XXIV Congresso CSeRMEG 26-27 ottobre 2012 STORIE DI (STRA)ORDINARIA DIAGNOSI La diagnosi in Medicina Generale tra codici Bianchi, Verdi, Gialli, Rossi - www.csermeg.it
Seminario di Primavera CSeRMEG 8 aprile 2017
IL CENTRO STUDI e LA MEDICINA GENERALE DEL FUTURO: progetti in corso, analisi, aspettative e proposte
www.csermeg.it
Esperienze originali in MG disponibilità continua (Loretta Polenzani) csermeg
XVIII Congresso CSeRMEG 21-22 ottobre 2005 DETERMINANTI DELLA SALUTE, DISUGUAGLIANZA, DISCRIMINAZIONE lo sguardo della Medicina Generale - www.csermeg.it
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Italian orphan drugs day - Organizzazione Studi Clinici per malattie rareDigital for Academy
Il seminario, tenutosi il 13 Febbraio 2015 ha trattato i problemi e le opportunità che un’azienda operante nel settore malattie rare può incontrare nello sviluppo di un farmaco. Sono state inoltre illustrate nuove strategie finalizzate a rintracciare potenziali pazienti che soffrono di queste patologie e guidarli verso i giusti referenti in grado di aiutarli.
Presentazione del dott. Mauro Ninci, Medical Affairs Director - Genzyme.
Perché misurare le nostre attività di assistenza? Perché i numeri sono alla base del processo continuo di miglioramento cioè di un’attività sistematica, guidata dai dati appunto, pensata per realizzare miglioramenti in tempi rapidi nei processi assistenziali. Deve essere elemento fondante della nostra attività perché si deve considerare come un imperativo etico la crescita ed il miglioramento continuo dei nostri interventi. Ma in quest’ottica, quali devono essere gli obiettivi di una raccolta dati? Dobbiamo misurare cosa facciamo e come la facciamo, dobbiamo attuare dei processi di cambiamento mirati, migliorare la qualità delle cure fornite, attuare interventi organizzativi e infine razionalizzare le risorse a nostra disposizione. Quali sono i sistemi di raccolta dati attualmente a nostra disposizione nel nostro reparto ? Il CEDAP fornisce informazioni che permettono l’analisi di dati propri del centro ma non permette un confronto tra centri diversi in tempi abbastanza immediati. SDO: permette la raccolta di dati che però sono limitati a diagnosi e procedure; sono inoltre condizionati dalla mancanza di definizioni condivise (rende il confronto difficile) di una distinzione per livelli di gravità; la codifica delle diagnosi è condizionata da motivi di opportunità degli erogatori e vi sono spesso errori di accuratezza, precisione e riproducibilità della codifica clinica. Per perseguire quindi il nostro obiettivo di dotarci di strumenti per verificare i nostri dati e di poterli confrontare, stiamo utilizzando una serie di sistemi alternativi. 1. Vermont Oxford Network: è una rete che interessa circa 1000 Terapie intensive Neonatali di tutto il mondo con dati su 2 milioni di bambini che nascono con un peso inferiore ai 1500 grammi. Il VON permette di misurare le variazioni nel tempo delle nostre performance ed un confronto con il network nel suo complesso, l’Europa, l’Italia ed il Veneto. 2. Il database della Società Italiana di Neonatologia che riguarda tutti i nati pretermine (<37 settimane di gestazione). 3. Database nazionale sulle infezioni neonatali. 4. Database di reparto sui neonati ricoverati non inclusi nei database precedenti. 5. Raccolta sistematica di dati relativi a rooming-in, pelle a pelle, allattamento esclusivo al seno, accessi in pronto soccorso entro il I mese di vita. Tutta questa attività richiede risorse per la raccolta, elaborazione e lettura. Non vi sono figure specializzate dedicate (statistico) e tutto ruota attorno al lavoro dei sanitari. Manca un sistema informatizzato per la cartella clinica che andrebbe pensato in collegamento con i dati della mamma dalla sala parto all’ostetricia: questo permetterebbe una grande semplificazione e facilitazione nel lavoro di raccolta delle informazioni.
Speech su IERING al Convegno di Barcellona 2007Salvo Reina
1. SOFTWARE DEDICATO ALLA PATOLOGIA ENDOMETRIOSICA 83° Congresso Nazionale SIGO 48° Congresso Nazionale AOGOI - 15° Congresso Nazionale AGUI Napoli - 14-17 Ottobre 2007 - Mostra d'Oltremare Dr. Alessandro FASCIANI E.O. Ospedali Galliera di Genova Ospedale di rilievo nazionale e di alta (D.P.C.M. 14 luglio 1995) Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia Direttore Dr. Felice Repetti
2. • Le stime di prevalenza configurano l'endometriosi come una priorità nell'ambito dei programmi di tutela della salute pubblica. • La carenza di informazione diffusa, l'assenza di protocolli terapeutici univoci e condivisi e la attuale scarsa disponibilità di servizi territoriali adeguati sono fattori che creano forte aspettativa e rendono complessa la definizione e l'attuazione di programmi efficaci di prevenzione, di diagnosi precoce e di cura. • I recenti dati internazionali indicano un ritardo diagnostico di circa dieci anni nonché frequenti diagnosi sbagliate dovute alla mancanza di consapevolezza e comprensione dei sintomi.
