Seminario di Primavera CSeRMEG 8 aprile 2017
IL CENTRO STUDI e LA MEDICINA GENERALE DEL FUTURO: progetti in corso, analisi, aspettative e proposte
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Disuguaglianze ed assetti organizzativi della MG possibili scenari futuri (Gi...csermeg
XVIII Congresso CSeRMEG 21-22 ottobre 2005 DETERMINANTI DELLA SALUTE, DISUGUAGLIANZA, DISCRIMINAZIONE lo sguardo della Medicina Generale - www.csermeg.it
Verso woncaeurope2006 presentazione di alcuni progetti di ricerca (Maria Mila...csermeg
XVIII Congresso CSeRMEG 21-22 ottobre 2005 DETERMINANTI DELLA SALUTE, DISUGUAGLIANZA, DISCRIMINAZIONE lo sguardo della Medicina Generale - www.csermeg.it
L'esperienza di Partecipasalute (Paola Mosconi) csermeg
XVIII Congresso CSeRMEG 21-22 ottobre 2005 DETERMINANTI DELLA SALUTE, DISUGUAGLIANZA, DISCRIMINAZIONE lo sguardo della Medicina Generale - www.csermeg.it
Esperienze originali in MG disponibilità continua (Loretta Polenzani) csermeg
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Ricerca della migliore adeguatezza nell'accesso al ricovero in ospedale (Egid...csermeg
Seminario di Primavera CSeRMEG 19 aprile 2008 COSA STIAMO FACENDO? Visibilità, indicatori e bilanci della medicina generale nelle cure primarie - www.csermeg.it
Coronavirus, i dati del contagio Regione per RegioneFilippo Bernardi
L'andamento dell'epidemia e l'analisi delle risposte al virus nel dossier del Dipartimento di Scienze della Vita e Sanità Pubblica (Sezione di Igiene) Facoltà di Medicina e Chirurgia «A. Gemelli» guidato da Americo Cicchetti, che si è arricchito della collaborazione del Centro di Ricerca e Studi in Management Sanitario dell'Università Cattolica (Prof. Eugenio Anessi Pessina), di Paola Adinolfi, dell'Organizzazione Aziendale, Università di Salerno e del Gruppo di Organizzazione dell'Università Magna Grecia di Catanzaro (Prof. Rocco Reina).
SANITA' DIGITALE - Guida alla digitalizzazione sanitaria David Violet
Autore: Ing. Stefano Intorbida
..un valido supporto informativo e formativo, sia per il mondo accademico che per quello lavorativo della Sanità, pubblica e privata, per poter essere attori proattivi nella rivoluzione in atto della digitalizzazione in Sanità.
Applicazione web multilingue per il monitoraggio sanitario dell’assistito, ovunque si trovi, che aiuti nella scelta della terapia e percorso assistenziale
La riorganizzazione della Continuità assistenziale. 2019Franco Pesaresi
La riorganizzazione della Guardia Medica (Continuità assistenziale) in italia e nelle Marche. Aggiornamento 2019.
Chi non riuscisse a scaricare il file, in subordine, può provare al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
Asl Lanciano Vasto Chieti - premio PA Sostenibile e Resiliente 2020I-Tel Srl
Per fronteggiare l’emergenza coronavirus, la Asl Lanciano Vasto Chieti ha attivato un sistema di monitoraggio da remoto dei pazienti Covid-19 in isolamento fiduciario domiciliare: una chiamata telefonica automatica raccoglie 2 volte al giorno i parametri rilevati (febbre, tosse, difficoltà respiratorie) e gestisce eventuali picchi e anomalie attivando avvisi automatici al team di cura.
Inoltre, utilizzando la medesima piattaforma, la Asl ha informatizzato anche le procedure di gestione dei programmi di test molecolari e sierologici.
"Diomedee” è un progetto che attua un modello innovativo di gestione dei pazienti cronici sul territorio della ASL della provincia di Foggia, realizzando percorsi di cura multi-professionali che favoriscano la continuità di cura, il controllo e la stabilizzazione della patologia, operando in proattività e in prossimità.
Intervento di Morena Valzano - Regione Lombardia al convegno "Sanità digitale - La Puglia si confronta con le altre Regioni: esperienze ed evoluzioni" Bari 13/09/2016
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La Scuola di Ricerca CseRMEG – Bicocca (Marina Bosisio)csermeg
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2. In Italia ci sono 2.975 postazioni di c.a.
Coinvolge 13.709 professionisti titolari
In termini quantitativi copre maggiori fasce
orarie del MMG e Pediatra
(dati Min.Salute 2001)
3. COMPETENZA NEL TRIAGE TELEFONICO
GIUSTIFICAZIONI DOCUMENTATE DI
INTERVENTO IN BASE AI PROBLEMI CHE SI
PONGONO
BISOGNO DI FORMAZIONE ADEGUATA NEI
DIVERSI AMBITI DI INTERVENTO
4. Medicina Generale
Pediatria
Copertura ADI e ADI cure palliative
118
Medicina dei turisti
Consulenze case di cura ed RSA
Codici bianchi dall’ospedale
5. 1. Il medico di famiglia valuta, secondo scienza e coscienza, l'opportunità di lasciare brevi note esplicative
presso quegli assistiti le cui particolari condizioni fisio-patologiche suggeriscano eventuali accorgimenti
nell'esplicazione di interventi di urgenza da parte di medici addetti al servizio di continuità assistenziale.
