2. La Logica
In senso stretto Logica vuol dire la teoria
dell’Inferenza valida ,ossia delle condizioni in
cui un ragionamento risulta corretto.
Perché un ragionamento risulti corretto
secondo Aristotele, fondatore della Logica è
necessario che:
3. La Dialettica aristotelica
• La dialettica è la tecnica che consente di
sostenere vittoriosamente la discussione con
l’avversario.
• L’arte della confutazione: non bisogna con la
confutazione
propria tesi giungere a conclusioni che
contraddicono le premesse comuni ritenute
valide.
4. I termini Univoci e non
equivoci
esprimono il genere, ossia
l’indicazione dell’ambito
cui il termine appartiene, il
genere prossimo, il più
Le definizioni vicino (uomo genere
prossimo animale e non
vivente perché troppo
lontano)
5. ossia le
caratteristiche che
distinguono la
La differenza specifica specie del termine
definito da altre
dello stesso
genere. ( Uomo,
genere animale,
differenza la
ragione ).
6. Proposizione
• Ogni proposizione si presenta come una
combinazione di termini.
• Il giudizio è l’unione di due termini attraverso
i quali affermiamo o neghiamo qualcosa:
Socrate ride
Socrate non è un cane.
7. Proposizioni apofantiche o
dichiarative o categoriche
Affermano o negano qualcosa
Si riferiscono al singolo o a tutti
Universale affermativa
Universale negativa
Particolare affermativa
Particolare negativa
8. IN FORMA SCHEMATICA
una proposizione categorica si presenta
come
una struttura della forma
soggetto – copula - predicato
In simboli
una p. c. ha la forma
SeP
9. Universale Affermativa Particolare Affermativa
Ogni S e P Qualche S e P
(in simboli: S a P) (in simboli: S i P)
Universale Negativa Particolare Negativa
Nessun S e P Qualche S non e P
(in simboli: S e P) (in simboli: S o P)
AdfIrmo nEgO
11. Il sillogismo
Lessico - sm. [sec. XIV; dal greco syllogismós, propr.,
connessione di concetti, da sýn, con, e logismós,
calcolo, pensiero].
Affermare o negare qualcosa non è ancora un ragionamento,
un ragionamento è quando leghiamo le proposizioni tra di
loro attraverso inferenze logiche (o connettivi logici)
Un sillogismo è composto da due premesse e una
conclusione tale che:
12. 1. premesse e conclusione sono proposizioni
categoriali;
2. premesse e conclusione contengono tre termini in
tutto: S (soggetto), M (termine medio),P (predicato);
3. S e P sono, rispettivamente, il soggetto e il
predicato della conclusione (che ha la forma S + P,
con + = a,e,i,o);
4. S compare in una e una sola premessa (detta
premessa minore), mentre P compare solo nell'altra
(detta premessa maggiore);
5. M, detto termine medio, compare in entrambe le
premesse.
14. La sillogistica (o logica delle proposizioni
categoriche)
Creata da Aristotele (384 a.C. { 322 a.C.).
Rielaborata e risistemata nel corso della
storia della logica.
È stata la logica fino alla metà del XIX
secolo.
Lo studio del sillogismo iniziato da
Aristotele negli Analitici Primi costituisce la
parte più importante della logica formale
tradizionale.
15. La concezione aristotelica della
Scienza
• Il Sillogismo scientifico è alla base
dell’apodittica o Scienza dimostrativa.
• Perché si abbia scienza (epistéme) non basta
descrivere ma necessita secondo Aristotele
una rigorosa Dimostrazione.
Dimostrazione
• La dimostrazione consiste nel far vedere
perché tali proprietà appartengano alla cosa
con assoluta Necessità
16. Perché un sillogismo sia valido
ancorché scientifico è necessario
che:
La Premessa Maggiore
sia universale, necessaria e vera;
• La Premessa Minore sia particolare e vera,
• La Conclusione sarà particolare, necessaria e
vera.
17. I principi delle scienze:
• Oltre ad essere veri e primi devono essere
propri;
• Ogni scienza studia infatti un campo definito
di oggetti che coincide con un genere
particolare di enti: gli enti fisici, gli enti
matematici etc.
