SlideShare a Scribd company logo
1 of 79
Download to read offline
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
1 
TORNARE A CRESCERE: COME? Risultati dell’indagine di ascolto verso 111 mila imprese dell’area vasta di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini 
Rilevamento dati: ottobre-dicembre 2013 
Redazione primo rapporto: marzo 2014 
Revisione rapporto: settembre 2014
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
2 
Premessa 1 
Che cosa è «web economy» 
«La web economy è l’insieme delle imprese di ogni settore e dimensione che aumentano consapevolmente l’uso del web e della cultura digitale per rimodulare strategie e processi di business, modificando gli approcci tradizionali che descrivono invece perduranti perdite di valore e di clienti dopo sei anni di crisi strutturale.» 
http://www.webeconomyforum.it/portale/wef-blog/cosa-e-la-web-economy/
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
3 
Premessa 2 
Che cosa è il progetto 
WEF – Web Economy Forum 
Il progetto WEF – Web Economy Forum è un’iniziativa dello Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione promosso in collaborazione con le Camere di Commercio di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e il sostegno di importanti partner privati. 
WEF è un modello di intervento economico il cui scopo è realizzare un sistema condiviso di azioni online e offline di ascolto, ricerca e collaborazione, finalizzato a sua volta a sostenere nuovi scambi commerciali e innovazione digitale, coniugando le competenze delle imprese con le opportunità offerte dal web 2.0 e 2.5. 
http://www.webeconomyforum.it/portale/wef-blog/il-progetto-wef/
Indice 
1.Obiettivi e metodologia 
2.Identikit delle imprese 
3.Risultati 
A.Esperienze e proposte per il web 
B.Pratiche straordinarie per superare la crisi 
C.Domanda di beni, servizi e competenze per l’impresa 
4.Indicazioni finali di lavoro 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
4
I. OBIETTIVI E METODOLOGIA 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
5
Esperienze, competenze, relazioni 
Perché questa indagine? 
La ricerca “Tornare a crescere: come?” nasce come azione portante del progetto WEF Romagna sulla base delle seguenti assunzioni: 
•le imprese sono organizzazioni di persone, e le organizzazione di persone sono un giacimento di esperienze, competenze, proposte e relazioni di mercato; 
•le imprese sono lo strumento per tornare a crescere, perché sono le imprese che creano ricchezza e posti di lavoro; 
•dal 2010 sappiamo che anche in Italia le PMI online attive* (che hanno siti interoperabili e utilizzano il web come infrastruttura di collaborazione e business) crescono di più in fatturato (+1,2%), produttività (+34%), internazionalizzazione (+18%), occupazione (+ 14%) rispetto alle PMI online passive (con un sito web statico e non interoperabile) e offline (senza sito). 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
6 
* cfr. «Fattore Internet, Come internet sta trasformando l’economia italiana», a cura del Boston Consulting Group, 2011 (www.fattoreinternet.it) 
Territorio 
Imprese 
Persone 
Ricchezza e posti di lavoro 
Web, produttività, internazionalizzazione, occupazione 
1. Obiettivi e metodologia
Obiettivi 
Finalità della ricerca è ascoltare esperienze e opinioni dei responsabili delle imprese per conoscere e misurare: 
•qual è il loro rapporto con il web, cioè scopi, attività, risultati, soddisfazione, prospettive, proposte per fare meglio e sviluppare nuovo business e nuove relazioni 
•quali misure sono state adottate per far fronte alla crisi 
•quali beni, servizi e competenze sono necessari per crescere e sostenere lo sviluppo del territorio. 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
7 
1. Obiettivi e metodologia
Metodologia 
•Progetto di ricerca e piano di campionamento 
•Definizione universo di indagine > 111 mila imprese attive dell’Area Vasta di Romagna (fonte Registro delle Imprese fornito dalle Camere di Commercio di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini) 
•Selezione delle imprese > società di persone e di capitali 
•Estrazione casuale di un campione statisticamente rappresentativo di 1.000 imprese stratificato per 
–Settore di attività (13 macro-categorie) 
–Provincia (Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini) 
–Forma giuridica (50% persone, 50% capitali) 
•Progetto e testing questionario di indagine, a risposte chiuse e aperte 
•Realizzazione questionario su piattaforma informatica per compilazione on-line* 
•Profilazione del campione per completare/acquisire dati di contatto* 
•Realizzazione delle interviste in modalità CATI (Computer-Assisted Telephone Interviewing) e CAWI (Computer-Assisted Web Interviewing), dal 2 ottobre a inizio dicembre 2013* 
•Comunicazione online e offline verso campione e partner istituzionali per tutta la durata del progetto* 
•Normalizzazione e riclassificazione delle risposte 
•Elaborazioni e redazione del rapporto di ricerca generale 
•Elaborazione e redazione di rapporti di ricerca settoriali e/o tematici 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
8 
*Attività svolte in partnership con «Phonetica S.p.A.» 
1. Obiettivi e metodologia
Campionamento: il piano 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 9 
POPOLAZIONE DI INDAGINE 
111.422 IMPRESE ATTIVE NELL’AREA VASTA DI 
ROMAGNA al 31 marzo 2013 
1^ SELEZIONE (un unico criterio) 
43.294 SOCIETA’ DI CAPITALI E DI PERSONE, 
escluse ditte individuali 
2^ SELEZIONE (quattro criteri combinati) 
• Valore aggiunto 2010 
• Occupati 2012 
• Consistenza numerica delle imprese all’interno 
delle province e di ogni singolo settore 
economico 
• Riponderazione in base all’importanza storica e 
strategica del settore nel territorio, in 
particolare per alcune attività del manifatturiero 
e per il turismo 
SELEZIONE DI UN CAMPIONE STRATIFICATO 
DI 1000 IMPRESE STATISTICAMENTE RAPPRESENTATIVO 
RICLASSIFICAZIONE CODICI ATECO IN 13 MACRO SETTORI DI ATTIVITA’ 
Agricoltura 5% Industria 43% Servizi 52% 
di cui artigianato 25% 
N ATTIVITA' ECONOMICA RA FC RN 
Area 
Vasta 
% 
1 AGRICOLTURA 23 19 8 50 5% 
2 AGROALIMENTARE 18 18 18 54 5% 
3 TESSILE E ABBIGLIAMENTO 16 18 17 51 5% 
4 LEGNO E ARREDAMENTO 19 25 20 64 6% 
5 CHIMICA E DERIVATI 25 27 25 77 8% 
6 MECCANICA E AUTOMOTIVE 20 22 14 56 6% 
7 EDILIZIA E SERVIZI IMMOBILIARI 24 47 52 123 12% 
8 COMMERCIO E RISTORAZIONE 56 61 71 188 19% 
9 TURISMO, RICETTIVO E SERVIZI 29 26 53 107 11% 
10 TRASPORTI E LOGISTICA 13 15 15 43 4% 
11 ICT - HARDWARE, SOFTWARE E SERVIZI 21 22 23 66 7% 
12 STUDI PROFESSIONALI E SERVIZI ALLE IMPRESE 24 25 23 72 7% 
13 SANITA' E SERVIZI ALLA PERSONA 14 18 17 49 5% 
TOTALTEotale complessivo 302 343 356 1.000 100% 
Database di lavoro: 5.000 aziende profilate 
1. Obiettivi e metodologia
Campionamento: i risultati di adesione 
840 interviste realizzate su 1.000 interviste obiettivo, pari all’84% del campione 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
10 
Questo dato ci permette di estendere i risultati dell’indagine all’intera popolazione, ossia a tutte le imprese attive della Romagna, con un livello di confidenza* del 95% e un intervallo di confidenza** del ± 3,4% 
*Il livello di confidenza è un valore che indica la probabilità che il campione estratto secondo criteri di casualità sia statisticamente rappresentativo dei risultati che si sarebbero ottenuti intervistando l’intera popolazione. Con un valore del 95% «confidiamo» che il campione selezionato estratto rispecchi le risposte della popolazione al 95%; esiste quindi una possibilità del 5% che tale ipotesi non sia vera 
**L’intervallo di confidenza è la «forbice» massima che bisogna attribuire a ciascuna risposta. Se ad esempio, ad una certa domanda ha risposto sì il 40% degli intervistati del campione, con un intervallo di confidenza del ± 3,4%, il valore va sempre considerato dentro un range compreso tra il 36,6% (40-3,4) e il 43,4% (40+3,4) 
1. Obiettivi e metodologia
II. IDENTIKIT DELLE IMPRESE 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
11
In azienda da 
–13% meno di 5 anni 
–13% da 5-10 anni 
–29% da 10-20 anni 
–26% da 20-30 anni 
–14% da 30-40 anni 
–5% da più di 40 anni 
Titolo di studio 
–2% Dottorato/master 
–22% Laurea 
–58% Diploma 
–14% Licenza elementare/media 
–5% NR 
Sesso 
–61% uomini 
–39% donne 
Età media 
–50 anni gli uomini 
–45 anni le donne 
Ruolo 
–71% Titolare, Amministratore Delegato, Direttore Generale 
–21% Responsabile di funzione 
–8% Collaboratore 
Gli intervistati 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
12 
Le risposte all’indagine sono valide e consistenti anche da un punto di vista qualitativo, considerando il ruolo di responsabilità e l’esperienza aziendale rivelata dagli intervistati
Attività economica 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
13 
28% del totale sono imprese artigiane 
AGRICOLTURA 4% 
INDUSTRIA 46% 
SERVIZI 50% 
46% industria 
•11% EDILIZIA E SERVIZI IMMOBILIARI 
•8% LEGNO E ARREDAMENTO 
•7% MECCANICA E AUTOMOTIVE 
•7% CHIMICA E DERIVATI 
•6% TESSILE E ABBIGLIAMENTO 
•5% AGROALIMENTARE 
•2% ICT - HARDWARE E SOFTWARE 
50% servizi 
•17% COMMERCIO E RISTORAZIONE 
•10% TURISMO RICETTIVO E SERVIZI 
•8% STUDI PROFESSIONALI E SERVIZI ALLE IMPRESE 
•6% ICT – SERVIZI 
•5% SANITA' E SERVIZI ALLA PERSONA 
•4% TRASPORTI E LOGISTICA
Sede di attività 
I 10 comuni con il maggiore numero di imprese sono: 
–14% Rimini 
–14% Forlì 
–11% Ravenna 
–9% Cesena 
–5% Faenza 
–4% Riccione 
–4% Lugo 
–2% Bellaria - Igea Marina 
–2% Cesenatico 
–2% Santarcangelo di Romagna 
–33% altri comuni 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
14 
FORLI' - CESENA 36% 
RAVENNA 32% 
RIMINI 32% 
Srl 42% 
Snc 32% 
Spa 8% 
Altro 18% 
Il 50% delle imprese è composto da società di capitale, in prevalenza Srl, l’altra metà da società di persone, soprattutto Snc. 
Forma giuridica
Anno inizio attività 
•Quasi un quarto delle imprese ha iniziato l’attività intorno agli anni ’90. 
•Il 18% è formato da imprese giovani (nate dopo il 2000), una pari quota ha oltre 40 anni di esperienza e radicamento sul territorio (sono imprese nate prima del 1970). 
•Pochissime le imprese nate negli ultimi tre anni: solo il 3%. 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
15 
Fino al 1960 
1961-1970 
1971-1980 
1981-1990 
1991-2000 
2001-2010 
2011-2013 
0% 
5% 
10% 
15% 
20% 
25% 
9% 
9% 
20% 
21% 
23% 
15% 
3%
Dimensione d’impresa Classi di fatturato 2012 
•Il 66% sono micro-imprese, ossia hanno generato nel 2012 meno di 2 milioni di euro di fatturato. Tra queste il 41% ha fatturato addirittura meno di 500 mila euro. 
•Tra le aziende artigiane le micro-imprese salgono all’82% (di queste, il 62% fattura meno di 500 mila euro). 
•Più micro-imprese in provincia di Rimini (70%), seguono Forlì-Cesena (67%) e Ravenna (60%). 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
16 
NR 
Oltre 50 mln € 
Da 10 a 50 mln € 
Da 5 a 10 mln € 
Da 2 a 5 mln € 
Da 1 a 2 mln € 
Da 500 mila a 1 mln € 
Fino a 500 mila € 
0% 
5% 
10% 
15% 
20% 
25% 
30% 
35% 
40% 
45% 
13% 
2% 
7% 
4% 
10% 
10% 
15% 
41% 
Micro imprese 66% 
Piccole imprese 
14% 
Medie 7% 
Grandi 2%
Dimensione di impresa Classi di addetti 2012 
•Il 58% delle aziende ha meno di 10 addetti (ed è classificata come micro-impresa). 
•Tra le artigiane questo valore arriva al 77%. 
•Solo il 2% delle imprese ha più di 100 collaboratori, ed il 6% ne ha più di 50. 
•Il numero di micro-imprese è maggiore nel settore dei servizi (66%), seguono industria (55%) e agricoltura (50%). 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
17 
Micro imprese 58% 
Piccole imprese 
28% 
Medie imprese 5% 
Grandi 1% 
NR 
Oltre 250 
Da 101 a 250 
Da 51 a 100 
Da 31 a 50 
Da 16 a 30 
Da 11 a 15 
Fino a 10 
0% 
10% 
20% 
30% 
40% 
50% 
60% 
8% 
1% 
1% 
4% 
6% 
9% 
13% 
58%
Presenza sul web 
offline > L’impresa non ha il sito web 
online PASSIVA > L’impresa ha un sito web formato «vetrina», senza interazione con gli utenti 
online ATTIVA > Ha un sito web interattivo, collegato con i social network e/o che fa e-commerce 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
18 
La riclassificazione è la stessa utilizzata nella ricerca «Fattore Internet, Come internet sta trasformando l’economia italiana», a cura del Boston Consulting Group, 2011 
•Il 59% delle imprese è offline o è online passiva 
•Il 38% delle imprese dell’Area Vasta di Romagna non ha un sito web 
•Il 62% ha un sito. Di queste aziende: 
–21% ha una presenza in stile «vetrina», (cosiddetto formato 1.0), senza interazione con i clienti e senza alcuna forma di e-commerce 
–41% ha invece un sito «2.0», che permette l’interazione peer to peer con gli utenti, è collegato ai profili social dell’azienda, in alcuni casi fa e- commerce e/o ha investito anche nel mobile 
•Il 14% delle imprese fa e-commerce (quota che rientra nella categoria online attiva). 
offline 38% 
online PASSIVA 21% 
online ATTIVA 41% 
•Le imprese online attive dei servizi sono di più (44%) rispetto a quelle dell’industria (40%) e doppie rispetto a quelle agricole (22%). Tra le imprese agricole sono ben la metà (50%) quelle a non avere un sito. 
•Rimini è la provincia con il maggior numero di imprese online attive (49%), Forlì Cesena quella con il maggior tasso di imprese senza sito (44%).
Innovazione 
•Il 79% delle imprese negli ultimi due anni non ha raggiunto alti tassi di innovazione 
•Di queste, ben il 40% ha scelto di non investire in alcuna azione innovativa 
•Solo un quinto delle aziende (21%) ha apportato più tipologie di innovazione (HIGH INNOVATION) 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
19 
NO INNOVATION > Le imprese che negli ultimi 24 mesi hanno dichiarato di non aver praticato alcun tipo di innovazione 
LOW INNOVATION > Le imprese che negli ultimi 24 mesi hanno avviato una tra le seguenti innovazioni: 
Nuovi progetti, processi, prodotti servizi 
Collaborazioni con università, centri di ricerca, associazioni, etc. 
Utilizzo di bandi per ricerca e innovazione 
Maggiori investimenti in marketing e comunicazione online 
HIGH INNOVATION > Le imprese che negli ultimi 24 mesi hanno avviato due o più tra le innovazioni sopra indicate 
NO INNOVATION 40% 
LOW INNOVATION 39% 
HIGH INNOVATION 21% 
•Le imprese dell’industria e dei servizi hanno investito in innovazione (LOW + HIGH) in misura simile (circa 60%) e comunque più di quelle dell’agricoltura che si fermano al 40%. 
•Le imprese della provincia di Ravenna hanno investito di più in innovazione (66% tra LOW e HIGH) rispetto a Rimini (58%) e Forlì-Cesena (56%).
Export 
•Due terzi (67%) delle imprese dell’Area Vasta di Romagna non esportano, ossia operano soltanto nel mercato italiano 
•Il 33% invece esporta all’estero. Di queste imprese: 
•Il 19% realizza all’estero fino al 30% del fatturato 
•Il 14% ne realizza oltre il 30% 
•Mediamente le imprese romagnole realizzano: 
•88% del fatturato in Italia 
•7% nell’UE 
•4% nel resto del mondo. 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
20 
NO EXPORT 67% 
LOW EXPORT 19% 
HIGH EXPORT 14% 
NO EXPORT > Le imprese che operano solo in Italia e realizzano qui il 100% del fatturato 
LOW EXPORT > Le imprese che operano anche all’estero, per un ammontare massimo fino al 30% del fatturato totale 
HIGH INNOVATION > Le imprese realizzano all’estero oltre il 30% del fatturato 
•Per le imprese LOW EXPORT il fatturato generato all’estero è pari al 13% (il 10% nell’UE e il 3% nel resto del mondo). 
•Per le imprese HIGH EXPORT il fatturato generato all’estero è pari al 68% (il 40% nell’UE e il 28% nel resto del mondo). 
•Nell’industria la quota delle imprese che esportano (36% tra LOW e HIGH) è superiore rispetto a servizi (29%) e agricoltura (28%). 
•La percentuale di imprese esportatrici è molto simile tra le tre province.
I principali paesi verso cui si esporta (% di imprese che operano in quel paese) 
Nell’Unione Europea 
•8% Germania 
•7% Francia 
•4% Est Europa 
•3% Benelux 
•2% Spagna 
•2% UK 
•2% Svizzera 
•1% Scandinavia 
•1% Grecia e Malta 
•1% Austria 
Nel resto del mondo 
•3% Russia 
•2% USA 
•2% Africa 
•2% Medio Oriente 
•1,5% Sud America 
•1,5% Cina, Hong Kong e Singapore 
•1% Australia 
•1% Giappone ed estremo oriente 
•0,5% India 
•0,5% Canada 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
21
Media generale Area Vasta 
88% 
7% 
4% 
Rapporto tra export e presenza sul web 
Media Imprese offline 
95% 
3% 
2% 
Media Imprese online PASSIVE 
88% 
8% 
4% 
Media imprese online ATTIVE 
82% 
12% 
6% 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
22 
•Il web è fortemente in relazione con l’internazionalizzazione. Le imprese online ATTIVE mediamente realizzano all’estero il 18% del fatturato, 6 punti sopra le online PASSIVE (12%) e addirittura 13 punti sopra le offline (5%) 
•Allo stesso modo, le imprese che fanno e-commerce realizzano all’estero mediamente il 21% del fatturato contro il 10% di quelle con non vendono online. 
Media imprese che NON fanno e-commerce 
90% 
7% 
3% 
Media imprese 
che fanno e-commerce 
79% 
12% 
9% 
NON fanno export 
Fanno export in UE 
Fanno export nel mondo
Rapporto tra tipologia di clienti, settore economico e provincia 
Media imprese Forlì-Cesena 
58% 
42% 
Media imprese Ravenna 
53% 
47% 
Media imprese Rimini 
58% 
42% 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
23 
Media imprese Agricoltura 
71% 
29% 
Media imprese Industria 
68% 
32% 
Media imprese Servizi 
45% 
55% 
•Mediamente le imprese dell’Area Vasta romagnola realizzano il 56% del fatturato con clienti B2B (altre imprese, rivenditori, PA, etc.) e il 44% con i clienti finali (B2C). 
•Le imprese agricole e industriali lavorano prevalentemente con clienti B2B (rispettivamente 71% e 68%) mentre quelle sei servizi realizzano una quota di fatturato superiore alla media con clienti B2C (55%). 
•Le imprese della provincia di Ravenna lavorano lievemente di più con clienti finali (47%) rispetto alle altre due province. 
% fatturato con clienti B2B (altre imprese, rivenditori, pubblica amministrazione, etc.) 
% fatturato con clienti B2C 
(consumatori finali) 
Media generale Area Vasta 
56% 
44%
Media imprese NO INNOVATION 
48% 
52% 
Media imprese LOW INNOVATION 
58% 
42% 
Media imprese HIGH INNOVATION 
67% 
33% 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
24 
Media imprese offline 
53% 
47% 
Media imprese online PASSIVE 
59% 
41% 
Media imprese online ATTIVE 
58% 
42% 
•Le imprese con maggiore presenza sul web, che innovano e che esportano di più realizzano con clienti B2B una quota di fatturato mediamente più elevata rispetto alle altre imprese. 
Media imprese NO EXPORT 
48% 
52% 
Media imprese LOW EXPORT 
66% 
34% 
Media imprese HIGH EXPORT 
81% 
19% 
Media imprese che NON fanno e-commerce 
55% 
45% 
Media imprese che fanno e-commerce 
62% 
38% 
Rapporto tra tipologia di clienti, web, innovazione ed export 
% fatturato con clienti B2B (altre imprese, rivenditori, pubblica amministrazione, etc.) 
% fatturato con clienti B2C 
(consumatori finali) 
Media generale Area Vasta 
56% 
44%
Trend fatturato 2011-2013 
•Le imprese romagnole che hanno registrato una crescita del fatturato rispetto all’anno precedente erano il 34% nel 2011 e si riducono al 24% nel 2012 e al 23% secondo le previsioni 2013. 
•Viceversa le imprese che hanno subito una contrazione del fatturato passano dal 27% nel 2011 al 38% nel 2012 al 33% nel 2013. 
•Circa un quarto delle imprese dichiara di avere un fatturato sostanzialmente stabile nell’intero periodo. 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
25 
22% 
22% 
25% 
27% 
38% 
33% 
34% 
24% 
23% 
15% 
20% 
25% 
30% 
35% 
40% 
2011 
2012 
2013 (previsioni) 
Imprese stabili 
Imprese in calo 
Imprese in crescita
Variazioni medie % del fatturato per azienda (1) Analisi per settore economico e per provincia 
Media imprese Forlì-Cesena 
+ 1,8% 
- 2,0% 
- 5,0% 
Media imprese Ravenna 
+ 3,5% 
- 2,5% 
- 3,7% 
Media imprese Rimini 
0,0% 
- 4,8% 
- 2,2% 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
26 
Media imprese Agricoltura 
+ 7,0% 
+ 5,0% 
+ 0,3% 
Media imprese Industria 
+ 0,5% 
- 5,1% 
- 5,0% 
Media imprese Servizi 
+ 2,4% 
- 1,7% 
- 2,6% 
•Nel 2011 la variazione percentuale media del fatturato rispetto al periodo precedente è positiva (+ 1,7%), anche nell’analisi per settori e province (bene soprattutto agricoltura, + 7% e il territorio di Ravenna, + 3,5%). 
•Nei due anni successivi (2012 e 2013) i fatturati calano mediamente del – 3% e del – 3,6%. 
•Il calo si manifesta, fatta salva l’agricoltura, in tutti i settori e territori, in particolare: 
–nel 2012 nell’industria (- 5,1%) e a Rimini (- 4,8%) 
–nel 2013 sempre nell’industria (- 5%) e a Forlì-Cesena (- 5%). 
Variazione % fatturato 2010/2011 
Variazione % fatturato 2011/2012 
Variazione % fatturato 2012/2013 
Media generale Area Vasta 
+ 1,7% 
- 3% 
- 3,6%
Variazioni medie % del fatturato per azienda (2) Analisi per livello di presenza sul web 
Media imprese che NON fanno e-commerce 
+ 1,6% 
- 3,4% 
- 3,8% 
Media imprese che fanno e-commerce 
+ 2,7% 
- 0,6% 
- 2,0% 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
27 
Media imprese offline 
+ 0,9% 
- 5,7% 
- 5,0% 
Media imprese online PASSIVE 
+ 0,7% 
- 5,0% 
- 3,7% 
Media imprese online ATTIVE 
+ 3,1% 
+ 0,3% 
- 2,2% 
•Le imprese che hanno investito di più sul web (online ATTIVE e quelle che fanno e- commerce) sono più performanti rispetto alle altre in tutto il periodo considerato: 
–nel 2011 crescono a tassi anche fino a tre volte più alti (+ 3,1% vs + 0,9%) 
–nel 2012 vanno addirittura in controtendenza mantenendo un trend lievemente positivo (+ 0,3%) 
–nel 2013 pur facendo registrare un calo, perdono la metà rispetto alle altre imprese (- 2,2% vs – 5%). 
Variazione % fatturato 2010/2011 
Variazione % fatturato 2011/2012 
Variazione % fatturato 2012/2013 
Media generale Area Vasta 
+ 1,7% 
- 3% 
- 3,6%
Variazioni medie % del fatturato per azienda (3) Analisi per livello di innovazione e di internazionalizzazione 
Media imprese NO EXPORT 
+ 1,5% 
- 4,5% 
- 5,1% 
Media imprese LOW EXPORT 
+ 1,4% 
- 0,2% 
- 1,0% 
Media imprese HIGH EXPORT 
+ 3,5% 
- 0,7% 
- 0,4% 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
28 
Media imprese NO INNOVATION 
+ 1,8% 
- 5,4% 
- 6,3% 
Media imprese LOW INNOVATION 
+ 0,9% 
- 2,8% 
- 3,3% 
Media imprese HIGH INNOVATION 
+ 3,0% 
+ 1,1% 
+ 1,1% 
•Le imprese HIGH INNOVATION (quelle che negli ultimi 24 hanno apportato più di una innovazione al loro interno) fanno registrare un trend mediamente positivo in tutto il triennio, mentre le imprese che non innovano, nel 2013 perdono circa il doppio rispetto alla media di tutte le imprese dell’Area Vasta. 
•Le imprese che ESPORTANO anche nel 2012 e 2013 contengono il calo sempre sotto l’1%, con valori fino a 5 volte più bassi rispetto alle imprese non internazionalizzate. 
Variazione % fatturato 2010/2011 
Variazione % fatturato 2011/2012 
Variazione % fatturato 2012/2013 
Media generale Area Vasta 
+ 1,7% 
- 3% 
- 3,6%
Trend addetti 2011-2013 
•Il 60% delle imprese dell’Area Vasta ha mantenuto stabile il numero di dipendenti nonostante il periodo di crisi e il calo del fatturato. 
•Circa l’8% ha dichiarato una crescita, mentre una percentuale lievemente minore ha indicato un calo. 
•Circa un quarto degli intervistati ha scelto di non rispondere alla domanda: è pertanto possibile che, soprattutto il dato sul calo del numero di addetti, sia sottostimato. 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
29 
63% 
59% 
62% 
5% 
9% 
6% 
8% 
9% 
8% 
0% 
10% 
20% 
30% 
40% 
50% 
60% 
70% 
2011 
2012 
2013 (previsioni) 
Imprese stabili 
Imprese in calo 
Imprese in crescita
Variazioni medie % degli addetti per azienda (1) Analisi per settore economico e per provincia 
Media imprese Forlì-Cesena 
+ 0,3% 
0% 
- 0,2% 
Media imprese Ravenna 
+ 0,8% 
- 0,7% 
+ 0,2% 
Media imprese Rimini 
+ 0,6% 
- 0,7% 
- 0,2% 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
30 
Media imprese Agricoltura 
+ 1,7% 
- 0,1% 
+ 3,4% 
Media imprese Industria 
0,0% 
- 0,9% 
- 0,4% 
Media imprese Servizi 
+ 1% 
0,0% 
- 0,1% 
•Nel 2011 la variazione percentuale media degli addetti rispetto al periodo precedente è lievemente positiva (+ 0,5%), anche nell’analisi per settori e province (fanno meglio agricoltura, + 1,7% e il territorio di Ravenna, + 0,8%). 
