Stress lavoro correlato - Cos'è e come si misuraElisa Corsa
“Lo stress è una condizione fisiologica che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentano in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro” (Accordo <europeo sullo stress lavorativo, 2004)
Stress lavoro correlato - Cos'è e come si misuraElisa Corsa
“Lo stress è una condizione fisiologica che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentano in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro” (Accordo <europeo sullo stress lavorativo, 2004)
La revisione delle tabelle e la quantificazione del danno per le patologie mo...Drughe .it
Dott.ssa Licia Corsi - Medico legale Consulente presso CUPREL Centro Universitario Siena
Componente AIBeL - Associazione Italiana Benessere e Lavoro
Il mobbing tra Prevenzione e Danno: le modifiche possibili in ambito giuridico-normativo nazionale e regionale
Firenze 28 Novembre 2014
Webinar | Stress lavoro-correlato e sicurezza sul lavoro: il ruolo dello psic...Obiettivo Psicologia Srl
Lo stress lavoro-correlato è un rischio di natura psicosociale, un fenomeno che interessa le organizzazioni e che può compromettere la salute psicofisica dei lavoratori.
Dal 2008, con il D.Lgs 81/08, i datori di lavoro di tutte le aziende italiane sono obbligati a valutare tale rischio con l’obiettivo di trovare soluzioni che possano ridurre lo stress, prevenendo conseguenze dannose alla persona, all’azienda e all’intera società. Diviene quindi fondamentale creare un buon ambiente di lavoro per favorire il benessere organizzativo.
L’attenzione posta nei confronti dello stress nei contesti lavorativi, rappresenta una buona opportunità professionale per lo psicologo, che più di chiunque altro professionista dispone di strumenti, conoscenze e competenze utili a migliorare la qualità della vita professionale dei lavoratori.
Sicurezza sul lavoro e responsabilità dell'imprenditoreFondazione CUOA
Strumenti ed esperienze per redigere modelli di gestione della salute e sicurezza sul lavoro e per integrarli con il modello organizzativo previsto dal D.Lgs. 231/2001 - slide finali del Workshop a cura dell’Area Imprenditorialità della Fondazione CUOA
La revisione delle tabelle e la quantificazione del danno per le patologie mo...Drughe .it
Dott.ssa Licia Corsi - Medico legale Consulente presso CUPREL Centro Universitario Siena
Componente AIBeL - Associazione Italiana Benessere e Lavoro
Il mobbing tra Prevenzione e Danno: le modifiche possibili in ambito giuridico-normativo nazionale e regionale
Firenze 28 Novembre 2014
Webinar | Stress lavoro-correlato e sicurezza sul lavoro: il ruolo dello psic...Obiettivo Psicologia Srl
Lo stress lavoro-correlato è un rischio di natura psicosociale, un fenomeno che interessa le organizzazioni e che può compromettere la salute psicofisica dei lavoratori.
Dal 2008, con il D.Lgs 81/08, i datori di lavoro di tutte le aziende italiane sono obbligati a valutare tale rischio con l’obiettivo di trovare soluzioni che possano ridurre lo stress, prevenendo conseguenze dannose alla persona, all’azienda e all’intera società. Diviene quindi fondamentale creare un buon ambiente di lavoro per favorire il benessere organizzativo.
L’attenzione posta nei confronti dello stress nei contesti lavorativi, rappresenta una buona opportunità professionale per lo psicologo, che più di chiunque altro professionista dispone di strumenti, conoscenze e competenze utili a migliorare la qualità della vita professionale dei lavoratori.
Sicurezza sul lavoro e responsabilità dell'imprenditoreFondazione CUOA
Strumenti ed esperienze per redigere modelli di gestione della salute e sicurezza sul lavoro e per integrarli con il modello organizzativo previsto dal D.Lgs. 231/2001 - slide finali del Workshop a cura dell’Area Imprenditorialità della Fondazione CUOA
Il corso si propone di far acquisire ai partecipanti le conoscenze indispensabili relative alla disciplina della Psicologia della Salute Organizzativa, gli strumenti e le tecniche per la promozione della salute, nonchè i fondamenti principali del modello bio-psico-sociale applicato alle organizzazioni. Inoltre, verranno fornite informazioni riguardanti le responsabilità e i compiti delle figure coinvolte nel processo di valutazione del rischio stress lavoro-correlato (datore di lavoro, medico competente, RSPP,ecc..). Per tale motivo il corso risulta utile sia agli Psicologi sia agli HSE e HR.
