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Lord Sandwich IV invenzione del Sandwich : L’idea di mangiare un pasto racchiuso tra
due fette di pane è probabilmente antica quanto il pane stesso, ma la variante che conosciamo come
sandwich o tramezzino ha un’origine più recente.
Risale infatti al 1700 il nome inglese di questo panino, e si deve a John Montagu, quarto conte di
Sandwich. Uomo politico e appassionato giocatore di carte, durante una partita, Montagu chiese a uno
dei suoi servitori di portargli dell’arrosto freddo tra due fette di pane morbido senza crosta, in modo da
poter cenare senza dover abbandonare il tavolo da gioco; l’idea piacque anche ai suoi compagni di
gioco, che chiesero di avere “lo stesso di Sandwich”.
In questo modo il signor Montagu inventò una nuova variante di snack, in maniera del tutto casuale,
rivoluzionando il modo di mangiare fino ad oggi.
Invenzione del Tè, Duchessa Stanhope: Il tè viene introdotto in
Inghilterra nel 1657 da Thomas Garway, proprietario di una nota caffetteria
di Londra. La Compagnia inglese delle Indie orientali comincia ad importarlo
regolarmente a partire dal 1669 e la passione per la profumata bevanda si
spande a macchia d’olio.
Ci sono tre ipotesi sull’invenzione del te:
La prima vuole che la tradizione del te abbia fatto il suo ingresso a
Buckingham Palace con la festa per l’incoronazione della Regina Vittoria nel
1838.
Un’altra versione molto più antica dà tutto il merito a Caterina di Braganza, moglie di Re Carlo
secondo che avrebbe portato l’abitudine del te pomeridiano dal Portogallo nel 1662.
La vera creatrice del “tè del pomeriggio” sembra essere Anne Mary Stanhope, duchessa di Bradford.
La Duchessa ospite nel 1840 del Castello di Belvoir, nel Leicestershire, non ce la fa proprio ad
aspettare le 20.30, orario abituale della cena, così si inventa un nuovo pasto intermedio in cui si beve
tè e si servono spuntini vari
Caffè Mulassano invenzione del Tramezzino: In Italia, invece, l’origine del tramezzino si
deve, tradizionalmente, al Caffè Mulassano di Torino
dove assunse una forma leggermente diversa da
quello inglese: triangolare invece che quadrata.
Se l’invenzione del sandwich fu casuale la sua
diffusione nei caffè in italia fu naturale perché quei
luoghi di ritrovo erano assiduamente frequentati da
intellettuali e borghesi dell’epoca.
tant’è che tra questi
intellettuali vi fu Gabriele
D’Annunzio il quale lo
ribattezzò con il suo attuale
nome italiano: tramezzino, ovvero “tra-mezzo”.
La Surgelazione: La surgelazione è un trattamento che consente la conservazione di derrate
alimentari per lungo tempo portando la temperatura a -18°C. Si differenzia dal congelamento sia per
temperature che tempi d'applicazione del trattamento.
Il surgelamento rallenta il deterioramento del cibo e, sebbene possa fermare il proliferare di
microorganismi, non necessariamente li uccide.
Nel 1928, C. Birdseye sviluppò negli USA il primo sistema industriale di surgelamento a contatto, il
quale permetteva di ridurre drasticamente i tempi di surgelamento. La tecnica si sviluppò velocemente
e fu subito chiaro che più veloce era il congelamento degli alimenti migliore risultava la qualità del cibo
all'atto del suo utilizzo, anche molto tempo dopo il processo di surgelazione, addirittura fino a sei mesi.
Questo è stato possibile per via della
disponibilità diffusa della catena del freddo dal
luogo di produzione fino al momento del
consumo.
Plastica per uso Alimentare: Il
confezionamento degli alimenti ha una
importanza fondamentale in riferimento ad
almeno quattro aspetti della vita di un prodotto
alimentare industriale: il contenimento, la
conservazione, la commercializzazione ed il
trasporto.
Contenimento: se il prodotto è liquido (latte) o comunque fluido (budino), oppure in polvere (farina) o
composto di piccole parti che devono necessariamente essere tenute assieme (biscotti), se non ha
una struttura rigida (bistecca), l'imballaggio è indispensabile per contenere e sostenere la quantità di
prodotto che costituisce l'unità di vendita.
Conservazione: si può considerare il confezionamento come un metodo di conservazione, finalizzato
quindi ad un prolungamento della vita del prodotto ai fini della commercializzazione, anche se solo in
casi particolari è una condizione sufficiente. Nella grande generalità dei casi un idoneo
confezionamento è sussidiario ad una tecnica (congelamento, surgelazione, disidratazione,
pastorizzazione, sterilizzazione, ecc.) che rende inefficaci eventuali processi di alterazione del
prodotto: in questi casi l'imballaggio serve da barriera per garantire la permanenza della situazione
virtuosa ottenuta con il processo applicato.
