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APPROPRIATEZZA NELLA PRESCRIZIONE
DELLE PRESTAZIONI DI DIAGNOSTICA
PER IMMAGININI NELLE EMERGENZE
PELVICHE FEMMINILI




       Grazia Loretta Buquicchio
      UO Diagnostica per Immagini nel DEA
 Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini Roma
DOLORE PELVICO ACUTO NELLE DONNE
IN ETA’ FERTILE: DILEMMA
DIAGNOSTICO

SI MANIFESTA CON SEGNI E SINTOMI
ASPECIFICI: PIU’ FREQUENTI NAUSEA, VOMITO
E LEUCOCITOSI

D.D. tra cause ginecologiche (cisti ovariche emorragiche,
PID, torsione ovarica, GEU) e non (appendicite, malattie
croniche dell’intestino, enteriti infettive, diverticoliti, calcoli
delle vie escretrici, pielonefriti e tromboflebiti pelviche).
Nel sospetto di una patologia acuta
 ginecologica è determinante un
 tempestivo inquadramento:
         • Anamnestico
         • Clinico
         • Laboratoristico



Importante il dosaggio delle β-HCG
La terapia nella maggior parte dei casi è
    chirurgica, e sempre più spesso in urgenza


  Metodiche di Imaging: ruolo fondamentale nel
  confermare il sospetto clinico di addome acuto
  di origine ginecologica


   Torsione ovarica          Emorragia
   Rottura GEU               ovarica


INTERVENTO CHIRURGICO        TRATTAMENTO
IMMEDIATO !!                 CONSERVATIVO
In urgenza nel sospetto di addome
 acuto da causa ginecologica:

 METODICHE DI IMAGING

ECO          • Indagine di prima istanza nello
TC           studio organi pelvici

RM           • Non invasiva
             • Ripetibile
             • Non utilizza radiazioni
                        ionizzanti
             • Basso costo
ECOGRAFIA

  Per via sovrapubica:
• Primo   esame nella ricerca della causa del dolore pelvico
• Prima valutazione di utero e annessi
• Eseguita a vescica piena
• Elevate sensibilità (85-93%) e specificità (75-82%)
• Segni diretti (individua la lesione responsabile della
sintomatologia)
• Segni indiretti (presenza di fluido nello scavo pelvico, nel
Morrison, nelle docce parieto-coliche) con elevata sensibilità
(95- 98%)
ECOGRAFIA
• A volte può non consentire la corretta definizione della sede
di origine della lesione
• “Complex-mass”: massa di grandi dimensioni con
sepimentazioni interne, contenuto corpuscolato, che spesso
mostra problemi di diagnosi differenziale con altre patologie
sia ginecologiche (GEU, torsione ovarica, rottura di cisti
complicate) che non ( ascesso appendicolare, complicanze
del m. di Crohn, peridiverticolite, ecc.)



                                               TC
                             Limiti: obesità,
                                    meteorismo,
                                    dolore/ posizione obbligata
• Metodica panoramica
VANTAGGI:    • Multiplanare con ricostruzioni 3D nei
             diversi piani dello spazio (d.d. con altre
             lesioni non ginecologiche responsabili di
             dolori pelvici - appendicite, diverticolite,
             colica renale, ecc-)
   TC        • Elevata capacità diagnostica nello studio
             di complicanze post-chirurgiche o post-
             partum, la cui diagnosi ecografica è spesso
             difficile

SVANTAGGI:   • Poco indicata nei dolori pelvici acuti nelle
             donne in età fertile perché impiega
             radiazioni ionizzanti; può essere
             impiegata solo dopo aver escluso la
             presenza di una gravidanza
RM
VANTAGGI:    • non utilizza radiazioni ionizzanti


             • riveste un ruolo fondamentale
             nello studio della patologia
             ginecologica in elezione


SVANTAGGI:   • necessita di tempi lunghi di acquisizione
             • non è sempre disponibile nei reparti di
             emergenza
             • non consente la adeguata
             monitorizzazione della paziente che giunge
             in condizioni critiche
    ANCORA POCO UTILIZZATA IN URGENZA!
28 Ottobre 2004: Linee guida elaborate dall’Istituto Superiore
  di Sanità e dal Ministero della Salute ed approvate dalla
  Conferenza Stato-Regioni
1. la giustificazione delle indagini (e quindi l’appropriatezza),
2. la radioprotezione,
3. contenimento della spesa.