Il corso antincendio a rischio basso, proposto da GForm, è destinato a coloro che, lavorando all’interno di queste tipologie di aziende, sono incaricati di attuare le misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di gestione delle emergenze, di evacuazione dei lavoratori e dei clienti in caso di pericolo grave ed immediato. Formazione | Gform | Corso antincendio
Le cause che caratterizano il fenomeno dello stress lavoro-correlato con la definizione di stress, la distinzione dello stress positivo e negativo e gli interventi a livello individuele e organizzativo per la gestione dello stress nei luoghi di lavoro
Formazione dedicata allo stress lavoro correlato come da TU 81/08 D.lgs. e s.m. e i. e d.lgs. 106/09
e le linee guida delineate della Commissione consultiva per la valutazione dello stress lavoro-correlato.
11 Ottobre 2013
Nel mondo del lavoro esistono, accanto a fattori di rischio specifici, responsabili di malattie professionali, numerosi altri agenti capaci di turbare l’equilibrio ed il benessere dell’uomo, creando fenomeni di disadattamento e reazioni di stress, da cui possono derivare malattie, non specifiche, ma certamente collegate alla professione (Mobbing e Burnout)
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Workshop Gratuito - Ridurre lo stress ed incrementare il benessere in azienda...Wise Training
Workshop gratuito - ExpoTraining 2015, Fiera Milano City - 3 giugno 2015
Nel workshop analizzeremo quali tipologie di formazione possono risultare piu' funzionali per improntare dei percorsi efficaci di prevenzione o riduzione dello stress lavoro-correlato.
Non essendo questo una tipologia di rischio semplice da individuare e fronteggiare risulta non di secondo piano l'analisi della formazione da utilizzare per migliorare le condizioni lavorative aziendali.
Formazione alla persona? Formazione del team? Nuove tecniche formative ancora inesplorate?
- Relatore: Alessandro De Chellis - Consulente Aziendale su HR & Safety, Docente e Training Director di Wise Training
- Destinatari: Resposabili delle Risorse Umane, Responsabili della Formazione, Imprenditori
- Durata: 1 ora
- Sede: Sala Meeting 4 - Fiera Milano City, padiglione MICO 0, ingresso GATE 15 Gattamelata
- Data: 3 giugno 2015
- Orario: dalle 15:00 alle 16:00
- Costo: Gratuito
WORKSHOP il mobbing tra prevenzione e danno: le modifiche possibili in ambito...Drughe .it
Firenze 28.11.2014
Prevenzione e danno da mobbing: quali modifiche al DLgs 81/08 e alla tabella delle Malattie professionali?
Dr Luigi Carpentiero detto Gino – Azienda Sanitaria Firenze - Associazione Italiana Benessere e Lavoro (AIBeL) - Gruppo di lavoro Vigilanza
Come riuscire a combattere lo stress in modo definitivo e permanente. Il sistema testato per eliminare permanentemente lo stress dalla tua vita.
Adesso puoi equipaggiarti con le migliori strategie per vivere una vita serena e felice.
Come riuscire a combattere lo stress in modo definitivo e permanente. Il sistema testato per eliminare permanentemente lo stress dalla tua vita.
Adesso puoi equipaggiarti con le migliori strategie per vivere una vita serena e felice.
Come riuscire a combattere lo stress in modo definitivo e permanente. Il sistema testato per eliminare permanentemente lo stress dalla tua vita.
Adesso puoi equipaggiarti con le migliori strategie per vivere una vita serena e felice.
In questo numero di Welfare 24, newsletter di Assidai, il Fondo di Assistenza Sanitaria non profit, di emanazione Federmanager, rivolto ai manager, ai quadri e alle alte professionalità, l’importanza della prevenzione e il lancio dell’importante campagna “Manager in salute” sono i temi fondamentali trattati. Il numero apre con l’interessante intervista al Prof. Renato Lauro, Rettore dell’Università degli Studi di Tor Vergata di Roma, che evidenzia quanto l’Italia sia ancora indietro sulla prevenzione e come, invece, quest’ultima possa rappresentare un architrave per la sostenibilità futura del Sistema Sanitario Nazionale.
