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XXVIII Congresso Nazionale
CSeRMEG
Garda, 21 e 22 ottobre 2016
Scuola di formazione ricerca in
medicina generale Edo Parma 2016
Analisi SWOT di metà percorso
Paolo Longoni e Vittorio Caimi
Le valutazioni dei docenti e dei tutor
Hanno risposto 9/20
Punti di forza
• innovazione progettuale
• indipendenza da tutti i tipi di interessi
• la metodologia utilizzata nel discutere in itinere i vari
progetti, la presenza negli incontri di multiprofessionalità
e la presenza sempre (o quasi) del personale docente, i
reiterati approfondimenti sulla specificità della ricerca in
MG
• l’ idea di coinvolgere non solo MMG ma anche altri
professionisti che lavorano nelle cure primarie
• avere avuto il coraggio di rilanciare l'idea
• competenza di docenti e tutor
• attuale attenzione all'argomento negli ambienti medici
culturali
• lavoro di gruppo durante le sessioni didattiche a casa
• disponibilità a provarci
Punti di debolezza
• difficile articolarla con tutte le altre mansioni della
quotidianità professionale di un vecchio MMG
• scarsità degli iscritti
• insufficienza delle risorse economiche per portare a
termine gli studi e per organizzare ( con aule e strutture
migliori ) il corso
• troppe lezioni frontali
• poca interattività del gruppo nel lavoro a casa
• ha raccolto molto meno iscritti di quanto ci si aspettava
• non ben definito il risultato a cui si vuol giungere e perciò
relativamente scarsa coordinazione interna.
• necessità di spostamenti per i partecipanti fuori regione
• fatica/necessità di fare sintesi (scelta argomenti, definizione
protocollo)
• dispersione, mancanza di massa critica
Opportunità
• possibili slanci motivazionali verso la ricerca
• ottenere fondi per completare le ricerche ( es. iscrizione a
ENCEPP)
• creare un gruppo stabile di ricercatori in MG che si “identifichino”
anche e proprio come ricercatori
• che sia possibile, raccogliendo le opinioni di tutti, progettare altri
corsi sulla ricerca più appetibili
• concentrarsi, ancora adesso , su alcuni obiettivi che siano
verificabili
• incentivi (crediti, equivalenza ore corso di formazione specifica)
• contribuire ulteriormente a definire e mettere in rilievo le
peculiarità di una professione poco descritta fino ad oggi e aiuto
nel passaggio del testimone a chi ci succederà
• utilizzo e revisione di dati già registrati nelle cartelle informatizzate
della MG
• attraverso la ricerca centrata sui problemi tratti della propria
pratica contribuire al rinnovamento delle cure primarie in Italia
Minacce
• possibile mancanza di rinnovo della iniziativa
• che passi il messaggio che si puo' parlare di ricerca ma che non e'
possibile completarla
• che resti un'esperienza puntiforme se non intervengono forze nuove
• che ad una eventuale seconda edizione non si raccolga un numero
sufficiente di partecipanti
• nessuna minaccia, se si esclude quella della possibile delusione
• scarsa valorizzazione della ricerca in MG
• difficoltà a reperire i discenti
• difficoltà di estendere la partecipazione ad atri MMG
• autoreferenzialità
Le valutazioni dei discenti
Hanno risposto 10/16
Punti di forza
• l'acquisizione di metodologie per fare ricerca in un settore specifico
in cui il mio ruolo è marginale (collaboratore di studio
• competenza e passione dei docenti. motivazione dei discenti
• team docente di spessore indiscutibile
• docenti
• possibilità di confronto con professionisti di grande esperienza nel
campo della ricerca.
• opportunità di apprendere una metodologia e sperimentare
• aver affiancato alla parte teorica anche una parte pratica di
progettazione di una ricerca
• indipendenza e focus sull'ideazione/disegno dello studio la rendono
un'esperienza del tutto originale nel panorama italiano
• docenti autorevoli, ambiente accademico, lezioni di qualità
• aver raccolto la forte esperienza di ricerca della MG italiana
Punti di debolezza
• elitario…..
• Periodicità e numero di incontri limitati
• logistica. distanza delle sede. lunghezza del Corso. Forse disomogeneità dei
discenti.....
• è un livello molto avanzato rispetto alle mie conoscenze, alla mia formazione e
alla mia funzione nello studio di un MMG, mi manca la terminologia
medichese.
• difficoltà nel mettere in pratica quanto presentato nelle "lezioni" teoriche.