Commercializzazione: l'imballaggio determina l'unità di vendita (oltre alle eventuali sub-unità), accoglie
tutte le informazioni necessarie ad una corretta identificazione merceologica del prodotto, ad una
conoscenza delle sue caratteristiche fisiche e nutrizionali, delle
modalità di conservazione e di utilizzo, dei termini di scadenza,
all'individuazione del produttore e del commercializzatore, oltre
ad ospitare immagini e colori suggestivi per l'acquisto.
Trasporto: i prodotti finiti presenti nel magazzino-spedizioni
dell'industria di produzione, così come le materie prime in
entrata, devono avere un allestimento tale da poter essere
gestiti/e (carico, scarico, stivaggio) con la massima efficienza, e
l'imballaggio finale, costituito di unità di grandi dimensioni e
forme regolari, consente l'utilizzo economico degli opportuni
mezzi meccanici (carrelli, nastri, containers, ecc.)
Normativa sui materiali:
L’articolo 11 della Legge del 1962, n. 283 demanda al Ministro della salute il compito di
fissare con proprio decreto le condizioni, limitazioni e tolleranze di impiego per le sostanze che
possono essere cedute dagli imballaggi, dai recipienti e dagli utensili ai prodotti alimentari.
Questa previsione è stata sostituita dall’art. 3 del D.P.R. n. 777/1982 e, in seguito, dall’art.
3 del D. Lgs. 25 gennaio 1992, n. 108 riguardante l’attuazione della Direttiva 89/109/CEE
concernente i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari, che
ribadisce la podestà del Ministro della salute, sentito il Consiglio Superiore di Sanità, di
regolamentare i materiali e gli oggetti idonei a venire in contatto con gli alimenti.
Sitografia:
Sandwich https://it.wikipedia.org/wiki/Sandwich
Montague https://it.wikipedia.org/wiki/John_Montagu,_IV_
conte_di_Sandwich
Duchessa
Stanhope
http://www.filicoriblog.com/la-tradizione-del-te-
delle-cinque-inglese/
Altre fonti http://www.recensito.net/index.php?
option=com_content&view=article&id=8290:dal-
pane-azzimo-al-sandwich-la-storia-curiosa-del-
panino-imbottito&catid=15&Itemid=126
Plastica http://www.corepla.it/la-storia-della-plastica
Carta e
Cartone
https://it.wikipedia.org/wiki/Imballaggio#Imball
aggio_alimentare
Surgelazio
ne
https://it.wikipedia.org/wiki/Surgelazione
Normativa: http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?
id=1173&area=sicurezzaAlimentare&menu=chim
ica
Caratteristi
che
contenitori
http://www.deabyday.tv/cucina-e-ricette/abc-
della-cucina/guide/821/Come-conservare-bene-
gli-alimenti--I-contenitori.html
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  • 1. Lord Sandwich IV invenzione del Sandwich : L’idea di mangiare un pasto racchiuso tra due fette di pane è probabilmente antica quanto il pane stesso, ma la variante che conosciamo come sandwich o tramezzino ha un’origine più recente. Risale infatti al 1700 il nome inglese di questo panino, e si deve a John Montagu, quarto conte di Sandwich. Uomo politico e appassionato giocatore di carte, durante una partita, Montagu chiese a uno dei suoi servitori di portargli dell’arrosto freddo tra due fette di pane morbido senza crosta, in modo da poter cenare senza dover abbandonare il tavolo da gioco; l’idea piacque anche ai suoi compagni di gioco, che chiesero di avere “lo stesso di Sandwich”. In questo modo il signor Montagu inventò una nuova variante di snack, in maniera del tutto casuale, rivoluzionando il modo di mangiare fino ad oggi. Invenzione del Tè, Duchessa Stanhope: Il tè viene introdotto in Inghilterra nel 1657 da Thomas Garway, proprietario di una nota caffetteria di Londra. La Compagnia inglese delle Indie orientali comincia ad importarlo regolarmente a partire dal 1669 e la passione per la profumata bevanda si spande a macchia d’olio. Ci sono tre ipotesi sull’invenzione del te: La prima vuole che la tradizione del te abbia fatto il suo ingresso a Buckingham Palace con la festa per l’incoronazione della Regina Vittoria nel 1838. Un’altra versione molto più antica dà tutto il merito a Caterina di Braganza, moglie di Re Carlo secondo che avrebbe portato l’abitudine del te pomeridiano dal Portogallo nel 1662. La vera creatrice del “tè del pomeriggio” sembra essere Anne Mary Stanhope, duchessa di Bradford. La Duchessa ospite nel 1840 del Castello di Belvoir, nel Leicestershire, non ce la fa proprio ad aspettare le 20.30, orario abituale della cena, così si inventa un nuovo pasto intermedio in cui si beve tè e si servono spuntini vari Caffè Mulassano invenzione del Tramezzino: In Italia, invece, l’origine del tramezzino si deve, tradizionalmente, al Caffè Mulassano di Torino dove assunse una forma leggermente diversa da quello inglese: triangolare invece che quadrata. Se l’invenzione del sandwich fu casuale la sua diffusione nei caffè in italia fu naturale perché quei luoghi di ritrovo erano assiduamente frequentati da intellettuali e borghesi dell’epoca. tant’è che tra questi intellettuali vi fu Gabriele D’Annunzio il quale lo ribattezzò con il suo attuale nome italiano: tramezzino, ovvero “tra-mezzo”.