La Campagna di Prevenzione “Manager in salute” promossa da Federmanager insieme ad Assidai, il cui protocollo di prevenzione è gestito da RBM Salute, è la risposta alle notizie diffuse dal Rapporto Osservasalute 2015 che registra per la prima volta un calo dell’aspettativa di vita della popolazione italiana la cui causa principale è da attribuirsi alla mancata prevenzione.
Infine, si segnala la consueta rubrica del Presidente di Federmanager, Stefano Cuzzilla, che, in anteprima, i temi affrontati nel corso della prima Assemblea Nazionale della storia Federmanager che si svolge a Roma il 6 maggio.
Come riuscire a combattere lo stress in modo definitivo e permanente. Il sistema testato per eliminare permanentemente lo stress dalla tua vita.
Adesso puoi equipaggiarti con le migliori strategie per vivere una vita serena e felice.
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Il calcolo dei costi dello stress e dei rischi psicosociali nei luoghi di lav...Drughe .it
I rischi psicosociali e lo stress lavoro-correlato, unitamente alle ripercussioni negative sulla salute e sull’economia, interessano un numero estremamente elevato di luoghi di lavoro in Europa (EU-OSHA, 2014a, 2014b). Tra i cambiamenti significativi osservati nei luoghi di lavoro negli ultimi decenni, che hanno portato a nuove sfide per la sicurezza e la salute sul lavoro (SSL), si annoverano gli sviluppi sociopolitici a livello globale, come il diffondersi della globalizzazione e l’instaurarsi di un libero mercato, i progressi nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nuovi tipi di accordi in materia contrattuale e di orario di lavoro e gli importanti mutamenti demografici (EU-OSHA, 2007). In un più ampio contesto sociologico, la vita lavorativa risente di una accelerazione del ritmo di vita in generale, che determina un’intensificazione del lavoro, con ritmi costantemente incalzanti, la necessità di eseguire più compiti contemporaneamente (“multitasking”) e il bisogno di acquisire nuove competenze anche soltanto per mantenere lo status quo (Rosa, 2013). Oltre a questi cambiamenti strutturali e a lungo termine, l’attuale crisi economica sta sottoponendo datori di lavoro e lavoratori a una pressione crescente per rimanere competitivi.
Piccole scuole: esperienze e modelli sul territorio nazionalePrimariaLSantucci
Presentazione di Giusy Cannella in occasione del Convegno Orientamenti e disorientamenti negli usi didattici delle tecnologie, 28 maggio 2016, Castel del Piano (Gr)
Avanguardie Educative - Cambiare gli ambienti di apprendimento con le ICTPrimariaLSantucci
Presentazione di Elena Mosa, in occasione del Convegno Orientamenti e disorientamenti negli usi didattici delle tecnologie, 28 maggio 2016, Castel del Piano (Gr)
Presentazione di Giovanni Biondi in occasione del Convegno Orientamenti e disorientamenti negli usi didattici delle tecnologie, 28 maggio 2016, Castel del Piano (Gr)
I bambini della scuola primaria di Montenero hanno svolto nel corso dell’anno scolastico 2014-2015 numerosi laboratori. In questa presentazione gli alunni di classe III, IV e V hanno raccontato a modo loro le esperienze più significative.
1. 20/04/15
1
Art.
37
D.Lgs.
81/08
e
s.m.i.
Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011
2. 20/04/15 2
— NORMATIVA
SPECIFICA
— DESCRIZIONE
DEL
RISCHIO
— MISURE
DI
PREVENZIONE
E
PROTEZIONE
— SITUAZIONI
CORRETTE/NON
CORRETTE
SOMMARIO
3. 20/04/15 3
— D.Lgs.
81/08,
ART.
28,
comma
1
— Accordo
Europeo
del
8
oCobre
2004
e
Accordo
Interconfederale
di
recepimento
del
9
giugno
2008
— LeCera
circolare
del
18
novembre
2010
del
Ministero
del
Lavoro
che
pubblica
l’accordo
in
sede
di
Commissione
consulPva
del
17
novembre
2010
RIFERIMENTI
NORMATIVI
4. 20/04/15 4
Dal
punto
di
vista
giuridico,
i
datori
di
lavoro
hanno
l’obbligo
di
gesPre
lo
stress
legato
all’aTvità
lavoraPva
al
pari
di
qualsiasi
altro
rischio
per
la
salute
e
la
sicurezza
presente
sul
luogo
di
lavoro
giovedì
2
luglio
2009.
