Curricolo per una classe V di scuola primaria.
Le coordinate entro cui si colloca il presente piano si studi sono quelle di
- una scuola comunità - inclusiva
- una scuola delle competenze
- una costruzione attiva delle conoscenze
La lingua per lo studio delle disciplineGiusi Landi
Sin dalla prima classe di scuola primaria è possibile porre le basi per impostare un metodo di studio per le discipline, a partire dalla comprensione/composizione di semplicissimi testi: l'idea di base è che l'alunno debba imparare a studiare non per contenuti, ma per concetti e relazioni di concetti. Si tratta, quindi di abituare a individuare/comprendere alcuni blocchi concettuali e a legarli tra loro con relazioni di natura temporale, descrittiva, argomentativa.
Tale competenza diventerà essenziale per studiare negli anni successivi le diverse discipline.
Curricolo per una classe V di scuola primaria.
Le coordinate entro cui si colloca il presente piano si studi sono quelle di
- una scuola comunità - inclusiva
- una scuola delle competenze
- una costruzione attiva delle conoscenze
La lingua per lo studio delle disciplineGiusi Landi
Sin dalla prima classe di scuola primaria è possibile porre le basi per impostare un metodo di studio per le discipline, a partire dalla comprensione/composizione di semplicissimi testi: l'idea di base è che l'alunno debba imparare a studiare non per contenuti, ma per concetti e relazioni di concetti. Si tratta, quindi di abituare a individuare/comprendere alcuni blocchi concettuali e a legarli tra loro con relazioni di natura temporale, descrittiva, argomentativa.
Tale competenza diventerà essenziale per studiare negli anni successivi le diverse discipline.
Materiali per l’insegnamento dell’italiano L2 e l’integrazione degli alunni stranieri. Un anno di formazione e ricerca nella provincia di Arezzo. Sezione I
Didattica dell'Italiano per stranieri - base. Prof. BalleroIIS Falcone-Righi
Approcci metodologici e gestione di una classe
Il ruolo del docente e l’autonomia dell’apprendente
Sviluppo di abilità e competenze
Corso di Didattica dell'IOtaliano di base. Lodi, 2011
Didattica Italiano di base
Lezione 1. Didattica base per l'insegnamento dell'Italiano L2 agli adulti.
Lezione di Cremona.
Organizzato dal Progetto Vivere in Italia
Le attività proposte hanno la finalità di offrire agli alunni la possibilità di conoscere un linguaggio universale che coinvolge la persona in modo completo (sensorialità, emotività, intelletto, creatività..) e che stimola uno sviluppo armonico, migliorandone attenzione, concentrazione, memoria, impegno personale, senso di responsabilità; migliorare il modo di ascoltare e il controllo del proprio modo di operare, anche in relazione agli altri.
Materiali per l’insegnamento dell’italiano L2 e l’integrazione degli alunni stranieri. Un anno di formazione e ricerca nella provincia di Arezzo. Sezione I
Didattica dell'Italiano per stranieri - base. Prof. BalleroIIS Falcone-Righi
Approcci metodologici e gestione di una classe
Il ruolo del docente e l’autonomia dell’apprendente
Sviluppo di abilità e competenze
Corso di Didattica dell'IOtaliano di base. Lodi, 2011
Didattica Italiano di base
Lezione 1. Didattica base per l'insegnamento dell'Italiano L2 agli adulti.
Lezione di Cremona.
Organizzato dal Progetto Vivere in Italia
Le attività proposte hanno la finalità di offrire agli alunni la possibilità di conoscere un linguaggio universale che coinvolge la persona in modo completo (sensorialità, emotività, intelletto, creatività..) e che stimola uno sviluppo armonico, migliorandone attenzione, concentrazione, memoria, impegno personale, senso di responsabilità; migliorare il modo di ascoltare e il controllo del proprio modo di operare, anche in relazione agli altri.
“Il candidato pianifichi un percorso didattico finalizzato all’utilizzo del corpo per rappresentare situazioni fantastiche.