  • 2. La Surgelazione: La surgelazione è un trattamento che consente la conservazione di derrate alimentari per lungo tempo portando la temperatura a -18°C. Si differenzia dal congelamento sia per temperature che tempi d'applicazione del trattamento. Il surgelamento rallenta il deterioramento del cibo e, sebbene possa fermare il proliferare di microorganismi, non necessariamente li uccide. Nel 1928, C. Birdseye sviluppò negli USA il primo sistema industriale di surgelamento a contatto, il quale permetteva di ridurre drasticamente i tempi di surgelamento. La tecnica si sviluppò velocemente e fu subito chiaro che più veloce era il congelamento degli alimenti migliore risultava la qualità del cibo all'atto del suo utilizzo, anche molto tempo dopo il processo di surgelazione, addirittura fino a sei mesi. Questo è stato possibile per via della disponibilità diffusa della catena del freddo dal luogo di produzione fino al momento del consumo. Plastica per uso Alimentare: Il confezionamento degli alimenti ha una importanza fondamentale in riferimento ad almeno quattro aspetti della vita di un prodotto alimentare industriale: il contenimento, la conservazione, la commercializzazione ed il trasporto. Contenimento: se il prodotto è liquido (latte) o comunque fluido (budino), oppure in polvere (farina) o composto di piccole parti che devono necessariamente essere tenute assieme (biscotti), se non ha una struttura rigida (bistecca), l'imballaggio è indispensabile per contenere e sostenere la quantità di prodotto che costituisce l'unità di vendita. Conservazione: si può considerare il confezionamento come un metodo di conservazione, finalizzato quindi ad un prolungamento della vita del prodotto ai fini della commercializzazione, anche se solo in casi particolari è una condizione sufficiente. Nella grande generalità dei casi un idoneo confezionamento è sussidiario ad una tecnica (congelamento, surgelazione, disidratazione, pastorizzazione, sterilizzazione, ecc.) che rende inefficaci eventuali processi di alterazione del prodotto: in questi casi l'imballaggio serve da barriera per garantire la permanenza della situazione virtuosa ottenuta con il processo applicato. Commercializzazione: l'imballaggio determina l'unità di vendita (oltre alle eventuali sub-unità), accoglie tutte le informazioni necessarie ad una corretta identificazione merceologica del prodotto, ad una conoscenza delle sue caratteristiche fisiche e nutrizionali, delle modalità di conservazione e di utilizzo, dei termini di scadenza, all'individuazione del produttore e del commercializzatore, oltre ad ospitare immagini e colori suggestivi per l'acquisto. Trasporto: i prodotti finiti presenti nel magazzino-spedizioni dell'industria di produzione, così come le materie prime in entrata, devono avere un allestimento tale da poter essere gestiti/e (carico, scarico, stivaggio) con la massima efficienza, e l'imballaggio finale, costituito di unità di grandi dimensioni e forme regolari, consente l'utilizzo economico degli opportuni mezzi meccanici (carrelli, nastri, containers, ecc.)
  • 3. Normativa sui materiali: L’articolo 11 della Legge del 1962, n. 283 demanda al Ministro della salute il compito di fissare con proprio decreto le condizioni, limitazioni e tolleranze di impiego per le sostanze che possono essere cedute dagli imballaggi, dai recipienti e dagli utensili ai prodotti alimentari. Questa previsione è stata sostituita dall’art. 3 del D.P.R. n. 777/1982 e, in seguito, dall’art. 3 del D. Lgs. 25 gennaio 1992, n. 108 riguardante l’attuazione della Direttiva 89/109/CEE concernente i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari, che ribadisce la podestà del Ministro della salute, sentito il Consiglio Superiore di Sanità, di regolamentare i materiali e gli oggetti idonei a venire in contatto con gli alimenti. Sitografia: Sandwich https://it.wikipedia.org/wiki/Sandwich Montague https://it.wikipedia.org/wiki/John_Montagu,_IV_ conte_di_Sandwich Duchessa Stanhope http://www.filicoriblog.com/la-tradizione-del-te- delle-cinque-inglese/ Altre fonti http://www.recensito.net/index.php? option=com_content&view=article&id=8290:dal- pane-azzimo-al-sandwich-la-storia-curiosa-del- panino-imbottito&catid=15&Itemid=126 Plastica http://www.corepla.it/la-storia-della-plastica Carta e Cartone https://it.wikipedia.org/wiki/Imballaggio#Imball aggio_alimentare Surgelazio ne https://it.wikipedia.org/wiki/Surgelazione Normativa: http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp? id=1173&area=sicurezzaAlimentare&menu=chim ica Caratteristi che contenitori http://www.deabyday.tv/cucina-e-ricette/abc- della-cucina/guide/821/Come-conservare-bene- gli-alimenti--I-contenitori.html