Lo
stress
legato
all’aTvità
lavoraPva
si
può
prevenire
adoCando
azioni
appropriate.
Fondamentale
a
tale
proposito
è
la
valutazione
dei
rischi
I
datori
di
lavoro
hanno
l’obbligo
giuridico
di
effeCuare
regolarmente
una
valutazione
del
rischio
sul
posto
di
lavoro.
COSA
CAMBIA
PER
IL
DATORE
DI
LAVORO
5. 20/04/15 5
Elenco
delle
mala>e
per
le
quali
è
obbligatoria
la
denuncia
— Decreto
Ministero
del
lavoro
11
dicembre
2009
Circolare
n.
71
del
17
dicembre
2003
Documento
di
consenso
della
Medicina
del
Lavoro
2001
— Disturbo
dell’ada8amento
cronico
— Disturbo
post
trauma:co
da
stress
6. 20/04/15 6
q Mancata
effeCuazione
della
valutazione
dei
rischi
(arresto
3
–
6
mesi,
ammenda
2.500
–
6.400
art.
29
c.1)
q Carente
effeCuazione
della
valutazione
dei
rischi
in
relazione
ai
contenuP
e
alle
procedure
(ammenda
2.000
–
4000
€
art
28
c.2
let
b,c,d,
art.
29
c.
2
e
3
)
q Carente
effeCuazione
della
valutazione
dei
rischi
per
mancata
individuazione
dei
criteri
adoCaP
(ammenda
da
1000
a
2000
art
28
c.2
let
a)
q Non
custodito
c/o
l’unità
produTva
(sanziona
amministraPva
da
2000
a
6.600
€
art.
29
c.4)
SERVIZI:
Possibili
contestazioni
e
prescrizioni
a
carico
del
Datore
di
Lavoro
7. 20/04/15 7
La
definizione
di
salute
riportata
nel
Testo
Unico,
che
riprende
quella
dell’organizzazione
mondiale
della
Sanità
(WHO)
afferma
che
è:
«lo
stato
completo
di
benessere
fisico,
mentale
e
sociale,
non
consiste
solo
in
un’assenza
di
mala5a
o
di
infermità»
LA
SALUTE
8. 20/04/15 8
Il
vocabolo
stress
è
per
la
nostra
lingua
un
apporto
recente,
Stress
in
inglese
propriamente
significa
"sforzo,
spinta".
Ha
lo
stesso
eImo
dell'italiano
"strizzare"
LO
STRESS
9. 20/04/15 9
— Se
vogliamo
definire
lo
stress
in
termini
precisi
dobbiamo
dire
che
è
una
risposta
dell’organismo
umano
di
fronte
a
qualsiasi
sollecitazione
e
sPmolo;
— È
una
risposta
di
adaCamento
che
può
arrivare
ad
essere
dannosa
e
non
specifica.
CHE
COS’È
LO
STRESS?
10. 20/04/15 10
Rapporto
Annuale
INAIL
2008
(circa
500
casi
denunciaI
all’anno)
500
casi
riconosciuI
dall’INAIL
per
4000
denunce
in
10
anni
STRESS
LAVORO
CORRELATO
DATI
INAIL
11. 20/04/15 11
Lo
stress
è
il
secondo
problema
di
salute
legato
all’a>vità
lavoraIva
riferito
più
frequentemente.
— In
Europa
40
milioni
di
lavoratori
ogni
anno
accusano
disturbi
correlabili
allo
stress.
— Il
22%
dei
lavoratori
dichiara
di
essere
soggeWo
a
stress
(dopo
il
mal
di
schiena
col
28%).
— Dagli
studi
condo>
emerge
che
più
del
50%
di
tuWe
le
giornate
lavoraIve
perse
è
dovuta
allo
stress.
— Il
costo
economico
dello
stress
legato
all’a>vità
lavoraIva
nell’UE
è
di
circa
20
Miliardi
di
EURO.
— Il
numero
di
persone
che
soffrono
di
stress
legato
all’a>vità
lavoraIva
è
desInato
ad
aumentare.
STRESS
LAVORO
CORRELATO
DATI
EUROPEI
12. 20/04/15 12
— Per
il
50%
dei
lavoratori
la
causa
principale
è
la
pressione
temporale
(troppo
da
fare
in
poco
tempo)
— Oltre
il
30%
riPene
la
causa
il
mancato
controllo
sul
compito
STATISTICHE
SULLO
STRESS
13. 20/04/15 13
Perché
le
persone
colpite
da
problemi
di
stress
sul
luogo
di
lavoro
sono
sempre
più
numerose?