•Nei due anni successivi (2012 e 2013) si registra invece un lieve calo pari mediamente al – 0,4% e al – 0,1%. 
•Il calo si manifesta in particolare: 
–nel 2012 nell’industria (- 0,9%), e nelle province di Ravenna e Rimini (- 0,7%); 
–nel 2013 sempre nell’industria (- 0,4%) e a Forlì-Cesena e Rimini (- 0,2%). 
Variazione % addetti 2010/2011 
Variazione % addetti 2011/2012 
Variazione % addetti 2012/2013 
Media generale Area Vasta 
+0,5% 
- 0,4% 
- 0,1%
Variazioni medie % degli addetti per azienda (2) Analisi per livello di presenza sul web, innovazione e internazionalizzazione 
Media imprese che NON fanno e-commerce 
+ 0,5% 
- 0,5% 
- 0,1% 
Media imprese che fanno e-commerce 
+ 1,1% 
+ 0,2% 
- 0,3% 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
31 
Media imprese offline 
- 0,4% 
- 0,5% 
- 0,1% 
Media imprese online PASSIVE 
+ 1,5% 
- 0,9% 
- 0,6% 
Media imprese online ATTIVE 
+ 0,8% 
- 0,2% 
+ 0,2% 
•Come per la precedente analisi sul fatturato, emerge che chi ha investito di più su web, innovazione ed export ha una maggiore capacità di preservare il numero di addetti e in qualche caso anche di aumentarlo, seppure di poco. 
Media imprese NO EXPORT 
+ 0,5% 
- 0,5% 
- 0,3% 
Media imprese LOW EXPORT 
+ 0,3% 
- 0,6% 
+ 0,6% 
Media imprese HIGH EXPORT 
+ 1,1% 
+ 0,2% 
- 0,3% 
Media imprese NO INNOVATION 
+ 0,1% 
- 0,9% 
- 0,5% 
Media imprese LOW INNOVATION 
+ 0,1% 
- 0,5% 
- 0,7% 
Media imprese HIGH INNOVATION 
+ 2,1% 
+ 0,5% 
+ 1,6% 
Variazione % addetti 2010/2011 
Variazione % addetti 2011/2012 
Variazione % addetti 2012/2013 
Media generale Area Vasta 
+0,5% 
- 0,4% 
- 0,1%
Iscrizione a un’associazione di categoria (1) 
•70% delle imprese è iscritta ad una associazione di categoria. 
•Le più frequenti sono CNA (32%), Confindustria (18%), Confartigianato (16%), Confcommercio – Ascom (14%) e Confesercenti (6%). Seguono, con percentuali inferiori, Confagricoltura, Coldiretti, CIA, Associazioni di albergatori e Lega Coop (2%), API, Confcooperative e CONFIMI (1%). 
•Il 5% restante è iscritto ad un’altra associazione. 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
32 
70% 
SI 
30% 
NO
Iscrizione a un’associazione di categoria (2) 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
33 
81% 
74% 
65% 
Agricoltura 
Industria 
Servizi 
69% 
78% 
61% 
Forlì-Cesena 
Ravenna 
Rimini 
•I settori agricoltura (81%) e industria (74%) e la provincia di Ravenna (78%) hanno una maggiore quota di imprese iscritte a un’associazione di categoria rispetto alla media di Area Vasta (70%). 
•Le imprese con una maggiore presenza e attività sul web, così come quelle più innovative e internazionalizzate sono iscritte a un’associazione di categoria in misura superiore alla media. Sono iscritte ad associazioni di categoria il 72% delle imprese online attive (contro il 64% delle offline); il 77% di quelle che fanno e-commerce (contro il 68% di quelle che non lo fanno); il 77% delle HIGH INNOVATION (70% per le NO INNOVATION); 74% delle HIGH EXPORT (67% per le NO EXPORT).
Soddisfazione dei servizi offerti dalle Associazioni 
La soddisfazione raggiunge un livello sufficiente. 
La somma dei giudizi positivi («molto» o «abbastanza» soddisfatti) per le cinque associazioni più indicate sono: 
–CNA  77% 
–Confindustria  83% 
–Confartigianato  78% 
–Confcommercio – Ascom  83% 
–Confesercenti  91% 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
34 
Molto 16% 
Abbastanza 65% 
Poco 13% 
Per niente 6% 
Suggerimenti per fare meglio 
•Meno burocrazia e minori costi per accedere ai servizi 
•Più assistenza su misura, personalizzata e mirata all’innovazione 
•Maggiore presenza dentro le aziende, più ascolto verso gli associati 
•Più capacità di visione strategica 
•Più impegno per la tutela e la rappresentanza degli associati 
•Più formazione 
•Più servizi per l'export e il commerciale 
•Più servizi per partecipazione a bandi europei 
•Maggiori competenze su normative e leggi
Percezione della situazione economica generale 
•L’86% delle imprese percepisce in modo negativo l’attuale scenario economico (e oltre un’impresa su tre in misura molto negativa). 
•Solo il 2% esprime un giudizio positivo. 
•Tale opinione è diffusa e trasversale, non si rilevano differenze degne di nota nell’analisi per settori economici, province, livelli di presenza sul web, innovazione ed export. 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
35 
0% 
10% 
20% 
30% 
40% 
50% 
60% 
NR 
Positiva 
Normale 
Negativa 
Molto negativa 
2% 
2% 
10% 
51% 
35%
I principali ostacoli alla crescita 
•L’ostacolo principale è dato dal calo della domanda, considerato un problema «vitale» o «importante» dal 73% delle imprese romagnole. Questo problema insieme alla carenza di risorse finanziare sono gli ostacoli maggiori soprattutto per le imprese dell’industria (indicati come problema «vitale» o «importante» dal 79% e 77% di queste). 
•Seguono a poca distanza (70%) la carenza di risorse finanziarie e il ritardo nei pagamenti. Questo problema è giudicato di «vitale» importanza più di tutti gli altri. 
•Al terzo posto il problema segnalato con maggiore frequenza riguarda la fiducia nel futuro (giudicato «vitale» o «importante» dal 62% delle imprese), ossia la difficoltà nel tracciare e percorrere una rotta che conduca fuori dalla crisi. 
•Seguono la tenuta organizzativa dell’azienda (27%) e la concorrenza internazionale (25%). Quest’ultima problematica è uno dei principali ostacoli alla crescita delle imprese agricole che presentano un dato superiore alla media (31%). 
•Non si rilevano differenze significative nei dati esaminati per provincia. 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
36 
0% 
10% 
20% 
30% 
40% 
50% 
60% 
70% 
80% 
Concorrenza internazionale 
Tenuta organizzativa 
Fiducia nel futuro 
Carenza di risorse finanziarie, ritardo nei pagamenti 
Calo della domanda 
9% 
7% 
27% 
38% 
31% 
16% 
20% 
35% 
32% 
42% 
Problema vitale 
Problema importante
I valori più importanti per fare impresa 
•Il valore più importante per fare impresa è la «competenza e conoscenza» (54%): indicato in misura più marcata per le imprese industriali (56%) e inferiore per quelle agricole (42%). 
•Segue la «volontà delle persone» (36%). 
•Il valore «creatività e innovazione» è indicato in maniera superiore alla media dall’industria (35%). 
•A livello provinciale dati nel complesso simili tra loro. Da notare il picco su «volontà delle persone» per Rimini (39%), su «visione di futuro» per Ravenna (40%) e su «creatività e innovazione» per Forlì-Cesena (32%). 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
37 
0% 
10% 
20% 
30% 
40% 
50% 
60% 
Creatitivtà e innovazione 
Collaborare e fare rete 
Visione di futuro 
Volontà delle persone 
Competenza e conoscenza 
30% 
30% 
35% 
36% 
54%
3. RISULTATI A) ESPERIENZE E PROPOSTE PER IL WEB B) PRATICHE STRAORDINARIE PER SUPERARE LA CRISI C) OFFERTA DI BENI, SERVIZI E COMPETENZE PER L’IMPRESA 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
38
A) ESPERIENZE E PROPOSTE PER IL WEB 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
39
Dall’identikit (cfr. slide 18) L’azienda ha il sito web? 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
40 
0% 
10% 
20% 
30% 
40% 
No 
No, ma intendo farlo entro un anno 
Sì, il sito consente l'interazione con gli utenti (2.0) 
Sì, solo sito vetrina (1.0) 
35% 
3% 
36% 
26% 
•ll 64% delle imprese non ha un sito o ha solo un sito vetrina; solo il 36% ha un sito in formato 2.0, ossia che consente l’interazione con clienti, collaboratori e stakeholder; il 38% invece non ha il sito aziendale; il 3% di queste intende crearlo entro i prossimi 12 mesi 
•Quello dei servizi è il settore con il maggior numero di imprese con un sito web (65%), seguite a poca distanza dall’industria (61%). Simile anche la quota di imprese con sito 2.0 (36-37%). Solo metà delle imprese agricole ha il sito, e solo il 19% in modalità 2.0. 
•Rimini è la provincia con il maggior numero di imprese con un sito web (68%), seguita da Ravenna (63%) e da Forlì-Cesena (56%). Rimini è anche il territorio con la maggiore quota di siti 2.0 (44%). 
3. Risultati - Esperienze e proposte per il web 
31% 
25% 
28% 
19% 
36% 
37% 
50% 
39% 
35% 
Agricoltura 
Industria 
Servizi 
Analisi per settore economico 
Sì, solo sito vetrina (1.0) 
Sì, consente interazione con utenti (2.0) 
No 
25% 
29% 
24% 
31% 
34% 
44% 
44% 
37% 
32% 
Forlì-Cesena 
Ravenna 
Rimini 
Analisi per provincia 
Sì, solo sito vetrina (1.0) 
Sì, consente l'interazione con gli utenti (2.0) 
No
L’azienda fa e-commerce? 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
41 
Si 14% 
No, ma intendo farlo entro un anno 3% 
No 83% 
•Solo il 14% delle imprese vende on line. 
•La quota sale al 16% per le imprese dei servizi ma cala al 12% per industria e all’11% per l’agricoltura. 
•Le imprese riminesi sono quelle che utilizzano di più il canale dell’e-commerce (17%). Seguono Ravenna e Forlì-Cesena. 
11% 
12% 
16% 
89% 
88% 
84% 
Agricoltura 
Industria 
Servizi 
Analisi per settore economico 
Fa e-commerce 
Non fa e-commerce 
11% 
15% 
17% 
89% 
85% 
83% 
Forlì-Cesena 
Ravenna 
Rimini 
Analisi per provincia 
Fa e-commerce 
Non fa e-commerce 
3. Risultati - Esperienze e proposte per il web
L’azienda ha sviluppato soluzioni per il mobile? 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
42 
Si 13% 
No, ma intendo farlo entro un anno 4% 
No 83% 
8% 
8% 
18% 
92% 
92% 
82% 
Agricoltura 
Industria 
Servizi 
Analisi per settore economico 
Sì mobile 
No mobile 
•Solo il 13% delle imprese ha sviluppato soluzioni per il mobile (sito ad hoc, app aziendale, etc.). 
•La quota sale al 18% per le imprese dei servizi ma cala all’8% per industria e agricoltura. 
•Le imprese riminesi sono quelle che utilizzano di più lo strumenti mobile (15%). 
10% 
14% 
15% 
90% 
86% 
85% 
Forlì-Cesena 
Ravenna 
Rimini 
Analisi per provincia 
Sì mobile 
No mobile 
3. Risultati - Esperienze e proposte per il web
L’azienda ha un piano strategico di marketing e comunicazione sul web? 
•Solo il 17% delle imprese ha definito o aggiornato un piano strategico sul web. 
•Percentuale maggiore per i servizi (22%), contro il 13% dell’industria e l’11% dell’agricoltura. 
•Si conferma anche la migliore attenzione alle strategie web da parte delle imprese riminesi. 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
43 
11% 
13% 
22% 
89% 
87% 
78% 
Agricoltura 
Industria 
Servizi 
Analisi per settore economico 
Sì piano strategico web 
No piano stragetico web 
16% 
18% 
19% 
84% 
82% 
81% 
Forlì-Cesena 
Ravenna 
Rimini 
Analisi per provincia 
Sì piano strategico web 
No piano stragetico web 
Si 17% 
No, ma intendo farlo entro un anno 3% 
No 80% 
3. Risultati - Esperienze e proposte per il web
Sito 2.0, e-commerce, mobile, piano strategico Analisi per livello di innovazione e internazionalizzazione 
Media imprese NO EXPORT 
27% 
8% 
7% 
10% 
Media imprese LOW EXPORT 
56% 
28% 
25% 
37% 
Media imprese HIGH EXPORT 
54% 
23% 
25% 
29% 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
44 
Imprese con sito web 2.0 
Imprese che fanno 
e-commerce 
Imprese che hanno sviluppato mobile 
Imprese con piano strategico web 
Media generale Area Vasta 
36% 
13% 
14% 
17% 
Media imprese NO INNOVATION 
23% 
8% 
4% 
7% 
Media imprese LOW INNOVATION 
41% 
14% 
13% 
16% 
Media imprese HIGH INNOVATION 
54% 
27% 
30% 
39% 
•Innovazione e internazionalizzazione sono in relazione con il livello di presenza e utilizzo del web: le imprese che innovano o esportano hanno percentuali più alte della media anche su tutti questi fattori di analisi. 
•Ha un sito 2.0 il 54% delle imprese HIGH INNOVATION e HIGH EXPORT (vs. media generale pari al 36%), vende online il 27% delle imprese HIGH INNOVATION e il 23% di quelle HIGH EXPORT (vs. media generale pari al 13%); sviluppa soluzioni mobile il 30% delle HIGH INNOVATION e il 25% delle HIGH EXPORT (vs. media del 14%); ha un piano strategico sul web il 39% delle HIGH INNOVATION e il 29% delle HIGH EXPORT (vs. media del 17%). 
3. Risultati - Esperienze e proposte per il web
Policy di utilizzo del web (1) 
•Il web è utilizzato dalle imprese romagnole come piattaforma di studio dei mercati, di promozione e di interazione con i clienti (41-42%), meno come strumento per migliorare le prestazioni o ridurre i costi (36%). 
•Il 40% delle imprese ritiene di possedere internamente le competenze adeguate per le attività sul web. 
•Ma solo un’azienda su quattro consente ai collaboratori di utilizzare i social network durante l’orario di lavoro. 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
45 
0% 
10% 
20% 
30% 
40% 
50% 
I dipendenti/collaboratori possono utilizzare i social network 
nelle ore di lavoro 
L'azienda usa il web per migliorare le prestazioni e/o ridurre 
i costi 
L'azienda ha competenze interne sufficienti per gestire 
l'attività sul web 
L'azienda usa il web per ascoltare e interagire con i clienti 
L'azienda usa il web per capire nuovi bisogni e/o sviluppare 
nuovi clienti e/o lanciare nuove proposte 
24% 
36% 
40% 
41% 
42% 
3. Risultati - Esperienze e proposte per il web
Policy di utilizzo del web (2) Analisi per settore economico e provincia 
•Sulle policy di utilizzo del web si registrano percentuali generalmente più elevate per il settore dei servizi e per la provincia di Rimini. Potrebbe essere indice di un utilizzo più consapevole del web e delle sue potenzialità. 
•Quote minori per agricoltura e per la provincia di Forlì-Cesena. 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
46 
22% 
33% 
36% 
19% 
11% 
39% 
36% 
37% 
33% 
21% 
45% 
47% 
43% 
39% 
27% 
L'azienda usa il web per 
capire nuovi bisogni e/o 
sviluppare nuovi clienti 
e/o lanciare nuove 
proposte 
L'azienda usa il web per 
ascoltare e interagire con i 
clienti 
L'azienda ha competenze 
interne sufficienti per 
gestire l'attività sul web 
L'azienda usa il web per 
migliorare le prestazioni 
e/o ridurre i costi 
I dipendenti /collaboratori 
possono utilizzare i social 
network nelle ore di 
lavoro 
Analisi per settore economico 
Agricoltura 
Industria 
Servizi 
35% 
35% 
36% 
32% 
22% 
41% 
41% 
43% 
37% 
22% 
49% 
48% 
42% 
38% 
28% 
L'azienda usa il web per 
capire nuovi bisogni e/o 
sviluppare nuovi clienti 
e/o lanciare nuove 
proposte 
L'azienda usa il web per 
ascoltare e interagire con i 
clienti 
L'azienda ha competenze 
interne sufficienti per 
gestire l'attività sul web 
L'azienda usa il web per 
migliorare le prestazioni 
e/o ridurre i costi 
I dipendenti /collaboratori 
possono utilizzare i social 
network nelle ore di 
lavoro 
Analisi per provincia 
Forlì-Cesena 
Ravenna 
Rimini 
3. Risultati - Esperienze e proposte per il web
Presenza sui social network (1) 
Facebook 31% 
Twitter 8% 
Linkedin 
8% 
Nessuno 47% 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
47 
Altri social network indicati da meno dell’1% delle imprese: Youtube, google+, Instagram, Pinterest, Foursquare 
•I social network non sono molto utilizzati: quasi la metà delle imprese (47%) non è presente su nessuno di questi. 
•Facebook è comunque quello più utilizzato e lo frequenta il 31% delle imprese. 
•Solo l’8% utilizza Twitter o Linkedin. 
3. Risultati - Esperienze e proposte per il web
Presenza sui social network (2) Analisi per settore economico e provincia 
•Le imprese dei servizi utilizzano maggiormente i social network rispetto alle altre. Hanno percentuali quasi doppie di quelle delle imprese agricole: per Facebook si parla di un 36% per le imprese dei servizi contro un 19% per le imprese agricole; per Twitter e Linkedin di un 10-11% contro un 6%. 
•Le imprese industriali sono quelle meno presenti sui social network: il 55% non li utilizza. 
•È sempre Rimini la provincia più web-oriented: le imprese di questo territorio utilizzano in misura maggiore rispetto alle altre anche i social network. A Forlì-Cesena il 51% delle imprese non è presente su nessun social network (da notare che la media generale è del 47%). 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
48 
19% 
6% 
6% 
50% 
26% 
6% 
5% 
55% 
36% 
10% 
11% 
41% 
Facebook 
Twitter 
Linkedin 
In nessuno 
Analisi per settore economico 
Agricoltura 
Industria 
Servizi 
25% 
6% 
6% 
51% 
31% 
9% 
10% 
49% 
36% 
9% 
9% 
42% 
Facebook 
Twitter 
Linkedin 
In nessuno 
Analisi per provincia 
Forlì-Cesena 
Ravenna 
Rimini 
3. Risultati - Esperienze e proposte per il web
Utilizzo dei social network (1) Rispondono solo le aziende presenti sui social network 
•Oltre il 40% delle imprese presenti sui social network li utilizza per informare, raccontare esperienze e confrontarsi. 
•Segue la possibilità di sviluppare nuovi contatti e accrescere la reputazione dell’azienda (29%). 
•Il 14% li usa come strumento per fare assistenza ai clienti in tempo reale. 
•Solo un 7-8% utilizza i canali social per attrarre nuove competenze in azienda o monitorare i propri concorrenti. 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
49 
0% 
10% 
20% 
30% 
40% 
50% 
Monitorare i concorrenti 
Attrarre competenze 
Fare assistenza ai clienti 
Sviluppare contatti e reputazione 
Informare, raccontare esperienze e 
confrontarsi 
7% 
8% 
14% 
29% 
42% 
3. Risultati - Esperienze e proposte per il web
Utilizzo dei social network (2) Analisi per settore economico e provincia Rispondono solo le aziende presenti sui social network 
•Nei servizi è quasi un’azienda su due a informarsi, raccontarsi e confrontarsi tramite i social network, mentre una su tre li utilizza per sviluppare nuovi contatti e migliorare la propria reputazione. 
•Le imprese dell’industria utilizzano i social network per attrarre nuove competenze (10%) più degli altri settori , mentre quelle dell’agricoltura li usano maggiormente per monitorare i concorrenti (11%). 
•A livello provinciale spicca il 34% delle imprese riminesi che usa i social sviluppare contatti e reputazione (la media generale è del 29%) e il 18% che li usa per fare assistenza ai clienti (14% la media generale). 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
50 
28% 
11% 
11% 
6% 
11% 
39% 
28% 
13% 
10% 
5% 
46% 
31% 
14% 
7% 
8% 
Informare, 
raccontare 
esperienze e 
confrontarsi 
Sviluppare 
contatti e 
reputazione 
Fare assistenza 
ai clienti 
Attrarre 
competenze 
Monitorare i 
concorrenti 
Analisi per settore e conomico 
Agricoltura 
Industria 
Servizi 
34% 
27% 
12% 
8% 
8% 
47% 
27% 
12% 
7% 
6% 
46% 
34% 
18% 
8% 
7% 
Informare, 
raccontare 
esperienze e 
confrontarsi 
Sviluppare 
contatti e 
reputazione 
Fare assistenza 
ai clienti 
Attrarre 
competenze 
Monitorare i 
concorrenti 
Analisi per provincia 
Forlì-Cesena 
Ravenna 
Rimini 
3. Risultati - Esperienze e proposte per il web
Giudizio su esperienza e policy web (1) Rispondono solo le aziende che hanno almeno il sito web 
•Il 64% delle imprese romagnole che hanno almeno il sito web si dice soddisfatto dell’esperienza e delle policy che adotta per la presenza e per l’utilizzo della rete. 
•Molto bassa la quota di insoddisfatti (appena il 5%), ma un terzo circa delle imprese (30%) non risponde poiché ancora non riesce giudicare i risultati dell’investimento fatto sul web. 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
51 
0% 
10% 
20% 
30% 
40% 
50% 
60% 
70% 
Non so/NR 
Molto insoddisfatto 
Insoddisfatto 
Soddisfatto 
Molto soddisfatto 
30% 
0% 
5% 
61% 
3% 
3. Risultati - Esperienze e proposte per il web
Giudizio su esperienza e policy web (2) Analisi per settore economico e provincia Rispondono solo le aziende che hanno almeno il sito web 
•Esperienza e policy web raggiungono un livello di soddisfazione molto elevato per le imprese dei servizi (71%). 
•D’altra parte, la metà (50%) delle imprese agricole fatica a giudicare l’effetto del proprio investimento sul web e non risponde alla domanda. 
•A livello provinciale non si notano differenze rilevanti sul livello di soddisfazione dell’utilizzo del web. 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
52 
44% 
6% 
50% 
59% 
3% 
37% 
71% 
7% 
22% 
Soddisfatto 
Insoddisfatto 
Non so/NR 
Analisi per settore economico 
Agricoltura 
Industria 
Servizi 
63% 
4% 
33% 
65% 
6% 
29% 
66% 
6% 
28% 
Soddisfatto 
Insoddisfatto 
Non so/NR 
Analisi per provincia 
Forlì-Cesena 
Ravenna 
Rimini 
3. Risultati - Esperienze e proposte per il web
Supporti per sviluppare/migliorare le attività sul web (1) 
•La formazione è il primo supporto da attivare a sostegno delle attività sul web: il 36% delle imprese la ritiene importante o fondamentale per sviluppare o migliorare la propria presenza e il proprio utilizzo della rete. 
•Altrettanto necessaria è la diffusione sul territorio di una cultura web-oriented, favorendo occasioni di scambio e confronto (33%), o avere la possibilità di rivolgersi a professionalità e competenze esterne (33%). 
•Il 25% delle imprese ritiene necessario per sviluppare/migliorare la propria attività sul web avere il supporto di istituzioni, associazioni economiche, banche, etc. 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
53 
0% 
10% 
20% 
30% 
40% 
Sostegno di istituzioni, associazioni economiche, 
banche, ecc. 
Professionalità e competenze esterne di supporto 
Cultura web diffusa e occasioni di confronto con altre 
imprese 
Formazione per dipendenti e collaboratori 
15% 
23% 
22% 
24% 
10% 
10% 
11% 
12% 
Importante 
Fondamentale 
3. Risultati - Esperienze e proposte per il web
•Anche sulla richiesta di supporti per sviluppare o migliorare le proprie attività sul web le imprese del settore dei servizi e quelle della provincia di Rimini fanno registrare delle percentuali generalmente più elevate rispetto a quelle delle altre categorie. 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
54 
31% 
31% 
25% 
19% 
34% 
31% 
32% 
24% 
38% 
36% 
34% 
26% 
Formazione per 
dipendenti e 
collaboratori 
Cultura web 
diffusa e occasioni 
di confronto con 
altre imprese 
Professionalità e 
competenze 
esterne di 
supporto 
Sostegno di 
istituzioni, 
associazioni 
economiche, 
banche, ecc. 
Analisi per settore economico 
Agricoltura 
Industria 
Servizi 
31% 
27% 
31% 
23% 
37% 
37% 
32% 
25% 
40% 
37% 
35% 
27% 
Formazione per 
dipendenti e 
collaboratori 
Cultura web diffusa 
e occasioni di 
confronto con altre 
imprese 
Professionalità e 
competenze 
esterne di 
supporto 
Sostegno di 
istituzioni, 
associazioni 
economiche, 
banche, ecc. 
Analisi per provincia 
Forlì-Cesena 
Ravenna 
Rimini 
(Somma delle risposte «Fondamentale» + «Importante») 
Supporti per sviluppare/migliorare le attività sul web (2) Analisi per settore economico e provincia 
3. Risultati - Esperienze e proposte per il web
B) PRATICHE STRAORDINARIE PER SUPERARE LA CRISI 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
55
•Per far fronte alla crisi il 37% delle aziende romagnole ha riorganizzato il target clienti e modificato il marketing mix (4 P: Product, Price, Placement, Promotion e 4 C: Customer Value, Change, Convenience, Communication). 
•Un quarto circa (24%) ha attivato politiche di networking definendo nuove partnership con altre aziende. 
•Una stessa quota ha scelto di internazionalizzare sviluppando l’export.. 
•Poco più di un’impresa su dieci (12%) ha modificato il suo assetto societario/aziendale originale. 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
56 
0% 
10% 
20% 
30% 
40% 
Modificato l'assetto societario e/o aziendale (es. 
venduto o comprato parti d'azienda) 
Sviluppato export e rapporti internazionali 
Costruito nuove partnership aziendali 
Riorganizzato i target clienti e modificato il marketing 
mix 
12% 
24% 
24% 
37% 
3. Risultati – Pratiche straordinarie per superare la crisi 
Clienti e mercati (1) Negli ultimi 24 mesi l’azienda ha:
•Le imprese dei servizi hanno riorganizzato il marketing mix (38%) e costruito nuove partnership (27%) in misura superiore alle altre. 
•Le imprese industriali hanno sviluppato nuovo export (30%), mentre quelle agricole hanno modificato l’assetto societario (14%). 
•Rispetto all’analisi territoriale si nota che la provincia di Ravenna fa registrare dei valori sempre lievemente superiori a quelli delle altre due province: sembra che si siano messi in campo maggiori strumenti anti crisi. 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
57 
22% 
14% 
19% 
14% 
37% 
22% 
30% 
12% 
38% 
27% 
19% 
12% 
Riorganizzato i target 
clienti e modificato il 
