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La disfunzione erettile:
         luci ed ombre
Aspetti terapeutici:
l’approccio psico-sessuologico


      Alessandra Graziottin
Aspetti terapeutici:
l’approccio farmacologico e
         chirurgico


      Giancarlo Comeri
Dosaggio di PGE1 in pazienti
    neurologici (trauma midollare)

q Il 50 % risponde con 1 microgrammo
q Alcuni rispondono con meno di 0,5 mcgr
q Nessuno richiede più di 7,5 mcgr
q La dose iniziale non dovrebbe mai superare i
  2,5 mcgr


                      (Linet e Agrin: NEJM, 1996)
Trattamento dell’ ipogonadismo


  q Testosterone orale
  q Testosterone parenterale
  q Testosterone transdermico
Androgeni orali

q Disponibili in Italia
q Farmacocinetica:
    s metabolizzati   nel fegato
    s 200 mg/die sono necessari per mantenere
      normali livelli sierici di T
    s LH    , T totale , T libero
Androgeni parenterali
q Dose 100-3000 mg ogni 7-20 giorni
q Vantaggi:
    s poco costosi
    s inducono alti livelli sierici

q   Svantaggi
    s livellisierici con picchi
    s effetti negativi sulla libido
    s aumento dell’ estradiolo
    s tachifilassi
    s via di somministrazione poco accetta
Androgeni transdermici

q Testoderm: cerotti da applicare sullo scroto
  (difficile applicazione) - Picco 2-4 ore
q Androderm: cerotti da applicare sul corpo
  quotidianamente (in siti diversi) - Picco 6-8 ore
q Vantaggi:
    s riproducono    il normale ritmo circadiano
    s il T resta inalterato (no metabolismo epatico)

q   Stabilizzazione dei livelli ematici di T dopo 3 mesi
Effetti collaterali degli androgeni
               transdermici
                     Testoderm   Androderm
q Prurito                 7%       37%
q Fastidio                4%
q Eritema                 2%       27%
q Irritazione             2%
q Dermatite allergica     2%        4%
q Problemi depilazione   10%
q Effetto vescicante               12%
Rischi della terapia androgenica

q Stimola la crescita di un eventuale Ca
  prostatico latente (valutare PSA velocity)
q A livello cardiovascolare l’incremento di
  volume ematico e Ht può esacerbare fatti
  anginosi e precipitare strokes
q A livello epatico i rischi sono minimi con la via
  transdermica e naturalmente più alti con la
  via intramuscolare
Autoiniezioni di PGE1

q Training
q Eventuali autoiniettori
q Istruzioni molto precise circa il rischio di
  priapismo
q Utilizzo ottimale: max 2 volte alla settimana
q Cambiare continuamente il sito di iniezione
  (fibrosi)
Dolore da iniezione i.c. di PGE1


 q   L’aggiunta di Sodio Bicarbonato
     alla soluzione è spesso risolutiva
     (pH)
Autoiniezione di PGE1


q   Su    una     popolazione   che
    sperimenta risposte positive nel
    75 % dei casi solo il 25 %
    continua nel tempo
PGE1 transuretrale

q Approvata dalla FDA nel novembre 1996
q Denominazione: MUSE (Medicated Urethral
  System for Erection)
q Aspetto: cilindro di materiale di 1 x 3 mm
  contenuto in un applicatore uretrale
q Deposizione: nell’uretra a 3,2 cm dal meato
  esterno

                      Padma, Nathan et al., NEJM, 1997
PGE1 transuretrale

q Riassorbimento: rapido attraverso la mucosa
  uretrale
q Dosi efficaci: da 500 a 1000 mcgr
q Durata media erezione: 1/2 ora
q Effetti collaterali:
    s doloreuretrale dal 10,9 al 33 %
    s sanguinamento uretrale 5,4 %


                            Padma, Nathan et al., NEJM, 1997
Vacuum terapia (V.T.)

q Successo oltre le previsioni
q Molti       passano    dalla     farmacoterapia
  intracavernosa alla V.T.
q Moltissimi la preferiscono alle protesi
q Il 75 % degli utilizzatori è soddisfatto dei
  risultati iniziali
q Il 25-50 % prosegue per anni
Terapia orale dell’impotenza

q   Sono in corso trials clinici con:
    s Sildenafil
    s Apomorfina
    s Fentolamina    orale
    s Precursori del NO
    s Altri alfa bloccanti
Terapia orale dell’impotenza

  q   Farmaci del passato
      s Yohimbina
      s Nitroglicerinaa
      s Trazodone



 Nessuna differenza dall’uso di placebo
Terapia topica per l’inpotenza
                q Nitroglicerina TTS
                q Prostaglandina pomata
                q Papaverina pomata
                q Minoxidil gel
                q (VIR)

Successi occasionali - Studi clinici in corso
Troppo presto per dire se l’uso topico di vasodilatatori può
avere un ruolo nel trattamento della D.E. cronica
Trattamento farmacologico
dell’ejaculazione precoce (E.P.)


  q Clomipramina (Anafranil)
  q Sertralina (Zoloft)
  q Paroxetina (Seroxat)
Clomipramina nell’E.P.: risultati

q 25 mg/die   latenza ejaculatoria + 249 %
q 50 mg/die   latenza ejaculatoria + 517 %



                                Althof et al., 1995
Sertralina nell’E.P.: risultati

q   25 mg = 50 mg: latenza ejaculatoria di circa
    20 minuti (anche asssumendo il farmaco solo
    il giorno desiderato)


                                     Swartz, 1994
Muse: efficacia del trattamento
                  domiciliare
Tipo di attività   Placebo        Alprostatdil con almeno
sessuale           N=500          1 rapporto - N=299
                    n.° di successi / n.° di trattamenti (%)
•Rapp. sessuale    454/4346 (10,4)      2485/3593 (69,2)
•Rapp. o orgasmo   668/4331 (15,4)      2612/3586 (72,8)
•Rapp., orgasmo    669/4331 (15,4)      2634/3572 (73,7)
o erezione suff.
per rapporto
Terapia chirurgica: rivascolarizzazione

q   Per il comitato linee guida per l’impotenza
    (AUA) è da considerare ancora un
    trattamento sperimentale
Successi della terapia chirurgica venosa

q 40 % con la sola chirurgia
q Ulteriore 25 % di facilitazione dell’erezione
  indotta con F.I.C. (diminuzione delle dosi)
Iniezione intracavernosa di PGE1

q Risposta crescente da 2,5 a 20 mcgr
  (maggiormente sensibili i pazienti neurologici)
q Dose iniziale raccomandatafra i 2 e i 3 mcgr
  seguita da eventuali incrementi progressivi da
  effettuarsi nello studio medico
Aspetti socioculturali, epidemiologici
  e patogenetici nella disfunzione
               erettile