— contraT
di
lavoro
precari
— precarietà
del
lavoro
— aumento
del
carico
di
lavoro
e
del
ritmo
di
lavoro
— innovazioni
apportate
alla
progeCazione,
all’organizzazione
e
alla
gesPone
del
lavoro
— elevate
pressioni
emoPve
esercitate
sui
lavoratori
— violenza
e
molesPe
di
natura
psicologica
— scarso
equilibrio
tra
lavoro
e
vita
privata
ALCUNE
CAUSE
DI
STRESS
DA
LAVORO
CORRELATO
14. 20/04/15 14
Il
risultato
è
un
difficile
processo
di
adaWamento
dell’uomo
all’ambiente
caraWerizzato
da:
— Dinamica
domanda/risposta;
— Sforzo
di
adaCamento
per
rispondere
in
modo
efficace;
— Alto
consumo
energePco.
CHE
COS’È
LO
STRESS?
15. 20/04/15 15
Alla
parola
stress
viene
associato
normalmente
un
significato
negaIvo,
ma
non
è
sempre
così.
Via
è
una
parte
dello
stress
infaT
che
è
considerata
posiIva.
È
quella
che
ci
sPmola
a
«fare»
ed
è
perciò
considerabile
il
sale
della
vita.
InfaT
la
mancanza
di
sPmoli
è
negaPva
come
l’eccesso.
CHE
COS’È
LO
STRESS?
16. 20/04/15 16
Ma
aWenzione
!!!
L’uscita
dal
livello
di
stress
posiPvo
(prima
che
sia
un
eccesso
o
una
deprivazione)
determina
l’innescarsi
di
un
fenomeno
dannoso
,
diverso
per
ognuno
di
noi,
Infa>
ogni
persona
ha
un
suo
livello
di
sopportazione
dello
sImolo,
come
quanItà
e
durata
nel
tempo.
CHE
COS’È
LO
STRESS?
18. 20/04/15 18
— Lo
stress
si
manifesta
quando
le
persone
percepiscono
uno
squilibrio
tra
le
richieste
avanzate
nei
loro
confronP
e
le
risorse
a
loro
disposizione
per
far
fronte
a
tali
richieste.
— Lo
stress
non
è
una
malaTa
— TuCavia
la
percezione
psicologica
dello
stress
può
influire
anche
sulla
salute
fisica
delle
persone.
— Le
reazioni
alle
stesse
circostanze
variano
da
individuo
a
individuo
LO
STRESS
19. 20/04/15 19
— L’organismo
reagisce
in
maniera
idenPca
sia
allo
sPmolo
posiPvo
che
negaPvo
con
liberazione
di
corPsolo
(nello
stress
acuto
adrenalina)
Distress (stress negativo) Eustress (stress positivo)
Distress Eustress
LO
STRESS
20. 20/04/15 20
Prevenire…
—
meglio
prevenire
i
danni
dello
stress
legato
all’aTvità
lavoraPva
piuCosto
che
affrontarne
le
conseguenze
a
posteriori.
— La
chiave
per
prevenire
lo
stress
legato
all’aTvità
lavoraPva
va
ricercata
nell’azienda
e
nella
gesPone
del
lavoro.
COSA
DEVE
FARE
IL
DATORE
DI
LAVORO
21. 20/04/15 21
Il
rischio
può
essere
considerato
acceWabile
in
certe
condizioni
Il
danno
non
è
mai
acceCabile
La
soglia
decisionale
è
superata
PATOLOGIE
ACCERTATE
22. 20/04/15 22
Non
è
sempre
chiaro
quale
forma
di
danno
è
causata
da
rischi
psicosociali
StaI
emoIvi
Mala>a
sintomi
psicosomaIci
psichiatrica
VARIABILITÀ
DEL
DANNO
23. 20/04/15 23
Non
è
un
fenomeno
qualitaIvo
del
Ipo
tuWo-‐nulla,
essa
si
manifesta
come
risposta
disfunzionale
spalmata
lungo
un
gradiente
salute↔mala>a,
a
caraWere
quanIIvo
e
modulato
da
numerosi
faWori
PATOLOGIA
DA
STRESS
24. 20/04/15 24
Aumento del
rischio
psicopatologico
• MulPpli
traumi
interpersonali
• RipetuP
episodi
di
un
trauma
interpersonale
• Un
singolo
trauma
interpersonale
• Nessun
trauma
ESPOSIZIONE
AD
EVENTI
TRAUMATICI
25. 20/04/15 25
q La
ristruWurazione
del
mondo
del
lavoro
è
un
faWore
di
rischio
per
lo
stress:
-‐
InformaPzzazione
- Accentramento
di
elevate
performances
su
pochi
q Stress
da
lavoro
e
stress
da
effe>
della
crisi
- Rischio
perdita
del
lavoro
- Pressione
per
acceCare
condizioni
di
lavoro
peggiori
(ricaCabilità)
PERCHÉ
LO
STRESS?
