3. Cronologia
1700 UK
John Montagu inventa il
tramezzino.
1800 UK
Duchessa di Bedford ne
fa largo uso.
1925 Torino, Italia
Il Caffè Mulassano è
il primo a portare il
tramezzino in Italia.
1937 USA
La catena di fast food
McDonalds nasce e si
pone il problema del
contenitore.
4. Invenzione
La paternità del tramezzino viene
attribuita all’ammiraglio e diplomatico
britannico John Montagu. Si racconta,
purtroppo senza accertarne la
veridicità, che l’ammiraglio, impegnato
in una delle sue solite lunghe partite a
carte con dei conoscenti e, giunta l’ora
di cenare l’ammiraglio chiese al cuoco
che l’arrosto gli venisse servito tra due
fette di pane senza crosta per evitare
di interrompere il gioco in corso. Gli
invitati ordinarono, stupiti da tale
scelta, lo stesso dell’ammiraglio.
APPROFONDIMENTO
Fonte: I miei Tramezzini, Alessandro Coppo [ISBN
9788899091705]
5. Diffusione
Da qua il piatto prese
sempre più piede. Un
grande contributo alla
sua diffusione lo diede
la duchessa di Bedford
che nel 1800 iniziò ad
usarlo come
intramezzo tra i due
pasti, insieme al thè
delle cinque.
APPROFONDIMENTO
Fonte: taccuinistorici.it
6. Italia
Il concetto di tramezzino venne
introdotto in Italia dal Caffè
Mulassano di Torino che
preparò nel 1925 il primo
tramezzino. Il termine
“tramezzino” venne coniato lo
stesso anno da Gabriele
D’Annunzio che tradusse il
poco italiano termine
“sandwich” con il termine che
usiamo oggi quotidianamente.
APPROFONDIMENTO
Fonte: tastingtheworld.it
7. I fast food e l’avvento dei contenitori
Nel 1937 sorse il primo McDonalds in America. Fu il primo
vero fast food come lo intendiamo noi oggi. La caratteristica
principale del fast food è espressa anche dallo stesso nome:
si mangia velocemente. Questo è causato dalle sempre più
brevi pause che hanno i lavoratori per mangiare.
Le sfide da risolvere furono varie (per esempio come cuocere
il cibo così velocemente, cosa proporre per essere mangiato
velocemente, ecc.). Tra queste c’era anche quella della
conservazione dello stesso cibo e dell’eventuale trasporto.
A questo scopo furono inventati contenitori (Generici o
specifici) per i vari viveri. Tra questi compare proprio il
portatramezzino, inventato con lo scopo di poter facilmente
conservare, trasportare e mangiare il tramezzino.
8. Tipi di portatramezzino
Esistono due tipi di portatramezzino: i contenitori riutilizzabili che
portano cibo fatto da casa oppure portatramezzini usa-e-getta
ovvero contenitori di plastica venduti contenendo il tramezzino.
Da specificare è che i portatramezzini riutilizzabili sono utilizzati
anche come contenitori per altri alimenti.
Porta tramezzino usa
e getta
Riutilizzabile
10. Carta
La carta è un materiale, costituito da materie prime prevalentemente vegetali,
unite per feltrazione ed essiccate. Si presenta nella forma di fogli sottili. Può
essere arricchito da collanti, cariche minerali, coloranti e diversi additivi.
in sintesi il processo di fabbricazione consiste in vari stadi che portano alla
formazione della carta a partire dal legno. I principali stadi sono:
● Preparazione delle fibre: spappolamento
● Sbiancamento
● Formazione del foglio e pressatura
● Trattamenti superficiali vari
● Essiccamento.
APPROFONDIMENTO
Fonte: wikipedia.org
11. Cartone
Il cartone è un materiale cartaceo particolarmente spesso e pesante, costituito da uno
strato ondulato centrale e due fogli piani laterali.
Le sue origini risalgono alla Cina del XV secolo, mentre nel 1817 in Inghilterra furono
vendute le prime scatole di cartone commerciali.
Il confine tra carta e cartone è convenzionalmente posto a 224 g/m² con uno spessore di
almeno 175 µm; le proprietà meccaniche e ottiche del cartone sono specificate dallo
standard ISO 5651:1989.
APPROFONDIMENTO
Fonte: wikipedia.org
12. Plastica
Le materie plastiche sono materiali organici a elevato peso molecolare, cioè costituite
da molecole con una catena molto lunga (macromolecole), che determinano in modo
essenziale il quadro specifico delle caratteristiche dei materiali stessi.