3. NECESSITA’ DI UNO STRUMENTO CHE CONSENTA
4. • Una delle possibili soluzioni a questo problema è quello di standardizzare, computare e analizzare in maniera obiettiva e riproducibile tutti i dati generati dal percorso diagnostico-terapeutico con approccio multidisciplinare che le pazienti affrontano quando vi sia endometriosi. • Ogni giorno una grandissima quantità di informazioni è presente ai tempi della valutazione pre-chirurgica, dell’osservazione della pelvi in sala operatoria e a tutti i controlli successivi cui si sottopongono le Donne con endometriosi.
5. OBIETTIVI 1. Archiviare le informazioni cliniche raccolte durante il percorso diagnosticoterapeutico per endometriosi, 2. Elaborarle in modo da condurre ad un parametro numerico che rifletta e quantifichi lo stato di patologia al tempo di ogni visita medica, 3. Generare un test non invasivo, predittivo di endometriosi e capace di ridurre il ritardo di diagnosi e predire la sua recidiva.
6. SOFTWARE DEDICATO ALLA PATOLOGIA ENDOMETRIOSICA Dati Paziente
7. SOFTWARE DEDICATO ALLA PATOLOGIA ENDOMETRIOSICA Valutazione Medica
8. SOFTWARE DEDICATO ALLA PATOLOGIA ENDOMETRIOSICA Informazioni salvate ed elaborate in un valore di patologia endometriosica
9. 72 pazienti inviate al nostro ambulatorio per sospetta endometriosi, dolore pelvico e infertilità hanno eseguito il percorso diagnostico terapeutico software-assistito dal Maggio 2005 al Luglio 2007 Tutte le Pazienti sono state operate con videoregistrazione su rete informatica dell’Ospedale 11 no aderenze pelviche Assenza di Endometriosi = controlli 57 Endometriosi – Stadiazione rev-AFS – Conferma istologica 4 con aderenze pelviche Assenza di Endometriosi Controllo post-chirurgico + follow-up software assistito
10. L’IE calcolato prima della chirurgia in pazienti risultate essere affette da endometriosi è risultato significativamente più elevato (p<0.0001) di quello generato da donne senza endometriosi/aderenze. ....
La Medicina Integrata negli effetti avversi della chemioterapia e della radio...Wega Formazione
La Medicina Integrata negli effetti avversi della chemioterapia e della radioterapia: casistica clinica del Centro Ospedaliero di Medicina Integrata di Pitigliano - Dott. Franco Cracolici, R.Pulcri, S. Bernardini, R. Ferreri, M.Rinaldi, C.Lucenti
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La Scuola di Ricerca CseRMEG – Bicocca (Marina Bosisio)csermeg
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2. FRAGILITA’ E VULNERABILITA’ IN SANITA’
Un progetto di ricerca in medicina generale
(risultati preliminari)
Paolo Longoni - CSeRMEG
e
Maria Teresa Greco - IRFMN
P.L. 2011 2
3. Partnership
• Regione Lombardia (finanziamento)
• CNPDS - Centro Nazionale Prevenzione e Difesa
Sociale (sponsor)
• CSeRMEG - Centro Studi e Ricerche in Medicina
Generale (principal investigator; coordinamento)
• IRFMN - Istituto di Ricerche Farmacologiche
Mario Negri (data entry; data analysis)
• ASL Milano (randomizzazione pazienti)
• Università di Verona, Dipartimento di Sociologia
P.L. 2011 3
4. I determinanti sociali influenzano in
maniera significativa l’utilizzo delle
prestazioni sanitarie e, più in generale,
l’accesso alle cure?
P.L. 2011 4
6. Obiettivo principale
• Valutare la frequenza (epidemiologia) del fenomeno
vulnerabilità nella popolazione degli assistiti
milanesi e il suo effetto (impatto) su indicatori di
accesso alla prestazione sanitaria (raccomandata e
disponibile), legati a variabili dipendenti sia dalle
caratteristiche delle popolazioni interessate sia dai
servizi erogati dal SSR.