            Ernesto Gianneo
Epidemiologia

q 10-20 milioni di americani soffrono di
  disfunzione erettile
q 52% di anomalie erettili di vario tipo (totale,
  moderata, minima) in soggetti fra 40 e 70
  anni
q A 70 anni il 32 % dei soggetti non riferisce
  disturbi erettili
                                    MMAS, 1994
Epidemiologia


q   Oltre 4 milioni di    italiani
    soffrono di ridotto   vigore
    sessuale
Epidemioloia


q   Stress, vita emotiva difficile,
    problemi psicologici sono, per
    molti uomini, causa di difficoltà
    nelle prestazioni sessuali
Epidemiologia


q   Oggi un grande pubblico
    attende con impazienza una
    soluzione efficace e pratica
Epidemiologia

q Impotenza completa: dal 5,1 al 15 % con
  l’invecchiamento
q Impotenza moderata: dal 17 al 34 % con
  l’invecchiamento
q Impotenza    minima: 17 % costante con
  l’invecchiamento


                             MMAS, 1994
Desiderio sessuale

q   E’ la dimensione più sfuggente      della
    sessualità umana, difficile da:
    s definire
    s misurare

q Mancanza di parametri di normalità;
  fortemente variabile da uomo a uomo e da
  donna a donna
q Condizionabile da variabili socio-culturali
Epidemiologia

q Incidenza di disfunzione erettile nella
  popolazione sana del 9,6 %
q Incidenza maggiore nei soggetti in terapia
  per:
    s diabete (28 %)
    s cardiopatie (39 %)
    s ipertensione (15 %)

                                 MMAS, 1994
Epidemiologia

q   Disfunzione erettile completa e farmaci:
    s vasodilatatori (36 %)
    s farmaci cardiologici (28 %)
    s ipoglicemizzanti (26 %)
    s antipertensivi (14 %)

q   Il fumo di sigaretta aumenta ulteriormente
    queste percentuali
                                      MMAS, 1994
Epidemiologia

q   Disfunzione erettile più frequente nei soggetti:
    s ulcerosi   non trattati (18 %)
    s artritici (15 %)
    s allergici (12 %)




                                       MMAS, 1994
Epidemiologia

q   La disfunzione erettile non è direttamente
    correlata con il colesterolo sierico ma



q   E’ più frequente negli ipercolesterolemici e
    dislipidemici in generale

                                     MMAS, 1994
Epidemiologia

q   La disfunzione erettile si manifesta per:
    s dolore durante l’attività sessuale (3 %)
    s “ambiente” sessuale non piacevole (8,1 %)
    s incapacità a raggiungere l’orgasmo (8,3 %)
    s perdita di interesse per il sesso (15,8 %)
    s ansia da prestazione (17 %)
    s ejaculazione precoce (8,2 %)
    s erezione non sostenuta (10,4 %)

                                           MMAS, 1994
Fattori correlati con la       funzione
              sessuale

              Malattie,      Relazioni
              farmaci,      interperson
              chirurgia          ali


Equilibrio                                Invecchia
sessuale                                    mento


Regolazione                               Psicologia
 ormonale                                 individuale

                             Regolazione
                Cultura
                              cerebrale
Disfunzione erettile


q Prevalenza:    5 % a 50 anni
q Prevalenza:    15-25 % > 65 anni
Disfunzione erettile

q   Spesso ritenuta associata al processo
    di invecchiamento come evento da
    tollerare   come     altre    condizioni
    associate all’avanzare dell’età
Disfunzione erettile

q   Per l’anziano come per alrti pazienti più
    giovani può essere la conseguenza di
    patologie specifiche, causando spesso:
    s timori
    s perdita dell’immagine di sé
    s perdita dell’autostima
    s depressione
Disfunzione erettile

q   Negli uomini di tutte le età la D.E.
    può ridurre la disponibilità a nuovi
    rapporti sessuali per timore di una
    performance inadeguata o per
    paura d’incorrere in un rifiuto
Disfunzione erettile

q   Gli uomini di tutte le età sono in genere
    sensibili al supporto “sociale” derivante da
    una relazione intima: la rinuncia a tali
    relazioni può avere



      Effetti negativi sulle condizioni generali
Disfunzione erettile

q   Scarse sono le conoscenze circa la
    prevalenza di D.E. in gruppi
    geografici, razziali, etnici, socio-
    economici e culturali diversi
Disfunzione erettile

q   Indicazioni anedottiche suggeriscono
    l’esistenza di diversità razziali, etniche
    e culturali nella percezione e nelle
    aspettative        riguardanti          un
    soddisfacente            comportamento
    sessuale
Aspetti diagnostici


    Giario Conti
Obiettivo della della fase diagnostica


q Identificare   le   q Differenziare   le
 cause                 cause
 potenzialmente        psicogene da
 reversibili           quelle organiche
Linee guida A.U.A.: il paziente
               standard


q Disfunzione erettile insorta dopo un periodo di
  normale funzione sessuale
q Disfunzione erettile organica e non psicogena
q Assenza di ipogonadismo o iperprolattinemia
Iter diagnostico di base
q Anamnesi
q Esame obiettivo
q Esami ormonali
q Biotesiometria
q Video sex stimulation (V.S.S.)
q NPT test
q Test di farmaco erezione
q Velocimetria doppler dinamica
Anamnesi

q Fumo
q Chirurgia
q Diabete o altre malattie endocrine
q Cardiopatie, ipertensione, vasculopatie periferiche
q Malatie neurologiche
q Malattie psicogene
q Altre   patologie croniche: renali, respiratorie,
  epatiche
Anamnesi

q Libido
q Tratti caratteriali ed ev. patologie psichiatriche
q Qualità delle relazioni di coppia
q Paragone fra erezioni sessuali e masturbatorie
q Erezioni al risveglio
q Eventuali sintomi vascolari o nervosi
q Fattori di rischio
q Farmaci
Storia clinica minima


q Età
q Caratteristiche della disfunzione erettile
q Anamnesi patologica remota
Fattori legati all’invecchiamento


q Diminuito output cardiaco
q Aumento resistenze vascolari periferiche
q Diminuita sensibilità pressoria e vibratile
q Disordini del sonno
q Riduzione del testosterone (controversa)
Invecchiamento ed erezione

q Più tempo per raggiungere l’erezione
q Maggior necessità di stimolazione fisica diretta
q Minore responsibilità agli stimoli erotici (visivi etc.)
q Diminuita rigidità
q Rapida detumescenza dopo l’orgasmo
q Prolungato periodo refrattario dopo l’orgasmo
Invecchiamento ed orgasmo

q Ridotta durata dell’orgasmo
q Ridotta intensità dell’orgasmo
q Ridotta forza di emissione ed eiaculazione
q Facile eiaculazione prematura
Storia clinica minima