marketing mix 
costruito nuove 
partnership aziendali 
Sviluppato export e 
rapporti internazionali 
modificato l'assetto 
societario e/o aziendale 
Analisi per settore economico 
Agricoltura 
Industria 
Servizi 
33% 
25% 
24% 
10% 
40% 
28% 
25% 
14% 
39% 
20% 
24% 
12% 
Riorganizzato i target 
clienti e modificato il 
marketing mix 
costruito nuove 
partnership aziendali 
Sviluppato export e 
rapporti internazionali 
modificato l'assetto 
societario e/o aziendale 
Analisi per provincia 
Forlì-Cesena 
Ravenna 
Rimini 
Clienti e mercati (2) Analisi per settore economico e provincia Negli ultimi 24 mesi l’azienda ha: 
3. Risultati – Pratiche straordinarie per superare la crisi
Innovazione (1) Negli ultimi 24 mesi l’azienda ha: 
•Sul fronte dell’innovazione il 55% delle imprese nell’ultimo biennio (2012-2013) ha avviato nuovi progetti e/o modificato i processi e/o lanciato nuovi prodotti e servizi. 
•Il 21% ha aumentato gli investimenti per il web, mentre il 16% ha definito nuove collaborazioni con il mondo della ricerca e sviluppo. 
•Ancora poche le imprese che hanno avuto accesso a finanziamenti pubblici per l’innovazione (9%). 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
58 
0% 
10% 
20% 
30% 
40% 
50% 
60% 
Depositato nuove domande per brevetti (marchi, 
invenzioni, modelli, etc.) 
Utilizzato bandi di sostegno pubblico ita/ue per ricerca e 
innovazione 
Definito nuove collaborazioni (università, centri di ricerca, 
associazioni, etc.) 
Aumentato gli investimenti in marketing e comunicazione 
online 
Avviato nuovi progetti, modificato i processi e lanciato 
nuovi prodotti e servizi 
6% 
9% 
16% 
21% 
55% 
3. Risultati – Pratiche straordinarie per superare la crisi
Innovazione (2) Analisi per settore economico e provincia Negli ultimi 24 mesi l’azienda ha: 
•Le imprese dei servizi hanno più delle altre avviato nuovi progetti-processi- prodotti (58%) e aumentato gli investimenti on line (24%). 
•Le imprese agricole hanno definito nuove collaborazioni per attività di R&S (22%) e utilizzato in misura più che doppia rispetto agli altri due settori bandi di sostegno pubblico per ricerca e innovazione (22%). 
•Le imprese industriali hanno depositato domande per brevetti in misura maggiore (9%). 
•A livello provinciale si denota una maggiore intensità di attività innovative da parte delle imprese di Ravenna. 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
59 
44% 
11% 
22% 
22% 
3% 
54% 
18% 
13% 
10% 
9% 
58% 
24% 
18% 
7% 
4% 
Avviato nuovi 
progetti, modificato i 
processi e lanciato 
nuovi prodotti e 
servizi 
Aumentato gli 
investimenti in 
marketing e 
comunicazione online 
Definito nuove collaborazioni (università, centri ricerca, associazioni …) 
Utilizzato bandi di 
sostegno pubblico 
ita/ue per ricerca e 
innovazione 
Depositato nuove 
domande per brevetti 
(marchi, invenzioni, 
modelli, etc.) 
Analisi per settore economico 
Agricoltura 
Industria 
Servizi 
53% 
17% 
15% 
8% 
6% 
60% 
23% 
21% 
12% 
6% 
53% 
23% 
13% 
6% 
7% 
Avviato nuovi 
progetti, modificato i 
processi e lanciato 
nuovi prodotti e 
servizi 
Aumentato gli 
investimenti in 
marketing e 
comunicazione online 
Definito nuove collaborazioni (università, centri ricerca, associazioni …) 
Utilizzato bandi di 
sostegno pubblico 
ita/ue per ricerca e 
innovazione 
Depositato nuove 
domande per brevetti 
(marchi, invnezioni, 
modelli, etc.) 
Analisi per provincia 
Forlì-Cesena 
Ravenna 
Rimini 
3. Risultati – Pratiche straordinarie per superare la crisi
Gestione organizzativa (1) Negli ultimi 24 mesi l’azienda ha: 
•Per far fronte alla crisi da un punto di vista organizzativo le imprese romagnole hanno anzitutto potenziato la formazione dei propri collaboratori (43%). 
•Il 35% ha dovuto ridurre il personale, mentre una quota similare (34%) ha innestato nuove competenze, in particolare figure di tipo manageriale, hi-tech e under 35. 
•Una parte residuale ha attivato contratti di solidarietà o altro (6%), mentre soltanto l’1% ha delocalizzato all’estero. 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
60 
0% 
10% 
20% 
30% 
40% 
50% 
Delocalizzato all'estero 
Attivato contratti di solidarietà e altri provvedimenti di rilancio 
(concordato, legge Prodi, etc.) 
Inserito nuove competenze (manageriali e tecnologiche) e/o 
collaboratori giovani (under 35) 
Ridotto personale e collaboratori 
Potenziato la formazione manageriale e tecnica dei propri collaboratori 
1% 
6% 
34% 
35% 
43% 
Attenzione! 57% delle imprese NON ha dato importanza alla formazione dei propri collaboratori 66% NON ha inserito nuove figure manageriali, tecnologiche o under 35 
3. Risultati – Pratiche straordinarie per superare la crisi
Gestione organizzativa (2) Analisi per settore economico e provincia Negli ultimi 24 mesi l’azienda ha: 
•Sono soprattutto le imprese dei servizi ad aver potenziato la formazione (48%) e/o innestato nuove competenze «fresche» (39%). 
•Le imprese industriali hanno ridotto personale e collaboratori in misura superiore agli altri settori (38%). 
•In pochi hanno attivato contratti di solidarietà o provvedimenti simili (nell’industria il 7%) oppure delocalizzato all’estero (nell’agricoltura il 3%). 
•A livello provinciale le imprese di Ravenna hanno potenziato la formazione (47%) e inserito nuove competenze (40%) in misura superiore alle altre province. 
•Quelle di Rimini hanno invece scelto in misura superiore la strada della riduzione del personale (39%) e dei contratti di solidarietà (7%). 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
61 
28% 
19% 
31% 
0% 
3% 
38% 
38% 
30% 
7% 
1% 
48% 
33% 
39% 
5% 
1% 
Potenziato la 
formazione dei propri 
collaboratori 
Ridotto personale e 
collaboratori 
Inserito nuove 
competenze e/o 
collaboratori (under 
35) 
Attivato contratti di 
solidarietà e altri 
provvedimenti di 
rilancio 
Delocalizzato all'estero 
Analisi per settore economico 
Agricoltura 
Industria 
Servizi 
42% 
32% 
33% 
5% 
1% 
47% 
34% 
40% 
6% 
0% 
40% 
39% 
31% 
7% 
2% 
Potenziato la 
formazione dei propri 
collaboratori 
Ridotto personale e 
collaboratori 
Inserito nuove 
competenze e/o 
collaboratori (under 
35) 
Attivato contratti di 
solidarietà e altri 
provvedimenti di 
rilancio 
Delocalizzato all'estero 
Analisi per provincia 
Forlì-Cesena 
Ravenna 
Rimini 
3. Risultati – Pratiche straordinarie per superare la crisi
Gestione finanziaria (1) Negli ultimi 24 mesi l’azienda ha: 
•Per far fronte alla crisi da un punto di vista finanziario il 56% delle imprese romagnole ha dovuto utilizzare risorse proprie (patrimonio aziendale, o dei soci, o familiare). 
•Circa un terzo delle imprese (31%) ha inoltre ridotto gli emolumenti a soci e management o non redistribuito i dividendi. 
•Il 29% ha riorganizzato i rapporti di credito anche con nuovi partner finanziari e una quota analoga si è rivolta ai servizi Confidi. 
•Il 14% si è trovato costretto a rinviare gli obblighi fiscali. 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
62 
0% 
10% 
20% 
30% 
40% 
50% 
60% 
Progettato o sviluppato o rafforzato la presenza in Borsa 
Rinviato gli obblighi fiscali 
Usufruito dei servizi Confidi creati dalle Associazioni di Categoria 
Riorganizzato i rapporti di credito anche con nuovi partner 
Ridotto gli emolumenti ai soci operativi o al management e/o messo i 
dividendi a riserva 
Utilizzato risorse proprie (patrimonio aziendale e/o dei soci e/o familiare) 
0,4% 
14% 
29% 
29% 
31% 
56% 
3. Risultati – Pratiche straordinarie per superare la crisi
Gestione finanziaria (2) Analisi per settore economico e provincia Negli ultimi 24 mesi l’azienda ha: 
•Soprattutto le imprese agricole per far fronte alla crisi hanno utilizzato risorse proprie (61%). 
•Le imprese industriali e dei servizi hanno invece scelto di ridurre emolumenti (33% e 30%) e di rinviare gli obblighi fiscali (15%). 
•Le imprese del ravennate hanno usufruito in maniera superiore dei servizi Confidi (35%). 
•Quelle riminesi hanno scelto con una quota maggiore di rinviare gli obblighi fiscali (19%). 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
63 
61% 
17% 
28% 
31% 
3% 
0% 
57% 
33% 
29% 
30% 
15% 
0% 
54% 
30% 
29% 
27% 
15% 
1% 
Utilizzato risorse 
proprie (patrimonio 
aziendale, dei soci, 
familiare) 
Ridotto gli 
emolumenti e/o 
messo i dividendi a 
riserva 
Riorganizzato i 
rapporti di credito 
anche con nuovi 
partner 
Usufruito dei servizi 
Confidi creati dalle 
Associazioni di 
Categoria 
Rinviato gli obblighi 
fiscali 
Progettato o 
sviluppato o 
rafforzato la 
presenza in Borsa 
Analisi per settore economico 
Agricoltura 
Industria 
Servizi 
56% 
30% 
25% 
26% 
14% 
1% 
57% 
30% 
31% 
35% 
11% 
0% 
55% 
32% 
31% 
25% 
19% 
0% 
Utilizzato risorse 
proprie (patrimonio 
aziendale e/o dei 
soci e/o familiare) 
Ridotto gli 
emolumenti ai soci 
operativi o al 
management e/o 
messo i dividendi a 
riserva 
Riorganizzato i 
rapporti di credito 
anche con nuovi 
partner 
Usufruito dei servizi 
Confidi creati dalle 
Associazioni di 
Categoria 
Rinviato gli obblighi 
fiscali 
Progettato o 
sviluppato o 
rafforzato la 
presenza in Borsa 
Analisi per provincia 
Forlì-Cesena 
Ravenna 
Rimini 
3. Risultati – Pratiche straordinarie per superare la crisi
C) DOMANDA DI BENI, SERVIZI E COMPETENZE PER L’IMPRESA 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
64
Quali sono i supporti maggiormente necessari per fare impresa? (1) 
(Opzioni disposte in ordine decrescente in base alla somma delle risposte «Essenziale» + «Importante») 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
65 
3% 
4% 
7% 
6% 
9% 
9% 
9% 
10% 
12% 
47% 
10% 
16% 
20% 
22% 
24% 
25% 
28% 
31% 
30% 
31% 
34% 
30% 
34% 
37% 
32% 
29% 
33% 
32% 
30% 
13% 
49% 
46% 
34% 
31% 
29% 
33% 
27% 
23% 
24% 
6% 
0% 
10% 
20% 
30% 
40% 
50% 
60% 
70% 
80% 
90% 
100% 
Servizi di ristorazione e zone di ristoro/relax per migliorare il confort in 
azienda 
Servizi di ri-vendita di immobili e/o attrezzature aziendali inutilizzate 
Sistemi e servizi di logistica più personalizzati e accessibili online H24 
Servizi personalizzati di sicurezza, guardiania e prevenzione anti- 
infortuni e anti-incendi 
Sistemi di gestione rifiuti più efficienti 
Affiancamento per sviluppare ricerca e innovazione con istituzioni, 
università, banche, ecc. 
Offerta formativa personalizzate e focalizzata su web e digitale 
Servizi associativi di rappresentanza più efficienti e innovativi 
Formule assicurative personalizzate e premianti per fare innovazione 
Accesso al credito personalizzato e premiante per fare innovazione 
Essenziale 
Importante 
Necessario 
Non necessario 
NR 
3. Risultati – Offerta di beni, servizi e competenze per l’impresa
Quali sono i supporti maggiormente necessari per fare impresa? (2) 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
66 
3. Risultati – Offerta di beni, servizi e competenze per l’impresa 
•Il supporto indicato come maggiormente necessario per fare impresa è l’accesso al credito per fare innovazione («essenziale» o «importante» per il 78% delle imprese). 
•Seguono le formule assicurative personalizzate e premianti per fare innovazione e i servizi associativi più efficienti e innovativi: sono ritenuti supporti importanti o addirittura essenziali dal 42% e 41% degli intervistati. 
•Al terzo posto, con percentuali di preferenza molto simili, si trovano l’offerta formativa su web e digitale (37%), l’affiancamento a università/istituzioni per sviluppare innovazione (34%) ed i sistemi di gestione rifiuti più efficienti (33%). Il supporto indicato come maggiormente necessario per fare impresa è l’accesso al credito per fare innovazione («essenziale» o «importante» per il 78% delle imprese). 
•Non sono considerati estremamente necessari invece i servizi personalizzati di sicurezza, guardiania e prevenzione anti infortuni o incedi: considerati importanti o essenziali solo dal 28% delle imprese e non necessari dal 31%. 
•Stessa sorte per i sistemi di logistica accessibili H24: per il 27% sono importanti/essenziali e per il 34% non necessari. 
•Non sono ritenuti necessari dalla maggior parte delle imprese i servizi di ri-vendita di immobili o attrezzature aziendali inutilizzate (46%) e i servizi di ristorazione/relax per migliorare il comfort aziendale (49%).
Quali sono i supporti maggiormente necessari per fare impresa? (3) Analisi per settore economico e provincia 
Media Area Vasta 
Accesso al credito personalizzato 
e premiante per fare innovazione 
78% 
Formule assicurative personalizzate 
e premianti per fare innovazione 
42% 
Servizi associativi di rappresentanza 
più efficienti e innovativi 
41% 
Offerta formativa personalizzate 
e focalizzata su web e digitale 
36% 
Affiancamento per sviluppare ricerca e innovazione con istituzioni, università, banche 
34% 
Sistemi di gestione rifiuti più efficienti 
33% 
Servizi personalizzati di sicurezza, guardiania 
e prevenzione anti-infortuni e anti-incendi 
28% 
Sistemi e servizi di logistica più personalizzati 
e accessibili online H24 
27% 
Servizi di ri-vendita di immobili e/o 
attrezzature aziendali inutilizzate 
20% 
Servizi di ristorazione e zone di ristoro/relax 
per migliorare il confort in azienda 
13% 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
67 
Agri- coltura 
Industria 
Servizi 
69% 
82% 
75% 
44% 
40% 
43% 
53% 
43% 
39% 
22% 
33% 
40% 
39% 
34% 
34% 
47% 
31% 
34% 
36% 
30% 
26% 
22% 
27% 
26% 
19% 
20% 
20% 
11% 
10% 
16% 
(Somma delle risposte «Essenziale» + «Importante». Evidenziate in rosso le percentuali sensibilmente più elevate rispetto alla media dell’Area Vasta) 
3. Risultati – Offerta di beni, servizi e competenze per l’impresa 
•Le imprese dell’industria richiedono in maniera maggiore delle altre l’accesso al credito per fare innovazione (82% vs. media generale pari al 78%). 
•Quelle dei servizi danno la priorità all’offerta formativa su web e digitale (40% vs. media generale pari al 36%) e ai servizi di ristorazione /relax per migliorare il confort in azienda (16% vs. media generale pari al13%). 
•Le imprese agricole ritengono maggiormente necessari servizi associativi più efficienti e innovativi (53% vs. 41%), sistemi di gestione dei rifiuti migliori (47% vs. 33%) e servizi personalizzati di sicurezza e prevenzione (36% vs. 28%). 
•L’analisi ripartita a livello provinciale non evidenzia invece alcuna differenza rilevante
Quali sono le infrastrutture maggiormente necessarie per fare impresa? (1) 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
68 
4% 
5% 
9% 
7% 
8% 
8% 
21% 
33% 
14% 
13% 
15% 
22% 
28% 
32% 
35% 
28% 
29% 
27% 
27% 
29% 
30% 
28% 
21% 
19% 
46% 
46% 
44% 
34% 
28% 
25% 
17% 
15% 
0% 
10% 
20% 
30% 
40% 
50% 
60% 
70% 
80% 
90% 
100% 
Aree di coworking (spazi di lavoro comuni) 
Sistemi di crowdfunding (micro-investimenti dal basso) 
Servizi “navetta” tra città principali, porti e aeroporti 
Piattaforme di e-commerce 
Formazione online (e-learning) 
Piattaforme di collaborazione commerciale e servizi associati 
Servizi pubblici accessibili online H24 
Accesso a banda larga e maggiore velocità della rete internet 
Essenziale 
Importante 
Necessario 
Non necessario 
NR 
(Opzioni disposte in ordine decrescente in base alla somma delle risposte «Essenziale» + «Importante») 
3. Risultati – Offerta di beni, servizi e competenze per l’impresa 
•Le infrastrutture ritenute più importanti per fare impresa sono l’accesso a banda larga e internet veloce («essenziale» o «importante per il 61% delle imprese) e servizi pubblici accessibili online H24 (56%). 
•Seguono, con percentuali di preferenza simili, le piattaforme di collaborazione commerciale (40%), la formazione online (36%) e le piattaforme di e-commerce (29%). 
•Non sono ritenuti particolarmente necessari invece i servizi «navetta» tra città principali, porti e aeroporti («non necessario» per il 44% delle imprese), i sistemi di crowdfunding (46%) e le aree di coworking (46%).
Quali sono le infrastrutture maggiormente necessarie per fare impresa? (2) Analisi per settore economico e provincia 
Media Area Vasta 
Accesso a banda larga e maggiore velocità della rete internet 
61% 
Servizi pubblici accessibili online H24 
56% 
Piattaforme di collaborazione commerciale e servizi associati 
40% 
Formazione online (e-learning) 
36% 
Piattaforme di e-commerce 
30% 
Servizi “navetta” tra città principali, 
porti e aeroporti 
24% 
Sistemi di crowdfunding 
(micro-investimenti dal basso) 
18% 
Aree di coworking 
(spazi di lavoro comuni) 
18% 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
69 
Forlì- Cesena 
Ravenna 
Rimini 
61% 
63% 
59% 
56% 
57% 
56% 
40% 
39% 
40% 
40% 
34% 
35% 
28% 
29% 
32% 
23% 
24% 
25% 
18% 
17% 
19% 
16% 
16% 
20% 
Agri- coltura 
Industria 
Servizi 
42% 
60% 
64% 
44% 
51% 
62% 
39% 
37% 
43% 
25% 
32% 
41% 
22% 
24% 
35% 
22% 
18% 
29% 
14% 
15% 
21% 
17% 
16% 
20% 
(Somma delle risposte «Essenziale» + «Importante». Evidenziate in rosso le percentuali sensibilmente più elevate rispetto alla media dell’Area Vasta) 
3. Risultati – Offerta di beni, servizi e competenze per l’impresa 
•In generale sono le aziende dei servizi ad avvertire una maggiore esigenza di infrastrutture per fare impresa: ritengono «essenziale» o «importante» tutte le opzioni di risposta con percentuali superiori alla media e alle altre categorie. 
•Un comportamento analogo lo si registra per le imprese del Riminese, fatta eccezione per l’accesso a banda larga e internet veloce (ritenuto importante un maggior numero di imprese di Ravenna, il 63%) e dalla formazione online (ritenuta importante da un maggior numero di impresa di Forlì-Cesena, 40%).
Modalità e strumenti per far pesare la propria opinione per lo sviluppo del territorio 
•La modalità per far pesare la propria opinione più richiesta dagli imprenditori dell’Area Vasta è il contatto diretto con esperti di settore (72%). 
•La metà circa (52%) è invece interessata a ricevere newsletter e report dati sul territorio. 
•Il 45% è disponibile a indagini e incontri per lo sviluppo del territorio 
•Quasi il 40% desidera potersi confrontare su piattaforme web e social network. Soprattutto le imprese industriali (43%) e di servizi (36%). 
•Tra i tre settori così come tra le tre province non si rilevano delle differenze sostanziali. 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
70 
0% 
20% 
40% 
60% 
80% 
Intervenendo su piattaforme web e social network di 
ascolto e confronto 
Partecipando a indagini e/o incontri su temi sensibili 
per il mio territorio 
Ricevendo newsletter e report di dati per essere più 
informato 
Entrando in contatto diretto con esperti di settore 
39% 
45% 
52% 
72% 
3. Risultati – Offerta di beni, servizi e competenze per l’impresa
4. INDICAZIONI FINALI DI LAVORO 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
71
Come? Seguendo l’esempio di altre imprese della Romagna che hanno investito sul web, hanno innovato e si sono aperte a nuovi mercati anche esteri, e che così sono cresciute fino a 5 volte di più rispetto a chi non l’ha fatto. 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
72 
+ WEB 
+ INNOVAZIONE 
+ EXPORT 
= 
+ CRESCITA 
e più resistenza 
alla crisi 
Web, innovazione ed export sono le componenti chiave dell’impresa (romagnola) più competitiva. Queste variabili sono tra loro, a due a due, correlate positivamente e in maniera statisticamente significativa. Ovvero tra loro intercorre un rapporto di tipo lineare e statisticamente comprovato che prevede che al crescere di una variabile cresca anche l’altra. Attenzione, non si tratta necessariamente di un rapporto di causa-effetto, ma della tendenza di una variabile a variare in funzione di un'altra. Questa tendenza è misurata dall’indice di correlazione lineare di Pearson «r» che può variare tra - 1 (perfetta correlazione negativa) e + 1 (perfetta correlazione positiva), con 0 indice di perfetta indipendenza. 
•r (web; innovazione) = 0,3 
•r (web; export) = 0,2 
•r (innovazione; export) = 0,2 
L’opportunità migliore e più accessibile
L’opportunità di crescere 
Le imprese HIGH EXPORT dal 2010 crescono mediamente del 3,5% in più rispetto a quelle NO EXPORT. 
Le imprese HIGH INNOVATION dal 2010 crescono mediamente del 5,0% in più rispetto a quelle NO INNOVATION. 
Le imprese ON LINE ATTIVE dal 2010 crescono mediamente del 3,7% in più rispetto a quelle OFF LINE. 
Media imprese ON LINE ATTIVE 
Var. % fatturato 2012/2013 
Var. % fatturato 2011/2012 
Var. % fatturato 2010/2011 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
73 
+ 3,1% 
+ 0,9% 
+ 2,2% 
+ 0,3% 
- 5,7% 
+ 6,0% 
- 2,2% 
- 5,0% 
+ 2,8% 
+ 3,7% 
Media imprese OFF LINE 
Media imprese HIGH INNOVATION 
+ 3,0% 
+ 1,8% 
+ 1,2% 
+ 1,1% 
- 5,4% 
+ 6,5% 
+ 1,1% 
- 6,3% 
+ 7,4% 
+ 5,0% 
Media imprese NO INNOVATION 
Media imprese HIGH EXPORT 
+ 3,5% 
+ 1,5% 
+ 2,0% 
- 0,7% 
- 4,5% 
+ 3,8% 
- 0,4% 
- 5,1% 
+ 4,7% 
+ 3,5% 
Media imprese NO EXPORT 
Le imprese presenti sul web, che innovano ed esportano crescono più delle altre. Anche quando il dato sulla variazione di fatturato rispetto all’anno precedente è negativo, le imprese ON LINE ATTIVE, HIGH INNOVATION e HIGH EXPORT vanno fino a 5 volte meglio delle altre.
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
74 
Le 6 richieste più gettonate dalle imprese 
91% 
•Risorse per fare innovazione a «burocrazia zero» (es. crediti d’imposta, meno bandi) 
89% 
•Banda larga o ultra-larga accessibile a tutti 
77% 
•Servizi pubblici accessibili on line 24h 
73% 
•Associazioni di categoria più capaci di affiancare l’impresa su web, innovazione, export 
70% 
•Nuovi modelli di formazione per sviluppare competenze web e digitali 
68% 
•Piattaforme web per favorire collaborazione, e-learning, e- commerce
Servono policy pubbliche e private che prescrivano e sostengano esplicitamente 
•aggregazioni e reti 
•massimo utilizzo di web, giovani, donne e digitale 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
75 
Nuove scelte semplici e chiare
•Web, innovazione, export sono le key words fondamentali e la sequenza di processo utile per tornare a crescere 
•La politica economica pubblica va quindi ripensata 
•Il sistema degli incentivi dovrebbe essere focalizzato e reso accessibile con misure di massima efficienza, pertinenza e trasparenza 
•Call pubbliche a tema e successivi crediti d’imposta automatici, basati su tempestività, merito e rendicontazione dei risultati, possono essere una prima risposta importante 
•L’attesa delle imprese verso i servizi pubblici si evolve verso una maggiore dimensione di senso: meno burocrazia e più capacità di rappresentare e sostenere scenari per crescere abilitati da modelli meritocratici. 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
76 
La trasformazione attesa nelle Istituzioni
I segnali d’allarme su cui lavorare 
Nell’Area Vasta di Romagna 
–64% delle imprese ha solo un sito vetrina o non ha nemmeno il sito 
–87% non fa e-commerce 
–86% non usa mobile 
–83% non ha un piano strategico sul web 
–60% non ha le competenze adeguate per il web, 
–47% non è iscritto su alcun social network 
–79% non fa innovazione o ne fa poca 
–67% non esporta 
–57% non fa formazione per i propri collaboratori 
–66% non ha inserito nuove competenze o risorse utili all’azienda 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
77
Con imprese troppo piccole, poche reti, poco export, web iper-sottoutilizzato, poca formazione interna e scarsa utilizzazione di giovani non si cresce ma si sparisce! 
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
78 
Il rischio da evitare
79 
Grazie dell’attenzione 
TEAM DI LAVORO 
Capo progetto: Giuseppe Giaccardi 
Capo analista: Andrea Zironi 
Coordinamento operazioni, analisi di ricerca: Livia Bosi 
Analisi di ricerca: Chiara Mazzavillani 
Supporto realizzazione interviste: Rita Guerrini in collaborazione con Phonetica Spa. 
Questo elaborato è un prodotto originale 
dello Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 
© All Rights Reserved, Ravenna marzo 2014 
www.giaccardiassociati.it 
www.webeconomyforum.it 
© Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di direzione 
TORNARE A CRESCERE: COME? Risultati dell’indagine di ascolto verso 111 mila imprese dell’area vasta di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini 
L’abstract di questo rapporto di ricerca è disponibile online su www.webeconomyforum.it