2. Nell'ambito degli Accordi regionali, possono essere concordate apposite linee guida, ad uso dei medici di
assistenza primaria, sulla definizione delle caratteristiche di quegli assistiti per i quali si ritenga di dover rendere
disponibili, presso il domicilio del paziente, la documentazione ritenuta necessaria ai fini di una corretta
assistenza sanitaria da parte dei medici di continuità assistenziale.
3. Nel caso di attività in forma associativa in equipe, o unità di cure primarie o Utap, i medici di continuità
assistenziale, hanno accesso a tutte le informazioni inerenti gli assistiti di tutta l'unità, utili al loro operato, a
partire dalle schede sanitarie individuali e in tutte le fasi di eventuali percorsi nei diversi poli di assistenza
dell'Azienda di riferimento.
Tale accesso è passivo e attivo nei limiti delle relative responsabilità professionali.
4. Tutti i medici della forma associativa di cui al comma 3 hanno il dovere di tracciare il proprio intervento
professionale sulla scheda sanitaria dell'assistito, sia essa cartacea che informatica.
7. University of Heidelberg
Dept. of General Practice and
Health Services Research
Voss-Strasse 2
69115 Heidelberg, Germany
in collaboration with the
EurOOHnet
(European research network for out-of-hours primary health care)
Scientific Institute for Quality of Healthcare
Radboud University Nijmegen Medical Centre
PO box 9101, 6500 HB Nijmegen, The Netherlands
Questionnaire
Final Version
13.07.2011
Information flow between instances of
regular and out-of-hours primary health care
Ruediger Leutgeb, Frank Aluttis, Andreas Gutscher, Joachim Szecsenyi and Gunter Laux
8. Part 2.1: Documentation in regular primary
health care: How are these entities
documented in % ?
RFE, clinical findings, diagnoses....
Entity
Entry mode (1)
Classification used (1) (ex. ICD 10, ICPC2)
9. Dialogo (INCONTRI REGOLARI CON DISTRETTO/POPOLAZIONE/MMG)
Rendere attrattivo il servizio
Continuità di risorse umane
Formazione e mezzi dedicati
10. SVILUPPARE L’INFORMATIZZAZIONE (CHE DIALOGHI)
EFFICIENZA NELLA PROFESSIONE (SOFTWARE DEDICATI)
OTTENERE DATABASE (RICERCA,EPIDEMIOLOGIA)
RISPARMIO (VANTAGGIO INDIRETTO)
Ho cercato di attingere alle risorse su cui puo’ contare la c.a. in questa fase di rivalutazione di molti aspetti in cui sono coinvolte le cure primarie
Sta divenendo una vera e propria professione tanto è vero che rappresenta il primo sbocco professionale dello specializzando in MG, che grazie al diploma di formazione gli è riconosciuta la precedenza nell’assunzione rispetto ad altri specializzandi
Rimane l’incomprensibilità del fatto che non vengano potenziate le titolarità,il che garantirebbe una continuità di risorse umane,essenziale per la conoscenza del territorio,la continuità del contatto col pz.Il termine c.a. inganna la funzione.
Queste sono solo alcune delle competenze richiesta al medico di c.a.
Se il servizio vuole essere funzionale ed efficace, deve adeguarsi alle nuove sfide della medicina del territorio, sempre meno ospedalocentrica
La regola cuius regio eius religio , nel senso che ogni ambito, anche la c.a, agiva a compartimenti stagni non è piu’ pensabile.
Osservate le competenze del medico di guardia medica e ditemi se non ha bisogno di una certa attenzione .
Quali sono i rapporti che la c.a. coltiva con questi diversi ambiti
L’unico riferimento ufficiale in termini di scambio di dati tra c.a. e queste diverse pertinenze l’ho trovato nell’ ACN .ma è poco. Mi viene data l’impressione che il documento serva a regolare il problema contingente, nulla piu’. Valuta l’opportunità…possono essere….nel caso di forma associativa…..scusate , ma i termini sono ambigui e vecchi.
Allora ho cercato di entrare nella realtà delle cose attingendo ai dati che effettivamente posso ottenere nell’ambito del mio lavoro.
Questo è quello che mi è stato dato.Non c’è traccia di rapporti con il MMG( ad es. quanti pz sono stati re-inviati al collega,avere informazioni di pz che necessitano di particolari cure durante il week-end.la centralità qui sembra in funzione dell’H.
In Trentino utilizziamo il sistema informatico SIT che ha però forti limiti.E’ si indicato il MMG con i dati del pz.( unico contatto virtuale) ma è unidirezionale (con il MMG e H),è una pagina in bianco da riempire, non è possibile attingere ai dati clinici del pz.In poche parole, si perde il paziente.
Sono peraltro consapevole del fatto che non tutte le postazioni di gm italiane abbiano un programma computerizzato dedicato alla c.a.Si utilizza il cartaceo tutt’ora .
Ed allora,come ci poniamo di fronte alla richiesta di informazioni….
Descrivo la storia…
IL FATTO E’ CHE NOI SIAMO ANCORA FERMI A QUESTO PUNTO.
Tentativo trentino di contatto con il pubblico per far conoscere le cure primarie (lì parte il dialogo)