q Età
q Caratteristiche della disfunzione erettile
q Anamnesi patologica remota
1° problema: la qualità della D.E.
        (severità, durata, insorgenza)

q Erezione parziale:etiologia vascolare
q Perdita totale: etiologia psicogena/neurogena
q Intermittente verso situazionale: psicogenica
q Insorgenza improvvisa: psicogena
q Preservazione masturbazione: psicogena
q Dolore e incurvamento: La Peyronie
2° problema: le erezioni mattutine

q   La preservazione delle erezioni mattutine
    suggerisce un’etiologa psicogena
3° problema: raggiungimento verso
              mantenimento

q Tempo prolungato ri raggiungimento: ridotto
  flusso arterioso precavernoso
q Perdita erezione dopo la penetrazione:
  sindrome del furto pelvico o neuropatia
  sensoriale del pudendo
q Perdita erezione prima della penetrazione:
  fuga venosa, La Peyronie
4° problema: la libido

q   La sua alterazione può essere legata a:
    s problemi  ormonali
    s problemi psicologici
    s malattie croniche debilitanti
    s farmaci
5° problema: orgasmo/ejaculazione


    q Ejaculazione precoce
    q Ejaculazione retrograda
Storia clinica: D.E. farmacologica

q 5-25 % delle disfunzioni erettili
q Associazioni più frequenti
    s farmaci   antipetensivi
      – tutti abbassano la pressione di perfusione al disotto del
        livello critico in vasi aterosclerotici
      – beta-bloccanti, tiazidici, calcio-antagonisti, ACE inibitori
    s farmaci cardiologici
    s farmaci   per raffredore           e    allergie     “senza
      prescrizione”
Storia clinica: D.E. farmacologica


q Chiedere al medico generale eventuale
  sostituzione del farmaco
q Sostituire direttamente il farmaco
q Contrastare l’effetto se il farmaco non può
  essere sostituito (PGE-1, vacuum device etc.)
Storia clinica: D.E. cardiovascolare

q   Disfunzione erettile vascolare:
    s costante   diminuzione della rigidità
    s perdita dell’erezione spontanea
    s difficoltà nel mantenere l’erezione
    s erezione mattutina molto più rigida che non quella
      erotica
Storia clinica: D.E. cardiovascolare

q   Fattori di rischio
    s diabete
    s ipertensione    (10 % dei pz. non trattati)
    s fumo
    s iperlipidemia(50 % di D.E. sopra i 50 anni)
    s il 93 % dei pazienti che richiedono angioplastica
      coronarica sviluppano D.E.
    s il 23 % dei pz. con aterosclerosi avrà un ictus o
      un IMA entro due anni dalla diagnosi di D.E.
Storia clinica: D.E. e fumo di sigaretta

q L’astensione dal fumo produce un rapido
  miglioramento della funzione erettile
q NPT test durante e 24 ore dopo il fumo:

               Durante   Dopo
    Rigidità   29        51     Base
    Tumesc.    25        45     Base
    Rigidità   16        41     Apice
    Tumesc.    12        33     Apice
Storia clinica: D.E. e fumo di sigaretta


q   Il fumo raddoppia la probabilità di D.E. in
    presenza di malattie cardiache, ipertensione,
    farmaci:cardiologici
    s vasodilatatori + fumo: 9   36 %
    s antipertensivi + fumo: 9   20 %
    s cardiologici + fumo: 9     20 %
Storia clinica: D.E. e diabete

q Il 50 % dei diabetici sviluppa D.E. nella 1°
  decade della malattia indipendentemente
  dall’età
q Maggior incidenza se cattivo controllo
q I diabetici hanno un rischio 3 volte più alto dei
  non diabetici (MMAS)
q Il sintomo iniziale della D.E. diabetica è
  l’incapacità a mantenere l’erezione
Storia clinica: D.E. e ipogonadismo

q Sintomo caratteristico è la perdita della libido
  (comune a molti stati e quindi non specifica)
q Occorre fare diagnosi differenziale con:
    s ipertiroidismo
    s ipotiroidismo
    s insufficienza testicolare primaria
    s malattie ipofisarie
Storia clinica: D.E. neurologica

q Rara
q Quasi sempre associata a m. neuroloiche già
  conosciute
q Quasi sempre associata ad altri sintomi
  (disturbi minzionali e/o intestinali)
q Nessuno “schema” tipico (durata breve,
  detumescenza alla penetrazione)
Storia clinica: D.E. neurologica


q   Tre principali categorie di patologie:
    s malattie del midollo spinale (traumi)
    s malattie cerebrali (Alzheimer, ictus, tumori)
    s neuropatie periferiche (diabete, alcool)
Storia clinica: chirurgia e traumi

q Bypass aortoiliaco              30 %
q APR                             60 %
q TUR-P                            4%
q Fratture pelviche               50 %
q Traumi midollari soprasacrali    8%
q Traumi midollari sacrali        70 %
Storia clinica: disordini psicologici

q L’8-33 % degli uomini con D.E. soffrono di
  depressione
q Domande specfiche da porre:
    s problemi  di coppia ?
    s perdita di una persona amata ? (sindrome della
      vedovanza)
    s preservazione della masturbazione o erezioni matt. ?
    s esordio improvviso ?
    s libido diminuita ?
Storia clinica: m. renali

q Il 50 % dei pz. con I.R. hanno D.E. completa
q la D.E. spesso si sviluppa prima della dialisi
q Riconosce molteplici meccansimi:
    s arteriosi:
               aterosclerosi accellerata
    s neurlogici: neuropatia periferica
    s psicologici: depressione
    s endocrini: iperprolattinemia, ipogonadismo
    s farmacologici: farmaci antipertensivi
Storia clinica: m. epatiche


q 25 % di incidenza di D.E. nella cirrosi epatica
  non alcolica
q 75 % di incidenza di D.E. nella cirrosi epatica
  alcolica
Esame obiettivo

q Generale: caratteristiche sessuali secondarie
  e ginecomastia
q Genitale:    La Peyronie, dimensione e
  consistenza testicolare
q Rettale: prostata
q Neurologico:        sensibilità   perineale  e
  penienena, riflesso B.C., tono anale
q Polsi periferici: femorale, pedidio, tibiale
Esami di laboratorio
q T e DHT (profilo)
q Prolattina (profilo)
q LH e FSH
q 17-β-estradiolo
q ACTH
q TSH
q Profilo lipidico
q Glicemia
Biotesiometria
q   Permette di indagare l’impotenza neurogena sensitiva
    (somatica) per mezzo dello studio dell’intera via afferente
    periferica e centrale a partenza dal nervo dorsale del pene
    tramite uno strumento elettromagnetico che produce uno
    stimolo vibratorio di frequenza fissa ma di ampiezza
    variabile attraverso una sonda di superficie
q   In caso di riscontri patologici vi è indicazione
    all’esecuzione dei potenziali evocati somatocerebrali
    (SEP)
NPT: erezioni notturne