Questa è la ragione per cui Aristotele rifiuta di
spiegare la realtà fisica attraverso i numeri
come facevano i Pitagorici e Platone.
18. Le scienze per Aristotele sono
diverse e autonome.
• La conoscenza dei principi delle scienze è un
problema poiché
• In quanto principi sono primi quindi non
possono derivare da altri principi
Quindi
Per giungere dall’esperienza alla conoscenza dei
principi vi sono due modi entrambi definiti
epagoghé
19. EPAGOGHÉ
• Indica:
• Un processo psicologico attraverso cui
successive sensazioni di oggetti appartenenti a
una stessa specie, conservandosi nella
memoria si sovrappongono e attraverso un
atto di intuizione si trae la forma intellegibile
(concetto)
20. • Indica anche:
• Un procedimento logico chiamato Induzione.
La conoscenza allora per Aristotele può aversi:
o con la Deduzione sillogistica o con l’Induzione
sensibile.
Deduzione: processo logico che partendo da
premesse necessarie, universali e vere detti
principi giunge a conclusioni certe e vere.
Induzione: processo che analizza una serie di
casi particolari, ne estrapola una qualità
comune e li generalizza a tutti i casi.
21. Le Scienze:
Scienze teoretiche
hanno come unico scopo la conoscenza della realtà
Fisica studia gli enti dotati di movimento
Matematica studia enti che sono immobili
cioè non sottoposti al divenire
Metafisica o Filosofia Prima studia l’ente
in quanto ente
22. Scienze Pratiche
Etica e politica mirano alla conoscenza come
guida per l’azione
Scienze Poietiche
Poetica e retorica mirano al sapere per
produrre qualche cosa
23. Le Scienze sono unite:
• Dal linguaggio
• E dai principi comuni
Principio di identità
Principio di contraddizione
Principio del terzo escluso
24. I 3 principi primi nella logica (e comuni a tutte le scienze) =
sono colti grazie all’intuizione e non sono dimostrabili (se lo
fossero, lo sarebbero attraverso altri sillogismi, in eterno)
a) identità: ogni concetto è uguale a se stesso (A=A)
b) non contraddizione: non è possibile affermare di una cosa
contraddizione
la sua realtà e il suo contrario, non si possono attribuire
predicati contrari ad uno stesso soggetto. (Socrate non può
essere vivo e non vivo nello stesso istante).
c) terzo escluso : è necessario affermare o negare, di un
medesimo soggetto uno solo dei contradditori, qualunque
esso sia. (una cosa o è “A” oppure è “non-A”, non c’è altra
possibilità)
25. ogni concetto è
Principio di uguale a se
Identità stesso (A=A)
non è possibile affermare di una
cosa la sua realtà e il suo contrario,
Principio di non non si possono attribuire predicati
contrari ad uno stesso soggetto.
contraddizione (Socrate non può essere vivo e non
vivo nello stesso istante).
è necessario affermare o negare, di
Principio del terzo un medesimo soggetto uno solo dei
contradditori, qualunque esso sia.
escluso (una cosa o è “A” oppure è “non-A”,
non c’è altra possibilità)
26. Metafisica Aristotelica
Filosofia Prima
studio dell’ente in quanto ente
Coincide con l’ontologia
L’ente si dice in molti modi, Aristotele li raggruppa
in Categorie, amplissime classi logiche che
devono contenere gli enti.
Le categorie sono Dieci. La più importante e la
categoria della Sostanza.
27. Le Categorie
Sono i generi massimi in cui possono essere
ricompresi tutti i generi di un determinato
tipo.
Genere Specie
Gerarchia logica ampia gerarchia logica
Tra classi di individui meno ampia
28. I generi
Sommi
Platone includono la
totalità
.
I generi Massimi
ogni genere comprende
solo una parte dell’ente e
vi è una pluralità
Aristotele irriducibile di generi o
categorie.
29. La Sostanza
Sostanza prima gli enti individuali
Sostanze seconde i predicati
I soggetti delle sostanze seconde
30. Struttura e trasformazione della
Sostanza
Come è costituita una sostanza?
Come si trasforma una sostanza?