More Related Content

What's hot

What's hot (20)

Silver Travellers Trends & Trips - slide convegno "Turismo d'argento: un'econ...
Silver Travellers Trends & Trips - slide convegno "Turismo d'argento: un'econ...Silver Travellers Trends & Trips - slide convegno "Turismo d'argento: un'econ...
Silver Travellers Trends & Trips - slide convegno "Turismo d'argento: un'econ...
 
Wiki Puglia, la destinazione più amata da turisti e cittadini
Wiki Puglia, la destinazione più amata da turisti e cittadiniWiki Puglia, la destinazione più amata da turisti e cittadini
Wiki Puglia, la destinazione più amata da turisti e cittadini
 
My Network Italia - I magnifici 10
My Network Italia - I magnifici 10My Network Italia - I magnifici 10
My Network Italia - I magnifici 10
 
Marche - Piano Attività DMO 2014
Marche - Piano Attività DMO 2014Marche - Piano Attività DMO 2014
Marche - Piano Attività DMO 2014
 
Turismo & Salubrità: rapporto di una meta-ricerca
Turismo & Salubrità: rapporto di una meta-ricercaTurismo & Salubrità: rapporto di una meta-ricerca
Turismo & Salubrità: rapporto di una meta-ricerca
 
Millennials travelling trends: cosa cercano i viaggiatori europei under 40?
Millennials travelling trends: cosa cercano i viaggiatori europei under 40?Millennials travelling trends: cosa cercano i viaggiatori europei under 40?
Millennials travelling trends: cosa cercano i viaggiatori europei under 40?
 
Dante Vende? Come e perché.
Dante Vende? Come e perché.Dante Vende? Come e perché.
Dante Vende? Come e perché.
 
Regione Marche forum turismo Giaccardi 24-05-18
Regione Marche forum turismo Giaccardi 24-05-18Regione Marche forum turismo Giaccardi 24-05-18
Regione Marche forum turismo Giaccardi 24-05-18
 
Silver Economy italiana: una leva per la ripresa dell'economia
Silver Economy italiana: una leva per la ripresa dell'economiaSilver Economy italiana: una leva per la ripresa dell'economia
Silver Economy italiana: una leva per la ripresa dell'economia
 
Dossier Turismo Studio Giaccardi & Associati 2019
Dossier Turismo Studio Giaccardi & Associati 2019Dossier Turismo Studio Giaccardi & Associati 2019
Dossier Turismo Studio Giaccardi & Associati 2019
 
Rapporto integrale Silver Travellers Trends & Trips per CNA Emilia Romagna
Rapporto integrale Silver Travellers Trends & Trips per CNA Emilia RomagnaRapporto integrale Silver Travellers Trends & Trips per CNA Emilia Romagna
Rapporto integrale Silver Travellers Trends & Trips per CNA Emilia Romagna
 
Italic People, nuove opportunità di business per l’offerta Salento e Puglia365
Italic People, nuove opportunità di business per l’offerta Salento e Puglia365Italic People, nuove opportunità di business per l’offerta Salento e Puglia365
Italic People, nuove opportunità di business per l’offerta Salento e Puglia365
 
“Cambio di paradigma: trasformare il balneare, investire nel turismo cultural...
“Cambio di paradigma: trasformare il balneare, investire nel turismo cultural...“Cambio di paradigma: trasformare il balneare, investire nel turismo cultural...
“Cambio di paradigma: trasformare il balneare, investire nel turismo cultural...
 
Una chat su "Turismo, The Time after" #dallapartedelturista
Una chat su "Turismo, The Time after" #dallapartedelturistaUna chat su "Turismo, The Time after" #dallapartedelturista
Una chat su "Turismo, The Time after" #dallapartedelturista
 
Studio Giaccardi&Associati: turismo modelli e competenze aggiornato 2016
Studio Giaccardi&Associati: turismo modelli e competenze aggiornato 2016Studio Giaccardi&Associati: turismo modelli e competenze aggiornato 2016
Studio Giaccardi&Associati: turismo modelli e competenze aggiornato 2016
 
Maremma Food
Maremma FoodMaremma Food
Maremma Food
 
“Come creare nuovi prodotti e modelli di business nel turismo: contaminazioni...
“Come creare nuovi prodotti e modelli di business nel turismo: contaminazioni...“Come creare nuovi prodotti e modelli di business nel turismo: contaminazioni...
“Come creare nuovi prodotti e modelli di business nel turismo: contaminazioni...
 
