Sanità digitale e telemedicina: scenari e stato dell'arte
Dalla carta al digitale_Ministero dell'interno_forum pa challenge
1. MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO PERLE POLITICHE DEL PERSONALE E PERLE RISORSE
STRUMENTALI E FINANZIARIE
UFFICIO VII – INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA
Dalla cartaal digitale: comecostruireunarchivio
digitalizzato
2. Il problema di partenza
Dematerializzazione dei
documenti e
informatizzazione dei
processi amministrativi
sono da tempo oggetto
di interesse da parte
delle pubbliche
amministrazioni, che ne
hanno compreso le
potenzialità per
l’assolvimento dei
compiti istituzionali.
Molti procedimenti
amministrativi che oggi sono
basati sulla ricezione, produzione
e trasmissione di documenti
cartacei, nel prossimo futuro
saranno implementati su sistemi
orientati al documento
informatico e alle comunicazioni
pervia telematica. Le Pubbliche
Amministrazioni devono
pertanto assicurare la
formazione di un archivio
digitalizzato, che sia ben
strutturato e ordinato.
Dematerializzare, passando dalla
carta al digitale In particolare
3. Gli aspetti tecnici
Secondo gli esperti, al
fine di assicurare la
corretta formazione di
un archivio digitale,
occorre garantire la
costituzione di un unico
de po sito documentale o
di più de po siti che
siano gestiti con sistemi
interoperabili, disegnati
in modo da costituire un
“corpo unico” con il
protocollo informatico.
Il sistema di gestione
informatica dei documenti
dovrà avere la capacità di
rappresentare in modo
efficace le relazioni esistenti
tra documenti, fascicoli
elettronici, flussi
documentali e attività del
soggetto produttore.
Pertanto, per garantire la
formazione di un archivio
digitale occorre progettare
con estrema attenzione un
insieme di metadati, dettando
regole per assicurarne la
puntuale valorizzazione.
4. Obiettivi del progetto
Obiettivo Generale
Dematerializzazione
della documentazione
amministrativa, e quindi
progressiva riduzione
della produzione,
trasmissione,
validazione e
archiviazione di
documenti in formato
cartaceo con
conseguente maggiore
riduzione dei costi legati
alla documentazione
cartacea
Obiettivo generale
Centralizzazione e
valorizzazione del patrimonio
informativo, imperniati
sull’utilizzo, sulla trasmissione
e sul confronto di una grande
mole di dati, informazioni e
conoscenze spesso
eterogenee. A tal fine, la
gestione elettronica dei flussi
documentali dovrà consentire
una maggiore e più semplice
condivisione delle
informazioni, in modo da
determinare una
valorizzazione dell’intero
patrimonio informativo
digitalizzato.
5. Obiettivi
Centralizzazione e
valorizzazione del patrimonio
informativo, imperniati
sull’utilizzo, sulla trasmissione
e sul confronto di una grande
mole di dati, informazioni e
conoscenze spesso
eterogenee. A tal fine, la
gestione elettronica dei flussi
documentali dovrà consentire
una maggiore e più semplice
condivisione delle
informazioni, in modo da
determinare una
valorizzazione dell’intero
patrimonio informativo
digitalizzato.
Condividere le
informazioni
Obiettivo generale
6. Obiettivi
Maggiore efficienza operativa e
miglioramento dei tempi nella
gestione delle pratiche e dei
processi di lavoro.
La creazione di un archivio
digitale ben strutturato, senza
richiedere cambiamenti drastici,
permette di organizzare tutti i
documenti in modo semplice e
funzionale, di condividere al
meglio dati e informazioni, di
incrementare l'efficienza
operativa del personale e quindi
di ottimizzare la tempistica nella
gestione dei processi di lavoro.
Più efficienza, risparmiando
tempo
Obiettivo specifico
7. Metodologia
La metodologia più efficace per
assicurare la corretta formazione di
un archivio digitale è la
riprogettazione dei procedimenti
amministrativi e dei processi attinenti
alla produzione documentaria.
Un’attività di pro ce ss re e ng ine e ring ,
infatti, permette di conseguire un
duplice vantaggio: migliorare il livello
di efficienza ed efficacia dell’azione
amministrativa con l’introduzione
delle tecnologie informatiche e
ricercare le migliori soluzioni per
valorizzare, con meccanismi
automatici o semi-automatici, il set di
metadati associato alle unità
documentarie e archivistiche.
Occorre agire sulle risorse
umane e su quelle
tecnologiche valutando
costantemente
l’adeguatezza dei processi.
Dopo una necessaria fase
di adattamento, sarà
possibile apprezzare i
vantaggi in termini di
“tracciabilità dei processi”
e di “rintracciabilità delle
informazioni”.
Process reengineering Mutare le prassi lavorative
8. Azioni
Una piattaforma
adeguata per la corretta
gestione del fascicolo
elettronico deve
possedere una struttura
modulare che consenta
di affrontare tutti gli
aspetti, normativi e
procedurali, legati al
ciclo di vita del
documento all’interno
dell’archivio digitale.
Una struttura modulare
… peruna corretta
gestione
9. A tale scopo si possono quindi identificare alcuni moduli
che devono consentire una corretta gestione delle
seguenti fasi:
1 - Alimentazione.
Il sistema deve essere in
grado di gestire differenti
canali di comunicazione in
ingresso ed uscita
consentendo per ogni
canale una pre-
elaborazione automatica
del documento, allo scopo
di ottenere un formato
omogeneo e ove possibile
l’estrazione automatica dei
metadati (si pensi, in
particolare, all’uso dei
nuovi canali di
comunicazione - PEC e
PostaCertificat@).
2 - Archiviazione e
gestione. Il sistema deve
essere in grado di
gestire il processo di
archiviazione dei
documenti elettronici
definendo
l’organizzazione
dell’archivio corrente e la
gestione dei flussi
integrati all’interno
dell’organizzazione.
10. Azioni
3 - Conservazione a lungo termine. La PA non può
semplicemente eliminare il documento cartaceo sostituendolo con
evidenza informatica, ma deve conservarlo a norma. La vita di un
archivio è stata schematizzata in tre fasi, che corrispondono a:
l’archivio corrente (per gli affari in corso);
l’archivio di deposito (per gli affari detti “esauriti”);
l’archivio storico (per i documenti con più di 40 anni di età,
conservazione senza limiti di tempo).
Poiché gli archivi digitali sono soggetti a potenziali rischi o minacce
di tipo tecnologico (distruzione, alterazione o impossibilità di
rappresentare il documento digitale) il sistema deve essere in grado
di gestire il processo di conservazione a lungo termine dei
documenti elettronici definendo l’organizzazione dell’archivio di
deposito e di quello storico.
11. Azioni
Il sistema deve essere in
grado di garantire un
elevato livello di
interrelazione con i
diversi sistemi
informativi dell’ente,
abilitando mediante una
struttura aperta
meccanismi di
integrazione standard,
facilmente
implementabili.
Il sistema, infine,
deve essere in grado
di gestire la
misurazione delle
performance dei
processi
amministrativi sia
collaborativi che
procedurali (d.lgs.
150/2009).
4 – Cooperazione applicativa
5 – Misurazione delle
performance
12. dott. Giuseppe Pompella, Viceprefetto Aggiunto
dott.ssa Antonella Rossi, Direttore di Organizzazione
Sig. Elio Anastasi, operatore amministrativo
Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Politiche del Personale dell’Amministrazione Civile e per le
Risorse Strumentali e Finanziarie – Ufficio VI-Innovazione e Organizzazione - Piazza del Viminale - 00184 -
Roma.
Grazie per l’attenzione