   Obbiettivo primario: riduzione del numero di esami
   radiologici inappropriatamente richiesti ed eseguiti, con
   conseguente spreco di risorse, allungamento dei tempi di
   attesa e indebita irradiazione delle pazienti (aumento della
   dose collettiva alla popolazione)



   Il giudizio finale spetta allo specialista medico radiologo !!
Gynecological etiology suspected, serum β-hCG positive
Radiologi procedures          Rating    Comments                                          RRL

US pelvis transvaginal        9         Both transvaginal and transabdominal US           0
                                        should be performed if possible
US pelvis transabdominal      9         Both transvaginal and transabdominal US           0
                                        should be performed if possible
MRI pelvis without
contrast                      6         If US is inconclusive or nondiagnostic            0

MRI pelvis without and        1                                                           0
with contrast
MRI abdomen and pelvis        1                                                           0
without and with Contrast
                                                                                          ☢☢☢
CT pelvis without contrast 1


CT pelvis without and         1                                                           ☢☢☢
with contrast                                                                             ☢

CT abdomen and pelvis         1                                                           ☢☢☢
without contrast                                                                          ☢

2008: Linee guida nel dolore pelvico acuto femminile elaborate in collaborazione
con American College of Radiology (ACR)
Rating Scale: 1,2,3 Usually not appropriate; 4,5,6 May be appropriate; 7,8,9 Usually appropriate
Gynecological etiology suspected, serum β-hCG negative.

Radiologi procedures        Rating   Comments                                     RRL


US pelvis transvaginal      9        Both transvaginal and transabdominal US      0
                                     should be performed if possible
US pelvis transabdominal    9


MRI pelvis without and      6        Both transvaginal and transabdominal US      0
with contrast                        should be performed if possible

MRI abdomen and pelvis      6        If US is inconclusive or nondiagnostic       0
without and with contrast


MRI pelvis without          4        If US is inconclusive or nondiagnostic       0
contrast

MRI abdomen and pelvis      4        If US is inconclusive or nondiagnostic       0
without contrast

CT abdomen and pelvis       4        If US is inconclusive or nondiagnostic and   ☢☢☢
with contrast                        MRI is not available. In young women         ☢
                                     undergoing repeat imaging, cumulative
                                     radiation dose should be considered.
Indications for pelvic sonography include, but are not limited to:

1. Pelvic pain.
2. Dysmenorrhea (painful menses).
3. Amenorrhea.
4. Menorrhagia (excessive menstrual bleeding).
5. Metrorrhagia (irregular uterine bleeding).
6. Menometrorrhagia (excessive irregular bleeding).
7. Follow-up of a previously detected abnormality.
8. Evaluation, monitoring, and/or treatment of infertility patients.
9. Delayed menses, precocious puberty, or vaginal bleeding in a prepubertal child.
10. Postmenopausal bleeding.
11. Abnormal or technically limited pelvic examination.
12. Signs or symptoms of pelvic infection.
13. Further characterization of a pelvic abnormality noted on another study.
14. Evaluation of congenital anomalies.
15. Excessive bleeding, pain, or signs of infection after pelvic surgery, delivery, or
abortion.
16. Localization of an intrauterine contraceptive device.
17. Screening for malignancy in patients at increased risk.
18. Urinary incontinence or pelvic organ prolapse.
19. Guidance for interventional or surgical procedures.
 Segni clinici
 Caratteristiche della
 sintomatologia dolorosa
 Età della paziente



Contribuiscono ad un corretto
 inquadramento diagnostico!
ADDOME ACUTO PELVICO:
           ETA’ DELLA PAZIENTE
 Pre-pubere             Età fertile                Post-menopausa


 • Malformazioni        •Torsione ovarica          • Poliposi
   uterine osruttive    •Rottura corpo luteo         endometriale
 • Torsione degli       emorragico o di cisti      • Torsione fibromi
   annessi              ovarica                    • Tumori
 • Flogosi annessiali   •Cisti endometriosiche
                        •Malattia infiammatoria
                        pelvica (PID) e ascessi
                        tubo-ovarici
                        •Sindrome da
                        iperstimolazione ovarica
                        •GEU
Pre-pubere: IMENE IMPERFORATO