Progetto Dual Core&Care con PugliaPromozione- Highlights focus gorup
Progetto Dual Core&Care con PugliaPromozione- Highlights focus gorupProgetto Dual Core&Care con PugliaPromozione- Highlights focus gorup
Progetto Dual Core&Care con PugliaPromozione- Highlights focus gorup
 
Seminario IULM: confronto con indagine Turismo & Talenti 2020
Seminario IULM: confronto con indagine Turismo & Talenti 2020Seminario IULM: confronto con indagine Turismo & Talenti 2020
Seminario IULM: confronto con indagine Turismo & Talenti 2020
 
Facciamo insieme DMO - Arzachena Costa Smeralda destinazione globale
Facciamo insieme DMO - Arzachena Costa Smeralda destinazione globaleFacciamo insieme DMO - Arzachena Costa Smeralda destinazione globale
Facciamo insieme DMO - Arzachena Costa Smeralda destinazione globale
 

Similar to “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

Long Wave - La nuova impresa digitale in Italia, le slide di Maria Grazia Mat...
Long Wave - La nuova impresa digitale in Italia, le slide di Maria Grazia Mat...Long Wave - La nuova impresa digitale in Italia, le slide di Maria Grazia Mat...
Long Wave - La nuova impresa digitale in Italia, le slide di Maria Grazia Mat...Ravenna Future Lessons
 
Smau Napoli 2016 - Assintel Report+
Smau Napoli 2016 - Assintel Report+Smau Napoli 2016 - Assintel Report+
Smau Napoli 2016 - Assintel Report+SMAU
 
SCS e i principali risultati della ricerca agent channel r evolution
SCS e i principali risultati della ricerca agent channel r evolutionSCS e i principali risultati della ricerca agent channel r evolution
SCS e i principali risultati della ricerca agent channel r evolutionSCS Azioninnova S.p.A.
 
La digitalizzazione per la trasformazione innovativa delle imprese
La digitalizzazione per la trasformazione innovativa delle impreseLa digitalizzazione per la trasformazione innovativa delle imprese
La digitalizzazione per la trasformazione innovativa delle impreseConfindustria Emilia-Romagna Ricerca
 
Smau Milano 2014 - Professionisti e Digital Innovation: a che punto siamo?
Smau Milano 2014 - Professionisti e Digital Innovation: a che punto siamo?Smau Milano 2014 - Professionisti e Digital Innovation: a che punto siamo?
Smau Milano 2014 - Professionisti e Digital Innovation: a che punto siamo?SMAU
 
Presentazione 2 Qualità Innovazione PMI e RdI @ 13 ott 2014
Presentazione 2 Qualità Innovazione PMI e RdI @ 13 ott 2014Presentazione 2 Qualità Innovazione PMI e RdI @ 13 ott 2014
Presentazione 2 Qualità Innovazione PMI e RdI @ 13 ott 2014Piero Mignardi
 
Brochure internazionalizzazione
Brochure internazionalizzazioneBrochure internazionalizzazione
Brochure internazionalizzazioneformatresearch
 
Iir billing crm, erp billing crm
Iir billing crm, erp billing crmIir billing crm, erp billing crm
Iir billing crm, erp billing crmERP Billing & CRM
 
Virtual Branch Webinar per gli assicuratori
Virtual Branch Webinar per gli assicuratoriVirtual Branch Webinar per gli assicuratori
Virtual Branch Webinar per gli assicuratoriIvona M
 

Similar to “WEF Romagna: tornare a crescere. Come?” (20)

Long Wave - La nuova impresa digitale in Italia, le slide di Maria Grazia Mat...
Long Wave - La nuova impresa digitale in Italia, le slide di Maria Grazia Mat...Long Wave - La nuova impresa digitale in Italia, le slide di Maria Grazia Mat...
Long Wave - La nuova impresa digitale in Italia, le slide di Maria Grazia Mat...
 
L'impresa interoperabile. Giuseppe Giaccardi
L'impresa interoperabile. Giuseppe GiaccardiL'impresa interoperabile. Giuseppe Giaccardi
L'impresa interoperabile. Giuseppe Giaccardi
 
L'impresa interoperabile
L'impresa interoperabile L'impresa interoperabile
L'impresa interoperabile
 
Presentazione del progetto WEF - Web Economy Forum
Presentazione del progetto WEF - Web Economy ForumPresentazione del progetto WEF - Web Economy Forum
Presentazione del progetto WEF - Web Economy Forum
 
Smau Napoli 2016 - Assintel Report+
Smau Napoli 2016 - Assintel Report+Smau Napoli 2016 - Assintel Report+
Smau Napoli 2016 - Assintel Report+
 
SCS e i principali risultati della ricerca agent channel r evolution
SCS e i principali risultati della ricerca agent channel r evolutionSCS e i principali risultati della ricerca agent channel r evolution
SCS e i principali risultati della ricerca agent channel r evolution
 
Progetto WEF - Save the date: 21-22-23 marzo 2014
Progetto WEF - Save the date: 21-22-23 marzo 2014Progetto WEF - Save the date: 21-22-23 marzo 2014
Progetto WEF - Save the date: 21-22-23 marzo 2014
 
Runners - Michela Parziale
Runners - Michela ParzialeRunners - Michela Parziale
Runners - Michela Parziale
 
Rapporto Runners. L'innovazione glocale nel ravennate
Rapporto Runners. L'innovazione glocale nel ravennateRapporto Runners. L'innovazione glocale nel ravennate
Rapporto Runners. L'innovazione glocale nel ravennate
 
Evento temporary manager 5 2 16
Evento temporary manager 5 2 16Evento temporary manager 5 2 16
Evento temporary manager 5 2 16
 
La digitalizzazione per la trasformazione innovativa delle imprese
La digitalizzazione per la trasformazione innovativa delle impreseLa digitalizzazione per la trasformazione innovativa delle imprese
La digitalizzazione per la trasformazione innovativa delle imprese
 
Smau Milano 2014 - Professionisti e Digital Innovation: a che punto siamo?
Smau Milano 2014 - Professionisti e Digital Innovation: a che punto siamo?Smau Milano 2014 - Professionisti e Digital Innovation: a che punto siamo?
Smau Milano 2014 - Professionisti e Digital Innovation: a che punto siamo?
 
Presentazione 2 Qualità Innovazione PMI e RdI @ 13 ott 2014
Presentazione 2 Qualità Innovazione PMI e RdI @ 13 ott 2014Presentazione 2 Qualità Innovazione PMI e RdI @ 13 ott 2014
Presentazione 2 Qualità Innovazione PMI e RdI @ 13 ott 2014
 
Brochure internazionalizzazione
Brochure internazionalizzazioneBrochure internazionalizzazione
Brochure internazionalizzazione
 
Metodologia Fattore K
Metodologia Fattore KMetodologia Fattore K
Metodologia Fattore K
 
Iir billing crm, erp billing crm
Iir billing crm, erp billing crmIir billing crm, erp billing crm
Iir billing crm, erp billing crm
 
Web Runners - Analisi di benchmark su 100 imprese italiane 2.0
Web Runners -  Analisi di benchmark su 100 imprese italiane 2.0Web Runners -  Analisi di benchmark su 100 imprese italiane 2.0
Web Runners - Analisi di benchmark su 100 imprese italiane 2.0
 
I Servizi Innovativi e Tecnologici per il nuovo Manifatturiero 4.0 - Presenta...
I Servizi Innovativi e Tecnologici per il nuovo Manifatturiero 4.0 - Presenta...I Servizi Innovativi e Tecnologici per il nuovo Manifatturiero 4.0 - Presenta...
I Servizi Innovativi e Tecnologici per il nuovo Manifatturiero 4.0 - Presenta...
 
I nuovi Orientamenti dei professionisti
I nuovi Orientamenti dei professionistiI nuovi Orientamenti dei professionisti
I nuovi Orientamenti dei professionisti
 
Virtual Branch Webinar per gli assicuratori
Virtual Branch Webinar per gli assicuratoriVirtual Branch Webinar per gli assicuratori
Virtual Branch Webinar per gli assicuratori
 

More from Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione

More from Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di Direzione (20)

SGA_dossier finale young challenge_DEF.pdf
SGA_dossier finale young challenge_DEF.pdfSGA_dossier finale young challenge_DEF.pdf
SGA_dossier finale young challenge_DEF.pdf
 
ENIT-FS_rassegna stampa TCS_febbraio 2024.pdf
ENIT-FS_rassegna stampa TCS_febbraio 2024.pdfENIT-FS_rassegna stampa TCS_febbraio 2024.pdf
ENIT-FS_rassegna stampa TCS_febbraio 2024.pdf
 
BTM_2024_dossier dati Young Challenge Puglia_DEF.pdf
BTM_2024_dossier dati Young Challenge Puglia_DEF.pdfBTM_2024_dossier dati Young Challenge Puglia_DEF.pdf
BTM_2024_dossier dati Young Challenge Puglia_DEF.pdf
 
Borrione_Turismo Climate-sensitive_ENIT_BIT 2024.pdf
Borrione_Turismo Climate-sensitive_ENIT_BIT 2024.pdfBorrione_Turismo Climate-sensitive_ENIT_BIT 2024.pdf
Borrione_Turismo Climate-sensitive_ENIT_BIT 2024.pdf
 
ENIT_FS_BIT2024_intervento Antonioli_04-02-24_ok.pdf
ENIT_FS_BIT2024_intervento Antonioli_04-02-24_ok.pdfENIT_FS_BIT2024_intervento Antonioli_04-02-24_ok.pdf
ENIT_FS_BIT2024_intervento Antonioli_04-02-24_ok.pdf
 
ENIT_FS_rapporto Evoluzione Imprese Destinazioni_OK.pdf
ENIT_FS_rapporto Evoluzione Imprese Destinazioni_OK.pdfENIT_FS_rapporto Evoluzione Imprese Destinazioni_OK.pdf
ENIT_FS_rapporto Evoluzione Imprese Destinazioni_OK.pdf
 
Veneto_BIT2024_intervento Giaccardi_05-02-24.pdf
Veneto_BIT2024_intervento Giaccardi_05-02-24.pdfVeneto_BIT2024_intervento Giaccardi_05-02-24.pdf
Veneto_BIT2024_intervento Giaccardi_05-02-24.pdf
 
SGA_Rapporto For Flying People_AG_REVBG_OK
SGA_Rapporto For Flying People_AG_REVBG_OKSGA_Rapporto For Flying People_AG_REVBG_OK
SGA_Rapporto For Flying People_AG_REVBG_OK
 
RV_V-I_rapporto indagine di campo_DEF_2.pdf
RV_V-I_rapporto indagine di campo_DEF_2.pdfRV_V-I_rapporto indagine di campo_DEF_2.pdf
RV_V-I_rapporto indagine di campo_DEF_2.pdf
 
RV_V-I_rapporto ecosistema digitale CoC_DEF.pdf
RV_V-I_rapporto ecosistema digitale CoC_DEF.pdfRV_V-I_rapporto ecosistema digitale CoC_DEF.pdf
RV_V-I_rapporto ecosistema digitale CoC_DEF.pdf
 
Climate Change and Tourism
Climate Change and TourismClimate Change and Tourism
Climate Change and Tourism
 
Report Impatto Sociale Clima
Report Impatto Sociale ClimaReport Impatto Sociale Clima
Report Impatto Sociale Clima
 
Dossier turismo Edizione 2023
Dossier turismo Edizione 2023Dossier turismo Edizione 2023
Dossier turismo Edizione 2023
 
Turismo a impatto clima e il Climate-Sensitive Management - Martha Friel
Turismo a impatto clima e il Climate-Sensitive Management - Martha FrielTurismo a impatto clima e il Climate-Sensitive Management - Martha Friel
Turismo a impatto clima e il Climate-Sensitive Management - Martha Friel
 
Climate-Sensitive Management: costruzione di scenari realistici di cambiament...
Climate-Sensitive Management: costruzione di scenari realistici di cambiament...Climate-Sensitive Management: costruzione di scenari realistici di cambiament...
Climate-Sensitive Management: costruzione di scenari realistici di cambiament...
 
La ricerca sul turismo in Italia: dimensione, tematiche, sviluppi - Chiara Mo...
La ricerca sul turismo in Italia: dimensione, tematiche, sviluppi - Chiara Mo...La ricerca sul turismo in Italia: dimensione, tematiche, sviluppi - Chiara Mo...
La ricerca sul turismo in Italia: dimensione, tematiche, sviluppi - Chiara Mo...
 
My Network Italia edizione 2022
My Network Italia edizione 2022My Network Italia edizione 2022
My Network Italia edizione 2022
 
Il tempo contro-verso - BTO 2022
Il tempo contro-verso - BTO 2022Il tempo contro-verso - BTO 2022
Il tempo contro-verso - BTO 2022
 
Smart must be greenest!
Smart must be greenest!Smart must be greenest!
Smart must be greenest!
 
Dossier Turismo Studio Giaccardi & Associati 2022
Dossier Turismo Studio Giaccardi & Associati 2022Dossier Turismo Studio Giaccardi & Associati 2022
Dossier Turismo Studio Giaccardi & Associati 2022
 

“WEF Romagna: tornare a crescere. Come?”