q Presenti ad ogni età
q Presenti nel sonno REM
    s 30-60  min/episodio REM
    s circa 3-5 REM per notte
    s erezioni nel 95 % dei REM
    s REM stabile fra i 20 e i 50 anni
NPT: erezioni notturne

q Uniformità di risultati in un dato gruppo;
  considerevoli variazioni individuali su tre notti
q Il numero di eventi NPT diminuisce con l’età e
  la durata di ogni evento è più breve
q Si ha una tendenza a diminuzione della
  rigidità apicale con l’età
NPT: indicazioni

q Se si sospettano problemi psicogeni,
  neurologici, vascolari, disturbi del sonno
q Rilievi medico-legali
q Se si è programmato un intervento chirurgico
q Non per routine (NIH consensus, 1992)
q Non indicato per pazienti con ovvi fattori di
  rischio quali diabete, evidenti patologie
  vascolari o neurologiche
NPT: significatività

q Differenziare impotenza organica e psicogena
q Specialmente significativo in assenza di
  fattori di rischio neurovascolari
q Una disabilità psicologica spesso acompagna
  una D.E. organica
NPT: caratteristiche

q Unità portatile con anelli alla base e all’apice
q Valuta la circonferenza ogni 15 secondi
q Valuta la rigidità ogni 3 minuti
q Valuta la rigidità ogni 10 secondi quando
  abbia rilevato una variazione di circonferenza
  di 10 mm
q Non disturba il sonno
NPT: caratteristiche
q Riconosce l’attività erettile come un evento se
  vi è un aumento del 20 % della circonferenza
  della base per almeno 3 minuti; questo:
q riduce l’iperinterpretazione di ogni singolo
  picco
    s molte  erezioni ragiungono solo brevemente il 70
      % di rigidità
q   Riporta un sommario di:
    s numero e durata degli eventi
    s tumescenza e rigidità media durante gli eventi
NPT normale

q Frequenza:       3-6 eventi per notte
q Durata:          10-15 minuti per evento
q Tumescenza:      Base - aumento di 3 cm
                   Apice - aumento di 2 cm
q   Rigidità:      < 40 %: flaccido
                   40-70 %: insufficiente
                   > 70 %: normale
NPT normale
q Non consenso univoco su livello di rigidità
q Non esiste un numero minimo di eventi
  considerato normale
q Usualmente usato il concetto del singolo
  evento (una singola erezione valida)
q Non segni patognomonici di differenti D.E.
  (apice flaccido -> insuff. vascolare ?)
q Estremi facili da riconoscere - Diffiicile
  l’interpretazione dei casi intermedi
NPT anormale

q Mancanza di rigidità o tumescenza
q Scarsa rigidità
q Eventi brevi ( < 10 minuti)
q Disaccoppiamento fra tumescenza normale e
  rigidità ridotta
q Dissociazione fra la rigidità della base e
  dell’apice
q Non pattern specifici per le diverse eziologie
NPT: dati originali

                        Normale          Anormale
N. pazienti                16               89
Tum. base           4.1 cm +/- 1.3   1.8 cm +/- 1.3
Tum. apice          2.8 cm +/- 0.7   1.2 cm +/- 1.0
Rig. base           76 % +/- 17 %    29 % +/- 17 %
Rig. apice          63 % +/- 16 %    24 % +/- 13 %


            Kaneko e Bradley, J.Urol 136: 1026, 1986
NPT: interpretazione

q   Normale
    s probabilmente   non D.E. vascolare (psicogena?)
    s falso positivo (neurogenica ?)

q   Anormale
    s probabilmente   D.E. organica
    s falso negativo (disordini del sonno, depressione,
      farmaci, alcool, malattie sistemiche)
NPT anormale/studi vascolari normali

   q   54 pazienti con NPT anormale
       s endocrinopatie             4%
       s neuropatie  autonomiche    7%
       s eiaculazione precoce       9%
       s La Peyronie               29%
       s alterazioni peniene       20%
       s idiopatici                41%
NPT
q   La completa assenza dele erezioni notturne è
    frequentemente suggestiva di un’eziologia
    organica della disfunzione erettile. Valore non
    assoluto

q   Anche maschi diabetici con normale funzione
    sessuale     possono     talvolta presentare
    alterazione dell’NPT (< al 5 %)
                                Norflinger et al., 1992
Test di farmaco-erezione
q L’assenza o la riduzione della risposta alle
  sostanze vasoattive iniettate direttamente nei
  corpi cavernosi è suggestiva di disfunzione
  erettile su base organica
q In molti casi un test con PGE1 assolutamente
  normale potrebbe essere l’unico test
  diagnostico differenziale per la D.E. organica
Doppler

q Velocimertia Doppler basale
q Velocimetia Doppler dinamica
  (F.I.C. con PGE1 a dose test)
q Eco Doppler
q Eco-color Doppler
q Power Doppler
Eco-color Doppler dinamico

q   E’ attualmente considerato come esame di
    screening     nel    protocollo  diagnostico
    dell’impotenza    essendo     in grado     di
    individuare le forme vasculogeniche e di
    distinguere fra queste le insufficienze
    arteriose dalle disfunzioni del meccanismo
    veno-occlusivo
Eco-color Doppler dinamico


q   Arteriografia e cavernosografia sono
    (o dovrebbero) essere utilizzate solo
    in pazieni selezionati nei quali sia
    ipotizzabile un beneficio da specifiche
    terapie vascolari
Eco-color Doppler dinamico

q Non elevata specificità per l’impossibilità ad
  esaminare tutti i distretti possibili sedi di
  stenosi dall’asse aortoiliaco fino alle arterie
  cavernose.
q Dificoltà  a distnguere fra insufficienza
  arteriosa e patologia arteriolare
q Ulteriori  possibilità offerte dal “Power
  Doppler” che consente di studiare le arterie
  elicine
Iter diagnostico di 2° livello
q Cavernometria
q Cavernosografia dinamica
q Ecocolor doppler penieno basale e dinamico
q Arteriografia digitale dinamica
q Cavernoscopia
q Studio dei potenziali elettrici delle miocellule
  dei c.c. (“space”)
q Potenziali evocati sacrali e genito-cerebrali
q Ecografia e RMN del pene
Modalità di studio della neuropatia
                 diabetica

q   Neuropatia somatica (sensitiva)
    s biotesiometria
    s BCR    (riflesso bulbo-cavenoso); latenza > nei
      diabetici (Devothosa, 1984)
    s SEP corticali del nervo pudendo

q   Neuropatia autonomica (motoria)
    s esame   urodinamico
    s elettromiografia della muscolatura liscia dei c.c.
      (“space”)
Trazodone, Muse,        Storia ed esame         Eiaculazione
Erecaid                     obiettivo             precoce


 O.K.           No       Laboratorio           Anafranil, Zoloft

 Stop          PGE1       T. normale             T. diminuito

                No    Doppler          NPT         Verifica

                        Insuff. arteriosa       T. sostitutiva
   Chirurgia            Incompet. ven.