• insegnamento ad alto livello per una gruppo disomogeneo di discenti ,con
cultura a livelli diversi
• incontri troppo distanziati
• forse l'impostazione concettuale delle prime giornate, seppur interessante, è
risultata un po' troppo teorica/poco innovativa in termini «didattici»
• eccessiva dilatazione temporale
• logistica difficile, sede non appropriata per lavoro di gruppo, troppo frontale la
didattica
Opportunità• apertura mentale grazie al confronto con le punte di diamante della
Medicina Generale
• acquisire competenze per fare ricerca sul campo
• la possibilità di acquisire nuove conoscenze
• fare un'esperienza diretta di vera ricerca
• conoscenza e possibilità di fare esperienza
• conoscenza di altri professionisti interessati alla ricerca
• la possibilità che si formino gruppi/reti con un background culturale
comune, capaci di sviluppare nuovi progetti di ricerca originale in
MG che vadano oltre la semplice "sperimentazione farmacologica"
applicata al contesto delle cure primarie
• costruzione di un gruppo di lavoro
• apprendere un metodo da poter utilizzare nel mio futuro
professionale, collaborare con istituzioni scientifiche
• creare le basi per un movimento di ricerca indipendente e rigoroso,
che si replichi e diffonda in modo formale e informale
Minacce
• senza un supporto successivo dalla scuola le competenze acquisite durante il corso
potrebbero non essere poi messe in pratica o sviluppate
• che l'esperienza resti confinata a un piccolo gruppo, con rischio di
elitarismo/autoreferenzialità
• destabilizzazione e paura di rimanere sola e confusa alla fine del corso
• "stanchezza di percorso". La disomogeneità rende difficile la creazione di un gruppo
'stabile' di ricerca.
• l'illusione di poter realizzare in modo autonomo un progetto di ricerca poiché
l'esperienza acquisita con questo Master per me non è sufficiente a realizzarne
• che molti concetti restino teoria
• troppo breve il tempo del master (pochi incontri) per effettivamente riuscire a
lavorare in autonomia con gli strumenti appresi
• mancanza di incisività rispetto all’ impegno
• non dare continuità al progetto
• Nessuna valorizzazione professionale per chi investe tempo in ricerca
In sintesi
Docenti Discenti
S Idea/progetto;
indipendenza; competenza
Competenza docenti; acquisizione
metodologie
W Scarsità iscritti; didattica
troppo tradizionale
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  • 2. Scuola di formazione ricerca in medicina generale Edo Parma 2016 Analisi SWOT di metà percorso Paolo Longoni e Vittorio Caimi
  • 3.
  • 4. Le valutazioni dei docenti e dei tutor Hanno risposto 9/20
  • 5. Punti di forza • innovazione progettuale • indipendenza da tutti i tipi di interessi • la metodologia utilizzata nel discutere in itinere i vari progetti, la presenza negli incontri di multiprofessionalità e la presenza sempre (o quasi) del personale docente, i reiterati approfondimenti sulla specificità della ricerca in MG • l’ idea di coinvolgere non solo MMG ma anche altri professionisti che lavorano nelle cure primarie • avere avuto il coraggio di rilanciare l'idea • competenza di docenti e tutor • attuale attenzione all'argomento negli ambienti medici culturali • lavoro di gruppo durante le sessioni didattiche a casa • disponibilità a provarci
  • 6. Punti di debolezza • difficile articolarla con tutte le altre mansioni della quotidianità professionale di un vecchio MMG • scarsità degli iscritti • insufficienza delle risorse economiche per portare a termine gli studi e per organizzare ( con aule e strutture migliori ) il corso • troppe lezioni frontali • poca interattività del gruppo nel lavoro a casa • ha raccolto molto meno iscritti di quanto ci si aspettava • non ben definito il risultato a cui si vuol giungere e perciò relativamente scarsa coordinazione interna. • necessità di spostamenti per i partecipanti fuori regione • fatica/necessità di fare sintesi (scelta argomenti, definizione protocollo) • dispersione, mancanza di massa critica
  • 7. Opportunità • possibili slanci motivazionali verso la ricerca • ottenere fondi per completare le ricerche ( es. iscrizione a ENCEPP) • creare un gruppo stabile di ricercatori in MG che si “identifichino” anche e proprio come ricercatori • che sia possibile, raccogliendo le opinioni di tutti, progettare altri corsi sulla ricerca più appetibili • concentrarsi, ancora adesso , su alcuni obiettivi che siano verificabili • incentivi (crediti, equivalenza ore corso di formazione specifica) • contribuire ulteriormente a definire e mettere in rilievo le peculiarità di una professione poco descritta fino ad oggi e aiuto nel passaggio del testimone a chi ci succederà • utilizzo e revisione di dati già registrati nelle cartelle informatizzate della MG • attraverso la ricerca centrata sui problemi tratti della propria pratica contribuire al rinnovamento delle cure primarie in Italia