26. 20/04/15 26
q Difficile
da
idenPficare
q Difficile
da
quanPzzare
q Difficoltà
a
fare
le
prescrizioni
q UPlità
della
prescrizione
?
q Eccessiva
soggeTvità
nel
valutare
le
situazioni
RISCHIO
STRESS:
DIFFERENZE
CON
ALTRI
RISCHI
LAVORATIVI
27. 20/04/15 27
Alcuni
indicatori
«sintomaIci»
di
stress
possono
essere:
— Alto
tasso
di
assenteismo;
— Alto
livello
infortunisPco;
— Alta
rotazione
del
personale
(staff
turnover);
— ConfliT
interpersonali;
— Lamentele
da
parte
dei
lavoratori;
— Ferie
non
godute;
— ProcedimenP
disciplinari;
— Richieste
di
visite
mediche
straordinarie.
QuesP
sono
chiamaP
«evenP
senPnella»
e
possono
essere
usaP
come
chiave
di
prima
leCura
di
una
situazione
aziendale
.
(Circolare
Commissione
Consul:va
18
novembre
2010
Ministero
del
lavoro)
INDICATORI
DELLO
STRESS
DA
LAVORO
CORRELATO
28. 20/04/15 28
Gestione e
organizzazione del
lavoro
• Disciplina
dell’orario
di
lavoro
• Grado
di
autonomia
• Corrispondenza
tra
competenza
e
requisiP
professionali
richiesP
• Carichi
di
lavoro
Condizioni di lavoro e
ambientali
Comunicazione
• Esposizione a comportamenti
illeciti
• Rumore
• Temperature estreme
• Sostanze pericolose
• Etc.
• Incertezza sulle prestazioni
richieste;
• Prospettive di impego;
• Possibili cambiamenti,
FATTORI
STRESSOGENI
29. 20/04/15 29
Fattori soggettivi • Tensioni emotive e sociali
• Sensazione di non poter far
fronte alla situazione
• Percezione di mancanza di
attenzione nei propri
confronti
FATTORI
STRESSOGENI
30. 20/04/15 30
La
responsabilità
della
valutazione
del
rischio
è
del
datore
di
lavoro,
d’intesa
con
l’RSPP
e
il
Medico
competente
coadiuvato
dai
dirigenP
e
dai
preposP
e
da
eventuali
esperP
quando
non
sono
presenP
professionalità
adeguate,
con
la
consultazione
del
RLS
e
la
partecipazione
e
la
collaborazione
dei
lavoratori
VALUTAZIONE
DEL
RISCHIO
31. 20/04/15 31
Schema pubblicato nel Decreto 13559 del 10/12/2009
Valutazione oggettiva
Osservazione diretta: fotografia
della situazione, valutazione dei
fattori di rischio presenti (check-
list, job analysis, ecc)
Valutazione
delle
sogge>vità
Raccolta
dei
livelli
soggeTvi
di
stress
lavoro-‐correlato
percepito
dai
lavoratori,
preceduta
da
una
informazione
adeguaCa
(quesPonari,
focus
group,
interviste/
colloqui,
ecc)
Report sintetico con analisi e
definizione dei livelli di rischio
Gestione del rischio
Soluzioni di prevenzione
collettiva e supporto individuale
VALUTAZIONE
DEL
RISCHIO
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Risulta
chiaro
come
la
soggeTvità
nel
reagire
ai
faCori
di
stress,
o
nella
stessa
valutazione
dei
sintomi,
sia
il
principale
problema
di
questa
metodologia,
comunque
ampiamente
adoCata
allo
stato
dell'arte.
