1. Oggetto nato in seguito alla nascita del tramezzino,ovvero dopo il 1925 a Torino.
Solitamente fatto di plastica,dotato di apertura richiudibile,forma di un triangolo
rettangolo.
2. Il tramezzino è un panino triangolare costituito da due fette di pancarré,alle quali
spesso si è tolta la crosta,farcite con salumi, formaggio, verdure o altro; noto è il
tramezzino veneto, mentre le sue origini sono torinesi. Il termine invece, diminutivo
di tra-mezzo, fu coniato da Gabriele D'Annunzio, che lo creò per sostituire la parola
inglese sandwich. La ricetta più comune lo prevede freddo, ma esiste anche la
variante scaldata.
La paternità del tramezzino si deve al Caffè Mulassano di Piazza Castello a Torino
che, nel 1925, inventò questa versione italiana del suo parente inglese, il piccolo
tea sandwich fatto per essere consumato in un paio di bocconi all'ora del tè.
John Montagu: questo nome, senza altre precisazioni, non suggerirà probabilmente
nulla di speciale, tantomeno a livello culinario. In realtà, se si aggiunge che questo
militare, ammiraglio e diplomatico britannico vissuto tra il 1718 e il 1792 era anche
conte di Sandwich, si capisce qualcosa di più. Montagu è considerato infatti
l’inventore del sandwich, o tramezzino, una preparazione semplice ma di grande
successo.
Montagu era anche un grande appassionato di carte e si cimentava in partite
lunghissime. Nel corso di una di queste, ordinò dell’arrosto freddo servito tra due
fette di pane senza crosta, così da non interrompere il gioco e cenare allo stesso
tempo. Le altre persone che stavano a giocando a carte furono non poco colpiti da
quella richiesta e pretesero che venisse loro servita la stessa pietanza.
3. La principale affermazione di questo cibo nel Belpaese si è avuta senza
dubbio nella città di Venezia: il clima umido di quest’ultima rende particolare
il sapore, con il pane ancora più morbido. Il tipico accompagnamento,
infine, è rappresentato dallo spritz a base di acqua gassata, vino bianco,
ghiaccio, limone e, a scelta, bitter o Aperol.
4. La sicurezza alimentare è intesa nella sua accezione più ampia come la possibilità di garantire in
modo costante e generalizzato acqua ed alimenti per soddisfare il fabbisogno energetico di cui
l'organismo necessita per la sopravvivenza e la vita, in adeguate condizioni igieniche. La
definizione comunemente accettata a livello internazionale è quella elaborata al World Food
Summit nel 1996 secondo la quale essa descrive una situazione in cui: “tutte le persone, in ogni
momento, hanno accesso fisico, sociale ed economico ad alimenti sufficienti, sicuri e nutrienti che
garantiscano le loro necessità e preferenze alimentari per condurre una vita attiva e sana” .
Dal punto di vista prettamente sanitario la sicurezza alimentare è intesa anche come sicurezza
igienico-sanitaria degli alimenti e dei mangimi nell'ottica di filiera integrata ambientale .
Dal punto di vista economico-sociale, laddove le condizioni di base della popolazione sono
caratterizzate da forte rischio di denutrizione, per sicurezza alimentare si intendono primariamente
le misure che assicurano la copertura delle esigenze delle popolazioni da un raccolto all'altro, con
un sufficiente livello di scorte per le evenienze negative. Nei paesi in cui il pericolo di carestie
generalizzate è basso, le problematiche di sicurezza alimentare sono prevalentemente di tipo
qualitativo (igiene alimentare). Il concetto di sicurezza alimentare come possibilità di garantire cibo
e acqua alle popolazioni è strettamente collegato con quello di sovranità alimentare.
L'Università degli Studi di Padova offre la possibilità di intraprendere un percorso di studi in questa
disciplina, attraverso un corso di laurea triennale denominato "Sicurezza igienico-sanitaria degli
alimenti".
5. La legge n. 283 del 1962 permetteva di perseguire frodi e sofisticazioni alimentari vigilando per
tutelare la salute pubblica. Circa quaranta anni dopo la strategia integrata dell’Unione Europea in
materia di sicurezza alimentare ha individuato come primario lo stesso obiettivo: garantire che al
consumatore arrivino alimenti “sicuri”. Il percorso che conduce alla sicurezza alimentare è
complesso e implica la partecipazione attiva di tutti gli attori della filiera alimentare, consumatore
compreso.