Il candidato progetti l’unità di apprendimento per una sezione di bambini di cinque anni.”
The document discusses plans to create an Open Data Institute civic lab in Leeds, England. It would provide a neutral physical space to host projects using open data and start-up models to accelerate innovation and growth. Members would include Leeds City Council and other local organizations working with open data. The lab would aim to catalyze the power of open data for Leeds citizens through collective intelligence, hosting events, and acting as a start-up incubator and accelerator in a low-cost, high-impact way.
Adding Emotion to Transactional Loyalty: the benefits of digital stamps in sh...Giuseppe Rizzi
As part of the 2014 edition of the Loyalty Observatory Congress organized by the University of Parma (Italy), where the theme was “the transition from paper to digital in loyalty”, Giuseppe Rizzi (International Account Manager at IceMobile) presented "how to add emotion to transactional loyalty", with focus on stamps collection in short loyalty programs from paper to mobile. After a brief company overview, the presentation outlines retailers paradoxical challenge of managing scale VS customer intimacy, noting how data and mobile represent the solution to it and deliver customer intimacy at mass scale. The benefits of paper stamps collection in loyalty programs are then discussed, together with the key inefficiencies that remain. Moving to digital stamps collection on mobile transforms inefficiencies in opportunities, adding moreover personal feel and opportunity for 1to1 communication. International case studies show how digital stamps collectors on mobile tend to spend more and redeem more items compared traditional paper collectors. Digitals stamps also increase number of participants as well as growing the contribution percentage to total collectors over time. Digital stamps also won 2 important international loyalty awards.
The document provides examples of posters from Ed Sheeran, One Republic, and Bastille and discusses conventions seen across the posters. Ed Sheeran's poster ties into his brand colors and uses his signature and a cat to personalize it. One Republic's posters consistently feature unusual animals and contrasting colors. Bastille's poster centers lead singer Dan Smith and uses surrounding text to draw attention to him and the title. The document notes these posters exemplify consistency within artists' brands and genres through color schemes, positioning of elements, and inclusion of personal details.
Jaringan Komputer Dan Koneksi Internet IX-2 RIZKYERLYRIDHORizky F Dian Putra
Jaringan komputer terdiri dari beberapa jenis berdasarkan cakupan wilayahnya, yaitu jaringan lokal (LAN), metropolitan (MAN), dan skala luas (WAN). LAN mencakup ruangan atau gedung, MAN mencakup kota, sedangkan WAN mencakup wilayah yang sangat luas seperti antarpulau bahkan antarbenua. Jaringan komputer membutuhkan perangkat keras seperti kabel, router, dan perangkat nirkabel untuk menghubung
Andrew Goodwin identified 6 key features of music videos: 1) Videos demonstrate characteristics of their musical genres. 2) Lyrics and visuals are related. 3) Music and visuals are related. 4) Record labels emphasize close-ups of the artist to promote their image. 5) Videos frequently reference the idea of looking through screens and often treat the female body in a voyeuristic way. 6) Videos sometimes make intertextual references to other media like films.
This action plan outlines tasks for the second week of term 2. On Monday and Tuesday, the plan is to expand on openings in Prezi and update the blog. Wednesday and Thursday involve scripting and creating a storyboard using GoAnimate with pictures every 5 seconds, different camera angles, dialogue, and 30 colored pictures. Friday's task is to research audience needs and post in a blog.
The document discusses the crime thriller genre. It defines a crime thriller as a subgenre that blends suspenseful thriller elements with crime plots, typically focusing on serial killers, murders, robberies or manhunts. Crime thrillers use both action and psychological tension to build suspense. Key conventions of the genre include a fast pace, protagonists and antagonists, investigations or subplots, action scenes, high intensity, and an enigma or mystery element. The document then analyzes the 2014 film A Walk Among the Tombstones as an example of the crime thriller genre.
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Il 7 novembre 2008 a Castel San Pietro (BO) si è tenuto il Convegno Nazionale “Incontri con la Matematica”. La Commissione Matematica-Scienze del I Circolo di Spinea (VE) e dell’Istituto Comprensivo “C. Goldoni” di Martellago (VE) era presente con un laboratorio dal tema “Documentare la matematica: dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria, esperienze di un curriculum condiviso e partecipato“.