P.L. 2011 6
7. Obiettivi secondari/1
• Creazione di un sistema di descrizione e
classificazione dei concetti di “fragilità” e
“vulnerabilità” che sia applicabile nel contesto
sanitario, con successivo sviluppo di uno
strumento che sia appropriato per un utilizzo a
livello individuale per identificare casi a rischio
“diverso” di vulnerabilità
P.L. 2011 7
8. Obiettivi secondari/2
• Identificare alcune tipologie di intervento
implementabili a livello di MMG per ridurre
l’effetto dei gap identificati
P.L. 2011 8
9. Metodologia
• Studio descrittivo/non interventistico nel contesto
delle cure primarie, che si integra nella normale attività
professionale dei medici di medicina generale
• Campione di 90 medici di medicina generale della ASL
di Milano (7 Distretti)
• Popolazione di circa 130.000 assistiti
P.L. 2011 9
10. Metodologia/2
• Fase descrittiva: 4 pazienti al giorno X 5 giorni
alla settimana X 6 settimane = 120 pazienti X 90
=10.800 pazienti
– Compilazione form A, valutazione fragilità e
vulnerabilità sui primi 4 accessi in studio
– Prime due settimane dei mesi di marzo, aprile, maggio
2011
P.L. 2011 10
11. Metodologia/3
• Fase analitica: 8 pazienti X 90 = 760 pazienti
– Invito diretto a 8 assistiti pre selezionati
– In giorni scelti dal medico ricercatore
– Somministrazione consenso informato
– Intervista strutturata, form B e form C
– Indicazioni comportamentali
P.L. 2011 11
12. Traccianti-Indicatori
• Mammografia
– Popolazione target: donne comprese tra 50 e 69 anni
– Evento critico: mancata esecuzione del test di screening nei precedenti due
anni
• Pap-test
– Popolazione target: donne comprese tra i 25 i 65 anni
– Evento critico: mancata esecuzione del test di screening nei precedenti tre anni
• Fundus oculi
– Popolazione target: pazienti affetti da diabete mellito tipo 1 o tipo 2
– Evento critico: mancata esecuzione del test nei precedenti due anni
• Riabilitazione cardiovascolare
– Popolazione target: pazienti che hanno avuto un IMA negli ultimi 36 mesi
– Evento critico: mancata esecuzione del programma di riabilitazione dopo IMA
P.L. 2011 12
13. La partecipazione dei medici
lettere di invito a partecipare al corso di formazione: 1.125
iscrizioni al corso di start up: 157
presenze al corso: 100
reclutati: 93
completati: 90 8%
Età
Media
55 anni
sesso ricercatori
m
52%
f
48%
P.L. 2011 13
14. La partecipazione dei pazienti
• Fase descrittiva: 10.800 schede “form A”
– Età
– Sesso
– Valutazione scala di fragilità
– Valutazione scala di vulnerabilità
• Fase analitica: 794 pazienti arruolati
– Somministrazione consenso informato
– “Form B” valutazione eventi sentinella
• Mammografia
• Pap test
• Fundus oculi
• Riabilitazione nel post IMA
– “Form C”
• Scheda socio demografica ad hoc
•
P.L. 2011 14
15. Fase descrittiva/1
• 10.798 schede su 10.800 attese
• Femmine 6.478 (60%)
• Maschi 4.226 (40%)
• Età media 60,3
P.L. 2011 15
17. Fase analitica/1*
% di assistiti che hanno/non hanno effettuato la prestazione
Indicatore % SI %NO
Mammografia 77,29 22,71
Pap test 74,47 25,53
Riabilitazione post IMA 43,88 56,12
Fundus oculi 28,00 72,00
*794 pazienti arruolati, 781 report correttamente compilati
P.L. 2011 17
18. Fase analitica/2
Cause mancata esecuzione prestazioni
Mx Pap test Riabilitaz. Fundus
Non avevo tempo 29,79 29,17 6,36 14,29
Problemi di lavoro 19,15 10,42 0,91 7,14
Paura del risultato 19,15 8,33 0 1,79
P.L. 2011 18
19. Fase analitica/3
Cause mancata esecuzione prestazioni
Mx Pap test Riabilitaz. Fundus
Dimenticanza 17,02 20,83 0,91 5,36
Orario incompatibile 10,64 8,33 0,91 0
Nessuno me lo ha
proposto
8,51 0 75,45 42,86
P.L. 2011 19
20. Fase analitica/4
Cause mancata esecuzione prestazioni
Mx Pap test Riabilitaz. Fundus
Struttura scomoda 6,38 0 0.91 3,57
Paura del dolore 6,38 4,17 0 0
Nel mio caso non
sarebbe servito
4,26 10,42 19,09 16,07
P.L. 2011 20
21. Fase analitica/5
Cause mancata esecuzione prestazioni
Mx Pap test Riabilitaz. Fundus
Struttura difficile da
raggiungere
4,26 0 0 0
Non consegnano il
risultato
