Herramientas de gestión para entrenadoresNacho Negredo
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Visto desde un enfoque del sector del fitness.
Low Pressure Fitness es un innovador sistema de entrenamiento postural basado en la técnica hipopresiva que combina el stretching miofascial, ejercicios neurodinámicos y respiratorios junto con la metodología didáctica mas avanzada en ciencias del ejercicio. Su objetivo es la práctica de una actividad física saludable, minimizando el riesgo de lesión por exceso de presión intra-abdominal.
Baffigo G. L'Urologia nel III° Millennio: cosa è cambiato e cosa bisogna sape...Gianfranco Tammaro
DOTT. BAFFIGO GIULIO (Sessione del 12/11/2015) - Convegno "Lunch Meeting al Pasteur: What's New In..." - dal 01/10/2015 al 10/12/2015 - Studio Pasteur - Viale Pasteur, 66 - Roma
Sito: www.asmad.net
Canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCIggSJlnC77uDHuX5TUoFHg
Fisiopatologia dell'incontinenza maschile post prostatectomia.
Hot Tips nella prevenzione dell'incontinenza.
Terapia e prevenzione pre-prostatectomia. Riabilitazione.
http://www.aoico.it
XIII Congresso Nazionale AOICO - Cava de’Tirreni (SA)
Relazione tenuta dal dott. Gaetano Criscuoli sulla chururgia endoscopica dell’orecchio medio.
Stipsi Cronica, l’approccio del gastroenterologo al paziente neurologico - Gi...robertobottino1
A cura di Giovani Magrì.
Nel paziente affetto da patologie neurologiche le situazioni di comorbilità rappresentano un aspetto critico rilevante che comporta una serie di problemi aggiuntivi a una gestione già di per sé complessa e che deve essere affrontata in modo appropriato.
La presenza contemporanea di più patologie, oltre ad aumentare la compromissione dello stato di salute complessivo, contribuisce a peggiorare il grado di disabilità e ad aumen- tare il rischio di trattamenti inadeguati e di eventi avversi da farmaci, spesso dovuti alla limitata conoscenza delle interazioni fra molteplici e simultanei trattamenti.
Inoltre, i pazienti possono incorrere in errori nell’uso dei farmaci o decidere in modo au- tonomo di ridurre la quantità e/o la posologia delle terapie associate. Ulteriori problemi sono rappresentati dal numero considerevole di controlli periodici che possono indurre i pazienti a rinunciare a esami clinici, a indagini di laboratorio o strumentali, con ulteriore aumento del rischio generale.
Lo specialista ed il medico di medicina generale sono le figue professionali che più di altre si confrontano con queste situazioni che richiedono un metodo di gestione che superi la settorialità con una visione d’insieme dei problemi con impegni nel counselling ai pazienti e ai familiari.
Similar to Incontinenza urinaria post rrp e suo trattamento (20)
3. ETA’ E INCONTINENZA POST RRP
ETA’ Continenza p.o./tot n° (%)
-------------------------------------------------------------------------------
< 50 anni 142/150 (95)
50 - 59 843/882 (96)
60 – 69 1187/1272 (93)
70 anni 371/433 (86)
Totali 2543/2737 (93)
-------------------------------------------------------------------------------
Armitage Chi-square test p<0,0001
( Catalona et Al, 2004)
4. Cause dell’incontinenza
post-prostatectomia radicale
• Deficit dello sfintere intrinseco distale (ISD)
• Instabilità detrusoriale + stenosi
dell’anastomosi uretro vescicale
• Lesione delle banderelle neurovascolari (?)
• Alterazione dell’innervazione uretro-trigonale
con perdita del riflesso uretro-sfinterico
5. REPERTI VIDEOURODINAMICI
IN 83 INCONTINENTI POST RRP
(Groutz et Al, J. Urol. , 2000)
• Deficit sfinterico (stress) (88%)
Instabilità detrusoriale pura (urge) (7,2%)
• Mista (33,7%)
• Ostruzione pura (1,2%)
• Bassa compliance uretrale (30,1%)
6. MISURAZIONE
DELLA QUALITA’ DELLA VITA
• Severità dei sintomi
• Funzione
fisica,emozionale,
intellettuale
( benessere soggettivo )
• Vita sociale
( familiare e comunitaria )
7. PREVENZIONE
Il mantenimento del meccanismo della continenza
urinaria durante l’atto chirurgico comporta:
• meticolosa dissezione dell’apice prostatico in un campo
chirurgico il più possibile esangue (Catalona et Al, 2004)
• no danneggiamenti al moncone uretrale ( Walsch et Al,1992)
• ricostruzione dello sfintere esterno ( Rocco et Al, 2002)
• Risparmio del collo vescicale (Carmignani et Al, 1999)
• risparmio dell’innervazione del trigono (Hauri et Al, 2000)
8. Anatomia
• Fibre afferenti ed efferenti del nervo
pelvico (motorie e sensitive) destinate
all’innervazione trigonale, cervicale e
uretrale sono anatomicamente in intimo
contatto con le vescicole seminali
9. Rapporti anatomici fra prostata, fascia pelvica,
plesso pelvico e banderelle neurovascolari
Campbell, 7° edizione
11. DANNI NEUROANATOMICI DA RRP
La dissezione attorno alla prostata, alla base
della vescica e attorno alle vescicole seminali
Compromettendo l’innervazione afferente