Vedi anche la documentazione multimediale dell'esperienza "Storia, Matematica, Storia della Matematica" dell'Istituto Comprensivo "C. Goldoni" di Martellago (VE) all'indirizzo: http://storymat.wikispaces.com/.
Vedi, inoltre, Storymat's Blog: http://storymat.wordpress.com/.
Augmented Didactics - Teach the Teacher Edition
Why APPs are important for Education
(consciousness, multiple intelligence, disruptive innovation in educational and evaluation solutions)
How to Implement Educational Tools and Processes merging digital and traditional solutions
1. ISTITUTO COMPRENSIVO DI ODERZO
SCUOLA DELL’INFANZIA DI PIAVON - SCUOLA DELL’INFANZIA DI TRE PIERE
Anno scolastico 2013-2014
1.1 Denominazione Progetto
PROGETTO: RICERCA – AZIONE
UDA: “Piccoli Esploratori in ricerca nel Bosco …”
1.2 Gruppo di Lavoro
Le insegnanti: Russo Santa, Zanetti Francesca, Boccato Raffaela, Modolo Doris, Marisa Carpenè,
Silvia Salvadori.
Collaboratori esterni: Barbieri Giuseppina, Barazza Lina
1.3 Esigenze specifiche che hanno determinato la formulazione del progetto
Tema di Ricerca:
Prevenzione delle difficoltà di apprendimento
Identificazione del Problema:
Difficoltà a prestare attenzione
Tempi di attenzione brevi
Difficoltà di orientamento spaziale secondo i concetti topologici e le relazioni spaziali
Difficoltà a valutare e confrontare quantità
Difficoltà a classificare secondo più attributi
Difficoltà nella comprensione e nell’utilizzo dei termini linguistici specifici
Difficoltà di organizzare le fasi di un lavoro
Difficoltà nella motricità fine e nella coordinazione oculo-manuale
1.4 Finalità della ricerca
Prolungare i tempi di attenzione per potenziare la memoria a breve e a lungo termine
(uditiva e visiva)
Sviluppare l’intelligenza numerica
Prevenire le difficoltà di apprendimento del calcolo
Potenziare i prerequisiti di calcolo
Sviluppare le strategie per la risoluzione di situazioni problematiche
Sviluppare la capacità di orientarsi nello spazio
Saper utilizzare in modo pertinente i termini linguistici specifici
2. Sviluppare la capacità di organizzare il proprio lavoro in termini temporali e spaziali
Migliorare la motricità fine e la coordinazione oculo-manuale
1.5 Motivazioni e riferimenti
Dalle linee guida per DSA: Area del calcolo scuola dell’infanzia
“Uno degli obiettivi più importanti della scuola dell’infanzia è lo sviluppo dell’intelligenza
numerica e la prevenzione delle difficoltà di apprendimento del calcolo che si persegue con
attività didattiche, rivolte a tutti, miranti a potenziare i prerequisiti di calcolo.
Per imparare a calcolare è necessario che il bambino prima sviluppi i processi mentali
specifici implicati nella cognizione numerica, nella stima di numerosità e nel conteggio. È
importante che l’alunno sia posto nelle condizioni di imparare a distinguere tra grandezza di
oggetti e numerosità degli stessi e sia avviato all’acquisizione delle parole -numero con la
consapevolezza che le qualità percettive degli oggetti (colori, forme, grandezza ecc..) possono
essere fuorvianti essendo qualità indipendenti dalla dimensione di numerosità. Attività,
quindi, di stima di piccole numerosità e di confronto di quantità devono essere promosse e
reiterate fino a quando il bambino riesce a superarle con sicurezza e a colpo d’occhio.
