In queste pagine prosegue il filo del discorso (mio, ma sotto le influenze di scambi di idee con Alfonso Santoriello e Fausto Longo, archeologi e docenti presso l'Università di Salerno) che con voci diverse mi hanno orientato.
In precedenza avevo scritto e pubblicato:
Luca Marescotti, “Luoghi e identità: bene pubblico, patrimonio culturale, memoria e identità sociale”, in Territorio, n. 42, 2007, pp. 7181.
Marescotti Luca, Mascione Maria, “Letture del paesaggio per la pianificazione” in: Casonato Camilla, Salerno Rossella (a cura di), Paesaggi culturali. Cultural Landscape, rappresentazioni. Esperienze. Prospettive, Gangemi editore, Roma, 2008, pp. 123130.
Luca Marescotti, “Patrimonio y memoria. Planificar la conservación para la sustentabilidad y la identidad social”, in: Revista de Arquitectura (numero monografico: Ser Sustentable III) n.250, agosto 2013, pp. 8489.
e poi avevo scritto ma non è ancora pubblicato:
Esperienza umana, paesaggi della biosfera, urbanistica (Redavalle, 10 settembre 2013) con risposte alle domande (3 dubbi e 11 risposte).
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
003 t bc-p_paesaggi_01
1. Scuola di specializzazione
in Beni Architettonici e del Paesaggio
coordinamento
TERRITORIO BENI CULTURALI PIANO
PER UN CONCETTO OPERATIVO DI PAESAGGIO
2. Luca Marescotti 2 / 84
L'infinito
(1819- Giacomo Leopardi)
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.
Il paesaggio della mente
Il paesaggio come riflessione sui tempi del mondo
3. IL TERRITORIO TRA PRASSI E TEORIA
Il paesaggio della mente
Il paesaggio come riflessione sui tempi
Delle ere geologiche, dell'apparizione umana
e delle sue azioni di trasformazione,
il paesaggio da naturale a artificiale attraverso
la pianificazione, la programmazione delle
attuazioni e la costruzione di opere private e
Luca Marescotti 3 / 84
pubbliche
4. Ambiente: città e territorio
Sviluppare l'uso della governance territoriale per un maggior
coordinamento strategico da condividere tra livelli di governo.
Intervenire sugli standard urbanistici in termini ambientali
(trasporti, sanità, scuola, permeabilità del suolo, riduzione
dell'isola di calore urbana,...).
Intervenire sulla certificazione energetica e ambientale delle città.
Intervenire sui regolamenti edilizi (classificazione energetica degli
Luca Marescotti 4 / 84
edifici).
5. Feluche sul Nilo: un paesaggio turistico? Uno sfondo?
Un palcoscenico per le vacanze?
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6. Carlo Scarpa, Tomba Brion, 1970- 1975 (Comune di
Altivole): il tempo della memoria
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8. Paesaggio come segno e disegno
Paesaggio come segno e disegno
espressione di elementi sociali ambientali economici. Dal
paesaggio toscano (paesaggio disegnato nei secoli, come
era letto anche da Lorenzetti nel Palazzo di Siena con gli
effetti del buon governo)
Azioni di diffusione della conoscenza e della fruizione
Luca Marescotti 8 / 84
del paesaggio
azioni non puramente finanziarie, chiarezza degli obiettivi,
distinzione tra investimento produttivo, investimento culturale
e speculazione finanziaria.
9. Definire il contesto
Analisi quali analisi?
della città in che termini?
e del territorio per quali fini?
Difesa da che cosa?
e recupero di che cosa?
urbanistico che cosa è l'urbanistica?
dell’ambiente che cosa è l'ambiente?
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10. Dalla definizione di architettura a quella di
urbanistica
Luca Marescotti 10 / 84
Vitruvio
Leon Battista Alberti
William Morris
Adolf Loos
Le Corbusier
queste definizioni sono equivalenti?
Che cosa è l'architettura?
Che cosa sono l'architettura e il paesaggio?
11. Dalla definizione di architettura a quella di
urbanistica
“Se in un bosco troviamo un tumulo, lungo sei piedi
e largo tre, disposto con la pala forma di piramide,
ci facciamo seri e qualcosa dice dentro di noi: qui è
sepolto qualcuno. Questa è architettura.”