  • 8. Minacce • possibile mancanza di rinnovo della iniziativa • che passi il messaggio che si puo' parlare di ricerca ma che non e' possibile completarla • che resti un'esperienza puntiforme se non intervengono forze nuove • che ad una eventuale seconda edizione non si raccolga un numero sufficiente di partecipanti • nessuna minaccia, se si esclude quella della possibile delusione • scarsa valorizzazione della ricerca in MG • difficoltà a reperire i discenti • difficoltà di estendere la partecipazione ad atri MMG • autoreferenzialità
  • 9. Le valutazioni dei discenti Hanno risposto 10/16
  • 10. Punti di forza • l'acquisizione di metodologie per fare ricerca in un settore specifico in cui il mio ruolo è marginale (collaboratore di studio • competenza e passione dei docenti. motivazione dei discenti • team docente di spessore indiscutibile • docenti • possibilità di confronto con professionisti di grande esperienza nel campo della ricerca. • opportunità di apprendere una metodologia e sperimentare • aver affiancato alla parte teorica anche una parte pratica di progettazione di una ricerca • indipendenza e focus sull'ideazione/disegno dello studio la rendono un'esperienza del tutto originale nel panorama italiano • docenti autorevoli, ambiente accademico, lezioni di qualità • aver raccolto la forte esperienza di ricerca della MG italiana
  • 11. Punti di debolezza • elitario….. • Periodicità e numero di incontri limitati • logistica. distanza delle sede. lunghezza del Corso. Forse disomogeneità dei discenti..... • è un livello molto avanzato rispetto alle mie conoscenze, alla mia formazione e alla mia funzione nello studio di un MMG, mi manca la terminologia medichese. • difficoltà nel mettere in pratica quanto presentato nelle "lezioni" teoriche. • insegnamento ad alto livello per una gruppo disomogeneo di discenti ,con cultura a livelli diversi • incontri troppo distanziati • forse l'impostazione concettuale delle prime giornate, seppur interessante, è risultata un po' troppo teorica/poco innovativa in termini «didattici» • eccessiva dilatazione temporale • logistica difficile, sede non appropriata per lavoro di gruppo, troppo frontale la didattica
  • 12. Opportunità• apertura mentale grazie al confronto con le punte di diamante della Medicina Generale • acquisire competenze per fare ricerca sul campo • la possibilità di acquisire nuove conoscenze • fare un'esperienza diretta di vera ricerca • conoscenza e possibilità di fare esperienza • conoscenza di altri professionisti interessati alla ricerca • la possibilità che si formino gruppi/reti con un background culturale comune, capaci di sviluppare nuovi progetti di ricerca originale in MG che vadano oltre la semplice "sperimentazione farmacologica" applicata al contesto delle cure primarie • costruzione di un gruppo di lavoro • apprendere un metodo da poter utilizzare nel mio futuro professionale, collaborare con istituzioni scientifiche • creare le basi per un movimento di ricerca indipendente e rigoroso, che si replichi e diffonda in modo formale e informale
  • 13. Minacce • senza un supporto successivo dalla scuola le competenze acquisite durante il corso potrebbero non essere poi messe in pratica o sviluppate • che l'esperienza resti confinata a un piccolo gruppo, con rischio di elitarismo/autoreferenzialità • destabilizzazione e paura di rimanere sola e confusa alla fine del corso • "stanchezza di percorso". La disomogeneità rende difficile la creazione di un gruppo 'stabile' di ricerca. • l'illusione di poter realizzare in modo autonomo un progetto di ricerca poiché l'esperienza acquisita con questo Master per me non è sufficiente a realizzarne • che molti concetti restino teoria • troppo breve il tempo del master (pochi incontri) per effettivamente riuscire a lavorare in autonomia con gli strumenti appresi • mancanza di incisività rispetto all’ impegno • non dare continuità al progetto • Nessuna valorizzazione professionale per chi investe tempo in ricerca
  • 14. In sintesi Docenti Discenti S Idea/progetto; indipendenza; competenza Competenza docenti; acquisizione metodologie W Scarsità iscritti; didattica troppo tradizionale Elitario; disomogeneità discenti; logistica; distanza O Corpus di ricercatori; finanziamenti possibili; utilizzo banche dati Acquisizione competenze e metodologia; costituzione gruppi di ricerca T Mancanza rinnovo; difficoltà a realizzare e concludere ricerche Difficoltà a realizzare e concludere ricerche; autoreferenzialità; scarsa incisività