, anche i più timidi o annoiati;
- Avvicinamento dei genitori alle attività scolastiche e al lavoro svolto dai loro figli
tramite la partecipazione al blog;
- Rinforzo della relazione comunicativa tra allievo e insegnante;
- Partecipazione attiva e interessata degli studenti;
- Apprendimento spontaneo, di tipo esperienziale – costruttivista, di abilità e
conoscenze;
- Incremento del confronto con altri studenti;
- Espressione spontanea del sé;
43CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
• Benefici ed elementi di successo
- Sviluppo di abilità di meta-riflessione sui processi di pensiero e di scrittura connesso
alle attività di editing personale e di gruppo;
- Sviluppo del senso di responsabilità nei confronti della pubblicazione dei contenuti e
di autonomia nella gestione di uno spazio online individuale o comune;
- Sviluppo di capacità di lavoro collaborativo e dialogo;
- Sviluppo di competenze informatiche e tecniche spendibili anche oltre la scuola.
44CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
• Modi di applicazione delle potenzialità comunicative informali del blog
Le potenzialità comunicative informali del blog sono state applicate a scuola attraverso
la ricerca di un’integrazione e di un dialogo tra informalità e aspetti di formalità
legati alla disciplina, al programma e al curriculum.
Le forme di questo dialogo sono state:
- La comunicazione informale con il docente anche oltre l’orario scolastico;
- L’apertura di spazi di dialogo confidenziali, di confronto libero gestiti dagli studenti;
- L’estensione della comunicazione oltre la scuola e il coinvolgimento di altri soggetti;
- L’abilitazione concessa agli studenti di pubblicare, creare nuove categorie nel blog e
nuovi spazi;
- Il privilegio dato a un approccio spontaneo ed esperienziale alla comprensione dei
concetti e delle abilità;
45CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
• Modi di applicazione delle potenzialità comunicative informali del blog
- La conversazione e il dialogo come modalità di scelta di argomenti, di contenuti di
conoscenza e di modalità di gestione del blog;
- L’attenzione riservata nell’attività di editing non solo ai contenuti, ma anche alle
emozioni, alla fantasia, alle intuizioni, alla vita;
- Il rinforzo positivo dato alla volontà di ricerca, di esplorazione autonoma, di sviluppo
di interessi personali.
46CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
• Modi di applicazione delle potenzialità comunicative informali del blog
Buona parte dell’efficacia della sperimentazione didattica dipende dalle abilità e dalle
scelte del docente stesso.
Le competenze necessarie per realizzare esperienze didattiche significative di utilizzo
del blog sono così individuabili:
- Competenze tecnologiche;
- Competenze comunicative e sociali;
- Competenze gestionali;
- Competenze didattiche.
47CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Le valenze didattiche del blog.
• Difficoltà e resistenze
Le barriere poste all’introduzione del blog a scuola possono essere così riassunte:
- Limiti materiali (mancanza o pochezza di strumenti, inadeguatezza degli strumenti
esistenti, mancanza di collegamento veloce a Intenet);
- Sforzi aggiuntivi per il docente in termini di tempo e di modalità di progettazione e
realizzazione degli interventi didattici con il blog;
- Assenza di riconoscimenti ufficiali o informali, di forme di certificazioni professionale
e di remunerazione aggiuntive;
- Mancanza di collaborazione con altri docenti che manifestano atteggiamenti di
indifferenza o di vera e propria avversione. I motivi di queste posizioni possono essere
diversi: impreparazione tecnologica/informatica, timore di non “essere all’altezza”,
mancanza di volontà, di impegno e di motivazione ecc.;
- Pregiudizi diffusi nei confronti della Rete, considerata sinonimo di pedofilia,
pornografia, adescamenti, banalità ecc.
48CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Per l’incontro tra scuola e
tecnologie di rete
Ormai è generalmente riconosciuto il fatto che le tecnologie modifichino profon-
damente i modi di pensare, sentire, vivere dell’uomo, ne condizionino i rapporti
sociali, contribuendo alla costruzione non solo di materiali, dialogici o cognitivi, ma
anche della nostra identità e che, dunque, non si possono eludere nel pensare e
progettare il futuro dell’educazione.
Partendo dai contributi emergenti dal panel di ricerca e integrandoli con ulteriori
approfondimenti, ci addentriamo ora nel discorso riguardante, nello specifico, le valenze
educative dell’introduzione di tecnologie di Rete (come blog, podcast, social network
ecc.) nei processi educativi e scolastici in particolare. Proponiamo, di seguito, alcuni
motivi a sostegno dell’inserimento di tali tecnologie a scuola.
49CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Per l’incontro tra scuola e
tecnologie di rete
• Le valenze educative delle tecnologie di Rete
- Aiutare la “net generation” a utilizzare gli strumenti comunicativi che essa
normalmente impiega nella direzione di produzione/scambio/costruzione di
conoscenza;
- Offrire gli strumenti e le conoscenze necessarie per preparare a vivere nella società
della conoscenza e nella società digitale;
- Sostenere le nuove generazioni a gestire con consapevolezza le nuove pratiche
cognitive che caratterizzano il loro stile conoscitivo nell’ottica di un reale
arricchimento delle modalità e possibilità di apprendimento.
50CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Per l’incontro tra scuola e
tecnologie di rete
• Le valenze educative delle tecnologie di Rete
- Incentivare un approccio didattico meno direttivo e più rispondente a un
orientamento costruttivista;
- Sfruttare la possibilità di sganciare spazio e tempo generando nuovi ambienti di
formazione;
- Incentivare la socializzazione;
- Potenziare la didattica comunitaria e collaborativa;
- Differenziare e individualizzare l’insegnamento;
- Rendere gli studenti protagonisti attivi del loro processo di apprendimento;
- Ridurre la dicotomica contrapposizione tra dentro e fuori, tra scuola e vita.
51CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Per l’incontro tra scuola e
tecnologie di rete
• Le valenze educative delle tecnologie di Rete
Le nuove generazioni si accostano allo studio e all’apprendimento in modo molto
diverso rispetto a un passato anche recente, dimostrando specifiche abilità:
-Integrated scanning tools. Osservano media differenti (dai libri ai siti con suoni,
colori, immagini, movimenti…), attivando per ciascuno abilità specifiche di lettura e
analisi;
- Multi-tasking. Sono in grado di svolgere più cose contemporaneamente: ascoltare
musica, fare compiti, telefonare, navigare in Internet;
- Processing discontinued information. Ricostruiscono informazioni testuali, visive e
audio interrotte organizzandole in conoscenze significative;
- Non-linear approaches. L’apprendimento non è organizzato attraverso approcci
lineari, quanto piuttosto in reti, mappe interconnesse di contenuti, forme analogiche.
52CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Per l’incontro tra scuola e
tecnologie di rete
• Condizioni
Dopo aver analizzato le valenze pedagogiche che giustificano l’introduzione delle
tecnologie di Rete nei contesti scolastici, proseguiamo il discorso riflettendo sulle
condizioni che rendono possibile la traduzione in atto di queste potenzialità educative.
Alla luce degli studi teorici, dell’indagine effettuata e dei contributi emergenti dal panel di
ricerca abbiamo individuato quattro insiemi di condizioni (individuali, metodologiche,
contestuali, strumentali) legate ad altrettanti macro – sistemi (soggetti, contesti, metodi
didattici, tecnologie) che concorrono a definire una significativa e innovativa esperienza
didattica con le tecnologie di Rete.
53CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Tecnologie di Rete a scuola: condizioni per un’effettiva innovazione
Sistemi Tipologia di condizioni Presupposti
Soggetti individuali - coinvolgimento attivo degli insegnati;
- capacità d’uso delle tecnologie;
- capacità di progettazione,
realizzazione e monitoraggio di
interventi didattici innovativi;
- sviluppo di pratiche riflessive.
Metodi
didattici
metodologie - cambiamento di metodologia
didattica;
- congruenza tra impianto didattico e
tecnologia;
- predisposizione di un progetto
educativo - didattico;
- modifica dei programmi;
- revisione delle modalità di
valutazione.
Contesti Contestuali - flessibilità di sistema;
- riconoscimento collettivo del valore
dell’introduzione delle tecnologie di
Rete nelle pratiche didattiche;
- condivisione e collaborazione di più
soggetti.
Tecnologie Strumentali - disponibilità di tecnologie nella
scuola;
- facilità di accesso alle tecnologie.
CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori 54
Per l’incontro tra scuola e
tecnologie di rete
L’efficacia di un intervento didattico è correlata all’adeguatezza tra tecnologie
utilizzate e metodo scelto e viceversa. Occorre conoscere contemporaneamente sia
le singole tecnologie, le loro potenzialità e applicabilità in contesti formativi sia le
metodologie didattiche più innovative ed efficaci in relazione a esse: costruttivismo,
cooperative learning, peer education, brainstorming, individualizzazione, problem
solving, ecc.
a) Costruttivismo:
Secondo questo modello la conoscenza viene costruita mentre interagiamo con il
mondo fisico e sociale ed è il frutto del lavoro di interpretazione, riflessione e analisi
che ciascuno svolge mentre osserva, analizza ed esperisce ciò che lo circonda.
Se i blog cono per loro natura processi di comunicazione, di socializzazione e di
costruzione di conoscenza, la psicopedagogia costruttivista costituisce lo scenario
teorico entro cui collocare l’impiego didattico di questa tecnologia.
55CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Per l’incontro tra scuola e
tecnologie di rete
a) Costruttivismo:
• Al centro del processo di insegnamento/apprendimento c’è lo studente;
• L’apprendimento è un processo di costruzione sociale delle conoscenze.
b) Cooperative learning:
L'Apprendimento Cooperativo (AC) è una modalità di apprendimento che si basa
sull’interazione all’interno di un gruppo di allievi che collaborano, per cercare di
raggiungere un fine comune, attraverso un lavoro di approfondimento e di
apprendimento.
L’apprendimento cooperativo è quindi una nuova visione pedagogica e didattica che
utilizza il coinvolgimento emotivo e cognitivo del gruppo come strumento di
apprendimento ed alternativa alla tradizionale lezione accademica frontale.
56CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Per l’incontro tra scuola e
tecnologie di rete
c) Peer education:
La peer education è una strategia educativa volta ad attivare un processo naturale di
passaggio "di conoscenze, d’emozioni e d’esperienze" da parte di alcuni membri del
gruppo ad altri membri di pari status; un intervento, secondo questa prospettiva, che
mette in moto un processo di comunicazione globale, caratterizzato da un’esperienza
profonda ed intensa e da un forte atteggiamento di ricerca, di autenticità e di sintonia
tra i soggetti coinvolti.
d) Brainstorming:
Il brainstorming (letteralmente: tempesta cerebrale) è una tecnica di creatività di
gruppo per far emergere idee volte alla risoluzione di un problema. Sinteticamente
consiste, dato un problema, nel proporre ciascuno liberamente soluzioni di ogni tipo
(anche strampalate o con poco senso apparente) senza che nessuna di esse venga
minimamente censurata. La critica ed eventuale selezione interverrà solo in un secon-
do tempo, quando la seduta di brainstorming è finita.
57CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Per l’incontro tra scuola e
tecnologie di rete
e) Individualizzazione.
Ogni alunno ha la possibilità di esplorare e approfondire contenuti di proprio interesse.
f) Problem solving.
Il problem solving rimanda a processi cognitivi in cui prevale il pensare, il ragionare, il
fare ipotesi, attività che richiedono l’impiego di abilità relative alla gestione di
informazioni strutturate più che l’applicazione di procedimenti meccanici volti
all’esecuzione esclusiva di calcoli. Tali attività favoriscono l’acquisizione di competenze
trasversali ai diversi contesti disciplinari riconosciute ormai essenziali per un
inserimento attivo e consapevole dei giovani nella società. Con queste attività si
intende anche stimolare nei giovani l’interesse a sviluppare le capacità richieste.
58CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Per l’incontro tra scuola e
tecnologie di rete
L’inserimento di una tecnologia come il blog, in una prospettiva che tiene conto delle
indicazioni appena illustrate, esorta alla ridefinizione di alcune tradizionali dicotomie:
insegnamento e apprendimento, formale e informale, scuola e vita.
I nodi di interesse e di criticità concernenti la didattica con il blog che sembrano poter
costituire non solo il punto di arrivo di questo processo ma anche, lo spazio per il
rilancio di possibili discussioni e vie di ricerca:
- la centralità del formatore;
- una progettazione partecipata e flessibile;
- una risorsa per l’apprendimento personale;
- l’allargamento di ambienti di apprendimento;
59CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Per l’incontro tra scuola e
tecnologie di rete
- equilibrio tra formalità e informalità. La didattica scolastica è costituita da regole,
obiettivi , forme, compiti e doveri formativi; quando una tecnologia informale come
il blog entra a scuola per essere impiegata a scopo didattico e non solamente
comunicativo non può sfuggire da una logica normalizzante e di controllo esercitata
dall’intenzionalità formativa. Informalità e formalità possono convivere, ma in una
posizione di equilibrio. Se ci si sposta eccessivamente lungo la direzione
dell’informalità pura, allora si corre il rischio di perdere il carattere “didattico” e ci si
colloca fuori dalla scuola.
60CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
Intelligenza collettiva
Competenza – comprensione – conoscenze
Pierre Lèvy
• Le competenze sbloccano l’accesso individuale che
deve essere usato per trarre conoscenze;
• Comprensione: comunicazione, discussione, dibattito
ed esperienza diretta;
• La conoscenza è la consapevolezza e la comprensio-
ne di fatti, verità o informazioni ottenuti attraverso
l'esperienza o l'apprendimento.
CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori 61
Intelligenza connettiva
Derrick de Kerckhove
• Le tecnologie in rete non solo offrono una rete di
distribuzione delle conoscenze, ma mettono in
relazione le intelligenze di chi li usa con un effetto
moltiplicatore.
CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori 62
Zona di sviluppo prossimale
Lev Vygotskij
• Tecnologie per promuovere e anticipare lo sviluppo
umano, promotrici della "zona di sviluppo
prossimale".
CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori 63
Vivere digitale
Riscontri scientifici
• In uno studio apparso nell’ottobre 2008 su «Scientific
American», Gary Small, professore in neuroscienze
della UCLA, ha scoperto che vi sono incrementi
maggiori in attività cerebrali nei processi decisionali
e nei processi cognitivi complessi supportati dall’uso
pervasivo delle tecnologie digitali, rispetto agli stessi
processi sollecitati attraverso la lettura.