(in “Architettura”, 1910; riportato in Adolf Loos, Parole nel vuoto, Milano, Adelfi, 1972,
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pp.255.)
COMMENTI?
12. PAESAGGIO - AMBIENTE
CIÒ CHE VEDIAMO
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Insieme // oppure
IL CONTESTO IN CUI VIVIAMO
14. PAESAGGIO - AMBIENTE
Il paesaggio assume altre dimensioni.
Il paesaggio è il territorio,
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anzi
una molteplicità di paesaggi sta
inscritta nel territorio,
e sono tutti paesaggi culturali.
Il paesaggio appartiene
all'ambiente, alla biosfera.
15. Urbanistica=funzione dello Stato
L'urbanistica regola modi e forme d’insediamento delle
attività umane in funzione dei molteplici obbiettivi della
Luca Marescotti 15 / 84
collettività.
Riconoscimento dei beni culturali in quanto la dimensione
culturale di quel bene costituisce una risorsa all’interno di un
progetto collettivo.
Elementi generali della “logica” dell'urbanistica per la
conservazione.
16. Urbanistica=funzione dello Stato
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Prima tematica
processo istituzionale, sociale, culturale e disciplinare (nella
storia) con cui l'urbanistica assume un ruolo positivo nel
riconoscimento e nella conservazione del passato.
Seconda tematica
valore dei centri storici e pressioni per la loro conservazione:
giustificazioni per l’azione pubblica di tutela e
condizionamenti della domanda di mercato di testimonianze
del passato.
17. Urbanistica=funzione dello Stato
Luca Marescotti 17 / 84
terza tematica
territorio come insieme integrato e unitario della
organizzazione delle attività umane. L'ecologia applicata
all'urbanistica supera gli artificiali confini tra bene
ambientale, bene culturale e bene storico. Il contesto non è
più la cornice del singolo bene, ma l'ambiente i cui valori
traspaiono solo se si raffina il seguente processo
conoscitivo.
19. PERCEZIONE
definizioni da un dizionario ...
1 (filos. , psicol.) atto della coscienza con cui si acquista
consapevolezza di un oggetto esterno attraverso l'interpretazione
degli stimoli sensoriali che da esso provengono o mediante un
procedimento intuitivo; per estensione, la facoltà e l'attività del
percepire: la percezione di un odore, di un sapore; la percezione
del caldo, del freddo | percezione subliminale, quella di cui il
soggetto non è consapevole, perché si verifica sul piano
Luca Marescotti 19 / 84
inconscio
2 (estens.) sensazione, intuizione: avere la percezione di un
pericolo imminente
3 (ant.) esazione, riscossione.
21. Quanti paesaggi
Un sistema difensivo:
quante risorse per difendere il proprio lavoro?
quante risorse per governare la manodopera?
quante risorse per appropriarsi e mantenere un potere?
Un valore individuale di potere
che nella storia diviene un valore sociale e culturale.
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22. PROCESSI CONOSCITIVI
Bisogna superare l'approccio sensoriale,
occorre vedere e osservare, distinguere gli
oggetti:
solo sapendo si può vedere.
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23. PROCESSI CONOSCITIVI
Solo sapendo si può vedere,
solo conoscendo si possono attribuire
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valori,
solo nella fruizione i valori si
condividono.
24. PROCESSI CONOSCITIVI PER LA
CONSERVAZIONE
Processo di conservazione
pianificazione e progettazione = stessa logica e linguaggio
unitario, per motivare trasformazioni e protezione
ambientale e culturale. Esplicitare e rifondare i riferimenti
teorici dell'urbanistica per la conservazione, modificando la
pratica dei piani urbanistici e degli strumenti istituzionali:
- il rapporto fra criteri e procedure di analisi e determinazioni
del piano urbanistico;
- la definizione di obiettivi e di modalità di applicazione delle
tecniche d’intervento e delle forme di piano.
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25. PROCESSI CONOSCITIVI PER LA
CONSERVAZIONE: dai concetti alle norme
A partire da questi aspetti la capacità di
lettura e di analisi del paesaggio come
documento materiale della storia, ma anche
come manifesto delle risorse per le
generazioni future diviene strumento
operativo essenziale.