L’acquisizione delle parole-numero dovrà essere accompagnata da numerose attività in
grado di integrarne i diversi aspetti: semantici, lessicali e di successione n+1, n-1. Infatti, solo
un prolungato uso del conteggio in situazioni concrete in cui il numero viene manipolato e
rappresentato attraverso i diversi codici (analogico, verbale e arabico, o anche romano) può
assicurare l’adeguata rappresentazione mentale dell’idea di numero. In altre parole, il
bambino deve imparare ad astrarre il concetto di quantità numerica al di là delle
caratteristiche dell’oggetto contato e a prescindere dalla dimensione e dalle caratteristiche
fisiche degli oggetti presi in considerazione.
Particolare attenzione didattica va posta anche verso la conquista di abilità più complesse,
quali quelle sintattiche di composizione del numero, es. tante perle in una collana, tante dita
in una mano, tanti bambini in una classe, di ordinamento di grandezze fra più elementi e di
soluzione di piccoli problemi di vita quotidiana utilizzando il conteggio”.
Butterworth (1999):
“La capacità di classificare il mondo in termini di numerosità non è come quella di leggere
uno scritto alfabetico. Non abbiamo bisogno di impararla, nasciamo già sapendo come fare:
fa parte del nostro cervello matematico”.
Camillo Bortolato:
“Tutto è semplice e innato. Il calcolo mentale si svolge senza bisogno di numeri e le
operazioni sono giochi in cui le quantità sono trattate come immagini da ritagliare e
incollare”.
L’obiettivo primario del metodo analogico è imparare a conoscere i numeri e ad eseguire i
primi calcoli senza preoccuparsi di stabilire che cosa siano i numeri e quale sia il significato
delle operazioni matematiche.
L’efficacia del metodo consiste nell’annullare il problema della decodificazione e nel dare
spazio al linguaggio delle quantità.
Il metodo mira dunque a sviluppare una competenza attiva sui numeri e sul calcolo.
Con il metodo analogico intuitivo scompaiono i simboli cifrati e compaiono finalmente le
immagini, le vere immagini delle quantità, formattate dalle regole del “subitizing” temporale
e spaziale.
Il subitizing, cioè la visione a colpo d’occhio, arriva ad individuare 3 o 4 oggetti, oltre bisogna
3. contare. Questa condizione limite viene superata con l’ordine e la posizionalità delle quantità.
Così disponendo le quantità (palline) secondo un ordine prestabilito rientriamo nei canoni del
colpo d’occhio (subitizing).
Inoltre, “l’Apprendimento – come sostiene Bruner – è quasi sempre un’attività comunitaria:
è il processo per il quale si perviene a condividere la cultura. Non si tratta solo di far sì che il
bambino si appropri davvero delle sue conoscenze , ma che se ne appropri in una comunità di
persone che condividono il suo senso di appartenenza ad una cultura”.
All’interno delle molteplici e differenziate pratiche di interazione sociale ( tra coetanei con
uguale o diversa competenza intellettuale , tra adulti ) il bambino ha modo di sperimentare
situazioni di conflitto cognitivo , di mettere in discussione le proprie conoscenze , di tentare
nuove strutturazioni concettuali e di attivare , così , strategie di livello superiore , di venire
opportunamente “sostenuto” in tale processo dall’adulto o dal compagno più competente. In
questa prospettiva , la messa a punto di contesti di apprendimento specificamente strutturati
per la definizione e l’orientamento di situazioni di conflitto socio – cognitivo svolge una
funzione centrale e insostituibile all’ interno di un progetto di promozione dello sviluppo
autocostruttivo del sistema cognitivo.
L’ impostazione metodologica deve mirare quindi alla costruzione di ambienti di
apprendimento che favoriscano una didattica costruttiva e collaborativa, fondata sulla
scoperta, sulla riflessione e sulla negoziazione dei significati. Osservare, descrivere, porre
domande, formulare ipotesi e verificarle sono le azioni che devono essere stimolate dall’
intervento didattico dell’ insegnante . Ruolo fondamentale riveste la discussione in gruppo e la
conversazione in sezione, che oltre a dare valore alle idee spontanee dei bambini favoriscono
l’interazione tra pari.
