Questa è una presentazione di Scienze riguardo le varietà allotropiche del ca...
Costituzione e democrazia
1. Costituzione e democrazia
La costituzione, per definizione, è l'atto che definisce la natura, la forma, la struttura,
l'attività e le regole fondamentali di un'organizzazione e che definisce l'ordinamento
giuridico di uno Stato di diritto. Sotto il profilo sociologico, è il frutto di secoli di
evoluzione storico-politica europea ed occidentale dalla quale deriva il diritto
costituzionale. Ciò che fa della costituzione un aspetto fondamentale è il fatto che si
caratterizzi come la legge fondamentale dello Stato italiano toccando infiniti punti
presenti nella vita di qualsiasi persona.
La costituzione si apre con 12 articoli che enunciano “Principi fondamentali” di cui il
primo è considerato il più importante dato che tratta delle basi che caratterizzano la
nostra convivenza civile basandosi sul fatto che il governo non può essere riservato
ad un unico individuo ma da più persone che si raffigurano nel ruolo dei
rappresentanti. Questa importante scelta risale al 2 giugno 1946 ed è stata presa
proprio dal popolo, unica vera e propria sovranità nella nostra Italia. Questo fa sì che
ogni scelta presa per il paese possa essere discussa, appunto, da effettivamente
tutto il paese, trovando un punto di vista che possa mettere d'accordo chiunque. La
sovranità popolare in questione prende il nome di democrazia per la quale, una volta
averne preso parte, bisogna considerare la volontà della maggioranza come volontà
generale.
La democrazia, come qualsiasi cosa, nel tempo è mutata e ha cambiato numerosi
aspetti, mantenendone però degli altri. Nelle antiche città greche, per esempio, si
aveva una sorta di democrazia in forma diretta dove i cittadini delle pólis potevano
essere convocati in assemblea tutte le volte che si dovevano prendere decisioni su
argomenti molto importanti. Successivamente, si aprirono numerose discussioni
riguardo la praticabilità della democrazia diretta, questo perché, non essendoci più la
schiavitù, molti uomini dovevano dedicarsi maggiormente alle proprie attività
lavorative per il proprio mantenimento e quello della famiglia, lasciando la politica in
secondo piano, dedicandole solo il tempo libero. Quindi, bisognava abbandonare la
concezione di democrazia diretta passando a una democrazia definita come
rappresentativa. La differenza da quella diretta è principalmente che oltre a tenere il
potere, i cittadini sono chiamati anche ad eleggere periodicamente dei
rappresentanti. Alla luce di ciò possiamo dire che nell’epoca moderna, tutte le
democrazie sono di questo tipo, ad esempio la Costituzione dato che riconosce la
sovranità detenuta dal popolo, esercitata appunto nei limiti della Costituzione.
Questo significa che il potere detenuto dal popolo comunque segue precise leggi,
non essendo quindi un potere totale e senza schemi, ciò che invece si identifica
nella dittatura.
Credo che questo sistema governativo sia l’ideale per qualsiasi tipo di stato affinché
ogni componente di quest’ultimo sia fiero, lieto nell’appartenervi ma soprattutto
2. partecipe alla decisione di ciò che è meglio per se stessi e per gli altri. Pensiamo alla
dittatura, la quale a prescindere dalla volontà di tutti, prende decisioni a discapito del
fatto che siano giuste o sbagliate, convenienti o meno. Con la democrazia è il popolo
a scegliere e governare, non sentendosi costretti e privati dei propri diritti e delle
proprie volontà.