  • 1. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 1 TORNARE A CRESCERE: COME? Risultati dell’indagine di ascolto verso 111 mila imprese dell’area vasta di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini Rilevamento dati: ottobre-dicembre 2013 Redazione primo rapporto: marzo 2014 Revisione rapporto: settembre 2014
  • 2. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 2 Premessa 1 Che cosa è «web economy» «La web economy è l’insieme delle imprese di ogni settore e dimensione che aumentano consapevolmente l’uso del web e della cultura digitale per rimodulare strategie e processi di business, modificando gli approcci tradizionali che descrivono invece perduranti perdite di valore e di clienti dopo sei anni di crisi strutturale.» http://www.webeconomyforum.it/portale/wef-blog/cosa-e-la-web-economy/
  • 3. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 3 Premessa 2 Che cosa è il progetto WEF – Web Economy Forum Il progetto WEF – Web Economy Forum è un’iniziativa dello Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione promosso in collaborazione con le Camere di Commercio di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e il sostegno di importanti partner privati. WEF è un modello di intervento economico il cui scopo è realizzare un sistema condiviso di azioni online e offline di ascolto, ricerca e collaborazione, finalizzato a sua volta a sostenere nuovi scambi commerciali e innovazione digitale, coniugando le competenze delle imprese con le opportunità offerte dal web 2.0 e 2.5. http://www.webeconomyforum.it/portale/wef-blog/il-progetto-wef/
  • 4. Indice 1.Obiettivi e metodologia 2.Identikit delle imprese 3.Risultati A.Esperienze e proposte per il web B.Pratiche straordinarie per superare la crisi C.Domanda di beni, servizi e competenze per l’impresa 4.Indicazioni finali di lavoro © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 4
  • 5. I. OBIETTIVI E METODOLOGIA © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 5
  • 6. Esperienze, competenze, relazioni Perché questa indagine? La ricerca “Tornare a crescere: come?” nasce come azione portante del progetto WEF Romagna sulla base delle seguenti assunzioni: •le imprese sono organizzazioni di persone, e le organizzazione di persone sono un giacimento di esperienze, competenze, proposte e relazioni di mercato; •le imprese sono lo strumento per tornare a crescere, perché sono le imprese che creano ricchezza e posti di lavoro; •dal 2010 sappiamo che anche in Italia le PMI online attive* (che hanno siti interoperabili e utilizzano il web come infrastruttura di collaborazione e business) crescono di più in fatturato (+1,2%), produttività (+34%), internazionalizzazione (+18%), occupazione (+ 14%) rispetto alle PMI online passive (con un sito web statico e non interoperabile) e offline (senza sito). © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 6 * cfr. «Fattore Internet, Come internet sta trasformando l’economia italiana», a cura del Boston Consulting Group, 2011 (www.fattoreinternet.it) Territorio Imprese Persone Ricchezza e posti di lavoro Web, produttività, internazionalizzazione, occupazione 1. Obiettivi e metodologia
  • 7. Obiettivi Finalità della ricerca è ascoltare esperienze e opinioni dei responsabili delle imprese per conoscere e misurare: •qual è il loro rapporto con il web, cioè scopi, attività, risultati, soddisfazione, prospettive, proposte per fare meglio e sviluppare nuovo business e nuove relazioni •quali misure sono state adottate per far fronte alla crisi •quali beni, servizi e competenze sono necessari per crescere e sostenere lo sviluppo del territorio. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 7 1. Obiettivi e metodologia
  • 8. Metodologia •Progetto di ricerca e piano di campionamento •Definizione universo di indagine > 111 mila imprese attive dell’Area Vasta di Romagna (fonte Registro delle Imprese fornito dalle Camere di Commercio di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini) •Selezione delle imprese > società di persone e di capitali •Estrazione casuale di un campione statisticamente rappresentativo di 1.000 imprese stratificato per –Settore di attività (13 macro-categorie) –Provincia (Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini) –Forma giuridica (50% persone, 50% capitali) •Progetto e testing questionario di indagine, a risposte chiuse e aperte •Realizzazione questionario su piattaforma informatica per compilazione on-line* •Profilazione del campione per completare/acquisire dati di contatto* •Realizzazione delle interviste in modalità CATI (Computer-Assisted Telephone Interviewing) e CAWI (Computer-Assisted Web Interviewing), dal 2 ottobre a inizio dicembre 2013* •Comunicazione online e offline verso campione e partner istituzionali per tutta la durata del progetto* •Normalizzazione e riclassificazione delle risposte •Elaborazioni e redazione del rapporto di ricerca generale •Elaborazione e redazione di rapporti di ricerca settoriali e/o tematici © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 8 *Attività svolte in partnership con «Phonetica S.p.A.» 1. Obiettivi e metodologia
  • 9. Campionamento: il piano © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 9 POPOLAZIONE DI INDAGINE 111.422 IMPRESE ATTIVE NELL’AREA VASTA DI ROMAGNA al 31 marzo 2013 1^ SELEZIONE (un unico criterio) 43.294 SOCIETA’ DI CAPITALI E DI PERSONE, escluse ditte individuali 2^ SELEZIONE (quattro criteri combinati) • Valore aggiunto 2010 • Occupati 2012 • Consistenza numerica delle imprese all’interno delle province e di ogni singolo settore economico • Riponderazione in base all’importanza storica e strategica del settore nel territorio, in particolare per alcune attività del manifatturiero e per il turismo SELEZIONE DI UN CAMPIONE STRATIFICATO DI 1000 IMPRESE STATISTICAMENTE RAPPRESENTATIVO RICLASSIFICAZIONE CODICI ATECO IN 13 MACRO SETTORI DI ATTIVITA’ Agricoltura 5% Industria 43% Servizi 52% di cui artigianato 25% N ATTIVITA' ECONOMICA RA FC RN Area Vasta % 1 AGRICOLTURA 23 19 8 50 5% 2 AGROALIMENTARE 18 18 18 54 5% 3 TESSILE E ABBIGLIAMENTO 16 18 17 51 5% 4 LEGNO E ARREDAMENTO 19 25 20 64 6% 5 CHIMICA E DERIVATI 25 27 25 77 8% 6 MECCANICA E AUTOMOTIVE 20 22 14 56 6% 7 EDILIZIA E SERVIZI IMMOBILIARI 24 47 52 123 12% 8 COMMERCIO E RISTORAZIONE 56 61 71 188 19% 9 TURISMO, RICETTIVO E SERVIZI 29 26 53 107 11% 10 TRASPORTI E LOGISTICA 13 15 15 43 4% 11 ICT - HARDWARE, SOFTWARE E SERVIZI 21 22 23 66 7% 12 STUDI PROFESSIONALI E SERVIZI ALLE IMPRESE 24 25 23 72 7% 13 SANITA' E SERVIZI ALLA PERSONA 14 18 17 49 5% TOTALTEotale complessivo 302 343 356 1.000 100% Database di lavoro: 5.000 aziende profilate 1. Obiettivi e metodologia
  • 10. Campionamento: i risultati di adesione 840 interviste realizzate su 1.000 interviste obiettivo, pari all’84% del campione © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 10 Questo dato ci permette di estendere i risultati dell’indagine all’intera popolazione, ossia a tutte le imprese attive della Romagna, con un livello di confidenza* del 95% e un intervallo di confidenza** del ± 3,4% *Il livello di confidenza è un valore che indica la probabilità che il campione estratto secondo criteri di casualità sia statisticamente rappresentativo dei risultati che si sarebbero ottenuti intervistando l’intera popolazione. Con un valore del 95% «confidiamo» che il campione selezionato estratto rispecchi le risposte della popolazione al 95%; esiste quindi una possibilità del 5% che tale ipotesi non sia vera **L’intervallo di confidenza è la «forbice» massima che bisogna attribuire a ciascuna risposta. Se ad esempio, ad una certa domanda ha risposto sì il 40% degli intervistati del campione, con un intervallo di confidenza del ± 3,4%, il valore va sempre considerato dentro un range compreso tra il 36,6% (40-3,4) e il 43,4% (40+3,4) 1. Obiettivi e metodologia
  • 11. II. IDENTIKIT DELLE IMPRESE © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 11
  • 12. In azienda da –13% meno di 5 anni –13% da 5-10 anni –29% da 10-20 anni –26% da 20-30 anni –14% da 30-40 anni –5% da più di 40 anni Titolo di studio –2% Dottorato/master –22% Laurea –58% Diploma –14% Licenza elementare/media –5% NR Sesso –61% uomini –39% donne Età media –50 anni gli uomini –45 anni le donne Ruolo –71% Titolare, Amministratore Delegato, Direttore Generale –21% Responsabile di funzione –8% Collaboratore Gli intervistati © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 12 Le risposte all’indagine sono valide e consistenti anche da un punto di vista qualitativo, considerando il ruolo di responsabilità e l’esperienza aziendale rivelata dagli intervistati
  • 13. Attività economica © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 13 28% del totale sono imprese artigiane AGRICOLTURA 4% INDUSTRIA 46% SERVIZI 50% 46% industria •11% EDILIZIA E SERVIZI IMMOBILIARI •8% LEGNO E ARREDAMENTO •7% MECCANICA E AUTOMOTIVE •7% CHIMICA E DERIVATI •6% TESSILE E ABBIGLIAMENTO •5% AGROALIMENTARE •2% ICT - HARDWARE E SOFTWARE 50% servizi •17% COMMERCIO E RISTORAZIONE •10% TURISMO RICETTIVO E SERVIZI •8% STUDI PROFESSIONALI E SERVIZI ALLE IMPRESE •6% ICT – SERVIZI •5% SANITA' E SERVIZI ALLA PERSONA •4% TRASPORTI E LOGISTICA
  • 14. Sede di attività I 10 comuni con il maggiore numero di imprese sono: –14% Rimini –14% Forlì –11% Ravenna –9% Cesena –5% Faenza –4% Riccione –4% Lugo –2% Bellaria - Igea Marina –2% Cesenatico –2% Santarcangelo di Romagna –33% altri comuni © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 14 FORLI' - CESENA 36% RAVENNA 32% RIMINI 32% Srl 42% Snc 32% Spa 8% Altro 18% Il 50% delle imprese è composto da società di capitale, in prevalenza Srl, l’altra metà da società di persone, soprattutto Snc. Forma giuridica
  • 15. Anno inizio attività •Quasi un quarto delle imprese ha iniziato l’attività intorno agli anni ’90. •Il 18% è formato da imprese giovani (nate dopo il 2000), una pari quota ha oltre 40 anni di esperienza e radicamento sul territorio (sono imprese nate prima del 1970). •Pochissime le imprese nate negli ultimi tre anni: solo il 3%. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 15 Fino al 1960 1961-1970 1971-1980 1981-1990 1991-2000 2001-2010 2011-2013 0% 5% 10% 15% 20% 25% 9% 9% 20% 21% 23% 15% 3%
  • 16. Dimensione d’impresa Classi di fatturato 2012 •Il 66% sono micro-imprese, ossia hanno generato nel 2012 meno di 2 milioni di euro di fatturato. Tra queste il 41% ha fatturato addirittura meno di 500 mila euro. •Tra le aziende artigiane le micro-imprese salgono all’82% (di queste, il 62% fattura meno di 500 mila euro). •Più micro-imprese in provincia di Rimini (70%), seguono Forlì-Cesena (67%) e Ravenna (60%). © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 16 NR Oltre 50 mln € Da 10 a 50 mln € Da 5 a 10 mln € Da 2 a 5 mln € Da 1 a 2 mln € Da 500 mila a 1 mln € Fino a 500 mila € 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 45% 13% 2% 7% 4% 10% 10% 15% 41% Micro imprese 66% Piccole imprese 14% Medie 7% Grandi 2%
  • 17. Dimensione di impresa Classi di addetti 2012 •Il 58% delle aziende ha meno di 10 addetti (ed è classificata come micro-impresa). •Tra le artigiane questo valore arriva al 77%. •Solo il 2% delle imprese ha più di 100 collaboratori, ed il 6% ne ha più di 50. •Il numero di micro-imprese è maggiore nel settore dei servizi (66%), seguono industria (55%) e agricoltura (50%). © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 17 Micro imprese 58% Piccole imprese 28% Medie imprese 5% Grandi 1% NR Oltre 250 Da 101 a 250 Da 51 a 100 Da 31 a 50 Da 16 a 30 Da 11 a 15 Fino a 10 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 8% 1% 1% 4% 6% 9% 13% 58%
  • 18. Presenza sul web offline > L’impresa non ha il sito web online PASSIVA > L’impresa ha un sito web formato «vetrina», senza interazione con gli utenti online ATTIVA > Ha un sito web interattivo, collegato con i social network e/o che fa e-commerce © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 18 La riclassificazione è la stessa utilizzata nella ricerca «Fattore Internet, Come internet sta trasformando l’economia italiana», a cura del Boston Consulting Group, 2011 •Il 59% delle imprese è offline o è online passiva •Il 38% delle imprese dell’Area Vasta di Romagna non ha un sito web •Il 62% ha un sito. Di queste aziende: –21% ha una presenza in stile «vetrina», (cosiddetto formato 1.0), senza interazione con i clienti e senza alcuna forma di e-commerce –41% ha invece un sito «2.0», che permette l’interazione peer to peer con gli utenti, è collegato ai profili social dell’azienda, in alcuni casi fa e- commerce e/o ha investito anche nel mobile •Il 14% delle imprese fa e-commerce (quota che rientra nella categoria online attiva). offline 38% online PASSIVA 21% online ATTIVA 41% •Le imprese online attive dei servizi sono di più (44%) rispetto a quelle dell’industria (40%) e doppie rispetto a quelle agricole (22%). Tra le imprese agricole sono ben la metà (50%) quelle a non avere un sito. •Rimini è la provincia con il maggior numero di imprese online attive (49%), Forlì Cesena quella con il maggior tasso di imprese senza sito (44%).
  • 19. Innovazione •Il 79% delle imprese negli ultimi due anni non ha raggiunto alti tassi di innovazione •Di queste, ben il 40% ha scelto di non investire in alcuna azione innovativa •Solo un quinto delle aziende (21%) ha apportato più tipologie di innovazione (HIGH INNOVATION) © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 19 NO INNOVATION > Le imprese che negli ultimi 24 mesi hanno dichiarato di non aver praticato alcun tipo di innovazione LOW INNOVATION > Le imprese che negli ultimi 24 mesi hanno avviato una tra le seguenti innovazioni: Nuovi progetti, processi, prodotti servizi Collaborazioni con università, centri di ricerca, associazioni, etc. Utilizzo di bandi per ricerca e innovazione Maggiori investimenti in marketing e comunicazione online HIGH INNOVATION > Le imprese che negli ultimi 24 mesi hanno avviato due o più tra le innovazioni sopra indicate NO INNOVATION 40% LOW INNOVATION 39% HIGH INNOVATION 21% •Le imprese dell’industria e dei servizi hanno investito in innovazione (LOW + HIGH) in misura simile (circa 60%) e comunque più di quelle dell’agricoltura che si fermano al 40%. •Le imprese della provincia di Ravenna hanno investito di più in innovazione (66% tra LOW e HIGH) rispetto a Rimini (58%) e Forlì-Cesena (56%).
  • 20. Export •Due terzi (67%) delle imprese dell’Area Vasta di Romagna non esportano, ossia operano soltanto nel mercato italiano •Il 33% invece esporta all’estero. Di queste imprese: •Il 19% realizza all’estero fino al 30% del fatturato •Il 14% ne realizza oltre il 30% •Mediamente le imprese romagnole realizzano: •88% del fatturato in Italia •7% nell’UE •4% nel resto del mondo. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 20 NO EXPORT 67% LOW EXPORT 19% HIGH EXPORT 14% NO EXPORT > Le imprese che operano solo in Italia e realizzano qui il 100% del fatturato LOW EXPORT > Le imprese che operano anche all’estero, per un ammontare massimo fino al 30% del fatturato totale HIGH INNOVATION > Le imprese realizzano all’estero oltre il 30% del fatturato •Per le imprese LOW EXPORT il fatturato generato all’estero è pari al 13% (il 10% nell’UE e il 3% nel resto del mondo). •Per le imprese HIGH EXPORT il fatturato generato all’estero è pari al 68% (il 40% nell’UE e il 28% nel resto del mondo). •Nell’industria la quota delle imprese che esportano (36% tra LOW e HIGH) è superiore rispetto a servizi (29%) e agricoltura (28%). •La percentuale di imprese esportatrici è molto simile tra le tre province.
  • 21. I principali paesi verso cui si esporta (% di imprese che operano in quel paese) Nell’Unione Europea •8% Germania •7% Francia •4% Est Europa •3% Benelux •2% Spagna •2% UK •2% Svizzera •1% Scandinavia •1% Grecia e Malta •1% Austria Nel resto del mondo •3% Russia •2% USA •2% Africa •2% Medio Oriente •1,5% Sud America •1,5% Cina, Hong Kong e Singapore •1% Australia •1% Giappone ed estremo oriente •0,5% India •0,5% Canada © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 21
  • 22. Media generale Area Vasta 88% 7% 4% Rapporto tra export e presenza sul web Media Imprese offline 95% 3% 2% Media Imprese online PASSIVE 88% 8% 4% Media imprese online ATTIVE 82% 12% 6% © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 22 •Il web è fortemente in relazione con l’internazionalizzazione. Le imprese online ATTIVE mediamente realizzano all’estero il 18% del fatturato, 6 punti sopra le online PASSIVE (12%) e addirittura 13 punti sopra le offline (5%) •Allo stesso modo, le imprese che fanno e-commerce realizzano all’estero mediamente il 21% del fatturato contro il 10% di quelle con non vendono online. Media imprese che NON fanno e-commerce 90% 7% 3% Media imprese che fanno e-commerce 79% 12% 9% NON fanno export Fanno export in UE Fanno export nel mondo
  • 23. Rapporto tra tipologia di clienti, settore economico e provincia Media imprese Forlì-Cesena 58% 42% Media imprese Ravenna 53% 47% Media imprese Rimini 58% 42% © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 23 Media imprese Agricoltura 71% 29% Media imprese Industria 68% 32% Media imprese Servizi 45% 55% •Mediamente le imprese dell’Area Vasta romagnola realizzano il 56% del fatturato con clienti B2B (altre imprese, rivenditori, PA, etc.) e il 44% con i clienti finali (B2C). •Le imprese agricole e industriali lavorano prevalentemente con clienti B2B (rispettivamente 71% e 68%) mentre quelle sei servizi realizzano una quota di fatturato superiore alla media con clienti B2C (55%). •Le imprese della provincia di Ravenna lavorano lievemente di più con clienti finali (47%) rispetto alle altre due province. % fatturato con clienti B2B (altre imprese, rivenditori, pubblica amministrazione, etc.) % fatturato con clienti B2C (consumatori finali) Media generale Area Vasta 56% 44%
  • 24. Media imprese NO INNOVATION 48% 52% Media imprese LOW INNOVATION 58% 42% Media imprese HIGH INNOVATION 67% 33% © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 24 Media imprese offline 53% 47% Media imprese online PASSIVE 59% 41% Media imprese online ATTIVE 58% 42% •Le imprese con maggiore presenza sul web, che innovano e che esportano di più realizzano con clienti B2B una quota di fatturato mediamente più elevata rispetto alle altre imprese. Media imprese NO EXPORT 48% 52% Media imprese LOW EXPORT 66% 34% Media imprese HIGH EXPORT 81% 19% Media imprese che NON fanno e-commerce 55% 45% Media imprese che fanno e-commerce 62% 38% Rapporto tra tipologia di clienti, web, innovazione ed export % fatturato con clienti B2B (altre imprese, rivenditori, pubblica amministrazione, etc.) % fatturato con clienti B2C (consumatori finali) Media generale Area Vasta 56% 44%
  • 25. Trend fatturato 2011-2013 •Le imprese romagnole che hanno registrato una crescita del fatturato rispetto all’anno precedente erano il 34% nel 2011 e si riducono al 24% nel 2012 e al 23% secondo le previsioni 2013. •Viceversa le imprese che hanno subito una contrazione del fatturato passano dal 27% nel 2011 al 38% nel 2012 al 33% nel 2013. •Circa un quarto delle imprese dichiara di avere un fatturato sostanzialmente stabile nell’intero periodo. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 25 22% 22% 25% 27% 38% 33% 34% 24% 23% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 2011 2012 2013 (previsioni) Imprese stabili Imprese in calo Imprese in crescita
  • 26. Variazioni medie % del fatturato per azienda (1) Analisi per settore economico e per provincia Media imprese Forlì-Cesena + 1,8% - 2,0% - 5,0% Media imprese Ravenna + 3,5% - 2,5% - 3,7% Media imprese Rimini 0,0% - 4,8% - 2,2% © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 26 Media imprese Agricoltura + 7,0% + 5,0% + 0,3% Media imprese Industria + 0,5% - 5,1% - 5,0% Media imprese Servizi + 2,4% - 1,7% - 2,6% •Nel 2011 la variazione percentuale media del fatturato rispetto al periodo precedente è positiva (+ 1,7%), anche nell’analisi per settori e province (bene soprattutto agricoltura, + 7% e il territorio di Ravenna, + 3,5%). •Nei due anni successivi (2012 e 2013) i fatturati calano mediamente del – 3% e del – 3,6%. •Il calo si manifesta, fatta salva l’agricoltura, in tutti i settori e territori, in particolare: –nel 2012 nell’industria (- 5,1%) e a Rimini (- 4,8%) –nel 2013 sempre nell’industria (- 5%) e a Forlì-Cesena (- 5%). Variazione % fatturato 2010/2011 Variazione % fatturato 2011/2012 Variazione % fatturato 2012/2013 Media generale Area Vasta + 1,7% - 3% - 3,6%
  • 27. Variazioni medie % del fatturato per azienda (2) Analisi per livello di presenza sul web Media imprese che NON fanno e-commerce + 1,6% - 3,4% - 3,8% Media imprese che fanno e-commerce + 2,7% - 0,6% - 2,0% © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 27 Media imprese offline + 0,9% - 5,7% - 5,0% Media imprese online PASSIVE + 0,7% - 5,0% - 3,7% Media imprese online ATTIVE + 3,1% + 0,3% - 2,2% •Le imprese che hanno investito di più sul web (online ATTIVE e quelle che fanno e- commerce) sono più performanti rispetto alle altre in tutto il periodo considerato: –nel 2011 crescono a tassi anche fino a tre volte più alti (+ 3,1% vs + 0,9%) –nel 2012 vanno addirittura in controtendenza mantenendo un trend lievemente positivo (+ 0,3%) –nel 2013 pur facendo registrare un calo, perdono la metà rispetto alle altre imprese (- 2,2% vs – 5%). Variazione % fatturato 2010/2011 Variazione % fatturato 2011/2012 Variazione % fatturato 2012/2013 Media generale Area Vasta + 1,7% - 3% - 3,6%
  • 28. Variazioni medie % del fatturato per azienda (3) Analisi per livello di innovazione e di internazionalizzazione Media imprese NO EXPORT + 1,5% - 4,5% - 5,1% Media imprese LOW EXPORT + 1,4% - 0,2% - 1,0% Media imprese HIGH EXPORT + 3,5% - 0,7% - 0,4% © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 28 Media imprese NO INNOVATION + 1,8% - 5,4% - 6,3% Media imprese LOW INNOVATION + 0,9% - 2,8% - 3,3% Media imprese HIGH INNOVATION + 3,0% + 1,1% + 1,1% •Le imprese HIGH INNOVATION (quelle che negli ultimi 24 hanno apportato più di una innovazione al loro interno) fanno registrare un trend mediamente positivo in tutto il triennio, mentre le imprese che non innovano, nel 2013 perdono circa il doppio rispetto alla media di tutte le imprese dell’Area Vasta. •Le imprese che ESPORTANO anche nel 2012 e 2013 contengono il calo sempre sotto l’1%, con valori fino a 5 volte più bassi rispetto alle imprese non internazionalizzate. Variazione % fatturato 2010/2011 Variazione % fatturato 2011/2012 Variazione % fatturato 2012/2013 Media generale Area Vasta + 1,7% - 3% - 3,6%
  • 29. Trend addetti 2011-2013 •Il 60% delle imprese dell’Area Vasta ha mantenuto stabile il numero di dipendenti nonostante il periodo di crisi e il calo del fatturato. •Circa l’8% ha dichiarato una crescita, mentre una percentuale lievemente minore ha indicato un calo. •Circa un quarto degli intervistati ha scelto di non rispondere alla domanda: è pertanto possibile che, soprattutto il dato sul calo del numero di addetti, sia sottostimato. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 29 63% 59% 62% 5% 9% 6% 8% 9% 8% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 2011 2012 2013 (previsioni) Imprese stabili Imprese in calo Imprese in crescita