  Accetazione             La Peyronie        Psicogenica
trattamento non
    chirurgico           Neurogenica
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 O.K.           No       Laboratorio           Anafranil, Zoloft

 Stop          PGE1       T. normale             T. diminuito

                No    Doppler          NPT         Verifica

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Impotenza maschile: luci ed ombre

  • 1. La disfunzione erettile: luci ed ombre
  • 3. Aspetti terapeutici: l’approccio farmacologico e chirurgico Giancarlo Comeri
  • 4. Dosaggio di PGE1 in pazienti neurologici (trauma midollare) q Il 50 % risponde con 1 microgrammo q Alcuni rispondono con meno di 0,5 mcgr q Nessuno richiede più di 7,5 mcgr q La dose iniziale non dovrebbe mai superare i 2,5 mcgr (Linet e Agrin: NEJM, 1996)
  • 5. Trattamento dell’ ipogonadismo q Testosterone orale q Testosterone parenterale q Testosterone transdermico
  • 6. Androgeni orali q Disponibili in Italia q Farmacocinetica: s metabolizzati nel fegato s 200 mg/die sono necessari per mantenere normali livelli sierici di T s LH , T totale , T libero
  • 7. Androgeni parenterali q Dose 100-3000 mg ogni 7-20 giorni q Vantaggi: s poco costosi s inducono alti livelli sierici q Svantaggi s livellisierici con picchi s effetti negativi sulla libido s aumento dell’ estradiolo s tachifilassi s via di somministrazione poco accetta
  • 8. Androgeni transdermici q Testoderm: cerotti da applicare sullo scroto (difficile applicazione) - Picco 2-4 ore q Androderm: cerotti da applicare sul corpo quotidianamente (in siti diversi) - Picco 6-8 ore q Vantaggi: s riproducono il normale ritmo circadiano s il T resta inalterato (no metabolismo epatico) q Stabilizzazione dei livelli ematici di T dopo 3 mesi
  • 9. Effetti collaterali degli androgeni transdermici Testoderm Androderm q Prurito 7% 37% q Fastidio 4% q Eritema 2% 27% q Irritazione 2% q Dermatite allergica 2% 4% q Problemi depilazione 10% q Effetto vescicante 12%
  • 10. Rischi della terapia androgenica q Stimola la crescita di un eventuale Ca prostatico latente (valutare PSA velocity) q A livello cardiovascolare l’incremento di volume ematico e Ht può esacerbare fatti anginosi e precipitare strokes q A livello epatico i rischi sono minimi con la via transdermica e naturalmente più alti con la via intramuscolare
  • 11. Autoiniezioni di PGE1 q Training q Eventuali autoiniettori q Istruzioni molto precise circa il rischio di priapismo q Utilizzo ottimale: max 2 volte alla settimana q Cambiare continuamente il sito di iniezione (fibrosi)
  • 12. Dolore da iniezione i.c. di PGE1 q L’aggiunta di Sodio Bicarbonato alla soluzione è spesso risolutiva (pH)
  • 13. Autoiniezione di PGE1 q Su una popolazione che sperimenta risposte positive nel 75 % dei casi solo il 25 % continua nel tempo
  • 14. PGE1 transuretrale q Approvata dalla FDA nel novembre 1996 q Denominazione: MUSE (Medicated Urethral System for Erection) q Aspetto: cilindro di materiale di 1 x 3 mm contenuto in un applicatore uretrale q Deposizione: nell’uretra a 3,2 cm dal meato esterno Padma, Nathan et al., NEJM, 1997
  • 15. PGE1 transuretrale q Riassorbimento: rapido attraverso la mucosa uretrale q Dosi efficaci: da 500 a 1000 mcgr q Durata media erezione: 1/2 ora q Effetti collaterali: s doloreuretrale dal 10,9 al 33 % s sanguinamento uretrale 5,4 % Padma, Nathan et al., NEJM, 1997
  • 16. Vacuum terapia (V.T.) q Successo oltre le previsioni q Molti passano dalla farmacoterapia intracavernosa alla V.T. q Moltissimi la preferiscono alle protesi q Il 75 % degli utilizzatori è soddisfatto dei risultati iniziali q Il 25-50 % prosegue per anni
  • 17. Terapia orale dell’impotenza q Sono in corso trials clinici con: s Sildenafil s Apomorfina s Fentolamina orale s Precursori del NO s Altri alfa bloccanti
  • 18. Terapia orale dell’impotenza q Farmaci del passato s Yohimbina s Nitroglicerinaa s Trazodone Nessuna differenza dall’uso di placebo
  • 19. Terapia topica per l’inpotenza q Nitroglicerina TTS q Prostaglandina pomata q Papaverina pomata q Minoxidil gel q (VIR) Successi occasionali - Studi clinici in corso Troppo presto per dire se l’uso topico di vasodilatatori può avere un ruolo nel trattamento della D.E. cronica
  • 20. Trattamento farmacologico dell’ejaculazione precoce (E.P.) q Clomipramina (Anafranil) q Sertralina (Zoloft) q Paroxetina (Seroxat)
  • 21. Clomipramina nell’E.P.: risultati q 25 mg/die latenza ejaculatoria + 249 % q 50 mg/die latenza ejaculatoria + 517 % Althof et al., 1995
  • 22. Sertralina nell’E.P.: risultati q 25 mg = 50 mg: latenza ejaculatoria di circa 20 minuti (anche asssumendo il farmaco solo il giorno desiderato) Swartz, 1994
  • 23. Muse: efficacia del trattamento domiciliare Tipo di attività Placebo Alprostatdil con almeno sessuale N=500 1 rapporto - N=299 n.° di successi / n.° di trattamenti (%) •Rapp. sessuale 454/4346 (10,4) 2485/3593 (69,2) •Rapp. o orgasmo 668/4331 (15,4) 2612/3586 (72,8) •Rapp., orgasmo 669/4331 (15,4) 2634/3572 (73,7) o erezione suff. per rapporto
  • 24. Terapia chirurgica: rivascolarizzazione q Per il comitato linee guida per l’impotenza (AUA) è da considerare ancora un trattamento sperimentale
  • 25. Successi della terapia chirurgica venosa q 40 % con la sola chirurgia q Ulteriore 25 % di facilitazione dell’erezione indotta con F.I.C. (diminuzione delle dosi)
  • 26. Iniezione intracavernosa di PGE1 q Risposta crescente da 2,5 a 20 mcgr (maggiormente sensibili i pazienti neurologici) q Dose iniziale raccomandatafra i 2 e i 3 mcgr seguita da eventuali incrementi progressivi da effettuarsi nello studio medico
  • 27. Aspetti socioculturali, epidemiologici e patogenetici nella disfunzione erettile Ernesto Gianneo
