Seminario di Primavera CSeRMEG 8 aprile 2017
IL CENTRO STUDI e LA MEDICINA GENERALE DEL FUTURO: progetti in corso, analisi, aspettative e proposte
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IL CENTRO STUDI e LA MEDICINA GENERALE DEL FUTURO: progetti in corso, analisi, aspettative e proposte
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Verso woncaeurope2006 presentazione di alcuni progetti di ricerca (Maria Mila...csermeg
XVIII Congresso CSeRMEG 21-22 ottobre 2005 DETERMINANTI DELLA SALUTE, DISUGUAGLIANZA, DISCRIMINAZIONE lo sguardo della Medicina Generale - www.csermeg.it
Disuguaglianze ed assetti organizzativi della MG possibili scenari futuri (Gi...csermeg
XVIII Congresso CSeRMEG 21-22 ottobre 2005 DETERMINANTI DELLA SALUTE, DISUGUAGLIANZA, DISCRIMINAZIONE lo sguardo della Medicina Generale - www.csermeg.it
L'esperienza di Partecipasalute (Paola Mosconi) csermeg
XVIII Congresso CSeRMEG 21-22 ottobre 2005 DETERMINANTI DELLA SALUTE, DISUGUAGLIANZA, DISCRIMINAZIONE lo sguardo della Medicina Generale - www.csermeg.it
XXIV Congresso CSeRMEG 26-27 ottobre 2012 STORIE DI (STRA)ORDINARIA DIAGNOSI La diagnosi in Medicina Generale tra codici Bianchi, Verdi, Gialli, Rossi - www.csermeg.it
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Modelli di gestione del Diabete/Models of management of DiabetesFabio Baccetti
Escursus sui vari modelli regionali di gestione integrata del Diabete/Excursus on the various italian regional models of integrated management of Diabetes
Regione Lazio: programma operativo 2016-2018RegioneLazio
Leggi il programma operativo della Regione Lazio per la sanità: tante novità per migliorare i servizi e la qualità delle cure con personale qualificato.
Il Clinical Nurse Specialist e rete infermieristica nella gestione delle Lesi...serenella savini
In letteratura esistono diverse ricerche inerenti modelli gestiti dal CNSwc, protocolli e strumenti operativi atti a migliorare la gestione dei pazienti affetti da LDP, ma pochi sono gli studi che hanno avuto come obiettivo principale quello di verificare l’efficacia di un modello unico e multidimensionale, che preveda la sinergia di interventi messi in atto dallo specialista mediante la consulenza informatizzata, al fine di migliorare gli outcomes quali Wound Healing, qualità di vita e soddisfazione.
Le decisioni cliniche nella assistenza al singolo paziente devono risultare dalla integrazione tra esperienza del medico e utilizzo coscienzioso .esplicito e etico delle migliori evidenze scientifiche disponibili,in armonia con le scelte del paziente.
L’attuale scenario impone una necessaria rimodulazione del regime assistenziale di ricovero nell’ottica di ottimizzare i costi e le risorse. Nonostante le azioni intraprese, tra cui si annovera la creazione di posti letto a valenza territoriale per la continuità delle cure, l’analisi di tali processi non ha evidenziato i benefici sperati in termini economici e di esito clinico. L’obiettivo consiste nell’elaborazione di un modello innovativo (basata sui principi di domiciliarità, modularità assistenziale e gestione mista) per la gestione del paziente in dimissione ospedaliera. La progettazione del nuovo modello organizzativo, con durata di sei mesi (periodo: dicembre 2016 - giugno 2017), si è basata su tre principi cardine:
1) la centralità del domicilio come setting privilegiato per la gestione del paziente;
2) la modularità della risposta clinico-assistenziale secondo i reali bisogni di salute del paziente, valutati secondo scale riconosciute dalla letteratura scientifica;
3) la creazione di un modello gestionale a valenza mista (Azienda pubblica – Cooperativa terzo settore) come risposta innovativa a garanzia di una maggiore completezza della presa in carico globale del paziente.
La Scuola di Ricerca CseRMEG – Bicocca (Marina Bosisio)csermeg
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Progetto sugli Stili di vita (Roberto Della Vedova)
Complessita' e Organizzazione delle cure (Sergio Bernabe')
1. CSeRMEG XXVIII Congresso Nazionale
Costermano (Vr) 21-22 ottobre 2016 - Hotel Poiano
La Complessità nelle Cure Primarie
Complessità
e Organizazzione
delle Cure
a cura di
Sergio BERNABE’
2. CSeRMEG XXVIII Congresso Nazionale
Costermano (Vr) 21-22 ottobre 2016 - Hotel Poiano
La Complessità nelle Cure Primarie
Complessità
e Organizazzione
delle Cure
a cura di
Sergio BERNABE’
1. Mission della MG
2. Il suo metodo clinico specifico
3. Il 20,7% consuma il 74,3%
4. Risposte di tipo organizzativo …
5. Le cure ai ‘pazienti complessi’ dovrebbero essere …
6. Descrittori della complessità …
7. Le azioni in grado di incidere …
ma … come potremmo affrontarla nel nostro contesto (attuale e futuro)?