VALUTAZIONE
DEL
RISCHIO
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Necessario
che
nella
valutazione
dei
rischi:
- I
lavoratori
siano
coinvolP
- Ma
prima
i
lavoratori
siano
adeguatamente
informaP
su
finalità
e
percorsi
che
eventualmente
li
coinvolgono
(interviste,
quesPonari,
ecc.)
ANCORA
SULLA
VALUTAZIONE
DEL
RISCHIO
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Aree chiavi
Potenziali fattori di rischio
Esempi di condizioni di rischio
Richieste provenienti dall’ambiente • Orario di lavoro
• Carico di lavoro
• Procedure di lavoro
• Ambiente di lavoro
Possibilità di controllo da parte dei singoli • Controllo sulle modalità di lavoro
• Controllo sui tempi di esecuzione del lavoro
Grado di supporto da parte dei superiori e dei
colleghi
• Incoraggiamento e sostegno
• Messa a disposizione di risorse da parte
dell’organizzazione, dei diretti superiori e colleghi
Qualità dei rapporti interpersonali • Atteggiamento di positività nello svolgimento del
lavoro
• Eventuale presenza di conflittualità
• Eventuale presenza di comportamenti inaccettabili
Definizione dei ruoli nell’organizzazione • Chiarezza dei ruoli nell’organizzazione
• Presenza di ruoli incompatibili
Cambiamenti • Gestione dei cambiamenti
• Livello di partecipazione ai cambiamenti previsti
POTENZIALI
FATTORI
DI
RISCHIO
–
AREE
CHIAVI
35. 20/04/15 35
Ritmi
Incertezza del ruolo
Cattiva gestione dei
cambiamenti
Poco equilibrio tra
lavoro e vita privataInnovazioni
Pressioni emotive
Precarietà
Stress lavoro-correlato
POTENZIALI
FATTORI
DI
RISCHIO
–
AREE
CHIAVI
36. 20/04/15 36
— Sovra-‐eccitazione,
irritabilità
e
rabbia
(una
persona
soCo
stress
diventa
aggressiva
anche
per
banali
moPvi)
— Scarsa
concentrazione
ed
aCenzione
(con
evidenP
rischi
di
infortunio)
— Diminuzione
del
rendimento
— Facilità
al
pianto
— Poca
voglia
di
mangiare
o
mangiare
molto
— Calo
dell’autosPma
(senPmento
di
inadeguatezza
e
frustrazione,
che
può
portare
all’assunzione
di
alcolici
o
all’aumento
del
fumo)
— Disturbi
del
sonno
— Disturbi
cardiovascolari(tachicardia,
palpitazioni,
ipertensione
arteriosa)
— Tendenza
all’iperglicemia
— Cefalea
SINTOMI
DELLO
STRESS
37. 20/04/15 37
q UPle
studiare
l’organizzazione
del
lavoro
per
coglierne
le
criPcità
e
migliorarla
q L’aCenzione
sullo
stress
arriva
in
una
fase
in
cui
la
contraCazione
delle
condizioni
di
lavoro
è
più
difficile
q Lo
stress
interessa
spesso
nella
PMI
anche
DL
e
dirigenP
ANCORA
SULLA
VALUTAZIONE
DEL
RISCHIO
38. 20/04/15 38
Azioni
comunicaPve:
— Sensibilizzazione
dei
lavoratori
— L’affermazione
di
voler
affrontare
il
problema
— Riconoscendo
il
ruolo
di
partecipazione
di
lavoratori
e
RLS
— Impegnandosi
a
favorirla
con
la
volontà
di
ricercando
soluzioni
condivise
Azioni
formaPve:
— ObieTvi
formaPvi
prima
della
valutazione
— Fornire
conoscenze
e
competenze
per
la
prevenzione
del
rischio
— ObieTvi
formaPvi
dopo
la
valutazione
— Rafforzamento
delle
diverse
competenze
e
intervenP
specifici
relaPvi
alle
quesPoni
emerse
nella
valutazione
COSA
DEVE
FARE
L’’AZIENDA
39. 20/04/15 39
I principale aspetti della gestione sono:
• Soluzioni di prevenzione collettiva
• Soluzioni di supporto individuale
• Sorveglianza sanitaria
GESTIONE
DEL
RISCHIO
40. 20/04/15 40
«
Stai
calmo:
tuWo
questo
tra
cent'anni
non
avrà
alcuna
importanza»
(Ralph
Waldo
Emerson)