La comunicazione nella formazione sta evolvendosi verso nuove modalità di interazione. Dalla riflessività, alla partecipazione attiva, alla costruzione biunivoca di percorsi di formazione e capitalizzazione di significati.
Descrive il metodo HIT di Fabrizio Quintili, per una approccio che parta dalle competenze sulle quali si vuole intervenire, spostando le sessioni al massimo sulle attività aderenti al ruolo lavorativo, piuttosto che sulla teoria.
La Dirigente scolastica Maria Caccagni ha tenuto un incontro con i docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado per la formazione del personale.
Formati per crescere - Percorso formativo sulle metodologie didattiche, valutazione e didattica delle competenze
Lezione 1
as 2013-14 IC di Mistretta (Me)
In questo articolo vi presenterò le fasi di formazione e la formazione della propria esperienza professionale. La conseguenza di questo lavoro è diventato un concetto di insegnamento è basato sulla pratica utilizzati e sul raggiungimento di risultati elevati in materia di metodologie di insegnamento delle lingue straniere, nel corso di venti anni di esperienza professionale e attività di ricerca.
Descrive il metodo HIT di Fabrizio Quintili, per una approccio che parta dalle competenze sulle quali si vuole intervenire, spostando le sessioni al massimo sulle attività aderenti al ruolo lavorativo, piuttosto che sulla teoria.
La Dirigente scolastica Maria Caccagni ha tenuto un incontro con i docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado per la formazione del personale.
Formati per crescere - Percorso formativo sulle metodologie didattiche, valutazione e didattica delle competenze
Lezione 1
as 2013-14 IC di Mistretta (Me)
In questo articolo vi presenterò le fasi di formazione e la formazione della propria esperienza professionale. La conseguenza di questo lavoro è diventato un concetto di insegnamento è basato sulla pratica utilizzati e sul raggiungimento di risultati elevati in materia di metodologie di insegnamento delle lingue straniere, nel corso di venti anni di esperienza professionale e attività di ricerca.
Metafore del Gioco, Formazione Formatori, Giochi d'aula per la formazione pro...Lisa De Leonardis
Slides di presentazione su Teatro d'Impresa e formazione esperienziale. "Le Metafore del Gioco" (Pescara novembre 2014, Perugia marzo 2015) by Lisa De Leonardis
Tutti possono diventare formatori, non servono titoli, riconoscimenti o altro.
Serve "solo" saperlo fare e bene.
Null'altro.
Un'affermazione forte lo so, ma per esperienza mia personale e di altri colleghi formatori so anche che è la pura verità.
Sono stato soprannominato il Formatore dei Formatori, dagli stessi corsisti e professionisti che a loro volta sono diventati FORMATORI ECCELLENTI, a tal punto da rinominare la nostra "scuola":
MAX FORMISANO TRAINING - scuola per formatori eccellenti
Quindi per favore, ascolta bene ciò che ho da dirti:
per raggiungere standard eccellenti è fondamentale che tu possa trovare il tuo stile e la tua dimensione, per coniugare al meglio le tue conoscenze (il "sapere") con le tue capacità (il "saper fare"), con la tua coerenza e il tuo "potere personale" (il "saper essere").
E tutto questo devi saperlo progettare e erogare in un intervento formativo eccellente.
Fortunatamente ci sono strumenti che corrono in aiuto di chi, come me e te, fa o farà formazione. Ti parlo della Programmazione Neuro Linguistica, del Pensiero Sistemico e di molti altri modelli al servizio della formazione dell'adulto.
Strumenti di eccellenza, efficaci e indispensabili per una formazione di altissimo livello.
Inoltre, devi sapere che l'apprendimento deve essere supportato dalla motivazione, perché avere in aula persone che "qualcun altro" ritiene debbano essere formate…non funziona!
Oggi voglio presentarti il corso per formatori numero 1 in Italia, unico nel suo genere:
TRAINING POWER
Come essere un formatore unico e differente
Il corso in cui scoprirai e imparerai ad applicare metodologie esclusive ed efficaci per motivare l'adulto ad apprendere, in qualsiasi contesto ed organizzazione.
Comprenderai il connubio indispensabile che deve esserci tra il formatore e la leadership, i valori, i principi personali, le abitudini mentali, la capacità nella relazione, la comprensione dell'ambiente e del contesto e soprattutto nella definizione di strategie di azione che consentono di influenzare e guidare il gruppo che apprende.
Tutti gli obiettivi che realizzerai grazie a queste 3 straordinarie giornate:
saper elaborare, organizzare e realizzare un intervento formativo;
conoscere le metodologie di progettazione;
applicare strumenti di verifica pratici ed efficaci;
saper motivare l'aula di formazione ad apprendere;
creare il giusto clima all'interno dell'aula di formazione;
imparare le più importanti teorie sull'apprendimento;
gestire efficacemente l'attenzione e le dinamiche di gruppo.
Il cinema per la formazione: una ricerca qualitativa sulle prassi dei formatoriAlessandro Ledda
La mia tesi di laurea sull'utilizzo degli audiovisivi nella formazione degli adulti. Un'indagine legata alle prassi che i professionisti seguono nella selezione, progettazione ed uso in aula di filmati durante i loro percorsi formativi
Alessandro Ledda
Università di Torino
Facoltà di Psicologia
Anno 2011
Prosegue la Formazione Formatori con la puntata sui "Partecipanti difficili" nella aule di formazione.