Le norme fondamentali europee, per quanto concerne la regolamentazione dei mangimi e degli
alimenti, sono contenute nel regolamento CE n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio,
del 28 gennaio 2002, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare,
istituisce l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), fissa procedure nel campo della
sicurezza alimentare ed è il fulcro da cui discende un intero “pacchetto” di regolamenti comunitari
(reg. CE n. 852/2004, reg. CE n. 853/2004, reg. CE n. 854/2004).
Il regolamento CE n. 882/2004 rappresenta la norma quadro per l’organizzazione dei controlli
ufficiali in materia di alimenti, mangimi, salute e benessere degli animali.
Controlli che devono essere effettuati periodicamente, in base ad una valutazione dei rischi e con
frequenza appropriata, per raggiungere gli obiettivi definiti dal regolamento.
6. La surgelazione è un trattamento che consente la conservazione di derrate alimentari per
lungo tempo portando la temperatura a -18 °C. Si differenzia dal congelamento sia per
temperature che tempi d'applicazione del trattamento.
Il surgelamento rallenta il deterioramento del cibo e, sebbene possa fermare il proliferare di
microorganismi, non necessariamente li uccide. Molti processi enzimatici sono soltanto
rallentati dal freddo. Quindi è consuetudine interrompere l'attività enzimatica prima del
surgelamento, attraverso blanching (scottatura) oppure con additivi (mai conservanti, proibiti
per legge).
7. Il fast food (espressione inglese traducibile letteralmente come "cibo veloce") è un tipo di
ristorazione di origine e principale diffusione nei Paesi anglosassoni, veloce da cucinare e
consumare, economica e con servizio ridotto al minimo.
Questa cucina è costituita principalmente da hamburger, hot dog, cotolette, patate fritte,
pizze, sandwich ma anche da altri cibi derivati da cucine etniche come la cipolla fritta e il
kebab, e suggerisce l'uso massiccio di diverse salse come senape, maionese e ketchup. Il
fast food è in genere caratterizzato da un costo relativamente modesto, dall'uniformità del
servizio offerto e dall'ampia diffusione dei punti vendita.
Il modello alimentare proposto dai fast food coinvolge prevalentemente fasce più giovani ma
anche una quota crescente di adulti per motivi essenzialmente legati ai ritmi lavorativi ed
economici. Il fast food è spesso considerato sinonimo di cattiva alimentazione, sia perché
costituito da pasti consumati in fretta, anche in piedi o in auto, sia per la cattiva qualità e
varietà degli ingredienti e per l'abbondanza di elementi fritti, grassi, salati e zuccherati.
I cibi normalmente rientranti nel fast food, come burgers, patatine, pollo fritto, vengono
classificati tra quelli ad elevato contenuto di grassi e/o zuccheri raffinati e/o con basso
contenuto di fibre ed in quanto tali, specialmente se consumati frequentemente o in porzioni
abbondanti, aumentano il rischio di obesità, che aumenta il rischio di cancro. Elevati consumi
di fast food sono predittori di elevati livelli di colesterolo, importante fattore di rischio per
infarto, ictus e malattie del sistema cardiocircolatorio.
9. Il legno è il tessuto vegetale che costituisce il fusto di tutte le
piante aventi crescita secondaria (alberi, arbusti, liane ed alcune
erbe).
10. Le materie plastiche sono materiali organici a elevato peso molecolare, cioè
costituite da molecole con una catena molto lunga (macromolecole), che
determinano in modo essenziale il quadro specifico delle caratteristiche dei
materiali stessi.
Possono essere costituite da polimeri puri o miscelati con additivi o cariche
varie. I polimeri più comuni sono prodotti a partire da sostanze derivate dal
petrolio, ma vi sono anche materie plastiche sviluppate partendo da altre
fonti.
11. La carta è un materiale igroscopico, costituito da materie prime
prevalentemente vegetali, unite per feltrazione ed essiccate. Si
presenta nella forma di fogli sottili. Può essere arricchito da
collanti, cariche minerali, coloranti e diversi additivi.
12. Tetra Pak è un'azienda multinazionale svedese
che produce sistemi integrati per il trattamento
ed il confezionamento di alimenti. È stata
fondata nel 1951 a Lund, in Svezia, da Ruben
Rausing. L'azienda fa parte del gruppo Tetra
Laval.