    Malformazione ostruttiva più frequente
    Sangue del menarca non fuoriesce; il sangue dei cicli
    successivi si accumula a livello vaginale, uterino e
    tubarico determinando crisi dolorose in concomitanza
    della mancata mestruazione, determinando
    progressivamente ematocolpo, ematometra,
    ematosalpinge
ECO: presenza di una
grossa formazione
vaginale ipoecogene a
contenuto
corpuscolato




Formazione ad ecostruttura fluida disomogenea che disloca
  l’utero di normale morfologia. Normali anche gli annessi
Età fertile:

            TORSIONE OVARICA

• rappresenta il 3% della patologia acuta ginecologica
• è dovuta alla rotazione dell’ovaio, della tuba o più
  frequentemente di entrambi intorno al proprio peduncolo
  vascolare con conseguente arresto del flusso dapprima
  venoso e linfatico, poi di quello arterioso. Ad un iniziale
  edema e congestione dell’ovaio, seguono necrosi
  gangrenosa ed emorragica.
ECO:
• primo esame in PS
• ovaio di dimensioni aumentate rispetto al controlaterale
• ovaio ipoecogeno per edema
• numerosi follicoli ipertrofici per secrezione fluida
  endofollicolare dovuta all’ostruzione venosa
• presenza di eventuale formazione espansiva (cisti, teratoma)
• versamento nello scavo pelvico di significato reattivo
• riduzione del flusso al Doppler
TC:   • aumento dimensioni ovaio
      • ipodenso per edema
      • enhancement disomogeneo dopo mdc
      • iperdensità all’esame senza mdc se c’è
        infarcimento emorragico
      • ispessimento della tuba
      • versamento fluido
      • deviazione dell’utero verso il lato dell’ovaio torto
RM:
RM:
• sequenze T1 e T2 pesate con soppressione del segnale
  del grasso; somministrazione di Gd per ev
• ++ sagittali
• di ausilio per vedere la tuba ingrandita
• emorragia dentro la tuba o nella massa cistica
• emoperitoneo
• solo la RM permette una diretta visualizzazione del peduncolo
  vascolare torto
ROTTURA DI CISTI OVARICA O DI CORPO LUTEO
 EMORRAGICO:


•è   frequente durante la fase luteinica del ciclo
• se la parete rimane integra l’emorragia si
                                                     RISOLUZIONE
autolimita
                                                     DEL QUADRO
• se la parete della cisti si rompe l’emorragia si
riversa nello scavo pelvico                        EMOPERITONEO




                                                      URGENZA
                                                     CHIRURGICA!!
ECO:
       • CL cistico: anecogeno, senza setti, con pareti e margini
        regolari;
       • CL emorragico: aspetto diverso a seconda della fase
         evolutiva dell’emorragia (ipoecogeno prima, iper
         successivamente)
       • la rottura della cisti non è visibile perchè le pareti sono
         collassate
       • la presenza di emoperitoneo ad eziologia sconosciuta deve
         farla sospettare
       • ECO è molto sensibile sia nel rilievo della lesione cistica
         che del versamento
TC:
• mostra fluido iperdenso senza mdc come per sangue

• a volte si può evidenziare lo stravaso ematico attivo se la
  TC viene eseguita durante il sanguinamento stesso

• importante d.d.: cisti endometriosica e GEU
CISTI ENDOMETRIOSICHE

• presenza di tessuto endometriale in sedi diverse dall’utero




                                            Endometriomi

   Lesioni focali
ECO:
   • possono essere: cistiche, solide o a pattern misto
   • pareti più o meno spesse
   • contenuto corpuscolato con livelli fluido-fluido per i
     ripetuti sanguinamenti in cui il sangue vecchio
     contenuto è omogeneo ed iperecogeno
   • la rottura è caratterizzata dalla presenza di
     abbondante fluido libero nello scavo pelvico (> 5-10 ml)
TC:
      • massa disomogenea con densità ematica
      all’interno
      • è più semplice vedere altre localizzazioni
      (peritoneo, intestino, vescica, ecc.)