Porta ad alterazioni della soglia sensitiva
dell’uretra posteriore
12. Fisiopatologia
Riduzione soglia sensitiva uretrale
Riduzione della normale capacità di avvertire il movimento
del bolo urinario all’interno dell’uretra prostatica
Perdita della capacità di contrarre in modo riflesso e
volontario lo sfintere uretrale (riflesso uretro-sfinterico)
INCONTINENZA
John e Hauri, J Urol 2000
13. Modifica della procedura
chirurgica standard
• Sezione delle vescicole seminali a metà
circa della loro lunghezza evitando di
scollare e di applicare trazioni sugli apici
che vengono lasciati in situ
John e Hauri, J Urol 2000
14. RRP standard e modificata
John e Hauri, J Urol 2000
Compromissione neuronale L’apice delle vescicole è
al trigono e al neocollo per risparmiato e così i rami del
interruzione dei rami del n. nervo pelvico. Trigono e
pelvico ad essi diretti neocollo restano innervati
15. Continenza urinaria dopo prostactomia
radicale con e senza risparmio dell’apice
delle vescicole seminali
% RRP RRP modificata
100
80 95
80
60
60
40
20
18
0
6 settimane 6 mesi
John e Hauri, Urology 2000
16. Densità delle fibre nervose trigonali
(immunoreattività verso proteina genica 9.5)
A = basale, B = a 6 settimane incontinenti, C = a 6 settimane continenti
A = basale, B = a 6 mesi incontinenti, C = a 6 mesi continenti
John et al., J Urol 2001
17. Rischio di progressione per incompleta
resezione delle vescicole seminali
0,3 %
Jepsen et al. 1998
19. TERAPIA MEDICA
• Farmaci antimuscarinici per la componente
detrusoriale = URGE (ossibutinina, tolterodina,
darifenacina, solifenacina, botulino)
• Farmaci agenti sulla componente sensitiva =
URGE (capsaicina)
• Farmaci in grado di aumentare il tono delle
fibre dello sfintere uretrale esterno nei casi di
pura STRESS incontinence (DULOXETINA)
20. DULOXETINA
° Antidepressivo inibitore
della ricaptazione della
Serotonina e della
Noradrenalina (SNRI) con
azione diretta sul nucleo
sacrale di Onuf in grado di
aumentare il tono sfinterico
• Studi in USA ed Europa
con oltre 3000 donne
hanno dimostrato buona
efficacia sulla stress
incontinence & qualità della
vita
21. DULOXETINA
I RISULTATI IN LETTERATURA
RIGUARDANO AL MOMENTO SOLO LA
STRESS INCONTINENCE FEMMINILE
22.
23.
24.
25. DULOXETINA
• A fronte dell’ efficacia acclarata
scientificamente nella donna, mancano
dati definitivi per il suo utilizzo nella
stress incontinence del maschio.
• Molte le segnalazioni di efficacia anche
nel maschio addirittura a dosaggi
inferiori (anatomia?)
26. DULOXETINA
NOSTRE INDICAZIONI NEL
MASCHIO INCONTINENTE POST RRP
Nell’immediato post-operatorio in
concomitanza con terapia fisica per
ridurre l’uso dei pannolini (20 mg x 2)
Nelle forme di incontinenza tardiva
modesta in alternativa a chirurgia mini-
invasiva (20 mg/die)
27. TERAPIA FISICA
PFMT =training muscolatura
pelvica con esercizi di Kegel
• Recente studio prospettico randomizzato su
300 RRP ha dimostrato vantaggio significativo
nel ridurre i tempi per riacquistare la
continenza (19% vs 8% a1 1° mese; 94,6%
vs 65% a 6 mesi) anche se a 1 anno il 93,3%
dell’intera popolazione aveva raggiunto la
continenza
(Filocamo et Al, Eur Urol, 2005)
28. TERAPIA FISICA: FES
(elettrostimolazione funzionale del
pavimento pelvico)
• Frequenza utilizzata: 50 Hz nella stress, 10 Hz
nella urge (instabilità detrusoriale)
• Modalità di applicazione: sonda trans-anale
• I migliori risultati (44-55%) sono ottenibili
con trattamenti di almeno tre mesi e in
associazione a fisioterapia riabilitativa
• Necessita di elevata compliance del paziente
(Hoffmann et Al. Urologe A.,2005)
29. IMPIANTO PERIURETRALE DI
AGENTI VOLUMIZZANTI
• Collagene, silicone ecc.
• Via transuretrale
• Quantità di materiale variabile (5-15 ml)
• Risultati scarsi (<30%)
• Costi elevati
30. ProACT
Adjustable Continence Therapy
• Terapia mini-invasiva
• 2 palloncini sterili vengono impiantati sotto
controllo fluoroscopico di lato all’uretra a
ridosso del collo vescicale
• Un PORT collocato sotto la cute perineale e
collegato a ciascun palloncino consente di
aggiustare a piacere il volume del pallone per
raggiungere una sufficiente pressione
sull’uretra
34. SLING BULBO-URETRALE
• La compressione del bulbo uretrale
viene ottenuta con una rete di poli-
propilene che può essere in vario modo
sospesa alla regione sovrapubica o
otturatoria mediante fili o propaggini
sempre in polipropilene, oppure può
essere fissata alle branche ischio-
pubiche mediante ancorette metalliche
41. URGE INCONTINENCE POST RRP DA
STENOSCLEROSI DELL’ANASTOMOSI
• Prevalenza elevata (2,5 – 5% ) costituendo il
50% circa delle forme di Urge
• La terapia in questi casi deve mirare a
risolvere la patologia ostruttiva:
• - dilatazioni strumentali ripetute
• - incisione endoscopica a freddo
• - fotovaporizzazione con laser
• - protesi endouretrale + sfintere artificiale
( Webster et Al, 2005)