La ricerca di nuovi percorsi educativi fondati sulla didattica per competenze ha lo scopo di
motivare l’apprendimento dei bambini rendendoli competenti e protagonisti del loro sapere,
dando significato alle loro esperienze personali, alle loro conoscenze e al loro linguaggio,
favorendo così l’inclusività in “una Scuola di Tutti e per Tutti” ( Milani).
4. 1.5 Destinatari
I bambini di cinque anni delle sezioni: I – II – IV della scuola dell’ infanzia di Piavon
I bambini di cinque anni delle sezioni: I – II della scuola dell’ infanzia di Tre Piere
Il gruppo è costituito da 38 alunni nella Scuola dell’Infanzia di Piavon, di questi:
- 27 alunni italiani
- 11 alunni stranieri
Il gruppo è costituito da 24 alunni nella Scuola dell’Infanzia di Tre Piere, di questi:
- 12 alunni italiani
- 12 alunni stranieri
Dall’analisi della situazione iniziale sono emerse le difficoltà indicate nel riquadro 1.3.
Gli alunni sono inseriti serenamente nell’ambiente educativo e si osserva un buon adattamento
all’organizzazione scolastica.
Gran parte degli alunni dimostra una buona autonomia personale, ha instaurato relazioni positive
con gli adulti e con i pari. I bambini conoscono le regole di convivenza, ma non sempre le
rispettano. Accettano e partecipano favorevolmente a giochi e attività proposte anche se, i tempi di
ascolto e di attenzione per la maggior parte degli alunni non sono ancora adeguati all’età. Molti
bambini portano a termine il lavoro con sufficiente autonomia operativa e in tempi adeguati. Alcuni
invece hanno difficoltà a comprendere le consegne date al gruppo, a mantenere la concentrazione e
non sono ancora in grado di organizzare le fasi e i tempi del proprio lavoro nonchè di utilizzare in
modo adeguato gli strumenti e i materiali per svolgere l’attività.
Buona parte dei bambini si esprime con un linguaggio ricco e appropriato. Altri invece presentano
delle difficoltà di comprensione e di produzione linguistica.
1.6 Durata del Progetto
Novembre e da Febbraio a Maggio.
1.7 Competenze, Abilità, Conoscenze e Attività
Vedi UDA: “Piccoli Esploratori in ricerca nel Bosco …”
1.8 Metodologie utilizzate
- Metodo analogico intuitivo di Camillo Bortolato per la percezione delle quantità a colpo
d’occhio
- Narrazione
- Drammatizzazioni
- Problem solving
- Gioco
5. - Brainstorming
- Conversazioni guidate e spontanee
- Attività espressive e manipolative
- Memorizzazione di canti e filastrocche
- Attività di classificazione e di quantificazione
- Schede relative alle attività proposte
- Gioco motorio
- Tutoring
Scelte organizzative:
- Lavoro di gruppo
- Lavoro individuale
Scelte strumentali:
- Giochi strutturati e non
- Materiale di facile consumo
- Le Dots
- La Linea del 10 murale
- I dadi
- La Linea del dieci individuale
1.9 Indicatori di Qualità
- Partecipazione attiva dei bambini
- Percezione della realtà anche dal punto di vista della quantità
1.10 Monitoraggio
MODALITÀ DI VERIFICA
Valutazione in itinere attraverso:
- l’utilizzo di elaborati individuali e di gruppo
- l’utilizzo di griglie raccolta dati iniziali e finali
- l’osservazione diretta e informale durante i giochi, le attività e le conversazioni
- le produzioni grafico- pittoriche
- l’esecuzione di consegne
1.11 Risultati ottenuti
I risultati ottenuti sono stati positivi.
Gli alunni hanno ampliato i tempi di attenzione, hanno migliorato la memoria a breve e a lungo
termine, rispettano le regole e cooperano con più autonomia nel gioco e nel lavoro.
La maggior parte dei bambini ha acquisito le abilità richieste.
Oderzo, 30 giugno 2014 Il Gruppo di lavoro