Materiale Formale
Le quattro cause Efficiente Finale
Sinolo di Materia e Forma
Atto e Potenza
31. La Fisica Aristotelica
• Studia gli enti dotati di movimento. Il
movimento per A. può essere:
2.Mutamenti secondo sostanza
3.Mutamenti secondo la quantità
4.Mutamenti secondo la qualità
5.Mutamenti locali o movimento min senso
proprio naturali o violenti.
32. Il Cosmo aristotelico
• Ha dimensioni finite
• È costituito da una serie di sfere concentriche
alla terra che ne occupa il centro
È diviso in:
• mondo terreste composto dai quattro
elementi
• E mondo celeste composto dall’etere
incorruttibile.
33. Il motore immobile eterno
Il primo motore immobile muove gli astri
Muove il sole
Il sole muove i cicli vegetativi
Il primo motore immobile muove per amore
Il primo motore immobile è atto puro e pura
forma
È pensiero di pensiero
34. L’Anima
• Principio vitale e forma di ogni organismo
• L’anima esiste in quanto svolge delle funzioni
Nutritiva
Sensitiva
razionale
35. Gnoseologia
• Per Aristotele si conosce a partire dai sensi
• Sintesi dei 5 sensi il senso comune
• Sulle immagini prodotte dalla immaginazione,
conservate nella memoria che opera la
ragione.
36. La conoscenza per Platone e per
Aristotele
Divide nettamente la
Platone conoscenza sensibile
e la conoscenza
razionale
La conoscenza è un unico
processo che parte dalla
Aristotele conoscenza sensibile e si
compie nella ragione
37. La scuola di Atene di
Raffaello 1509-1510
Situato nella
Stanza della
Segnatura,
una delle
quattro
"Stanze
Vaticane",
poste
all'interno
dei Palazzi
Apostolici.
40. Aristotele e Platone
Platone: la realtà delle
cose trascende
l’esperienza sensibile, è
nelle Idee
• Realtà delle cose
Aristotele: la realtà
Parole chiave: delle cose è
Trascendente - Immanente immanente, sta nelle
cose stesse
42. Platone: studio delle idee
attraverso la dialettica
Scienza
Aristotele: studio delle
cause
Episteme
Natura Platone: non è possibile uno
studio scientifico della natura
Aristotele: è possibile uno studio scientifico della natura ,
attraverso lo studio di cause e principi si possono
rendere intellegibili i processi di trasformazione che si
verificano intorno a noi.
43. Platone:
Episteme, sapienza e saggezza,
sapere autofondato dalla filosofia,
studio e contemplazione del Sommo
Bene, identificazione di virtù con
conoscenza, Intellettualismo Etico
Filosofia
Aristotele:
Studio delle Cause e della Sostanza,
Sostanza
specificità e autonomia delle singole scienze,
distinzione tra teoria e pratica, la virtù si
raggiunge con l’esercizio pratico.
44. Dialettica
Termine di origine greca che indica il discutere il
ragionare insieme.
Per Platone: Nel Fedro identifica la Dialettica con
la Filosofia stessa, determinandola come
costituita da due movimenti logici
reciprocamente inversi – unificazione , che dalle
cose sensibili si eleva alle idee (sinossi), l’altro di
divisione (diairesi) che perviene al particolare
seguendo le differenze fra i vari generi.
45. Dialettica Platonica
Universalizzazione che dalle
cose sensibili si eleva alle
specie, e fra queste a quelle
più generali “Generi sommi”,
• Sinossi Essere, Movimento, Quiete,
Identità, Diversità.
Divisione che seguendo le
• Diairesi differenze interne ai vari generi
perviene al particole: animale,
animale bipede, animale bipede
e senza piume,uomo.
46. Dialettica Aristotelica
Sezione particolare della Logica
Esposta nei Topici studia i ragionamenti che
sono soltanto probabili.
Ragionamenti costituiti secondo gli schemi
sillogistici ma a differenza del sillogismo
dimostrativo che muovendo da premesse di
cui è accertata la verità dà luogo al sapere
scientifico, la dialettica muove da premesse
condivise ma non vere, bensì solo possibili.