(Small e Vorgan, 2008).
CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori 64
Vivere digitale
Riscontri scientifici
La lettura di un libro e di ricerca di informazioni in rete
attivino le medesime aree del cervello preposte al
comando del linguaggio, della lettura, della memoria e
delle abilità visive: negli internauti più esperti è stata
riscontrata anche una attività addizionale in aree
separate, responsabili della capacità decisionale e della
articolazione dei ragionamenti strutturati.
L’invecchiamento del cervello può essere contrastato
attraverso l’allenamento cerebrale delle aree sollecitate
dai processi di ricerca delle informazioni in rete.
CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori 65
Riflessioni
CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori 66
Apprendere “dentro” e “fuori” la scuola
A scuola Nella Vita
Cognizione individuale
Le attività non sono quasi mai di gruppo; sono
generalmente individuali e gli alunni vengono
valutati per le competenze personali.
Attività mentale “pura”
Si svolge un’attività mentale astratta, spesso
distaccata dal contesto, slegata da esigenze reali.
Manipolazione dei simboli
L’apprendimento è centrato sui “simboli” e sul loro
codificato.
Principi generali
Si imparano abilità e principi teorici generali.
Cognizione condivisa
Si ricorre sempre agli altri, all’interazione, alla
condivisione, allo scambio di idee, consigli, pareri,
materiali, risorse.
Manipolazione di strumenti
Ogni attività mentale è svolta attraverso l’uso, la
manipolazione di strumenti concreti.
Ragionamento contestualizzato
Ogni attività è situata nella logica delle situazioni
reali e contestualizzata in un contesto che ha
significato.
Competenze specifiche
Si imparano competenze specifiche richieste dalla
situazione, fortemente situate.

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  • 1. CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori 1
  • 2. Tecnologie per la didattica. Aspetti teorici a supporto dei blog didattici. Ippolito Simonetta 2CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 3. • ... per il ragazzo il libro deve (...) essere qualcosa di piacevole, dove si può non solo leggere, ma colorare, trasformare, fare, disfare, ampliare, ridere, inventare, riflettere. (...) Il libro si trasforma così in qualcosa di personale, perciò vivo. (A. Manzi) • "Se insegnassimo oggi come abbiamo insegnato ieri deruberemmo i nostri alunni del loro futuro". (Chiara Friso) • Tecnologie per promuovere e anticipare lo sviluppo umano, promotrici della "zona di sviluppo prossimale". (Lev Vygotskij) 3CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 4. Le ragioni per introdurre un blog a scuola. • Innovare e sperimentare nuove pratiche e per utilizzare nuovi strumenti di lavoro; • perché sono facili; • equilibrio tra prodotto individuale e prodotto collettivo (psicoeducativo); • supportano una didattica costruttivista (psicopedagogico) . 4CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 5. Gente digitale CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori 5
  • 6. Comportamenti digitali CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori 6
  • 7. Le ragioni per introdurre un blog a scuola. • I blog non sono fatti per sostenere un approccio trasmissivo, tradizionale; • invece ben supportano una didattica innovativa e costruttivista in cui lo studente è pensato come attivo costruttore della propria conoscenza e attento partecipante del proprio percorso formativo. 7CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 8. Le ragioni per introdurre un blog a scuola. Modello di apprendimento basato: •Visione costruttivista della conoscenza; •Ruolo dell’insegnante da istruttore a moderatore e tutor; •Centralità del lavoro collaborativo e dell’interdipendenza dei gruppi; •Sviluppo delle funzioni psichiche superiori (Vygotskij) . 8CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 9. Le ragioni per introdurre un blog a scuola. L’interazione con una grande varietà di fonti e risorse : libri, video, immagini, audio, siti internet, materiali realizzati da altri studenti contribuiscono ad ampliare la zona di sviluppo prossimale (Vygotskij). 9CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 10. Le ragioni per introdurre un blog a scuola. Il concetto di innovazione. Il blog consente l’integrazione di tutti i media già disponibili (stampa, musica, film, televisione, radio, disegni, e. mail, audio, foto, ecc.) e può costituire una risorsa per la didattica nel raggiungimento di obiettivi quali: la valorizzazione della scrittura; l’incentivazione delle capacità espressive e comunicative; lo sviluppo di competenze di progettazione e collaborazione. 10CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 11. Le ragioni per introdurre un blog a scuola. Sviluppo di molteplici competenze: •Comunicazione interpersonale; •Capacità di rapportarsi al gruppo con atteggiamento responsabile e collaborativo; •Uso non passivo di internet; •Selezione consapevole delle informazioni; •Scambio e condivisione delle conoscenze; •Nuove forme di comunicazione e interazione; •Valorizzazione della scrittura; •Capacità espressive e comunicative; •Competenze di progettazione e collaborazione; •Sviluppo competenze tecnologiche. 11CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 12. Le tecnologie per la didattica Il percorso si organizza su tre livelli: a)Le tecnologie come sussidi per la comunicazione; b)Le tecnologie come metodi per l’apprendimento; c)Le tecnologie come sistemi per realizzare ambienti di apprendimento 12CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 13. Le tecnologie per la didattica Sulla base di tali presupposti gli studiosi svilupparono specifiche tecniche di program- mazione e idearono oppositi strumenti didattici: le teaching machines (macchine per insegnare). Con il passaggio da un’idea di conoscenza lineare e sequenziale a concezioni costruttiviste, attiviste, multidimensionali, reticolari, le nuove tecnologie (software, ipertesti, wiki, social network ecc.) sono destinate a essere impiegate come metodi per facilitare gli apprendimenti. 13CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 14. Il Web 2.0 e nuove tecnologie educative • Nel Web 2.0 gli individui non sono fruitori, ma anche produttori attivi: creano e pubblicano contenuti, partecipano alle discussioni e stabiliscono legami e connessioni con gli abitanti della Rete. In questa fase evolutiva il Web si serve di alcune applicazioni, semplici dal punto di vista tecnologico, ma capaci di provocare cambiamenti di grande impatto, anche nei territori educativi. • Le principali tecnologie educative emergenti dal nuovo Web sono: Feed RSS, Wiki, Social Bookmarkin, Social Network, Podcast e Blog. 14CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 15. Tecnologie di Rete a scuola. L’educazione a più dimensioni: FORMALE – NON FORMALE – INFORMALE. •L’educazione formale: è tradizionalmente svolta dal sistema educativo ufficiale, cioè dalle istituzioni scolastiche. Si genera dai processi formativi regolarizzati e stabili che vengono impostati dal governo di un paese o da una comunità locale al fine di garantire il sostegno e lo sviluppo della popolazione. L’educazione formale è progettata e strutturata e conduce a forme di riconoscimento ufficiale (diplomi, qualifiche e certificati). •L’educazione non formale: riguarda tutti quei processi formativi che avvengono intenzionalmente, secondo modalità organizzate e sistematiche, ma restano fuori dal sistema educativo formale. Rientrano la formazione lavorativa, all’interno delle aziende, la scuola di teatro ecc. . L’educazione si occupa di contenuti educativi (valori, informazioni, abilità). •L’educazione informale: è costituita da tutti i processi educativi che esercitano un’influenza nella vita della persona. E’ l’insieme degli apporti formativi che ciascuno riceve nella vita quotidiana, dalla famiglia, dal gioco, dagli amici, dai viaggi, dalle persone che si incontrano, dei mezzi di comunicazione. 15CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 16. Tecnologie di Rete a scuola. La maggior parte del nostro apprendimento lungo l’arco della vita proviene dall’educazione informale, lo sviluppo di Internet e delle tecnologie collaborative e sociali non hanno fatto che amplificare l’offerta formativa di questo ampio sistema educativo. Possiamo organizzare gli apporti della Rete e delle nuove tecnologie per l’apprendimento, intorno diversi aspetti: •Accelerazioni e amplificazioni delle relazioni di apprendimento; •Accesso immediato al sapere universale; •Soggetto – autore del proprio processo di apprendimento: in rete il soggetto non è solo fruitore, ma può partecipare in modo attivo alla costruzione del sapere. Prima di Internet, i media tradizionali erano caratterizzati da passività e/o subordinazione. Si è sempre trattato di processi volti all’acquisizione di competenze specifiche, connotati dall’assenza di interazione e relazione tra i soggetti e dalla passività del fruitore. Con l’avvento della Rete e con la diffusione delle tecnologie 2.0 qualsiasi persona, anche senza possedere competenze informatiche o prerequisiti tecnici, può abitare l’online esprimendo opinioni e idee, condividendo conoscenze, materiali e prodotti. 16CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 17. Tecnologie di Rete a scuola. I processi di apprendimento informale online si possono declinare in due tipologie: •Informale/intenzionale: avviene in Rete quando il soggetto ricerca consapevol- mente occasioni ed esperienze formative; •informale/inaspettato: avviene invece quando il soggetto non è immediatamente consapevole di apprendere. Può verificarsi durante la navigazione, in un forum, in un blog, mailing list, in un social network. 17CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 18. Tecnologie di Rete a scuola. Apprendimento autonomo e collaborativo. •la Rete favorisce i processi di condivisione e di co-costruzione del sapere, attraverso il sostegno allo scambio, all’interazione e alla collaborazione tra individui. •Con tecnologie come i blog, i social network, i wiki, ciascuno può partecipare alla costruzione di un sapere universale. I nuovi media sono dei veri e propri spazi sociali in cui a prevalere non è il consumo di prodotti informativi, ma la produzione di conoscenze attraverso il lavoro collaborativo, la cooperazione e la condivisione. 18CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 19. Tecnologie di Rete a scuola. Immaginare il Web come “piattaforma” significa considerare con consapevolezza e spirito critico anche le problematiche. A questo proposito illustriamo alcune di queste criticità: •Overload informativo (sovraccarico cognitivo): il problema è quello dell’eccessi-vità, numerosità e diversità delle informazioni; •Breve curva di attenzione; •Dispersività: quando si cerca un’informazione in Internet il rischio è quello di navi- gare tra i link, rimbalzando da una pagina all’altra; •Attendibilità delle risorse: la Rete è ricca di informazioni di valore e pregio e sono numerose le fonti erogatrici di contenuti dal prestigio e dall’autorevolezza indiscusse. Ma esiste anche il retro della medaglia. •Superficialità e consumo veloce; •Perdita di tempo: tecnologie come la posta elettronica, i social network, i sistemi di Instant Messaging sono causa della perdita di molte ore di tempo sia a casa, sia sul posto di lavoro; •Vandalismo, destabilizzazione: infiltrazioni indesiderate. 19CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 20. Le valenze didattiche del blog. Analisi intorno al blog didattico seguendo gli stessi approcci.: •la tecnologia come sussidio per la comunicazione didattica; •la tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento; •la tecnologia come sistema per realizzare ambienti di apprendimento. Per il primo approccio l’attenzione è sulla categoria dell’insegnamento e il discorso concerne le azioni messe in atto dall’insegnante che si fa promotore del blog nella didattica. Nel secondo approccio la centratura è sulla categoria dell’apprendimento e l’analisi verte sulle possibilità offerte allo studente dell’impiego di questa tecnologia. Nell’ultimo approccio il focus è sulla categoria di ambiente di insegnamento/apprendi- mento e sugli aspetti sociali e comunitari legati alle pratiche di blogging. 20CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 21. Le valenze didattiche del blog. La tecnologia come sussidio per la comunicazione didattica. •Comunicare: Il blog è un potente strumento comunicativo che si connota per sem- plicità e rapidità di creazione, facilità d’uso, polimorfia, accessibilità, dinamicità; •Apprendere: Il blog può costituire un’occasione ottimale per l’apprendimento e l’auto- aggiornamento del docente sotto diversi punti di vista; •Organizzare: nello spazio costituito dal blog è possibile archiviare ogni tipo di contenuto (materiali, risorse web, annunci, compiti da svolgere, segnalazioni, avvisi, file multimediali ecc.), assicurando collocazione permanente e visibilità immediata online; 21CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 22. Le valenze didattiche del blog. La tecnologia come sussidio per la comunicazione didattica. •Motivare: perché è vicino al mondo “fuori” della scuola e alle tecnologie di cui i ragazzi fanno uso: a)perché consente, come affermano Richardson e Ford, di dare “voce” agli studenti fornendo loro uno strumento di pubblicazione e un’audience più ampia rispetto al singolo insegnante o alla classe; b)perché facilita l’espressione personale e nello stesso tempo incentiva il feedback e l’interazione con gli altri; c)perché offre la possibilità di utilizzare i linguaggi della multimedialità e non soltanto quelli tradizionali della testualità; d)perché possiede l’appeal di uno strumento non a sé stante, ma inserito in un sistema costituito, la blogosfera, che a sua volta è parte dell’ecosistema Rete. 22CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 23. Le valenze didattiche del blog. La tecnologia come sussidio per la comunicazione didattica. •Valutare: Il blog è un mezzo per valutare il livello di apprendimento e il progresso degli studenti; •Supportare: Il docente nello spazio blog è chiamato a esercitare la funzione di supporto (scaffolding), ovvero di sostegno all’attività apprenditiva del soggetto sino a diminuire la propria presenza per incentivare la progressiva autonomia degli individui. •Documentare: Il blog proprio per la sua struttura cronologica e per la gestione automatica degli archivi, facilita la memorizzazione delle pratiche didattiche e la costruzione di una personale biblioteca di documentazione didattica, sempre fruibile online e condivisibile con alunni, colleghi e genitori. •Riflettere: Il blog si rivela uno strumento per la riflessione personale o collaborativa sull’attività d’insegnamento. Un blog personale del docente è uno spazio in cui il soggetto si racconta, narra le proprie pratiche e tiene memoria del vissuto scolastico. 23CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 24. Le valenze didattiche del blog. La tecnologia come sussidio per la comunicazione didattica. •Sperimentare: Il blog costituisce uno spazio “diverso” rispetto all’aula in cui poter creare condizioni coinvolgenti di apprendimento, in cui sperimentare modi nuovi di insegnare, in cui fare ricerca didattica. 24CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 25. Le valenze didattiche del blog. La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento. •Il blog, in quanto tecnologia e processo di acquisizione e costruzione di conoscenza, può essere impiegato all’interno di specifici percorsi didattici come metodo per facilitare e promuovere l’apprendimento. •“I blog sono per loro natura processi di comunicazione, di socializzazione e di costruzione di conoscenza” sembrano più appropriati per sostenere una didattica che rinvia al modello psico-pedagogico del costruttivismo, da cui dipende un preciso modello didattico segnato da specifiche modalità di acquisizione di conoscenze, abilità e valori. • Modi e tipi di apprendimento in ottica costruttivista secondo i seguenti aspetti: il paradigma psico-pedagogico, il modello didattico, la tipologia di apprendimento e i modi dell’apprendere. 25CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 26. Le valenze didattiche del blog. La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento. 1. PARADIGMA PEDAGOGICO COSTRUTTIVISMO 2. MODELLO DIDATTICO 1. AL CENTRO DEL PROCESSO D’ INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO C’E’ LO STUDENTE 2. L’APPRENDIMENTO E’ UN PROCESSO DI COSTRUZIONE SOCIALE DELLE CONOSCENZE UTILIZZO DEL BLOG NELLA DIDATTICA 3. TIPOLOGIA D’APPRENDIMENTO 4. MODI DI APPRENDERE - APPRENDIMENTO COGNITIVO (Know What) - AZIONE - INTERAZIONE SOCIALE - CONDIVISIONE E COLLABORAZIONE Meta – abilità EXPERTISE Essere esperto nell’apprendere 3. Contenuti disciplinari 4. Contenuti interdisciplinari 5. Contenuti extradisciplinari - APPRENDIMENTO ABILITATIVO (Know How) - Abilità di lettura/scrittura - Abilità di ricerca e selezione delle informazioni - Abilità relazionali e comunicative - Abilità informatiche - Abilità multimediali - APPRENDIMENTO VALORIALE (Know Why) - Saper essere responsabile - Saper essere riflessivo - Saper essere autonomo - Saper essere espressivo - Saper essere collaborativo 26CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 27. Le valenze didattiche del blog. La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento. a)PARADIGMA PSICO – PEDAGOGICO Il paradigma psico – pedagogico sotteso all’impiego del blog nella didattica è quello del costruttivismo, un orientamento della ricerca educativa che sviluppa idee e temi del costruzionismo sociale (Vigotskij) e del cognitivismo di prima (Piaget) e di seconda generazione (Bruner). Secondo questo modello la conoscenza viene costruita mentre interagiamo con il mondo fisico e sociale ed è frutto del lavoro di interpretazione, riflessione e analisi che ciascuno svolge mentre osserva, analizza ed esperisce ciò che lo circonda. 27CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 28. Le valenze didattiche del blog. La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento. b) MODELLO DIDATTICO Il modello didattico che discende dal paradigma costruttivista si fonda su due concetti guida: •l’idea che al centro del processo di insegnamento – apprendimento vi sia lo studente e non l’insegnante; •l’idea che l’apprendimento consista in un’attività di costruzione sociale delle proprie conoscenze. La didattica costruttivista, fondata su questi due principi, si connota di conseguenza per un’attenzione privilegiata alla dimensione collaborativa e cooperativa (cooperative learning) e agli approcci di gestione e appropriazione dei contenuti. 28CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 29. Le valenze didattiche del blog. La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento. b) MODELLO DIDATTICO L’apprendimento “costruttivista” risulta così: •ancorato. Si realizza quando i problemi da investigare vengono presentati attraverso la visualizzazione di situazioni autentiche, attinenti alla vita reale, complesse e significative, che permettono un approccio da multiple prospettive di un particolare dominio; •generativo. Consiste in un apprendimento partecipe e attivo che conduce alla soluzione di problemi attraverso la formulazione di molteplici ipotesi, discussioni, approfondimenti, riflessioni collettive, generazioni di idee e la loro applicazione a problemi diversi; 29CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 30. Le valenze didattiche del blog. La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento. b) MODELLO DIDATTICO L’apprendimento “costruttivista” risulta così: •flessibile. Si realizza attraverso il riconoscimento, il recupero e l’applicazione di conoscenze in situazioni sempre nuove o desuete (abilità di transfer); •significativo. L’apprendimento è significativo quando l’alunno fa propri i nuovi contenuti di apprendimento attraverso un personale lavoro cognitivo che consiste nella rielaborazione dei nuovi dati e nella ristrutturazione della propria “matrice cognitiva”, cioè dei propri schemi o concetti consolidati, frutto di apprendimenti precedenti. Un contenuto da apprendere è psicologicamente significativo per il soggetto che lo deve apprendere se trova un qualche aggancio a ciò che egli già sa (per continuità, analogia, contrasto). Fare didattica con il blog significa porsi in perfetta sintonia con il modello costruttivista, favorendo un apprendimento che ne incarni tutti gli attributi: attivo, costruttivo, intenzionale, contestualizzato, collaborativo, conversazionale e riflessivo. 30CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 31. Le valenze didattiche del blog. La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento. c) Tipologia di apprendimento Utilizzando tre categorie tradizionali di suddivisione dell’apprendimento (cognitivo, abilitativo e valoriale) illustriamo in relazione a ciascuna di esse in che modo i diversi apprendimenti possano essere favoriti dall’impiego del blog a scopi educativo – didattici. 31CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 32. Le valenze didattiche del blog. La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento. • Apprendimento cognitivo (Know what). E’ l’apprendimento delle conoscenze dichiarative: nozioni, concetti, informazioni, idee. Le pratiche di blogging sostengono l’apprendimento di contenuti disciplinari, interdisciplinari o extra disciplinari. Tale processo è favorito da almeno quattro condizioni: •- l’accesso ai contenuti trasmessi e organizzati dall’insegnante (o dagli studenti) e pubblicati online; •- l’accesso alla Rete come fonte informativa a cui poter attingere in ogni momento; •- lo scambio conoscitivo che si realizza online con l’insegnante, tra pari o altri membri del blog; •- lo scambio conoscitivo con gli abitanti della blogosfera che avviene in modo casuale o attraverso la condivisione degli stessi interessi (rintracciabili nei tag abbinati ai post) oppure attraverso l’appartenenza allo stesso gruppo o community (ad esempio blog dell’istituto, di uno stesso portale o piattaforma ecc.). 32CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 33. Le valenze didattiche del blog. La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento. •Apprendimento abilitativo (Know how) E’ l’apprendimento delle conoscenze procedurali: abilità, comportamenti. Il contributo delle pratiche didattiche di blogging nel favorire e facilitare l’acquisizione di competenze procedurali si evidenzia, principalmente, in relazione ad alcune abilità: - abilità di lettura e scrittura; - abilità di ricerca e selezione delle informazioni; - abilità relazionali e comunicative; - abilità informatiche; - abilità multimediali. 33CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 34. Le valenze didattiche del blog. La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento. •Apprendimento valoriale (Know why) E’ l’apprendimento di valori, senso, significati. - saper essere responsabile; - saper essere riflessivo; - saper essere autonomo; - saper essere espressivo; - saper essere collaborativo; 34CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 35. Le valenze didattiche del blog. La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento. •Modi di apprendere. L’utilizzo del blog, pur implicando la predilezione per modalità di apprendimento a impronta costruttivista (azione, interazione, condivisione e collaborazione), non esclude le declinazioni relative agli atri modi dell’apprendere (trasmissione, partecipazione, transazione) ma le richiama e le coinvolge in un processo multidimensionale di acquisizione di conoscenze e di sviluppo di abilità e valori. 35CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 36. Le valenze didattiche del blog. La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento. •Modi di apprendere. Analizziamo sinteticamente i modi dell’ apprendere connessi all’impiego del blog nelle pratiche didattiche. - Azione Secondo le teorie psicologiche dell’attività (Vigotskij e Leont’ev) e dell’azione situata (Suchman) e quelle pedagogiche dell’attivismo (Dewey) l’apprendimento avviene attraverso la manipolazione di oggetti e informazioni, lo svolgimento di attività finalizzate alla costruzione di prodotti, l’esplorazione di ambienti. Il blogging è di per sé una pratica che esige una partecipazione attiva del soggetto durante l’intero processo di apprendimento. Richiede la conduzione e la gestione autonoma di diversi processi: selezione, ricerca, esplorazione, soluzioni di problemi, visualizzazione e rappresentazione dei concetti da apprendere e dei risultati di apprendimento attraverso la creazione di prodotti concreti (testi, ipertesti ecc.) visibili e condivisibili. 36CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 37. Le valenze didattiche del blog. La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento. •Inter-azione comunicativa Il blog consente l’attuarsi di diverse dinamiche interattive (la discussione, l’argomen- tazione, il dialogo) con soggetti membri dello spazio online e con i blogger della Rete. La modalità interattiva si attua attraverso la pubblicazione di contenuti nei post e, soprattutto, attraverso la funzionalità dei commenti. Quest’ultimi possono essere utilizzati con diversi scopi comunicativi: esprimere consensi, dissensi, idee, stati d’ani- mo, fornire nuove segnalazioni, idee di sviluppo, chiedere chiarimenti, porre doman- de, lanciare discussioni, correggere, supportare ecc. 37CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 38. Le valenze didattiche del blog. La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento. •Condivisione e collaborazione Teorie psicologiche e pedagogiche come il costruttivismo e la psicologia culturale e pratiche didattiche come il cooperative learning riconoscono, com’è ampliamente noto, la centralità della collaborazione e dell’interazione sociale nel processo di apprendimento. “Il blog è uno spazio che facilita le attività di sharing e di costruzione di comunità”, in esso le acquisizioni, le idee, le riflessioni, i prodotti dell’uno diventano patrimonio condiviso del gruppo e della Rete. L’apprendimento si svolge attraverso la condivisione di contenuti e di obiettivi, l’imitazione, l’aiuto e la collaborazione tra soggetti; senza l’interazione con gli “altri” il blog perde la sua valenza sociale e senza la maturazione di uno spirito collaborativo il processo di apprendimento resta privo di stimoli e di prospettive di sviluppo. 38CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 39. Le valenze didattiche del blog. La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento. L’esperienza di apprendimento con il blog che si attua attraverso queste modalità favorisce lo sviluppo della meta-abilità di essere esperto nell’apprendere: l’expertise. Essa emerge dall’acquisizione delle altre abilità (dichiarative, processuali e valoriali) e si sviluppa come conseguenza della loro acquisizione. Uno studio di Dickinson, docente dell’Università del Massachusetts, mette in luce in quali modi l’impiego del blog può essere, assistere e accelerare il processo di apprendimento e di sviluppo dell’expertise. 39CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 40. Le valenze didattiche del blog. • Sistema per realizzare ambienti di apprendimento in Rete. Il blog va visto non solo come uno strumento o un metodo di apprendimento, ma come a un sistema capace di sostenere la messa di adeguati ambienti di apprendimento sulla cui importanza richiamano ormai molti studi. Studi e riflessioni recenti stanno infatti ponendo una crescente attenzione sulla nozione di ambiente di apprendimento, perché essa sembra essere più adatta ad analizzare processi reticolari e complessi di costruzione di conoscenza, proprio quelli che avvengono in rete grazie alle nuove applicazioni web. 40CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 41. Le valenze didattiche del blog. • Sistema per realizzare ambienti di apprendimento in Rete. Le caratteristiche fanno del blog un’architettura capace di sostenere due macro – tipologie di ambienti di apprendimento: i personal learning environment e social learning environment. Gli ambienti di apprendimento personali supportati da un blog sono spazi gestiti da una sola persona (alunno o docente) che organizza il proprio percorso di apprendimento in autonomia. Possono avere carattere privato o pubblico, a seconda se siano aperti o chiusi alle interazioni in Rete. Gli ambienti di apprendimento sociali sono, invece, abitati e gestiti (a più livelli) da più persone (ad esempio una classe, un gruppo di docenti, un gruppo di alunni ecc.). Sono caratterizzati da dinamiche interattive interne e possono anch’essi avere carattere pubblico o privato. 41CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 42. Le valenze didattiche del blog. • Pratiche didattiche ricorrenti I docenti affermano che il blog è uno strumento versatile, semplice, praticamente senza costi, accessibile, funzionale a infiniti usi nella didattica, che richiedono ancora di essere sperimentati. Le pratiche più efficaci e innovative che sono state attuate a scuola si possono riassumere in queste direzioni: - Collaborare a distanza; - Comunicare in Rete; - Supportare il lavoro di gruppo; - Creare un punto di riferimento per l’apprendimento personale; - Documentare in Rete le attività svolte; - Apprendere abilità di reading/writing; - Accompagnare a un uso significativo e consapevole della Rete. 42CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 43. Le valenze didattiche del blog. • Benefici ed elementi di successo Tra i benefici delle pratiche di blogging gli intervistati annoverano, oltre a quelli che si riferiscono agli aspetti generali dell’esperienza, soprattutto quelli relativi agli output in termini di apprendimento e di sviluppo personale e umano degli studenti. Essi sono: - Coinvolgimento, tendenzialmente, di tutti gli alunni, anche i più timidi o annoiati; - Avvicinamento dei genitori alle attività scolastiche e al lavoro svolto dai loro figli tramite la partecipazione al blog; - Rinforzo della relazione comunicativa tra allievo e insegnante; - Partecipazione attiva e interessata degli studenti; - Apprendimento spontaneo, di tipo esperienziale – costruttivista, di abilità e conoscenze; - Incremento del confronto con altri studenti; - Espressione spontanea del sé; 43CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 44. Le valenze didattiche del blog. • Benefici ed elementi di successo - Sviluppo di abilità di meta-riflessione sui processi di pensiero e di scrittura connesso alle attività di editing personale e di gruppo; - Sviluppo del senso di responsabilità nei confronti della pubblicazione dei contenuti e di autonomia nella gestione di uno spazio online individuale o comune; - Sviluppo di capacità di lavoro collaborativo e dialogo; - Sviluppo di competenze informatiche e tecniche spendibili anche oltre la scuola. 44CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 45. Le valenze didattiche del blog. • Modi di applicazione delle potenzialità comunicative informali del blog Le potenzialità comunicative informali del blog sono state applicate a scuola attraverso la ricerca di un’integrazione e di un dialogo tra informalità e aspetti di formalità legati alla disciplina, al programma e al curriculum. Le forme di questo dialogo sono state: - La comunicazione informale con il docente anche oltre l’orario scolastico; - L’apertura di spazi di dialogo confidenziali, di confronto libero gestiti dagli studenti; - L’estensione della comunicazione oltre la scuola e il coinvolgimento di altri soggetti; - L’abilitazione concessa agli studenti di pubblicare, creare nuove categorie nel blog e nuovi spazi; - Il privilegio dato a un approccio spontaneo ed esperienziale alla comprensione dei concetti e delle abilità; 45CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 46. Le valenze didattiche del blog. • Modi di applicazione delle potenzialità comunicative informali del blog - La conversazione e il dialogo come modalità di scelta di argomenti, di contenuti di conoscenza e di modalità di gestione del blog; - L’attenzione riservata nell’attività di editing non solo ai contenuti, ma anche alle emozioni, alla fantasia, alle intuizioni, alla vita; - Il rinforzo positivo dato alla volontà di ricerca, di esplorazione autonoma, di sviluppo di interessi personali. 46CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 47. Le valenze didattiche del blog. • Modi di applicazione delle potenzialità comunicative informali del blog Buona parte dell’efficacia della sperimentazione didattica dipende dalle abilità e dalle scelte del docente stesso. Le competenze necessarie per realizzare esperienze didattiche significative di utilizzo del blog sono così individuabili: - Competenze tecnologiche; - Competenze comunicative e sociali; - Competenze gestionali; - Competenze didattiche. 47CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 48. Le valenze didattiche del blog. • Difficoltà e resistenze Le barriere poste all’introduzione del blog a scuola possono essere così riassunte: - Limiti materiali (mancanza o pochezza di strumenti, inadeguatezza degli strumenti esistenti, mancanza di collegamento veloce a Intenet); - Sforzi aggiuntivi per il docente in termini di tempo e di modalità di progettazione e realizzazione degli interventi didattici con il blog; - Assenza di riconoscimenti ufficiali o informali, di forme di certificazioni professionale e di remunerazione aggiuntive; - Mancanza di collaborazione con altri docenti che manifestano atteggiamenti di indifferenza o di vera e propria avversione. I motivi di queste posizioni possono essere diversi: impreparazione tecnologica/informatica, timore di non “essere all’altezza”, mancanza di volontà, di impegno e di motivazione ecc.; - Pregiudizi diffusi nei confronti della Rete, considerata sinonimo di pedofilia, pornografia, adescamenti, banalità ecc. 48CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 49. Per l’incontro tra scuola e tecnologie di rete Ormai è generalmente riconosciuto il fatto che le tecnologie modifichino profon- damente i modi di pensare, sentire, vivere dell’uomo, ne condizionino i rapporti sociali, contribuendo alla costruzione non solo di materiali, dialogici o cognitivi, ma anche della nostra identità e che, dunque, non si possono eludere nel pensare e progettare il futuro dell’educazione. Partendo dai contributi emergenti dal panel di ricerca e integrandoli con ulteriori approfondimenti, ci addentriamo ora nel discorso riguardante, nello specifico, le valenze educative dell’introduzione di tecnologie di Rete (come blog, podcast, social network ecc.) nei processi educativi e scolastici in particolare. Proponiamo, di seguito, alcuni motivi a sostegno dell’inserimento di tali tecnologie a scuola. 49CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 50. Per l’incontro tra scuola e tecnologie di rete • Le valenze educative delle tecnologie di Rete - Aiutare la “net generation” a utilizzare gli strumenti comunicativi che essa normalmente impiega nella direzione di produzione/scambio/costruzione di conoscenza; - Offrire gli strumenti e le conoscenze necessarie per preparare a vivere nella società della conoscenza e nella società digitale; - Sostenere le nuove generazioni a gestire con consapevolezza le nuove pratiche cognitive che caratterizzano il loro stile conoscitivo nell’ottica di un reale arricchimento delle modalità e possibilità di apprendimento. 50CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 51. Per l’incontro tra scuola e tecnologie di rete • Le valenze educative delle tecnologie di Rete - Incentivare un approccio didattico meno direttivo e più rispondente a un orientamento costruttivista; - Sfruttare la possibilità di sganciare spazio e tempo generando nuovi ambienti di formazione; - Incentivare la socializzazione; - Potenziare la didattica comunitaria e collaborativa; - Differenziare e individualizzare l’insegnamento; - Rendere gli studenti protagonisti attivi del loro processo di apprendimento; - Ridurre la dicotomica contrapposizione tra dentro e fuori, tra scuola e vita. 51CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 52. Per l’incontro tra scuola e tecnologie di rete • Le valenze educative delle tecnologie di Rete Le nuove generazioni si accostano allo studio e all’apprendimento in modo molto diverso rispetto a un passato anche recente, dimostrando specifiche abilità: -Integrated scanning tools. Osservano media differenti (dai libri ai siti con suoni, colori, immagini, movimenti…), attivando per ciascuno abilità specifiche di lettura e analisi; - Multi-tasking. Sono in grado di svolgere più cose contemporaneamente: ascoltare musica, fare compiti, telefonare, navigare in Internet; - Processing discontinued information. Ricostruiscono informazioni testuali, visive e audio interrotte organizzandole in conoscenze significative; - Non-linear approaches. L’apprendimento non è organizzato attraverso approcci lineari, quanto piuttosto in reti, mappe interconnesse di contenuti, forme analogiche. 52CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 53. Per l’incontro tra scuola e tecnologie di rete • Condizioni Dopo aver analizzato le valenze pedagogiche che giustificano l’introduzione delle tecnologie di Rete nei contesti scolastici, proseguiamo il discorso riflettendo sulle condizioni che rendono possibile la traduzione in atto di queste potenzialità educative. Alla luce degli studi teorici, dell’indagine effettuata e dei contributi emergenti dal panel di ricerca abbiamo individuato quattro insiemi di condizioni (individuali, metodologiche, contestuali, strumentali) legate ad altrettanti macro – sistemi (soggetti, contesti, metodi didattici, tecnologie) che concorrono a definire una significativa e innovativa esperienza didattica con le tecnologie di Rete. 53CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 54. Tecnologie di Rete a scuola: condizioni per un’effettiva innovazione Sistemi Tipologia di condizioni Presupposti Soggetti individuali - coinvolgimento attivo degli insegnati; - capacità d’uso delle tecnologie; - capacità di progettazione, realizzazione e monitoraggio di interventi didattici innovativi; - sviluppo di pratiche riflessive. Metodi didattici metodologie - cambiamento di metodologia didattica; - congruenza tra impianto didattico e tecnologia; - predisposizione di un progetto educativo - didattico; - modifica dei programmi; - revisione delle modalità di valutazione. Contesti Contestuali - flessibilità di sistema; - riconoscimento collettivo del valore dell’introduzione delle tecnologie di Rete nelle pratiche didattiche; - condivisione e collaborazione di più soggetti. Tecnologie Strumentali - disponibilità di tecnologie nella scuola; - facilità di accesso alle tecnologie. CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori 54