  • 28. Epidemiologia q 10-20 milioni di americani soffrono di disfunzione erettile q 52% di anomalie erettili di vario tipo (totale, moderata, minima) in soggetti fra 40 e 70 anni q A 70 anni il 32 % dei soggetti non riferisce disturbi erettili MMAS, 1994
  • 29. Epidemiologia q Oltre 4 milioni di italiani soffrono di ridotto vigore sessuale
  • 30. Epidemioloia q Stress, vita emotiva difficile, problemi psicologici sono, per molti uomini, causa di difficoltà nelle prestazioni sessuali
  • 31. Epidemiologia q Oggi un grande pubblico attende con impazienza una soluzione efficace e pratica
  • 32. Epidemiologia q Impotenza completa: dal 5,1 al 15 % con l’invecchiamento q Impotenza moderata: dal 17 al 34 % con l’invecchiamento q Impotenza minima: 17 % costante con l’invecchiamento MMAS, 1994
  • 33. Desiderio sessuale q E’ la dimensione più sfuggente della sessualità umana, difficile da: s definire s misurare q Mancanza di parametri di normalità; fortemente variabile da uomo a uomo e da donna a donna q Condizionabile da variabili socio-culturali
  • 34. Epidemiologia q Incidenza di disfunzione erettile nella popolazione sana del 9,6 % q Incidenza maggiore nei soggetti in terapia per: s diabete (28 %) s cardiopatie (39 %) s ipertensione (15 %) MMAS, 1994
  • 35. Epidemiologia q Disfunzione erettile completa e farmaci: s vasodilatatori (36 %) s farmaci cardiologici (28 %) s ipoglicemizzanti (26 %) s antipertensivi (14 %) q Il fumo di sigaretta aumenta ulteriormente queste percentuali MMAS, 1994
  • 36. Epidemiologia q Disfunzione erettile più frequente nei soggetti: s ulcerosi non trattati (18 %) s artritici (15 %) s allergici (12 %) MMAS, 1994
  • 37. Epidemiologia q La disfunzione erettile non è direttamente correlata con il colesterolo sierico ma q E’ più frequente negli ipercolesterolemici e dislipidemici in generale MMAS, 1994
  • 38. Epidemiologia q La disfunzione erettile si manifesta per: s dolore durante l’attività sessuale (3 %) s “ambiente” sessuale non piacevole (8,1 %) s incapacità a raggiungere l’orgasmo (8,3 %) s perdita di interesse per il sesso (15,8 %) s ansia da prestazione (17 %) s ejaculazione precoce (8,2 %) s erezione non sostenuta (10,4 %) MMAS, 1994
  • 39. Fattori correlati con la funzione sessuale Malattie, Relazioni farmaci, interperson chirurgia ali Equilibrio Invecchia sessuale mento Regolazione Psicologia ormonale individuale Regolazione Cultura cerebrale
  • 40. Disfunzione erettile q Prevalenza: 5 % a 50 anni q Prevalenza: 15-25 % > 65 anni
  • 41. Disfunzione erettile q Spesso ritenuta associata al processo di invecchiamento come evento da tollerare come altre condizioni associate all’avanzare dell’età
  • 42. Disfunzione erettile q Per l’anziano come per alrti pazienti più giovani può essere la conseguenza di patologie specifiche, causando spesso: s timori s perdita dell’immagine di sé s perdita dell’autostima s depressione
  • 43. Disfunzione erettile q Negli uomini di tutte le età la D.E. può ridurre la disponibilità a nuovi rapporti sessuali per timore di una performance inadeguata o per paura d’incorrere in un rifiuto
  • 44. Disfunzione erettile q Gli uomini di tutte le età sono in genere sensibili al supporto “sociale” derivante da una relazione intima: la rinuncia a tali relazioni può avere Effetti negativi sulle condizioni generali
  • 45. Disfunzione erettile q Scarse sono le conoscenze circa la prevalenza di D.E. in gruppi geografici, razziali, etnici, socio- economici e culturali diversi
  • 46. Disfunzione erettile q Indicazioni anedottiche suggeriscono l’esistenza di diversità razziali, etniche e culturali nella percezione e nelle aspettative riguardanti un soddisfacente comportamento sessuale
  • 47. Aspetti diagnostici Giario Conti
  • 48. Obiettivo della della fase diagnostica q Identificare le q Differenziare le cause cause potenzialmente psicogene da reversibili quelle organiche
  • 49. Linee guida A.U.A.: il paziente standard q Disfunzione erettile insorta dopo un periodo di normale funzione sessuale q Disfunzione erettile organica e non psicogena q Assenza di ipogonadismo o iperprolattinemia
  • 50. Iter diagnostico di base q Anamnesi q Esame obiettivo q Esami ormonali q Biotesiometria q Video sex stimulation (V.S.S.) q NPT test q Test di farmaco erezione q Velocimetria doppler dinamica
  • 51. Anamnesi q Fumo q Chirurgia q Diabete o altre malattie endocrine q Cardiopatie, ipertensione, vasculopatie periferiche q Malatie neurologiche q Malattie psicogene q Altre patologie croniche: renali, respiratorie, epatiche
  • 52. Anamnesi q Libido q Tratti caratteriali ed ev. patologie psichiatriche q Qualità delle relazioni di coppia q Paragone fra erezioni sessuali e masturbatorie q Erezioni al risveglio q Eventuali sintomi vascolari o nervosi q Fattori di rischio q Farmaci
  • 53. Storia clinica minima q Età q Caratteristiche della disfunzione erettile q Anamnesi patologica remota
  • 54. Fattori legati all’invecchiamento q Diminuito output cardiaco q Aumento resistenze vascolari periferiche q Diminuita sensibilità pressoria e vibratile q Disordini del sonno q Riduzione del testosterone (controversa)
  • 55. Invecchiamento ed erezione q Più tempo per raggiungere l’erezione q Maggior necessità di stimolazione fisica diretta q Minore responsibilità agli stimoli erotici (visivi etc.) q Diminuita rigidità q Rapida detumescenza dopo l’orgasmo q Prolungato periodo refrattario dopo l’orgasmo
  • 56. Invecchiamento ed orgasmo q Ridotta durata dell’orgasmo q Ridotta intensità dell’orgasmo q Ridotta forza di emissione ed eiaculazione q Facile eiaculazione prematura
  • 57. Storia clinica minima q Età q Caratteristiche della disfunzione erettile q Anamnesi patologica remota
  • 58. 1° problema: la qualità della D.E. (severità, durata, insorgenza) q Erezione parziale:etiologia vascolare q Perdita totale: etiologia psicogena/neurogena q Intermittente verso situazionale: psicogenica q Insorgenza improvvisa: psicogena q Preservazione masturbazione: psicogena q Dolore e incurvamento: La Peyronie