Alcuni riflessioni su:
-l'ecologia del formatore e del suo intervento
-Io sono Ok e Tu sei Ok, l'approccio efficace
-la gestione di alcune tipologie tipiche
-la gestione del dissenso
Slide del seminario "GIOCHI PER LA FORMAZIONE" Seminario dell'associazione Formatori Professionisti, Tenutosi a Napoli a luglio 2009.
Il seminario, rivolto per lo più a formatori e coach, ha affrontato il tema del gioco come strumento a disposizione dell'educatore e del formatore.
Le Slide solo quelle utilizzate nel corso dell'intervento di Luciano Cassese.
Il Gioco viene presentato come strumento e metafora dell'apprendimento. Volutamente le slide presentano tante immagini e poco testo in quanto Sono servite come un semplice supporto al discorso sui giochi e erano finalizzate a stimolare il canale visivo e immaginazione della platea.
La presentazione di Giuseppe Rossi dell'Università di Macerata alla seconda giornata nazionale per i referenti della formazione Neoassunti 2015/2016 organizzata a Napoli il 10 marzo 2016.
Formazione tradizionale e e-learning I processi di apprendimento sono diventati più complessi a causa del sorgere di nuove tecnologie, in particolare Internet. Le possibilità di apprendimento collaborativo aperto e flessibile ha risvegliato l'interesse dei docenti e ricercatori a indagare e comprendere le condizioni e le caratteristiche che i nuovi metodi di apprendimento possono contribuire. Se come docenti possiamo essere soddisfatti circa le possibilità di un cambiamento pedagogico che l'e-learning può portare, non dobbiamo smettere di interrogarci sulla qualità di questi processi di istruzione e di apprendimento. Questo documento analizza i processi di comunicazione e didattica innovativa. Abbiamo pensato a un sistema di categorie che consente l'analisi dell'interazione didattica. E' importante sapere che gli elementi di comunicazione sociale, cognitiva e didattica saranno il nuovo sviluppo dell'apprendimento in ambienti virtuali in modo sempre più efficace. Le nuove forme di comunicazione che coinvolgono la telematica sono una grande sfida, quando concettualizzare ciò che è stato tradizionalmente inteso come comunicazione in materia di istruzione. Uno dei temi più prolifici nella letteratura recente sulla comunicazione del contesto educativo, riguarda l'uso didattico delle nuove tecnologie e quindi non sorprende che una revisione della bibliografia specializzata, rivela molti riferimenti alla concetto di Computer Mediated Communication. Nella progettazione del formato didattico, assumono grande rilevanza le decisioni relative alla definizione degli obiettivi didattici e dei relativi approcci metodologici, alla progettazione delle attività, dei contenuti e delle attività di valutazione. Sono da includere in questa categoria l’organizzazione dei discenti e la definizione delle figure professionali coinvolte nell’erogazione.
Gli obiettivi didattici devono essere specificati chiaramente e resi noti a tutto il gruppo di progetto. Il formato didattico viene progettato, di conseguenza, grazie ai dati raccolti durante lo studio di fattibilità, alle caratteristiche degli utenti e ai vincoli definiti a priori, descritti nel documento di avvio del progetto.
Gli obiettivi possono essere descritti a seconda della modalità più appropriata al contesto.
Una modalità molto diffusa è relativa alla tipica tassonomia “sapere, saper fare, saper essere”.
Un’altra modalità, invece, è legata all’identificazione degli obiettivi generali complessivi del corso, quindi degli obiettivi specifici dei singoli insegnamenti e, infine, degli obiettivi trasversali. Tale classificazione è basata, quindi, sulla tipologia di competenze da acquisire:
Processi e metodologie dell’insegnamento.
Formare con metodo (prof. Fiorino Tessaro)
Sintesi ed integrazione dei contenuti a cura di:
prof.ssa Crivellaro Annalisa
prof. Spinarelli Mauro
Metodi per l’analisi della comunicazione socio-cognitiva mediata da network e la valutazione dell’apprendimento collaborativo e della costruzione della conoscenza
Il passaggio dalla società delle conoscenze alla società delle competenze stimola un progressivo superamento della didattica di tipo trasmissivo a verso esperienze di apprendimento di tipo collaborativo ed esperienziale.
L'intervento di Patrizia Magnoler dell'Università degli Studi di Macerata alla seconda giornata formativa per i referenti dei docenti neoassunti 2015/2016 a Milano
Lab. Competenze Digitali e Nuovi Ambienti di Apprendimento
Building communication
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9. Molti ancora pensano che qualcuno da una parte insegna e qualcuno dall’altra impara NOI NO Sentieri
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13. Io, tu, noi Incontri La comunicazione uno a uno : più frequente nelle lezioni pratiche. Obiettivo : Rendere massima l’efficacia della comunicazione facendo verifiche immediate e dirette sul grado di apprendimento e sulla forza dell’esperienza La comunicazione uno a molti : più frequente nelle lezioni teoriche Obiettivo : tenere alta l’attenzione del gruppo. Animare il gruppo e stimolarne l’interazione