La questione da risolvere sarà il passaggio
dai concetti alle norme.
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26. PROCESSI CONOSCITIVI PER LA
CONSERVAZIONE: dai concetti alle norme
Il paesaggio mostra e allo stesso tempo cela l'unione intrinseca tra
territorio, ambiente e viventi.
Mostra, perché la visione è sintesi delle trasformazioni, delle dinamiche
che nel tempo hanno conformato gli spazi.
Cela per l'abitudine e per la lentezza delle trasformazioni rispetto alla
nostra vita delle trasformazioni, tanto che vivendo o forse sarebbe meglio
“subendo” pian piano le trasformazioni, non ricordiamo il passato, delle
città e del territorio.
Perché infatti la maggior parte di noi subisce le trasformazioni, viviamo nel
paesaggio come in un palcoscenico, deleghiamo la nostra aria , la nostra
acqua il nostro suolo a decisioni prese senza interrogarci.
Ancora due domande: la Terra è di tutti? E la terra, anche?
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27. Costituzione italiana - 27.12.1947
testo aggiornato
IL CAPO PROVVISORIO DELLO STATO
vista la deliberazione dell'Assemblea Costituente, che nella seduta del 22
dicembre 1947 ha approvato la Costituzione della Repubblica Italiana;
vista la XVIII disposizione finale della Costituzione;
promulga
la Costituzione della Repubblica Italiana nel seguente testo:
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(...)
articolo 9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e
la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico
della Nazione.
(…)
28. Il paesaggio è il territorio
Il paesaggio è l'ambiente
Il paesaggio è il territorio
anzi, i paesaggi sono nel territorio
e sono tutti paesaggi culturali
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29. Perché sono paesaggi culturali?
Perché sono espressione di differenti civiltà, perché
sono il prodotto dell'uso del territorio e dell'ambiente
da parte dell'uomo, dai tempi antichi
ai tempi contemporanei
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30. Cultura, conoscenza, paesaggio
In un paesaggio ci sono più paesaggi,
è come una cornice riempita di cultura, un
insieme di conoscenze che si fondano su campi
disciplinari diversi.
Ma esiste un limite
si vede ciò che si conosce.
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35. Diversità dei punti di vista
Spazio e movimento
Il paesaggio è vissuto, è attraversato, la sua percezione
cambia nell’attraversamento, nel passaggio
nel movimento dell'osservatore.
Osservazione
Ciascun punto di vista fornisce elementi nuovi alla
pianificazione.
Visione
Nel paesaggio si sottende una visione da lontano e di
insieme, ove gli elementi singolari acquistano
significato nel contesto, si riconoscono/distinguono, ma
non sono isolati.
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36. Istanbul dalla collina ee iill cciimmiitteerroo iissllaammiiccoo ssuull CCoorrnnoo dd’’OOrroo ((vveerrssoo llaa
MMoosscchheeaa ddii EEyyüüpp))..
IIttaalliiaa,, LLaanngghhiirraannoo,, iill ccaasstteelllloo ddii TToorrrreecchhiiaarraa nneell ppaaeessaaggggiioo ee iill ppaaeessaaggggiioo ddaall ccaasstteelllloo
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37. Diversità dei punti di vista
Italia, Oltrepò - Vigneti Italia, Oltrepò - quata 8.000 m
Il paesaggio della pianura Padana: le colline dell'Oltrepo Pavese e
il Monte Penice tra inquinamento e tipologia di coltura dei vigneti.
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38. Diversità dei punti di vista
Italia, Oltrepò - Vigneti erbati Italia, Oltrepò – Erosione in vigneti a
Il paesaggio della pianura Padana: le colline dell'Oltrepo Pavese tra
tipologia di coltura dei vigneti ed erosione del suolo.
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ritocchino e fresati
39. Diversità dei modi di produzione economica
Guatemala, città Maya di Tikal Grecia, Matala (Creta)
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40. Diversità dei modi di produzione economica
Italia, Naviglio Martesana (Inzago) Italia, argini del Po (Zibello)
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