                                        Localizzazioni intestinali
RM:
RM:
MALATTIA INFIAMMATORIA PELVICA (PID)

• impegno flogistico annessiale che può essere limitato alla tuba o
  estendersi ad ovaio, parametrio e peritoneo


                   ovarite                   peritonite




                   salpingite                endometrite




                                                 vaginite
ECO:
   • puòavere aspetti molto diversi a seconda del grado e della
   durata della flogosi
   • fasi iniziali acute: edema del contorno utero-annessiale, falda
   liquida nel Douglas ed aumento di dimensioni di una o di
   entrambe le ovaie (aspetto microcistico o complex mass)
   • forme più importanti: idrosalpinge mono o bilaterale
   (formazione allungata anecogena o con materiale iperecogeno
   corpuscolato all’interno per presenza di pus) (piosalpinge)
   • se normale non è visibile all’ecografia
   • forme croniche: ascessi tubo-ovarici con formazioni cistiche o
   pseudo-cistiche, aspetto solido o misto con materiale
   corpuscolato mobile all’interno
   • nel sospetto di un ascesso bisogna sempre ricercare l’ovaio
   che, se normale, ne esclude il coinvolgimento
Salpingite  piosalpinge

1. Infiammazione
    (salpingite)




               2. Edema, conglutinazione fimbrie   3. piosalpinge
                   occludono l’ostio tubarico
ECO:
Sactosalpinge sinistra
RM:
Post-menopausa:TORSIONE DI FIBROMI
  Torsione di un fibroma della parete uterina con necrosi emorragica
  in paziente con storia di dolore addominale ai quadranti inferiori
TUMORI   Le condizioni acute sono rappresentate
         dalla rottura di tumori ovarici cistici
CONCLUSIONI:
 nel sospetto di una patologia ginecologica ed
  ostetrica alla base di una sintomatologia dolorosa
  insorta in modo acuto sono fondamentali
  l’anamnesi, l’esame obiettivo ed i dati di laboratorio
 le metodiche di Imaging hanno il ruolo
  fondamentale, soprattutto in PS, di confermare il
  sospetto clinico
 I step è rappresentato dal dosaggio delle β-HCG
 ECO rappresenta la tecnica di prima istanza e spesso è
  sufficiente da sola per la diagnosi
 Se questo non avviene subentrano la TC e, meno
  frequentemente perché non sempre disponibile in PS, la RM
 Queste metodiche spesso si rendono necessarie per la d.d.
  con patologie non ginecologiche e nella valutazione di
  eventuali complicanze
 E’ auspicabile la disponibilità di RM anche in PS per evitare
  l’esposizione degli organi riproduttivi alle radiazioni ionizzanti
  in donne che nella maggior parte dei casi sono in età fertile!
Grazie per l’attenzione

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Buquicchio Grazia Loretta. Appropriatezza nella prescrizione delle prestazioni di diagnostica per immagini nelle emergenze pelviche femminili. ASMaD 2012