3. 00/00
CSeRMEG XXVIII Congresso Nazionale Costermano (Vr) 21-22 ottobre 2016 - Hotel Poiano
S. BernabèLa Complessità nelle Cure Primarie Complessità e Organizzazione delle Cure
4. 00/00
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S. BernabèLa Complessità nelle Cure Primarie Complessità e Organizzazione delle Cure
È difficile
… coniugare la qualità con l’agenda del paziente
… va peggio in caso di multimorbilità
perché il tempo è poco …
dunque un modello additivo-sequenziale sino a che la risorsa tempo termina
inoltre è difficile : - il coordinamento delle cure
- promuovere l’autogestione
- far dare un senso al rapporto tra salute fisica e mentale
5. 00/00
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S. BernabèLa Complessità nelle Cure Primarie Complessità e Organizzazione delle Cure
MG italiana in transizione
in attesa del nuovo ACN
20 SSR con regole e soluzioni differenti per
l’Assistenza Primaria
organizzati in modi diversi e con differenti
gradi di complessità
entro il 2023 21.700 mmg in pensione
scarsissima dimestichezza
con i rapporti multiprofessionali e
il lavoro in team
(sia in termini di organizzazione e gestione, che di lavoro in equipe)
Cornice lavorativa italiana
6. 00/00
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S. BernabèLa Complessità nelle Cure Primarie Complessità e Organizzazione delle Cure
Impegno settimanale a ciclo di scelta = 38 h pari a 41 assistiti/h
Sino a 1.000 assistiti obbligo di prestare anche attività oraria
Ruolo Unico con attività : 1. a ciclo di scelta e 2. su base oraria
Obbligo di aderire e operare all’interno delle AFT e UCCP
L’ AFT garantisce assistenza dalle 8 alle 24 7/7
Orario minimo di 1h/die ogni 500 pazienti ma mmg tenuto a garantire orario
maggiore definito dal referente per garantire la continuità dell’assistenza
I pilastri del nuovo possibile ACN
L’AFT è disciplinato da un regolamento definito a livello aziendale su base regionale
ASL assegna nuovi incarichi con obbligo di apertura studio … nella sede indicata
Il medico ad attività oraria supporta dalle 20 alle 24 dal Lun al Mar
dalle 8 alle 24 Sab e festivi
7. 00/00
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S. BernabèLa Complessità nelle Cure Primarie Complessità e Organizzazione delle Cure
Trattamento economico
per ciclo di scelta
al netto degli oneri a carico ASL si articola in
A. quota capitaria
per assistito, definita e negoziata a livello nazionale;
B. quota variabile
definita a livello nazionale e negoziata a livello regionale, finalizzata
all'effettuazione di specifici programmi di attività per la promozione del governo
clinico, allo sviluppo della medicina d'iniziativa ed alla presa in carico di pazienti
affetti da patologia cronica;
C. quota per servizi
definita a livello nazionale e negoziata a livello regionale;
D. quota del fondo di AFT
definita a livello nazionale e negoziata a livello regionale;
E. quota per ulteriori attività e prestazioni, definita e negoziata a livello regionale.
Le quote B, C e D potranno rappresentare fino al 30% del totale della retribuzione
e saranno finalizzate alle attività e agli obiettivi di livello regionale.
Queste quote possono essere ulteriormente integrate con gli incentivi legati al trasferimento di risorse
alla luce del perseguimento del riequilibrio di prestazioni ospedale-territorio
derivanti da azioni e modalità innovative dei livelli assistenziali di cure primarie.
8. 00/00
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Trattamento economico
attuale di un MMG di GCP avanzato
Quota capitaria omnicomprensiva lorda annua
trattenuta per ENPAM è R.A.
dedicata ai costi di gestione
ricavo al lordo del versamento fiscale
96,05 € 100%
20,56 € 21%
27,42 € 29%
48,06 € 50%
40,00 €Guadagno netto ≈ 41,6%
9. 00/00
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10. 00/00
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6. Descrittori della complessità :
7. Le azioni in grado di incidere :
1. l’autovalutazione dello stato di salute
2. l’analisi dello stato funzionale
3. Presenza di depressione/mal. mentale
4. la numerosità dei farmaci prescritti
5. l’erogazione di cure frammentate
6. la vita vissuta in aree deprivate
1. Valutazione congiunta stato salute e funzionale
2. Negoziazione degli obiettivi e degli interventi
3. Revisione dei farmaci prescritti cadenzata
4. Coordinamento degli interventi
5. Supporto per l’accesso ai servizi (continuità)
6. Collaborazione attiva tra i diversi altri attori
11. la possibilità per il paziente
di veder soddisfatto il proprio bisogno assistenziale
dalla disponibilità di un servizio appropriato in quanto :
Accessibile
CompletoCoordinato
Continuativo
Starfield B. (1992)
Primary Care: Concept, Evaluation, and Policy.
London, Oxford University Press
00/00
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12. 00/00
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S. BernabèLa Complessità nelle Cure Primarie Complessità e Organizzazione delle Cure
hmmm …
è veramente
complesso !
Grazie