  • 59. 2° problema: le erezioni mattutine q La preservazione delle erezioni mattutine suggerisce un’etiologa psicogena
  • 60. 3° problema: raggiungimento verso mantenimento q Tempo prolungato ri raggiungimento: ridotto flusso arterioso precavernoso q Perdita erezione dopo la penetrazione: sindrome del furto pelvico o neuropatia sensoriale del pudendo q Perdita erezione prima della penetrazione: fuga venosa, La Peyronie
  • 61. 4° problema: la libido q La sua alterazione può essere legata a: s problemi ormonali s problemi psicologici s malattie croniche debilitanti s farmaci
  • 62. 5° problema: orgasmo/ejaculazione q Ejaculazione precoce q Ejaculazione retrograda
  • 63. Storia clinica: D.E. farmacologica q 5-25 % delle disfunzioni erettili q Associazioni più frequenti s farmaci antipetensivi – tutti abbassano la pressione di perfusione al disotto del livello critico in vasi aterosclerotici – beta-bloccanti, tiazidici, calcio-antagonisti, ACE inibitori s farmaci cardiologici s farmaci per raffredore e allergie “senza prescrizione”
  • 64. Storia clinica: D.E. farmacologica q Chiedere al medico generale eventuale sostituzione del farmaco q Sostituire direttamente il farmaco q Contrastare l’effetto se il farmaco non può essere sostituito (PGE-1, vacuum device etc.)
  • 65. Storia clinica: D.E. cardiovascolare q Disfunzione erettile vascolare: s costante diminuzione della rigidità s perdita dell’erezione spontanea s difficoltà nel mantenere l’erezione s erezione mattutina molto più rigida che non quella erotica
  • 66. Storia clinica: D.E. cardiovascolare q Fattori di rischio s diabete s ipertensione (10 % dei pz. non trattati) s fumo s iperlipidemia(50 % di D.E. sopra i 50 anni) s il 93 % dei pazienti che richiedono angioplastica coronarica sviluppano D.E. s il 23 % dei pz. con aterosclerosi avrà un ictus o un IMA entro due anni dalla diagnosi di D.E.
  • 67. Storia clinica: D.E. e fumo di sigaretta q L’astensione dal fumo produce un rapido miglioramento della funzione erettile q NPT test durante e 24 ore dopo il fumo: Durante Dopo Rigidità 29 51 Base Tumesc. 25 45 Base Rigidità 16 41 Apice Tumesc. 12 33 Apice
  • 68. Storia clinica: D.E. e fumo di sigaretta q Il fumo raddoppia la probabilità di D.E. in presenza di malattie cardiache, ipertensione, farmaci:cardiologici s vasodilatatori + fumo: 9 36 % s antipertensivi + fumo: 9 20 % s cardiologici + fumo: 9 20 %
  • 69. Storia clinica: D.E. e diabete q Il 50 % dei diabetici sviluppa D.E. nella 1° decade della malattia indipendentemente dall’età q Maggior incidenza se cattivo controllo q I diabetici hanno un rischio 3 volte più alto dei non diabetici (MMAS) q Il sintomo iniziale della D.E. diabetica è l’incapacità a mantenere l’erezione
  • 70. Storia clinica: D.E. e ipogonadismo q Sintomo caratteristico è la perdita della libido (comune a molti stati e quindi non specifica) q Occorre fare diagnosi differenziale con: s ipertiroidismo s ipotiroidismo s insufficienza testicolare primaria s malattie ipofisarie
  • 71. Storia clinica: D.E. neurologica q Rara q Quasi sempre associata a m. neuroloiche già conosciute q Quasi sempre associata ad altri sintomi (disturbi minzionali e/o intestinali) q Nessuno “schema” tipico (durata breve, detumescenza alla penetrazione)
  • 72. Storia clinica: D.E. neurologica q Tre principali categorie di patologie: s malattie del midollo spinale (traumi) s malattie cerebrali (Alzheimer, ictus, tumori) s neuropatie periferiche (diabete, alcool)
  • 73. Storia clinica: chirurgia e traumi q Bypass aortoiliaco 30 % q APR 60 % q TUR-P 4% q Fratture pelviche 50 % q Traumi midollari soprasacrali 8% q Traumi midollari sacrali 70 %
  • 74. Storia clinica: disordini psicologici q L’8-33 % degli uomini con D.E. soffrono di depressione q Domande specfiche da porre: s problemi di coppia ? s perdita di una persona amata ? (sindrome della vedovanza) s preservazione della masturbazione o erezioni matt. ? s esordio improvviso ? s libido diminuita ?
  • 75. Storia clinica: m. renali q Il 50 % dei pz. con I.R. hanno D.E. completa q la D.E. spesso si sviluppa prima della dialisi q Riconosce molteplici meccansimi: s arteriosi: aterosclerosi accellerata s neurlogici: neuropatia periferica s psicologici: depressione s endocrini: iperprolattinemia, ipogonadismo s farmacologici: farmaci antipertensivi
  • 76. Storia clinica: m. epatiche q 25 % di incidenza di D.E. nella cirrosi epatica non alcolica q 75 % di incidenza di D.E. nella cirrosi epatica alcolica
  • 77. Esame obiettivo q Generale: caratteristiche sessuali secondarie e ginecomastia q Genitale: La Peyronie, dimensione e consistenza testicolare q Rettale: prostata q Neurologico: sensibilità perineale e penienena, riflesso B.C., tono anale q Polsi periferici: femorale, pedidio, tibiale
  • 78. Esami di laboratorio q T e DHT (profilo) q Prolattina (profilo) q LH e FSH q 17-β-estradiolo q ACTH q TSH q Profilo lipidico q Glicemia
  • 79. Biotesiometria q Permette di indagare l’impotenza neurogena sensitiva (somatica) per mezzo dello studio dell’intera via afferente periferica e centrale a partenza dal nervo dorsale del pene tramite uno strumento elettromagnetico che produce uno stimolo vibratorio di frequenza fissa ma di ampiezza variabile attraverso una sonda di superficie q In caso di riscontri patologici vi è indicazione all’esecuzione dei potenziali evocati somatocerebrali (SEP)
  • 80. NPT: erezioni notturne q Presenti ad ogni età q Presenti nel sonno REM s 30-60 min/episodio REM s circa 3-5 REM per notte s erezioni nel 95 % dei REM s REM stabile fra i 20 e i 50 anni
  • 81. NPT: erezioni notturne q Uniformità di risultati in un dato gruppo; considerevoli variazioni individuali su tre notti q Il numero di eventi NPT diminuisce con l’età e la durata di ogni evento è più breve q Si ha una tendenza a diminuzione della rigidità apicale con l’età