  • 1. APPROPRIATEZZA NELLA PRESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI DI DIAGNOSTICA PER IMMAGININI NELLE EMERGENZE PELVICHE FEMMINILI Grazia Loretta Buquicchio UO Diagnostica per Immagini nel DEA Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini Roma
  • 2. DOLORE PELVICO ACUTO NELLE DONNE IN ETA’ FERTILE: DILEMMA DIAGNOSTICO SI MANIFESTA CON SEGNI E SINTOMI ASPECIFICI: PIU’ FREQUENTI NAUSEA, VOMITO E LEUCOCITOSI D.D. tra cause ginecologiche (cisti ovariche emorragiche, PID, torsione ovarica, GEU) e non (appendicite, malattie croniche dell’intestino, enteriti infettive, diverticoliti, calcoli delle vie escretrici, pielonefriti e tromboflebiti pelviche).
  • 3. Nel sospetto di una patologia acuta ginecologica è determinante un tempestivo inquadramento: • Anamnestico • Clinico • Laboratoristico Importante il dosaggio delle β-HCG
  • 4. La terapia nella maggior parte dei casi è chirurgica, e sempre più spesso in urgenza Metodiche di Imaging: ruolo fondamentale nel confermare il sospetto clinico di addome acuto di origine ginecologica Torsione ovarica Emorragia Rottura GEU ovarica INTERVENTO CHIRURGICO TRATTAMENTO IMMEDIATO !! CONSERVATIVO
  • 5. In urgenza nel sospetto di addome acuto da causa ginecologica: METODICHE DI IMAGING ECO • Indagine di prima istanza nello TC studio organi pelvici RM • Non invasiva • Ripetibile • Non utilizza radiazioni ionizzanti • Basso costo
  • 6. ECOGRAFIA Per via sovrapubica: • Primo esame nella ricerca della causa del dolore pelvico • Prima valutazione di utero e annessi • Eseguita a vescica piena • Elevate sensibilità (85-93%) e specificità (75-82%) • Segni diretti (individua la lesione responsabile della sintomatologia) • Segni indiretti (presenza di fluido nello scavo pelvico, nel Morrison, nelle docce parieto-coliche) con elevata sensibilità (95- 98%)
  • 7. ECOGRAFIA • A volte può non consentire la corretta definizione della sede di origine della lesione • “Complex-mass”: massa di grandi dimensioni con sepimentazioni interne, contenuto corpuscolato, che spesso mostra problemi di diagnosi differenziale con altre patologie sia ginecologiche (GEU, torsione ovarica, rottura di cisti complicate) che non ( ascesso appendicolare, complicanze del m. di Crohn, peridiverticolite, ecc.) TC Limiti: obesità, meteorismo, dolore/ posizione obbligata
  • 8. • Metodica panoramica VANTAGGI: • Multiplanare con ricostruzioni 3D nei diversi piani dello spazio (d.d. con altre lesioni non ginecologiche responsabili di dolori pelvici - appendicite, diverticolite, colica renale, ecc-) TC • Elevata capacità diagnostica nello studio di complicanze post-chirurgiche o post- partum, la cui diagnosi ecografica è spesso difficile SVANTAGGI: • Poco indicata nei dolori pelvici acuti nelle donne in età fertile perché impiega radiazioni ionizzanti; può essere impiegata solo dopo aver escluso la presenza di una gravidanza
  • 9. RM VANTAGGI: • non utilizza radiazioni ionizzanti • riveste un ruolo fondamentale nello studio della patologia ginecologica in elezione SVANTAGGI: • necessita di tempi lunghi di acquisizione • non è sempre disponibile nei reparti di emergenza • non consente la adeguata monitorizzazione della paziente che giunge in condizioni critiche ANCORA POCO UTILIZZATA IN URGENZA!
  • 10. 28 Ottobre 2004: Linee guida elaborate dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute ed approvate dalla Conferenza Stato-Regioni 1. la giustificazione delle indagini (e quindi l’appropriatezza), 2. la radioprotezione, 3. contenimento della spesa. Obbiettivo primario: riduzione del numero di esami radiologici inappropriatamente richiesti ed eseguiti, con conseguente spreco di risorse, allungamento dei tempi di attesa e indebita irradiazione delle pazienti (aumento della dose collettiva alla popolazione) Il giudizio finale spetta allo specialista medico radiologo !!
  • 11.
  • 12.
  • 13. Gynecological etiology suspected, serum β-hCG positive Radiologi procedures Rating Comments RRL US pelvis transvaginal 9 Both transvaginal and transabdominal US 0 should be performed if possible US pelvis transabdominal 9 Both transvaginal and transabdominal US 0 should be performed if possible MRI pelvis without contrast 6 If US is inconclusive or nondiagnostic 0 MRI pelvis without and 1 0 with contrast MRI abdomen and pelvis 1 0 without and with Contrast ☢☢☢ CT pelvis without contrast 1 CT pelvis without and 1 ☢☢☢ with contrast ☢ CT abdomen and pelvis 1 ☢☢☢ without contrast ☢ 2008: Linee guida nel dolore pelvico acuto femminile elaborate in collaborazione con American College of Radiology (ACR) Rating Scale: 1,2,3 Usually not appropriate; 4,5,6 May be appropriate; 7,8,9 Usually appropriate