2,13 0 0 0
Tempi di attesa
troppo lunghi
2,13 0 0 0
P.L. 2011 21
22. Fase analitica/6
Cause mancata esecuzione prestazioni
Mx Pap test Riabilitaz. Fundus
Prenotata ma non
eseguita
0 4,17 0 16,07
Sfiducia verso
strutture ASL
0 0 0 0
Sconsigliato dai
medici
0 4,17 3,64 0
P.L. 2011 22
23. Fase analitica/7
Informazioni ricevute dalla ASL
% SI % NO
Mammografia
(screening)
81,77 18,23
Pap test 43,89 56,11
Riabilitazione nel
post IMA
36,70 63,30
Fundus oculi 59,39 40,61
P.L. 2011 23
24. Fase analitica/8
Informazioni etnodemografiche
% SI % NO
Etnia italiana 89,67 10,33
Padronanza lingua 95,47 4,53
Religione cristiana 91,94 8,06
Scolarità media superiore o universitaria 61,59 38,41
Convivenza con coniuge o coniuge e figli 60,45 39,55
Fumo 24,18 75,82
Alcool 90,68 9,32
Problemi con la giustizia (5,15% non risponde) 2,14 92,70
P.L. 2011 24
25. Fase analitica/9
Correlazione tra mancata esecuzione del test e indicatori
sociali principali
Mx Pap test Riabilitaz. Fundus
Etnia non italiana + + - +
Religione - - - -
Scolarità + - + +
Vivere soli + - + +
Basso reddito + + + +
Disoccupazione + + + +
P.L. 2011 25
26. Conclusioni/1
Fattibilità
• E’ possibile condurre uno studio descrittivo anche in
grandi ASL, con un numero rilevante di medici
• E’ necessaria la stretta collaborazione tra i diversi
partner del progetto di ricerca
• E’ indispensabile mantenere uno stretto
collegamento (e-mail) tra segreteria organizzativa e
ricercatori
• Il finanziamento dell’iniziativa deve prevedere una
ricompensa economica dei ricercatori
P.L. 2011 26
27. Conclusioni/2
Trasferibilità del metodo
• L’ assegnazione di un valore di fragilità e di
vulnerabilità ai pazienti è prassi implicita in MG
ma che può essere resa procedura standardizzata
• Sia la fragilità che la vulnerabilità media dei
pazienti osservati sono relativamente basse, ma
esistono discrete percentuali di pazienti che
presentano punteggi di fragilità e di vulnerabilità
elevati
• Individuare le frazioni di pazienti a maggiore
fragilità e vulnerabilità è una priorità nel setting
delle cure primarie
P.L. 2011 27
28. Conclusioni/3
Eventi critici
• Una buona percentuale delle pazienti target
ha eseguito mammografia (77,29%) e Pap test
(74,47%) come suggerito dalle linee guida
• La riabilitazione nel post IMA è stata praticata
in meno della metà dei pazienti infartuati
(43,88%)
• Il fundus oculi risulta praticato da una scarsa
percentuale di pazienti diabetici (28%)
P.L. 2011 28
29. Conclusioni/4
Cause
• Le principali cause di mancata effettuazione di
Mx e Pap test sono problemi di tempo o di
lavoro, ma anche la semplice dimenticanza
• Cause rilevanti di mancata effettuazione della
riabilitazione nel post IMA e del fundus oculi
sono le opinioni dei pazienti e il consiglio dei
medici i quali non consigliano o addirittura
sconsigliano l’esecuzione
P.L. 2011 29
30. Conclusioni/5
Informazione ai pazienti
• L’ informazione ai cittadini da parte della ASL
circa l’opportunità di eseguire i test
raccomandati è risultata di livello buono nel
caso della mammografia, discreto nel caso del
fundus oculi, insufficiente nel caso di Pap test
e riabilitazione nel post IMA
• Una cooperazione più stretta tra MMG e ASL
sembra auspicabile per migliorare l’accesso
alle prestazioni indispensabili
P.L. 2011 30
31. Conclusioni/6
Elementi di contesto
• Considerazioni su etnia, lingua, religione,
scolarità, nucleo familiare, abitudine al fumo e
all’alcol, eventuali problemi con la giustizia,
sono importanti elementi di giudizio di ogni
paziente, in grado di contestualizzarne
eventuali disagi fisici e sociali
P.L. 2011 31
32. Conclusioni/7
Profiling
• Il mancato accesso ai servizi sanitari sembra
dipendere più frequentemente dal basso
reddito, dalla disoccupazione, e dal basso
livello di istruzione
• L’ appartenenza ad etnia non italiana e a
religione non cattolica interferiscono
apparentemente in maniera sensibile, anche
se va considerata l’età media sensibilmente
più bassa dei pazienti immigrati
P.L. 2011 32