  • 55. Per l’incontro tra scuola e tecnologie di rete L’efficacia di un intervento didattico è correlata all’adeguatezza tra tecnologie utilizzate e metodo scelto e viceversa. Occorre conoscere contemporaneamente sia le singole tecnologie, le loro potenzialità e applicabilità in contesti formativi sia le metodologie didattiche più innovative ed efficaci in relazione a esse: costruttivismo, cooperative learning, peer education, brainstorming, individualizzazione, problem solving, ecc. a) Costruttivismo: Secondo questo modello la conoscenza viene costruita mentre interagiamo con il mondo fisico e sociale ed è il frutto del lavoro di interpretazione, riflessione e analisi che ciascuno svolge mentre osserva, analizza ed esperisce ciò che lo circonda. Se i blog cono per loro natura processi di comunicazione, di socializzazione e di costruzione di conoscenza, la psicopedagogia costruttivista costituisce lo scenario teorico entro cui collocare l’impiego didattico di questa tecnologia. 55CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 56. Per l’incontro tra scuola e tecnologie di rete a) Costruttivismo: • Al centro del processo di insegnamento/apprendimento c’è lo studente; • L’apprendimento è un processo di costruzione sociale delle conoscenze. b) Cooperative learning: L'Apprendimento Cooperativo (AC) è una modalità di apprendimento che si basa sull’interazione all’interno di un gruppo di allievi che collaborano, per cercare di raggiungere un fine comune, attraverso un lavoro di approfondimento e di apprendimento. L’apprendimento cooperativo è quindi una nuova visione pedagogica e didattica che utilizza il coinvolgimento emotivo e cognitivo del gruppo come strumento di apprendimento ed alternativa alla tradizionale lezione accademica frontale. 56CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 57. Per l’incontro tra scuola e tecnologie di rete c) Peer education: La peer education è una strategia educativa volta ad attivare un processo naturale di passaggio "di conoscenze, d’emozioni e d’esperienze" da parte di alcuni membri del gruppo ad altri membri di pari status; un intervento, secondo questa prospettiva, che mette in moto un processo di comunicazione globale, caratterizzato da un’esperienza profonda ed intensa e da un forte atteggiamento di ricerca, di autenticità e di sintonia tra i soggetti coinvolti. d) Brainstorming: Il brainstorming (letteralmente: tempesta cerebrale) è una tecnica di creatività di gruppo per far emergere idee volte alla risoluzione di un problema. Sinteticamente consiste, dato un problema, nel proporre ciascuno liberamente soluzioni di ogni tipo (anche strampalate o con poco senso apparente) senza che nessuna di esse venga minimamente censurata. La critica ed eventuale selezione interverrà solo in un secon- do tempo, quando la seduta di brainstorming è finita. 57CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 58. Per l’incontro tra scuola e tecnologie di rete e) Individualizzazione. Ogni alunno ha la possibilità di esplorare e approfondire contenuti di proprio interesse. f) Problem solving. Il problem solving rimanda a processi cognitivi in cui prevale il pensare, il ragionare, il fare ipotesi, attività che richiedono l’impiego di abilità relative alla gestione di informazioni strutturate più che l’applicazione di procedimenti meccanici volti all’esecuzione esclusiva di calcoli. Tali attività favoriscono l’acquisizione di competenze trasversali ai diversi contesti disciplinari riconosciute ormai essenziali per un inserimento attivo e consapevole dei giovani nella società. Con queste attività si intende anche stimolare nei giovani l’interesse a sviluppare le capacità richieste. 58CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 59. Per l’incontro tra scuola e tecnologie di rete L’inserimento di una tecnologia come il blog, in una prospettiva che tiene conto delle indicazioni appena illustrate, esorta alla ridefinizione di alcune tradizionali dicotomie: insegnamento e apprendimento, formale e informale, scuola e vita. I nodi di interesse e di criticità concernenti la didattica con il blog che sembrano poter costituire non solo il punto di arrivo di questo processo ma anche, lo spazio per il rilancio di possibili discussioni e vie di ricerca: - la centralità del formatore; - una progettazione partecipata e flessibile; - una risorsa per l’apprendimento personale; - l’allargamento di ambienti di apprendimento; 59CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 60. Per l’incontro tra scuola e tecnologie di rete - equilibrio tra formalità e informalità. La didattica scolastica è costituita da regole, obiettivi , forme, compiti e doveri formativi; quando una tecnologia informale come il blog entra a scuola per essere impiegata a scopo didattico e non solamente comunicativo non può sfuggire da una logica normalizzante e di controllo esercitata dall’intenzionalità formativa. Informalità e formalità possono convivere, ma in una posizione di equilibrio. Se ci si sposta eccessivamente lungo la direzione dell’informalità pura, allora si corre il rischio di perdere il carattere “didattico” e ci si colloca fuori dalla scuola. 60CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori
  • 61. Intelligenza collettiva Competenza – comprensione – conoscenze Pierre Lèvy • Le competenze sbloccano l’accesso individuale che deve essere usato per trarre conoscenze; • Comprensione: comunicazione, discussione, dibattito ed esperienza diretta; • La conoscenza è la consapevolezza e la comprensio- ne di fatti, verità o informazioni ottenuti attraverso l'esperienza o l'apprendimento. CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori 61
  • 62. Intelligenza connettiva Derrick de Kerckhove • Le tecnologie in rete non solo offrono una rete di distribuzione delle conoscenze, ma mettono in relazione le intelligenze di chi li usa con un effetto moltiplicatore. CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori 62
  • 63. Zona di sviluppo prossimale Lev Vygotskij • Tecnologie per promuovere e anticipare lo sviluppo umano, promotrici della "zona di sviluppo prossimale". CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori 63
  • 64. Vivere digitale Riscontri scientifici • In uno studio apparso nell’ottobre 2008 su «Scientific American», Gary Small, professore in neuroscienze della UCLA, ha scoperto che vi sono incrementi maggiori in attività cerebrali nei processi decisionali e nei processi cognitivi complessi supportati dall’uso pervasivo delle tecnologie digitali, rispetto agli stessi processi sollecitati attraverso la lettura. (Small e Vorgan, 2008). CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori 64
  • 65. Vivere digitale Riscontri scientifici La lettura di un libro e di ricerca di informazioni in rete attivino le medesime aree del cervello preposte al comando del linguaggio, della lettura, della memoria e delle abilità visive: negli internauti più esperti è stata riscontrata anche una attività addizionale in aree separate, responsabili della capacità decisionale e della articolazione dei ragionamenti strutturati. L’invecchiamento del cervello può essere contrastato attraverso l’allenamento cerebrale delle aree sollecitate dai processi di ricerca delle informazioni in rete. CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori 65
  • 66. Riflessioni CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori 66 Apprendere “dentro” e “fuori” la scuola A scuola Nella Vita Cognizione individuale Le attività non sono quasi mai di gruppo; sono generalmente individuali e gli alunni vengono valutati per le competenze personali. Attività mentale “pura” Si svolge un’attività mentale astratta, spesso distaccata dal contesto, slegata da esigenze reali. Manipolazione dei simboli L’apprendimento è centrato sui “simboli” e sul loro codificato. Principi generali Si imparano abilità e principi teorici generali. Cognizione condivisa Si ricorre sempre agli altri, all’interazione, alla condivisione, allo scambio di idee, consigli, pareri, materiali, risorse. Manipolazione di strumenti Ogni attività mentale è svolta attraverso l’uso, la manipolazione di strumenti concreti. Ragionamento contestualizzato Ogni attività è situata nella logica delle situazioni reali e contestualizzata in un contesto che ha significato. Competenze specifiche Si imparano competenze specifiche richieste dalla situazione, fortemente situate.