  • 14. Gynecological etiology suspected, serum β-hCG negative. Radiologi procedures Rating Comments RRL US pelvis transvaginal 9 Both transvaginal and transabdominal US 0 should be performed if possible US pelvis transabdominal 9 MRI pelvis without and 6 Both transvaginal and transabdominal US 0 with contrast should be performed if possible MRI abdomen and pelvis 6 If US is inconclusive or nondiagnostic 0 without and with contrast MRI pelvis without 4 If US is inconclusive or nondiagnostic 0 contrast MRI abdomen and pelvis 4 If US is inconclusive or nondiagnostic 0 without contrast CT abdomen and pelvis 4 If US is inconclusive or nondiagnostic and ☢☢☢ with contrast MRI is not available. In young women ☢ undergoing repeat imaging, cumulative radiation dose should be considered.
  • 15. Indications for pelvic sonography include, but are not limited to: 1. Pelvic pain. 2. Dysmenorrhea (painful menses). 3. Amenorrhea. 4. Menorrhagia (excessive menstrual bleeding). 5. Metrorrhagia (irregular uterine bleeding). 6. Menometrorrhagia (excessive irregular bleeding). 7. Follow-up of a previously detected abnormality. 8. Evaluation, monitoring, and/or treatment of infertility patients. 9. Delayed menses, precocious puberty, or vaginal bleeding in a prepubertal child. 10. Postmenopausal bleeding. 11. Abnormal or technically limited pelvic examination. 12. Signs or symptoms of pelvic infection. 13. Further characterization of a pelvic abnormality noted on another study. 14. Evaluation of congenital anomalies. 15. Excessive bleeding, pain, or signs of infection after pelvic surgery, delivery, or abortion. 16. Localization of an intrauterine contraceptive device. 17. Screening for malignancy in patients at increased risk. 18. Urinary incontinence or pelvic organ prolapse. 19. Guidance for interventional or surgical procedures.
  • 16.  Segni clinici Caratteristiche della sintomatologia dolorosa Età della paziente Contribuiscono ad un corretto inquadramento diagnostico!
  • 17. ADDOME ACUTO PELVICO: ETA’ DELLA PAZIENTE Pre-pubere Età fertile Post-menopausa • Malformazioni •Torsione ovarica • Poliposi uterine osruttive •Rottura corpo luteo endometriale • Torsione degli emorragico o di cisti • Torsione fibromi annessi ovarica • Tumori • Flogosi annessiali •Cisti endometriosiche •Malattia infiammatoria pelvica (PID) e ascessi tubo-ovarici •Sindrome da iperstimolazione ovarica •GEU
  • 18. Pre-pubere: IMENE IMPERFORATO Malformazione ostruttiva più frequente Sangue del menarca non fuoriesce; il sangue dei cicli successivi si accumula a livello vaginale, uterino e tubarico determinando crisi dolorose in concomitanza della mancata mestruazione, determinando progressivamente ematocolpo, ematometra, ematosalpinge
  • 19. ECO: presenza di una grossa formazione vaginale ipoecogene a contenuto corpuscolato Formazione ad ecostruttura fluida disomogenea che disloca l’utero di normale morfologia. Normali anche gli annessi
  • 20. Età fertile: TORSIONE OVARICA • rappresenta il 3% della patologia acuta ginecologica • è dovuta alla rotazione dell’ovaio, della tuba o più frequentemente di entrambi intorno al proprio peduncolo vascolare con conseguente arresto del flusso dapprima venoso e linfatico, poi di quello arterioso. Ad un iniziale edema e congestione dell’ovaio, seguono necrosi gangrenosa ed emorragica.
  • 21. ECO: • primo esame in PS • ovaio di dimensioni aumentate rispetto al controlaterale • ovaio ipoecogeno per edema • numerosi follicoli ipertrofici per secrezione fluida endofollicolare dovuta all’ostruzione venosa • presenza di eventuale formazione espansiva (cisti, teratoma) • versamento nello scavo pelvico di significato reattivo • riduzione del flusso al Doppler
  • 22. TC: • aumento dimensioni ovaio • ipodenso per edema • enhancement disomogeneo dopo mdc • iperdensità all’esame senza mdc se c’è infarcimento emorragico • ispessimento della tuba • versamento fluido • deviazione dell’utero verso il lato dell’ovaio torto