Possono essere costituite da polimeri puri o miscelati con additivi o cariche varie. I
polimeri più comuni sono prodotti a partire da sostanze derivate dal petrolio, ma vi
sono anche materie plastiche sviluppate partendo da altre fonti.
APPROFONDIMENTO
Fonte: wikipedia.org
13. Pellicola
La pellicola alimentare (o anche pellicola per alimenti o pellicola estensibile per il confezionamento
alimentare) è uno strato sottilissimo di materiale plastico usato per avvolgere porzioni di cibo
proteggendole dal contatto con l'aria e contribuendo così a conservarne nel tempo sapore, profumo e
consistenza.
Le prime pellicole per alimenti vennero prodotte utilizzando il cellophane, un materiale plastico
trasparente la cui sintesi fu scoperta all'inizio del XX secolo. Nei decenni successivi ad esso vennero
affiancati, per la produzione di pellicole alimentari, vari altri polimeri organici come il polietilene. A
partire dagli anni Trenta del Novecento si cominciò a produrre il PVC, che nella restante parte del XX
secolo ebbe il predominio tra i materiali utilizzati allo scopo grazie alla sua economicità e alla facilità
d'uso.
APPROFONDIMENTO
Fonte: wikipedia.org
14. Alluminio
L’alluminio può contenere sia liquidi che solidi. La lattina è un contenitore per liquidi a tenuta
ermetica tipicamente non richiudibile che può essere costituito di diversi materiali metallici
come alluminio o lamiera di ferro stagnata. La lamiera di ferro stagnata, detta anche latta, è
stato il primo materiale utilizzato e da ciò deriva il nome italiano.
APPROFONDIMENTO
Fonte: wikipedia.org
15. Tetrapack
Tetra Pak è un'azienda multinazionale svedese che produce sistemi integrati per il trattamento ed il
confezionamento di alimenti. È stata fondata nel 1951 a Lund, in Svezia, da Ruben Rausing. L'azienda fa
parte del gruppo Tetra Laval.
Il primo prodotto di Tetra Pak è stato un contenitore di cartoncino usato per conservare e trasportare il latte.
Fu chiamato Tetra Classic. Ruben Rausing aveva lavorato sul progetto fin dal 1943 e nel 1950 aveva
perfezionato la tecnica per rendere questo tipo di contenitore assolutamente impenetrabile all'aria, utilizzando
un sistema di rivestimento plastico della carta. Questi primi contenitori avevano la forma di tetraedri (solidi a
quattro facce) e da essi è nato il nome dell'azienda. Nel 1952 fu lanciato il primo contenitore Tetra Classic e,
più tardi, nel 1963 l'azienda introdusse il Tetra Brik, un contenitore di forma rettangolare rivestito al suo
interno con un materiale impenetrabile dalle sostanze in forma liquida
APPROFONDIMENTO
Fonte: wikipedia.org
16. Carta forno
La carta da forno è la carta impermeabile usata per cucinare cibi in forno evitando così che si attacchino
alla placca da forno; permette in questo modo di rinunciare all'uso di grassi come la margarina ed il
burro; resiste in genere a temperature fino a 250 gradi ma il consiglio, secondo gli esperti, è di non
oltrepassare i 220 °C, temperatura oltre la quale potrebbe contaminare l'alimento con sostanze
indesiderate.
Può trattarsi di una carta semplicemente rivestita di silicone (in genere le gomme siliconiche hanno la
peculiarità di essere notevolmente resistenti al calore e agli attacchi chimici), oppure di carta simile a
pergamena ottenuta in un bagno a base di agenti chimici come l'acido solforico.
Chi immette in commercio una carta da forno, così come qualsiasi altro oggetto destinato ad entrare in
contatto con alimenti, è tenuto a rilasciare una dichiarazione sulla sicurezza, in modo da certificare che il
prodotto contenga solo sostanze ammesse dalla legge.
APPROFONDIMENTO
Fonte: wikipedia.org
17. Normative
Sono definiti "materiali e oggetti a contatto con gli alimenti" (MOCA) quei
materiali e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti. I MOCA
sono disciplinati sia da provvedimenti nazionali che europei.