  • 82. NPT: indicazioni q Se si sospettano problemi psicogeni, neurologici, vascolari, disturbi del sonno q Rilievi medico-legali q Se si è programmato un intervento chirurgico q Non per routine (NIH consensus, 1992) q Non indicato per pazienti con ovvi fattori di rischio quali diabete, evidenti patologie vascolari o neurologiche
  • 83. NPT: significatività q Differenziare impotenza organica e psicogena q Specialmente significativo in assenza di fattori di rischio neurovascolari q Una disabilità psicologica spesso acompagna una D.E. organica
  • 84. NPT: caratteristiche q Unità portatile con anelli alla base e all’apice q Valuta la circonferenza ogni 15 secondi q Valuta la rigidità ogni 3 minuti q Valuta la rigidità ogni 10 secondi quando abbia rilevato una variazione di circonferenza di 10 mm q Non disturba il sonno
  • 85. NPT: caratteristiche q Riconosce l’attività erettile come un evento se vi è un aumento del 20 % della circonferenza della base per almeno 3 minuti; questo: q riduce l’iperinterpretazione di ogni singolo picco s molte erezioni ragiungono solo brevemente il 70 % di rigidità q Riporta un sommario di: s numero e durata degli eventi s tumescenza e rigidità media durante gli eventi
  • 86. NPT normale q Frequenza: 3-6 eventi per notte q Durata: 10-15 minuti per evento q Tumescenza: Base - aumento di 3 cm Apice - aumento di 2 cm q Rigidità: < 40 %: flaccido 40-70 %: insufficiente > 70 %: normale
  • 87. NPT normale q Non consenso univoco su livello di rigidità q Non esiste un numero minimo di eventi considerato normale q Usualmente usato il concetto del singolo evento (una singola erezione valida) q Non segni patognomonici di differenti D.E. (apice flaccido -> insuff. vascolare ?) q Estremi facili da riconoscere - Diffiicile l’interpretazione dei casi intermedi
  • 88. NPT anormale q Mancanza di rigidità o tumescenza q Scarsa rigidità q Eventi brevi ( < 10 minuti) q Disaccoppiamento fra tumescenza normale e rigidità ridotta q Dissociazione fra la rigidità della base e dell’apice q Non pattern specifici per le diverse eziologie
  • 89. NPT: dati originali Normale Anormale N. pazienti 16 89 Tum. base 4.1 cm +/- 1.3 1.8 cm +/- 1.3 Tum. apice 2.8 cm +/- 0.7 1.2 cm +/- 1.0 Rig. base 76 % +/- 17 % 29 % +/- 17 % Rig. apice 63 % +/- 16 % 24 % +/- 13 % Kaneko e Bradley, J.Urol 136: 1026, 1986
  • 90. NPT: interpretazione q Normale s probabilmente non D.E. vascolare (psicogena?) s falso positivo (neurogenica ?) q Anormale s probabilmente D.E. organica s falso negativo (disordini del sonno, depressione, farmaci, alcool, malattie sistemiche)
  • 91. NPT anormale/studi vascolari normali q 54 pazienti con NPT anormale s endocrinopatie 4% s neuropatie autonomiche 7% s eiaculazione precoce 9% s La Peyronie 29% s alterazioni peniene 20% s idiopatici 41%
  • 92. NPT q La completa assenza dele erezioni notturne è frequentemente suggestiva di un’eziologia organica della disfunzione erettile. Valore non assoluto q Anche maschi diabetici con normale funzione sessuale possono talvolta presentare alterazione dell’NPT (< al 5 %) Norflinger et al., 1992
  • 93. Test di farmaco-erezione q L’assenza o la riduzione della risposta alle sostanze vasoattive iniettate direttamente nei corpi cavernosi è suggestiva di disfunzione erettile su base organica q In molti casi un test con PGE1 assolutamente normale potrebbe essere l’unico test diagnostico differenziale per la D.E. organica
  • 94. Doppler q Velocimertia Doppler basale q Velocimetia Doppler dinamica (F.I.C. con PGE1 a dose test) q Eco Doppler q Eco-color Doppler q Power Doppler
  • 95. Eco-color Doppler dinamico q E’ attualmente considerato come esame di screening nel protocollo diagnostico dell’impotenza essendo in grado di individuare le forme vasculogeniche e di distinguere fra queste le insufficienze arteriose dalle disfunzioni del meccanismo veno-occlusivo
  • 96. Eco-color Doppler dinamico q Arteriografia e cavernosografia sono (o dovrebbero) essere utilizzate solo in pazieni selezionati nei quali sia ipotizzabile un beneficio da specifiche terapie vascolari
  • 97. Eco-color Doppler dinamico q Non elevata specificità per l’impossibilità ad esaminare tutti i distretti possibili sedi di stenosi dall’asse aortoiliaco fino alle arterie cavernose. q Dificoltà a distnguere fra insufficienza arteriosa e patologia arteriolare q Ulteriori possibilità offerte dal “Power Doppler” che consente di studiare le arterie elicine
  • 98. Iter diagnostico di 2° livello q Cavernometria q Cavernosografia dinamica q Ecocolor doppler penieno basale e dinamico q Arteriografia digitale dinamica q Cavernoscopia q Studio dei potenziali elettrici delle miocellule dei c.c. (“space”) q Potenziali evocati sacrali e genito-cerebrali q Ecografia e RMN del pene
  • 99. Modalità di studio della neuropatia diabetica q Neuropatia somatica (sensitiva) s biotesiometria s BCR (riflesso bulbo-cavenoso); latenza > nei diabetici (Devothosa, 1984) s SEP corticali del nervo pudendo q Neuropatia autonomica (motoria) s esame urodinamico s elettromiografia della muscolatura liscia dei c.c. (“space”)
  • 100. Trazodone, Muse, Storia ed esame Eiaculazione Erecaid obiettivo precoce O.K. No Laboratorio Anafranil, Zoloft Stop PGE1 T. normale T. diminuito No Doppler NPT Verifica Insuff. arteriosa T. sostitutiva Chirurgia Incompet. ven. Accetazione La Peyronie Psicogenica trattamento non chirurgico Neurogenica
  • 101. Trazodone, Muse, Storia ed esame Eiaculazione Erecaid obiettivo precoce O.K. No Laboratorio Anafranil, Zoloft Stop PGE1 T. normale T. diminuito No Doppler NPT Verifica Insuff. arteriosa T. sostitutiva Chirurgia Incompet. ven. Accetazione La Peyronie Psicogenica trattamento non chirurgico Neurogenica