  • 23. RM:
  • 24. RM: • sequenze T1 e T2 pesate con soppressione del segnale del grasso; somministrazione di Gd per ev • ++ sagittali • di ausilio per vedere la tuba ingrandita • emorragia dentro la tuba o nella massa cistica • emoperitoneo • solo la RM permette una diretta visualizzazione del peduncolo vascolare torto
  • 25. ROTTURA DI CISTI OVARICA O DI CORPO LUTEO EMORRAGICO: •è frequente durante la fase luteinica del ciclo • se la parete rimane integra l’emorragia si RISOLUZIONE autolimita DEL QUADRO • se la parete della cisti si rompe l’emorragia si riversa nello scavo pelvico EMOPERITONEO URGENZA CHIRURGICA!!
  • 26. ECO: • CL cistico: anecogeno, senza setti, con pareti e margini regolari; • CL emorragico: aspetto diverso a seconda della fase evolutiva dell’emorragia (ipoecogeno prima, iper successivamente) • la rottura della cisti non è visibile perchè le pareti sono collassate • la presenza di emoperitoneo ad eziologia sconosciuta deve farla sospettare • ECO è molto sensibile sia nel rilievo della lesione cistica che del versamento
  • 27. TC: • mostra fluido iperdenso senza mdc come per sangue • a volte si può evidenziare lo stravaso ematico attivo se la TC viene eseguita durante il sanguinamento stesso • importante d.d.: cisti endometriosica e GEU
  • 28. CISTI ENDOMETRIOSICHE • presenza di tessuto endometriale in sedi diverse dall’utero Endometriomi Lesioni focali
  • 29. ECO: • possono essere: cistiche, solide o a pattern misto • pareti più o meno spesse • contenuto corpuscolato con livelli fluido-fluido per i ripetuti sanguinamenti in cui il sangue vecchio contenuto è omogeneo ed iperecogeno • la rottura è caratterizzata dalla presenza di abbondante fluido libero nello scavo pelvico (> 5-10 ml)
  • 30.
  • 31. TC: • massa disomogenea con densità ematica all’interno • è più semplice vedere altre localizzazioni (peritoneo, intestino, vescica, ecc.) Localizzazioni intestinali
  • 32. RM:
  • 33. RM:
  • 34. MALATTIA INFIAMMATORIA PELVICA (PID) • impegno flogistico annessiale che può essere limitato alla tuba o estendersi ad ovaio, parametrio e peritoneo ovarite peritonite salpingite endometrite vaginite
  • 35. ECO: • puòavere aspetti molto diversi a seconda del grado e della durata della flogosi • fasi iniziali acute: edema del contorno utero-annessiale, falda liquida nel Douglas ed aumento di dimensioni di una o di entrambe le ovaie (aspetto microcistico o complex mass) • forme più importanti: idrosalpinge mono o bilaterale (formazione allungata anecogena o con materiale iperecogeno corpuscolato all’interno per presenza di pus) (piosalpinge) • se normale non è visibile all’ecografia • forme croniche: ascessi tubo-ovarici con formazioni cistiche o pseudo-cistiche, aspetto solido o misto con materiale corpuscolato mobile all’interno • nel sospetto di un ascesso bisogna sempre ricercare l’ovaio che, se normale, ne esclude il coinvolgimento
  • 36. Salpingite  piosalpinge 1. Infiammazione (salpingite) 2. Edema, conglutinazione fimbrie 3. piosalpinge occludono l’ostio tubarico
  • 37. ECO:
  • 39. RM:
  • 40. Post-menopausa:TORSIONE DI FIBROMI Torsione di un fibroma della parete uterina con necrosi emorragica in paziente con storia di dolore addominale ai quadranti inferiori
  • 41. TUMORI Le condizioni acute sono rappresentate dalla rottura di tumori ovarici cistici
  • 42. CONCLUSIONI:  nel sospetto di una patologia ginecologica ed ostetrica alla base di una sintomatologia dolorosa insorta in modo acuto sono fondamentali l’anamnesi, l’esame obiettivo ed i dati di laboratorio  le metodiche di Imaging hanno il ruolo fondamentale, soprattutto in PS, di confermare il sospetto clinico  I step è rappresentato dal dosaggio delle β-HCG
  • 43.  ECO rappresenta la tecnica di prima istanza e spesso è sufficiente da sola per la diagnosi  Se questo non avviene subentrano la TC e, meno frequentemente perché non sempre disponibile in PS, la RM  Queste metodiche spesso si rendono necessarie per la d.d. con patologie non ginecologiche e nella valutazione di eventuali complicanze  E’ auspicabile la disponibilità di RM anche in PS per evitare l’esposizione degli organi riproduttivi alle radiazioni ionizzanti in donne che nella maggior parte dei casi sono in età fertile!