Per quanto riguarda la disciplina comunitaria il
Regolamento (CE) n. 1935/2004 (norma quadro) stabilisce i requisiti
generali cui devono rispondere tutti i materiali ed oggetti in questione,
mentre misure specifiche contengono disposizioni dettagliate per i singoli
materiali (materie plastiche, ceramiche etc). Laddove non esistano leggi
UE specifiche, gli Stati membri possono stabilire misure nazionali.
In particolare il regolamento stabilisce che tutti i materiali ed oggetti
devono essere prodotti conformemente alle buone pratiche di
fabbricazione e, in condizioni d’impiego normale o prevedibile, non
devono trasferire agli alimenti componenti in quantità tale da:
●
costituire un pericolo per la salute umana
●
comportare una modifica inaccettabile della composizione dei prodotti
alimentari
●
comportare un deterioramento delle caratteristiche organolettiche.
APPROFONDIMENTO
Fonte: salute.gov.it
18. Conservazione
La congelazione e la surgelazione non sono
attuabili con i tramezzini.
La conservazione è, invece, l’unica possibilità per i
tramezzini commerciali. Questa viene attuata in
diversi modi, spesso con l’aggiunta di conservanti
nei vari ingredienti dello stesso (Soprattutto nella
maionese ove presente). Il problema spesso
sollevato dai vari contestanti sono che spesso sono
creati chimicamente, ciò nuocerebbe alla salute
dell’individuo.
La sensibilizzazione in materia è stata spesso fatta
e, difatti, le vendite di tramezzini commerciali non
sono molto alte.
I rischi dei conservanti chimici sono molto ben
indicati
sul sito web della Associazione Italiana per la Ricerca del Cancro
(AIRC).
APPROFONDIMENTO
Fonte: wikipedia.org
19. Curiosità
Il Tramezzino si diffuse in Italia
soprattutto nel Veneto e, in
particolare, a Venezia. Il
tramezzino assunse una
particolare variante proprio a
Venezia dove viene
tradizionalmente imbottito fino
a che non ottiene una forma a
semicerchio. Il tramezzino in
questa città ha anche un
sapore migliore poiché
l’umidità permette di avere un
pane molto morbido, in sintonia
col suo contenuto.
APPROFONDIMENTO
Fonte: negroni.com
20. Il pane utilizzato usualmente nei tramezzini è il pancarré.
Come molte tradizioni, piatti tipici, luoghi e simboli di questo bellissimo paese anche la nascita
del pancarrè è legata ad una leggenda. In questo caso in realtà, più che di una leggenda, si
tratta di un misto di eventi storici, personaggi realmente esistiti e storie popolari.
L’ultimo Boia di Torino è vissuto nella prima metà dell’800 e si chiamava Piero Pantoni. A
quell’epoca il suo stipendio annuale era di circa 2.000 lire, una cifra davvero considerevole se
pensiamo che un professore universitario arrivava appena alla metà. In più al boia venivano dati
dei bonus, a seconda del servizio che gli veniva richiesto dalle autorità per eseguire la pena
massima, che andava da 21 lire per una impiccagione a 36 lire per uno squartamento.
I boia di Torino abitavano tutti in una casa in via Franco Bonelli e in genere non si sposavano
poiché non ben voluti dal resto della popolazione (Pantoni fu uno dei pochi a trovare moglie).
Spesso gli abitanti non riuscivano proprio a sopportare il fatto di vivere vicino ad un uomo che
come lavoro uccideva le persone, benché fosse un servizio richiesto dall’amministrazione in
quanto la pena di morte era ancora in vigore.
Tra le tante “scortesie” che il popolo era solito riservare ai boia c’era quella dei panettieri che, in
segno di disprezzo, gli porgevano il pane al contrario. Da questo nasce probabilmente anche la
tradizione popolare di non mettere mai il pane a tavola capovolto, poiché si dice porti sfortuna. Il
boia, offeso dal comportamento dei panettieri della città, iniziò a protestare e si rivolse alle
autorità. Gli amministratori, per far terminare quella che ormai era diventata una tradizione dei
panettieri, emisero un’ordinanza che vietava formalmente questa pratica.
I panettieri, per aggirare la decisione delle autorità cittadine, inventarono un nuovo tipo di pane
che aveva più o meno la forma di un mattone. Il pancarré, uguale sotto e sopra, poteva essere
servito capovolto al boia senza che quest’ultimo potesse lamentarsi e segnalare l’accaduto alle
autorità. Nacque così il famoso Pancarré, il pane torinese che ha fatto il giro del mondo!