  • 30. Variazioni medie % degli addetti per azienda (1) Analisi per settore economico e per provincia Media imprese Forlì-Cesena + 0,3% 0% - 0,2% Media imprese Ravenna + 0,8% - 0,7% + 0,2% Media imprese Rimini + 0,6% - 0,7% - 0,2% © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 30 Media imprese Agricoltura + 1,7% - 0,1% + 3,4% Media imprese Industria 0,0% - 0,9% - 0,4% Media imprese Servizi + 1% 0,0% - 0,1% •Nel 2011 la variazione percentuale media degli addetti rispetto al periodo precedente è lievemente positiva (+ 0,5%), anche nell’analisi per settori e province (fanno meglio agricoltura, + 1,7% e il territorio di Ravenna, + 0,8%). •Nei due anni successivi (2012 e 2013) si registra invece un lieve calo pari mediamente al – 0,4% e al – 0,1%. •Il calo si manifesta in particolare: –nel 2012 nell’industria (- 0,9%), e nelle province di Ravenna e Rimini (- 0,7%); –nel 2013 sempre nell’industria (- 0,4%) e a Forlì-Cesena e Rimini (- 0,2%). Variazione % addetti 2010/2011 Variazione % addetti 2011/2012 Variazione % addetti 2012/2013 Media generale Area Vasta +0,5% - 0,4% - 0,1%
  • 31. Variazioni medie % degli addetti per azienda (2) Analisi per livello di presenza sul web, innovazione e internazionalizzazione Media imprese che NON fanno e-commerce + 0,5% - 0,5% - 0,1% Media imprese che fanno e-commerce + 1,1% + 0,2% - 0,3% © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 31 Media imprese offline - 0,4% - 0,5% - 0,1% Media imprese online PASSIVE + 1,5% - 0,9% - 0,6% Media imprese online ATTIVE + 0,8% - 0,2% + 0,2% •Come per la precedente analisi sul fatturato, emerge che chi ha investito di più su web, innovazione ed export ha una maggiore capacità di preservare il numero di addetti e in qualche caso anche di aumentarlo, seppure di poco. Media imprese NO EXPORT + 0,5% - 0,5% - 0,3% Media imprese LOW EXPORT + 0,3% - 0,6% + 0,6% Media imprese HIGH EXPORT + 1,1% + 0,2% - 0,3% Media imprese NO INNOVATION + 0,1% - 0,9% - 0,5% Media imprese LOW INNOVATION + 0,1% - 0,5% - 0,7% Media imprese HIGH INNOVATION + 2,1% + 0,5% + 1,6% Variazione % addetti 2010/2011 Variazione % addetti 2011/2012 Variazione % addetti 2012/2013 Media generale Area Vasta +0,5% - 0,4% - 0,1%
  • 32. Iscrizione a un’associazione di categoria (1) •70% delle imprese è iscritta ad una associazione di categoria. •Le più frequenti sono CNA (32%), Confindustria (18%), Confartigianato (16%), Confcommercio – Ascom (14%) e Confesercenti (6%). Seguono, con percentuali inferiori, Confagricoltura, Coldiretti, CIA, Associazioni di albergatori e Lega Coop (2%), API, Confcooperative e CONFIMI (1%). •Il 5% restante è iscritto ad un’altra associazione. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 32 70% SI 30% NO
  • 33. Iscrizione a un’associazione di categoria (2) © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 33 81% 74% 65% Agricoltura Industria Servizi 69% 78% 61% Forlì-Cesena Ravenna Rimini •I settori agricoltura (81%) e industria (74%) e la provincia di Ravenna (78%) hanno una maggiore quota di imprese iscritte a un’associazione di categoria rispetto alla media di Area Vasta (70%). •Le imprese con una maggiore presenza e attività sul web, così come quelle più innovative e internazionalizzate sono iscritte a un’associazione di categoria in misura superiore alla media. Sono iscritte ad associazioni di categoria il 72% delle imprese online attive (contro il 64% delle offline); il 77% di quelle che fanno e-commerce (contro il 68% di quelle che non lo fanno); il 77% delle HIGH INNOVATION (70% per le NO INNOVATION); 74% delle HIGH EXPORT (67% per le NO EXPORT).
  • 34. Soddisfazione dei servizi offerti dalle Associazioni La soddisfazione raggiunge un livello sufficiente. La somma dei giudizi positivi («molto» o «abbastanza» soddisfatti) per le cinque associazioni più indicate sono: –CNA  77% –Confindustria  83% –Confartigianato  78% –Confcommercio – Ascom  83% –Confesercenti  91% © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 34 Molto 16% Abbastanza 65% Poco 13% Per niente 6% Suggerimenti per fare meglio •Meno burocrazia e minori costi per accedere ai servizi •Più assistenza su misura, personalizzata e mirata all’innovazione •Maggiore presenza dentro le aziende, più ascolto verso gli associati •Più capacità di visione strategica •Più impegno per la tutela e la rappresentanza degli associati •Più formazione •Più servizi per l'export e il commerciale •Più servizi per partecipazione a bandi europei •Maggiori competenze su normative e leggi
  • 35. Percezione della situazione economica generale •L’86% delle imprese percepisce in modo negativo l’attuale scenario economico (e oltre un’impresa su tre in misura molto negativa). •Solo il 2% esprime un giudizio positivo. •Tale opinione è diffusa e trasversale, non si rilevano differenze degne di nota nell’analisi per settori economici, province, livelli di presenza sul web, innovazione ed export. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 35 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% NR Positiva Normale Negativa Molto negativa 2% 2% 10% 51% 35%
  • 36. I principali ostacoli alla crescita •L’ostacolo principale è dato dal calo della domanda, considerato un problema «vitale» o «importante» dal 73% delle imprese romagnole. Questo problema insieme alla carenza di risorse finanziare sono gli ostacoli maggiori soprattutto per le imprese dell’industria (indicati come problema «vitale» o «importante» dal 79% e 77% di queste). •Seguono a poca distanza (70%) la carenza di risorse finanziarie e il ritardo nei pagamenti. Questo problema è giudicato di «vitale» importanza più di tutti gli altri. •Al terzo posto il problema segnalato con maggiore frequenza riguarda la fiducia nel futuro (giudicato «vitale» o «importante» dal 62% delle imprese), ossia la difficoltà nel tracciare e percorrere una rotta che conduca fuori dalla crisi. •Seguono la tenuta organizzativa dell’azienda (27%) e la concorrenza internazionale (25%). Quest’ultima problematica è uno dei principali ostacoli alla crescita delle imprese agricole che presentano un dato superiore alla media (31%). •Non si rilevano differenze significative nei dati esaminati per provincia. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 36 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% Concorrenza internazionale Tenuta organizzativa Fiducia nel futuro Carenza di risorse finanziarie, ritardo nei pagamenti Calo della domanda 9% 7% 27% 38% 31% 16% 20% 35% 32% 42% Problema vitale Problema importante
  • 37. I valori più importanti per fare impresa •Il valore più importante per fare impresa è la «competenza e conoscenza» (54%): indicato in misura più marcata per le imprese industriali (56%) e inferiore per quelle agricole (42%). •Segue la «volontà delle persone» (36%). •Il valore «creatività e innovazione» è indicato in maniera superiore alla media dall’industria (35%). •A livello provinciale dati nel complesso simili tra loro. Da notare il picco su «volontà delle persone» per Rimini (39%), su «visione di futuro» per Ravenna (40%) e su «creatività e innovazione» per Forlì-Cesena (32%). © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 37 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% Creatitivtà e innovazione Collaborare e fare rete Visione di futuro Volontà delle persone Competenza e conoscenza 30% 30% 35% 36% 54%
  • 38. 3. RISULTATI A) ESPERIENZE E PROPOSTE PER IL WEB B) PRATICHE STRAORDINARIE PER SUPERARE LA CRISI C) OFFERTA DI BENI, SERVIZI E COMPETENZE PER L’IMPRESA © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 38
  • 39. A) ESPERIENZE E PROPOSTE PER IL WEB © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 39
  • 40. Dall’identikit (cfr. slide 18) L’azienda ha il sito web? © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 40 0% 10% 20% 30% 40% No No, ma intendo farlo entro un anno Sì, il sito consente l'interazione con gli utenti (2.0) Sì, solo sito vetrina (1.0) 35% 3% 36% 26% •ll 64% delle imprese non ha un sito o ha solo un sito vetrina; solo il 36% ha un sito in formato 2.0, ossia che consente l’interazione con clienti, collaboratori e stakeholder; il 38% invece non ha il sito aziendale; il 3% di queste intende crearlo entro i prossimi 12 mesi •Quello dei servizi è il settore con il maggior numero di imprese con un sito web (65%), seguite a poca distanza dall’industria (61%). Simile anche la quota di imprese con sito 2.0 (36-37%). Solo metà delle imprese agricole ha il sito, e solo il 19% in modalità 2.0. •Rimini è la provincia con il maggior numero di imprese con un sito web (68%), seguita da Ravenna (63%) e da Forlì-Cesena (56%). Rimini è anche il territorio con la maggiore quota di siti 2.0 (44%). 3. Risultati - Esperienze e proposte per il web 31% 25% 28% 19% 36% 37% 50% 39% 35% Agricoltura Industria Servizi Analisi per settore economico Sì, solo sito vetrina (1.0) Sì, consente interazione con utenti (2.0) No 25% 29% 24% 31% 34% 44% 44% 37% 32% Forlì-Cesena Ravenna Rimini Analisi per provincia Sì, solo sito vetrina (1.0) Sì, consente l'interazione con gli utenti (2.0) No
  • 41. L’azienda fa e-commerce? © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 41 Si 14% No, ma intendo farlo entro un anno 3% No 83% •Solo il 14% delle imprese vende on line. •La quota sale al 16% per le imprese dei servizi ma cala al 12% per industria e all’11% per l’agricoltura. •Le imprese riminesi sono quelle che utilizzano di più il canale dell’e-commerce (17%). Seguono Ravenna e Forlì-Cesena. 11% 12% 16% 89% 88% 84% Agricoltura Industria Servizi Analisi per settore economico Fa e-commerce Non fa e-commerce 11% 15% 17% 89% 85% 83% Forlì-Cesena Ravenna Rimini Analisi per provincia Fa e-commerce Non fa e-commerce 3. Risultati - Esperienze e proposte per il web
  • 42. L’azienda ha sviluppato soluzioni per il mobile? © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 42 Si 13% No, ma intendo farlo entro un anno 4% No 83% 8% 8% 18% 92% 92% 82% Agricoltura Industria Servizi Analisi per settore economico Sì mobile No mobile •Solo il 13% delle imprese ha sviluppato soluzioni per il mobile (sito ad hoc, app aziendale, etc.). •La quota sale al 18% per le imprese dei servizi ma cala all’8% per industria e agricoltura. •Le imprese riminesi sono quelle che utilizzano di più lo strumenti mobile (15%). 10% 14% 15% 90% 86% 85% Forlì-Cesena Ravenna Rimini Analisi per provincia Sì mobile No mobile 3. Risultati - Esperienze e proposte per il web
  • 43. L’azienda ha un piano strategico di marketing e comunicazione sul web? •Solo il 17% delle imprese ha definito o aggiornato un piano strategico sul web. •Percentuale maggiore per i servizi (22%), contro il 13% dell’industria e l’11% dell’agricoltura. •Si conferma anche la migliore attenzione alle strategie web da parte delle imprese riminesi. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 43 11% 13% 22% 89% 87% 78% Agricoltura Industria Servizi Analisi per settore economico Sì piano strategico web No piano stragetico web 16% 18% 19% 84% 82% 81% Forlì-Cesena Ravenna Rimini Analisi per provincia Sì piano strategico web No piano stragetico web Si 17% No, ma intendo farlo entro un anno 3% No 80% 3. Risultati - Esperienze e proposte per il web
  • 44. Sito 2.0, e-commerce, mobile, piano strategico Analisi per livello di innovazione e internazionalizzazione Media imprese NO EXPORT 27% 8% 7% 10% Media imprese LOW EXPORT 56% 28% 25% 37% Media imprese HIGH EXPORT 54% 23% 25% 29% © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 44 Imprese con sito web 2.0 Imprese che fanno e-commerce Imprese che hanno sviluppato mobile Imprese con piano strategico web Media generale Area Vasta 36% 13% 14% 17% Media imprese NO INNOVATION 23% 8% 4% 7% Media imprese LOW INNOVATION 41% 14% 13% 16% Media imprese HIGH INNOVATION 54% 27% 30% 39% •Innovazione e internazionalizzazione sono in relazione con il livello di presenza e utilizzo del web: le imprese che innovano o esportano hanno percentuali più alte della media anche su tutti questi fattori di analisi. •Ha un sito 2.0 il 54% delle imprese HIGH INNOVATION e HIGH EXPORT (vs. media generale pari al 36%), vende online il 27% delle imprese HIGH INNOVATION e il 23% di quelle HIGH EXPORT (vs. media generale pari al 13%); sviluppa soluzioni mobile il 30% delle HIGH INNOVATION e il 25% delle HIGH EXPORT (vs. media del 14%); ha un piano strategico sul web il 39% delle HIGH INNOVATION e il 29% delle HIGH EXPORT (vs. media del 17%). 3. Risultati - Esperienze e proposte per il web
  • 45. Policy di utilizzo del web (1) •Il web è utilizzato dalle imprese romagnole come piattaforma di studio dei mercati, di promozione e di interazione con i clienti (41-42%), meno come strumento per migliorare le prestazioni o ridurre i costi (36%). •Il 40% delle imprese ritiene di possedere internamente le competenze adeguate per le attività sul web. •Ma solo un’azienda su quattro consente ai collaboratori di utilizzare i social network durante l’orario di lavoro. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 45 0% 10% 20% 30% 40% 50% I dipendenti/collaboratori possono utilizzare i social network nelle ore di lavoro L'azienda usa il web per migliorare le prestazioni e/o ridurre i costi L'azienda ha competenze interne sufficienti per gestire l'attività sul web L'azienda usa il web per ascoltare e interagire con i clienti L'azienda usa il web per capire nuovi bisogni e/o sviluppare nuovi clienti e/o lanciare nuove proposte 24% 36% 40% 41% 42% 3. Risultati - Esperienze e proposte per il web
  • 46. Policy di utilizzo del web (2) Analisi per settore economico e provincia •Sulle policy di utilizzo del web si registrano percentuali generalmente più elevate per il settore dei servizi e per la provincia di Rimini. Potrebbe essere indice di un utilizzo più consapevole del web e delle sue potenzialità. •Quote minori per agricoltura e per la provincia di Forlì-Cesena. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 46 22% 33% 36% 19% 11% 39% 36% 37% 33% 21% 45% 47% 43% 39% 27% L'azienda usa il web per capire nuovi bisogni e/o sviluppare nuovi clienti e/o lanciare nuove proposte L'azienda usa il web per ascoltare e interagire con i clienti L'azienda ha competenze interne sufficienti per gestire l'attività sul web L'azienda usa il web per migliorare le prestazioni e/o ridurre i costi I dipendenti /collaboratori possono utilizzare i social network nelle ore di lavoro Analisi per settore economico Agricoltura Industria Servizi 35% 35% 36% 32% 22% 41% 41% 43% 37% 22% 49% 48% 42% 38% 28% L'azienda usa il web per capire nuovi bisogni e/o sviluppare nuovi clienti e/o lanciare nuove proposte L'azienda usa il web per ascoltare e interagire con i clienti L'azienda ha competenze interne sufficienti per gestire l'attività sul web L'azienda usa il web per migliorare le prestazioni e/o ridurre i costi I dipendenti /collaboratori possono utilizzare i social network nelle ore di lavoro Analisi per provincia Forlì-Cesena Ravenna Rimini 3. Risultati - Esperienze e proposte per il web
  • 47. Presenza sui social network (1) Facebook 31% Twitter 8% Linkedin 8% Nessuno 47% © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 47 Altri social network indicati da meno dell’1% delle imprese: Youtube, google+, Instagram, Pinterest, Foursquare •I social network non sono molto utilizzati: quasi la metà delle imprese (47%) non è presente su nessuno di questi. •Facebook è comunque quello più utilizzato e lo frequenta il 31% delle imprese. •Solo l’8% utilizza Twitter o Linkedin. 3. Risultati - Esperienze e proposte per il web
  • 48. Presenza sui social network (2) Analisi per settore economico e provincia •Le imprese dei servizi utilizzano maggiormente i social network rispetto alle altre. Hanno percentuali quasi doppie di quelle delle imprese agricole: per Facebook si parla di un 36% per le imprese dei servizi contro un 19% per le imprese agricole; per Twitter e Linkedin di un 10-11% contro un 6%. •Le imprese industriali sono quelle meno presenti sui social network: il 55% non li utilizza. •È sempre Rimini la provincia più web-oriented: le imprese di questo territorio utilizzano in misura maggiore rispetto alle altre anche i social network. A Forlì-Cesena il 51% delle imprese non è presente su nessun social network (da notare che la media generale è del 47%). © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 48 19% 6% 6% 50% 26% 6% 5% 55% 36% 10% 11% 41% Facebook Twitter Linkedin In nessuno Analisi per settore economico Agricoltura Industria Servizi 25% 6% 6% 51% 31% 9% 10% 49% 36% 9% 9% 42% Facebook Twitter Linkedin In nessuno Analisi per provincia Forlì-Cesena Ravenna Rimini 3. Risultati - Esperienze e proposte per il web
  • 49. Utilizzo dei social network (1) Rispondono solo le aziende presenti sui social network •Oltre il 40% delle imprese presenti sui social network li utilizza per informare, raccontare esperienze e confrontarsi. •Segue la possibilità di sviluppare nuovi contatti e accrescere la reputazione dell’azienda (29%). •Il 14% li usa come strumento per fare assistenza ai clienti in tempo reale. •Solo un 7-8% utilizza i canali social per attrarre nuove competenze in azienda o monitorare i propri concorrenti. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 49 0% 10% 20% 30% 40% 50% Monitorare i concorrenti Attrarre competenze Fare assistenza ai clienti Sviluppare contatti e reputazione Informare, raccontare esperienze e confrontarsi 7% 8% 14% 29% 42% 3. Risultati - Esperienze e proposte per il web
  • 50. Utilizzo dei social network (2) Analisi per settore economico e provincia Rispondono solo le aziende presenti sui social network •Nei servizi è quasi un’azienda su due a informarsi, raccontarsi e confrontarsi tramite i social network, mentre una su tre li utilizza per sviluppare nuovi contatti e migliorare la propria reputazione. •Le imprese dell’industria utilizzano i social network per attrarre nuove competenze (10%) più degli altri settori , mentre quelle dell’agricoltura li usano maggiormente per monitorare i concorrenti (11%). •A livello provinciale spicca il 34% delle imprese riminesi che usa i social sviluppare contatti e reputazione (la media generale è del 29%) e il 18% che li usa per fare assistenza ai clienti (14% la media generale). © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 50 28% 11% 11% 6% 11% 39% 28% 13% 10% 5% 46% 31% 14% 7% 8% Informare, raccontare esperienze e confrontarsi Sviluppare contatti e reputazione Fare assistenza ai clienti Attrarre competenze Monitorare i concorrenti Analisi per settore e conomico Agricoltura Industria Servizi 34% 27% 12% 8% 8% 47% 27% 12% 7% 6% 46% 34% 18% 8% 7% Informare, raccontare esperienze e confrontarsi Sviluppare contatti e reputazione Fare assistenza ai clienti Attrarre competenze Monitorare i concorrenti Analisi per provincia Forlì-Cesena Ravenna Rimini 3. Risultati - Esperienze e proposte per il web
  • 51. Giudizio su esperienza e policy web (1) Rispondono solo le aziende che hanno almeno il sito web •Il 64% delle imprese romagnole che hanno almeno il sito web si dice soddisfatto dell’esperienza e delle policy che adotta per la presenza e per l’utilizzo della rete. •Molto bassa la quota di insoddisfatti (appena il 5%), ma un terzo circa delle imprese (30%) non risponde poiché ancora non riesce giudicare i risultati dell’investimento fatto sul web. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 51 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% Non so/NR Molto insoddisfatto Insoddisfatto Soddisfatto Molto soddisfatto 30% 0% 5% 61% 3% 3. Risultati - Esperienze e proposte per il web
  • 52. Giudizio su esperienza e policy web (2) Analisi per settore economico e provincia Rispondono solo le aziende che hanno almeno il sito web •Esperienza e policy web raggiungono un livello di soddisfazione molto elevato per le imprese dei servizi (71%). •D’altra parte, la metà (50%) delle imprese agricole fatica a giudicare l’effetto del proprio investimento sul web e non risponde alla domanda. •A livello provinciale non si notano differenze rilevanti sul livello di soddisfazione dell’utilizzo del web. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 52 44% 6% 50% 59% 3% 37% 71% 7% 22% Soddisfatto Insoddisfatto Non so/NR Analisi per settore economico Agricoltura Industria Servizi 63% 4% 33% 65% 6% 29% 66% 6% 28% Soddisfatto Insoddisfatto Non so/NR Analisi per provincia Forlì-Cesena Ravenna Rimini 3. Risultati - Esperienze e proposte per il web
  • 53. Supporti per sviluppare/migliorare le attività sul web (1) •La formazione è il primo supporto da attivare a sostegno delle attività sul web: il 36% delle imprese la ritiene importante o fondamentale per sviluppare o migliorare la propria presenza e il proprio utilizzo della rete. •Altrettanto necessaria è la diffusione sul territorio di una cultura web-oriented, favorendo occasioni di scambio e confronto (33%), o avere la possibilità di rivolgersi a professionalità e competenze esterne (33%). •Il 25% delle imprese ritiene necessario per sviluppare/migliorare la propria attività sul web avere il supporto di istituzioni, associazioni economiche, banche, etc. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 53 0% 10% 20% 30% 40% Sostegno di istituzioni, associazioni economiche, banche, ecc. Professionalità e competenze esterne di supporto Cultura web diffusa e occasioni di confronto con altre imprese Formazione per dipendenti e collaboratori 15% 23% 22% 24% 10% 10% 11% 12% Importante Fondamentale 3. Risultati - Esperienze e proposte per il web
  • 54. •Anche sulla richiesta di supporti per sviluppare o migliorare le proprie attività sul web le imprese del settore dei servizi e quelle della provincia di Rimini fanno registrare delle percentuali generalmente più elevate rispetto a quelle delle altre categorie. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 54 31% 31% 25% 19% 34% 31% 32% 24% 38% 36% 34% 26% Formazione per dipendenti e collaboratori Cultura web diffusa e occasioni di confronto con altre imprese Professionalità e competenze esterne di supporto Sostegno di istituzioni, associazioni economiche, banche, ecc. Analisi per settore economico Agricoltura Industria Servizi 31% 27% 31% 23% 37% 37% 32% 25% 40% 37% 35% 27% Formazione per dipendenti e collaboratori Cultura web diffusa e occasioni di confronto con altre imprese Professionalità e competenze esterne di supporto Sostegno di istituzioni, associazioni economiche, banche, ecc. Analisi per provincia Forlì-Cesena Ravenna Rimini (Somma delle risposte «Fondamentale» + «Importante») Supporti per sviluppare/migliorare le attività sul web (2) Analisi per settore economico e provincia 3. Risultati - Esperienze e proposte per il web
  • 55. B) PRATICHE STRAORDINARIE PER SUPERARE LA CRISI © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 55
  • 56. •Per far fronte alla crisi il 37% delle aziende romagnole ha riorganizzato il target clienti e modificato il marketing mix (4 P: Product, Price, Placement, Promotion e 4 C: Customer Value, Change, Convenience, Communication). •Un quarto circa (24%) ha attivato politiche di networking definendo nuove partnership con altre aziende. •Una stessa quota ha scelto di internazionalizzare sviluppando l’export.. •Poco più di un’impresa su dieci (12%) ha modificato il suo assetto societario/aziendale originale. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 56 0% 10% 20% 30% 40% Modificato l'assetto societario e/o aziendale (es. venduto o comprato parti d'azienda) Sviluppato export e rapporti internazionali Costruito nuove partnership aziendali Riorganizzato i target clienti e modificato il marketing mix 12% 24% 24% 37% 3. Risultati – Pratiche straordinarie per superare la crisi Clienti e mercati (1) Negli ultimi 24 mesi l’azienda ha:
  • 57. •Le imprese dei servizi hanno riorganizzato il marketing mix (38%) e costruito nuove partnership (27%) in misura superiore alle altre. •Le imprese industriali hanno sviluppato nuovo export (30%), mentre quelle agricole hanno modificato l’assetto societario (14%). •Rispetto all’analisi territoriale si nota che la provincia di Ravenna fa registrare dei valori sempre lievemente superiori a quelli delle altre due province: sembra che si siano messi in campo maggiori strumenti anti crisi. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 57 22% 14% 19% 14% 37% 22% 30% 12% 38% 27% 19% 12% Riorganizzato i target clienti e modificato il marketing mix costruito nuove partnership aziendali Sviluppato export e rapporti internazionali modificato l'assetto societario e/o aziendale Analisi per settore economico Agricoltura Industria Servizi 33% 25% 24% 10% 40% 28% 25% 14% 39% 20% 24% 12% Riorganizzato i target clienti e modificato il marketing mix costruito nuove partnership aziendali Sviluppato export e rapporti internazionali modificato l'assetto societario e/o aziendale Analisi per provincia Forlì-Cesena Ravenna Rimini Clienti e mercati (2) Analisi per settore economico e provincia Negli ultimi 24 mesi l’azienda ha: 3. Risultati – Pratiche straordinarie per superare la crisi
  • 58. Innovazione (1) Negli ultimi 24 mesi l’azienda ha: •Sul fronte dell’innovazione il 55% delle imprese nell’ultimo biennio (2012-2013) ha avviato nuovi progetti e/o modificato i processi e/o lanciato nuovi prodotti e servizi. •Il 21% ha aumentato gli investimenti per il web, mentre il 16% ha definito nuove collaborazioni con il mondo della ricerca e sviluppo. •Ancora poche le imprese che hanno avuto accesso a finanziamenti pubblici per l’innovazione (9%). © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 58 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% Depositato nuove domande per brevetti (marchi, invenzioni, modelli, etc.) Utilizzato bandi di sostegno pubblico ita/ue per ricerca e innovazione Definito nuove collaborazioni (università, centri di ricerca, associazioni, etc.) Aumentato gli investimenti in marketing e comunicazione online Avviato nuovi progetti, modificato i processi e lanciato nuovi prodotti e servizi 6% 9% 16% 21% 55% 3. Risultati – Pratiche straordinarie per superare la crisi
  • 59. Innovazione (2) Analisi per settore economico e provincia Negli ultimi 24 mesi l’azienda ha: •Le imprese dei servizi hanno più delle altre avviato nuovi progetti-processi- prodotti (58%) e aumentato gli investimenti on line (24%). •Le imprese agricole hanno definito nuove collaborazioni per attività di R&S (22%) e utilizzato in misura più che doppia rispetto agli altri due settori bandi di sostegno pubblico per ricerca e innovazione (22%). •Le imprese industriali hanno depositato domande per brevetti in misura maggiore (9%). •A livello provinciale si denota una maggiore intensità di attività innovative da parte delle imprese di Ravenna. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 59 44% 11% 22% 22% 3% 54% 18% 13% 10% 9% 58% 24% 18% 7% 4% Avviato nuovi progetti, modificato i processi e lanciato nuovi prodotti e servizi Aumentato gli investimenti in marketing e comunicazione online Definito nuove collaborazioni (università, centri ricerca, associazioni …) Utilizzato bandi di sostegno pubblico ita/ue per ricerca e innovazione Depositato nuove domande per brevetti (marchi, invenzioni, modelli, etc.) Analisi per settore economico Agricoltura Industria Servizi 53% 17% 15% 8% 6% 60% 23% 21% 12% 6% 53% 23% 13% 6% 7% Avviato nuovi progetti, modificato i processi e lanciato nuovi prodotti e servizi Aumentato gli investimenti in marketing e comunicazione online Definito nuove collaborazioni (università, centri ricerca, associazioni …) Utilizzato bandi di sostegno pubblico ita/ue per ricerca e innovazione Depositato nuove domande per brevetti (marchi, invnezioni, modelli, etc.) Analisi per provincia Forlì-Cesena Ravenna Rimini 3. Risultati – Pratiche straordinarie per superare la crisi
  • 60. Gestione organizzativa (1) Negli ultimi 24 mesi l’azienda ha: •Per far fronte alla crisi da un punto di vista organizzativo le imprese romagnole hanno anzitutto potenziato la formazione dei propri collaboratori (43%). •Il 35% ha dovuto ridurre il personale, mentre una quota similare (34%) ha innestato nuove competenze, in particolare figure di tipo manageriale, hi-tech e under 35. •Una parte residuale ha attivato contratti di solidarietà o altro (6%), mentre soltanto l’1% ha delocalizzato all’estero. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 60 0% 10% 20% 30% 40% 50% Delocalizzato all'estero Attivato contratti di solidarietà e altri provvedimenti di rilancio (concordato, legge Prodi, etc.) Inserito nuove competenze (manageriali e tecnologiche) e/o collaboratori giovani (under 35) Ridotto personale e collaboratori Potenziato la formazione manageriale e tecnica dei propri collaboratori 1% 6% 34% 35% 43% Attenzione! 57% delle imprese NON ha dato importanza alla formazione dei propri collaboratori 66% NON ha inserito nuove figure manageriali, tecnologiche o under 35 3. Risultati – Pratiche straordinarie per superare la crisi
  • 61. Gestione organizzativa (2) Analisi per settore economico e provincia Negli ultimi 24 mesi l’azienda ha: •Sono soprattutto le imprese dei servizi ad aver potenziato la formazione (48%) e/o innestato nuove competenze «fresche» (39%). •Le imprese industriali hanno ridotto personale e collaboratori in misura superiore agli altri settori (38%). •In pochi hanno attivato contratti di solidarietà o provvedimenti simili (nell’industria il 7%) oppure delocalizzato all’estero (nell’agricoltura il 3%). •A livello provinciale le imprese di Ravenna hanno potenziato la formazione (47%) e inserito nuove competenze (40%) in misura superiore alle altre province. •Quelle di Rimini hanno invece scelto in misura superiore la strada della riduzione del personale (39%) e dei contratti di solidarietà (7%). © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 61 28% 19% 31% 0% 3% 38% 38% 30% 7% 1% 48% 33% 39% 5% 1% Potenziato la formazione dei propri collaboratori Ridotto personale e collaboratori Inserito nuove competenze e/o collaboratori (under 35) Attivato contratti di solidarietà e altri provvedimenti di rilancio Delocalizzato all'estero Analisi per settore economico Agricoltura Industria Servizi 42% 32% 33% 5% 1% 47% 34% 40% 6% 0% 40% 39% 31% 7% 2% Potenziato la formazione dei propri collaboratori Ridotto personale e collaboratori Inserito nuove competenze e/o collaboratori (under 35) Attivato contratti di solidarietà e altri provvedimenti di rilancio Delocalizzato all'estero Analisi per provincia Forlì-Cesena Ravenna Rimini 3. Risultati – Pratiche straordinarie per superare la crisi
  • 62. Gestione finanziaria (1) Negli ultimi 24 mesi l’azienda ha: •Per far fronte alla crisi da un punto di vista finanziario il 56% delle imprese romagnole ha dovuto utilizzare risorse proprie (patrimonio aziendale, o dei soci, o familiare). •Circa un terzo delle imprese (31%) ha inoltre ridotto gli emolumenti a soci e management o non redistribuito i dividendi. •Il 29% ha riorganizzato i rapporti di credito anche con nuovi partner finanziari e una quota analoga si è rivolta ai servizi Confidi. •Il 14% si è trovato costretto a rinviare gli obblighi fiscali. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 62 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% Progettato o sviluppato o rafforzato la presenza in Borsa Rinviato gli obblighi fiscali Usufruito dei servizi Confidi creati dalle Associazioni di Categoria Riorganizzato i rapporti di credito anche con nuovi partner Ridotto gli emolumenti ai soci operativi o al management e/o messo i dividendi a riserva Utilizzato risorse proprie (patrimonio aziendale e/o dei soci e/o familiare) 0,4% 14% 29% 29% 31% 56% 3. Risultati – Pratiche straordinarie per superare la crisi
  • 63. Gestione finanziaria (2) Analisi per settore economico e provincia Negli ultimi 24 mesi l’azienda ha: •Soprattutto le imprese agricole per far fronte alla crisi hanno utilizzato risorse proprie (61%). •Le imprese industriali e dei servizi hanno invece scelto di ridurre emolumenti (33% e 30%) e di rinviare gli obblighi fiscali (15%). •Le imprese del ravennate hanno usufruito in maniera superiore dei servizi Confidi (35%). •Quelle riminesi hanno scelto con una quota maggiore di rinviare gli obblighi fiscali (19%). © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 63 61% 17% 28% 31% 3% 0% 57% 33% 29% 30% 15% 0% 54% 30% 29% 27% 15% 1% Utilizzato risorse proprie (patrimonio aziendale, dei soci, familiare) Ridotto gli emolumenti e/o messo i dividendi a riserva Riorganizzato i rapporti di credito anche con nuovi partner Usufruito dei servizi Confidi creati dalle Associazioni di Categoria Rinviato gli obblighi fiscali Progettato o sviluppato o rafforzato la presenza in Borsa Analisi per settore economico Agricoltura Industria Servizi 56% 30% 25% 26% 14% 1% 57% 30% 31% 35% 11% 0% 55% 32% 31% 25% 19% 0% Utilizzato risorse proprie (patrimonio aziendale e/o dei soci e/o familiare) Ridotto gli emolumenti ai soci operativi o al management e/o messo i dividendi a riserva Riorganizzato i rapporti di credito anche con nuovi partner Usufruito dei servizi Confidi creati dalle Associazioni di Categoria Rinviato gli obblighi fiscali Progettato o sviluppato o rafforzato la presenza in Borsa Analisi per provincia Forlì-Cesena Ravenna Rimini 3. Risultati – Pratiche straordinarie per superare la crisi
  • 64. C) DOMANDA DI BENI, SERVIZI E COMPETENZE PER L’IMPRESA © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 64
  • 65. Quali sono i supporti maggiormente necessari per fare impresa? (1) (Opzioni disposte in ordine decrescente in base alla somma delle risposte «Essenziale» + «Importante») © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 65 3% 4% 7% 6% 9% 9% 9% 10% 12% 47% 10% 16% 20% 22% 24% 25% 28% 31% 30% 31% 34% 30% 34% 37% 32% 29% 33% 32% 30% 13% 49% 46% 34% 31% 29% 33% 27% 23% 24% 6% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Servizi di ristorazione e zone di ristoro/relax per migliorare il confort in azienda Servizi di ri-vendita di immobili e/o attrezzature aziendali inutilizzate Sistemi e servizi di logistica più personalizzati e accessibili online H24 Servizi personalizzati di sicurezza, guardiania e prevenzione anti- infortuni e anti-incendi Sistemi di gestione rifiuti più efficienti Affiancamento per sviluppare ricerca e innovazione con istituzioni, università, banche, ecc. Offerta formativa personalizzate e focalizzata su web e digitale Servizi associativi di rappresentanza più efficienti e innovativi Formule assicurative personalizzate e premianti per fare innovazione Accesso al credito personalizzato e premiante per fare innovazione Essenziale Importante Necessario Non necessario NR 3. Risultati – Offerta di beni, servizi e competenze per l’impresa
  • 66. Quali sono i supporti maggiormente necessari per fare impresa? (2) © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 66 3. Risultati – Offerta di beni, servizi e competenze per l’impresa •Il supporto indicato come maggiormente necessario per fare impresa è l’accesso al credito per fare innovazione («essenziale» o «importante» per il 78% delle imprese). •Seguono le formule assicurative personalizzate e premianti per fare innovazione e i servizi associativi più efficienti e innovativi: sono ritenuti supporti importanti o addirittura essenziali dal 42% e 41% degli intervistati. •Al terzo posto, con percentuali di preferenza molto simili, si trovano l’offerta formativa su web e digitale (37%), l’affiancamento a università/istituzioni per sviluppare innovazione (34%) ed i sistemi di gestione rifiuti più efficienti (33%). Il supporto indicato come maggiormente necessario per fare impresa è l’accesso al credito per fare innovazione («essenziale» o «importante» per il 78% delle imprese). •Non sono considerati estremamente necessari invece i servizi personalizzati di sicurezza, guardiania e prevenzione anti infortuni o incedi: considerati importanti o essenziali solo dal 28% delle imprese e non necessari dal 31%. •Stessa sorte per i sistemi di logistica accessibili H24: per il 27% sono importanti/essenziali e per il 34% non necessari. •Non sono ritenuti necessari dalla maggior parte delle imprese i servizi di ri-vendita di immobili o attrezzature aziendali inutilizzate (46%) e i servizi di ristorazione/relax per migliorare il comfort aziendale (49%).
  • 67. Quali sono i supporti maggiormente necessari per fare impresa? (3) Analisi per settore economico e provincia Media Area Vasta Accesso al credito personalizzato e premiante per fare innovazione 78% Formule assicurative personalizzate e premianti per fare innovazione 42% Servizi associativi di rappresentanza più efficienti e innovativi 41% Offerta formativa personalizzate e focalizzata su web e digitale 36% Affiancamento per sviluppare ricerca e innovazione con istituzioni, università, banche 34% Sistemi di gestione rifiuti più efficienti 33% Servizi personalizzati di sicurezza, guardiania e prevenzione anti-infortuni e anti-incendi 28% Sistemi e servizi di logistica più personalizzati e accessibili online H24 27% Servizi di ri-vendita di immobili e/o attrezzature aziendali inutilizzate 20% Servizi di ristorazione e zone di ristoro/relax per migliorare il confort in azienda 13% © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 67 Agri- coltura Industria Servizi 69% 82% 75% 44% 40% 43% 53% 43% 39% 22% 33% 40% 39% 34% 34% 47% 31% 34% 36% 30% 26% 22% 27% 26% 19% 20% 20% 11% 10% 16% (Somma delle risposte «Essenziale» + «Importante». Evidenziate in rosso le percentuali sensibilmente più elevate rispetto alla media dell’Area Vasta) 3. Risultati – Offerta di beni, servizi e competenze per l’impresa •Le imprese dell’industria richiedono in maniera maggiore delle altre l’accesso al credito per fare innovazione (82% vs. media generale pari al 78%). •Quelle dei servizi danno la priorità all’offerta formativa su web e digitale (40% vs. media generale pari al 36%) e ai servizi di ristorazione /relax per migliorare il confort in azienda (16% vs. media generale pari al13%). •Le imprese agricole ritengono maggiormente necessari servizi associativi più efficienti e innovativi (53% vs. 41%), sistemi di gestione dei rifiuti migliori (47% vs. 33%) e servizi personalizzati di sicurezza e prevenzione (36% vs. 28%). •L’analisi ripartita a livello provinciale non evidenzia invece alcuna differenza rilevante
  • 68. Quali sono le infrastrutture maggiormente necessarie per fare impresa? (1) © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 68 4% 5% 9% 7% 8% 8% 21% 33% 14% 13% 15% 22% 28% 32% 35% 28% 29% 27% 27% 29% 30% 28% 21% 19% 46% 46% 44% 34% 28% 25% 17% 15% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Aree di coworking (spazi di lavoro comuni) Sistemi di crowdfunding (micro-investimenti dal basso) Servizi “navetta” tra città principali, porti e aeroporti Piattaforme di e-commerce Formazione online (e-learning) Piattaforme di collaborazione commerciale e servizi associati Servizi pubblici accessibili online H24 Accesso a banda larga e maggiore velocità della rete internet Essenziale Importante Necessario Non necessario NR (Opzioni disposte in ordine decrescente in base alla somma delle risposte «Essenziale» + «Importante») 3. Risultati – Offerta di beni, servizi e competenze per l’impresa •Le infrastrutture ritenute più importanti per fare impresa sono l’accesso a banda larga e internet veloce («essenziale» o «importante per il 61% delle imprese) e servizi pubblici accessibili online H24 (56%). •Seguono, con percentuali di preferenza simili, le piattaforme di collaborazione commerciale (40%), la formazione online (36%) e le piattaforme di e-commerce (29%). •Non sono ritenuti particolarmente necessari invece i servizi «navetta» tra città principali, porti e aeroporti («non necessario» per il 44% delle imprese), i sistemi di crowdfunding (46%) e le aree di coworking (46%).
  • 69. Quali sono le infrastrutture maggiormente necessarie per fare impresa? (2) Analisi per settore economico e provincia Media Area Vasta Accesso a banda larga e maggiore velocità della rete internet 61% Servizi pubblici accessibili online H24 56% Piattaforme di collaborazione commerciale e servizi associati 40% Formazione online (e-learning) 36% Piattaforme di e-commerce 30% Servizi “navetta” tra città principali, porti e aeroporti 24% Sistemi di crowdfunding (micro-investimenti dal basso) 18% Aree di coworking (spazi di lavoro comuni) 18% © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 69 Forlì- Cesena Ravenna Rimini 61% 63% 59% 56% 57% 56% 40% 39% 40% 40% 34% 35% 28% 29% 32% 23% 24% 25% 18% 17% 19% 16% 16% 20% Agri- coltura Industria Servizi 42% 60% 64% 44% 51% 62% 39% 37% 43% 25% 32% 41% 22% 24% 35% 22% 18% 29% 14% 15% 21% 17% 16% 20% (Somma delle risposte «Essenziale» + «Importante». Evidenziate in rosso le percentuali sensibilmente più elevate rispetto alla media dell’Area Vasta) 3. Risultati – Offerta di beni, servizi e competenze per l’impresa •In generale sono le aziende dei servizi ad avvertire una maggiore esigenza di infrastrutture per fare impresa: ritengono «essenziale» o «importante» tutte le opzioni di risposta con percentuali superiori alla media e alle altre categorie. •Un comportamento analogo lo si registra per le imprese del Riminese, fatta eccezione per l’accesso a banda larga e internet veloce (ritenuto importante un maggior numero di imprese di Ravenna, il 63%) e dalla formazione online (ritenuta importante da un maggior numero di impresa di Forlì-Cesena, 40%).
  • 70. Modalità e strumenti per far pesare la propria opinione per lo sviluppo del territorio •La modalità per far pesare la propria opinione più richiesta dagli imprenditori dell’Area Vasta è il contatto diretto con esperti di settore (72%). •La metà circa (52%) è invece interessata a ricevere newsletter e report dati sul territorio. •Il 45% è disponibile a indagini e incontri per lo sviluppo del territorio •Quasi il 40% desidera potersi confrontare su piattaforme web e social network. Soprattutto le imprese industriali (43%) e di servizi (36%). •Tra i tre settori così come tra le tre province non si rilevano delle differenze sostanziali. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 70 0% 20% 40% 60% 80% Intervenendo su piattaforme web e social network di ascolto e confronto Partecipando a indagini e/o incontri su temi sensibili per il mio territorio Ricevendo newsletter e report di dati per essere più informato Entrando in contatto diretto con esperti di settore 39% 45% 52% 72% 3. Risultati – Offerta di beni, servizi e competenze per l’impresa
  • 71. 4. INDICAZIONI FINALI DI LAVORO © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 71
  • 72. Come? Seguendo l’esempio di altre imprese della Romagna che hanno investito sul web, hanno innovato e si sono aperte a nuovi mercati anche esteri, e che così sono cresciute fino a 5 volte di più rispetto a chi non l’ha fatto. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 72 + WEB + INNOVAZIONE + EXPORT = + CRESCITA e più resistenza alla crisi Web, innovazione ed export sono le componenti chiave dell’impresa (romagnola) più competitiva. Queste variabili sono tra loro, a due a due, correlate positivamente e in maniera statisticamente significativa. Ovvero tra loro intercorre un rapporto di tipo lineare e statisticamente comprovato che prevede che al crescere di una variabile cresca anche l’altra. Attenzione, non si tratta necessariamente di un rapporto di causa-effetto, ma della tendenza di una variabile a variare in funzione di un'altra. Questa tendenza è misurata dall’indice di correlazione lineare di Pearson «r» che può variare tra - 1 (perfetta correlazione negativa) e + 1 (perfetta correlazione positiva), con 0 indice di perfetta indipendenza. •r (web; innovazione) = 0,3 •r (web; export) = 0,2 •r (innovazione; export) = 0,2 L’opportunità migliore e più accessibile
  • 73. L’opportunità di crescere Le imprese HIGH EXPORT dal 2010 crescono mediamente del 3,5% in più rispetto a quelle NO EXPORT. Le imprese HIGH INNOVATION dal 2010 crescono mediamente del 5,0% in più rispetto a quelle NO INNOVATION. Le imprese ON LINE ATTIVE dal 2010 crescono mediamente del 3,7% in più rispetto a quelle OFF LINE. Media imprese ON LINE ATTIVE Var. % fatturato 2012/2013 Var. % fatturato 2011/2012 Var. % fatturato 2010/2011 © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 73 + 3,1% + 0,9% + 2,2% + 0,3% - 5,7% + 6,0% - 2,2% - 5,0% + 2,8% + 3,7% Media imprese OFF LINE Media imprese HIGH INNOVATION + 3,0% + 1,8% + 1,2% + 1,1% - 5,4% + 6,5% + 1,1% - 6,3% + 7,4% + 5,0% Media imprese NO INNOVATION Media imprese HIGH EXPORT + 3,5% + 1,5% + 2,0% - 0,7% - 4,5% + 3,8% - 0,4% - 5,1% + 4,7% + 3,5% Media imprese NO EXPORT Le imprese presenti sul web, che innovano ed esportano crescono più delle altre. Anche quando il dato sulla variazione di fatturato rispetto all’anno precedente è negativo, le imprese ON LINE ATTIVE, HIGH INNOVATION e HIGH EXPORT vanno fino a 5 volte meglio delle altre.
  • 74. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 74 Le 6 richieste più gettonate dalle imprese 91% •Risorse per fare innovazione a «burocrazia zero» (es. crediti d’imposta, meno bandi) 89% •Banda larga o ultra-larga accessibile a tutti 77% •Servizi pubblici accessibili on line 24h 73% •Associazioni di categoria più capaci di affiancare l’impresa su web, innovazione, export 70% •Nuovi modelli di formazione per sviluppare competenze web e digitali 68% •Piattaforme web per favorire collaborazione, e-learning, e- commerce
  • 75. Servono policy pubbliche e private che prescrivano e sostengano esplicitamente •aggregazioni e reti •massimo utilizzo di web, giovani, donne e digitale © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 75 Nuove scelte semplici e chiare
  • 76. •Web, innovazione, export sono le key words fondamentali e la sequenza di processo utile per tornare a crescere •La politica economica pubblica va quindi ripensata •Il sistema degli incentivi dovrebbe essere focalizzato e reso accessibile con misure di massima efficienza, pertinenza e trasparenza •Call pubbliche a tema e successivi crediti d’imposta automatici, basati su tempestività, merito e rendicontazione dei risultati, possono essere una prima risposta importante •L’attesa delle imprese verso i servizi pubblici si evolve verso una maggiore dimensione di senso: meno burocrazia e più capacità di rappresentare e sostenere scenari per crescere abilitati da modelli meritocratici. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 76 La trasformazione attesa nelle Istituzioni
  • 77. I segnali d’allarme su cui lavorare Nell’Area Vasta di Romagna –64% delle imprese ha solo un sito vetrina o non ha nemmeno il sito –87% non fa e-commerce –86% non usa mobile –83% non ha un piano strategico sul web –60% non ha le competenze adeguate per il web, –47% non è iscritto su alcun social network –79% non fa innovazione o ne fa poca –67% non esporta –57% non fa formazione per i propri collaboratori –66% non ha inserito nuove competenze o risorse utili all’azienda © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 77
  • 78. Con imprese troppo piccole, poche reti, poco export, web iper-sottoutilizzato, poca formazione interna e scarsa utilizzazione di giovani non si cresce ma si sparisce! © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 78 Il rischio da evitare
  • 79. 79 Grazie dell’attenzione TEAM DI LAVORO Capo progetto: Giuseppe Giaccardi Capo analista: Andrea Zironi Coordinamento operazioni, analisi di ricerca: Livia Bosi Analisi di ricerca: Chiara Mazzavillani Supporto realizzazione interviste: Rita Guerrini in collaborazione con Phonetica Spa. Questo elaborato è un prodotto originale dello Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione © All Rights Reserved, Ravenna marzo 2014 www.giaccardiassociati.it www.webeconomyforum.it © Studio Giaccardi & Associati - Consulenti di direzione TORNARE A CRESCERE: COME? Risultati dell’indagine di ascolto verso 111 mila imprese dell’area vasta di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini L’abstract di questo rapporto di ricerca è disponibile online su www.webeconomyforum.it